Lo Specchio

Sciopero a Toronto:
... alla napoletana?

In inglese la chiamano una “perfect storm”: tempesta perfetta; quando cioe’ tutte le possibili condizioni cau-sali si attivano e concor-rono nel creare le condizi-oni estreme di una crisi, di un conflitto.
Lo sciopero dei dipendenti comunali di Toronto rie-ntra perfettamente in que-sta definizione e percio’ ha tutte le qualita’ per un’agi-tazione lunga, complicata, aspra e fortemente delete-ria a lungo andare nell’an-damento delle relazioni sindacali future tra comune e dipendenti.
All’origine della disputa vi sono principi, sindacali ed amministrativi fondamen-tali: chi perde, perdera’ molto. I cittadini sono schi-acciati nel mezzo e, anche, usati dai contendenti, per propri fini.
24mila lavoratori in scio-pero. Cittadini senza servi-zi di nettezza urbana e di accesso ai permessi comu-nali; asili nido comunali chiusi; chiusi anche parchi, piscine, campi da tennis, strutture ricreative e cultu-rali.
Siamo in sciopero per dife-ndere i nostri tradizionali benefici contrattuali, dico-no i sindacati. Viviamo una nuova realta’ economica, dice il comune, non vi sono le risorse monetarie per finanziare o mantenere be-nefici contrattuali di tempi migliori passati.
E’ stato cosi’ che Toronto ha portato al tavolo delle trattative 118 pagine di ri-chieste concessioni salari-ali e previdenziali. I sinda-cati hanno risposto facendo muro a difesa della realta’ conquistata negli anni.
Ed hanno rinfacciato a Miller, i contratti “grassi” elargiti ai vigili del fuoco, alla polizia, ai dipendenti della Ttc. Contratti, spesso, “politici” che hanno raffo-rzato ed anche facilitato il regno di Miller
Nelle ultime elezioni ammi
nistrative, gli stessi sinda-cati oggi in sciopero, sono stati tra i piu’ fedeli ed atti-vi sostenitori di Miller.
A gennaio, Miller e consi-glieri si sono approvati un “dovuto” aumento salari-ale. Aumenti salariali che oggi, Miller et Co. defini-scono ingiustificabili, perche’ sono gli operai a chiderli. Anzi, il comune addirittura sostiene che si devono tagliare i salari, si devono eliminare certi be-nefici poiche’ rappresen-tano spese pubbliche insos-tenibili.
Se il Comune ha ragione, ha pero’ perso l’autorita’ morale politica per far va-lere questa ragione; se i sindacati hanno ragione a difendere il benessere dei loro iscritti non possono affermare i loro diritti rin-negando quelli degli operai disoccupati, di quelli in difficolta’ finanziarie, di quelli che devono accettare paghe ridotte, magari an-che in modo ingiusto, per poter continuare a far fro-nte alle necessita’ della vita quotidiana.
In questa situazione, non sorprende che il governo provinciale si voglia tener fuori il piu’ a lungo possi-bile anche se, al momento appare chiaro che, forse, l’unica soluzione allo sci-opero, sara’ la prescrizi-one.


Assalto ai benefici


Il Comune vuole sopratutto ridurre, se non eliminare, la banca dei giorni malattia. Ora, un dipendente puo’ accumulare fino a 18 giorni malattia all’anno. Dopo 10 anni di servizio, coloro che vanno in pensione possono incassare il valore mone-tario di fino al 50% di qu-esti giorni “in banca”, fino ad un massimo di 6 mesi.
Vi sono poi i benefici sani-tari: il comune paga 100% del premio per una polizza assicurativa che copre me-dicinali,cure infermieristi-che fino a $25mila; $300 per fisioterapia e psicolo-go; $475 ogni due anni per occhiali; assicurazione sulla vita pari a due volte lo stipendio.
Questi benefici sono validi fino a 65 anni d’eta’ anche se vi e’ stato pre-pensiona-mento. Vi sono poi ferie per 3 settimane dopo un anno di servizio e di 4 settimane dopo nove anni; sette settinmane dopo 30 anni.
Nell’ultimo contratto vi e’ stato un aumento salariale del 3% circa per ognuno dei quattro anni. Lo straor-dinario e’ pagato 1,5 l’ora con un minimo di 4 ore. Infine, con 10 anni di ser-vizio non si puo’ essere licenziati se l’impiego e’ incluso in un contratto es-terno o la funzione e’ pri-vatizzata.


Punti raccolta/ discarica di rifiuti

Le seguenti 2 stazioni di trasferimento resteranno aperte 24 ore al giorno , sette giorni su sette. L’immondizia residenziale
deve essere in doppia busta.

I rifiuti residenziali si accettano gratuitamente; quelli commerciali non in busta gialla sono soggetti a tarriffa di $100 per tonnellata.

1 - Ingram Transfer Station
50 Ingram Dr (Keele St. & Eglinton Ave. W. )
2 - Bermondsey Transfer Station
188 Bermondsey Rd (Eglinton Ave. E. & Victoria Park Ave)

Le seguenti 5 stazioni di trasferimento sono aperte ogni giorno solo dalle 7 a.m. alle 7 p.m.

3 - Disco Transfer Station
120 Disco Rd (Dixon Rd. & Carlingview Dr)

4- Dufferin Transfer Station
35 Vanley Cr (Chesswood Dr & Sheppard Ave. W. )

5- Victoria Park Transfer Station
3350 Victoria Park Ave
(Victoria Park Ave & Finch Ave. E. )

6- Commissioners Street Transfer Station
400 Commissioners St
(Lake Shore Blvd. E. & Logan Ave )

7- Scarborough Transfer Station
1 Transfer Pl
(Markham Rd & Sheppard Ave. E. )

26 giugno 2009