Lo Specchio

Rai Italia: il calcio
fa da padrone, la politica un "imbarazzo"

Lo dice un mini-sondaggio
tra gli italiani della Gta

Gli uomini la guardano per il calcio e i talk show. Le donne sono affezionate ai varietà e alle trasmissioni culinarie. Tutti concordano sul fatto che la pro-grammazione sia ripetitiva e alquanto datata, e che venga dato troppo spazio alla politica, che dà una pessima immagine del nostro Paese.
L'analisi sulla programmazione di Rai Italia - una volta Rai Internazionale - degli abbonati che vivono nella Gta è lucida e attenta.
Lo Specchio ha raccolto le impressioni di una decina di connazionali, provando a dare una prima risposta in-dipendente all'iniziativa del Dipartimento informazione ed editoria della Presidenza del Consiglio che vuole un'opinione degli italiani all'estero sul canale internazionale di viale Mazzini, lanciato in Canada nel 2005.
Salvatore Marra, agente di viaggi a Gateways In-ternational e in precedenza dipendente di Alitalia, ha le idee chiarissime sul-l'argomento. "Guardo Rai Italia tutti i giorni: il calcio è la cosa più seguita da me e da tutti i miei amici, seguito dai talk show. Poi ci accontentiamo di quello che "passa il convento"", il commento dell'abbonato. Marra ha detto che spesso le trasmissioni Rai danno un'immagine negativa del nostro Paese. Il contrario di quello che lo porta a fare il suo lavoro - e quello di tanti altri -, ovvero pro-muovere l'Italia e il made in Italy all'estero. "I pro-grammi poi sono ripetitivi, e la politica è un vero im-barazzo", ha aggiunto.
Angelo Trimmeliti, agen-te immobiliare, concorda con le parole di Marra: "Su Rai Italia c'è troppa politica, che distorce la percezione dell'Italia ve-ra". Trimmeliti fa notare un altro problema, questa volta di natura tecnica. "La guida dei programmi Rai molto spesso è sbagliata: registro una trasmissione ad un certo orario, ma poi mi ritrovo con un pro-gramma diverso", ha os-servato. Il consiglio del-l'agente immobiliare sulla programmazione di Rai Italia è quello di puntare sul cinema e sulle tra-smissioni culturali, con particolare attenzione ai bambini, "che sono il nostro futuro".
Ivana Fracasso, presi-dente della Federazione delle Associazioni Abruz-zesi dell'Ontario, guarda Rai Italia in paio di volte al giorno. Di solito segue il TG1 delle 2 e delle 8 pm. "Mi piace molto Report e in generale i programmi di approfondimento - ha detto la Fracasso - Molti pro-grammi non mi interessano e credo che Rai Italia potrebbe fare meglio, soprattutto in campo culturale e con storie del passato".
Amerigo Lombardi, ciociaro doc che ha speso una vita nelle costruzioni, ha detto di seguire con in-teresse il varietà di Mas-simo Ranieri e le tra-smissioni di approfondi-mento.
"Ballarò e Porta a Porta sono ottimi programmi, ma finisce sempre in "ca-gnara" e non si capisce quello che dicono gli ospiti perché si parlano ad-dosso", ha aggiunto.
Loredana Basso, vicepresidente dell'Asso-ciazione Trevisani nel Mondo, e Marcella D'Ostilio, che lavora nel turismo, seguono il tele-giornale perché vogliono essere informate sui fatti che accadono nel Bel-paese, e poi guardano Bal-lando con le stelle e L'eredità.
Laura Tonelli, respon-sabile della raccolta fondi per Caritas, guarda Rai Italia solo quando è da mamma Maria. "Guardo la Tv pochissimo, e ancora meno Rai Italia. So che a mia madre piace moltis-simo. Io non la ricevo a casa, non mi interessa", ha affermato.
Emilia Capo, coinvolta nella comunità a vario titolo con Pink Box Foundation, Amici - Italian Canadian Museum e Cia 50+, anche lei guarda Rai Italia solo nel weekend a casa di mamma Rosina. Il suo giudizio non è positivo: "Non mi piace la televisione italiana per come presenta la figura della donna: sembra che conti solo la bellezza". La Capo, in rappresentanza della seconda generazio-ne, chiude con una do-manda: "Mi chiedo se i connazionali che risiedo-no all'estero guardano Rai Italia solo perché è nella lingua madre e perché parla dell'Italia, oppure perché effettivamente gra-discono buona parte dei programmi offerti?".
Un quesito su cui i vertici Rai dovrebbero riflettere, soprattutto in prospettiva futura.
Carenza negli investimen-ti per i programmi dedicati agli italiani all’estero dettata dal fatto che dal primo gennaio 2012 sono cessate le trasmissioni autoprodotte di Rai Italia, a seguito del piano di ridu-zione dei costi approvato dall'azienda, eccezion fatta per Community e per poco altro.
Mattia Bello


Un’occasione da non perdere!


...e’quella di esprimere la propria opinione (e dare qualche suggerimento?) sui programmi di Rai Italia, rispondendo ad un questionario del Dipartimento In-formazione ed Editoria della Presidenza del Consiglio che potrete trovare presso il vostro Patronato che, entro il prossimo 5 febbraio, provvedera’ a far per-venire al dott.Gabriele Ventura del Consolato Ge-nerale d”Italia di Toronto

QUESTIONARIO

1. Quante volte alla settimana vede Rai Italia?

2. Quando si sintonizza, per quanto tempo guarda Rai Italia?

3. Quali sono i momenti della giornata in cui piu’ di
frequante guarda Rai Italia?

4. Quali sono i programmi di Rai Italia che le vengono immediatamente in mente?

5. Quali sono i programmi di Rai Italia che cerca di non mancare di vedere sempre?

6. Per quale motivo costituiscono per lei un appuntamento fisso?

7. In generale qual’e’ il suo giudizio sull’offerta proposta da Rai Italia?

8. Che cosa cambierebbe del palinsesto di Rai Italia? Che cosa manca? Che cosa toglierebbe?

9. Come giudica la ricezione e la qualita’ del segnale di Rai Italia?

Per informazioni si puo’ contattare il presidente del Comites di Toronto Gino Cucchi al 416-746 5674

 

24 gennaio 2014