Lo Specchio

Canada e Ontario
il ‘bengodi’ di mafia e ‘ndgrangheta

E’ da anni che “esperti” come Antonio Nicaso denun-ciano la mancanza di leggi efficaci per arginare il crescente fenomeno della presenza di mafia e ‘ndrangheta in Canada, quello che e’ considerato dalle potenti organizzazioni criminali come il paese di Bengodi.
La deficienza di strumenti della giustizia in Canada viene alla ribalta anche in questi giorni - a margine delle rivelazioni delle presunte collusioni tra crimine or-ganizzato ed appalti pubblici in Quebec davanti alla Commissione Charbonneau. Rivelazioni che si intrec-ciano con l’inchiesta giornalistica di Radio Canada ed il Toronto Star che questa settimana riporta la denuncia dei magistrati antimafia Roberto di Palma e Nicola Gratteri, e dell’ex superintendente capo della RCMP Ben Soave.
“Il Canada e’ territorio vergine per la Ndrangheta - afferma Roberto Di Palma - infiltrando il tessuto eco-nomico soprattutto attraverso l’industria della co-struzione”.
“ Il Canada e’ diventato la base per la ‘ndrangheta, la mafia Calabrese, che e’ presente in maniera molto forte a Toronto perche’ il sistema giudiziario e’ molto blando “ - afferma in un in-tervista il pocuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri - co-autore insieme ad AntonioNicaso di diversi libri tra cui “La Giustizia e’ una cosa Seria”
Ed e’ proprio la giustizia canadese che fa acqua e che va riformata.
Le leggi di questo paese infatti non riconoscono il reato di associazione mafiosa, quello che (se riconosciuto) potrebbe per-mettere l’estradizione di almeno una decina di latitanti ricercati dalla giustizia italiana per reati connessi alla criminalita’ organizzata operante sul territorio italiano, e rifugiatisi in Ontario ed in Canada dove per la procura antimafia risiedono almeno una trentina di persone collegate alla Ndrangheta.
Una situazione frustrante per chi e’ impegnato nella lotta alla mafia e ‘ndrangheta, e non solo in Italia.
L’ex superintendente capo della RCMP Ben Soave, afferma infatti che anche nelle file delle forze del-l’ordine c’e’ chi non riesce a capire la criminalita’. “ Ab-biamo gente che pensa che con il crimine organizzato vai...investighi per un anno... ti costa un sacco di soldi... e poi devi lasciar andare perche’ ti costa troppo!”
E nel coro della frustazione entra ancora una volta la voce del procuratore Gratteri :”Sono dieci anni che diciamo al Canada di stare attenti alla presenza della Ndrangheta , ma non abbiamo avuto buona collabo-razione dalle forze dell’ordine.”

5 ottobre 2012