Lo Specchio

Scandalo e Health: spese folli!

 

Le spese folli ad eHealth son costate il posto al ministro della Sanita’ Da-vid Caplan che in anticipo sul rilascio di un grave rapporto dell’Auditor Ge-neral Jim McCarter ha rassegnato le dimissioni dall’incarico.
Al suo posto, il premier McGuinty ha chiamato Deb Matthews che ha la-sciato il dicastero per l’Infanzia ed i Servizi per i Giovani. Ma, il rapporto McCarter chiama in causa anche il premier.

 



Lo scandalo dei rimborsi spese facili, dei contratti assegnati arbitrariamente agli amici e’ giunto al dun-que: questa settimana ha sfondato anche la porta del Gabinetto McGuinty e mi-naccia ora di travolgere lo stesso premier.
Al momento, ha pagato per tutti David Caplan che mar-
tedi sera si e’ dimesso da ministro della Sanita’. So-no state dimissioni “pre-ventive” poiche’ mercoledi mattina e’ uscito il rap-porto bomba del Revisore Generale dei Conti del-l’Ontario, Jim McCarter che ha esaminato gli in-trallazzi finanziari di eHeath, l’agenzia pubblica creata dal governo pro-vinciale per sviluppare ed attivare in rete, accessibile a tutte le strutture sanitarie e personale medico della provincia, un archivio elet-tronico computerizzato delle cartelle cliniche di tutti i pazienti.
In 10 anni, eHealth ha spe-so un miliardo di dollari ed ancora non esiste nulla....
In realta’ esistono cartelle e cartelle di spese personali oscene regolarmente rim-borsate e contratti faraonici dati agli amici; ed ora esi-ste anche un rapporto uffi-ciale del Revisore dei Con-ti che lega lo scandalo di-rettamente all’ufficio del premier.
Chiaramente, si e’ giunti al dunque: lo scandalo e’ gia’ costato il posto a Sarah Kra
mer: l’ex amministratore delegato di eHealth e’ uscita di scena con una li-quidazione di $317mila. E’ saltato anche il Dott. Alan Hudson, pupillo di McGui-
nty, che era stato chiamato a “riorganizzare” l’ente dopo una prima ondata di scandali, col compito di Chair.
I conservatori e l’Ndp, che da mesi chiedevano la testa di Caplan, affermano co-munque che il vero col-pevole di tutto lo scandalo sarebbe l’ex ministro della Sanita’ ed attuale vice-premier George Smither-man. E’ stata sua, infatti la responsabilita’ dell’ente in questi ultimi anni ed e’ stato lui ad approvare de-cisioni chiave ed a sta-bilire “l’ambiente”. Critici e l’Opposizione vedono anche responsabilita’ di-rette del premier.
Il rapporto McCarter sem-bra dare loro ragione. Il consiglio d’amministrazio-ne di eHealth si sentiva impotente ed incapace di fermare le attivita’ della Kramer o di controllarla perche’ era stata assunta direttamente da Hudson, col “pieno appoggio di McGuinty”, e’ scritto nel documento.
In questa situazione, la Kramer si e’ sentita autoriz-zata ad agire sopra le re-gole. I contratti di consu-lenza erano regolarmente dati agli amici, e’ confer-mato nel rapporto. Ma cio’non era limitato all’en-te; dirigenti del ministero della Sanita’ facevano altrettanto. con l’approva-zione del Gabinetto Mc Guinty.“Nel 2008, e’ scritto nel rapporto, eHealth aveva meno di 30 dipendenti re-golari; in compenso aveva assunto oltre 300 consu-lenti; molti di questi ave-vano anche preso incarichi dirigenziali importanti in seno all’ente”.
Per il governo McGuinty e’ certamente crisi profonda. Il premier poi deve far fronte anche al caso “Smi-therman”: il vice premier e’ uomo politico potente, con molti amici che contano; Egli appare interessato an-che a concorrere per sin-daco di Toronto e non vuole assolutamente apparire come uno dei responsabili dello scandalo ad eHealth. La sua eventuale uscita da Queen’s Park dovra’ av-venire con la reputazione politica intatta
E’ quasi impossibile per McGuinty licenziarlo, ma forse non avra’ scelta.
Il rapporto del Revisore Generale dei Conti, chiama in ballo direttamente anche l’operato del premier.
Caplan e’ stato il primo sa-crificio, e’ certo che non sara’ l’ultimo.

9 ottobre 2009