la ritirata di miller
Con una spettacolarita’ me no appa-riscente di quella
in mostra al lancio della sua corsa a sindaco di Toronto: armato di
scopa per fare, anche lui, la fatidica “piazza pulita”;
lui, ambientalista, propo-neva la scopa e non un pesante macchi-nario
che sputa neri, inquinanti gas di scarico, David Miller ha annunciato
che non si ripresentera’ alle amministrative del 2010, rinuncianto
ad un possibile terzo mandato alla guida di Toronto.
Possibile ma altamente improbabile, al momento, rielezione. Gli ultimi
sondaggi pongono la sua popolarita’ intorno al 20%.
Nella classica conferenza stampa, Miller ha chiamato in causa le responsabilita’
di far funzionare il comune che richiedono interventi ed un impegno,
scevro di in-teressi politici personali; e poi i reclami della famiglia
che lo vogliono a casa “Invece di preoccuparmi della mia possibile
rielezione e della campagna elettorale” ha proclamato Miller,
“usero’ quest’anno di mandato per preoccuparmi ed
impegnarmi alla risoluzione dei problemi di Toronto ...”
E’ molto piu’ probabile che Miller abbia deciso di non ripresentarsi
vista la lista dei suoi probabili concorrenti: con Smit-herman e Tory
in prima linea.
Anche se il premier McGuinty ha tuonato che Smitherman non va da nessuna
parte e rimane nel suo Gabinetto e come vice-premier.
Ora, gli aspiranti sindaci, tra cui Mam-moliti, dovranno presentare
campagne elettorali pro-attive: spiegando cosa faranno, non potendo
prendersela con Miller.
Anche se rimane difficile discutere Miller al di la’ di aumenti
imposte e creazione di nuove imposte.
Ma, per il suo contributo al benessere di Toronto, Miller lascera’
la poltrona con una buona-uscita di $166-mila.
La normativa comunale prevede infatti, un mese di salario, l’ultimo
prima del ritiro, per ogni anno di servizio.
Miller e’ stato prima consigliere, dal 1994 e per gli ultimi sei
anni sindaco. Percio’ lasc ia con un anno di salario da sindaco:
$166.985.
La stessa normativa, chiaramente, si ap-plica anche ai consiglieri comunali
che lasciano o perdono il posto.
Non vi sara “buona-uscita” invece per i contribuenti di
Toronto. Questi, il prossi-mo anno, dovranno pagare, quasi cer-tamente,
di piu’ per l’acqua e per il ritiro dell’immondizia.
E devono considerarsi fortunati: il mese e piu’ di sciopero dei
comunali ha fatto risparmiare all’am-ministrazione, sopratutto
in stipendi non pagati, $33,2 milioni.
Alcuni consiglieri vogliono che questi soldi siano restituiti ai contribuenti;
dopo tutto sono stati oltre un mese senza servizi co-munali. I dirigenti
fanno presente che i costi amministrativi della restituzione di questa
somma, sono superiori al valore del possibile rimborso.
Meglio e’, e Miller e’ d’accordo, mettere questi $33
milioni nel bilancio del pros-simo anno che dovra’, proprio per
il nuo-vo contratto di lavoro con i comunali, “trovare”
almeno altri $500 milioni, e cosi’ limitare il previsto aumento
del-l’imposta immobiliare.
Ma, cio’ non risparmiera’ ai contribuenti, nuovi aumenti
nelle tariffe dei servizi: per la raccolta dei rifiuti si parla di un
aumento dal 2 al 13%, dipende chi ascolti: Miller o i suoi critici.
E’ certo poi un aumento della bolletta dell’acqua.