Lo Specchio

il dito nell'occhio

Se la memoria non tradisce, anni fa il consigliere Giorgio Mammoliti (allora George) ebbe a dire che un giorno sarebbe diventato il primo italiano sindaco di Toronto e adesso, visto che il sindaco Miller ha deciso di non sottoporsi alla figuraccia di una sconfitta, pensa che sia la volta buona nonostante i grossi nomi che gia’ si fanno. Dall’ex leader conservatore John Tory al pros-simo ex ministro liberale George Smitherman e ai colleghi consiglieri come Adam Giambrone (anche lui italo) Karenz Stintz, Denzil Minnah-Wong e ai tanti che si aggiungeranno tra i quali potrebbe anche esserci quel Jack Layton, il leader Ndp, che anni e anni orsono a quel posto aveva mirato...
Naturalmente, capita a tutti i politici, la decisione (an-cora non definitiva, ma...) di entrare in corsa cosi’ ri-schiando di finire disoccupato se non si vince, Mam-moliti l’ha presa perche’, dice, spinto dai suoi tanti so-stenitori (in buona parte italocanadesi) che dal 1990 continuano ad eleggerlo: una volta e solo per cinque anni, a Queen’s Park con l’Ndp (partito che poi lascera’ per il liberale) poi come consigliere comunale del-l’allora City of North York al posto del liberale Mario Sergio che lo aveva sostituito a Queen’s Park e poi, di Toronto dopo l’infausta “amalgamation” decisa dal conservatore Mike Harris.
Mammoliti ha gia’ avanzato alcuni dei punti di quella che sara’ la sua campagna elettorale con una revisione dei piani di sviluppo della citta’ in modo da consentire nuovi investimenti che portino anche alla creazione di nuovi posti di lavoro e cosi’ evitando un ulteriore aumento delle tasse; lotta alla criminalita’ assicurando maggiore sicurezza ai cittadini e sostegno della comu-nita’ anziana mettendo a disposizione piu’ servizi come, per esempio, quello della spalatura della neve davanti alle case.

* Mammo Mia Mayor...E' il titolo dell’articolo del Toronto Sun (28 settembre) nel quale si annuncia l’eventuale candidatura di Giorgio Mammoliti a sindaco di Toronto. Cominciamo..?

Mentre a Toronto si e’ gia’ in campagna elettorale che sara’combattuta su tasse, servizi e investimenti, cosi’ non e’ a Vaughan anche perche’ e’ ancora in sospeso il futuro politico del sindaco Linda jackson, del consigliere Bernie Di Vona e dell’ex sindaco Michael Di Biase che, proprio oggi, 2 ottobre, dovrebbero trovarsi al tribunale di Newmarket per rispondere di supposti illeciti elettorali.E non e’ detto - come abbiamo piu’volte scritto - che alla soluzione delle vertenze si giunga in tempi sufficienti a dare ai tre “imputati” nel caso di assoluzione, il giusto tempo per le prossime elezioni. Comunque e purtroppo vada, alle prossime elezioni a Vaughan, a differenza di Toronto, si discutera’ di altro...

Sergio Tagliavini

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2 ottobre 2009