Lo Specchio

POSITIVO L’ANDAMENTODEL MERCATO IMMOBILIARE
QUALCHE OMBRA SUL 2012

Nonostante le incertezze economiche, il 2011 si è confermato un anno boom per il mercato immo-biliare, in particolare per le grandi metropoli e so-prattutto per Toronto.
Sulla base dei dati diffusi dal Toronto Real Estate Board l’anno che si è appena concluso ha fatto registrare nella GTA oltre 89.000 transazioni, con un aumento del 4% rispetto rispetto al 2010, il secondo miglior risultato degli ultimi quattro anni.
Il prezzo medio di una ca-sa è salito ad oltre 460mila dollari con un incremento di circa l’8% rispetto al-l’anno precedente, quan-do i valori immobiliari avevano fatto registrare un’impennata di addirit-tura il 22%.
Fra le varie areee geo-grafiche della GTA parti-colarmente positivo è stato l’andamento nella Regio-ne di York e in particolare nelle città di Markham e di Vaughan. In quest’ultima città il 2011 ha fatto re-gistrare circa 4.200 tran-sazioni mentre il prezzo medio è salito a 520mila dollari, con un tempo di vendita medio di appena 23 giorni.
Sono stati soprattutto i bassi tassi di interesse e di conseguenza il livello di accessibilità ad indirizzare ancora all’acquisto di im-mobili. E i risultati po-trebbero essere stati anche superiori se non si fosse registrata una sensibile contrazione delle abita-zioni messe in vendita. Secondo il Toronto Real Estate Board all’inizio del 2012 nella GTA vi erano in vendita meno di 13mila abitazioni fra case ed ap-partmenti, il che significa che – almeno per il mo-mento – il mercato im-mobiliare continua ad essere a favore dei ven-ditori.
Sarà così anche per l’anno in corso?
Nonostante il contesto macroeconomico renda difficile fare previsioni, la maggior parte degli os-servatori si dice convinta che i prezzi delle case nella GTA si manterranno sostanziamente stabili con alcune realtà ancora in leggero aumento.
Diverso il discorso per gli appartamenti dato il cre-scente numero di condo-mini in costruzione e dove – si prevede – l’offerta rischia di superare la do-manda.
Sarà comunque un anno da seguire con estrema at-tenzione e dove, nono-stante una prevedibile stabilità dei tassi di in-teresse, potrebbero entrare in gioco altri fattori eco-nomici, quali i livelli occupazionali e soprat-tutto il peso del debito privato delle famiglie che rischia di frenare la spesa interna e tenere bassa la fiducia dei consumatori.
GB

 

27 grnnaio 2012