Lo Specchio

Aiuti ai consumatori
per rilanciare l’auto

Occorrono nuove iniziative ed interventi immediati per salvare il settore automo-bilistico nordamericano.
I prestiti salva-azienda so-no anche una necessita’ politico-economica ma cio’ che puo’ dare un con-tributo determinante al ri-lancio del settore e dell’in-tera economia nazionale sono degli interventi diretti a favore dei consumatori. Sono loro, con i loro ac-quisti che alimentano il ciclo produttivo, permet-tono il mantenimento di posti di lavoro e poi, l’e-spansione occupazionale e la crescita economica.
E mentre i sindacati stanno riscrivendo gli accordi con-trattuali con la Gm e le al-tre grandi aziende dei mo-tori, per ridurre i costi di produzione, evitare la ban-carotta, nuovi interventi e proposte sono emerse in questi giorni nel dibattito politico-economico in cor-so nel paese.
Sopratutto, sta prendendo forma, sostanza ed una-nimita’ di consensi, la pro-posta, gia’ da anni attuata in Europa, molto anche in Italia, dell’amministratore delegato della Ford David Mondragon che in suo in-tervento dinanzi alla com-missione parlamentare sul-l’economia, ad Ottawa, ha invitato il governo federale a modificare l’esenzione di $300 per chi acquista una nuova auto in un intervento diretto a favore del con-sumatore con un buono di $3.500 per la rottamazione dell’auto, di almeno 10 anni d’eta’, e l’acquisto di una nuova vettura.
Il premier dell’Ontario Mc-Guinty ha subito dopo fatto sapere che questa e’ una delle possibili iniziative che si stanno esaminando per inclusione nella pros-sima Finanziaria del suo governo, in arrivo tra 10 giorni circa.
La proposta ha anche rice-vuto il pieno appoggio dei massimi dirigenti della Ho-nda e della Toyota in Cana-da. Sia Jerry Chenkin della Honda che Stephen Beatty della Toyota hanno dichia-rato che il governo deve in-tervenire a favore dei con-sumatori prima di emettere prestiti salva-aziende.
La stessa Toyota ha gia’ dato sostanza a tale approc-cio. Quando il consuma-tore acquista una delle sue vetture, di un certo gruppo di modelli, la finanziaria dell’azienda offre gratuita-mente un’assicurazione creditizia fino a $10mila, se il cliente e’ licenziato e per-de il posto di lavoro.
Simile programma ha gia’ avuto un grande successo negli Stati Uniti, dove e’ stato introdotto dalla Hyu-ndai che ha visto le vendite delle sue auto aumentare in modo drammatico.
Altri stanno chiedendo che il governo elimini, per un certo periodo di tempo, le imposte sulle nuove auto. Via la gst e la pst, propone il deputato conservatore a Queen’s Park, Peter Shur-man.
L’altro appello, anche da parte dei concessionari riguarda l’immediata di-sponibilita’ del fondo di $12 miliardi creato da Ot-tawa per facilitare il fi-nanziamento dell’acquisto di auto e macchinari. Tali fondi dovrebbero allentare il giro di vite sui prestiti ai consumatori imposto dalle banche.
Frank Romeo della Pine-View Pontiac a Woodbri-dge batte proprio su questo punto: “Le banche sono di-ventate molto piu’ severe con i prestiti che diventano piu’ difficile da ottenere. Ottawa deve facilitare la disponibilita’ di finanzia-menti” Romeo trova posi-tiva e di grande valore la proposta del buono di $3.-500 per la rottamazione e l’acquisto di una nuova vettura. “Le nuove auto so-no dei gioielli meccanici, di grande efficienza ener-getica e anti-inquinante” dice Romeo. “La rottama-zione di vetture vecchie di 10 e piu’ anni e’ di grande valore per l’ambiente e of-fre anche forti risparmi sul costo della benzina per i consumatori”.
Romeo constata che le ven-dite sono in crisi a causa del dilagare delle difficolta’ economiche globali eppure “al momento ci sono con-dizioni ed iniziative mi-gliori per l’acquisto di una vettura” nota il titolare della PineView Pontiac. “Tassi interesse a zero o a minimi assoluti, bonus e sconti del prodottore, ri-duzioni di prezzi dei modelli...”
Ma, si osserva, la Gm e’ in crisi.
“La Gm ha messo a punto un valido programma di ristrutturazione aziendale e di rilancio” dice Romeo, “l’azienda uscira’ da questa crisi con nuovo vigore ed un roseo futuro. Sara’ una casa automobilistica con meno marchi ma con auto moderne che otterranno il consenso dei consumatori ... nessuno sparira’ dal mercato”
Joe Zanchin, concessio-nario specializzato in mar-che giapponesi critica la nostra premessa di model-lo economico, sempre in dovuta espansione. “Vivia-mo in un mondo che pro-duce troppo di tutto” spiega l’imprenditore di Woodbri-dge a capo del Zanchin Au-togroup. “In questo senso anche l’industria automo-bilistica deve diventare piu’ efficiente’. La vera so-luzione alle crisi economi-che sta non nel dover sem-pre reagire ma nell’inter-vento preventivo. Si deve anche comprendere che il mercato canadese puo’ as-sorbire solo un certo nume-ro di auto. Ad un certo punto il mercato diventa saturo... non possiamo an-dare avanti producendo sempre piu’ del necessa-rio”
Questo pericolo e’ stato an-che avanzato dal minsitro federale dell’Industria To-ny Clement che ha sot-tolineato il fatto che molto dipende anche dalla realta’ statunitense: “si puo’ sti-molare il mercato canadese fino ad un certo punto ma se non vi e’ ripresa della richiesta negli Stati Uniti, il Canada non puo’ da solo assorbire l’offerta sul mer-cato”.
E’ certamente un ottimo momento per acquistare una vettura, afferma Zan-chin: “La qualita’ delle macchine, dei motori, della carrozzeria e’ in costante aumento ed i prezzi sono in diminuzione. Le occasioni d’acquisto offerte ai clienti sono a livelli eccezionali. I tassi d’interesse bassissimi e gli sconti delle case pro-duttrici rappresentano in-centivi eccezionali”
Zanchin comunque preci-sa che questra crisi, per l’industria ed il commercio deve essere gestita con nuovo acume economico e politico, altrimenti “le mi-sure improvvise risolvono spesso solo temporanea-mente il problema che poi, riappare nel prossimo fu-turo. Le soluzioni devono essere a lunga scadenza, si devono affrontare le radici della crisi ed estirparle altrimenti finiremo per vi-vere una crisi continua...”
Sapranno i sindacati e le case automobilistiche nord
americane eliminare queste “radici”? Renato Ciolfi

13 marzo 2009