jackson vs vaughan:appello?
Ci pensera’ e, eventualmente, pre-sentera’
appello alla decisione del giudice Peter Lauwers che ha smontato- anzi
ridotto in briciole- la sua denuncia contro il Consiglio nella quale
chiedeva che tutto quanto era stato fatto dopo il con-trollo del suo
bilancio elettorale venisse annullato.
La dichiarazione del sindaco Linda Jackson e’ arrivata a poche
ore dalla sentenza del giudice ed ha avuto l’immediata reazione
di Gino Ruffolo che, insieme a Quintino Mastrogiuseppe nel 2007 aveva
chiesto al Consiglio il controllo del bilancio elettorale del sindaco.
Il Consiglio aveva respinto tale richiesta e Ruffolo e Mastro-giuseppe
si erano rivolti al tribunale e nel febbraio 2008, il giudice Lucia
Favret ordinava la nomina di un revisore che, nel suo rapporto indicava
come le spese sostenute dal sindaco Jackson nella sua campagna elettorale
sarebbero di 12.000 dollari oltre il limite consentito dal regolamento.
Mentre il Consiglio procedeva per un’ eventuale azione legale,
il sindaco chiedeva che quanto fatto dallo stesso Consiglio venisse
an-nullato: richiesta respinta.
Ruffolo ha detto che due giudici hanno dato parere favorevole e un eventuale
appello porterebbe a un ulteriore ritardo e cio’ non e’
certamente nell’interesse dei residenti.
Nella sua sentenza il giudice Lauwers ordina che le spese legali sostenute
dall’amministrazione cittadina siano pagate dal sindaco Jackson.
Riferendosi all’eventuale appello e al pagamento delle spese legali,
il cons. regionale Joyce Frustaglio ha detto che la Jackson “dovrebbe
dimettersi dalla carica di capo e CEO della corporazione della Citta’
e come semplice cittadina pro-cedere e denunciare la corporazione, poiche’
non puo’ percepire una paga come capo della corporazione stessa
e con-tinuare a denunciarci.”
In un’intervista a un giornale in lingua inglese la Jackson ha
detto che dal-l’inizio del suo mandato ha spese legali per oltre
250.000 dollari alle quali ora si dovranno aggiungere anche quelle so-stenute
dalla Citta’ il cui ammontare sara’ reso noto, forse, la
prossima settimana.