Lo Specchio

Suicidi: 11 in un solo giorno...

E’ il disagio , quel male oscuro che ha mosso la mano di undici persone,tutte giovanissime, quasi all’unisono, per porre fine alla propria vita?
Per dare la risposta ad una domanda che da tempo si pone, c’e’ voluto l’ennesimo shoccante titolone di cronaca, quello che ci ha svegliati lunedi’ per an-nunciare al Paese che in un villaggio di poco meno duemila anime 11, ben 11 persone hanno tentato il suicidio.
La tragedia e’ avvenuta nella remota regione di James Bay, sulla riserva indiana First Nation di Attawapiskat, la stessa dove togliersi la vita e’ diventato, soprattutto per i piu’ giovani, cosa “ abituale”, un’ultima spiaggia sulla quale nel mese di marzo altri ventototto disperati hanno scritto la fine ad una esistenza troppo dura, troppo povera, troppo disagiata...
Il “chief” della piccola comunita’ ha dichiarato lo stato di calamita’, un’urgenza raccolta dalla provincia e dal governo centrale con una tempestivita’ che servira’ solo a mettere un cerotto, utile, ma insufficiente ad arginare quella che e’ una piaga della realta’ della popolazione indigena First Nation, in ogni angolo del Canada.
Il male oscuro che da decenni e’ stato identificato, denunciato e mai eradicato perche’ gli interventi, sono solo pillole palliative che non riescono a migliorare le condizioni di vita di uomini, donnne, vecchi e bambini, costretti a vivere non solo nell’isola-mento, ma in ba-racche sovraffollate senza acqua pota-bile, senza servizi igienici, senza strut-ture, con limita-tissimo accesso a cio’ che e’ neecessario per vivere, sfamarsi, curarsi, lontani da fonti di lavoro, scuole, ospedali. E’ qui che migliaia e migliaia di persone “tirano a campare” in condizioni di indigenza dove oltre al corpo e’ soprattutto lo spirito che patisce.
E’ questo il “terzo modo” della Nazione che pur si fregia di essere all’avanguardia per lo spirito umanitario, la salvaguardia dei diritti umani , la leadership nel-l’impegno sociale.
Un “esperto” ai microfoni della radio di stato, ha af-fermato che la piaga potra’ esser arginata nell’arco di una, forse due generazioni...Ma se continuano ad uccidersi, quanti saranno a tirar finalmente un sospiro di sollievo?



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15 aprile 2016