FURTO ALLA POMPA
L’economia trema, gli au-tomobilisti sono furiosi, i consumatori
fanno i conti con un’esca-lation dei prezzi che minaccia il benessere
di tutti. I politici fanno discorsi: puntano il dito al resto del mondo,
agli altri partiti, agli speculatori, agli ambientalisti, al capitalismo…
e le grandi compagnie petrolifere fanno soldi a palate!Al centro di
tutto, la paz-zesca scalata dei prezzi della benzina alla pompa –un
vero e proprio furto legalizzato.
Nella Gta, la regolare ha raggiunto il prezzo record di $1.41,6 ; in
altre regioni del Canada, si e’ anche su-perato il $1.50 al litro.
La politica e’ in ‘over-drive”: e’ scattata
la mano-vra di autodifesa e di pro-mozione degli interventi che non
sono interventi: Ieri, il ministro federale dell’Industria Tony
Cle-ment ha chiamato la stampa a raccolta per an-nunciare… una
commis-sione d’inchiesta (in ef-fetti): il ministro ha detto di
aver chiamato ad Ottawa i responsabili dei vari settori dell’industria
petrolifera nazionale: i produttori di petrolio, gli operatori delle
raffinerie, le grandi aziende di distribuzione, i rappre-sentanti dei
benzinai. “In questo momento quando i bilanci familiari sono gia’
tirati al massimo,” ha detto Clement, “I cittadini hanno
il diritto di conoscere le ra-gioni e le cause di questi aumenti del
prezzo della benzina….. A tale scopo affinche’ spieghino
dinanzi ad una commissione parla-mentare questa escalation dei prezzi.”
Insomma, per gli auto-mobilisti non vi e’ sollievo in vista, si
puo’ solo sperare in impennate delle Borse al ribasso che f anno
crollare i prezzi; come e’ avvenuto negli ultimi due, tre giorni
con un litro di benzina che e’ salito ad oltre $1.40 e poi’
e’ sceso a $1.34 e poi risale…
Poiche’ tutta l’economia del nord America e la distribuzione
al dettaglio dei beni di consumo sono legate e dipendono dal settore
degli autotrasporti, le fluttuazioni dei prezzi del carburante incidono
in modo diretto ed immediato su tutti i prezzi al con-sumatore.
Il petrolio in effetti, regola e determina il nostro be-nessere economico
e finan-ziario. L’attuale crisi per-cio’ non risparmia nessuno
ed a Queen’s Park sono scintille: il premier McGuinty difende
l’impo-sizione dell’imposta Hst, che ha aggiunto 10 cents
di tassa a litro, affermando che le imposte non c’entra-no nulla.
Da rilevare che in Ontario, le tasse rappre-sentano 37 cents per ogni
$1 di benzina. I partiti del-l’Opposizione chiedono a gran voce
l’esenzione dall’Hst.
I liberali accusano gli spe-culatori, alcuni esperti puntano il dito
sulle raffi-nerie, altri sulle inon-dazioni del Mississippi… Tim
Hudak ed Andrea Horwath pensano alle elezioni di ottobre in Ontario…
Intanto, si prevedono ul-teriori rincari del prezzo delle benzina durante
i prossimi giorni