Cassa integrazione (UI):
Ignatieff, riforma o elezioni
Ottenuto l'incoronamento ufficiale quale leader liberale
federale, a conclusione del congresso del partito svoltosi a Vancouver,
Michael Ignatieff ha dato disposizione alla segreteria del partito di
essere pronti con una piattaforma elettorale per il prossimo giugno.
Tale piattaforma programmatica sara' "l'armatura" organica
a protezione, della sostanza e dell'importanza dell'iniziativa che Ignatieff
vuole invece portare avanti adesso per una riforma immediata, anche
con interventi temporanei per la durata dell'attuale crisi economica,
dell'indennita' di disoccupazione: cioe' l'Unemployment Insurance.
Ignatieff ha chiamato al confront Harper ed il suo governo conservatore,
affermando che se l'esecutivo non saranno disposto ad intavolare un
"dialogo costruttivo di riforma dei benefici di disocuppazione,
allora, a giugno, si potrebbe anche andare alle elezioni anticipate".
Questo, purche' Ignatieff riesca a convincere l'Ndp di Jack Layton ed
il Pq a seguirlo nell'avventura.
Da solo, infatti, il leader liberale non puo' far cadere il governo.
La riforma dell'intera normativa che regola l'idoneita' ai sussidi di
disoccupazione e' un problema che, da anni, scatena polemiche tra le
province ed Ottawa. Lo stesso governo McGuinty e' da sempre impegnato,
senza molta fortuna fino ad oggi, a correggere l'inequita' che punisce
i lavoratori disoccupati dell'Ontario, costretti a far fronte a "sbarramenti"
piu' severi rispetti agli altri disoccupati: devono aver lavorato piu'
a lungo prima di poter accedere alla retta.
A sorpresa, a fianco dell'iniziativa di Ignatieff e della posizione
di McGuinty si e' in questi giorni schierata anche la deputata provinciale
Christine Elliott, impegna di questi tempi nella corsa alla leadership
del partito conservatore dell'Ontario. "L'attuale sistema d'intennita'
di disoccupazione e' profondamente ingiusto verso l'Ontario e deve essere,
riformato subito affinche' diventi piu' equo per i nostri disoccupati.
Se Ottawa non intende correggere tale ingiustizia, allora l'Ontario
dovrebbe uscire dal programma e crearne uno suo".
La deputa per "Whitby-Oshawa" non spreca parola; chiara e
diretta. La deputata Christine Elliott e' anche la moglie del ministro
federale delle Finanze Jin Flaherty….
E' possible che questa sua presa di posizione, pur considerando la sua
campagna per la leadership del Pc provinciale, riveli, nella sostanza,
la risposta che il governo Harper intende dare alla sfida lanciata da
Ignatieff.
Il leader liberale propone, almeno per la durata della crisi, che l'elegibilita'
ai benefici scatti per tutti i lavoratori attraverso il paese, dopo
il completamento di 360 ore lavorative. "E fondamentalmente ingiusto,"
ha detto Ignatieff "che il diritto alla retta di disoccupazione
sia determinate dalla residenza". Una volta usciti dalla crisi
economica, Ignatieff vuole che si riesamini il limite delle ore lavorative
accumulate, anche se preferirebbe che questo rimanesse fisso a 360.
Oggi vi sono, a seconda della provincia o regione di residenza del paese,
almeno 54 diversi criteri d'eligibilita' ed i lavoratori devono accumulare
dalle 420 alle 700 ore lavorative prima di poter accedere alla retta
integrativa. Per la retta di maternita' occorrono 600 ore, mentre chi
torna a lavorare dopo due anni, o e' al primo impiego necessita' dalle
840 alle 910 ore lavorative.
"Non sto cercando di creare una crisi politica," ha detto
Ignatieff, "voglio veramente risolvere quello che credo sia un
grave problema di ingiustizia sociale, in questo momento di forti difficolta'
economiche per tutti. Io voglio che il dibattito parlamentare democratico
funzioni…"
Altrimenti, a giugno, alle urne. Forse.