Lo Specchio

il dito nell'occhio

Si, ci sono state le elezioni europee...
Chissa’ come se la cavera’ Dalton McGuinty con le tante consulenze d’oro...
Forse alle prossime elezioni italiane gli italocanadesi resteranno a bocca asciut-ta e a moltissimi non dispiace..
In Italia e’ arrivato Gheddafi...
Ma io penso, con rabbia, a quell’automobilista che, in piena notte, in una strada di Mississauga, ha investito un bambino di 3 anni e, invece di frenare, ha schiacciato l’acceleratore. Come mai il bambino, in pigiama e con le scarpe da ginnastica del padre si trovasse fuori forse solo i psichiatri me lo spiegheranno, ma quell’auto-mobilista, per fortuna bloccato, che spiegazione potra’ mai dare? A noi e, forse un domani anche a se stesso?

Berlusconi, anche se ha vinto, sono sicuro che si e’ sentito sconfitto perche’ gli italiani non gli hanno con-fermato, anche se di poco, quello che lui aveva predetto il che non era poco. Aveva previsto un risultato superiore al 40 per cento, meglio un 45 e gli italiani hanno risposto con un 37. Direi che con una campagna elettorale in cui si e’ piu’ parlato di cosce che di idee il risultato non e’ poi male. Sconfitto, sempre si fa per dire, anche sul numero di preferenze che aveva previsto , 3 milioni e ha mancato il bersaglioper 293.209 voti.
A batterlo, in uno dei tanti seggi nei quali Berlusconi si e’ presentato, e’ stata la candidata del Pd Debora Serra-chiani, sicura promessa politica del futuro, che ha otte-nuto 73.910 voti contro i suoi 64.286.
Sconfitto anche il principe Emanuele Filiberto di Sa-voia, ultimo discendente degli ex reali d’Italia diventato famoso come vincitore del “Ballando con le stelle”: per lui, niente dipreoccupante, e’ ancora giovane e fa sempre in tempo a diventare presidente della Repubblica italiana.
Sconfitta per il Partito democratico: ma piu’ che del voto europeo i democratici dovrebbero preoccuparsi di quello amministrativo che li ha visti perdere molte delle pro-vince e comuni con un voto senaza dubbio piu’ pensato che quello europeo.

Visto che abbiamo chiesto scusa, e lo dovevamo fare, il leader libico Gheddafi e’ arrivato in Italia.
Non c’entra niente con la politica, ma se non avessi saputo che si trattava di lui, quando alla Tv l’ho visto sulla scaletta dell’aereo, poi scendere, poi abbracciare Berlusconi e poi sfilare davanti al picchetto d’onore ho pensato al travestimento di un comico...

La scorsa settimana ha compiuto 63 anni:per qualcuno li porta bene, per altri invece ci vorrebbe un intervento di chirurgia estetica per un rinnovamento della sua Costituzione ed il problema e’ se a operare sara’ un solo chirurgo o un team di specialisti con esperienze diverse.
Speriamo...

Sergio Tagliavini

12 giugno 2009