Lo Specchio

Jackson vs Vaughan
la corte non da ragione al sindaco

A quell’affidavit del settem-bre ‘08 nel quale il sindaco Linda Jackson sosteneva che quanto fatto dal Con-siglio comunale in seguito al rapporto sulle sue spese elettorali avrebbe dovuto essere quash annullato, ha risposto il giudice Peter Lauwers che, in 60 pagine, spiega che il Consiglio ha proceduto in maniera legale e che, a differenza di quanto dal sindaco sostenuto, non e’ provata alcune forma di discriminazione nei suoi confronti.
La Jackson sosteneva di es-sere stata trattata dal Consi-glio in maniera “differente” dal consigliere Alan Shef-man al quale era stato con-cesso di mantenere la sua carica nonostante avesse presentato il bilancio elet-torale in ritardo e, in un secondo tempo, aveva an-che chiesto al giudice di esaminare la decisione del Consiglio di non perseguire il consigliere regionale Frustaglio nel cui bilancio elettorale risultavano ir-regolarita’: tale richiesta ha di conse-guenza comportato un ritardo nell’ema-nazione della decisione del giudice Lauwers...
Per il giudice Lauwers, a differenza di quanto sostenuto dalla Jackson, la nomina dell auditor Ken Froese - che ha esaminato il bilancio elettorale della Jackson dopo la richiesta dei residenti Gino Ruffolo e Quintino Mastrogiuseppe - e la conseguente nomina dell’avv.Tim Wilkin , al quale il Consiglio ha affidato come procedere legamente nei confronti della Jackson ,sono da ritenersi valide.
Nel suo affidavit la Jackson sosteneva che il rapporto sulle sue spese elettorali presentato da Froese nel giugno scorso era stato “preparato in maniera negli-gente” e, in quanto a Wilkin, chiedeva l’annullamento della sua nomina e che “gli sia proibito di elevare imputazioni contro Linda Jackson collegate a sup-poste infrazioni al regolamento elettorale municipale”.
Alla sconfitta il sindaco Jackson deve aggiungere, come e’ stato ordinato dal giudice, il pagamento delle spese legali, sicuramente pesanti, sostenute dall’am-ministrazione di Vaughan per rispondere al suo affidavit...

 


E ADESSO?


Piu’ che giustificato quel punto interrogativo per-che’ adesso che il giudice Lauwers finalmente ha sgombrato la strada dai picchetti prenditempo si puo’ finalmente proce-dere per chiarire e chiu-dere (per come dovremo probabilmente aspettare altri sicuri picchetti di appelli a meno che...) la vicenda collegata ai fondi elettorali della campagna del sindaco -che, secondo il rapporto dell’auditor Froese ci avrebbe speso 12.356 dol-lari oltre il consentito, 120.419 dollari, dal rego-lamento e, secondo l’avv. Wilkin, ci sarebbero 63 infrazioni al regolamento stesso.
Una cifra, quella dei 12356 dollari non indifferente che potrebbe anche rap-presentare la differenza tra la vittoria e la sconfitta considerato che la Jackson e’ stata eletta con soli 90 voti in piu’.
Questa settimana in una riunione in camera parte del Consiglio, (assenti ol-tre che per conflitto d’in-teresse anche perche in convalescenza dopo un ricovero all’ospedale il sindaco Jackson e, sempre per conflitto d’interesse Joyce Frustaglio e Bernie Di Vona e Gino Rosati per ragioni di salute) si e’ in-contrato con l’avv. Tim Wilkin per definire come procedere nei confronti della Jackson.
Secondo alcune indiscre-zioni sarebbe stata esami-nata e poi scartata la pro-posta di procedere per vie legali anche nei confronti di Mario Campese, con-sorte del sindaco Jackson che, all’elezione del 2006, era manager della cam-pagna elettorale e respon-sabile finanziario.
Probabilmente entro due settimane, l’avv. Wilkin adira’ a vie legali nei con-fronti del sindaco Jackson a meno che, come sarebbe stato discusso, si possa giungere ad un accordo extra giudiziario per ora non ben definito nel suo intero significato!

 

n.b. a momento della nostra andata in stampa non e' pervenuta nessuna dichiarazione da parte della Jackson

13 marzo 2009