Lo Specchio

il dito nell'occhio

Autunno elettorale?

Con la solida maggioranza che si ritrova a Queen’s Park, il premier Dalton McGuinty non corre rischi come invece e’, o potrebbe essere, per il premier federale Harper se il neo leader liberale Ignatieff decidesse, sempre che neodemocratici e separatisti siano d’accordo, di farlo cadere. Il risultato di una possibile elezione autunnale potrebbe essere che, da un governo conservatore di minoranza, si passi a uno di minoranza liberale...In Ontario sarebbe invece diverso se, anziche’ aspettare il 2011 per le elezioni, si andasse a votare nei prossimi mesi e, visto come vanno le cose, una riconferma per McGuinty non sarebbe sicura.
Una elezione federale autunnale potrebbe anche avere ripercussioni sulle prossime comunali a Vaughan, sempre che siano vere - non ho potuto controllare-le sempre piu’diffuse voci di una possibile candidatura a sindaco dell’on.Maurizio Bevilacqua. Questi si tro-verebbe col dilemma se ripresentarsi e, in caso di vittoria, moralmente impossibilitato a dimettersi dopo un anno per concorrere alla comunali o dimettersi prima delle elezioni federali sperando poi di farcela a sin-daco...

Settembre cruciale?

Per l’Italia settembre sara’ un mese cruciale perche’, in una maniera o nell’altra, si dovra’ chiarire il ruolo e il peso di sesso, inclinazioni sessuali e connesse insi-nuazioni sulla politica. Negli ultimi mesi questo e’ stato l’argomento principe della politica italiana con il premier Berlusconi senza dubbio involontario pro-tagonista che ha deciso, per porre termine a quelle che ritiene infamanti campagne stampa nei suoi confronti di ricorrere alla magistratura.
E cosi’ dopo Repubblica Berlusconi ha citato per danni anche L’Unita’ chiedendo un risarcimento di 2 milioni di euro e, a quattro giornalisti, direttore compreso, 200.000 euro a testa. E’ ancora presto per dire come andra’ a fnire, ma mentre per Repubblica un’eventuale condanna sarebbe facilmente coperta dall’editore Carlo De Benedetti al quale, come a Berlusconi, gli euro non mancano, discorso diverso per il quotidiano comunista che riesce a stare a galla, e non e’ il solo perche’ succede anche per quotidiani all’estero, solo grazie agli annuali sussidi del governo italiano che si aggirano sempre oltre i 4 milioni di dollari canadesi.
La decisione del premier, e perche’ tale non un semplice cittadino, mentre e’ considerata legittima da una parte, dall’altra e’ vista come un tentativo di bloccare la liberta’ d’informazione. -

Sergio Tagliavini

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4 settembre 2009