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"BAR SPORT"

 

 

Cotinuiamo anche questa settimana il nostro viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta e ricerca dei calciatori italo-canadesi che….ci hanno fatto sognare ! E questa settimana andiamo a Mississauga dove spiccano i nomi di tre personaggi: il “mitico” Robert Iarusci, la “donzella” Carmelina Moscato e l’ultimo arrivato in ordine di tempo, Robert Stillo.
Bob Iarusci certo qui in Canada non ha bisogno di presentazioni;uno dei piu` forti difensori nord americani di tutti i tempi. Classe 54,figlio di ciociari di Sora, ha giocato nei New York Cosmos con i piu` grandi del calcio mondiale. I mitici Pele` - Beckenbauer – Carlos Alberto e Long John Chinaglia, leggenda della Lazio, scomparso nel 2012, a cui era particolarmente affezionato.Bob ha poi giocato anche con la Toronto Metro Croatia (76 -77 - campione NASL) assieme ad Eusebio , con i Washington Diplomats di Johan Crujiff e infine con i San Diego Sockers.Ha vinto quattro “Soccer Bowl”, tre dei quali di seguito. Con il Canada ha collezionato 26 gettoni e 2 reti.?Capitano della nazionale Canucks ha anche segnato diverse reti,la prima delle quali il 1 ° novembre 1980, in una vittoria per 2-1 contro gli Stati Uniti a Vancouver. Primo calciatore indotto nella Canadian Soccer Hall of Fame, istituita nel 2000. Attualmente è Chairman of the Board del Toronto Azzurri Soccer Club e vicepresidente del North York Hearts Soccer Club. Conduttore di "The Soccer Show" sull’emittente “Sportsnet 590” e stato anche commentatore delle partite dei Toronto FC.
Sempre di Mississauga e’ Carmelina Moscato (nata il 2 maggio 1984), nazionale canadese e medaglia di bronzo olimpica. Difensore arcigno ed intelligente ha giocato nel campionato di Serie A italiano con l’ UPC Tavagnacco di Udine e poi in Svezia ed in Australia. Nata da genitori siciliani, Moscato ha iniziato a giocare a calcio all'età di quattro anni per il Dixie Soccer Club. Il 3 aprile 2002, ha guadagnato il suo primo cap con la squadra del Canada, giocando 19 minuti nel pareggio per 0-0 contro l'Australia. Moscato ha partecipato a importanti tornei internazionali come la Coppa del Mondo femminile FIFA 2011 in Germania e le Olimpiadi estive del 2012 a Londra. Alcuni dei suoi più importanti successi includono la vittoria del Torneo CONCACAF 2010 a Cancun, e la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici del 2012.
Infine Roberto Bruno Stillo, portiere, figlio di laziali trapiantati a Toronto. Aveva otto anni quando ha iniziato a giocare per l’Erin Mills sognando di emulare i vari Julio Cesar e Casillas suoi eroi giovanili. A soli 17 anni fece il debutto nel programma giovanile della nazionale canadese con l'allenatore Tony Fonseca arrivando quarto ai VI Jeux de la Francophonie in Libano.
"Crescendo a Mississauga, ho trascorso qui tutta la mia carriera canadese prima di partire per l'Italia. Mio padre giocava a pallavolo in Italia e aveva un amico che conosceva un direttore della squadra di calcio di Vercelli. Grazie a lui sono stato ingaggiato dal Genoa dopo alcuni provini con Inter e Milan. Il leggendario Francesco Totti era il mio idolo. Come portiere però idolatravo Iker Casillas, così come Gigi Buffon, che ho avuto la fortuna di incontrare sul campo". Stillo con il Genoa ha fatto diverse apparizioni, sempre pero’ in panchina, in Serie A mentre in Serie B ha debuttato il 6 ottobre del 2013, con il Perugia (in tutto 5 gare) quando nella partita contro il Pisa subentro’ al titolare Jan Koprivec espulso per un fallo da "ultimo uomo" sul brasiliano Iniacio Pia. Stillo riusci’ a parare il rigore calciato dall’ex attaccante del Napoli. Nato il 15 marzo 1991 ha giocato successivamente anche con il Parma ed appunto il Perugia prima di finire nell’anonimato della Serie C dove ha giocato con la Paganese e la Valenzana (9 presenze). Con la nazionale canadese ha difeso la porta dell’Under 20 contro il Ruanda il 26 settembre 2009. Attualmente e’ tesserato con i Woodbridge Strikers nella League 1 dell’Ontario.

Lo Specchio 7 febbraio 2020

Scriveva Rudyard Kipling, il famoso poeta inglese, autore dell’altrettanto famosa poesia “If” : “se sai incontrarti con il Successo e la Sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso modo”. Eh, facile a dirsi…..secondo me addirittura impossibile da realizzarsi! Oggi, in questa quarta puntata del nostro viaggio alla scoperta di talenti italo-canadesi che han fatto storia sulle due sponde dell’Atlantico ve ne presentiamo due che potrebbero rappresentare la quintessenza del pensiero di Kipling: Paul Peschisolido e Dominic Mobilio, ovvero successo e sconfitta ma anche gioia e dolore, vittoria e sconfitta, il bianco ed il nero.


Paolo Pasquale Peschisolido, questo il suo nome esatto all’anagrafe, e’ figlio di “ciociari” di Scarborough ma si e’ formato, accademicamente e sportivamente in quel di Ajax. Pupillo di Domenic Matera ai tempi dei To-ronto Blizzard, ha “sfiorato” addi-rittura la Juventus (ma a quei tempi tesserare un calciatore straniero era quanto mai problematico in Italia), trascorrendo diversi mesi nel ca-poluogo piemontese prima di esplo-dere in Inghilterra dove ha giocato con club famosi come il Birmingham City, Stoke City, West Bromwich Albion, Fulham, Queens Park Rangers, Sheffield United, Norwich City, Derby County e Luton Town. In 16 stagioni ha segnato 118 gol in 447 presenze nella Football League. Fu l’ex allenatore della nazionale giovanile canadese Tony Taylor a portarlo al Birmingham City per £ 25.000 nel novembre 1992.
Peschisolido, nato il 25 maggio del ’71, aveva giocato in precedenza oltre che con i nostri Toronto Blizzards anche a Kansas City nella Major Soccer League. Cugino di Mike Ricci, ex giocatore della NHL, ha debutto con la nazionale canadese nel 1992 collezionando 53 presenze con 10 gol. Nel 2013 venne inserito nella Canadian Soccer Hall of Fame. Tra il 1995 e il 1996 segno’ la maggior parte dei suoi goals al Commonwealth Stadium in gare di qualificazione ai Mondiali tanto da far soprannominare dalla stampa canadese lo stadio di Edmonton come la “Cattedrale di St. Paul” ! Dulcis in fundo nella terra di Albione trovo’ anche l’anima gemella, ora moglie e mamma di due figli, Sofia e Paolo Jr, la notissima e ricchissima Karren, baronessa Brady, manager sportiva, giornalista, modella e personalita’ televisiva.
Se questa e’ storia di successi e vittorie veniamo a quella di sconfitte e delusioni; quella di Domenico Mobilio, cala-brese di Vancouver , un Paolo Rossi in miniatura. Aveva innato il senso del goal: solo Giorgione Chinaglia fece piu’ goal di lui qui in NordAmerica: 243 contro I suoi 167 gol in 280 partite della NASL. Sei volte “all star”, capo-cannoniere di tutti i tempi della CSL e capocannoniere e MVP del 1990. Come per Peschisolido anche per lui l’interessamento di un grande club italiano, l’Inter guidato all’epoca dal Direttore Sportivo Franco Dal Cin.
Solo io spediii una mezza dozzina delle vecchie cassette VHS alla sede dell’Inter; cassette con le sue partite con I Vancouver Whitecaps. Le sue esperienze oltreoceano si sono li-mitate al campionato scozzese (ha giocato due partite della Premier League nella stagione 93/94 per il Dundee F.C.) e nei Paesi Bassi. Figlio di Giuseppe e Maria , calabresi con parenti proprio nella nostra Woodbridge, non ha mai praticamente lasciato la sua Vancouver dove era nato il 14 gennaio del ’69. Ma il destino fatale,il “nero” della vita, era dietro l’angolo.
Nel 2004 a soli 35 anni mori’ improvvisamente per un attacco cardiaco improvviso , sofferto mentre guidava dalla casa di un amico a Burnaby dopo aver giocato una partita di calcio tra amici. Figlio esemplare non ha mai saltato il pranzo feriale delle 17 o quello domenicale delle 13,” legge” imprescindibile della famiglia Mobilio.
Dominic ha vestito anche la maglia della nazionale canadese per 25 volte facendo il suo debutto in un’amichevole nel gennaio 1986 contro il Paraguay.
E’ stato introdotto nella Canadian Soccer Hall of Fame nel 2006. Una delle stelle piu’ brillanti del firmamento cal-cistico canadese a cui la fortuna ha pero’ voltato inspiegabilmente le spalle.


Lo Specchio 31 gennaio 2020


Terza puntata di questo nostro viaggio alla “ri-scoperta” dei tanti talenti italo-canadesi che negli ultimi anni han cercato fortuna nei “campionati che contano”, in modo particolare quelli Europei ed italiani in particolare.
Oggi focalizziamo la nostra attenzione su due per-sonaggi: l’attaccante Julian Uccello, un “woodbridgino” doc e sul difensore Marco Reda.
Si nutrivano grande speranze per il giovin Uccello ( e’ nato il 30 ottobre dell’86) che a soli 25 anni ha dovuto alzar bandiera bianca, ritirandosi dal calcio professionistico, dopo che gli venne diagnosticata la sclerosi multipla. Julian ha giocato 5 partite di Serie B nelle file del Crotone (esordio contro il Torino al Delle Alpi il 4 settembre del 2010 e poi contro Albinoleffe, Ascoli, Empoli e Pescara) ed una di Coppa Italia sempre contro l’Albinoleffe. Dall'età di 5 a 15 anni, Julian aveva giocato con squadre giovanili come il Richmond Hill Soccer Club, il Thornhill, Kleinburg, Nobleton e Woodbridge Soccer Club, prima di trasferirsi all'estero. Provino in Inghilterra addirittura con il Manchester United dove resto’ sei mesi, esordendo con la squadra U-17 segnando anche un goal.
Grazie a questa esperienza inglese, Uccello trovò casa in Italia, inizialmente portatovi dalla Lazio, ma alla fine firmando con il Milan. Inizio’ con le giovanili rossonere e poi il prestito al Savona in Serie D dove mise a segno 19 gol nella sua prima stagione: un record di tutti i tempi per il club ligure. Quindi al Sansovino, sempre in Serie D dove ha conquistato il terzo posto e segnato ben 24 gol il che gli e’ valso un contratto con il Crotone in Serie B. Julian è stato il capocannoniere di cinque delle sette squadre per cui ha giocato in Italia.
Con 128 gol in Italia, ha una media di un goal ogni 59 minuti giocati , fino alla fine della stagione 2012 quando fece ritorno in Canada causa anche la malattia. Con la nazionale canadese vanta due presenze nell’Under 20 ed una convocazione con la nazionale maggiore. Ma i tifosi di Toronto lo ricordano tutti anche e sopratutto quando nel giugno del 2009, ha giocato il primo tempo e ha segnato un goal al BMO Field in una partita di beneficenza di Zinedine Zidane, chiamata "Zidane & Friends All Star Match", in cui i veterani del calcio mondiale affrontarono una selezione All-Stars canadese. La partita si è conclusa con un pareggio per 3–3, con Uccello che ha segnato il goal d’apertura ! Oggi Julian e’ allenatore dell’under 15 dei Woodbridge Strikers.
Diversa invece la carriera di Marco Reda, un “piccolo Kulibaly” in miniatura dei giorni nostri.
Marco Reda , oggi affermato insegnante al’Hudson College di St.Clair e Dufferin, e’ nato il 22 giugno 1977 ed ha iniziato la sua carriera professionistica con i Toronto Lynx grazie a Peter Pinizzotto che lo volle capitano della squadra e dove nel 2000 vinse il premio come miglior difensore. Fu il trampolino di lancio per il suo trasferimento in Europa dove gioco’ per sei stagioni. Rientrato a Toronto passo’ ai Toronto FC, e concluse la carriera nella USL First Division.
Nel 2002 inizio’ come detto la sua avventura europea. “Emigro’” in Norvegia con il Sogndal Fotball in Prima Divisione. Gia’ nella sua stagione del debutto con il Sogndal venne nominato “giocatore dell'anno” e ha giocato un totale di 70 partite segnando anche sei gol. Nel 2006. dopo che il Sogndal retrocesse, firmò un contratto con Aalborg BK della Superliga danese. Qui gioco’per un anno e mezzo prima di tornare in Norvegia sempre al Sogndal per aiutarlo a riconquistare la promozione nella massima serie. Nel 2007 torno’ definitivamente a casa firmando con il neo-formato Toronto FC della Major League Soccer In nazionale Reda ha debuttato in una partita amichevole del febbraio 2005 contro l'Irlanda del Nord e ha ottenuto un totale di 7 presenze, segnando 1 goal, l’11 marzo del 2006 nel famoso “Prater” di Vienna, in Austria,quando la nazionale Canucks si impose per 2-0.
24 gennaio 2020


 

Puntata numero due del nostro viaggio alla scoperta dei calciatori italo-canadesi che hanno fatto la storia del soccer sulle due sponde dell’Atlantico: Canada ed Italia. Fu una vera e propria meteora nel “calcio che conta”, Andrea Lombardo, oggi solo 32 anni di eta’,ma un passato intenso e anche…sfortunato.
E’ una storia interessante che lo stesso calciatore ricorda: “Era il 2004 ed avevo solo 17 anni. Un amico di mio padre, qui a Toronto, aveva un fratello che viveva a Bergamo e che aveva allenato una squadra giovanile affiliata all'Atalanta. Mi offrirono un provino di due giorni, il lunedì-martedì.Io e mio padre pagammo il viaggio e ci recammo a Bergamo. Al martedi’ mi dissero di tornare anche giovedi’ per una partitella contro la seconda squadra dell’Atalanta.”
“ In quella partitella segnai due gol e subito dopo l'allenamento mi dissero che volevano tesserarmi per la prossima stagione. Sono tornato a Toronto, ho messo insieme le mie cose e due settimane dopo mi sono trasferito in Italia. A volte si tratta solo di…di cogliere l'opportunità quando ti viene data; non solo nel calcio ma per qualsiasi cosa nella vita!”.
Era l’Atalanta dei Consigli (attuale portiere del Sassuolo), dei Motta (un passato con Udinese, Roma e Juventus ed ora in Inghilterra), di Loria (Roma,Bologna e Torino) ma sopratutto di PierMario Morosini, regista di belle speranze (Udinese, Vicenza, Reggina e Livorno), tragicamente scomparso per un attacco car-diaco durante la partita Pescara-Livorno il 14 aprile di sette anni fa.
Andrea Lombardo fece appena in tempo ad esordire in Coppa Italia contro la Sampdoria e poi un debutto durato 16 minuti in tutto quando al San Nicola di Bari, in Bari-Atalanta, sostituisce al 32mo del secondo tempo il centravanti titolare, il croato Igor Budan.
L’allenatore e’ Stefano Colantuono, tutt’ora in auge, dopo aver guidato con successo oltre che l’Atalanta anche il Palermo, Torino e Udinese. Poi le nebbie dei prestiti nelle categorie minori con il Rieti ed il Perugia sino al ritorno a casa con il Toronto FC fino ai nostri giorni per guidare i Vaughan Azzurri.
E come promessovi prima di Natale, oggi spazio anche alle nostre “calciatrici”.
La piu’ famosa e’ certamente Melissa Tancredi, nata ad Ancaster, qui in Ontario, da genitori marchigiani, di Ascoli Piceno, soprannominata “Tanc”.
Melissa Palma Giulia, questo il nome completo all’anagrafe,e’ nata il 27 dicembre dell’81 ed ha vinto una medaglia di bronzo alle Olimpiadi del 2012 (Canada-Francia 1-0). Oggi e’ dottoressa ed ha chiuso la sua carriera in Svezia militando con la KIF Orebro.
Ha gareggiato per la nazionale canadese in tre tornei finali della Coppa del Mondo: 2007, 2011 e 2015; e tre Olimpiadi: Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016. In questi tornei ha giocato 24 partite e segnato 8 gol.
E’ nata invece a Williams Lake in British Columbia (una decina di famiglie di origine italiana), Silvana Burtini, ora ufficiale di polizia, classe 1969. Attaccante, ha rappresentato il Canada alle edizioni 1995, 1999 e 2003 della Coppa del Mondo femminile FIFA.
Nel 1998 Burtini è stata nominata calciatrice canadese dell'anno e faceva parte della nazionale canadese che vinse il campionato femminile CONCACAF.

Lo Specchio - 17 gennaio 2020

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8 novembre 2019

 

Tutto calcio questa settimana! Partiamo dall’Italia e l’ennesima riconferma: la Juventus e’ la squadra piu’ forte in assoluto.E’ prima non solo nella classifica della Serie A, in quelle che si dilettano a stilare classifiche “senza errori arbitrali”, “senza calci di rigore”, “all’inglese”,“per il maggior numero di tifosi” ecc.ecc. La Juve domina anche le nuove classifiche delle squadre piu’ attive sui social e dei post con piu’ interazioni. Questo nuovo ranking riporta il dato di tutti gli accounts ufficiali delle squadre: pagine ufficiali nelle varie lingue, per le squadre giovanili, per quella famminile ed e’ la somma complessiva di like, reactions, commenti, share e comprende logicamente Facebook, Instagram,Twitter e YouTube. La Juventus precede Inter, Milan, Napoli e Roma. I bianconeri avrebbero, solo nel mese di settembre, ottenuto ben 73 milioni di “interactions” (27.9 per l’Inter e 12,5 per il Milan) e 68,4 milioni di “video views” (18,7 per l’Inter e 3,8 per il Milan). Non c’e’ proprio gara! E quanto, di questi tempi, siano importanti questi numeri e “termini in lingua inglese” per l’economia del marketing e della Promotion, lo lascio a voi dedurre.
Ma dai social passiamo ai…rettangoli verdi per segnalare due italo-canadesi premiati come “miglior allenatore” e “miglior portiere” dell’anno.Si tratta di Lucio Ianiero, tecnico della squadra di calcio della Brock University di St.Catherines, nominato “OUA Coach of the year” e Marilena Spagnolo, miglior portiere in versione femminile. Lucio Ianiero e’ una vecchia conoscenza degli sportivi di Toronto avendo militato come calciatore sia con i Toronto Blizzards che con i Toronto Rockets oltre che con gli Hamilton Steelers. La Spagnolo, di cui vi avevamo parlato alcuni mesi fa proprio nel nostro Bar Sport su Lo Specchio, ha 20 anni e’ gia’ nel giro della nazionale canadese e si ispira…sentite un po’…a nonna Lidia Colonna! Come dire che i vecchi valori familiari italiani resistono ancora!
Intanto da Montreal i “sussurri” che Joey Saputo, nelle vesti di presidente del Bologna, potrebbe fare il….botto! Portare Zlatan Ibrahimovic nella citta’ felsinea. Ibra è un colpo che lo stuzzica non poco; dopo aver portato Didier Drogba ai Montreal Impact. Saputo vorrebbe poi accontentare Sinisa Mihailovic, non avendo dimenticato che solo nel maggio passato gli ha riconsegnato la serie A, che a fine gennaio sembrava lontana due vite.
Volete sapere qual è stata la richiesta che l’entourage di Ibra ha fatto al Bologna per 18 mesi (fino a giugno e poi l’anno prossimo) ??Otto milioni di euro. In pratica su per giù quelli che per lo stesso periodo i Los Angeles Galaxy?sarebbero pronti a mettere a disposizione dello svedese per convincerlo a restare in Mls. Il punto è che Ibra sembra deciso a lasciare gli States.
Infine facciamoci una bella risata che devo all’amico Ralph Cavallaro che mi fa sapere che in Argentina esiste una “nuova religione”: la “Chiesa di Maradona”! Sarebbe stata fondata a Rosario nel 1998 e raccoglierebbe piu’ di 820mila fedeli. “Benvenuti nel 59 d.D. (Despues Diego), secondo il calen-dario che e’ proprio riferito all’anno di nascita del campione ed ha propri sacramenti e una dottrina particolare”. Maradona d’altronde non ha mai avuto mezze misure: tanto amato e tanto odiato dai suoi detrattori che vedevano nei suoi compor-tamenti extracalcistici il “demonio”.
Vi lascio con il CREDO MARADONIANO: “Credo in Diego, calciatore onnipotente, creatore di magia e passione. Credo nel Pelusa, nostro D10s, nostro Signore, che fu concepito per opera e grazia di Tota e Don Diego. Nacque a Villa Fiorito, subì il potere di Havelange. Fu crocifisso, ucciso e maltrattato, allontanato dai campi, gli furono tagliate le gambe. Però si voltò e resuscitò il suo incantesimo. Sarà sempre dentro i nostri cuori, per sempre e per l'eternità. Credo nella spirito del calcio, nella santa Iglesia Maradoniana, nel gol agli Inglesi, nel sinistro magico, nel mitico tunnel indiavolato e nel Diego eterno. Diego.».
Caro Papa Francesco, da buon argentino, guardati le spalle…..

18 OTTOBRE 2019-

Sono, e non poco, preoccupato. Guerra tra turchi e curdi (un altro Kosovo ?); “bambini” vittime di bullismo sino alla morte con valori della vita a farsi benedire; campagna elettorale qui in Canada che mi sembra ad “encefalogramma piatto” per quanto riguarda i presunti leaders. In Italia non ne parliamo con leggi “a ricatto”, manifestazioni di protesta, scioperi e tristi “casini televisivi” quotidiani.
Forse staro’ invecchiando precocemente ma mi domando: dove sono finite le “sicurezze” di una volta ? Dove sono finiti i capisaldi, i valori, le certezze di una volta ?
Scrivo questo articolo nella notte tra l’11 ed il 12 ottobre. Ieri era San Giovanni e si e’ ricordato il “papa buono”, Giovanni XXIII. Avevo solo nove anni, l’11 ottobre del 1962, e dal piccolo schermo in bianco e nero della piccola televisione di casa mia, nel giorno di apertura del Concilio, pronuncio’ il “Discorso della Luna”, un discorso breve ma che passo’ alla storia e che in me, bambino, resto’ indelebile. «Tornando a casa troverete i bambini. Date un carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa. Troverete qualche lacrima da asciugare, dite una parola buona: il Papa è con noi, specialmente nell’ora della tristezza e dell’amarezza», disse affacciandosi dalla finestra del suo studio, alla folla arrivata a migliaia in piazza San Pietro illuminata a giorno.
E per me, piccino, orfano di mamma e papa’, fu una “valle di lacrime !”
A distanza di 59 anni, proprio oggi, leggo invece che il Governo Italiano (M5S-PD) è pronto a portare una ventata di novità con la deputata,Monica Cirinnà a chiedere la modifica di un provvedimento fortemente voluto dall’ex ministro dell’InternoMatteo Salvini. L’esponente del Partito Democratico ha messo nel mirino l’abolizione delle diciture “genitore 1” e “genitore 2” nei documenti d’identità dei minori, rimpiazzata dal “ritorno” della terminologia “padre” e “madre”. Per la deputata del PD tornare a scrivere sui documenti “padre” e “madre” e’ stato “uno dei provve-dimenti più odiosi del precedente Governo”. Un decreto con il quale Salvini impose la reintroduzione dell’addizione di padre e madre sui documenti di identità dei minori. Monica Cirinnà ha poi rincarato la dose:«Si tratta di un’ingerenza pesantissima nella sfera più intima dell’identità personale e dell’intimità della vita personale e familiare che, come tipico di quel tipo di cultura politica, ignora la pluralità di esperienze di vita. Anzi, le taglia consapevolmente con l’accetta dell’ideologia e dell’oscurantismo».
Boh, non capisco….saro’ “antiquato” ma vi immaginate mia figlia rivolgersi a me o a sua madre sostituendo il “dolce” DAD e MOM con “ehi tu GENITORE UNO o PARENT TWO ???
Rinuncio a capire dove sta andando il mondo e mi rituffo nel calcio per concludere….ma anche qui trovo qualcuno “stanco” che la pensa un po’ come me.
E’ il “mitico” Dino Zoff che sul Corriere dello Sport scrive: “Tu ti senti stanco? Dici che non ce la fai più? Pensa ai militari che tornavano dalla Russia a piedi per migliaia di chilometri, nel fango e nella neve. Sai perché ce la facevano? Perché avevano la testa e il coraggio, le due cose che servono sempre nella vita. Il calcio di oggi? Mi manca il “mio” calcio, comportamenti meno esasperati. Mi piacerebbero meno creste sui capelli e più lanci di quaranta metri o dribbling riusciti. Meno scene quando si prendono i colpi. Mi indignano i balletti dopo i gol, è una mancanza di rispetto per l’avversario. Se li avessero fatti ai miei tempi dubito che avrei fatto 330 partite senza mai essere espulso. Mi sembra che la telecamera ormai sia diventata più importante del campo". Purtroppo “c'est vrai”. Mandi Mandi !

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10 febbraio 2017

Ragazzi fa freddo!!!!Sono le 6.30 del mattino di domenica e mi sto guardando Milan-Sampdoria sulla RAI. Ho appena portato l'ennesimo sacco dell'immondizia nel contenitore fuori casa e mi sono letteralmente congelato....(ma capita anche a voi?) . Penso a quella coppia di nostri connazionali, Roberto Ragazzi e Laura Trentani, che proprio oggi partono da Whitehorse per raggiungere Pelly Crossing (482 chilometri !) da percorrere sul ghiaccio ai confini con il Polo Artico. Questo tipo di passeggiata si chiama "avventura estrema" (adesso l'estremo e' tanto di moda!) e devono percorrere questo "Yukon Trail" in sette giorni e 12 ore con compagna di viaggio solo una "pulka", che sarebbe la slitta siberiana con cibo e tutto l'occorrente per resistere al freddo durante le poche e limitate soste per riposare (si dorme in tenda!). Controllo su Google la temperatura a Whitehorse: 31 gradi sotto-zero ! Io accendo - per sicurezza - il caminetto termico!
Poi, in questa giornata di Superbowl, c'e' anche il big-match Juventus-Inter. Vincono i bianconeri e sui social si scatenano le solite polemiche contro l'arbitro. Chi si lamenta? Chi perde logicamente! Io dico che e' stata partita bella per un tempo con l'Inter che a tratti ha anche "preso possesso del centro del ring e spinto la Juve alle corde" (parole del giornalista Roberto Beccantini...). Pero' a livello di occasioni non c'e' stata proprio gara: un goal di Cuadrado, due traverse ed almeno quattro-parate-quattro salva-vita da parte di Handanovic.

Intanto in comunita' momenti di grande commozione per le esequie funebri di Hector Marinaro sr. tenutesi in forma strettamente privata. Vecchi amici come Gus Mandarino o Enzo Ionadi ( buon 70mo compleanno!!!) e Carlo Del Monte a salutarlo per l'ultima volta. E , sempre in comunita' anche grande fermento per i giovani talenti di casa nostra che cercano gloria in Italia od in Europa. Alberto Tari, frusinate doc e re dei "tiramisu'" made in Canada con la sua nota "Elite Sweets" sta alacremente lavorando con l'amico del cuore, il famoso Andrea Carnevale, ex compagno del mitico Maradona nel Napoli ed ora direttore sportivo dell'Udinese, per portare a Toronto l' "Udinese Academy". E chissa' che, conoscendo l'abilita' dei dirigenti udinesi nello scopritre talenti, non si possano aprire importanti orizzonti per i nostri giovani virgulti! Intanto in Sicilia e' finita l'avvenura del giovane Cristiano Ciccone, un giovane di Vancouver del '95 che era partito un paio di stagioni fa con una valigia piena di speranze che lo ha portato prima in Toscana nel Colligiana e poi in terza serie a Messina appunto. La societa' sicula ha deciso di non avvalersi piu' delle sue prestazioni e si e' giunti quindi alla risoluzione consensuale del contratto. Peccato!
E chiudo questo mio Bar Sport settimanale con un'altra notizia che arriva dall'amata Trinacria e che, seppur indirettamente, riguarda anche noi di Toronto. Il Capo del "Parco delle Madonie", Angelo Pizzuto, e' stato condannato per truffa dal tribunale di Termini Imerese per un viaggio promozionale in Canada. La vicenda risale al settembre 2011 ed è legata ad un viaggio a Toronto?di una delegazione, per la sponsorizzazione di prodotti madoniti, senza alcun impegno di spesa(secondo l'accusa) da parte della Regione.All'epoca Angelo Pizzuto era ilvicecapo di gabinetto dell'assessorato regionale all'Ambiente e al Territorio. Il viaggio duròtre giorni:la Camera di Commercio Italiana anticipò le spese -47 mila e 900 euro senza mai ricevere il corrispettivo dall'assessorato. L'ente quindi avanzò la richiesta di pagamento delle fatture alla Regione siciliana e il presidente Crocetta, nel 2012, presentò un esposto in Procura. Pizzutoaveva assicurato - attraverso alcune e-mail -che la missione sarebbe stata finanziata dall'assessorato senza alcun impegno di spesa ufficiale da partedell'amministrazione.? Inutile aggiungere che non sappiamo se i 47.900 dollari siano stati rimborsati o se lo saranno in futuro...."A liggi e' uguali pi tutti ma cu avi i picciuli si nni futti"....Mandi a tutti !!!!.

3 febbraio 2017

E cosi' se ne e' andato anche Hector Marinaro. Una leggendaria pagina del "nostro" calcio italo-canadese-torontino, si e' staccata dal libro dei ricordi. I piu' giovani sicuramente ricordano un altro Hector Marinaro, il figlio, anch'egli calciatore ed ora allenatore negli States. Ma e' stato il padre, Marinaro sr., anzi per essere piu' precisi e per fare il giusto distinguo Hector Leonardo, a scrivere i versi piu' poetici di questo sport a noi tanto caro. Argentino a tutto tondo (ma di chiare origini italiane), era nato a Buenos Aires nel '31. Aveva giocato oltre che in Argentina anche in Messico ed El Salvador prima di venire qui in Canada nel lontano 1961 a Montreal e due anni piu' tardi qui a Toronto.
La sua seconda carriera in Canada inizio' in modo rocambolesco: venne ingaggiato in prestito dal Montreal Concordia e appena arrivato vinse il titolo del Quebec e si aggiudico' anche il trofeo quale miglior giocatore della stagione.Ma non fece in tempo a ritirarlo in quanto subito dopo l'ultima partita del campionato dovette partire immediatamente alla volta del Salvador a raggiungere la squadra che lo aveva ceduto in prestito per una gara importantissima di quel campionato (all'epoca era un terno al lotto anche raggiungere in aereo il centro America!). Il trofeo quale MVP dopo la festa e la mancata consegna spari' e non ci fu verso di trovarlo per ben 21 anni! Finalmente, solo una decina di anni fa, nel 2006 gli venne ufficialmente consegnato! Hector Marinaro ha giocato con la Toronto Italia nella Eastern Canada Professional Soccer League ed ha poi allenato la stessa Toronto Italia, i Falcons, Toronto Blizzards ed anche i Toronto Rockets quando subentro' a Pietro Felicetti nel '94. Erano i tempi dei leggendari Eddy Berdusco, Gino Di Florio, Lucio Ianero e Jack Copetti. Ciao leggenda!!!

Sta intanto diventando una vera e propria "bella favola" la carriera di Victor Montagliani, questo nostro connazionale ora residente a Vancouver di cui vi abbiamo parlato ripetutatmente nelle ultime edizioni di questo nostro Bar Sport.
Dopo essere stato eletto alla guida della Canadian Soccer Association ed essere stato eletto presidente della CONCACAF - la Confederazione del Nord e Centro America, e' stato ora nominato dalla FIFA Presidente della Commissione "Football Stakeholders", una commissione che ha il compito di fornire consulenza e assistenza al Consiglio Generale del massimo organismo mondiale del calcio, su tutte le questioni relative al calcio ed al rapporto tra i clubs, giocatori, Leghe e Confederazioni. Vice presidente della stessa commissione e' stata poi nominata Evelina Christillin (che vediamo spesso alla Domenica Sportiva) che e' stata presidente del Comitato Promotore dei Giochi Olimpici Invernali di Torino nel 2006.Nel direttivo anche l'amministratore delegato della Roma Umberto Gandini al quale il calcio italiano deve essere grato perché quando era primo vicepresidente Eca (European Club Association), insieme con Andrea Agnelli si era battuto, e con pieno successo, per assicurare ai clubs italiani quattro posti in Champions (dal 2018). Gandini è un grande conoscitore del calcio internazionale, grazie alla sua lunga esperienza al Milan.
Insomma il calcio italiano e - indirettamente - quello canadese sta facendo passi da gigante a livello internazionale e.....pissi pissi bau bau.....va a vede' che Montagliani ci regalera' anche una lega calcistica tutta canadese !!!!! Noi lo speriamo di cuore......mandi mandi

27 gennaio 2017

La notizia - giornalisticamente parlando - non e' "fre-schissima", risale infatti a qualche settimana fa, ma di questi tempi e' sempre piu' attuale.
Parliamo degli stipendi stratosferici che il calcio cinese sta offrendo a campioni europei e sudamericani.
Aveva iniziato proprio il nostro Pelle' dopo la debacle con la nazionale azzurra,ingaggiato dallo Shandon Luneng con salario di ben 15 milioni di Euro all'anno che lo faceva di-ventare l'italiano piu' pagato di tutti i tempi (altro che Gio-vinco!). Poi e' toccato all'argentino ed ex juventino Tevez, passato al Shanghai Shenhua che percepisce 38 milioni, sempre di Euro, all'anno, e diventa il calciatore piu' pagato al mondo: piu' di Cristiano Ronaldo, Neymar, o i nostri Buffon e Totti. Di questi giorni si e' parlato del passaggio di Kalinic dalla Fiorentina al Tijanin per 45 milioni di Euro,ma poi l'attaccante croato ha detto di no per una scelta di vita... Sarebbe successo che mentre il calciatore stava ordinando un cappuccino e si stava godendo la vacanze natalizie un ca-meriere gli ha portato la bevanda calda sulla cui schiuma era inciso "Viola" (il colore delle maglie della Fiorentina....) ac-compagnato da un cuore....Come dire talvolta un gesto vale piu' di mille parole od offerte. D'altro canto avete mai pensato "veramente" a quanti soldi sono 30 o 40 milioni di Euro??? . Chi ha mai visto 38 milioni di qualunque cosa??
Sapreste distinguerli da una cifra più bassa, diciamo 10 milioni, o da una molto più alta, diciamo un miliardo?Per esempio dieci secondi della vita di Carlos Tevez, diciamo quelli necessari al nostro per estrarre il ciucciotto dalle mutande (gesto che fa quando segna!), valgono la bellezza di 12 euro. Una cifra che i milanesipotrebbero investire in un pranzo veloce al bar sotto l'ufficio, comprensivo, cara grazia, di bevanda e caffé.
Secondo una ricerca australiana, basata su un campione di 500 coppie, la durata media di un rapporto sessuale tra esseri umani è di 5 minuti. Ma aspettate a sentirvi confortati: in quell'arco di tempo che vi è necessario per completare l'assurda coreografia dell'amore, Tevez ha guadagnato circa 400 euro.
Mentre voi siete in giro a fotografare la Torre Eiffel , il Duomo di Milano o il Colosseo, tenete a mente che nel frattempo il conto corrente di Tevez starà ingrassando di circa 250mila euro. Un gruzzolo che tra qualche anno, almeno a sentire Richard Branson e la sua Virgin Galactic, gli permetterà di godersi un giro turistico a 110km di altitudine dalla superficie terrestre a bordo della SpaceShipTwo !?
E fanno scalpore le parole rilasciate da?Marten de Roon,centrocampista olandese del Middlesbrough che son sicuro la maggior parte di noi nemmeno conosce, in merito al suo stipendio.
Ecco quanto dichiarato dall’ex giocatore dell'Atalanta ai giornalisti:“La prima volta che ho visto il mio nuovo salario sono rimasto scioccato. Quando poi vedi tutti quei soldi in banca ti poni delle domande, pensi a tutte le altre persone che guadagnano molto di meno, a quello che potrebbero fare con questi soldi. Ne ho parlato anche con mia mamma e mio papà. Il secondo non è rimasto sorpreso, perché è il direttore di una scuola, ma la prima, che fa la fisioterapista per gli anziani, mi ha detto che tutto questo non era giusto ed era immorale. Tuttavia,non bisogna essere ingenui. D’altronde credo che il mio stipendio sia uno dei più bassi di tutta la Premier League”. Per chi non lo ricordasse lo stipendio minimo in Ontario e' di poco superiore agli 11 dollari e proprio ieri ho ricevuto l'ul-tima bolletta dell'Hydro: 399 dollari comprensivo del ma-gnanimo sconto regalatoci dal governo della Wynne : no all'8% della tassa provinciale!!!! Minchia o Mandi????

20 GENNAIO 2017

Passate le feste rieccoci a noi.
Proprio ieri i "draft" della MSL con i nostri Toronto FC ad assicurarsi il difensore Brandon Aubrey come prima scelta. Ma la notizia forse piu' importante giunge da Zurigo e riguarda i campionati del mondo. "Il Canada sarebbe interessato ad organizzare il Mondiale del 2026, magari in collaborazione con i nostri vicini degli Stati Uniti ed eventualmente anche il Messico " - lo ha affermato il nostro Victor Montagliani, presidente della Concacaf (America del Nord, centrale e Caraibi) che ha subito avanzato la possibile candidatura del Canada ad ospitare quello che sarà il primo torneo iridato a 48 squadre.???
"Il Canada comincerà rapidamente le discussioni con Stati Uniti e Messico per capire se possiamo presentare una candidatura congiunta" ha aggiunto il dirigente canadese che approva l'allargamento a 48 squadre. "Si tratta di un'ottima cosa per il calcio. Il presidente ha concretizzato la sua visione ed ha fatto tutto molto per bene. La formula e' ottima" ha concluso. Se son rose fioriranno.....
Crisantemi invece da Montreal dove proprio alla vigilia di Natale si e' spento un collega di Telelatino: Emidio Buonamici. Aveva solo 54 anni e non ha retto a un improvviso malore. Ascolano doc e grande tifoso della squadra marchigiana,era emigrato oltreoceano negli anni ‘80 dopo aver frequentato l’istituto industriale, proprio come il presidente dell'Ascoli, anche lui di Montreal, l'industriale farmaceutico Francesco Bellini, di cui era amico. Era una colonna portante della comunità italiana di Montreal e fu tra i fondatori dell’Ascoli Picchio Fan Club della metropoli francofona, solo un anno fa. Lascia la moglie Jenny Mazzaferro, la figlia Emanuela e il piccolo Giancarlo.
Cambio argomento e condivido un articolo apparso sul Corriere della Sera in settimana.
Dito nella piaga dei disservizi del Ministero degli Esteri con la speranza che ora il nuovo braccio destro del Ministro Alfano ed ex ambasciatore in Canada Lorenzo Cornado possa porvi rimedio.
Il Corsera scrive: "Il sito del ministero degli Esteri contiene un’utilissima sezione dedicata alle informazioni sulle borse di studio per l’estero offerte dai vari Paesi. O meglio: contiene una sezione che sarebbe utilissima se fosse curata con un minimo di attenzione e criterio. Così purtroppo non è, visto che l’elenco delle opportunità offerte ai giovani italiani appare incompleto, invecchiato e dunque in-servibile. Qualche notizia aggiornata è presente, come nel caso di Svizzera e Cina. Ma per il resto troviamo so-prattutto borse scadute, anche da anni: la scheda del Canada, per esempio, risulta aggiornata l’ultima volta il 14 settembre 2012......
Si tratta di una delle tante storie di inefficienza italiana alle quali abbiamo fatto l’abitudine; storia particolarmente significativa, però, perché mostra come anche in un settore che è considerato uno dei meglio organizzati della mac-china statale — il ministero degli Affari Esteri — prosperino gli stessi virus che colpiscono in Italia tutto ciò che è pubblico. In primo luogo la scarsa considerazione per gli utenti di un servizio, che a volte sembra essere creato solo per giustificare lo stipendio di chi vi lavora. Questo si sposa benissimo con un altro virus che infetta il pubblico impiego, l’irresponsabilità di chi svolge un lavoro e di chi quel lavoro dovrebbe vagliare e controllare. La pagina del sito del ministero degli Esteri avrà pure qualcuno che ne è ufficialmente il responsabile. Possibile che costui o costei non si sia accorto di nulla?" Mandi, Mandi

 

29 aprile 2016

Inizio a scrivere questo mio Bar Sport oggi lunedi' 25 aprile. Ricorre l'anniversario della lberazione dell'Italia: un giorno fon-damentale nella storia italiana e simbolo della vittoriosa lotta di resistenza partigiana contro il governo fascista e l'occupazione nazista.Non e' assolutamente mia intenzione rivangare o esaltare il passato.
Voglio soltanto riflettere attraverso le parole di un amico "istriano" che da sempre, il 25 aprile, scrive ai suoi concittadini queste parole. Si chiama Mario Lorenzutti, vive a London (Ontario) e ci accomunano molte cose e molti pen-sieri. "Cari connazionali ,per noi oggi e`una data da ricordare o da dimenticare?. Siamo stati liberati, occupati, e nello stesso tempo rovinati.Per noi la liberazione e`stata l`inizio del nostro calvario.Non credo che noi gente dell`Esodo possiamo celebrare questa importante data a cuor leggero....Abbiamo ricevuto smacchi dopo smacchi ,per non parlare di Osimo. Ma ora a che punto ci troviamo? Siamo meglio o siamo peggio di 70 anni fa? Presto non si parlera`piu`di noi , restera` qualche libro ,qualche documento,qualche foto.Mi piange il cuore che cittadine come Capodistria.Isola ,Pirano ,Parenzo ,Rovigno, Pola, per noi non esistono piu' come le conoscevamo, Tutto e`cambiato .La nostra storia .cultura ,tradizioni son finite con l`esodo. .E`bastato un colpo di penna ,fatta da gente che non sapeva niente di noi per cambiar per sempre la nostra vita .....Vi saluto Mario,Lorenzutti, per sempre Isolan...
" Agli amici di "quelle parti", ricordati cosi' come mi vengono in mente, Gino e Gigliola Russignan,Konrad Eisenbichler, Adriana Gobbo,Carlo Milessa, la famiglia Braini, Marina Cotic,Antonio Perini,Dario Zanini.Wanda Stefani,Alceo Lini,Cristina Perini e scusandomi per gli altri rimasti nelle nebbie della mente, questa poesia di un esule istriano che vive in Canada: "Le candele per noi accese si stanno spegnendo una ad una.....La notte giunge, ormai, ne ci sarà più alba! Un giorno, forse, si racconterà di un popolo che per viver libero andò a morire lontano, lontano dal proprio mare e da una terra rossa che,vista dall`alto sembra un cuore insanguinato..... "

Domani 26 aprile daro' invece l'ultimo saluto a Giovanna Zappone, mamma di Fortunato Zappone, il "barista con il cuore" di 90mo Minuto e cognato del titolare Tony Albi. Aveva 99 anni, anzi il 24 settembre prossimo ne avrebbe compiuti 100!!! Immagino Sant'Onofrio, paese natale in provincia di Vibo Valentia un secolo fa! Non esistono foto in bianco-nero che possano soltanto immaginare la vita nei paesi dell'entroterra calabrese nel 1916 e dintorni......Giovanna e' in buona compagnia in quanto proprio cinque giorni fa si e' ricordato nella sua regione Giacomo Mancini, che era nato proprio il 21 aprile del 1916: leader politico, Ministro "del fare" tanto che le Poste Italiane gli hanno dedicato un francobollo con la sua immagine durante un discorso pubblico.
Resto in Calabria e chiudo con il Crotone dei miracoli.
Anche se la matematica non lo garantisce, di fatto domenica scorsa, ha staccato il lasciapassare per la Serie A. Buona parte del miracolo crotonese è merito di Beppe Ursino un autentico artigiano del calcio italiano. Ursino è un grande conoscitore di calcio e ha uno schema collaudato per trovare giocatori (sempre nuovi) in grado di poter meravigliare in B per poter poi diventare giocatori importanti in A. Ci è riuscito con tanti (Florenzi e Bernardeschi su tutti, ma poi nel corso degli anni Giampà, Aronica, Fabbrini,, Bocchetti, Palladino) ne ha trovati a decine. Riuscendo per 7 stagioni consecutive (senza spendere nulla) a rimanere in B centrando i playoff tre stagioni fa e vivendo un sogno in questa stagione. Dando fiducia ad allenatori con idee innovative con una grande missione: valorizzare i giovani e trovare il bel gioco. Ecco allora nel segno di Gasperini, Drago e Juric. Ursino manda i suoi collaboratori a vedere in giro le partite delle giovanili. E per ogni giocatore giovane ha una valutazione da uno a tre. Quelli che prendono tre vengono rivisti direttamente da lui che poi inizia a trattare. Con tutti. Inter, Milan, Juve, Fiorentina. Da quest'anno anche con l'estero (vedi Budimir). Scopre talenti e rispolvera talenti impolverati. Innesta germogli sempre freschi in un gruppo storico che rimane per consegnare allo spogliatoio quello spirito che contraddistingue da sempre la squadra rossoblu. Perché quando trovi un grande calciatore è sempre un vantaggio, ma quando trovi un grande uomo non te lo devi lasciar scappare.

22 aprile 2016

Lunedi' scorso nella trasmissione ra-diofonica "Soccer City" abbiamo avuto ospite telefonico direttamente dall'Italia un "calabrese doc", che ha fatto - a modo suo - la storia del calcio italiano: Sal-vatore Garritano.
Una storia commovente che va ben al di la' del gesto tecnico o dell'impresa sportiva in per se. Garritano infatti dal 2007 e' affetto da leucemia, una battaglia durata sino ad ora e finalmente vinta! Una forma cronica tenuta sotto controllo, ma che purtroppo è bastata a bollarlo come untore. Specie per le sue denunce delle pratiche sanitarie illecite del calcio dei suoi tempi, che hanno mietuto vittime illustri come Bruno Beatrice, suo compagno alla Ternana o il terzino del Torino Fabrizio Gorin.
Garritano, nato a Cosenza il 23 dicembre 1955: la gavetta della panchina a Pulici e Graziani an-cora negli occhi e nel cuore. Fino a toccare l'apogeo con lo scudetto 1975-76 ed il goal decisivo contro il Milan.Sarà proprio il "suo" Toro però a finire nel mirino dell'in-tervista rilasciata al settimanale italiano "L'Espresso" un j'accuse verso tutto il movimento all'in-segna del "prima ti dopano, poi ti cacciano". "Da ragazzo, quando sei poco consapevole di quello che stai facendo,- ci dice - ti pompano con ogni tipo di sostanza. Da adulto, quando ti sei malato e hai bisogno di aiuto, per loro sei già morto. Escluso, mobbizzato, cancellato. Nessuno ti telefona, e se li chiami si negano".
Una durissima denuncia di Salvatore , che i tifosi di calcio non più ragazzini ricorderanno benissimo: giovane pro-messa nei primi Anni Settanta (con qualche passaggio nella Nazionale under 21), fu la terza punta dell'ultimo Torino vincente, quello della coppia Graziani-Pulici e di Gigi Radice allenatore, per poi attraversare la serie A con altre squadre, dalla Sampdoria al Bologna e all'Atalanta, fino agli ultimi calci con la Ternana. Quel mondo, che fino a poco tempo gli apparteneva - «lavoravo come osservatore sportivo a grandi livelli anche insieme al mediatore di mercato spagnolo Ernesto Bronzetti» - lo ha cancellato nel modo più umiliante: nessuno lo chiama, e tutti si dissolvono quando li cerca lui.
Anche la Figc gli ha chiuso le porte in faccia: «Ho potuto contare solo sul contributo dell'Associazione italiana calciatori, mentre la Federazione mi ha totalmente ignorato, nonostante abbia vestito la maglia azzurra nelle Nazionali giovanili. Tengono un sacco di gente che non ha nessuna esperienza di campo, io invece sono escluso perché considerato "pericoloso" dopo quello che ho detto sul doping. Eppure conosco bene il calcio e credo che la mia esperienza da talent scout potrebbe essere utile. Ma nessuno vuole neppure parlare con un ex che ha detto la verità sul doping». Un'inchiesta ancora in corso e di cui non si conoscono i possibili esiti !
In tutto questo, però, Garritano tiene a citare qualche ec-cezione: «Ciccio Graziani, Gigi Del Neri, Cesare Prandelli e la famiglia Gattuso. Ecco, loro cercano di aiutarmi e io voglio ringraziarli pubblicamente». Come ringrazia gli "amici" di Toronto che si sono fatti vivi con lui durante la trasmissione: da Franco Limongelli addirittura suo ex compagno di squadra nel Morrone di Cosenza, l' "ano-nima" signora Maria, anch'essa cosentina purosangue che addirittura ricorda i caffe' sorseggiati con lui al bar vicino allo stadio (ma erano solo caffe'?) sino a Mario Pennino che Soccer City lo segue addirittira via-internet dalla Re-pubblica Dominicana dove e' in vacanza! Ora Garritano e' osservatore e consulente sportivo. Compito precipuo, la ricerca di once di talento in giro per il mondo, memore di quello lasciato nelle fatidiche scarpette appese al chiodo a malincuore. Non male, per uno che in campo qualcosa era riuscito a combinare. E chissa' che presto qualche "oncia di talento" non possa trovarlo anche qui da noi in Canada, a Toronto e nella GTA tutta. Mandi !

15 aprile 2016

Questo fine settimana torna il carrozzone della Formula Uno
Sapra’ riprendersi la nostra Ferrari?
Me lo auguro sopratutto per i “grandi” amici del Ferrari Club di Toronto, gia’ in fibrillazione per organizzare la tra-sferta al Gilles Villeneuve di Montreal. Per il presidentissimo Tony Folino, per Enzo Elia, Joe Franze’ e i tanti altri membri e smpatizzanti.
Intanto il 4 giugno prossimo si festeggera’ il 2ndo anniversario del club con una grande festa all’Embassy Grand di Adriano La Viola. Siate dei nostri, sara’ serata indimenticabile!
A tutti voi che siete vanto ed onore della comunita’ un pensiero che sono certo fara’ piacere a tutti, dedicato all’INDIMENTICABILE ! “Per non dimenticarlo, ha vinto 91 GP. È stato 7 (sette) volte campione del mondo. La velocità era parte della sua "anima". In una giornata di relax la sua storia è cambiata.
Oggi con 44 kg lotta per "sopravvivere" dal dicembre del 2013.La moglie inizia a vendere i beni per pagare le spese mediche milionarie.
La vita può prendere percorsi mai immaginati. Come in uno schiocco di dita, tutto può cambiare. Non serve denaro, laurea, fama, successo.
Davanti a Dio siamo tutti uguali. Allora perchè tanto orgoglio? Arroganza? Attaccamento ai beni materiali. Tutto quello che abbiamo è l'oggi. E tutto quello che è alla nostra portata e ' essere felici mentre il tempo scorre. Perche’ struggersi per i nostri problemi o problemini quoti-diani.
Cosa sono in confronto a qualcosa che ti "Ruba la vita". Fai il bene! Siate il bene! Come in un gioco di scacchi, alla fine re e pedone sono salvati nella stessa scatola !
In settimana ho visitato la fabbrica della “Lika”, un’azienda che produce articoli sportivi di Oakville. Spazia dal calcio al football Americano,dai palloni alle magliette e veste ad-dirittura la nazionale di Costarica. Direttore generale e comproprietario e’ un nostro connazionale, quel Phil Ionadi, figlio di Enzo, famoso salesman dell’altrettanto famosa Santa Maria,la produttrice della Mortadella San Daniele. E questo mi riporta indietro nel tempo quando a dirigere la famosa azienda, ora controllata da capitali americani, era il mai troppo compianto Italo-Pasquale Rosati, abruzzese doc e milanista sfegatato.
Italo era anche uno dei maggiori azionisti di Telelatino e il mio breve interregno al network italo-spagnolo, lo si deve a lui.
Spesso al lunedi’ era colazione a base di calcio: Rosati milanista, Eddy Zilli suo direttore generale, Juventino fino al midollo, con puntate di Giorgio Damiani ed ap-punto Enzo Ionadi: rossonero il primo, bianconero il secondo. E quante volte il buon Enzo magnificava le gesta del figliolo che allora studiava e giocava negli States. Phil inizio’ la sua carriera con i Toronto Supra nella Canadian National Soccer League per poi passare ai Toronto Lynx della USL A-League, i Glen Shields Sun Devils e poi il Montreal Impact di Joey Saputo.
Oggi come dicevo dirige questa relativamente nuova compagnia destinata a competere con le leggendarie Umbro o Adidas. Il controllo dell’azienda e’ in mano a dei croati (da qui il nome Lika che e’ una regione – ricca di patate tra l’altro – della Croatia: regione ferita a morte dalla sanguinosa Guerra del ’95). Gente rude ma laboriosa che sicuramente ce la fara’. Intanto e’ lo sponsor tecnico ufficiale dell’Accademia di Paolo Rossi, guidata da Fausto De Marco, che ha mandato a Perugia due talenti di casa nostra: Tommaso Castaldo e Lorenzo Majer. Come scriveva sette giorni fa Patrizio Serafini su di loro si sono gia’ posati gli occhi del Perugia e della Maceratese. Se son rose fioriranno!!!!
Intanto “mandi mandi” a tutti.

8 aprile 2016

Il tema è deflagrato solo domenica scorsa con l'espulsione di Higuain e la successiva, folle protesta nei confronti dell'arbitro Irrati.
ll campionato italiano è sempre stato carat-terizzato da nervosismo superiore alla media ma, nel corso di questa stagione, si sono su-perati abbondantemente i livelli di guardia
Il numero di proteste e, soprattutto, la veemenza delle stesse paiono totalmente fuori controllo: solo nelle ultime due giornate abbiamo assistito a gestualità intimidatorie, mani appoggiate sul petto, insulti reiterati.
Ancor più grave il fatto che tali manifestazioni di palese dis-senso siano state gestite in modo non solo discutibile ma, so-prattutto, con conseguenze totalmente differenti.
Prendiamo, ad esempio, i casi di Napoli e Juventus.
Ad Udine Higuain viene espulso per una seconda ammonizione per fallo su un avversario (sanzione corretta) per poi lasciarsi andare ad una reazione nervosa inaccettabile e che porterà con-seguenze pesanti. Errori di Irrati? Nessuno, gestione inec-cepibile dell'episodio. Il problema emerge nel momento in cui siamo costretti ad assistere a decisioni che lasciano allibiti.
Partiamo dalla celeberrima immagine del confronto tra Bonucci e Rizzoli sul quale si sono spese, centinaia di migliaia di parole perdendosi sulla domanda "c'è stato contatto o no tra le due teste?". Una domanda talmente stupida dato che non importa in alcun modo se il contatto ci sia stato o meno:Rizzoli avrebbe dovuto punire con l'espulsione l'atteggiamento intimidatorio del calciatore della Juventus. Non c'è una singola ragione per con-sentire ad un qualsiasi giocatore di comportarsi in questo modo.
Chi giustifica il giallo sostenendo che Bonucci non abbia insul-tato Rizzoli, evidentemente non ha la minima idea di cosa sia il rispetto che, spesso, si dimostra più nei gesti che nelle parole.
Fattispecie superata da un avvenimento ancor più grave ac-caduto sabato, negli ultimi secondi di Juventus - Empoli.
Protagonista Zaza, protagonista, a pochis-simi secondi dalla fi-ne, di un contatto in area di rigore. Nel mo-mento in cui si accorge che Calvarese non ha ritenuto di assegnare il calcio di rigore, lo stesso calciatore si rivolge all'arbitro urlandogli due espressioni molto colorite ma, soprattutto, gravemente offensive ("pezzo di m…" e "figlio di p…").
In merito, onde evitare facili giustificazioni, bisogna evi-denziare come sia falsa l'affermazione secondo cui un arbitro, in uno stadio da 40mila spettatori, non senta quel che si dice in campo. In realtà, in campo, si sente tutto, ma proprio tutto! Dal contatto piede/pallone fino alle parole proferite dai calciatori.
A maggior ragione si sentono perfettamente le parole urlate nei propri confronti da parte di un giocatore a distanza di 10/15 me-tri al massimo.
Dopo questa sceneggiata Calvarese non procede ad alcuna san-zione disciplinare, consentendo a Zaza di continuare nelle pro-teste plateali anche dopo il triplice fischio finale .
Questa assoluta mancanza di applicazione del regolamento è, in una parola, inaccettabile: inaccettabile non solo in Serie A ma in qualsiasi categoria.
Ultima postilla: in questo caso il cosiddetto "buon senso" (far finta di non sentire per evitare un'espulsione inutile) non c'entra assolutamente nulla. Giustificare la mancata sanzione (ovvia-mente espulsione) con il fatto che mancassero solo pochi secondi alla fine della gara significa non aver minimamente compreso il termine "sport" inteso come rispetto degli avversari e di coloro che sono chiamati ad applicare le regole.
Il cartellino rosso, per fattispecie di questo genere, deve essere estratto sempre, al primo od all'ultimo secondo di una gara, senza discussioni.Il problema, dunque, è da individuare nella eccessiva tolleranza di proteste fuori dalle righe. Solo per citare i casi più facilmente individuabili ricordo Mancini con tutti gli arbitri, Totti con Rizzoli, Lichtsteiner, Bonucci, Higuain, Medel, Chiellini, Felipe Melo, Nainngolan. E ne dimentico molti al-tri.Bisogna, in conclusione, decidersi: o si continua a non ap-plicare il regolamento, oppure si riprende ad arbitrare lasciando il lavoro di "amministratore di condominio" a chi svolge la professione giornalmente.
Per concludere e sdrammatizzare una notizia che pone il mio paese d'origine, Torviscosa (bassa friulana), in prima pagina !
Notizia molto in auge di questi tempi.I cambiamenti di sesso non sono prerogativa del genere umano: a Torviscosa, una gal-lina si e' tramutata , senza bisogno di interventi chirurgici, in gallo .
Del fenomeno, tale Carlo Marin, pollicultore a tempo perso, ebbe qualche settimana fa una percezione "sonora". Gli capito' cioe', di udire all'improvviso, un "chicchiricchi" timido e fle-bile,ma comunque sorprendente , perche' egli bene sapeva, di non avere galli nel pollaio. Volle compiere una piccola inchiesta e scopri' cosi' che una delle gallinelle dell'ultima leva, intonava dopo aver deposto ogni uovo, un incerto "chicchiricchi" in luogo del normale "coccode'".
Con il trascorrere dei giorni, l'eccezionale bipede, tenuto in osservazione isolato dalle compagne, rivelo' con crescente evi-denza la metamorfosi; la cresta si inturgidiva, l' andatura si faceva via via piu' baldanzosa, il "chicchiricchi" aumentava di autorita'. Ora il fenomeno, molto raro fra gli animali, e' compiuto: in armonia con il suo nuovo "stato civile", il pennuto del signor Marin ha cessato di deporre le uova !


1 aprile 2016

Pasqua. Chiamo la zia quasi no-vantenne, ultimo vero legame di una vita che non e’ piu’ mia, per fargli gli auguri. Vive sola in Italia, a Cervignano del Friuli, piccolo centro in provincia di Udine, dove ho trascorso buona parte della mia infanzia ed adolescenza.
La sento triste. Ma non e’ la solitudine o i ricordi che riaffiorano violenti ad ogni festa comandata: e’ l’amarezza che viene dal furto nella canonica della Chiesa Parrocchiale del suo paese.
“E’ accaduto – mi dice – durante la Via Crucis del Venerdi’ Santo”.
Mi informo e resto basito. I ladri, subito identificati come alcuni profughi ospitati nella stessa casa par-rocchiale, sono entrati in canonica mentre il parroco don Dario Franco, era impegnato nelle celebrazioni del rito. Entrati da una finestra hanno rubato il sacchetto con dentro le offerte destinate ai poveri (cioe’ a loro....). Hanno anche tentato di forzare la cassaforte ma non sono riusciti ad aprirla.
“Erano le offerte del giovedi’ e del venerdi’ santo – mi dice don Dario. Circa mille euro. Tutti soldi destinati alla carita’.Un furto fatto non tanto alla parrocchia quanto ai poveri che beneficiano del nostro aiuto”.
Cervignano: poco piu’ di diecimila abitanti, a 19 km da Udine. Localita’ tranquilla dove i carabinieri hanno un ruolo piu’ “sociale” che “interventistico”. Ma i tempi purtroppo cambiano.....
E allora, nella amarezza non tanto per il furto in per se quanto per il ri-cordo nostalgico di una realta’ che evidentemente non esiste piu’ neppure nei piccoli centri abitativi della nostra bella Italia, vi regalo quanto scritto alcuni giorni fa da Nicola Porro, giornalista e conduttore della trasmissione RAI Virus. Serve a farci riflet-tere. “Un pensierino pasquale cattivello dopo aver letto i giornali viene automatico.’Dedicato a quelli che, come la Mannoia eFurio Colombo, sul terrorismo islamico dicono: "è colpa nostra...".
Cara Fiorella, avremo mille colpe, ma se il mondo che voi vagheggiate diventasse realtà, tu staresti a casa con il velo, senza diritti o sogni da coltivare, non solo senza canzoni da cantare; tu, caro Furio, dopo una vita passata a incassare lauti stipendi da dirigente di una Fiat pro-tagonista del capitalismo occidentale, teatro della lotta di classe tra padroni e operai dove tu non stavi certo con gli operai, ma da contratto, a fianco del padrone, non avresti alcun giornale sul quale fare finta, liberamente e impunemente, di non avere la storia che hai.
La possibilità che hai di scrivere quello che ti pare, e che ha la Mannoia di cantare a viso scoperto, si chiama libertà.
L'Occidente, pur con mille contraddizioni, l'ha elavata a valore assoluto. Una parte di Islam, no.Questa differenza non la cancellate con un articolo o una canzone”.
E dopo aver visto e sentito Papa Francesco proprio a Pasqua comincio seriamente a preoccuparmi come il suo flirt con l’Islam e la sua smania quasi maniacale di accoglienza stiano causando un’emorragia sempre piu’ evidente di fedeli. Soltanto alcune settimane fa a Parma, durante l’11mo congresso dell’Unione Atei ed Agnostici, si e’ – purtroppo per noi cattolici romani – stabilito un nuovo record di moduli per lo “sbattezzo”, richiesti online: nel 2015 ne sarebbero stati scaricati dal sito ben 47.726 contro i 45mila dell’anno prima.
Riflettiamo....riflettiamo.....
Infine calcio.
Lunedi’ di Pasqua Soccer City ha riposato,ma tornera’ regolarmente in onda lunedi’ prossimo. Parte della trasmissione la dedicheremo a quel grande campione che ci ha lasciato a soli 68 anni: Johann Crujiff. Lui, simbolo ed inventore del “calcio totale”. A lunedi’ sera....
Mandi Mandi

12 giugno 2015

Carissimo Sergio,
oggi questa mia rubrica a meta' tra il serio ed il faceto, mezzo sportiva e mezzo comunitaria, gabinetto di sfogo di un frustrato "vecchio" giornalista-broadcaster-missionario come mi definisco, la voglio condividere con te. Perche' credo che fondamentalmente tu sei proprio come me, soltanto con qualche annetto in piu'! e quindi interlocutore privilegiato.
Soltanto ieri ci si interrogava sulla nostra comunita', si evidenziavano le differenze tra quella degli anni 70/80 e quella attuale; e ci si domandava se, in fondo, la "comunita' italiana ed italo-canadese" esista veramente ancora….oggi, anno domini 2015….
Stamane spolverando la mia libreria domestica ho fatto cadere un libro. Leggero tonfo, soffuso rumore attutito dal tappeto ed….opla'…."I cattivi pensieri di Don Smarto. Un prete italiano in Canada" di Padre Benito Framarin, che quasi con sorriso beffardo mi strizzava l'occhio da terra….
Un ondata di ricordi ed emozioni mi ha assalito….il nastro dei ricordi si e' riavvolto e fermato all'ormai lontano 1986. Per quindici anni ha servito la comunita' di Holy Angels padre Benito; per trenta gli "abruzzesi ed i friulani, i ciociari ed i calabresi, veneti, pu-gliesi,lucani,siciliani e campani" di Toronto, vedendo crescere le nuove generazioni, conoscendone vizi e virtu', registrandone il cammino sociale e culturale.
Scriveva a proposito della nostra comunita' Benito Framarin: " …una folla di italiani che conquistano stima e considerazione, ma non conquistano una coscienza comunitaria e finiscono per diventare italo-canadesi: non piu' italiani ma non ancora canadesi; finche' non verranno i figli che parlano solo inglese e inaugurano le generazioni future, diverse dalle nostre, fino a sparire nell'oceano…canadese".
Eh si' caro Sergio, credo sinceramente che l'oceano ci abbia inghiottito completamente. Non sei d'accordo ?
La campagna "OMNI no news bad news" ne e' l'ultimo esempio lampante!
Ma questo vale non solo per "istituzioni storiche" come il Congresso degli Italo-Canadesi o Villa Charities ma anche per club regionali a cominciare dal "mio", cioe' la Famee Furlane: superefficiente macchina di business ma sempre di piu' senza "anima storica".
In fondo le onde ed i riflussi del mare erodono anche le coste piu' solide ed inespugnabili…..

Mare e' sinonimo di estate ed in estate si va in vacanza. Ha chiuso i battenti per la stagione anche Soccer City che nell'ultima puntata ha ospitato Mathieu Moreau, ex bella speranza del calcio francese, poi terzo portiere dell'Inter a soli 18 anni, ed una discreta carriera in Serie B ed in Lega Pro: Ternana, Lucchese, Varese, Spezia .
E' ancora giovane ma dopo l'ultima esperienza italiana targata Venezia ha deciso di lasciare il nostro paese per amore di una bella calabro-molisana di Niagara Falls che gli ha dato due splendidi bambini e con cui ora vive in quel di Woodbridge.
"Sono l'uomo piu' felice del mondo" ci ha detto e non ho nessun rimpianto. Ah l'amore…cosa fa fare l'amore! Una bella storia quella di Mathieu cosi' come e' bella quella che conclude la nostra colonna, e riguarda Fran-cesco Acerbi, arcigno difensore del Sassuolo.
Nel luglio del 2013 viene fermato da una diagnosi impietosa: tumore ai testicoli. A settembre dopo sessioni di chemioterapia e radiazioni vince la sua battaglia e torna ad allenarsi e poi in campo. Prima di Natale e' gia titolare nella squadra neroverde e gioca sempe meglio. Adesso il C.T. della nazionale Antonio Conte lo convoca per una maglia azzurra in vista delle qualificazioni agli Europei del 2016.
Un altro miracolo che riconcilia con il calcio e con la vita!!!!!
Il calcio, cari amici, e' anche amore e miracoli non solo scommesse ed imbrogli! Mandi!

5 giugno 2015

Dopo un cammino di 380 partite, disse-minate lungo nove mesi e un giorno, è finita la stagione 2014/2015 della serie A. E con sé ha portato naturalmente una sequenza di verdetti.Noi, come i vecchi cronisti di un tempo, stiliamo le "nostre pagelle" tra un commento e l'altro.
Io non ho ancora capito se la Juventus si è laureata campione d'Italia per la 31esima volta o per la 33ma. Fatto sta che accederà direttamente alla fase a gironi della prossima Champions e sarà pure una delle teste di serie nel sorteggio che si terrà il 27 agosto (voto:10).
Anche la Roma , seconda in classifica, ha guadagnato l'accredito immediato ai gruppi della Champions, ma di certo le sarà riservato un andare più insidioso, dato che sarà inserita nella terza o, con ogni probabilità, nella quarta fascia. (10 all'andata e 4 al ritorno = 7).
Terza la Lazio di Stefano Pioli, che planerà in Champions entrando dalla porticina dei playoff di agosto. Per intendersi, nel sorteggio del 7 agosto i biancocelesti non saranno teste di serie e, anzi, rischieranno di essere abbinati a corazzate come il Valencia, Manchester Utd, Monaco, Ajax, Bayer Lever-kusen ,Shakhtar o Sporting Lisbona.(8 e forse qualcosina in piu').
La Fiorentina (6,5) e il Napoli (5) hanno spento i motori, rispettivamente, al quarto e al quinto posto. Così, entrambi si sono qualificati per l'Europa League. Poiché la vincente della coppa Italia, vale a dire la Juventus, è finita tra le prime sei della graduatoria, quest'anno l'Europa League ha spalancato le proprie porte anche alla sesta della serie A. Ecco allora il Genoa (7) compiere il balzo verso l'alto; o la Sampdoria (6,5), a seconda della concessione delle licenze Uefa. A piazzarsi tra i rossoblù (o i blucerchiati) e i gruppi del torneo "provvederà" però l'ostacolo di due preliminari: il terzo turno e i playoff. Il terzo turno è in programma il 17 luglio, mentre le due partite si disputeranno il 30 luglio e il 6 agosto. Tra un paio di mesi appena, insomma!!
A scivolare in serie B sono stati Cagliari(5), Cesena(5) e il Parma a cui va pero' un 8 tondo tondo per come i sui giocatori hanno gestito la "tragedia dell'anno".
Infine in mezzo al guado: fanno bene e conquistano la sufficienza i "debuttanti" Palermo ed Empoli (7 ), onorano il torneo Chievo e Torino (6,5) ed il Verona(6) di Luca Tony. Dietro la lavagna sicuramente le due milanesi, piu' il Milan (4) che l'Inter (5), e l'Atalanta (5) ma sopratutto la mia Udinese che e' riuscita a far peggio del Milan stesso (3). Tra i cannonieri l'arrivo ex aequo di Luca Toni (Verona), 38 anni, e Mauro Icardi (Inter), 22, grazie alla doppietta contro l'Empoli.
Do invece un dieci tondo tondo a Carmen Principato che ha ricevuto quest'anno il prestigioso "Da Vinci Award"per le sue opere filantropiche. La consegna ina una bellissima serata tenutasi alla Primavera Convention Centre di Woodbridge.Il "Da Vinci Gala" e' un'evento che da dieci anni a questa parte raccoglie fondi a favore del Mount Sinai Hospital e piu' precisamente per il reparto di cure oncologiche per la tiroide guidato da uno dei piu' prestigiosi luminari al mondo del settore, il Prof. Paul Walfish.Medico, scienziato,ricercatore il Walfish e' una delle figure piu' prestigiose del mondo sanitario canadese, basti pensare - e non voglio essere assolutamente spiritoso - che accanto al suo nome si scrivono le seguenti lettere (ed ognuna sta a indicare un titolo od una specializzazione): C.M.O.Ont.M.D.F.R.C.P.(C) F.A.C.P. F.R.S.M.(En) F.C.A.H.S.!!!!! Mizzica, direbbe qualcuno!
Sono particolarmente contento che il premio sia andato al "nostro" Carmen Principato, doppiamente nostro in quanto anche grande sportivo e tifosissimo della Roma. Carmen, che poi sarebbe Carmelo, e' nato in Calabria ma cresciuto nella capitale ed emigro' in Canada a 19 anni. E' il business Manager della 506 e Vice-presidente della LIUNA. E' tanto appassionato di calcio che nel complesso sportivo di Keele e Finch dei Toronto Azzurri gli hanno dedicato addirittura una strada: la "Principato Way". Sposato con la Signora Italia ha una figlia, Sabrina, a sua volta sposata con un......tifoso laziale, Ermanno Belli. Come dire che a casa Principato e' sempre...derby!!!!!!
E' tutto per ora in attesa di Juventus-Barcellona domani!

29 maggio 2015


Questa settimana non posso esimermi dal condividere con voi questa notizia pro-veniente dalla Turchia e ripresa anche dai quotidiani italiani, che mi ha fatto let-teralmente scompisciare dalle risate.
Sentite un po' : "L'uomo che pratica la masturbazione si ritroverà la mano "incinta nell'aldilà". Ne è convinto il telepredicatore turco Mucahid Cihad Han, secondo il quale, come ogni madre il cui figlio non è riconosciuto dal padre, dopo la morte la mano "rivendicherà i suoi diritti".
Questo bizzarro pronunciamento del religioso musulmano non è passato inosservato e ha scatenato un'ondata di critiche e battute ironiche. Durante il suo programma sull'emittente 2000 Tv, Han ha ricevuto la telefonata di un telespettatore, il quale ha confessato di masturbarsi pur avendo una moglie e di averlo fatto anche durante la Umrah, il pellegrinaggio alla Mecca. Il religioso ha ri-sposto che, in base ai principi dell'Islam, l'autoerotismo è "haram", cioè proibito. "Inoltre - ha proseguito - un hadith (detto del Profeta) afferma che coloro che hanno rapporti sessuali con le loro mani se le ritroveranno incinte nell'aldilà". Le mani, inoltre, "si rivolgeranno a Dio per reclamare i loro diritti". Dopo la puntata, l'account Twitter del telepredicatore, che ha oltre 12.000 follower, è stato sommerso da una valanga di commenti, in gran parte ironici. "Ci sono ginecologi della mano nell'aldilà?", ha chiesto un utente del sito di micro-blogging. "L'aborto è consentito in paradiso?", ha chiesto un altro. Non mancano i commenti di utenti irritati dalle parole di Han. "Quindi, secondo te - ha scritto una utente - essere incinta sarebbe una punizione di Dio?".

E passiamo al calcio in attesa di…..Barcellona-Juventus di Champions. La "mano" di Adriano Galliani, in questi giorni a Madrid, riuscira' a portare sulla panchina del Milan Carletto Ancellotti, appena esonerato dal Real Madrid?
In un'intervista rilasciata ad alcuni giornali italiani, Ancelotti ha elencato più di una ragione per cui non potrebbe accettare l'offerta del Milan: "Ho un motivo serio per fermarmi un anno, mi devo operare alla cervicale per via di una stenosi. E non so francamente quanto dovrò stare fermo...".
Un'operazione, quella a cui dovrà sottoporsi Ancelotti, che si svolgerà qui in Canada, a Vancouver: "Ho preso casa lì con mia moglie, mi riposerò facendo la spola da Madrid. Gli anni al Real sono stati molti faticosi, nessuno può immaginare quanto costì allenare quella squadra. In più tra un mese nasce mio nipote, è un evento che non posso e non voglio perdere". GianCarlo Belli, suo amico fraterno di Toronto, ne sai qualcosa? Fatti sentire.....

Dulcis in fundo l'addio al calcio di Dwayne De Rosario: uno dei migliori talenti, a mio avviso, che il calcio canadese abbia mai prodotto.
Non ha mai "veramente" sfondato nel calcio che conta ma possedeva tutti i mezzi per farlo. A 17 anni lavorava nel negozio di alimenti biologici "The big carrot" qui a To-ronto. Il ragazzo era vegano da tre anni e già prospettava un futuro nel campo della ristorazione. Tuttavia il sogno nel cassetto del giovane nativo di Scarborough era quello di diventare un giocatore di calcio famoso in tutto il mondo. Ci aveva provato e c'era riuscito nel 1992, quando sostenne un provino con il Milan, che gli offrì un contratto quinq-uennale. Dwayne però, che all'epoca aveva 14 anni, decise di rinunciare alla possibilità di mettersi in mostra nelle giovanili della società rossonera."Non lo definisco un rimpianto, non mi piace questa parola. Ero un ragazzo di strada, avevo 14 anni e un contratto di cinque anni mi sembrava tutta la mia vita", confesso' un giorno al The Guardian. In Italia lo voleva anche Spillo Altobelli, di-rettore sportivo del Padova in Serie B. Lo aveva fatto seguire assieme al calabresuzzo Paul Stalteri ma quando i procuratori si sedettero per concludere l'affare, la dirigenza del Padova diede il benservito ad Altobelli e tutto sfumo' in un attimo. Mandi "grande incompiuto"!

22 maggio 2015

Lazio-Juventus di Coppa Italia ?
Juventus-Barcellona di Champions ?
La promozione in Serie A del Frosinone, la prima nella sua storia calcistica, e l'intervista al suo presidente Maurizio Stirpe in Soccer City lunedi' scorso?
I Comites e la riunione pro-Omni voluta dal Console Pastorelli, o ancora la petizione per riavere i notiziari di Omni Tv? Il debutto del nostro sindaco Maurizio Bevilacqua alla "Giostra del goal" della Rai?
No,no, quest'oggi vi parlero' di "calcioscommesse" anche alla luce dell'ultimo scandalo tirato fuori dalla procura di Catanzaro e legato ad ambienti dell' n'drangheta.
Lo faccio perche' ho tirato fuori un vecchio libro che mi dono' Padre Gianni Carparelli circa 15 anni fa: Nel fango del Dio Pallone. Lo scrisse Carlo Petrini (ed. Kaos, una casa editrice scandalistica), la "gola profonda" del calcio italiano,morto un paio di anni fa causa cancro.
Petrini combinò per 50 milioni di lire di allora, la partita del suo Bologna contro la Juventus in accordo con compagni e allenatore:Perani, Savoldi, Colomba e Dossena. Per lui non si versarono troppe lacrime. Carlo Petrini, il "cattivo" delatore delle nefandezze di trent'anni di pallone nostrano.. L'ex attaccante di Milan, Torino, Catanzaro, Roma e Bo-logna era stato tra i primi a denunciare l'uso del doping nel mondo del calcio in particolare tra negli anni Sessanta e Settanta, ed era diventato il fustigatore del mondo del cal-cio spiegando all'incredulo universo pallonaro dei tifosi la quotidianità delle combine per aggiustare le partite.
Coinvolto nello scandalo scommesse nel 1980, proprio mentre giocava nel Bologna , Petrini abbandonò il calcio, per poi fuggire in Francia braccato dagli usurai e dalla ma-lavita e infine rientrò in Italia a fine anni novanta con l'in-tuizione di raccontare le sue esperienze di "calciatore" con il best seller di cui sopra . "Un presuntuoso. Un coglione. Uno che credeva di essere un semidio e morirà come un disgraziato. Ero bello, forte, ricco, invidiato. Avevo tutto e ora non ho niente". Così si era presentato Carlo Petrini nell'ultima intervista televisiva
"Ho tumori al cervello, al rene e al polmone. Ho un glaucoma, sono cieco, mi hanno operato decine di volte e dovrei essere già morto da anni. Nel 2005 i medici mi diedero tre mesi di vita. E' stato il calcio. Ne sono certo. Con le sue anfetamine in endovena da assumere prima della partita e i ritrovati sperimentali che ci facevano colare dalle labbra una bava verde e stare in piedi, ipereccitati, per tre giorni. Ci sentivamo onnipotenti. Stiamo cadendo come mosche".Le sostanze dopanti, più sinteticamente definite "bumbe", Petrini inizio' ad assumerle a metà anni sessanta mentre gioca nel Genova, allenato dall'ex portiere dell'Inter Ghezzi. Siringhe con sostanze rossastre prima della gara, intrugli, pasticche di Micoren, beveroni, la lista di Petrini è infinita e mai rifiutata. Non prenderle significava "stare fuori dal giro, niente macchine di lusso, ragazze, soldi". E da qui ai cosiddetti accordi tra calciatori per sistemare le partite prima di giocarle, il passo è stato breve.
"Nel fango del dio pallone" raccoglie nei dettagli ogni combine, telefonata, incontro sospetto tra Petrini e decine di dirigenti e calciatori degli anni settanta.
Clamoroso ciò che accadde proprio a Petrini giunto a Bologna, dopo due anni di militanza nel Cesena in serie B e dieci decisivi gol segnati. Scrive : " Savoldi,Colomba e Dossena mi chiesero di scommettere su Bologna-Napoli". Petrini contatto' l'amicone romano Cruciani che però gli disse che le giocate erano già chiuse.
Cruciani, commerciante all'ingrosso di frutta, entrature in Vaticano, fu il primo a presentarsi in Procura a Roma per denunciare, paradossalmente, una truffa ai suoi danni da parte di alcuni giocatori della Lazio. Quando per Petrini, Cruciani era l'uomo che a Roma "poteva farti puntare su qualsiasi partita di calcio".Tocco' allora al match con la Juventus del 13 gennaio 1980.
La vecchia signora che navigava nelle parti basse della classifica si accordo' per un pareggio con il Bologna. Petrini tiro' in ballo il direttore sportivo bolognese del-l'epoca, Riccardo Sogliano e tutti i compagni di squadra, eccetto Sali e Castronaro.
Tutti puntarono 50 milioni sul pari con 5 milioni personali messi dall'allenatore Perani che chiede proprio a Petrini di girarli al mediatore Cruciani.
Fu l'anno del calcio scommesse che coinvolse decine di squadre italiane. Seguirono condanne per Petrini, pe-nalizzazioni per il Bologna (meno 5 punti )e per i giocatori coinvolti per le decine di partite "combinate" quell'anno (nel Bologna Savoldi venne allontanato dai campi di calcio per tre anni e Colomba per tre mesi). Pene, secondo Petrini, troppo blande.
Petrini nel 2001 scrisse anche un libro sul giocatore Denis Bergamini: Il calciatore suicidato. Volume che permise, dopo 20 anni, di riaprire giudiziariamente il caso dello strano suicidio per "amore" del calciatore del Cosenza, travolto da un camion su una strada calabrese, finito probabilmente ad essere testimone di un traffico di stupefacenti dov'era coin-volta la 'ndrangheta.
E la n'drangheta di Lamezia Terme rispunta ora nell'ultimo filone del calcioscommesse, quello dei giorni nostri....tutto come prima o quasi, eppure son passati gia' 35 anni!!!!

15 maggio 2015

Sette giorni fa ha portato bene. Ho scritto questa colonna "prima" di Juventus-Real Madrid ed i bianconeri hanno vinto. Questa settimana mi ripeto e non attendo la gara del Bernabeu sperando che Buffon e co. compiano il miracolo. Poi chi vivra' vedra'…
E allora parto: io l'ho gia' fatto!
Ho "cancellato" l'abbonamento al cavo, al telefono di casa e ad internet .
Da ieri i miei 300 dollari mensili o giu' di li' transitano dalle tasche di Rogers a quelle di Bell. Sara' anche una "soddisfazione" di….Pirro, ma tant 'e'.
Voi cancellate i notiziari in lingua italiana della OMNI TV ed io cancello i vostri servizi.
Peccato non posso fare altrettanto con la Shaw pro-prietaria di maggioranza di Telelatino, altrimenti l'avrei gia' fatto!
Non una sola parola per le migliaia e migliaia di nostri connazionali che per anni hanno versato regolarmente il loro obolo nelle casse di "Uncle Ted": perdo soldi? Affanculo il tg italiano.
Rispetto per chi ha contribuito a farvi ricchi ?
Solo scoregge flatulenti in faccia ……..Basta.
Lo sapevo, ero rassegnato, so come vanno queste cose e so che non c'e'niente da fare ma mi resta un magone grande cosi': in fondo nel settembre del lontano 1979 proprio io con Angelo Persichilli tenemmo a battesimo "le news" del 47, allora "Multilingual Television", poi "MTV", poi ancora "CFMT TV", poi ancora CFMT International", poi ancora OMNI TV, poi ancora……il niente, il buio, lo zero!
Ne parlo con lo stesso Angelo Persichilli, ora giudice della cittadinanza e con Rita Cugini ex Commissioner della CRTC, l'ente che regola le telecomunicazioni in Canada.
C'e' tanta amarezza. La stessa che manifesta Robertino Steiner (ve lo ricordate l'enfant prodige? Ora a Roma e' tenore lirico!). Mi manda un manifesto che dovrebbe risalire a meta' anni '80 con la foto dei protagonisti dei programmi di lingua italiana del "nostro 47"…"ricordi degli anni piu' belli della mia vita!"…forse esagera, forse no…..
C'e' la foto di Franco Valli, Renato Zane, Dino Cavalluzzo,Vincenzo Somma, Cesare Pella, Corrado Paina, Barbara Tamburino, Alf De Blasis, Laura Albanese, Cristina Greco, Vito Caressa ed Elena Sgobaro. Ma erano anche gli anni di Giovanna De Bona, Vittorio Battista,Claudia Vigorelli, Pasquale Di Perna, la Maraffino e negli uffici di "sales" Nick Caccavella, Tito Scelsa, Rosanna Alexiadis...quanti ricordi...
Li' nacquero anche i grandi Telethon per il Progetto Caritas di Padre Gianni Carparelli o per l'Hogar del Nino nel San Salvador di Padre Gian Lucio Borean, li' crebbe quel contenitore domenicale "Domenica in Diretta" che a tutt'oggi vanta gli indici di ascolto maggiori tra i programmi mai prodotti in comunita'…..Ma mi fermo qui…..tutto il resto - direbbe qualcuno - e' noia….
Come e' noia le facce - tutte uguali, anzi tutte ugualmente stupite e stupide - dei notabili (quelli che contano…ma si fa per dire….) della nostra comunita'. Bravi ormai ad organizzare solo "fund raising"…a favore di tutto: dagli ospedali, ai centri di riposo, dai libri ai Santi e Campanili sparsi nel mondo. Un "tavolo mille dollari"…"tre tavoli duemila dollari"…. avanti un altro... Siori e Siore…..e non parliamo poi dei politici o amministratori..facce di bronzo e vuoti dentro…..senza dignita'…..
Ma dove sono i Muzzo o i Pietro Rizzuto, i Tony Fusco o i Barbetta, i Sorbara Senior o gli stessi Iannuzzi e Johnnny Lombardi? Rientro nel mio guscio…mi sono sfogato….scusate la "pochezza" di questo Bar Sport…ma mi sento cosi'….uno sconfitto inutile…..
Mandi Mandi

8 maggio 2015

Scrivere questa colonna prima o dopo Ju-ventus-Real Madrid?
Un bel puzzle se non fosse per questa dome-nica notte in cui la "panza piena" frutto di una mangiata pantagruelica per festeggiare gli 80 anni di mia suocera, m’ impedisce di prender sonno….quindi si va subito!
Se Juve-Real potrebbe considerarsi la partita dell'anno, sicuramente l'avvenimento piu' im-portante di questi primi cinque mesi del 2015, si e' consumato a Las Vegas con il «match del secolo» di boxe, su cui erano puntati gli occhi di centinaia di milioni di spettatori nel mondo e che ha visto la vittoria ai punti dell'americano Floyd May-weather a scapito del filippino Manny Pacquiao.
Floyd Mayweather jr resta quindi imbattuto con uno score di 48 match vinti su 48. La sfida nel Grand Garden Arena del-l'hotel casino MGM unificava i vari titoli WBC, WBA e Wbo. Premetto che non ho visto il match, perche' non mi andava di aspettare la mezzanotte, non mi andava di regalare altri soldi a Rogers e compagnia bella ma sopratutto perche' il pugilato non mi appassiona piu'. E dire che una volta "impazzivo" per Nino Benvenuti o Sandro Mazzinghi, "amavo" Cassius Clay-Mohammed Ali' o Carlos Monzon.
Ho smesso di amare la boxe una fredda notte di novembre del 1983 proprio a Woodbridge. Il campione d'Europa dei pesi piuma, il siracusano Salvatore Melluzzo sfidava il campione canadese della categoria, Tony Salvatore, italo-canadese di Montreal. Il match nel "glorioso" Jane & 7 Country Club, di Biagio Di Giovanni, situato a Jane Street e l'Hgwy 7.Il pro-moter era Damiano Pellegrino. Il "Guerriero di Ortigia", come era soprannominato Melluzzo, vinse dopo dieci round violen-tissimi dove il sangue schizzava ininterrottamente. Assistevo una troupe de Canale 5 di Berlusconi che trasmetteva il match in diretta.Regista il "mitico" Popi Bonnici poi assurto a livelli di grande notorieta' come regista delle partite di calcio della Serie A italiana. Coordinatore il "giovin" Paolo Taveggia poi anche lui diventato popolare come dirigente e team manager del Milan di Berlusconi e poi anche dell'Inter di Moratti. Sedevo a bordo ring con loro ed al mio fianco la mamma del "povero" Salvatore.Imbrattato di sangue io, imbrattata di san-gue lei. Il figliolo con entrambi i sopraccigli spaccati , il volto tumefatto, gli occhi gonfi e tumefatti. L'allenatore all'angolo che vuole gettare l'asciugamano per far interrompere il match ma la mamma imperterrita che grida al figlio "non molla-re"......Rimasi scioccato e non dormii per diverse notti.
Oggi e' anche il 4 maggio, data "storica" del calcio italiano.
Come oggi nel lontano 1949 l'aereo con a bordo l'intera squadra del Grande Torino, si schiantò contro il muraglione della Basilica di Superga. Le vittime furono 31. L'aereo stava riportando a casa la squadra da Lisbona, dove aveva disputato un incontro amichevole con il Benfica.
Nell'incidente perse la vita l'intera squadra del Torino, vincitrice di 5 scudetti consecutivi (1942-1949) e che costi-tuiva la quasi totalità della Nazionale Italiana. Nell'incidente perirono anche i dirigenti della squadra e gli accompagnatori, l'equipaggio e tre noti giornalisti sportivi italiani: Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport); Renato Tosatti (padre di Giorgio Tosatti) e Luigi Cavallero (La Stampa). I
l compito di identificare le salme fu affidato all'ex Com-missario Tecnico della Nazionale Vittorio Pozzo, che aveva trapiantato quasi tutto il Torino in Nazionale. Si salvarono perche' non fecero parte della comitiva il leggendario radio-cronista Nicolo' Carosio (bloccato dalla cresima del figlio), l'ex C.T. della Nazionale Vittorio Pozzo, il presidente del Torino Ferruccio Novo perche' a letto influenzato, e il giovane Tommaso Maestrelli che pur giocando nella Roma era stato invitato proprio da Valentino Mazzola ma non prese il volo poiché non riuscì a rinnovare il passaporto in tempo.
Il Torino fu proclamato vincitore del campionato a tavolino e gli avversari di turno, così come lo stesso Torino, schierarono le formazioni giovanili nelle restanti quattro partite. Il giorno dei funerali quasi un milione di persone scese in piazza a To-rino per dare l'ultimo saluto ai giocatori. Lo shock fu tale che l'anno seguente la nazionale si recò ai Mondiali in Brasile viaggiando in nave. Dico e ricordo tutto cio' nella speranza che da lassu', derby o non derby, i vari Valentino Mazzola, Baci-galupo, Ballarin, Gabetto, Maroso, Loik, Menti e Ossola pre-ghino e guidino, domani, la Juve contro il Real !

1 maggio 2015

Settimana allucinante….lavoro, scuola, Comites e financo gli indiani Chippewas a Georgina Island con moglie e figlia di Desmond Tutu a presenziare al lancio del simposio "Truth, Reconciliation and Engagement". Keynote speaker Mpho Tutu, figlia dell'arcivescovo anglicano ed attivista sudafricano che raggiunse una fama mondiale durante gli anni ottanta come oppo-sitore dell'apartheid e vinse il Premio Nobel per la pace nel 1984. Mpho Tutu ha parlato della "Rainbow Nation" per descrivere il suo Sudafrica; una denominazione coniata dal padre e che si riferisce all'ideale della convivenza pacifica ed armoniosa fra le diverse etnie del paese e fu in seguito ripresa da Nelson Mandela e divenne parte della cultura nazionale del paese.
Questa giornata passata nella riserva indiana (splendida giornata comunque!!!) mi fa perdere il turno infraset-timanale del nostro campionato che conferma la Juve ormai tricolore e rilancia l'Inter verso l'Europa. Ecco l'Inter che nell'anticipo batte la mia Udinese tra mille polemiche e l'arbitro fiorentino Rocchi sul banco degli imputati .
"Rocchi regala la vittoria all'Inter….Interrogazione parla-mentare…..Nonostante l'avversario in 9 c'e' voluto l'aiutone dell'arbitro….Pozzo furioso contro l'arbitro….": solo alcuni dei titoli dei giornali del giorno dopo.
Anche se in sofferenza per la battuta d'arresto della squadra del cuore vado controcorrente e mi domando:ma Pozzo furioso per cosa? Per avere dei calciatori che sono asso-lutamente fuori controllo?
Domizzi non è nuovo a certi comportamenti, viene ammonito per una protesta assurda nei modi e nei gesti, il secondo giallo è indiscutibile.
Sul rigore, tecnicamente, non c'è nulla da dire. Furbo Kovacic, ingenuo Danilo.
Sull'espulsione di Badu impossibile trovare una giustificazione plausibile. Pozzo al limite dovrebbe entrare negli spogliatoi e prendere a schiaffi i suoi.....
Dico - modestamente - la mia:
1)espulsione di Domizzi: sacrosanta, il fatto che l'arbitro possa aver sbagliato una decisione (peraltro poi corretta) non ti da diritto di protestare a casaccio (peraltro secondo me il secondo giallo è quasi...rosso);
2)rigore per l'Inter: ci sta, il fallo c'è, il danno procurato pure, il pallone è in gioco;
3)il rosso a Badu è ovviamente ineccepibile (anche se nasce da un fallo non rilevato sul bianconero)
In linea generale, preferisco di gran lunga un arbitro che arbitra ad uno che galleggia amministrando.......
Chiudo la giornata infernale spaparazzato di fronte alla Tv per lo spettacolo della finale di Champions League in versione Nordamericana.
E' spettacolo nello spettacolo con ben 61mila spettatori ad assiepare il Montreal Olympic Stadium per la sfida tra i locali Impact ed i messicani dell'America di Citta' del Messico.
Purtroppo dura solo un tempo il sogno di Joey Saputo ed Enzo Concina: i canadesi sono crollati nella ripresa, la-sciando il trofeo ai messicani. Dopo l'1-1 dell'andata in Messico gli Impact avevano chiuso in vantaggio 1-0 il primo tempo grazie al gol di Romero ma nel secondo tempo hanno subito la furia dei messicani subendo quattro reti, tre delle quali tra il 50' e il 65': è finita 4-2 per l'America, che conquista la sua sesta Champions Concacaf (e la qua-lificazione al prossimo Mondiale per club) e porta il trofeo in Messico per la 31° volta in 52 edizioni. Ma che spettacolo !
Forse qualcuno ai Toronto FC dovrebbe imparare!.....e intanto i nostri dirigenti hanno fatto una capatina a Parma per la sfida tra la squadra ducale ed il Palermo. Sarebbero interessati a due giocatori: Francesco Bolzoni e Ishak Belfodil, il primo centrocampista rosanero di scuola inte-rista,il secondo attaccante del Parma con un breve passato, anche lui, nell'Inter. Guarda caso i due giocatori sono se-guiti dalla stessa agenzia, quella del duo Pasqualin- D'Amico, la stessa che ha piazzato Giovinco a Toronto! Chissa'!!!! Intanto.....ironia.ironia, si sta liberando.....Pippo Inzaghi! Mandi Mandi

6 marzo 2015

Oggi, giorno in cui scrivo questa colonna, e' il 3 marzo. E come oggi, ma nel lontano 1953, a Rio de janeiro in Brasile, nasceva uno dei piu' grandi calciatori di tutti i tempi: Arthur Antunes Coimbra detto Zico.
Mio cugino Alex da Udine mi twitta: " Dal Cin porto' Zico a Udine, ma papa' (quindi mio zio, ora scomparso) porto' l'Udinese in tournee nel mondo per far ammirare il Galinho agli emigrati friulani,dal Canada all'Australia. C'era la mitica radio (privata) Superstar del mio babbo e Telefriuli del compianto Carlo Casarsa: raccontavano tutto via etere a centinaia di migliaia di tifosi bianconeri quando Sky, Internet e i telefonini ancora non esistevano…Che ricordi meravigliosi!!!" Eh si' caro Alex, ricordi anche targati Toronto quando Zico venne festeggiato alla Famee Furlane…foto sbiadite che ritraggono Zico con il sottoscritto, con Gianni Ceschia, con Arrigo Rossi, Alberto De Rosa, il fratello di Pre' Ermanno Bulfon,Lorenzo, e tanti altri…..venne anche fondato l'Udinese Club di Toronto ormai discioltosi nel tempo…..
Per chi non lo sapesse Zico partecipo' a diverse edizioni del Mondiale, fu eletto Calciatore Sudamericano tre volte ed occupa tutt'ora la nona posizione nella classifica dei migliori giocatori del XX asecolo. 750 partite ufficiali e 516 goals…..
Era il 1 giugno 1983. In Italia arrivò una notizia che cambiò la storia del calcio italiano: ''Zico è passato dal Flamengo all'Udinese''. La leggenda narra che a Rio de Janeiro quel giorno pioveva e che ad Udine, da giorni, comparivano sui muri scritte che erano tutto un programma: ''O Zico o Austria''. La trattativa era nota da giorni, tra impedimenti e misteri, ma ai più pareva incredibile. Perchè Zico all'Udinese era come se oggi Messi o Ronaldo passassero alla Sampdoria. O giù di lì.
La notizia su Zico fece il giro d'Italia e parlare tutti, anche quelli che non si interessavano di calcio. Si scomodo' persino Luciano Lama, sindacalista della Cgil. Commento' con durissime critiche l'ingaggio del numero 10 brasiliano da parte del presidente dell'Udinese Mazza, proprietario della Zanussi, industria-pilota del Friuli in grande crisi. Per Zico erano stati spesi ben sei miliardi di lire, attraverso una complessa operazione. Zico, assieme a Maradona, rappresentava il top dei giocatori mondiali. Da dodici anni era la bandiera del Flamengo, un fuoriclasse senza pari . Una bomba. Oggi si direbbe un "crack''.
Il trasferimento di Zico a Udine ha pero' anche connotazioni di casa nostra, torontine…..Franco dal Cin, direttore sportivo delle zebrette, fu incaricato di sondare la disponibilita' di Canada e Stati Uniti ad ospitare un mondiale che la Colombia aveva perso per difficolta' politiche ed economiche (si gioco' poi in Messico….era il 1986). Volo' da Milano a Toronto per incontrare l'allora presidente dei Toronto Blizzard Clive Toy. Lo andai a prendere all'aereoporto e lo scorazzai con la mia vecchia Pinto su e giu' per la citta'. La sera dopo il suo arrivo' mi chiamo' per farsi indicare un ristorante fuori mano "per un incontro privato". La scelta cadde su "La Sem" di Mississauga, appena aperta dal mai troppo compianto Nick Ventola. Alla cena oltre a Dal Cin ed al sottoscritto partecipo' anche Marcio Papa, presidente della squadra di calcio del Palmeiras ma sopratutto rappresentante del governo brasiliano alla Conferenza del Fondo Monetario Internazionale che si teneva in quei giorni nella nostra citta'. In quell'occasione si gettarono le basi "economiche' per il trasferimento del Galinho in Italia…..ed io c'ero!!!!
E l'altra La sem di St.Clair fu dal giorno dopo centro di commenti quotidiani sull'affare del secolo con i compagni di allora che ormai se ne sono quasi tutti andati…come Giuliano Giuliani manager dell'Italo Canadian club del Brandon o Elio Da Re titolare della Elio Importing….ma c'erano anche Duilio Bonin tuttofare nella gloriosa Toronto Italia di Gino Ventresca e quell'Armando Scalini da San Fior (Treviso) che non vedo da una vita…
Grazie Zico per questi indimenticabili ricordi!


27 febbraio 2015

Condividere un Patronato con mia moglie e leggere i notiziari a Radio Chin esalta la mia "meschina" figura oltre ogni limite e…..valore ! In modo particolare agli occhi di molti nostri anziani connazionali che ritengono, alla luce delle mie attivita' professionali, che io sappia tutto, proprio tutto!
Mi puoi fare l'esistenza in vita? E' sei mesi che non ricevo la pensione ! La mia Sicilia verra' invasa dai musulmani? Il Governo Italiano ci frega sempre……sono solo alcuni commenti quotidiani ai quail la mia figura e' espsota.In modo particolare al mattino quando mi concede dieci minuti con alcuni colleghi per sorseggiare "il piu' buon caffe' espresso di Toronto" - e mi ci gioco tutto con quest'affermazione, al Circolo delle Tre Caravelle, il "mio circolo per gli anziani" di College Street. Un plotone oramai di "quasi-fratelli" che ogni di' mi accoglie con affetto e simpatia. Spesso, per evitare una risposta evasiva su un argomento di previdenza che conosco poco, li saluto con questa barzelletta: "Due vecchi si incontrano alle poste, il primo: -lo sai che con l'AIDS si muore?- e l'altro: -perchè con l'INPS ci si campa bene?!" e giu' due risate sonore che riscaldano subito un ambiente comunque sereno e felice.
C'e' Joe Panozzo, ciociaro doc, con cui litigo letteralmente per poter pagare un caffe'; c'e' il presidentissimo Michele Maccarrone, distinto, elegante, signorile con aplomb tutto pugliese; il Decio (Cozzi) tifoso della Lazio e sempre pronto ad aiutare tutti, dentro e fuori il club; don Gregorio Valeo da Squillace (Catanzaro) con penetranti occhi azzurri che ricordano il suo meraviglioso mare di Calabria; Giovanni Sorrentino, altro calabrese di Marano Principato che un giorno faceva risplendere i pavimenti delle case piu' belle della nostra citta'. E ancora "la cultura" rappesentata dal "professore", quell'Angelo Principe che solo qualche settimana fa ha fatto dono dei suoi tesori all'Universita' di Toronto, il "commercio" con Severino Manni da Lecce….ex Gatto Nero e anfitrione di migliaia di nostri connazionali a cui mai ha fatto mancare un caffe', anche e sopratutto…..gratis! Dalla Calabria, ed orgogliosamente tali Mimmo Mandalari,reggitano doc e Bruno Cortese, chiaravallese con la "borsa" in mano !
Ogni tanto spunta "il sindacalista" Mike Lotito, "il politico" Celestino De Julis, il "santonofrese" Policaro della famosa dinastia dei concessionari omonimi, assieme a Pietro Zambito (non ricordo di dove ma il cognome tradisce origini siciliane e' vero?) o al beneventano Antimo Di Brigida che promette…..streghe su streghe (il liquore beninteso….). A tutti loro, ed ai tanti il cui nome ora mi sfugge un saluto affettuoso (non perdono un edizione del Lo Specchio che e' una!) ed un pensiero che troneggia all'entrata dell'Universita' di Udine e che e' un monitor per le nuove generazioni che sanno sempre tutto: " Il giovane cammina piu' veloce dell'anziano , ma - ricordate - e' l'anziano che conosce la strada!".
Infine il calcio. Scrivo questo pezzo alla vigilia di Feyenord-Roma di Coppa Europa.
L'amico Ralph Cavallaro, tifoso romanista e del Catanzaro mi scrive: " Domani sera al "De Kuip", per la sfida tra il Feyenoord e la Roma, ci saranno 50.000 spettatori, compresi 2.400 tifosi giallorossi. Tutto esaurito. A una settimana dal pandemonio scatenato da 6-700 dei 7.000 sostenitori olandesi nel centro di Roma, nessun provvedimento restrittivo è stato nemmeno vagamente pensato. Del resto, perché impedire a 50.000 persone che hanno acquistato un biglietto per una partita di calcio di andare allo stadio?
Domenica prossima al "Ceravolo" andrà in scena la sfida tra il Catanzaro e la Vigor Lamezia. Dieci giorni fa uno sparuto gruppo di tifosi giallorossi si è reso protagonista di alcuni incresciosi episodi di violenza a margine del derby con il Cosenza. Episodi da condannare, senza dubbio. Ma circoscritti e neanche lontanamente paragonabili a quelli di Roma, con un'intera città messa a ferro e fuoco.
Come paragonare il furto di un portafogli a una strage terroristica.
Una settimana dopo ai tifosi giallorossi, tutti, è stato impedito di recarsi ad Aversa a sostenere la propria squadra. Che senso ha tutto questo? Perché infangare il nome di una città e la correttezza di una tifoseria, alzando le barricate davanti al "Ceravolo"?
Fermatevi finché siete in tempo. Date al popolo giallorosso la possibilità di dimostrare, ancora una volta, la sua maturità".
Ai posteri l'ardua sentenza……


20 febbraio 2015

Pillole di un superfreddo "Family Day" torontino che ti toglie ogni voglia di abbandonare il focolare domestico.
Passato San Valentino e le tonnellate d fiori e baci Perugina, ecco il ricordo di Salvatore (Sam) Rachiele, persona squi-sita, fondatore del club interista Peppino Prisco, passato a miglior vita a soli 54 anni, nel 2005, di questi tempi, il 13 di febbraio. Me lo ricorda Franco Limoncelli e lo hanno ricordato, come sempre d'altronde, dirigenti e membri del club nerazzurro nella tradizionale festa degli innamorati. Sam era inamorato della sua Inter e della vita…..ma si sa, il Signore toglie sempre i….migliori!
A proposito di "Family Day" mi son letto in quattro e quattr'otto "La Famiglia del Prete", il libro scritto da Domenic Meffe, premiato al pari di Clara Astolfo, Enzo Anania, Angelo Conti e Diego Serrao, alla festa del Comitato Tricolore degli Italiani nel Mondo a cui ha presenziato anche l'on. Roberto Menia.
Mi e' piaciuto molto: scorrevole, facile da leggere, semplice ma efficace nel dipingere uno spaccato tutto italiano che ci appartiene, indipendentemente dalla provenienza."Per la mia famiglia ed I miei amici - ha scritto nell'introduzione Domenic - affinche' capiscano da dove vengo". Torella del Sannio, provincia di Cam-pobasso: Domenic Meffe e' oggi uomo d'affari di notevole successo ( sua la catena di hotels Montecarlo Inn) ma non ha dimenticato le umili origini e la sua semplice storia che e' anche la storia di noi tutti!!!
Intanto mi chiama GianLuigi Ferretti. Un bel per-sonaggio: ligure doc,ex braccio destro di Mirko Tremaglia, riciclatosi con la "sciagura Monti" e ora - credo - coordinatore del Maie dell'italo-argentino Merlo. Si parla di politica e della Guerra a sud della Sicilia. Mi dice: "Non è che io voglia a tutti i costi che si faccia la guerra, ma mi dà molto fastidio sentire dire "non siamo preparati". Ma come? L'Italia spende ogni anni circa 18 miliardi di euro per la difesa. A cosa servono se poi siamo im-preparati a difenderci da un branco di tagliagole?
A questo punto propongo che si spendano i 18 miliardi per scuole, ospedali e servizi sociali. E che mettiamo ben visibile a tutte le frontiere il numero di una segreteria telefonica. Così, quando il nemico arriva e chiama, gli viene risposto in più lingue: "Ci arrendiamo. Non fateci del male". Non ha tuttiiI torti…..
E chiudiamo con il calcio: il presidente della Lazio Lotito e la situazione del Parma occupano discorsi e pensieri di tutti I tifosi, torontini compresi.
Il "milanista doc" Filippo Di Diano, scrive a proposito delle polemiche scatenatesi dopo la telefonata di Lotito al d.s. dell'Ischia Jodice; "Un clima da ''dagli all'untore '' di manzoniana memoria ,fa si che ci sia un'accanimento furbesco sulle intercettazioni che mettono il presidente della Lazio in prima pagina. L'atteggiamento delle grandi societa' che sono la forza trainante del calcio italia e' sempre stato di evitare a tutti i costi chi declassa lo stesso . I diritti tv vengono quantificati nel rapporto utente-qualita' dello spettacolo. Il Frosinone ,il Carpi che apporto danno al tutto ?
LOTITO ,NON HA DETTO ''NON FAREMO SALIRE QUESTE SQUADRE IN SERIE A , ha solo fatto suo il pensiero di tutte le grandi societa'.I diritti tv subiranno un declassamento ,se realta' molto piccole con un bacino d'udienza irrilevante faranno parte del Carozzone".
Io sono d'accordo……
Infine il Parma. Quando uscira' questo articolo verra' pubblicato non so se il "glorioso" Parma esistera' ancora o se sara' miseramente fallito. I
o faccio il tifo affinche' i ducali possano trovare i soldi per salvarsi (anche per la felicita' del dott. Giorgio Ilacqua, l'unico tifoso del Parma che ho coosciuto qui a Toronto!). Ma - purtroppo - non posso non pensare ad altre "gloriose" squadre dissoltesi nel….nulla: Triestina, Venezia, Treviso solo per rimanere dalle mie parti……
Mandi

13 febbraio 2015

Oggi "copio" : fuori nevica, le cose si trasci-nano stancamente, ho perso la brillantezza di un tempo. L'amico Mauro Torta (che bel co-gnome!!!) mi invia una "poesia" che e' troppo bella per non condividerla con i lettori de Lo Specchio. Non c'entra niente con lo sport, ma nel nostro "Bar Sport" anche i sentimenti conta-no eccome! Buona lettura…..
"Mentre mia moglie mi serviva la cena , le presi la mano e le dissi:''Devo parlarti''. Lei annui e mangio' con calma.Mi feci coraggio e le dissi:'' Voglio il divorzio''. Lei non sembro' disgustata dalla mia domanda e disse solo: '' Perché?'' ma io non potevo risponderle. Aveva perso il mio cuore a causa di un'altra donna, Giovanna.
Io ormai non amavo più mia moglie,mi faceva solo tanta pena, per cui sotto-scrissi nell'atto di separazione che a lei restasse la casa, l'auto e il resto. Lei quando vide l'atto lo strappo a mille pezzi ! ''Come ?! avevamo passato dieci anni della nostra vita insieme ed eravamo ridotti a due perfetti estranei?!''.
Il giorno dopo tornai a casa e la incontrai seduta alla scrivania in camera da letto che scriveva.Durante la notte mi svegliai e la vidi sempre li' seduta a scrivere, mi girai e continuai a dormire. La mattina dopo mia moglie mi presento' le condizioni affinché accettasse la separazione. Non voleva la casa, non voleva niente, soltanto un mese di preavviso e che in quel mese vivessimo come se nulla fosse accaduto! ''Nostro figlio in questo mese ha gli esami a scuola e non e' giusto distrarlo ''.Io fui d'accordo pero' lei mi fece un ulteriore richiesta.'' Devi ricordarti del giorno in cui ci sposammo, quando mi prendesti in braccio per la prima volta, in questo mese ogni mattina devi prendermi in braccio e devi lasciarmi fuori dalla porta di casa ''. Pensai che avesse perso il cervello , ma acconsentii'. Io e mia moglie era da tanto che non avevamo più intimità, cosi' quando la presi in braccio il primo giorno eravamo ambedue imbarazzati, nostro figlio invece applaudi' e disse:'' Grande papa', ha preso la mamma in braccio!''.
Le sue parole furono come un coltello nel mio cuore, camminai dieci metri con mia moglie in braccio, lei chiuse gli occhi e disse a bassa voce:''Non dirgli nulla del divorzio,per favore...
Il secondo giorno eravamo tutti e due più rilassati, lei si appoggiò al mio petto e potetti sentire il suo profumo.Il quarto giorno avvertii che l'intimità stava ritornando tra noi,
questa era la donna che mi aveva donato dieci anni della sua vita, un figlio. Nei giorni a seguire ci avvicinammo sempre più' .Pensai che mi stavo abituando ad alzarla, e per questo ogni giorno la sentivo più leggera.Ma' mi resi conto che era dimagrita tanto...ecco perché mi sembrava cosi' leggera!Di colpo mi resi conto che era entrata in depressione...
Senza accorgermene le toccai i capelli: nostro figlio entro' all'improvviso nella nostra stanza e disse :'' Papa' e' arrivato il momento di portare la mamma in braccio !La abbracciai senza muovermi e sentii quanto era leggera e delicata, mi venne da piangere!L'ultimo giorno feci la stessa cosa e le dissi:'' Non mi ero reso conto di aver perduto l'intimità con te...Mi diressi verso il posto di lavoro, ma a un certo punto passando davanti casa di Giovanna mi fermai e scesi ; lei mi apri' la porta e io le dissi:''Perdonami..ma non voglio più divorziare da mia mo-glie...''
Lei mi disse: Ma sei impazzito? Io le risposi :'' No...e' solo che amo mia moglie...era stato un momento di noia e di routine che ci aveva allontanato ..ma ora ho capito i veri valori della vita , dal giorno in cui l'ho portata in braccio mi sono reso conto osservandola che dovevo farlo per il resto della mia vita! Scesi le scale velocemente , andai in macchina e mi fermai in un ne-gozio di fiori.Le comprai un mazzo di rose e la ragazza del negozio mi disse: Cosa scriviamo sul biglietto?Le dissi:''Ti prenderò in braccio ogni giorno della mia vita finché morte non ci separi''.Arrivai di corsa a casa, mi precipitai in camera fe-licissimo e col sorriso sulla bocca.,ma mia moglie era a terra ...morta!
Stava lottando contro il cancro, ed io invece ero occupato a passare il tempo con Giovanna senza accorgermene!
Lei per non farmi pena non me lo aveva detto, sapeva che stava per morire e per questo mi chiese un mese di tempo, si un mese...
affinchè a nostro figlio non rimanesse un cattivo ricordo del nostro matrimonio, affinché a nostro figlio rimanesse impresso il ricordo di un padre meraviglioso e innamorato della ma-dre."Questi sono i dettagli che contano in una relazione.
Non la casa....non la macchina....non i soldi...
Cerchiamo sempre di mantenere il matrimonio felice, ri-cordando sempre il primo giorno di questa storia d'amore.
A volte non diamo il giusto valore a ciò che abbiamo fino a quando non lo perdiamo."

30 gennaio 2015

Oggi ho bisogno di "capire" : mi viene il forte dubbio che sia sempre di piu' ai…margini della societa' !....e che in questo percorso di vita abbia perso qualcosa……
Giovedi' sera: sono con alcuni amici alla pasticceria-panetteria vicino casa. Chiacchieriamo del piu' e del meno sor-seggiando un caffe'. Entra un "sacramento" (di stazza) di colore e si avvicina al bancone. Ordina un caffelatte e si siede ad un tavolo.
Indossa un cappellino dove troneggia la scritta, a ca-ratteri cubitali o quasi, "TORONTO FUC……..CITY". Lo guardiamo interrogativi ma non si scompone. Estrae il cellulare, la carica che inserisce in una presa di corrente a fianco al tavolino, beve e giocherella con l'I Phone. Dopo una ventina di minuti si alza, ripone la carica e se ne va !
Non ha pagato la consumazione, ha usato l'elettricita' del locale per ricaricare il telefonino, ha insultato la citta' in cui vive fottendosi anche della sensibilita' degli altri avventori. Ci guardiamo esterefatti…….????????......
Ho un solo pensiero: quando ero giovane e "ses-santottino" anche noi in Italia facevamo qualche volta la "spesa proletaria", ma c'erano motivazioni politiche e sociali a monte, non delinquenza e sfruttamento della "FAC….CITY"…..Boh !
Verso le nove (di sera) rientro a casa e metto a letto la mia piccola. Le rimbocco le coperte e, come di consueto, le accendo la TV consapevole che nel breve tempo di dieci minuti sara' la televisione a guardare lei…..La sintonizzo su una stazione che trasmette un filmato per bambini……Dopo un'oretta e mezza e' il mio turno di lasciarmi andare tra le braccia di Morfeo. Prima di ritirarmi nella mia stanza da letto ricontrollo la piccola e spengo la TV. Dorme felice ma la televisione trasmette un programma che mi lascia scioccato: una donna sta spiegando tutto sul "sesso orale" e non solo: come ad-dolcire lo sperma prima dell'eiaculazione! Sono allibito e mi domando: e se la piccola non si fosse ad-dormentata? Non ho parole……Boh !
Qualcuno puo' spiegarmi?
Ed ora calcio. O quasi….La crisi del Milan di Pippo Inzaghi l'ho vista tutta in…televisione: la reazione in-considerata di Mexes in Lazio-Milan dopo il fallo di Mauri. Roba da mega
squalifica che la dice lunga sullo stato d'animo dei giocatori rossoneri. E non e' poi da biasimarli troppo sti ragazzi che si trovano un coach alle prime armi, quasi coetaneo, due ammi-nistratori delegati come Galliani e la figlia di Berlusconi, quest'ultimo in qualita' di padre-padrone che esterna a piu' non posso e via dicendo. A stigmatizzare il com-portamento di Mexes anche tutta la sua patria: la Francia che dopo l'attentato a Charlie Hebdo e tutto il resto cerca di risalire la china.
Si e' scomodato anche il famoso Equipe che scrive: "Non solo Mexes: "fortunatamente" c'è Paul Pogba che incanta". L'Equipe ha celebrato la domenica del centrocampista della Juve, con un pò di orgoglio e un pò di sciovinismo, e aperto il suo sito con un esplicito complimento al protagonista della vittoria bianconera contro il Chievo. "Paul Pogba incanta", ha titolato Equipe. "Per fortuna, Philippe Mexes non è il solo francese ad essersi messo in mostra in questo fine set-timana. Le prestazioni abbaglianti di Pogba e Griezman (con l'Atletico Madrid) hanno permesso di mostrare un'altra immagine" del calcio francese. "Settimana dopo settimana - ha scritto il quotidiano sportivo francese - Paul Pogba stupisce per la sua semplicità tecnica, e per i suoi colpi istintivi e decisivi. Ha abbagliato il pubblico, ha sbloccato una partita chiusa, è il leader consolidato di una squadra che se lo coccola più che mai. Mexes gia' dimenticato".
Vuoi vedere che Mexes verra' a giocare qui in Nor-damerica? Mandi, mandi.

 

21 novembre 2014

Ma perche' l'erba del vicino ci sembra piu' verde della nostra? Perche' dobbiamo credere sempre che gli altri abbiano piu' fortuna di noi, piu' salute, piu' gioia e piu' amore, piu' soddisfazioni e piu' serenita'? Agli occhi degli altri ciascuno di noi e' "il vicino",e noi sappiamo benissimo che la nostra erba e' tutt'altro che verde.
Non trovo miglior spiegazione per la mia bimba dopo la tradizionale "parent interview" del primo trimestre sco-lastico: d'altronde a 10 anni tutti i compagni di scuola "stanno meglio". Chi ha il cane e lei no, chi gli stivali nuovi e lei no, chi va in Florida per Natale e noi no, chi, chi,chi,…vorrei aggiungere di guardare al compagno di classe che solo sei mesi fa ha perso il papa' in un incidente stradale o piu' semplicemente alla stragrande maggioranza di coetanei i cui genitori non si possono permettere la retta di una scuola privata…ma tant'e'...!!!
Faccio queste riflessioni anche dopo aver visto Italia-Albania, amichevole a Genova con incasso per aiutare gli alluvionati liguri. L'Albania e' allenata da De Biase, ex tecnico dell'Udinese,originario di Sarmede (Treviso), i giocatori(eccezion fatta per i pochi che giocano nei campionati europei) non guadagnano piu' di 30mila euro l'anno (e sono una categoria privilegiata), eppure corrono, ci mettono impegno e volonta' cosi' come i quasi sedicimila tifosi che occupano gli spalti del Ferraris e che in tre occasioni invadono il campo ma solo per dimostrare la loro felicita' e poter abbracciare i loro beniamini.
Penso a questa nazione emergente ed alla sua gente.
L'Albania fu uno Stato comunista estremamente isol-azionista, stalinista e antirevisionista. Il movimento di protesta e di rivolta che portò alla rinascita della demo-crazia, sorse in seguito alla caduta del Muro di Berlino e fu guidato da studenti e docenti universitari di Tirana e da intellettuali moderati Furono decine di migliaia gli albanesi, in questi anni, che decisero di partire alla volta dell' Italia e si riversarono via mare sulle coste della Pu-glia, tra Brindisi e Otranto. Contrariamente al pensier-popolare a me sti albanesi piacciono e non poco…
Ma cambiamo argomento. Federica Barella e' giornalista italiana che vive a Washington e scrive per la Gazzetta dello Sport e il Messaggero Veneto, che e' il quotidiano per antonomasia del Friuli. Questa settimana ha dedicato un articolo al "nostro"Enzo Concina, mio ospite a Soccer City lunedi' scorso.
Interessanti alcuni passaggi: "Sono nato a Pieria non a Prato Carnico. Bellissima anche Prato Carnico, ma io sono nato a Pieria, in casa. Non c'era tempo per raggiungere l'ospedale di Tolmezzo, così sono venuto alla luce nella casa di famiglia di mio padre. Anche se poi, prima di arrivare in Canada, ho passato i miei primi 4 anni proprio tra Pieria e Pesariis, nel paese di mia madre. Stessa vallata, ma frazioni diverse. Tanto che all'epoca, prima del ma-trimonio dei miei, mio padre dovette ricevere il permesso degli uomini della zona per corteggiare mia madre".
Enzo Concina, 52 anni, moltissimi dei quali passati a cor-rere dietro a un pallone, è di nuovo nel mondo del calcio.
Sempre con le scarpette ai piedi, ma questa volta come assistant coach e osservatore. Non importa se la squadra si chiama Napoli, come all'inizio del suo rientro nel mondo del calcio, Inter, come più recentemente, o ancora, quest' anno, Dc United, team di punta del "soccer" americano e squadra della capitale, quella Washington Dc che sta regalando a Enzo l'emozione di essere quasi un vicino di casa del pre-sidente Obama. D'altra parte Erick Thohir, doppio patron di Inter e Dc United non poteva forse trovare persona più giusta per capire cosa stesse accadendo al suo team USA, che l'altro anno aveva finito ultimo in campionato nella Mls. Enzo, con doppio passaporto italo-canadese, e una vita fino ai 20 anni a Toronto, parla e scrive inglese perfettamente. Quest'anno, dopo la pessima annata 13/14, il Dc United ha finito il campionato primo in classifica, e anche se l'avventura nei play off è durata poco è stata una stagione da incorniciare". Allora in conclusione una provocazione: potrebbere essere il coach ideale per i "defunti" Toronto FC?


14 novembre 2014

Remembrance day. Da ragazzo, ascol-tando i racconti dei reduci che avevano combattuto sul Carso o sull'Isonzo, pensavo che in fondo la Guerra doveva essere un'avventura eccitante se quegli uomini ne parlavano con tanta emozione e perfino con nostalgia. Solo piu' tardi mi accorsi di una verita' elementare, e cioe' che i reduci, essendo scampati alla tragedia, erano i privilegiati dalla fortuna. Per conoscere il vero orrore della Guerra avrei dovuto ascoltare, se fosse stato possibile, i racconti dei morti……cosi' - penso - e' per la gloria, il successo e la ricchezza.
Noi conosciamo le storie di coloro che hanno raggiunto il traguardo,non di quelli che sono caduti o sono stati dispersi, travolti, umiliati.
Conosciamo il ricco industriale, non le migliaia che hanno tentato e sono falliti; l'artista celebrato, non l'esercito di coloro che sono sprofondati nel silenzio dopo aver consumato la vita per raggiungere la fama; il calciatore milionario, non le migliaia di ragazzi che restano sempre nessuno…..guardiamo sempre in su', alla vetta aguzza e solitaria della piramide, non alla base che e' infinitamente piu' vasta e gremita.
E mentre rifletto ed elaboro questi pensieri, un amico - evidentemente "incazzato", mi manda questo messaggio pertinente il momento: "When you are dead, you don't know that you are dead. It is difficult only for the others. Poi aggiunge: It is the same when you are stupid…" Resto attonito: e' una verita' lapalissiana ma a cui mai pensiamo. Condivido questo pensiero e subito vengo sommerso da messaggi di….solidarieta': son tutti d'accordo! Qualcuno sorride e se la gode come quelle due splendide ragazze/signore di Woodbridge che spesso polarizzano l'attenzione, anche per il brillante lavoro che svolgono, nei principali avvenimenti mon-dani della citta' "above Toronto": Alessandra Piccolo e Romina Monaco detta l' "Italianista".
Furlana dei monti, della Carnia la seconda e consorte del noto presentatore radio Tony Monaco; la prima " a very strong cookie" , che ammiro molto, da 17 anni "in soli-tario" contro GLI tsunami della vita……chi vuol com-prendere comprendera'! …ed a vincere onde altissime e violente. Keep up Sandrocchia !
Dulcis in fundo capitolo a parte per Carmine Mar-cantonio: "indotto" (che termine orribile…) nella Hall of Fame del Soccer Canadese. Ogni premiato aveva non piu' di cinque minuti a disposizione per i ringraziamenti di rito: Carmine, capitano coraggioso, ha parlato ininterrottamente per oltre venti, sottolinenando anche errori e nefandezze commesse da chi guida il carozzone-calcio e che hanno portato la nostra nazionale al 123mo posto nelle graduatorie mondiali.
Ora tutti ne parlano, di questo suo grande coraggio: speriamo possa servire per invertire la rotta.
Carmine Marcanto-nio diventa il nono calciatore italo-cana-dese a fre-giarsi di questa onorifi-cenza: prima di lui Robert Iarusci e Silvano "Sam"Lenarduzzi nel 2000, Bobby Lenarduzzi e Tino Lettieri nel 2001, Domenico Mobilio nel 2007, Silvana Burtini nel 2010 per il calcio in gonnella, Carlo Corazzin nel 2012 e Paul Peschisolido nel 2013.


7 novembre 2014

Bella serata sabato e bell'apres-midi domenica. Organizzazione superba per la Festa della CSNA, la Confederazione Siciliana del NordAmerica, mangiare prelibato per il get-together dell'Associa-zione degli chef italo-canadesi. A soffrirne purtroppo il calcio e l’unica partita vista e "non goduta" Udinese-Genoa conclusasi con la vittoria dell'undici ligure.
Ma andiamo per ordine. Complimenti ed un "bravo" di cuore per il duo composto dall'avvocato Dominic Campione ed il superparrucchiere Anthony Avola, braccio e mente o viceversa fate voi..... del capitolo torontino dell'Associazione Sicula che ha premiato sei suoi figli in diversi settori. Applauditissimi sopratutto l'86enne Nunzio Tumino da Ragusa, personaggio irripetibile che nella sua semplicita' e con il suo grande acume, batte ancora 6-0 6-0 tanti baldi giovani che si cimentano oggi nei business piu' disparati (in lui ho rivisto qualcosa dell'indimenticabile Johnny Lombardi), e i "musici" Occhipinti-Mancuso che ci hanno deliziato non solo con la loro musica e le loro canzoni, ma anche con la "poesia" di parole fortemente descrittive di una vita adolescenziale difficile e stimolante allo stesso tempo. Ho rivisto con gioia, vecchie icone delle nostra comunita' come il dott. Laureano Leone, sempre in gamba.
Domenica, sotto la gran regia di Gianni Ceschia di Culinary 2000 studio, quasi una sfida ad oltranza tra i "grandi"della cucina italo-canadese: Giampiero Tondina presidente uscente, Marchetti, Scarchilli, Ariza Paganel-li e chi piu' ne ha piu' ne metta. Con simpatia, anche in questo caso, ho rivisto grandi icone attuali e non, come Inerio Cinque, da sempre “Re” del vino importato, con la sua Cipelli Wines ora guidata dal figlio, Sam Cortel-lucci, Ralph Chiodo ed il sindaco di Vaughan Maurizio Bevilacqua. E’ stato un momento solenne anche l'uf-ficializzazione per l'addio del reggente del nostro Istituto Italiano di Cultura, la dottoressa Adriana Frisenna, in partenza alla volta di Tirana in Albania.
Martedi' la prima gara del turno di Champions League tra la "nostra" Juventus e l'Olympiakos di Grecia. 3-2 il finale ma ancora tanta, troppa, sofferenza. Aspettiamo la Roma, di scena in Germania, che cerchera' di riscattare l'umiliante 1-7 dell'andata all'Olimpico . Il risultato lo potrete leggere nelle pagine sportive.
Comunque sia e comunque vada a finire il calcio resta lo sport piu' bello del mondo, sopratutto per noi che occupiamo buona parte della nostra giornata a parlare di Pirlo o della Juve, del Milan o di Buffon. Il sito web "Tuttocalcio.net" ha raccolto alcune tra le citazioni piu' belle sul mondo pallonaro, ve ne propongo alcune:
1)"Il calcio è l'oppio dei popoli." (detto popolare)
2)"Ci sono nel calcio, momenti che sono poesia pura: si tratta dell’istante del "goal". Ogni goal è un'invenzione, è ineluttabilità, folgorazione, stupore, irreversibilità. Proprio come la parola poetica." (P.P.Pasolini)
3)"Fede è andare allo stadio quando puoi vedere la partita in televisione." (Dino Risi)
4)"C'è chi dice che il calcio sia questione di vita o di morte: non concordo con quest'affermazione; posso assicurarvi che è una questione molto, ma molto più seria." (Bill Shankly)
5)“Fino a quando il calcio sara' un gioco come faremo a diventare grandi”? (Marco Simone)
6)"Quella del calcio e' l'unica forma di amore eterno che esiste al mondo.Chi e' tifoso di una squadra lo restera' per tutta la vita. Potra' cambiare moglie,amante, partito politico ma mai la squadra del cuore (L.De Crescenzo)
7)"Se stessi ad un matrimonio con un vestito bianco e piombasse un pallone infangato lo stopperei di petto senza pensarci" (Diego Armando Maradona)
8)"Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada, li' ricomincia la storia del calcio".(Jorge Luis Borges).
Mandi Mandi

31 OTTOBRE 2014

Vowww...che settimana!!!!
Elezioni municipali, attentati terroristici ad Ottawa, funerali di stato per il "nostro" povero Nathan Cirillo.
Eh si, viviamo in un mondo sempre piu' difficile e che amo....sempre di meno!
Ogni mattina, all'alba mi alzo per andare a Radio CHIN a preparare e leggere i noti-ziari mattutini ed e' sempre piu' angoscioso: terrore e terroristi di qua, azioni aberranti di su, accoltella-menti/stupri/violenze di giu'......ma possibile che non si possa piu' vivere in serenita'?
Quanto accaduto dopo l'assassinio del "soldato Cirillo", l'ondata di amore e partecipazione di migliaia e migliaia di persone, mi ha fatto l'effetto di quei digestimola dopo un'abbuffata a base di salsicce e cotechino,polenta e sopressata piccante! Migliaia di messaggi sui socialmedia, migliaia di persone lungo l' "autostrada degli eroi", migliaia ai funerali ad Hamilton....ma allora - mi son detto - siamo ancora noi, gente normale e con un cuore - la maggioranza?
Anche a Soccer City, lunedi' scorso, abbiamo parlato di Cirillo. Ci ha telefonato il sindaco di Fabrizia, piccolo paese di cui il Cirillo era originario, delle Serre in Calabria (quasi mille metri di altezza dal mare).
Ci ha parlato dello stato d'animo della popolazione del paese che rappresenta, dell'onore che ha pervaso tutti che si son sentiti "importanti" per avere, come loro figlio, un eroe sconosciuto! "Sa, noi finivamo in prima pagina solo per azioni criminose o per il crimine organizzato - ha detto. Mai avremmo pensato di avere un eroe tra di noi!"
Nathan era nato ad Hamilton da Frank e Kathy Cirillo.
Il padre e gli zii, compreso Jim Cirillo, lavoravano al negozio di alimentari che il nonno del soldato, Anthony, aprì ad Hamilton appena emigrato da Fabrizia .
I genitori di Nathan, che ha due sorelle, si separarono in maniera burrascosa quando lui era piccolo e il padre emigrò in Costarica. Ed e' stato lo zio Jim - come ci dice Frank Riga, bandiera del soccer italo-canadese della citta' del ferro-, insieme al padre di Nathan, a tra-smettergli la passione per il calcio. I due fratelli, infatti, hanno fatto parte del team "Italo-Canadians",squadra di calcio semiprofessionistica di Hamilton. "Iniziò a giocare da piccolo, - agiunge Riga -ma negli anni Nathan si appassionò anche all'hockey. E alla fine scelse quello".
Insomma - pur nella tragedia di una vita spezzata - cerco di riabilitarmi con questo mondo....
Non passa ora che l' "altro mio mondo", il calcio, mi regala invece una "perla" che mi ributta in fondo al baratro.
Leggo sul "Giornale di Lecce" che un amico mi posta sulla mia e-mail questo articolo: "La gara Cavallino - Cutrofiano ieri è stata sospesa in seguito all'asse-gnazione di un calcio di rigore in favore della società ospite sul risultato di 2-1 per i padroni di casa. Il giovane e promettente fischietto della Sezione AIA di Lecce Luigi Rosato, appena 17 anni, è stato pestato a calci e pugni da calciatori, dirigenti e tifosi, in campo e poi anche negli spogliatoi. Al Pronto Soccorso di Lecce al povero Luigi hanno medicato decine di ecchimosi, lividi e contusioni sul corpo.
Il presidente dell'Atletico Cavallino, Rosario Fina, al termine della gara (2° Categoria leccese), ha detto: "L'arbitro secondo me ha sbagliato e doveva essere punito. Sono stati pochi i due schiaffi che si è preso", per poi addirittura puntualizzare "sono stati schiaffi diretti verso l'arbitro, ma leggeri. Potevano essere più forti".E il Fina ha concluso la sua incredibile autodifesa (affidata al facebook della squadra e poi cancellata, ma troppo tardi...), con incredibili minacce alla giacchetta nera leccese, uno che poteva essere suo figlio. "Se fosse capitato fra le mie mani, l'avrei ammazzato".
Che dire? Il cuore mi dice carcere per questo pezzente ma prima ettolitri di "olio di ricino"!!!! a scopo pedagogico……..Mandi Mandi

24 ottobre 2014

Fuori piove ma l’inizio di giornata semba promettente: mi hanno appena comunicato che Massimo Nicoletti, collega di Radio Chin, e’ diventato papa’ di una bella bambina!
Sono molto felice per lui e sopratutto per la mamma, Lucia. So quanto ci tenevano ed a loro dico : “i figli ci appartengono come il respiro, sono una parte di noi, il nostro orgoglio, la speranza, la giovinezza. Li amiamo perche’ amiamo noi stessi; e se li amiamo di piu’ e perche’ sono la nostra parte piu’ nobile. Per chiunque, anche per il genio o il condottiero, non c’e’ impresa nella vita che valga di piu’ di questa: aver collaborato alla creazione di un altro essere umano”.
A casa Nicoletti-Vani la cicogna ha portato un fiocco rosa: mi dicono che il nome di battesimo e’ gia’ deciso, sara’ Francesca. La “deformazione professionale” mi porta a sospettare: Francesca per “onorare” il “mitico-Totti” o, come spero, per celebrare papa’ Franco Vani, genitore di Lucia?
Qualche buontempone su Facebook, nella pagina degli auguri ha scritto:....bambina fortunata....e’ nata sotto il segno della Juventus......Ma, come la va la va, questa Francesca nasce gia’ alla luce di due colori ben distinti ed indelebili: il giallo ed il rosso!!!! Auguri di cuore.

Dai giallorossi ai gialloblu del Bologna, altra squadra mitica e pluridecorata. Come vi avevamo gia’ detto uno dei nuovi proprietari e’ l’italo-canadese di Montreal Joey Saputo, figlio di Lino Saputo, fondatore dell’im-pero dei formaggi che porta il suo nome.
Un amico mi manda un bell’articolo comparso su La Repubblica, nell’edizione emiliana, a firma di Marco Contini. Il giornalista intervista il “nostro” Carmine Marcantonio che di Joey e’ amico avendo giocato con il Montreal Impact. Carmine ne tratteggia un profilo molto interessante e ai piu’ sconosciuto: “Joey ? Lo conosco da quando era un ragazzino. Io giocavo nei Montreal Manic (l’Impact di allora) e suo padre Lino era uno dei nostri sponsors principali.Joey era sempre con noi, sul campo e negli spogliatoi. La sua passione nasce li’.La sua lingua madre e’ il quebecois,ma parla l’italiano be-nissimo. Appassionato, leale con gli amici, molto focoso.Ha quattro figli, tutti maschi. Si dedica anima e corpo all’Impact avendo praticamente lasciato la gestione della ditta al fratello”.
Per chi ancora non lo sapesse la Saputo Inc. e’ arrivata ad essere il dodicesimo gruppo caseario al mondo con 12mila dipendenti e 10 miliardi di fatturato.
La Saputo e’ la sesta famiglia piu’ ricca di tutto il Canada e nel 2013 il loro patrimonio era di 5,24 miliardi (il patrimonio della famiglia Moratti, ex patron dell’Inter, tanto per intenderci e per meglio capire era invece di 3,36 miliardi.....).

Mentre vado a concludere questa colonna scorrono davanti a me le immagini della “disfatta” della Roma in Champions League: 1-7 contro il Bayern di Monaco. Penso al “povero” Vito Caressa che so essere in tribuna all’Olimpico, ripenso al neo papa’ Massimo Nicoletti (arriva l’agognata figlia , parte definitivamente la sua amata Roma?), mi godo la faccia bastonata dello spocchioso Garcia......ma non era la squadra piu’ forte del mondo, derubata dalla Juventus, pronta a trionfare in Europa e nel mondo? O Roma mia bella, tu sei la reginella...negli occhi tuoi c’e’ il sole,c’e’ il colore delle viole delle valli tutte in fior....Se canti la tua voce, e’ un’armonia di pace che si diffonde e dice”Se vuoi vivere felice devi vivere LASSU’”........ Mandi Mandi

 

17 ottobre 2014
Oggi qualcuno dira' : "il Canciani s'e' fatto la spesa aggratiss". Nulla di piu' errato….si, ho deciso di dedicare le prime righe di questa mia colonna settimanale alla famiglia Cataldi, si' proprio quella dei supermercati, perche' in questa settimana si e' "consumato" un gesto "sportivo" che esalta lo spirito della famiglia, e nel "nome" del calcio o per la "passione" per il calcio, si esalta l'amore reciproco, lo spirito della famiglia inteso come unione di intenti e finalita'. E mi spiego.
I Cataldi sono tutti grandi tifosi di calcio: papa' Frank ed il primogenito Dominic juventini incalliti, Tony, il general manager, "interista in disgrazia". Mamma Rosa e sorella Mary ammiccano neutrali (ma forse pre-diligono il …..Catanzaro o il Vigor Lamezia!). Nessuno perde una gara che e' una e neppure una trasmissione di "Soccer City" alla Chin.
Una decina di giorni fa lo "storico" negozio di Keele Street ha chiuso i battenti dopo una vita di servizio alla comunita'. Papa' Franco lo ha creato dopo l'esperienza di Eglinton e Dufferin, lo ha modellato a sua "immagine e somiglianza" e con l'aiuto di tutta la famiglia lo ha reso centro insostituibile degli italo-canadesi di North York. 25 anni sono passati e vederselo abbattere per far spazio a torri e grattacieli di cemento e' un po' come vedersi lasciar casa al figlio appena sposato.
Papa' Frank e mamma Rosa erano tristi ieri e lo sono da diversi giorni; ma e' una tristezza mitigata dalla gioia del successo del business, ora in Market Lane a Wood-bridge, guidato proprio dai figli a cui hanno ceduto il testimone. E per rendere la pillola meno amara ecco che i figli sono andati in soccorso di papa' Frank regalan-dogli la tournee' calcistica che Soccer City con le agenzie Sarracini, sta organizzando per l'inizio di dicembre. Juventus-Atletico Madrid (oltre a Inter-Udinese e Roma-Manchester) nel "mitico" Juventus Stadium di Torino: un sogno a lungo accarezzato e che ora diventa realta'. E ben meritato caro papa' Franco!
Io i "Cataldis" li ho sempre ammirati molto perche' persone intelligenti, fortunate e volonterose come pochi. Ma se intelligenza e fortuna sono importanti ,soltanto la volonta' e' decisiva, ed i Cataldi ne sono la quintessenza! L'intelligenza, anche vivacissima,ma pigra ed inerte non fa progredire di un passo; cosi' la fortuna non puo' condurre lontano se non viene sostenuta ogni giorno. Ma la volonta' basta a tutto da sola. E' lei che fortifica con l'allenamento quotidiano, le possibilita' dell'intelligenza; e' merito suo se anche la fortuna contraria tante volte, e' costretta a diventare favorevole.
Credete che tutti gli uomini affermati siano dei grandi ingegni? Neanche per sogno. Sono stati prima di tutto, e per anni, con caparbieta', degli uomini volonterosi, ed e' stata la loro fanatica ansia di arrivare ad aguzzare e moltiplicare l'intelligenza. Proprio come quella di Franco Cataldi, papa' Cataldi: in lui tutta la volonta' potente come un'energia scatenata della natura: ed e' per essa che hai vinto caro Frank!
Adesso tocca a Dominic,Tony e Maria…ma credo che i "vecchi insegnamenti" della tua Acquadauzano (paese Natale, 375 abitanti, 700 metri sul mare sopra Lamezia Terme) siano proprio serviti…….e speriamo che la Juve contro gli spagnoli possa…..imitarti!

A proposito, se siete interessati ad unirvi a noi dal 5 all'11 dicembre prossimo per le tre partite che ho menzionato sopra, scriveteci un' email a
soccercityshow@gmail.com o chiamate le agenzie di Ontario Sarracini al 905 695 4000 o Niagara Travel ,per gli amici della Penisola, al 1-905- 935 5735.
Anthony Sarracini e Victor La Fratta guideranno il gruppo assieme a me.
Un'occasione da non perdere!
Mandi Mandi

10 ottobre 2014

Non so che scrivere: il che non e' certo un bell'inizio per colui che settimanalmente tiene una rubrica su un giornale.
Ho pensato di parlarvi dell'arbitraggio del Sig. Rocchi in Juventus-Roma ma, sono letteralmente esausto, dopo la maratona di lunedi' scorso a Soccer City ed i "botta e risposta" tra Massimo Nicoletti e Nicola Torchia, Vito Caressa ed Adriano La Viola, i direttori Paolo Di Paola e Massimo Oreggia ed a quelli consumatisi sulla segreteria telefonica del mio cellulare tra i vari Salvatore Servello, Davide Flammia, Annibale Merante, Giacomo Stecher, Daniele Japeti e via dicendo.
Ho pensato di "sfrugugliare" i "grandi protagonisti" delle nuove elezioni dei Comites, ma mi sono arenato di fronte alla mia "tolleranza-zero" nei confronti dei "soliti" protagonisti oramai.....ottuagenari, che usano l'istituzione come circolo autoreferenziale scordandosi della comunita' at large. Anzi, mi son detto, perche' non inventare una legge che renda obbligatorio il pensionamento "da tutto" al compimento del 65mo anno di eta'?.....largo ai giovani.......tutt'al piu' per noi , e mi ci includo anch'io, perche' non la creazione di uno "youth club under 100"??????? Poi capisco che e' territorio impraticabile: non frega niente a nessuno, sopratutto ai giovani, e senza i "vecchietti pensionati" dei vari Patronati, voterebbe nessuno……auguri Console Pastorelli !
Ma tiremm innanz........alzo gli occhi dal computer e sullo schermo televisivo di fronte a me compare l'immagine di Barack Obama, il presidente degli Stati Uniti. E' alle prese con i tagliatori di testa dell'Islam, un pericolo da non sottovalutare. Lo guardo attentamente. Come e' invecchiato da quando, nel 2007, sette anni fa, spopolava nel mondo con il suo leggendario "Yes we can!" Era bell'abbronzato - avrebbe detto Berlusconi - faceva impazzire le donne, affascinava tutti. Ora ha lo sguardo spento, i capelli brizzolati, le rughe sotto gli occhi......
Eh,.....che cosa strana il tempo....scivola via cosi' silenzioso che nessuno se ne accorge; eppure lascia impronte dappertutto, scava le rughe, tinge di bianco i capelli, screpola i muri, corrode il ferro, ingiallisce le pagine dei libri,fa appassire i fiori e marcire la frutta. E' come un mostro invisibile con miliardi di piccole mani crudeli che scalfiscono, scavano, uccidono, schiacciano. Ma se lo osserviamo minuto per minuto, se tentiamo di controllare il suo lavoro, non ci rendiamo conto di niente......ecco questo e' il tempo:guardiamoci in uno specchio anche venti volte al giorno; ci sembrera' di essere sempre uguali, ma non e' vero!....solo il cuore resta miracolosamente intatto.......
Chiudo con la terribile tragedia di Jules Bianchi, il pilota di Formula Uno, che, mentre sto scrivendo queste righe, sta ancora combattendo tra la vita e la morte. Guardavo domenica notte il Gran Prix del Giappone. E' sempre una tragedia….visiva, un gran premio che si corre alle due di notte (ora di Toronto)…….gli occhi fanno pau-pau ed ogni tanto la nebbia del sonno ti colpisce creandoti minuti di vuoto assoluto. Non avevo capito subito la tragedia del pilota elvetico e non mi ero nemmeno reso conto della dinamica esatta dell'accaduto. Ho cominciato a rendermi conto ascoltando Amedeo Goria, il presentatore della "Giostra del Goal" che cercava di spiegarci bollettini medici incomprensibili. Danno assonale diffuso - diceva. Un termine che ignoravo completamente. Poi mi sono messo a piangere quando ho capito che questi "assoni" sono i conduttori che trasmettono il segnale elettrico tra i neuroni. Nei maggior parte dei casi il danno assonale causa interruzioni permanenti e irreversibili. In parole semplici e profane e' come se tra il cervello che comanda e il corpo che ubbidisce ci sono questi fili che non funzionano piu'. Insomma la rete elettrica e' andata in default…..povero Jules, a soli 25 anni……forse non sarebbe troppo sbagliato augurarti un mandi definitivo…….ma non e' giusto!

3 ottobre 2014

Voglio iniziare facendovi sorridere.
Frank D'Angelo, amico e sopratutto artista di valore qui in Canada, posta sulla sua pagina di Facebook quanto segue: "My nieve friend just got scammed online for $200. He bought a penis enlarger. They sent him a magnifying glass, with a disclaimer. Please do not use in the Sun." che tradotto in italiano fa piu' o meno cosi: "Un mio amico particolarmente naif e' stato appena truffato on-line di 200 dollari. Aveva comprato un ingranditore di pene. Gli hanno inviato una lente di ingrandimento con l'avviso: si prega di non utilizzarla al sole!"
Ma Facebook non si limita a presentarci fatti drammatici o di un'esilirita' unica come quello menzionato , ma ci permette anche di seguire minuto per minuto gli avvenimenti quotidiani. E leggendo Facebook questa settimana, mi viene spontanea la "sensazione" che il famoso cantante bolognese Gianni Morandi non cantera' piu' qui in Canada ed in particolare a Montreal per un bel pezzo. A lui si deve infatti il fallimento della trattativa giunta ormai in dirittura finale, per il passaggio della proprieta' della squadra di calcio del Bologna all'impero dei Saputo di Montreal, il re dei formaggi.
Morandi, presidente onorario del Bologna e membro del Consiglio di Amministrazione aveva prima bussato a Toronto convincendo Angelo Baldassarra ad iniziare trattative comunque sfumate quasi subito, poi si era rivolto a Joey Saputo, figlio del magnate Lino Saputo, e presidente della squadra di calcio dei Montreal Impact della MSL. Questi con un avvocato italo-americano di New York, tale Joe Tacopina, non solo si erano detti disposti a rilevare il club felsineo ma avevano addirittura dato una caparra da un milione di Euro.
Poi,a cose gia' praticamente fatte, il re del caffe' italiano (Segafredo) Massimo Zanetti, ha ricapitalizzato con 6 milioni di euro la societa' e cacciato direttamente dall'uscio di casa Saputo e Tacopina.
Joey & Joe erano a Bologna e si son fatti fotografare a stringere mani con il sindaco Virginio Merola e il vescovo della citta', Monsignor Vecchi. L'accordo tra l'attuale e contestato presidente del Bologna , Albano Guaraldi e il duo Saputo-Tacopina pareva cosa fatta: 1 milione di euro come cauzione per aprire la due diligence e subentrare, pro-babilmente ad ottobre, in un progressivo aumento di capitale entro il 15 ottobre per 13 milioni di euro, pena il possible fallimento del club.
In pochi giorni però qualcosa deve essere andato storto.
Il CdA del Bologna riunitosi ancora una volta per valutare l'offerta nordamericana non è rimasto soddisfatto delle garanzie degli investitori: il milione è blindato e non si può toccare, in più è sembrato che gli americani facessero correre la società verso il fallimento per poi risanarla. Un giochino contabile che avrebbe creato non pochi grattacapi a Guaraldi e soprattutto a Zanetti, socio di minoranza del club, che con la storica azienda " Zanetti Beverage Group" deve a breve quotarsi in borsa.
E' qui che entra in scena Gianni Morandi che assicura mas-sima autonomia per il ritorno di Zanetti, volando, anzi guidando la propria auto fino a Treviso e firmando lo storico accordo con tanto di foto su Facebook nella pagina del cantante.
6 milioni di euro dal conto corrente privato del magnate veneto, altri 6-7 milioni in arrivo a Natale, prossimo azze-ramento del cda.e soprattutto la notizia che in poche ore ha fatto imbestialire i tifosi sui social network, Guaraldi che rimane in carica come presidente.
Ora il colpo di scena finale che cancella Tacopina e Saputo, il vero businessman del fondo americano, intento a trasformare nei piani di questi giorni il futuro centro tecnico della società rossoblù alle porte di Bologna in una sorta di spazio commerciale di prodotti alimentari suoi e non solo, a pochi passi e in sinergia con Fico di Farinetti. E le reazioni dei tifosi si sfogano sulla pagina Facebook. Fra gli oltre mille commenti alla foto che ritrae i quattro "salvatori" italiani del Bologna, tra improperi e volgarità assortite, la parola più gentile pare essere "vergognatevi".
Una bella partita di poker, gioco di cui Morandi - si dice - sia gran maestro!

26 settembre 2014
Primo pensiero quest'oggi per un gio-vane calciatore della nostra comunita' che cerca di sfondare nel mondo dei professionisti. Il 20enne torontino Chri-stopher (Cristoforo) Mannella - genitori originari di Serra San Bruno (Vibo Va-lentia) - che approda ai Toronto FC della MSL. Forse quando leggerete queste righe avra' gia' debuttato in prima squadra.
E' da tutti definito un vero e proprio "talentino": centrocampista alla Pirlo, e' il capitano della squadra della "Junior Academy" del club torontino con cui gioca dal 2009. E' il decimo virgulto uscito dalle giovanili della squadra torontina a firmare un contratto pro-fessionistico con teams della MSL. Sono doppiamente felice per i successi del ragazzo in quanto nipote di un grande sostenitore di Soccer City: Cosmo Mannella, Business Manager del Sindacato LIUNA per la regione dell'Ontario. Cosmo che da grande tifoso juventino sta sfidando quest'anno Carmine Principato, Business Manager della 506, "infinitamente romanista" - come ama definirsi e che proprio in questo fine settimana sara' all'Olimpico di Roma per assistere a Roma-Chievo. Beato lui!
Cristopher-Cristoforo e' un classe 1994, 20 anni quindi, l'eta' giusta per sfondare e magari attrarre anche l'interesse di qualche blasonato club d'Europa o d'Italia, alla stregua di De Guzman approdato recentemente al Napoli. E mentre penso ai 20 anni di Mannella ed al 1994 sua data di nascita, come d'incanto, da non so dove, mi spunta tra le mani uno sbiadito volantino, un "C.N.S.L. Soccer Magazine", copia ingiallita del pro-gramma dell'allora lega professionistica locale, la Canadian National Soccer League.
E' un bel vedere ma sopratutto un bel e nostalgico andare a "ritroso nel tempo", cosa che per noi attempati scribacchini di sport , non fa mai male!!!
Vi leggo e riporto. Squadre iscritte 9 nella "Western Division" e 5 nella "Eastern Division". Ci sono nomi "leggendari" per la nostra comunita' italo-canadese: Toronto Italia e Toronto Rockets, ma anche i Toronto Jets e la Roma di St.Catherines per non menzionare il St.Leonard Corfinium di Montreal. Il "Commissioner" e' Rocco Lo Franco con Armando Di Fruscio Vice Presidente e Tony Fontana tra i direttori. Nella Toronto Italia il Chairman e' Mariano Elia, il Presidente e' Antonio Mazzotta. Tonino Porretta funge da "Public Relations" e nel direttivo riconosco i nomi di Adriano La Viola,Filippo Di Diano, Tony Marrone, Mario Marra e Joe Fantini. Allenatore e' Carlo Del Monte con i "leg-gendari" Duilio Bonin ed Elio Scarcello rispettivamente "Equipment e Bench Manager"….. OMNI TV si chiamava ancora "Channel 47" e tra gli sponsor nomi sbiaditi e svaniti nel tempo come "La Luna Ballroom", "Colosseo Bakery", "De Francesco Signs" e "Al Palladini".
Pasquale Fioccola e' invece il presidente dei Jets con Adam Pagliaroli grande "coach" e tra gli sponsors la "Ferma", sia agenzia di viaggio che ditta di edilizia dell'amico Ferragine da Acquadazuno, a un tiro di schioppo da Lamezia. E come non ricordare I Rockets di Antonio Fontana, di Fred Dominelli, di Hector Marinaro e di quella "bionda tendente al rosso" Susan Fazari che in qualita' di assistente del General Manager faceva impazzire un po' tutti? Tra gli sponsors anche Ciao Radio 530 che allora si identificava in Angelo Cremisio. Tra i giocatori come non ricordare i portieri come Carmine Isacco (Tor. Italia), Dino Perri (Roma) o Angelo Ortepi(Jets) e tra I bombers quel Tomasz Radzinsky che poi fece parlare di se anche in Europa prima con l'Anderlecht e poi con l'Everton o quel Sante Cesario, altro calabrese doc, di San Fili (Cosenza), nato e cresciuto in una famiglia che del calcio e del pallone ha fatto una ragione di vita…………Ragazzi che tempi !
Sulla rivista ci sono gli auguri del Primo Ministro del Canada di allora, Brian Mulroney ma anche quelli del Ministro Provinciale Tony Silipo……Tony, come tanti altri nomi letti al volo, non ci sono piu'….mi viene il magone…. Mandi.mandi

19 settembre 2014

Antonino Pio Scaini: amico e fratello, ex manager della Famee Furlane, assi-curatore di professione, gran pescatore per diletto. Uomo di principio e di grandi valori umani. L'ho rivisto con infinito piacere ad una riunione di "illuminati"; esce ormai poco causa l'instabilita' di un fisico che scricchiola un po' troppo.
"Mi sono chiesto tante volte - mi dice, -perche' le gioie siano cosi' brevi e i dolori cosi' lunghi. In fondo c'e' il dolore di una morte, ma anche la gioia di una nascita: ci sono le malattie, ma anche i periodi di buona salute; le amarezze, gli sconforti, le collere, ma anche le soddisfazioni, le speranze, i giorni sereni; c'e' a volte l'assillo della miseria, ma anche la sicurezza di una casa e di un guadagno; le offese della malvagita' ma anche i doni dell'amicizia".
La risposta Tonino mi sembra semplice. Tutti noi riteniamo, e chissa' per quale ragione, che nascere perfetti, godere buona salute, avere a sufficienza per vivere, trascorrere giornate serene, ottenere giusti riconoscimenti, guadagnare l'amicizia del prossimo, siano condizioni "asolutamente" normali. E tutte queste cose si accettano con indifferenza, come un doveroso compenso del destino. Al contrario consideriamo "as-solutamente anormale", anzi crudele ed ingiu-sto,qualsiasi dolore o malanno o contrarieta'.
Non parliamo poi della morte; evitiamo perfino di nominarla! Cosi', sorvolando sulle gioie e accanendosi sui dolori, non apprezziamo le prime ed ingigantiamo le seconde.Il risultato e' che non riconosciamo il bene come meriterebbe e lasciamo che il male oscuri i nostri cieli. Ma sbagliamo. Per la vita, infatti, bene e male, gioie e dolori, sono solo momenti inevitabili dell'espe-rienza umana e terrena. Bianco e nero, un pavimento che conosci benissimo e su cui dobbiamo camminare. Auguri mio vecchio!
Ed auguri anche a Jerry Guerra, Mario Lorenzutti, Gino e Gigliola Russignan, Fabio Campagna, Enzo Colombo, Maria Carusone,Adriana Gobbo, Konrad Eisenbichler, Giuseppe Virdo', Nino Greco, Loretta Cal,Decimo Valent, Robeto Martella, Guido Braini, Wanda Stefani, soltanto per citare i primi nomi che mi vengono in mente, protagonisti anche loro del "Musical-Civilta'" Magazzino 18 presentato da Simone Cristicchi in fine settimana alla Famee Furlane. La Storia delle Foibe, degli "esodati del '47" e cioe' l'esodo dei 350mila "italiani" di Istria, Fiume e Dalmazia, vittime dei "titini" comunisti. Spettacolo unico ed indimenticabile e la-crime a volonta'. Per voi tutti l'undicesimo co-mandamento: "Per non dimenticar.....".
Infine il calcio. Inter e Milan vanno a braccetto con Juve e Roma; dopo due giornate delle "grandi" sembra in crisi solo il Napoli. Icardi centravanti dell'Inter autore di una tripletta viene salutato cosi' dall'amico Navlis Furlan :"Credo che Wanda sia incinta...e probabilmente Icardi e' stato messo "a secco".....i risultati si vedono...". Perde Zeman ed il suo Cagliari e per Antonio Monni le dichiarazioni del tecnico boemo sono dogmi: "...rigore e' quando arbitro fischia e purtroppo per noi oggi arbitro non ha fischiato abbastanza...." E domenica c'e' gia' Milan-Juve, la piu' classica delle classiche.
Infine per i miei amici "delle serate vuote" che faticano ad arrivare a fine mese, la classifica dei calciatori italiani piu' pagati.
Il calciatore più pagato e' il romanista Daniele De Rossi cui la Roma corrisponde 6,5 milioni di euro netti. Completano il podio virtuale il centravanti del Napoli Higuain secondo con 5,5 milioni di euro, e lo juventino Carlito Tevez con 4,5 milioni, anche se con i bonus potrebbe incrementare di circa un milione di euro.Non male il "Tedesco-che-non-fa-un gol" Mario Gomez settimo a 4,2 milioni e Buffon e Mexes del Milan fermi a 4 milioni.
Curiosita' su curiosita'. Sapete chi sono I "piu' poveri"?
Il 28enne difensore dell'Empoli Perticone, guadagna solo 90mila euro netti a stagione mentre in assoluto I primi tre posti spettano a giovani appena promossi dalla Primavera come Ettore Gliozzi, attacccante del Sassuolo, 18 anni;20mila euro a stagione, Marijan Coric, portiere del Parma, 19 anni;25mila euro a stagione e Abdoul Meyker Yabrè, centrocampista del Cesena, 19 anni con 48mila euro.
Anche il sottoscritto rientra in quest'ultima classifica speciale. Mandi !

12 settembre 2014

Oggi "lavoro" poco e come molti stu-denti (ah l'anno scolastico e' appena iniziato...) ho deciso di "copiare".
Ho infatti deciso di proporvi le "pagelle" degli azzurri dopo la vittoria in Norvegia martedi' scorso, redatte da un amico in-contrato casualmente durante le ferie italiane e che mi si e' autoimposto come "corrispondente" italiano di "Soccer City": Daniele Japeti. Bella la sua "presentazione" sulle spiagge di Calabria: "sono un giornalista sportivo free-lance, ma data la crisi del settore, come lavoro, faccio l'addetto ai servizi di sicurezza allo stadio della Juventus a Torino. E dire che io sono di fede milanista !".....
Eccovele, sono veramente divertenti.

Buffon, S.V.(solo Vangeli): oggi lo si vede meno dei preservativi in Angola. La Partita della Pace l'ha cambiato dentro: quando Conte gli comunica il terzetto difensivo lui non perde la calma e nomina solo i santi di Marzo. CONVERTITO
Bonucci, 7: con Astori e Ranocchia di fianco sem-brerebbe un fenomeno anche Paolo Belli ma oggi non sbaglia veramente nulla, a metà secondo tempo si spinge in avanti con personalità a chiudere il 2 con handicap. Qualcuno gli dica che deve smetterla di pubblicizzare la sua pagina di scommesse tra i commenti ai miei post. MARCO BALDINI
Ranocchia, 6: tocca il primo pallone con i piedi al 70' orchestrando l'azione migliore della Norvegia. ANFIBIO
Astori, 6: da buon italiano molesto arriva in Norvegia pensando solo ad appoggiarlo a tutte le bionde che trova, ovviamente torna in Italia con più schiaffoni in faccia che palloni toccati. Ordinato e attento, ma i piedi li ha lasciati nel bagaglio a mano. ARRAPATO
Darmian, 6: vedere Molinaro allenarsi tutti i giorni gli ha fatto perdere la sensibilità del piede destro; visto il clima rigido della Norvegia aveva deciso di portarsi le Timberland, metterle anche per la partita è stato un po' di cattivo gusto. VIP DI TORINO
Florenzi, 5.5: si gira tutta Oslo impennando in motorino con Immobile e Conte è costretto ad andare in questura a pagare la cauzione prima della partita. SPETTINATO
De Rossi, 7.5: il Dan Bilzerian del Grande Raccordo Anulare gioca una partita da migliore in campo alzando il livello di alcolismo medio in campo. Conte gli assegna le chiavi del centrocampo ma lui le usa per rigare la macchina di Candreva. DISPETTOSO
Giaccherini, 6.5: non gioca titolare nemmeno in cortile con suo figlio, ma ogni volta che veste la maglia azzurra sembra un pilastro. O forse un comodino. LO GNOMO CON L'ASCIA
De Sciglio, 6.5: gli spunta il primo pelo pubico durante una galoppata sulla fascia e durante l'intervallo il gruppo decide all'unanimità che è pronto per il battesimo alternativo by Angelino Ogbonna. Nel secondo tempo va anche al tiro dal limite ma ormai correva già male. TEEN ABUSED by BBC
Immobile, 5.5: Occhi azzurri, capelli biondi e la tecnica di base da Scandinavo zoppo. Sarebbe il tipico ragazzo norvegese, poi però ci sono anche le interviste in na-poletano. Tanta buona volontà ma per fermare un pal-lone di prima deve bucarlo col pugnale da rissa. FALSO INVALIDO
Zaza, 7.5: lo jihadista più stressato della Basilicata parte subito forte cantando l'inno della Siria, poi si regala una grandissima prestazione e un gol con esultanza verso La Mecca. STRISCIA DI ZAZA

Spero che vi siate divertiti!
In conclusione cambio alla Ferrari: il canadese Mar-chionne non si ferma piu'. Adesso e' diventato anche presidente della Ferrari. Speriamo che possa emulare Antonio Conte e tornare alla vittoria…..
Mandi Mandi

5 settembre 2014

Al mio rientro dalle vacanze italiane mi attende una bella sorpresa. Non e' legata al mondo del calcio ma ad un tema che da sempre occupa una posizione di pri-mo piano nel mio cuore e nei miei pensieri: la tragedia dei "giuliano-dalmati". Alcuni mesi fa il noto cantautore italiano Simone Cristicchi ha presentato un recital intitolato "Magazzino 18" che fece scalpore in tutta Italia, scatenando tra l'altro, non poche polemiche; polemiche che solo in Italia sanno fare......"politiche", "di parte", "sporche" perche' vanno ad infangare la verita' e poco hanno a che fare con la realta'....
Parlare di quelle popolazioni "italiane" che (nell'im-mediato dopoguerra) hanno varcato (in tutta fretta) il confine e si sono sparpagliate per i nuovi quartieri di alcune città italiane, è stato un rischio... ma Cristicchi lo doveva fare per rispondere al suo cuore, ancora la-crimante per aver visto da vicino il reale Magazzino18 a Trieste: simile a quelli che si trovano nei vari campi di concentramento nazisti. Simone Cristicchi nel suo spettacolo non ha offerto risposte, ma ha avuto il coraggio di parlarne. E come al solito lo ha fatto in prima persona, calandosi nei panni di chi l'ha vissuti.
L'amico Guido Braini, figura storica del club Giuliano-Dalmato di Toronto- ed il prof. Konrad Eisenbichler mi comunicano che lo spettacolo, sponsorizzato dalla re-gione Friuli Venezia Giulia, sbarchera' ora anche da noi a Toronto, il 12 Settembre presso la Famee Furlane di Woodbridge e sara' preceduto, il giorno prima (casual-mente sara' l'11 settembre....) da un dibattito aperto al pubblico presso l'Istituto Italiano di Cultura , orga-nizzato in collaborazione con l'Associazione Giuliano nel Mondo.
" Una sedia, accatastata assieme a molte altre, porta un nome, una sigla, un numero e la scritta "Servizio Esodo". Simile la catalogazione per un armadio, e poi altri numeri, altri nomi... Oggetti comuni che accompagnano lo scorrere di tante vite: uno scorrere improvvisamente interrotto dalla Storia, dall'esodo.Con il trattato di pace del 1947 l'Italia perdette vasti territori dell'Istria e della fascia costiera, e quasi 350 mila persone scelsero - da-vanti a una situazione intricata e irta di lacerazioni - di lasciare le loro terre natali destinate ad essere jugoslave e proseguire la loro esistenza in Italia.
Non è facile riuscire davvero a immaginare quale fosse il loro stato d'animo, con quale sofferenza intere fami-glie impacchettarono tutte le loro cose e si lasciarono alle spalle le loro città, le case, le radici.
Simone Cristicchi, il popolare cantante italiano vincitore del Festival di Sanremo 2007 con il brano "Ti regalerò una rosa", è rimasto colpito da questa scarsamente frequentata pagina della nostra storia ed ha deciso di ripercorrerla con questo spettacolo musicale che prende il titolo proprio da quel luogo nel Porto Vecchio di Trieste, dove gli esuli - senza casa e spesso prossimi ad affrontare lunghi periodi in campo profughi o estenuanti viaggi verso lontane mete nel mondo - lasciavano le loro proprietà,in attesa di poterne in futuro rientrare in possesso: il Magazzino 18.
Coadiuvato nella scrittura da Jan Bernas e diretto da Antonio Calenda, Cristicchi è partito proprio da quegli oggetti privati, ancora conservati al Porto di Trieste, per riportare alla luce ogni vita che vi si nasconde, realiz-zando uno spettacolo che è presto diventato uno degli eventi teatrali italiani della stagione Uno spettacolo che spero vedra' in prima fila i nostri figli e nipoti, i piu' giovani insomma: anche loro devono sapere "del nostro olocausto"….
Dulcis in fundo il calcio: e' partita la nuova stagione, gioca la nuova nazionale di Antonio Conte. Lunedi' tornera' "Soccer City" a tenervi compagnia al lunedi' sera dalla CHIN FM (5 p.m.) Lo faremo con il "botto": vi presentermo un nuovo fenomeno del calcio canadese ingaggiato da uno squadrone italiano ! Ha solo 13 anni, vive a Vancouver, i genitori sono veneti. Ascoltateci per saperne di piu! Mandi Mandi

18 luglio 2014


Oggi vi parlero' solo ed esclusivamente di Roberto Baggio, Toto' Schillaci, Bruno Giordano, Franco Baresi e non solo, anche di GianLuca Zambrotta, Daniele Massaro, Paolo Di Canio, Simone Perrotta per citare i piu' famosi.
Di un "Pallone d'oro", di un "Golden but mondiale", cinque campioni del mondo, venti plu-ridecorati in Europa e nel mondo,e un......casino di scudetti i cui zero alla fine non si contano proprio piu': e' la nazionale italiana delle vecchie glorie che giochera' lunedi' sera al BMO contro la pari nazionale di Portogallo.
Ma per farlo vorrei partire un po' da lontano e citare il pensiero di due "grandi", proprio sul giornalismo.
Il Mahatma Gandhi,politico,filosofo e guida spirituale del popolo indiano e non solo diceva: "Ritengo un dovere dei giornalisti non porgere altro che i fatti ai loro lettori".
Giorgio Napolitano,attuale presidente della Repubblica Italiana aggiungeva: "Se il giornalista e' cieco vede solo le ombre. Se il giornalista non e' cieco vedra' anche le luci".
E allora perche' non porgere i "fatti veri" ?
Zambrotta non ci sara'…..falso, e' gia' negli States da due giorni….).
Baggio forse ?... Ma come? Ha addirittura registrato un messaggio in audio e video confermando la sua presenza e salutando la comunita' italiana di Toronto…
E allora perche' vedere solo le ombre e non le luci?
Mancheranno si' Maldini, Grosso e Materassi ma gli altri ci saran tutti; e son fior di campioni !!!
Lo confermano gli organizzatori (Diodati padre e figlio…), lo confermano i dirigenti degli Shooters a cui si deve la serata all'Embassy Grand di Adriano La Viola.
Lo conferma l'avvocato Ken Cancellara a cui si deve sopratutto la presenza di Roberto Baggio: "e' un peccato leggere, intorno ad un avvenimento che esalta la co-munita' italiana ed una delle sue massime espressioni come il calcio, articoli "con verita' sommarie" .

Questa la lista dei giocatori che scenderanno in campo lunedi' sera e che potremo abbracciare domenica al-l'Embassy: Giovanni Galli (Fiorentina,Milan,Napoli, 19 presenze ,2 coppe dei Campioni); GianLuca Zambrotta (Bari,Juventus,Barcellona e Milan, 98 pres. Campione del Mondo 2006); Franco Baresi (Milan, 81 pres. Campione del Mondo '82, vice Campione nel '94 negli USA e bronzo a Italia '90); Attilio Lombardo (Sampdoria e Juve, 19 pres. Champions e scudetti); Daniele Massaro (Fiorentina,Milan e Roma, Campione del mondo '82 e argento nel '94, 15 pres.); Paolo Di Canio (Lazio, Juventus,Milan, Celtic e West Ham, Vice Campione d'Europa); Bruno Giordano (Lazio e Napoli, 13 pres. Capocannoniere camp. Italiano); Simone Perrotta (Juventus, Chievo, Roma , 48 pres. Campione del Mondo 2006 ed Europeo under 21); Toto' Schillaci (Juventus,Inter e Giappone ,16 pres. Capocannoniere ai Mondiali '90); Evani Alberigo (Milan e Sampdoria, 15 pres, Vice Campione USA '94, all. Nazionale under20); Marco Del Vecchio (Udinese,Inter e Roma, 22 pres. Campione d'Europa Under 21, Capocanniniere derby di Roma); Massimo Oddo( Lazio,Milan e Bayern Monaco, Campione del Mondo 2006, e Simone Barone(Parma, Palermo e Torino, Campione del Mondo 2006, 16 pres.)
Oltre logicamente a Roberto Baggio!

Credo piu' luce che ombra!
"Leggo di velate accuse, interventi legali ed amenita' simili…..ci dice Manuele Diodati.
“Abbiamo informato la Federazione Italiana che a quanto ne sappiamo sta valutando il da farsi anche in sede legale.. Ma che tristezza! E pensare che quando abbiamo saputo di "possibili eventuali defezioni" - cosa comunque "normale" quando si organizzano incontri di calcio , abbiamo fatto i salti mortali per assicurarci la presenza di Roberto Baggio, il "numero uno del calcio italiano in assoluto ! Ma si sa….fa sempre piu' notizia se l'uomo morde il cane e non viceversa!!!! ".
Resta la soddisfazione - aggiungiamo noi - che la comunita' italiana per la prima volta vedra' all'opera l'ultimo "Pallone d'oro" che l'Italia abbia sfornato, Can-navaro a parte. E forse anche l'ultimo vero "numero dieci"!

11 luglio 2014

Martedi' ore 16.00. Troppo tardi per il pranzo, troppo presto per la cena. Ma l'ora giusta per Brasile-Germania, prima semifinale di Coppa del Mondo.
Non si puo' perdere una gara che promette "tutto ed il contrario di tutto". E cosi' e'. Computer sul tavolo proprio di fronte al "40 e rotti inches" (ovvero i mega televisori dei nostri giorni), snack all'americana di fianco e via, si parte ! Bum-Bum-Bum-Bum; 1-2-3-4-in meno di trenta minuti. I panzer tedeschi sembrano al fronte ed i poveri cariocas dei talebani in fuga….Alla fine sara' un 7 a 1 che sa di umiliazione, disfatta, tragedia da un lato e forza, decisione, strapotere dall'altra.
Guardo incredulo le immagini che scorrono in tv e resto annichilito. Il volto di un bimbo brasiliano in lacrime, le tensioni sociali e non solo in tutto il paese sudamericano, la delusione dipinta sui volti del calciatori verde-oro, le polemiche anche rabbiose contro Scolari & co. Il mio pensiero non "elimina" i paragoni con l'ignominosa Italia di Prandelli e questo pensiero mi porta al 1962 (non avevo ancora dieci anni!), al Mondiale giocato in Cile: quante similitudini a cominciare dalle "baruffe" interne nel clan azzurro ed all'eliminazione per mano del Costarica ed ancora agli arbitraggi impossibili di Moreno Rodriguez oggi e Kenneth Aston nel '62. Come nel '62 questo e' stato anche il Mondiale delle stelle mancanti; l'argentino Alfredo Di Stefano (che ci ha lasciati proprio in questi giorni…)- che avrebbe dovuto indossare la maglia della Spagna s'infortuno' alla vigilia, Pele' gioco' una partita e mezzo e si stiro',Rivera e Altafini pagarono le "follie" dirigenziali italiane,Jascin fu picchiato dal cileno Landa. Fu, come questo, anche il mondiale degli arbitraggi "strani" con i cileni nelle vesti di picchiatori ed i direttori di gara nel ruolo di complici. Domani si giochera' l'altra sfida: Olanda-Argentina, Robben contro Messi. Quando leggerete questo articolo saprete gia' il risultato e potrete - probabilmente - sbeffeggiarmi, ma punto piu' sul pelato olandese che sull'erede di Maradona. E poi Robben e' un'ala vera, proprio come quel Manuel Francisco Dos Santos "Garrincha" (che vuol dire "passerotto"), grande protagonista del Brasile iridato del '62. Una gamba piu' corta dell'altra, causa la polio, che gli permetteva dribblings mai visti.Contro Costarica ho visto Robben al 120mo minuto,fare una discesa da 50 metri che nemmeno un ragazzino di 18 anni si sarebbe potuto permettere. Altro che Balotelli!!! Consoliamoci cosi'!
Un saluto per concludere a Don Danilo D'Alessandro, parroco di Maierato, piccolo centro in provincia di Vibo Valentia e grande comunita' trapiantata qui a Toronto.La sua comunita' lo attendeva al club sito su Friuli Court in Woodbridge ma un probabile equivoco non gli ha permesso di presenziare: grande occasione perduta e ci dispiace sinceramente per i tanti soci intervenuti a cominciare dal neo presidente Joe Fusca. In compenso Don Danilo si e' lanciato in un "improbabile" difesa ….alla brasiliana direi scherzando!.....su quanto accaduto ad Oppido Mamertino e l'ormai "internazionalmente famoso" inchino della Madonna in Processione a salutare il "capobastone" del luogo.
Don Danilo scrive su Facebook: "A proposito di inchini.... Il lavoro pastorale richiede pazienza e pedagogia ed è troppo facile giudicare stando dietro le scrivanie oppure occupando i salotti televisivi. Come bene ha detto qualcuno, siamo preti e non poliziotti! I mafiosi sono scomunicati, chi abortisce o collabora all'aborto è scomunicato, chi appartiene alla massoneria è scomunicato. Eppure quante di queste persone entrano in chiesa e noi non sappiamo nulla se non quello che proviene dal sentito dire del senso comune. Cosa dovremmo chiedere? Un certificato antimafia? Una diagnosi medica? Un attestazione di iscrizione alla loggia??
Anche a sentire i vescovi non c'è un pensiero comune e ognuno esprime legittimamente una opinione a seconda dell'opportunità. Poi non parliamo di marescialli, onorevoli, sindaci, giornalisti... Ognuno tira l'acqua al proprio mulino per opportunismo. Si sa che durante il periodo estivo i Tg sono scarsi di notizie. Qualcosa si doveva escogitare per far rimbalzare qualche notizia che mettesse nello stesso brodo preti e mafiosi. Cari amici c'è molto da imparare e conviene dedicarci alla sostanza e non agli accidenti". Potrei anche essere d'accordo ma credo che un sacerdote che si rispetti (senza dover essere un eroe) conosca il proprio "gregge" è i propri "pascoli" e non dovrebbe aizzare i fedeli a schiaffeggiare in chiesa un giornalista che aveva fatto un servizio magari opinabile.
Ad majora

4 luglio 2014

Signori, tutti in piedi ! Arriva Lui, il Maestro, il Sommo, il Divin Codino: Roberto Baggio. Ha accettato la "spietata" corte dell'avvocato Ken Cancellara e Chris Diodati dalla Florida, ed ha detto di si': fara' parte della "all Stars" delle Vecchie Glorie azzurre che il 21 luglio prossimo al BMO affrontera' il Portogallo. Ma non solo. Ha accettato di prendere parte al gala' che sara' organizzato dalla societa' "York Region Shooters" del duo Tony De Thomasis ed Amedeo Tantalo presso l'Embassy Grand di Adriano La Viola. Profitti devoluti al Sick Children Hospital.
La conferma mi viene data ufficialmente proprio da Ken Cancellara nell'ultima edizione stagionale di Soccer City a cui ha preso parte anche il noto cantante Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, grande amico dello stesso Baggio sin dai tempi in cui il calciatore di Caldogno militava con la Fiorentina.
Per chi non lo sapesse Roberto Baggio e' anche candidato per la panchina della na-zionale azzurra dopo le dimissioni di Cesare Prandelli. Se infatti tutti immaginano la corsa per la panchina azzurra come un affare per due (Allegri-Man-cini) o forse quattro (Guidolin-Zacchero-ni), c'è proprio il " terzo incomodo" che potrebbe far saltare il banco: Roberto Baggio.
L'idea può sembrare strana, ma il Divin Codino ha tutti i requisiti per allenare (patentino conseguito nel 2012 con il massimo dei voti) e già in passato ha provato a portare un'aria di rinnovamento in Figc. Tentativo andato a vuoto, con conseguenti dimissioni da presidente del settore tecnico. Con l'aria di rottamazione che tira, Baggio potrebbe essere nome gradito al Coni, resta solo da capire se potrà piacere a chi dovrà scegliere il nuovo ct. Già, chi dovrà sceglierlo? L'idea di Abete è formare un gruppo ristretto che si prenda la responsabilità di una scelta condivisa: lui, ha ribadito nel viaggio in aereo che riportava a casa gli azzurri, non farà alcuna proposta. Ma secondo la Figc il consiglio dimissionario può senza problemi in-dividuare il nuovo tecnico. Con l'amichevole contro l'Olanda il 4 settembre e scartata l'ipotesi di un traghettatore, l'intenzione è arrivare a un nome per consentire al nuovo tecnico di cominciare a lavorare subito. Aspettare che sia il nuovo presidente Figc a decidere è un rischio.Prima del 16 agosto sarà difficile convocare l'assemblea elettiva: la data più probabile è il 25, troppo a ridosso anche se non tecnicamente impossibile per un nuovo ct. E il nuovo presidente chi sarà? I nomi sono i soliti, nelle ultime ore si è aggiunto quello di Maldini. Baggio-Maldini, una coppia di svolta per il calcio italiano.
Insomma un fine luglio scoppiettante anche perche' - e qui il calcio c'entra poco - il 19 del mese a Pescara verra' consegnato l'ambito premio di letteratura naturalistica "Parco Majella" che per la sezione narrativa vede premiato proprio il "nostro" Kenneth Cancellara, l'avvocato lucano che ha scritto "In cerca di Marco" .
Il Ministro Tullio Guma, Console Generale d'Italia a Toronto, nella prefazione del libro scrive: " il libro di Can-cellara, e' un messaggio forte, diretto ai lettori , affinche' oguno di noi possa ritornare a sentirsi leggero e pulito in un ambiente culturale e civile sano che possa restituirci la gioia del successo, il gusto della bellezza e l'intenso piacere delle relazioni".
Chiudo con una nota triste. Alle 16 di domenica scorsa s'è spento Ulderico Sorichetti, in arte Rick Sonata. Era un amico. Rubo due righe per ricordarlo. Rick Sonata, specie se in abiti da scena con l'inconfondibile cappello in testa era il "nostro" Sinatra in miniatura. Prima che il male lo aggredisse con protervia impedendogli di proseguire oltre la brillante carriera di cantante e showman, aveva deliziato i suoi tanti fans con decine e decine di concerti, impegnandosi spesso in tributi a «The Voice» di cui interpretava l'intero repertorio.Lascia la moglie e due figlie. Nel 2010 partecipò su RaiUno alla trasmissione «I Raccomandati», con Gigliola Cinquetti come madrina d'eccezione. Davvero incredibile la sua somiglianza con Sinatra, di cui era una sorta di alter ego. Una volta il giornale «Toronto Star» pubblicò per errore una foto di Rick, scambiandolo per Sinatra, a corredo di un articolo che celebrava «The Voice». Noi ti ricorderemo cosi'.Mandi Rick-Frank, Sonata-Sinatra

27 giugno 2014

Martedi' 24 giugno: giorno infausto. Addio Coppa del Mondo, addio festeggiamenti a St.Clair o Market Lane, addio a tutto…..
Mi vedo la sfida contro l'Uruguay in "esterna" con Radio Chin che trasmette i suoi programmi da "Giuliana Bakery" nel cuore di Woodbridge. Ci sono tanti amici da Franco Preiano' a Micheal Sarracini, da Perugini a Lupo sino ai proprietari, i fratelli Antonio e Carmelo. La "triste" Italia della disfatta contro Costarica purtroppo non cambia ed in piu' si aggiunge l'arbitraggio di "Dracula" Moreno-Rodriguez che espelle ingiustamente (a mio parere) Marchisio e poi fa finta di non vedere il morso di Hannibal Suarez al povero Chiellini. Ma la sostanza non cambia: abbiamo fatto pena! Ed e' giusto cosi'…..
Sono dello stesso mio parere l'illustre Professor Carlo Coen che scrive: "esci al primo turno in un mondiale nel 2010 e va bene, puo' succedere. Esci per un pareggio stiracchiato con la Nuova Zelanda e una sconfitta ignominiosa con la Slovacchia, e va bene, puo' succedere. Pareggi in casa col Lussemburgo, e va bene, perche' tanto al mondiale ci scateniamo, e quindi va bene. Vinci con l'inghilterra, benissimo, poi cominci a dire che la Costarica e' una squadra di campioni, e va bene, serve a tenere la concentrazione. Poi quando giocano, i costaricani sembrano di un altro pianeta, e va bene, tanto abbiamo un'altra partita, che possiamo anche pareggiare. Poi facciamo un tiro in porta degno di questo nome in 180 minuti (punizione di Pirlo) e va bene, tanto si sa che l'Italia gioca cosi'. In tutto questo, che c'entra un arbitro palesemente incompetente? mica ci ha annullato dei gol validi, mica ha fermato attaccanti splendidamente lanciati verso la porta avversaria..."
Gli fa eco Angelo Persichilli: "Certo, l'arbitro, ma dopo che il nostro allenatore non aveva azzeccato una formazione nelle ultime venti partite, dopo la appena decente partita contro l'armata Brancaleone inglese, l'indecente sconfitta contro il Costa Rica, dopo avere tirato MAI in porta nei prima 50 minuti della partita di oggi, non credete sia giusto mandare a casa questi giovincelli viziati, presuntuosi e senza attributi?"C'e' poi chi vede il tutto con gli occhi del giovin canado-italese, come la brava artista Daniela Nardi (figlia dell'immarcescibile re degli immobiliaristi Ralph Nardi) scioccata piu' per il gesto cannibalesco di Suarex che per gioco e risultato: "maybe a side affect of the steroids.....he didn't read the fine print: induces wolf like behaviour. it's just never been like this, it has to make you wonder what are these boys taking? what are they doing to be so bloody barbaric?!?! Oppure con la filosofia tipica dell'italiano all'estero, abituato al "nulla" italico di questi tempi ( che si applica praticamente a tutta la societa' ed ai suoi aspetti) che la butta sul sarcasmo come l'amico Freddy Titton che conclude con: "Suarez dopo aver morso Chiellini ha detto ai compagni: "Sono quasi cotti. Altri 5 minuti."
Sono "vuoto"….guido lungo Woodbridge Avenue da Islington a Martin Grove. Sulla destra c'e' un "commando" (che termine orrendo….mi sa tanto di guerra….) della Polizia Regionale di York…. Poco piu' avanti un' altro "commando" delle "Security Patrol" della regione di York……sulla sinistra un "commando" dei Vigili del Fuoco di York con tanto di autopompe (???) pronte a far che???? e se non bastasse qualche metro piu' avanti anche un "comandino" di paramedici e ambulanze…..ad ogni intersezione pattuglie di polizia e logicamente poliziotti (immagino anche armati….). Di macchine ne incontro quattro o cinque e nessun mi sorpassa……ma vedo tanti ragazzi con bandiere tricolori e gelati……
.Mi telefona un amico che mi conferma che anche a St.Clair c'e' lo stesso spiegamento di forze…….ma non e' un tantinello esagerato??? Era solo una partita della Coppa del Mondo di calcio non una finale della Stanley Cup di hockey o della NBA…..

20 giugno 2014

Scrivo di martedi', probabilmente mi leggerete di venerdi', prima o dopo Italia-Costarica, sicuramente dopo un'inter-minabile serie di partite che crescono di importanza ogni giorno che passa.
Diventa impossibile commentare questo torneo; rischi di essere smentito un'ora dopo.
Allora devi "ripiegare" sulla curiosita', l'aneddoto o la "storia"….Ve ne passo subito uno, d'autore doc!.
Prima dell'esordio sulla Nazionale italiana la cappa di scetticismo era come al solito asfissiante. Dopo la vittoria contro l'Inghilterra, sulla carta la diretta concorrente al primo posto nel girone, l'entusiasmo italico è tornato - da bravi opportunisti quali siamo - a livelli altissimi.
L'Italia ha buone possibilità di andare avanti in questa Coppa del Mondo, ma se arriverà fino in fondo lo potrà dire solo un dettaglio. Lo ha rivelato l'inossidabile Bruno Pizzul, telecronista della RAI, chiacchierando a Rai News 24 con i conduttori di Caterpillar.
La teoria della voce storica della Nazionale è la "profezia dei tre Papi". Nel 1982 in semifinale l'Italia ha incontrato e battuto la Polonia, proprio quando il Papa era un polacco, Carol Wojtyla.
Nel 2006 altra semifinale per gli italiani e avversaria di turno la Germania. Il pontefice dell'epoca era il tedesco Joseph Ratzinger. E quindi se l'Italia dovesse andare avanti e incappare con l'Argentina, mentre a Roma c'è Jorge Mario Bergoglio, tifosissimo dell'albiceleste, la strada sarebbe spianata e non ci sarebbe Brasile o chissà chi in finale che possa fermarci. Voi che ne dite?
Intanto sabato scorso ero a College per i notiziari del sabato ed ero sinceramente preoccupato: c'era l'Italian Festival "Taste of Italy" e si giocava Portogallo-Germania.
Va a vadere - mi dicevo - che vince il Portogallo ed i tifosi lusitani si riverseranno in strada per festeggiare ed io non riusciro' a districarmi tra le strade della Little Italy?
Invece i tedeschi han fatto i…..nazisti e rifilato quattro sberle ai poveri giocatori rossoverde.
Il risultato e' che non ho visto una-macchina-una imbandierata con il vessillo portoghese a sfrecciare per le vie di Toronto. Ma la pesante sconfitta di Cristiano Ronaldo e compagni ha fatto impazzire twitter che ha registrato ben 8,9 milioni di cinguettiii postati durante la partita.
Se si esclude la partita di avvio dei Mondiali tra Brasile e Croatia (12,2 milioni di messaggi) e' stata la piu' seguita.Il picco e' stato raggiunto dopo l'espulsione di Pepe con oltre 261mila tweet al minuto.
Immagino il tenore dei messaggi: "Pepe sei un emerito cretino!!!!". In margine, a College Street visto Giovanni Pagliuso, nipote del mitico Fiorigi Pagliuso. E' appena rientrato da Malito e porta i saluti dello zio a tutti i tifosi azzurri di Toronto. Noi diventiamo cassa di risonanza……
Infine gioisco per la nazionale a stelle e strisce che esordisce battendo il Ghana dello juventino Asamoah. Senza il "canadese" Donovan, doveva essere Clint Dempsey il faro della nazionale di Klinsmann. E l'asso del Seattle e capitano USA ha risposto subito presente!
Contro il Ghana ha infatti segnato il goal dell' 1-0 dopo appena 28 secondi: la rete piu' veloce di questi mondiali e la quinta in assoluto.
Sono andato a scartabellare gli almanacchi passati ed i libri di statistica e Dempsey si piazza dietro al turco Sukur (2002, contro la Corea goal dopo 11'), il cecoslovacco Masek (1962 contro il Messico in goal dopo 16"), il tedesco Lehner (1934 contro l'Austriain goal dopo 25") e l'inglese Bobby Robson (1982 contro la Francia dopo 27"). Dempsey diventa anche il primo giocatore nella storia della nazionale americana a segnare un goal in tre diverse edizioni del Mondiale dopo Germania nel 2006 e Sudafrica nel 2010.

13 giugno 2014

Domani e' sabato e domani inizia, per noi italo-canadesi, il "vero" mondiale. Sono gia' in archivio Brasile-Croatia ed altre tre gare che ci hanno portato al "clima vero", a quel tocco-non-tocco, vedo-non-vedo, vinco-perdo-pareggio, che non ci la-sceranno piu' sino a meta' luglio. Si co-mincia "forte": Italia-Inghilterra che e' un "derby", una "classica", un "mito" ed una "leggenda"…..e' tutto !
I caroselli di auto imbandierate gia' danzano per le strade di Toronto e Vaughan, i bar si popolano di commissari-tecnici, tutti snocciolano formazioni invincibili. Balotelli e Ciro, Buffon e Lorenzo il Magnifico, Chiellini e il Poeta-Pirlo a sostituire moglie e fidanzate, lavoro e scuola. Ma ogni mondiale che si rispetti e' anche "scaramanzia", "fobie", "manie" piu' o meno simpatiche a cui tutti non sappiamo resistere……
Ma ancor piu' affascinante e' il gioco di chi vuole sedurre addirittura il "fato". Il primo atto ufficiale di cui i giornali riportino notizia risale proprio ad un Inghilterra-Italia del 6 giugno 1959. Al Wembley la nostra nazionale aveva sempre perso. Quando le squadre entrarono in campo,la banda suono' la Marcia Reale dei Savoia anziche' l'inno di Mameli. Tutto sembrava complottare contro gli azzurri che infatti a meta' gara erano sotto 0-2. Nella ripresa pero' segnarono Brighenti e Mariani e per la prima volta uscimmo indenni da un campo inglese. Merito "forse" di una monetina che lo stesso Brighenti - all'esordio in azzurro - sotterro' a centrocampo perche' "portava bene", tra-sformando cosi' quello storico tappeto, con "collodiana" (dalla favola di Pinocchio) ingenuita' in un "campo dei miracoli"!
Ma veniamo alle "manie" dei personaggi partendo dagli allenatori.
Il tecnico piu' scaramantico era senza dubbio Renzo Ulivieri che anche con temperature oltre i trenta gradi sedeva in panchina con un cappottone blue anti-Siberia regalatogli ai tempi in cui allenava il Vicenza. Cambio' molte squadre Ulivieri ma mai il cappotto. Il "Petisso" Bruno Pesaola amava invece infliggere ai suoi giocatori l'ascolto pre-gara di una canzone di Peppino Gagliardi. Una volta (Napoli '78) se lo dimentico' a casa prima di una par-tita a Genova. Era a Roma quando impose al pullmann il dietrofront e torno' indietro per 240 Km per recuperare il disco. Il Napoli poi vinse a Genova. Merito di Peppino Gagliardi? Difficile smentire….
Arrigo Sacchi temeva le pecore.Era ed e' convinto che lo danneggino. Nel '96 agli Europei d'Inghilterra la nazionale fu messa in ritiro a Liverpool nei pressi di un ampio prato occupato da ovini.L'Italia fu eliminata al primo turno…. Romeo Anconetani presidente del Pisa amava spargere il sale(ben venti chili a domenica) sul terreno dell'Arena Garibaldi prima di ogni sfida salvezza mentre l'allenatore Gibi' Fabbri costringeva il Vicenza di Paolo Rossi a cucirne un sacchetto all'interno dei pantaloncini di ogni giocatore.
Costantino Rozzi presidente dell'Ascoli non si distaccava mai dai suoi calzini rossi ed ancor piu' clamoroso l'ex pre-sidente dell'Inter Ernesto Pellegrini che sottoponeva i suoi giocatori ad un pre-test grafologico condotto dalla sua consorte Ivana. Ma anche Berlusconi non e' stato da meno avendo avuto frequentazioni profique, visti i risultati, con il telepata spagnolo Alvaro Vazquez che negli anni '80 venne assunto anche dal Real Madrid come "portabuono".
Io, l'ho detto mille volte, amo ricordare i mondiali dell'82 vissuti in simbiosi con l'amico Alberto Novelli ospite casuale della trasmissione sportiva che conducevo sul Canale 47 in occasione di Italia-Argentina. Da allora stessi abiti (mai lavati), stessa sedia, stessa posizione strategica in un bar su Rogers Road, e cavalcata indimenticabile con vittorie su Brasile, Polonia e Germania e titolo mondiale riportato in Italia dopo ben 44 anni !
Ah, scordavo: prima di Italia-Inghilterra di domani il "segno della Croce": non e' scaramanzia….il Signore sono certo ci capira'….tifa azzurro anche lui !!!!!
Mandi Mandi

6 GIUGNO 2014

Vini, cibo, calcio e …..tante chiacchiere, venerdi' sera, in una serata che ha visto i vini della tenuta Zenato di Peschiera del Garda (Verona) grandi protagonisti, assieme a prodotti "made in Canada" tipici della cucina italiana e tanto calcio: dalle immagini del mondiale vinto dagli azzurri (ricordate la testata "magica" di Zinedine Zidane a Materazzi???), alla presenza di Paul Stalteri, la massima espressione del calcio canadese dell'ultimo decennio: nazionale Canucks e poi tanta Europa nelle file del Werder Brema, del Tottenham, del Fulham e del Borussia Moenchengladbach. Ora Paul si e' ritirato (e' nato ad Etobicoke nel '77 da padre calabrese e madre Guyanese) ma ha ricordato i momenti piu' esaltanti della sua carriera a cominciare dal debutto in Champions proprio nel mitico stadio di San Siro a Milano contro l'Inter! "Era il 14 settembre del 2004 - ricorda-. Perdemmo 2-0 con doppietta di Adriano. Tra i nerazzurri c'erano Zanetti e Cambiasso, Vieri e Materazzi, Recoba e logicamente Adriano con Roberto Mancini allenatore".
Rivisti un sacco di amici: da Antonio Nicaso ora docente di criminologia addirittura in California al Giudice (in pensione) Roberto Roberti, da Inerio Cinque, il titolare della Cipelli Wines importatrice dei vini Zenato ( a furor di popolo il migliore e' risultato l'Amarone della Val-policella Riserva 2007 seguito dal Merlot Sansonina), ai cuochi Gianni Ceschia di Culinary 2000 (risotto alle seppioline) e Antonio Pirone del ristorante Il Posticino (orecchiette baresi). Ma anche gli amici di Paganelli (salumi al….cinghiale), Totera Fine Foods (formaggi con gocce di ….tartufo) ed i "chiassosi" veneti ca-peggiati da Dominic Angaran, il presidente del Veneto Centre. Ha fatto gli onori di casa Franco Misuraca sotto l'egida di Alessandra Piccolo, "piccola-grande-donna" che sta attraversando un periodo difficile ed a cui dedichiamo questo pensiero: una frase che mi sembra bellissima perche' concilia la sconfinata grandezza di Dio con l'altrettanto sconfinata fragilita' dell'uomo "Chi ha creato il corpo umano e' certamente un grande in-gegnere, peccato che abbia usato un materiale cosi' scadente".
Scrivo queste righe di domenica mattino. Ieri l'Italia di Prandelli ha pareggiato con l'Irlanda ma ha perso Montolivo che si e' fratturato la tibia. Che sfiga !
Sto per andare a trovare l'amico Danny Boni della Riviera Banquet Hall dove si riuniranno oltre 600 persone per tributare un caloroso saluto a Padre Vitaliano Papais della Parrocchia di St.Patrick in Bolton che festeggia 50 anni di sacerdozio e poi rendero' l'ultimo saluto a James (Jim) Mizzoni che se ne e' andato lassu' tre giorni prima del compimento dell' 89mo anno. Quante ora passate insieme: non a ricordare i suoi successi comunitari che non sono comunque pochi (fondatore della Italian Aid Society, Presidente del Real Estate Board, Chairman del Committee of Adjustment, direttore della Canadian National Exhibithion, della CIBPA, IC Savings & Credit Union, liberale convinto ecc.ecc) ma a parlarmi della guerra, la Seconda Guerra Mondiale, e dello sbarco alleato in Europa. Jim Mizzoni credo infatti sia stato l'ultimo "veterano della 2da Guerra Mondiale di origini italiane" ancora in vita. Impegnato con la Marina Militare Canadese era pilota (ma si dice cosi' ?) di sommergibili….pensate un po' !
Concludo. Domani Cesare Prandelli diramera' la lista dei 23 giocatori che portera' in Brasile. Io dico che non ci si puo' presentare a questi mondiali senza la "verve" dei giovani esplosi quest'anno: da Ciro Immobile (ma che va a fare in Germania? Anche se due milioni di Euro "netti" all'anno per cinque anni non sono noccioline….) a Insigne, da Darmian a De Sciglio, da Parolo a Destro. Con o senza Balotelli !
Esordio contro l'Inghilterra. A proposito dove la vedrete??????
Mandi e sperim ben!

30 maggio 2014

Un gran successo "Fiesta in Piazza 2014" alla Famee Furlane il fine settimana scorso. Samba e spirito del "mundial", messaggi Skype di grandi campioni come Gigi De Agostini, Franco Baresi e Micheal Bradley, ballerine carioca e buon cibo gli ingredienti di un cocktail esplosivo che quest'anno ha visto alla guida il giovane industriale di origine campane Vince Mariani.
Uomo semplice, carattere mite, mi piace non poco. E, seppur lo conosca solo superficialmente, mi attrae molto il suo modo di fare pragmatico ed al contempo deciso.E poi e' uomo di fede e lo si nota subito - o almeno lui non fa nulla per celarlo - quando sul bavero della giacca elegante campeggia il simbolo dell'ostensorio dei "passionisti". Che si trovi in viaggio d'affari o dietro ad una scrivania, in una sala da ballo o davanti ad una tavola imbandita, il suo pensiero ed il suo cuore e' la, a Teopoli, alla "Societa' Unita". "Theos" + "Polis", la citta' di Dio, questa comunita' dove trionfa la fede, la preghiera, la riconciliazione fortissimamente voluta da Suor Carmelina Tarantino, la "nostra santa", della comunita' italiana di Toronto e di cui Vince Mariani e' non solo promotore ma vero e proprio "motore".
Sempre bella ed attuale la storia si Suor Carmelina. Vale la pena ricordarla.Figlia di Saverio Tarantino e Annunziata Fiore,la si vede ritratta sul letto: la sua cattedra, con i capelli sciolti sulle spalle, il Crocifisso tra le mani e l'abito da passionista. Figlia di una numerosa famiglia di Liveri di Nola, vicino Napoli; 11 figli, tante bocche da sfamare e poco lavoro. Nel 1960 aveva incominciato ad accusare dolori e un persistente mal di testa, malesseri vari, tra i quali l'impossibilità di dormire la notte.
Comincio' allora un lungo pellegrinare da un medico all'altro. Nessuno riusci' a diagnosticare il suo male. I fratelli allora decisero di condurla con loro in Canada per cambiare aria e cercare la causa del suo malessere.
Un viaggio senza ritorno. Carmelina arrivo' in Canada, il 4 luglio 1964. Dopo lunghe ed estenuanti ricerche finalmente la sentenza: cancro.
Le venne amputata una gamba. Mentre il fisico si consumava lei espresse il desiderio di essere religiosa. In Italia i suoi genitori moriranno senza conoscere la tragedia della figlia il cui luogo abituale era ormai l'ospedale.
Ma da questo ospedale Carmelina incomincio' ad attrarre tante persone colpite dalla sua fede, dalla sua gioia di vivere, dal suo amore per Gesù. Per vie che solo la Provvidenza dispone le fece conoscere e incontrare le Suore Passioniste di S. Paolo della Croce che l'accolsero tra loro il 26 novembre 1977.
Essa svolse tutta la sua missione dal letto che divento' una cattedra di vita per tanti: giovani sbandati, famiglie disgregate, bambini, amici.
Una persona capace di mettere in moto migliaia di persone come testimonia appunto la fondazione di Società Unita in Toronto e la fondazione di Teopoli. Mori' il 21 marzo 1992.

Chiudo con lo sport o….qualcosa di simile ad esso legato. Fermo il calcio in attesa dei mondiali brasiliani, la RAI come ogni anno ci regala immagini bellissime della nostra Italia grazie al Giro.
Ma sembra che io mi sia persa la piu' bella e la piu' gettonata.
E' l'amico Luca Vitali a farmelo notare. "Scandalo al Giro d'Italia !!" Sulla salita per Oropa((Biella) le telecamere non possono fare a meno di inquadrare un gigantesco W LA FI..A dipinto sulla strada!!! Tutti i "Club Ricchioni d'Italia" chiedono a gran voce la squalifica del Passo del Pordoi per 3 Giri d'Italia per discriminazione territoriale.................

Xe no se mati non li volemo……Mandi Mandi

23 maggio 2014

"La Forbice" ovvero un gruppo di "matti" che aveva per anni l'obbligo di "dissacrare" opinioni e pareri di chi voleva cimentare il "suo sapere" o attraverso i mezzi di comunicazione o nei luoghi preposti per….antonomasia, tipo "90mo minuto", il defunto "Kappa Sport Bar" o nel cuore della vecchia St.Clair il "Tricolore" o il "Ranch". Credo vi facessero parte "indimenticabili colonne" del tifo italico a cominciare da Alfredo Napolitano ed Alberto Novelli ma anche tifosi e sportivi ancora in prima linea come Rocco Lo Franco e Filippo Di Diano. A questi si deve una "gran rentree" all'Embassy di Adriano La Viola a suon di bisteccone gentilmente offerte da Tony di Eddystone Meat. Rivisti personaggi come Nicola Sparano , allenatori come Pietro Felicetti e Carlo Del Monte, dirigenti come Dominic Matera e Pasquale Fioccola e giocatori e tifosi come Pasquale Pietrantonio, Elio Nicolini o comunque protagonisti del nostro calcio di allora che si chiamava Rockets, Toronto Italia, Jets, Blizzard ecc.ecc.
E rivisto anche con gran piacere il "Petrosino di casa nostra": Joe Fotia da Plati'(Calabria). 34 anni di onorato servizio con la OPP nell' "intelligence" , nella "Joint Force Operation","Organized Crime Section", "anti-rackets Branch" , "Gaming and Alcohol Commission"…… insomma uno che non te la faceva passare liscia…….Uno che entro' di diritto in questo club mai sanzionato da nessun documento ufficiale per "aver salvato la vita" proprio a Rocco Lo Franco - o almeno cosi' la leggenda dice - quando era presidente della National Soccer League, ed era stato minacciato di morte !!!!!
Da cose di casa nostre a quelle italiane…… il campionato italiano ha chiuso i battenti. Unico botto finale la conquista dell'Europa da parte del Parma. Sara' contento Roberto Martellini , un marchigiano di nascita ma parmense di cuore…..timido ha sperato in silenzio nella squadra del cuore quando tutti gli amici scommettevano sul Torino. Ma il Pallone e' rotondo si sa……
Ora, anzi da ora in poi ,si pensera' solo ed esclu-sivamente ai mondiali brasiliani.
E noi facciamo gia' la prima previsione…..
Secondo un curioso calcolo che circola sul social network, i numeri dimostrano che l'Uruguay ripetera' nel 2014 il suo storico trionfo del 1950, quando inflisse al Brasile la mitica sconfitta del "Maracanazo" ( di cui vi abbiamo parlato nel penultimo Bar Sport….). Tutto gira intorno a un "numero magico", il 3964.
Ecco il ragionamento: il Brasile ha vinto i Mondiali del 1970 e del 1994. Quanto fa 1970 piu' 1994? 3964. E li ha vinti anche nel 1962 e nel 2002: fa sempre 3964.
L'Argentina,da parte sua, ha vinto nel 1986 e 1978. Quanto fa 1986 piu' 1978? Fa 3964 ancora una volta. E lo stesso vale per la Germania, campione del mondo nel 1990 e 1974. Ergo: 3964. Se prendiamo 3964 e sottraiamo 1950, ossia la data dell'ultima vittoria mondiale dell'Uruguay, che numero otteniamo? 2014!
Sto completando questo mio scritto quando arriva la notizia della conferma di Antonio Conte alla guida della Juventus. Vittorio Giordano mi "twitta" la sua gioia: "tremate gente, tremate amici romanisti, napoletani, interisti e compagnia cantante. Conte resta alla Juve ! Ergo: ZERO TITULI per tutti voi!"
. …e vado a letto con le parole del "mitico" Charles Aznavour intervistato dalla Gabbianelli per Report: "Non voglio morire e comunque non voglio essere il più ricco al cimitero".
Grande... e tanti auguri per i tuoi 90 anni!

16 maggio 2014

Questa colonna esce nell'edizione de Lo Specchio datata 16 maggio.
Per il sottoscritto il 16 maggio - di ogni anno - e' giornata particolare: nell'ormai lontano 1985 si spegneva "Pre' Ermanno", ovvero don Ermanno Bulfon, il parroco della chiesa di San Pietro in Woodbridge che lui volle fortissimamente per la comunita' italiana che stava scoprendo il "nord" di Toronto.
Era un "piccolo villaggio" Woodbridge, aveva appena un migliaio di nuove case quando venne decretata la Parrocchia di San Pietro. Padre Ermanno vi arrivo' come una leggenda.
Aveva il dono di riunire le persone. Era il prete operaio che lavorava nei cantieri di costruzione, il prete impegnato sopratutto con i giovani, anche un bravo giocatore di calcio,il prete capellone, l'anima della Famee Furlane, l'inventore della Federazione dei Fogolars. Permettetemi un ricordo:la sua prima messa di Natale in Canada. L'aveva organizzata e celebrate nel capannone della ditta "Gem Campbell" di Eddy Del Medico e Mario Pestrin, su un altare improvvisato, fra i sacchi di cemento, ma sopratutto fra tanti, tanti uomini e famiglie che da anni non andavano alla Messa. Fuori nevicava,ma dentro quella "chiesa" la commozione di molti, fino alle lacrime, fugava i rigori del rigido inverno canadese. Il 13 maggio dell'85 al Sunnybrook Hospital si volle tentare un trattamento di chemioterapia. Ermanno si trovava in una cameretta con un giovane di 21 anni che attendeva anche lui un trattamento analogo. Ci scherzarono sopra aspettando l'indomani. Ma per Ermanno quel momento non giunse mai. Entro' in coma, per tre giorni. Alle 5 del mattino di quel 16 maggio arrivo' presago il confessore. Con lui accanto al letto la sorella Gianna che stringeva nelle sue mani quelle del fratello. Poi il sorriso dell'addio. Mandi Pre' Ermanno ! GianLucio Borean di Santa Chiara ha ereditato la tua opera …….ma quanto ci manca il tuo sorriso……..

E passiamo al calcio ed ai mondiali brasiliani sempre piu' prossimi. Fatemi subito dire che "Soccer City" in cooperazione proprio con la Famee Furlane, organizza per il debutto degli azzurri contro l'Inghilterra il 16 giugno un grandioso get-together nei saloni del club friulano. Due schermi giganti per seguire la partita in compagnia, cena gratis per tutti (massimo 600 persone) ! Non mancate a questo grande appuntamento: sara' come stare in curva e tifare per gli azzurri! Calcio d'inizio alle 6 p.m. e porte aperte dalle 5.Vi suggerisco di prenotare chiamando Chistian Ariza o Marylane Marchese al 905 -851 1166 che non si sa mai…… quando e' tutto gratis…..
Intanto oggi, 13 maggio (quando scrivo) il C.T. Prandelli ha diramato il listone dei 30 papabili per il Brasile. E gia' sono iniziate critiche e manifestazioni di disappunto. Il primo a schierarsi su Twitter contro Prandelli e' stat oil terzino del Genoa Luca Antonini. Il calciatore contesta la mancata chiamata del compagni di squadra Gilardino : " Tu non hai I requisiti per questa nazionale: troppo eticamente corretto, troppe presenze, troppi goals, troppo forte!".
Ma il Tweet che fara' maggiormente discutere e' quello di Domenico Criscito :" Non nascondo il dispiacere….ci sono rimasto piu' di merda adesso che due anni fa all'Europeo….grazie a tutti per il sostegno!" All'Europeo del 2012 Criscito rimase a casa perche' coinvolto con le perquisizioni legate allo scandalo del calcioscommesse dal quale e' pero' uscito completamente pulito.
Sperim ben…..intanto un affettuoso mandi mandi a tutti

9 maggio 2014

Innanzitutto complimenti a "Lo Specchio" per la "copertina" dell'edizione di martedi' scorso: elezioni provinciali e mondiali di Brasile in concomitanza ! Bello il fotomontaggio che ritrae Tom Hudak, il Premier Kathleen Wynne ed Andrea Hovarth in abbigliamento calcistico in uno stadio "mundial". Ma una domanda mi sorge spontanea: chi ha deciso la numerazione che appare sulle magliette dei tre? 10 per Hudak, 9 per la Wynne e solo 7 pe la Hovarth? Che - fosse fosse - anche una previsione???? Io propendo per il si……..

Ma veniamo a noi ed al tema del giorno: "I casini di Roma" riferiti questa volta non ai nostri politici bensi' ai tifosi di Napoli,Fiorentina e Roma….Ritengo che sia il caso di tornare su quanto accaduto per un'analisi più approfondita.
Nell'immediatezza dei fatti è naturale che prevalga un sentimento di ribrezzo per quanto accaduto, ciò che rimane impresso nella mente sono le immagini più recenti e, spesso, si perde di vista il problema principale.
Quali sono le immagini che ci sono rimaste piu' impresse?
Un tizio invasato con una maglietta recante le scritte "Speziale libero" (l'assas-sino dell'ispettore Raciti a Catania, condannato a SOLI 8 anni di reclusione per l'omi-cidio) , a cui viene chiesto il permesso di giocare la finale di Coppa Italia.
Il fotogramma di Ciro Esposito a terra assistito da un altro capo ultras con (l'enorme) panza scoperta e poi arrampicato sulle reti di recinzione.Ci si ferma alla superficialità e non si riesce a comprendere che non ha perso il calcio ma è stato sconfitto (nuovamente) lo Stato.Sono 40 anni che si ripetono queste scene, sono 40 anni che il calcio è, periodicamente, il teatro delle rappresentazioni farsesche di uno Stato che ha completamente perso il controllo e si ritrova ostaggio di gruppi di delinquenti organizzati, incapace di reagire con misure definitive, senza il coraggio di imporre l'ordine con misure che devono essere forti, severe, durature.E' inutile continuare a bollare episodi come questo con dizioni ridicole come "fatto che trascende il mondo ultras" oppure "episodio di violenza isolato".Tutte cazzate.Se gruppuscoli di delinquenti, periodicamente, sono in grado di seminare distruzione, diffondere violenza, provocare incidenti, ciò è dovuto al fatto che non hanno paura delle conseguenze. Dovremmo guardare all'estero ed imparare da chi ha sconfitto il problema, da chi aveva una situazione enormemente peggiore della nostra ma ha saputo prendere le misure necessarie per arginare definitivamente la tirannia di pochi criminali.L'Inghilterra aveva problemi enormi con gli hooligans. Non ha trattato, non ha discusso, non ha cercato soluzioni. Semplicemente ha imposto,limitatamente agli stadi, uno Stato di Polizia. Ha emanato leggi severissime, ha combattuto senza alcuna remora i gruppi organizzati, ha vietato gli striscioni negli stadi, ha previsto l'arresto in flagranza anche solo per la detenzione di un petardo.Oggi gli stadi inglesi sono uno spettacolo per gli occhi !In Italia gli stadi sono sempre piu' vuoti ,le curve in mano a dei gruppi organizzati , pochi personaggi che minacciano le società, poliziotti che rischiano la pelle per quattro soldi e senza alcuna certezza della pena. Spesso leggiamo di arresti ma, poi, ritroviamo quegli stessi personaggi tranquillamente al loro posto: e così scopriamo che chi ha sparato a Ciro Esposito è un pregiudicato per fatti legati al calcio che, DIE-CI AN-NI fa è stato tra i fautori della sospensione del derby di Roma, scopriamo che il tizio grasso con la maglietta idiota è colpito da DASPO ma, chissà come, ha passato i controlli di
ingresso.A a mio parere, il calcio va fermato per un anno almeno. Non si può andare avanti in questo modo. Non si può andare avanti per tentativi con misure idiote come i tornelli se poi passano decine di bombe carta ; non si può andare avanti con le tessere del tifoso se poi il capo ultras è un daspato di lungo termine; non si può andare avanti con le città sotto assedio ed in ostaggio di delinquenti che se ne fregano delle conseguenze.
Se ne fregano per un motivo molto semplice: LE CONSEGUENZE NON CI SONO e, se presenti, sono talmente leggere che vengono viste quasi come "curriculum" per chi, poi, tornerà a guidare la curva. Lo Stato ha fallito perchè il tutto è avvenuto sotto gli occhi del Presidente del Consiglio, del Presidente del Coni, del Presidente del Senato, di centinaia di milioni di persone che erano collegate con Roma dall'estero.Lo Stato ha fallito perchè ha dovuto chiedere il permesso di giocare ad un animale con una maglietta che contestava lo Stato stesso. Stato italiano che si è pubblicamente arreso ad un personaggio che non rispetta le regole, che guarda la partita arrampicato sulle reti di recinzione (reato), che entra nel recinto di gioco (reato) per parlare con il capitano della propria squadra (costretto a ciò dalle forze dell'ordine), che indossa una maglia inneggiante ad una persona condannata per la morte di un agente (reato), che ha accesso ad una manifestazione sportiva nonostante un daspo (reato, reato).
Eh si, cari amici: Napoli-Fiorentina e' stato l'ennesimo fallimento dello Stato.

2 maggio 2014

Molte idée mi frullavano per la testa: parlo dell'ennesimo "vile attacco" del Toronto Star contro la comunita' italiana (Crimine Organizzato infiltrato nel sindacato LIUNA ???) fatto di stereotipi, frasi fatte, ricordi "storici" sbiaditi nel tempo ma sempre attuali per vendere giornali ? O delle polemiche tra juventini e romanisti, tra Conte e Garcia? O ancora, dell'apertura del nuovo complesso socio-sportivo dei Toronto Azzurri a Keele e Steeles (il sogno di Bob Iarusci che diventa realta') o della brillante apparizione dell'amico Gianni Ceschia alla "Giostra del Goal" della RAI? Di Jean Pierre Papin che si aggiunge alla lista delle vecchie glorie del Milan che giocheranno a maggio al BMO contro il Benfica o della scomparsa di un altro vecchio amico, il costruttore di origini calabresi Alfonso Gallucci, di Aprigliano, ex combattente della seconda guerra mondiale, businessman di grande suc-cesso,che aveva "tirato" fino a quasi 95 anni?
Poi passeggiando su St.Clair, dopo un buon caffe' al Tricolore Bar di Guido Tomei e Pasquale Cozza, mi imbatto su un "vecio" italo-uruguaiano di origini friulane, una vera e propria icona della St.Clair festosa ed italiana di un tempo: Ernesto Del Bel. I denti rimasti son proprio pochi ma la memoria non fa difetto; si parla di calcio, della sfida mondiale tra Italia ed Uruguay ai mondiali brasiliani, di questi campionati iridati in chiave carioca che creano problemi e tensioni nell'intera popolazione sudamericana.
Parte lui andando a ritroso di oltre 60 anni: campionati del mondo 1950. "Ricordo il 16 luglio: fu giorno di lutto nazionale in Brasile. La Selecao fu infatti battuta 2-1 dal mio Uruguay nella finale.In duecentomila erano allo stadio e in due-centomila piansero. Imprecisato il numero dei suicidi, sicuramente piu' di cinquanta.
Il Brasile aveva organizzato quel mondiale per vincerlo; la squadra piu' anarchica del mondo aveva persino studiato una nuova tattica, la famosa "diagonal" per conquistare il titolo.Era il Brasile di Ademir, di Zizinho,di Jair.
In finale volevano umiliarci e un'intera nazione era convinta di "asfaltare" l'Uruguay del mitico Oboulio Varela.Il paese preparo' la festa in anticipo e furono preparate anche undici limousine per la passerella dei campioni!
Il primo tempo fu tattico.Nella ripresa il Brasile passo' subito in vantaggio e sugli spalti comincio' la festa Ma al 21mo su un cross di Ghiggia il grande Schiaffino pareggio' e a dieci minuti dalla fine fu lo stesso Ghiggia con un tiro senza pretese a trovare il varco giusto per il 2-1. Al fischio finale in campo accadde di tutto: coppa e pallone sparirono, il nostro capitano Varela fu premiato da un Rimet sballottato dalla folla,sugli spalti dieci tifosi furono colpiti da infarto. Ricordo che il giorno dopo la "Gazeta Esportiva" usci' con questo titolo: "Nunca Mais", mai piu'.
Io rispondo con il mio album delle fotografie che mi riporta al 1982 e proprio a St.Clair da dove ebbe inizio quella che definisco la "rivoluzione cultural-comunitaria" della nostra collettivita' italo-canadese.
Ricordo il famoso urlo di Tardelli, il gesto di gioia di Sandro Pertini in tribuna d'onore, quattro uomini che giocano a carte sull'aereo presidenziale, la marcatura "ad personam" di Gentile su Maradona, il silenzio stampa di Enzo Bearzot e i magnifici goals che ci hanno fatto impazzire, di Pablito Rossi. E St.Clair imbandierata, College impazzita, Woodbridge ancora in fasce, avvolta da caroselli tricolori…..
Dai ragazzi…..i miracoli possono accadere proprio come nel '50 per gli uruguaiani o nell'82 per noi italiani……con o senza Balotelli!!!!!!
Al 13 giugno…..mandi !

25 aprile 2014

La “grande abbuffata” pasquale e’ finalmente (ipocrita!!!) finita. Dopo una brevissima pennichella digestivo-ristoratrice, dopo la partenza di ospiti e famigliari, dopo aver sistemato i “resti” di uova di cioccolato inutili, apro il computer in cerca di messaggi e notizie.
“Rubin "Hurricane" Carter, sfidante al titolo mondiale dei pesi medi e pugile dal micidiale gancio sinistro, icona nera che ispirò canzoni e film, è scomparso nella sua casa di Toronto, a 76 anni, per un tumore alla prostata. Incolpato ingiustamente di aver ucciso due uomini e una donna (tutti bianchi) in New Jersey nel 1966, trascorse oltre 19 anni in carcere, prima di essere dichiarato innocente con due distinte sentenze che dimostrarono la sua totale estraneità. All'epoca, a favore della sua causa si mobilitarono in tanti, politici, organizzazioni a favore dei diritti civili come 'Amnesty International', campioni dello sport e star del cinema e della musica. Per anni il suo nome divenne il simbolo di una cattiva giustizia di stampo razzista: il suo fu infatti un caso di discriminazione legata al colore della pelle . Basandosi sulla sua storia, Bob Dylan, compose la celebre canzone intitolata appunto con il suo soprannome, "Hurricane", che divenne un successo internazionale nel 1976. Molti anni più tardi, anche Hollywood si occupò della sua triste vicenda: nel 1999 uscì un film di Norman Jewison, basato sull'autobiografia dell'ex pugile "The 16yh Round", dal titolo anche questa volta "The Hurricane", interpretato da Denzel Washington, che per la sua performance ricevette una nomination agli Oscar. Carter viveva da anni Canada dove si occupava della sua associazione "Innocence International" a favore delle persone in prigione perché 'vittime' di errori giudiziari. Della sua vicenda Carter era solito dire che "avevano incarcerato il mio corpo, ma non sono mai riusciti a farlo con la mia mente".
Resto attonito: io Rubin Carter l’ho conosciuto bene, per anni ci siamo anche frequentati ed era diventato anche una specie di amico. Di lui ho ancora un’immagine struggente: i suoi occhi acquosi, indefinibili, profondi ed impenetrabili, ma buoni. Veniva a Lakeshore e Bathurst, nella vecchia sede del Canale 47 a trovarmi: verso le 10.30/11 del mattino, per un espresso, una battuta sull’Italia, una pacca sulle spalle ed un ciao allegro. Lo conobbi nel marzo dell’88, grazie ad una giornalista mia coetanea de “La Repubblica”: Emanuela Audisio. Anche lei,come me, era alle prime armi. Oggi e’tra le prime firme sportive italiane. Ha scritto tre libri, di argomento sportivo, Il ventre di Maradona, Bambini infiniti e Tutti i cerchi del mondo.È l'unica donna ad aver vinto il ”premio Gianni Brera”, ed è stata la prima giornalista sportiva donna a seguire con regolarità eventi come il campionato mondiale di calcio, i mindiali di atletica ed i Giochi Olimpici ed e’ – tra l’altro – un esperta di boxe.
Mi telefono’ da Firenze “voglio intervistare Carter che sta li da te a Toronto, mi ospiti?” Detto e fatto. L’intervista- a due mani, anche se nessuno lo ha mai saputo (le mie e le sue) -, proprio nella caffetteria del Canale 47. Intervista pubblica da Repubblica il 4 aprile dello stesso anno. Quell’intervista e’ anche un po’ mia ed ho deciso di riproporvela in alcuni spezzoni: conservo infatti ancora gelosamente la pagina del quotidiano italiano su cui apparve.
“Nei lunghi anni di prigione ha scritto "il Sedicesimo round". Il Sedicesimo round non esiste, è quello che hanno inventato per stroncarlo con venti anni di galera...Bella storia, quella di "Hurricane". Da anni Sessanta, molto nera, molto piena di pregiudizi, molto tutto. Non c' era ancora stato il pugno guantato di nero sul podio di Città del Messico, Cassius Clay stava diventando grande, la rivolta non aveva ancora nè volto nè voce. Ma c' erano stati Malcom X e Martin Luther King. E Rubin Carter, nero di belle speranze, era un pugile che sparava allunghi anche fuori dal ring. Un contestatore. Una storia tragica. Da cantare, come faceva Bob Dylan. Con strofe dure. Strofe che muovono l' America della contestazione, che fanno scendere in piazza Joan Baez, Mohammed Alì e Norman Mailer, ma che si rivelano inutili. Arrestato nel ' 67 nonostante l' accusa non avesse prodotto in giudizio un nastro registrato contenente l' intervista con un testimone oculare del delitto, Hurricane riesce grazie alla mobilitazione della opinione pubblica a ottenere anche la libertà condizionata, ma un nuovo processo ribadisce la sua colpevolezza. A nulla serve una memorabile manifestazione al Madison Square Garden dove artisti e celebrità si collegano al telefono con il penitenziario in cui è rinchiuso Hurricane. Solo nell' 85 il pugile si vede finalmente prosciolto dall' accusa di triplice omicidio. Dopo che il giudice federale Lee Sarokin stabilisce che il verdetto della giuria nel ' 76 è stato "pesantemente influenzato" dai pregiudizi razziali. "Volevano condannarmi a morte, invece sono riusciti ad infliggermi una vita che non ha nulla di vitale. In un certo senso è stato peggio. Non c' è un altro modo per descrivere la prigione. Sono stato mesi e mesi in cella di isolamento, mi sono rifiutato di vestire l' uniforme carceraria, di mangiare, poi grazie all' aiuto di un gruppo di amici canadesi ho deciso che valeva la pena di vivere. Negli ultimi cinque anni di reclusione questi amici mi hanno aiutato moltissimo, inviandomi ogni tipo di cibo e riproduzioni di quadri di Monet e Gauguin. Così la mia cella si è trasformata nella casa di un uomo libero. Non vedo più dall' occhio destro, in carcere non me lo hanno curato come si deve. Intende continuare a battersi, in tutti i modi. "Sto prendendo in esame varie sceneggiature offertemi per raccontare la mia vita in un film, sto scrivendo un altro libro, mi occuperò di riforme carcerarie, del perchè si va dentro e delle conseguenze del razzismo in America. Ripeto sono stato rinchiuso in una cella di massima sicurezza lunga tre metri per venti anni, adesso che ho di nuovo le mie ali ho intenzione di volare". Peccato abbiano ucciso, in molti sensi, Hurricane, come pugile e come uomo. Nel ' 63 aveva messo ko al primo round Emile Griffith, campione mondiale dei medi, e poi aveva perso in 15 riprese con Joe Girdiello per il titolo dei medi. Doveva diventare il nuovo grande della boxe a stelle e strisce, divenne invece uno dei casi più vergognosi della storia americana..... Rubin poteva far fuori un uomo con un solo pugno ma non gli era mai piaciuto parlarne troppo. ..."E' il mio lavoro - diceva -, lo faccio solo per i soldi e quando sarà finito me ne andrò per conto mio in qualche paradiso dove scorrono ruscelli pieni di trote e dove l' aria è pura e col mio cavallo cavalcherò lungo un sentiero". E invece lo portarono in prigione dove cercano di trasformare uomini in topi. Tutte le carte di Rubin erano già state truccate, il processo fu una sporca buffonata, per lui neppure uno spiraglio. Il giudice chiamò i testimoni i più miserabili ubriaconi. Per la gente bianca lì presente Rubin era un fannullone rivoluzionario e per i neri era soltanto un negro pazzo. Nessuno dubitò che fosse stato lui a premere il grilletto e anche se non poterono mostrare la pistola il procuratore disse che era stato lui a compiere il fatto e la giuria tutta di bianchi fu d' accordo. Ora tutti i criminali in giacca e cravatta sono liberi di bere Martini e veder sorgere il sole, mentre Rubin siede come Buddha in una cella di tre metri, un uomo innocente in un inferno in terra. Questa è la storia di Hurricane ma non finirà così, finchè non ridaranno luce al suo nome e non gli renderanno il tempo che ha passato sbattuto in una cella di prigrione, lui che avrebbe potuto essere il campione del mondo...”
Ho tra le mani il suo libro; me lo regalo’ con tanto di dedica.....Penso, e non voglio essere blasfemo....ma c’e’ poi tanta differenza tra il suo calvario e quello di Nostro Signore?
Vi saluto mestamente.....spero che l’amico Gino Vatri mi legga.....anche lui lo conosceva.....
Mandi

 

18 aprile 2014


E cosi' e' arrivata anche la Pasqua! Il primo sentore "profano" una squisita "pastiera" assaggiata ieri sera a casa di Mirella Loiero, quello "interiore" la messa ed il dono delle Palme, in questa domenica di vigilia, nella celebrazione di don Mose' Gasperini a St.Fidelis; poi le tradizionali uova "dono" per la piccola Azzurra. Dall'amico Tagliavini mi attende una colomba cosi' come certamente verra' l'abbuffata di pesce venerdi' santo, la processione di College Street e gli "affettuosi auguri" di domenica prossima.
Leggo che a Vagreville, nel Quebec, hanno costruito l'uovo pasquale piu' grande del mondo o, almeno, del Canada. A dire il vero venne costruito nel lontano 1975 ed e' una specie di monumento a simboleggiare la prosperita'.
Ma Pasqua e' sicuramente altro: una specie di "transito" dall'egoismo alla carità, dalla preoccupazione di sé all'interesse per gli altri. Ma per procedere al cambiamento del cuore ci vogliono delle indovinate strategie: si tratta di fare silenzio e non rumore, di ascoltare più che parlare, di spegnere micce anziché accenderne, di farsi piccoli invece di gonfiarsi, di gettare ponti al posto di costruire muri, di coltivare la pace e non la zizzania, di togliere di mezzo la propria sporcizia prima di pretendere la pulizia del mondo intero. Facile a dirsi, difficile a farsi!
Intanto faccio la conoscenza virtuale di Igor D'India, un giovane siciliano che si cimentera' dalla fine di aprile in una impresa davvero ambiziosa: duemilacinquecento chilometri da attraversare in canoa in solitaria sul fiume Yukon, partendo da Whitehorse, qui in Canada, per arrivare in Alaska.
Lo stesso trac-ciato percorso nel '65 da Walter Bonatti che, dopo es-sere entrato nella leggenda dell'alpinismo, inizio' ad esplorare il mondo ''in direzione orizzontale'' e , attraverso' i territori della Gold Rush (Canada e Alaska,) ridiscendendo in canoa i fiumi Yukon e Porcupine, sulla scia dei libri di Jack London sui cercatori d'oro.
Per mettere da parte i soldi necessari a realizzare il proprio di sogno, l'anno scorso Igor ha fatto il lavapiatti proprio a Woodbridge, per mesi. Poi e' andato in autostop sulle rive dello Yukon per fare un sopralluogo di preparazione all'impresa e per cercare storie e informazioni utili a rivivere in diretta l'esperienza di Walter Bonatti. Ora tutto e' pronto: terminati gli allenamenti in canoa sulle rive del Brenta, D'India (nella foto) partira' di nuovo in autostop per raggiungere Toronto e da qui il punto di imbarco di Whitehorse .
Al ritorno dalla sua impresa, Igor realizzera' un documentario sulla spedizione e lungo tutto l'anno scolastico 2015, a 50 anni di distanza dall'impresa compiuta da Bonatti, partecipera' a una sorta di ''staffetta generazionale'' organizzata da Sport Senza Frontiere nelle scuole.italiane. La settimana prossima sara qui' a Woodbridge e noi lo intervisteremo in Soccer City.
Concludo con gli auguri…..DI CUORE COME SEMPRE….sopratutto ai miei compagni di tante serate vuote al bar…..dallo "spilungone" Claudio al "Professore" Bruno, dal "vecjio" Lido al "resuscitato" Mike, dal "caffettaro" Pietro a "Mister T" Joe, da "The Sponge" Bob al "ciociaro" Sebastiano, dal marchigiano "big bird" Roberto ai D'Ingillos sino a "magnasalsiccie", "tremilamotori", l'"elettricista", "La Seta", "Vestaglia", "Wolkswagen", "o'Maiale", "Fiacca" , "Einstain", "Il foga", "Zainetto" e papa' Luciano, e tutti gli altri di cui ora mi sfugge il "vero" nome……. E chissa' qual e' il mio !!!! Buine pasche !

11 aprile 2014

"Ramussiel", che in friulano sta per "Ramuscello" e' una frazione del comune di Sesto al Reghena in provincia di Pordenone. Confina con la frazione di "Bagnarola", con i centri di Cordovado, San Vito al Tagliamento e Morsano al Tagliamento. Sono circa 200 i "Ramussielliesi" che vivono a Toronto: una comunita' semplice e laboriosa, tipica di quel Friuli "di la' de laghe" cosi' ben rappresentato in tutto il Canada. Hanno festeggiato in fine settimana il 31mo anniversario di fondazione del club alla pesenza del Consigliere Regionale Daniele Gerolin che ho avuto il piacere di avere ospite di "Mandi Mandi". "E' sempre un piacere tornare a Toronto -mi ha detto - e quest'anno ancor di piu' perche' fra un paio di mesi festeggeremo la nostra guida spirituale che va in pensione e celebra ben 50 anni di sacerdozio", Eh si', parliamo di Padre Vitaliano Papais, parroco di St.Patrick a Bolton. Forse non tutti sanno che lo scorso anno il presidente della Repubblica Italiana, Napoletano, lo ha insignito dell'Onorificenza di "Cavaliere dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana" per "la sua instancabile ed ammirevole attività a favore della comunità italiana in Canada ". Vitaliano Papais è nato proprio a Ramuscello il 7 ottobre del 1939, ed è rimasto orfano del padre Giovanni, alpino della Divisione Giulia, all'età di tre mesi. Proviene da una famiglia molto stimata e conosciuta che ha avuto il ceppo a Sesto al Reghena, per diffondersi poi in tutta la provincia di Pordenone, in particolare a San Vito al Tagliamento e Zoppola, e in provincia di Udine a Codroipo, Rivignano e Variano, ma soprattutto in Canada, negli Stati Uniti e in Brasile. Dopo aver frequentato il Seminario di Pordenone Vitaliano è entrato nell'ordine dei sacerdoti nel 1964. A Toronto vi è giunto nel 1970. Erano anni in cui gli emigranti, oltre a conoscere poco la lingua inglese, sentivano la mancanza di un sacerdote che tenesse viva in loro la fede acquisita nei paesi d'origine, accompagnandoli nelle tappe felici e dolorose della loro vita, in un difficile percorso d'integrazione nel Paese di accoglienza. Dopo 44 anni di Canada va in pensione…..boh…pero' non capisco: con questa crisi di sacerdoti, con i preti italiani in via di estinzione, si puo' andare anche in pensione? …..Gireremo la domanda al nostro Cardinal Collins!
E veniamo al calcio. L'uomo del momento e' sicuramente Mattia Destro, attaccante della Roma autore di una tripletta contro il Cagliari. Tutti lo vogliono, assieme al torinista Immobile in nazionale. Siete d'accordo? La domanda la faremo anche noi in Soccer City lunedi' prossimo. Intanto fatemi solo aggiungere un pensiero: "ma e' possibile che l'Inter si sia privata di un giovane cosi' forte per puntare su anziani in via di "erosione fisica e mentale" come Milito? Lunedi' ci spieghera' poi tutto Giovanni Lorini, il responsabile della scuola calcio del Milan, che avremo nostro ospite e che Destro lo ha svezzato.
Infine dalla Calabria una notizia che deve far riflettere. I campionati dilettantistici languono sempre di piu' e pubblico c'e' ne sempre di meno. Forse a Paola (Cosenza), senza saperlo, hanno trovato il modo per sovvertire questa tendenza. Penultima giornata del campionato di Eccellenza . In scena il derby salvezza tra la Paolana ed il San Lucido: in palio tre punti fondamentali. Oltre mille persone sugli spalti, accipicchia. Un match delicato, per il quale serve una designazione arbitrale importante. Donna, si'. E bella, particolare non da poco. Per Elena Tambini, 25enne di Como, è stata una domenica come tante altre. Scarpini, divisa e fischietto: la passione per il calcio a far dar padrona. Un arbitro donna nel calcio, ormai, è una piacevole normalità. In molti però, sia sugli spalti che in campo, sono rimasti affascinati. Perché Elena non ha solo l'occhio vigile e una personalità spiccata, ma è anche una modella che difficilmente passa inosservata. Al punto che di lei si sono accorti anche in Inghilterra, con il Daily Mail che l'ha definita come l'arbitro più sexy d'Italia. Magari diventerà anche la più brava, chissà. Intanto la direzione di gara è stata perfetta, un match (vinto dalla Paolana per 3-1) gestito al meglio. Con un'espulsione finale per doppia ammonizione. Brava, bella e tosta. Cartellino rosa. E poi attrarre oltre mille spettatori non e' certo da poco….
Mandi Mandi

4 aprile 2011

Ron Smale e' il presidente dell'Ontario Soccer Association ed e' mio compagno di tavolo al grande "fund raiser" organizzato per l'ambizioso progetto dei Toronto Azzurri e di Bob Jarusci. In una bellissima serata che ha fatto riincontrare vecchi amici ed offerto "memorabilia" uniche (dal Pal-lone autografato Balotelli, alla maglia della nazionale azzurra), si e' parlato logicamente di calcio e del futuro di questo sport in Canada: " sta andando tutto alla grande" - mi dice Smale - che poi mi confida di cullare un'ambizioso progetto "creare un campionato semi-professionistico provinciale che possa diventare naturale serbatoio per il calcio che conta ed in modo particolare per i nostri Toronto FC della Major League, il nuovo sogno di tutti i calciatori in erba di casa nostra".
Un'idea che ha trovato immediato consenso tra i tanti presenti: dal "Furino dei poveri" Pasquale Pietrantonio, a "Lucky" Fortunato Raso, da Fortunato Febbraro a Carmine Marcantonio. Ma anche tra i grandi protagonisti della serata condotta come sempre con gran maestria da Sam Ciccolini. Robert Iarusci spiega: "finalmente e' una realta' grazie all'impegno ed al sostegno di tanti amici veri come Carmen Principato a cui dedicheremo una via, all'avvocato Ralph Cicia e molti altri. Stiamo sviluppando un complesso sportivo/culturale dedicato alla comunita', a Keele e Steeles. Dopo 12 anni di gran lavoro il 29 di questo mese annunceremo la realizzazione di un "fieldhouse" nel nostro Sports Youth Village: 5000 metri quadri che serviranno sopratutto a tenere lontano la gioventu' dalle brutture e tentazioni della vita. Perche' chi cura il fisico, chi fa dello sport non ha tempo per altro".
Ad applaudire Bob anche l'ex Senatore Con Di Nino, il Presidente del Congresso- Ontario Ken Cancellara, il primario del Sick Children Hospital dott. Pierro e tanti altri illustri ospiti.
Intanto il mondo del Pallone e' sempre piu' in fermento. L'amico Filippo Gravina mi informa di una gara tra vecchie glorie di Milan e Benfica per onorare il grande Eusebio volato recentemente a miglior vita. Garantita la presenza di stelle come Gattuso,Franco Baresi, Billy Costacurta e Rui Costa.
Infine la proposta del consigliere comunale Mark Grimes: candidare Toronto ed il Canada per l'organizzazione della Coppa del Mondo del 2026. Idea interessante anche se e' un deja-vu: mondiali 1986 riassegnati al Messico dopo la rinuncia della Colombia. Allora fu il mitico Pele' a lanciare l'idea di una joint-venture Canada-Stati Uniti. Ci lavorarono a lungo Clive Toye, allora presidente dei Toronto Blizzard e Franco Dal Cin, ex general manager dell'Udinese di Zico,ma la proposta non decollo' mai per il secco no della FIFA ed in particolare del duo Havelange-Blatter.
Giunto a tre quarti del "mio cammino settimanale" mi accorgo di aver fatto solo il "cronista". Allora fatemi con-cludere con un pensiero trasferitomi da alcune madri benestanti di bimbe che insieme alla mia Azzurra fanno danza."Alla mia bambina di nove anni non ho mai fatto assaggiare l'acqua normale, solo minerale - mi dice una mamma un po' altezzosa! E vestititini dei migliori ne-gozi,visita dal pediatra a ogni raffreddore, un mese in Italia d'estate, una settimana in Florida per il march-break, e l'anno prossimo anche la crociera, forse nel mediterraneo". Cose stupende,magari le avessero tutti.
Ma una mamma cosi' ricca mi domando,tra parrucchiere e viaggi, vedere la sarta e ricevere le amiche,farsi mas-saggiare,depilare,rassodare,abbronzare,truccare,snelli- re dove trova il tempo per parlare con la bimba?
Ah, scordavo….forse non e' necessario perche' c'e' la nanny….
Ma - dico io - l'amore autentico non si compra dall'atelier di gran moda o con i gicattoli e le vacanze. Spesso ho visto uomini piangere ricordando le tenerezze delle loro mamme, le apprensioni, il dolce fatto in casa, le infinite rinunce accettate con gioia perche' il figlio avesse un abito decente e qualche soldo in tasca per il McDonald.Ma non ricordo proprio d'aver mai conosciuto qualcuno che si commuovesse al pensiero d'aver bevuto solo acqua minerale fino a nove anni…. Mandi

28 marzo 2014

Da oltre due ore attendo , nell'anticamera di una palestra, l'uscita della mia bimba dalla lezione di ballo settimanale. Minuti inutili, di una nioia mortale, che non passano mai….Unico compagno il telefonino, internet e facebook. Mi si affaccia la foto di un "caro amico" in divisa da carabiniere: Fabio Campagna, funzionario del nostro Consolato.
A Fabio sono molto legato anche se ci frequentiamo poco. Un rene malandato ed una gamba a mezzo servizio, la passione per le moto e quella per il calcio, figli lontani e creaturine da svezzare, la musica e il buon mangiare, Camel e DuMurier, posizionamenti politici e parenti malandati fisicamente ci uniscono piu' di quanto ci si dica…..Penso al fratello Stefano, mezzobusto della RAI.mio compagno di viaggio in mille albe mattutine mentre la cucuma sul fuoco gorgogliava spavalda, i primi raggi del sole bussavano alla porta e radio CHIN mi attendeva per il chicchirichi del buongiorno.
Stefano sta combattendo contro l' "orcolat", un cancro assassino che ce lo vuol portare via.
Quel Stefano che ha sempre combattuto mettendoci la faccia, senza paure, come un vero Campagna: facendo outing, o reclamando sorelle a Chi l'ha visto, danzando sotto le stelle o mandando a quel paese titolati direttori di testate dal cognome blasonato come Bianca Berlinguer.Lui, il conduttore del TG1 mattina.
E Fabio, a 6mila Km di distanza ne soffre.
A lui dedico questi pensieri - per forza sportivi - a mo' di augurio e di infinita speranza…..
Lo sport ha spesso raccontato storie drammatiche ma anche bellissime. La più famosa, purtroppo, è stata rovinata dallo stesso protagonista. Prima del 1996, quando scoprì di avere un cancro ai testicoli, Lance Armstrong era un buon ciclista, non certo un fuoriclasse. Nel 1993 vinse il mondiale, più per demeriti altrui che per meriti propri. Poi la notizia della malattia lo scaraventò fuori dallo sport. Ci ha impiegato due anni, ma è tornato. Divenne un simbolo della lotta ai tumori, tanto da aprire una fondazione che per anni ha organizzato lodevoli iniziative. Poi, chissà perché, decise di affidarsi alla medicina illegale per diventare un campione. Sette Tour de France consecutivi, una storia strappalacrime, tutto bellissimo. Fino all'ondata di fango che ne ha spazzato via l'immagine dopo il ritiro.
Storie più edificanti, perché non sporcate dal doping, arrivano anche dal calcio. La più famosa riguarda Eric Abidal, roccioso difensore francese . Era uno dei pilastri del Barcellona di Pep Guardiola, quando nel marzo 2011 scoprì di avere un tumore al fegato. Venne operato due giorni dopo e tornò a tempo di reciord. Il 28 maggio giocò da titolare la finale di Champions League, vinta 3-1 contro il Manchester United. A pochi minuti dalla fine, Gerard Puyol gli cedette la fascia da capitano per consentirgli di essere il primo a sollevare il trofeo. Sembrava il lieto fine più dolce, ma un anno dopo giunse la doccia fredda: Abidal avrebbe dovuto operarsi di nuovo, stavolta per un trapianto. L'operazione durò 9 ore.. Doveva essere la fine alla sua carriera agonistica: In realtà ha ripreso nove mesi dopo., ma il Barcellona non gli ha rinnovato il contratto. Lui ha deciso di continuare a ha trovato un accordo con il Monaco. Oggi è il capitano della squadra e di quel periodo ricorda, nel momento più duro, la commovente offerta di Dani Alves, che si propose di donargli il fegato. Meno nota la vicenda di Nenad Krsticic, giovane atleta serbo della Sampdoria. Nel 2008 i medici blucerchiati si accorsero che aveva un tumore aggressivo e maligno, il linfoma di Burkitt. Avrebbe potuto morire. La terapia è stata cruenta, gli ha fatto perdere 20 chili. "Soltanto dopo ho saputo che sono entrato in ospedale con appena 48 ore di vita" . Nel 2010 ha ripreso ad allenarsi e lo scorso anno ha segnato il suo primo gol in Serie A.
Anche il mondo del tennis ha avuto alcuni casi di malattie molto gravi risolte positivamente. Il più datato, ha riguardato Lea Pericoli. La campionessa milanese è ricordata per gli abitini di pizzo, ma la sua carriera ebbe anche un stop per un tumore. Nel 1973 scoprì di avere un carcinoma all'utero e fu salvata grazie a un'accurata prevenzione. Sei mesi dopo l'intervento, vinse uno dei tanti Campionati Assoluti.
Ha fatto così anche la canadese Helen Kelesi, ottima giocatrice negli anni 80 e 90, tanto da arrivare al numero 13 nel mondo. La conobbi personalmente sui campi della York Univesity. Nel 1995, una serie di mal di testa ed emicranie le fecero scoprire di avere un tumore benigno al cervello. Era enorme, grosso come un pallina da tennis. Venne operata d'urgenza e se la cavò, anche se due anni dopo fu necessario un altro intervento. Smise di giocare, ma non di vivere. "Hurricane Helen", come l'avevano soprannominata,e' ora allenatrice e opinionista.

21 marzo 2014

Anch’io “google” o “gugoleggio”…
…termine supermoderno per dire che quando voglio sapere qualcosa non accendo piu’ la spina della….testa (o del cervello), ma “clicco” sul mio “tablet” e digito la parola che cerco e “Google” mi da tutte le risposte che voglio !

Ieri ho digitato la parola “longevita’” e Google mi ha risposto cosi’: “durata della vita di un organismo superiore alla media”.

L’ho fatto perche’, sempre ieri, sono entrato nella banca di Martingrove e la 7 e quella cascata di capelli biondi che risponde al nome di Mary Pinero, con il calore ed il trasporto tipico degli italo-argentini, mi ha travolto con il suo entusiasmo e presentato “il piu’ anziano cliente/ membro della banca”!!! : Francesco La Rocca, 92 anni abbondanti! Francesco – aspetto giovanile da …settan-tenne e non di piu’ – guida ancora la macchina, non ha bisogno di Google per pensare e far di conto, legge Lo Specchio religiosamente e si incazza di brutto quando non glielo consegnano in orario. Mi racconta della sua gio-ventu’ trascorsa a Bolzano (…sti todesch…mi dice), e mi fa l’occhiolino quando il mio sguardo indugia sulla bella Maria…… Beato lui ! penso…e mi rendo conto che il sottoscritto a quell’eta’ certo non ci arrivera’.

Pochi minuti dopo mi imbatto in Anthony Sarracini, il titolare della omonima agenzia di viaggio e mi racconta di papa’ Ontario che, a 91 anni suonati, e’ ancora lucido, preciso, puntuale e …..scalpitante! Mi vengono i brividi nel pensare ad Ontario, una vera e propria icona della nostra comunita’ italiana. E’ stato sulla breccia sino a ieri con l’appuntamento del “Sabato del villaggio”, con le sue canzoni ma sopratutto con le sue poesie….quanta pace, serenita’, dolcezza ha trasmesso questo marchigiano doc a discapito del nome di battesimo!

Rientro a casa e Rai International o come diavolo si chiama adesso, trasmette un programma di medicina con un ospite particolare: il dottor Lamberto Boranga. Eh no ! – sbotto subito – questo lo conosco! Ha giocato in serie A ed era il portiere di Fiorentina, Brescia,Cesena e Parma.
Il calciatore piu’ longevo d’Italia se non del mondo! E’ una bella storia da raccontare la sua: cresciuto nel Perugia, esordì in Serie A con la maglia della Fiorentina nel corso del campionato 1966-67; militò poi con la Reggiana, Brescia, Cesena, Varese, il Foligno e il Parma con cui conquistò una promozione in Serie B nel 1979.
Nel corso della carriera di calciatore si laureò in Biologia e in Medicina. Nel 1992, divenuto medico sociale della squadra dilettantistica di Bastardo (località in provincia di Perugia), a 50 anni suonati torno’ tra i pali per una domenica a causa del forfait contemporaneo di tutti i portieri della rosa. L'incontro si concluse con una sconfitta per 1-0 e Boranga si distinse per il fisico ancora asciutto e per un pregevole intervento in tuffo, grazie al quale impedì al pallone di insaccarsi sotto la traversa.
Nell'ottobre del 2005 denunciò il dilagare della cocaina nel mondo del calcio. L'ex portiere e medico sportivo, che lavorava all'ASL di Perugia, sosteneva la necessità di test tricologici per individuare la sostanza nel corpo di chi l'ha assunta.
Il 25 agosto del 2009, all'età di 66 anni, ritorno’ in campo con la maglia dell'Ammeto, squadra di Seconda divisione umbra. L'esordio avvenne il 20 settembre 2009. Il 27 luglio del 2011 firmo’ un contratto con il Papiano, squadra della Seconda Categoria Umbra. Il 7 gennaio del 2013 visti gli ottimi risultati ha rinnovato il contratto con la società fino al 2015.

Altro che Dino Zoff ....: dove lo si trova un portiere “tra i pali” a 72 anni suonati....tanti quanti ne avra’ a giugno 2015 alla scadenza del contratto???? Ma non basta: il dottor/portiere Boranga nel 2008 a 65 anni quindi, ha stabilito anche il record mondiale di salto in lungo over 60 con 5 metri e 47 centimetri!

Ecco cari amici cosa significa “longevita’”......io alzo bandiera bianca!!!! Mandi

14 marzo 2014

Voglio iniziare questa mia colonna setti-manale ringraziando innanzitutto I tanti radioascoltatori del lunedi' sera di Soccer City Show. E poi gli affezionati membri della pagina di Facebook della nostra trasmissione: un vero e proprio "forum" do-ve alle opinioni ed ai commenti si alternano sfotto' e battute che solo "grandi e veri" amici possono pemettersi. E che spesso - come accaduto la settimana scorsa - sfociano in "get together" che riscaldano molte sere fredde di quest'interminabile inverno canadese. Siamo quasi 200, molti dall'Italia e da varie parti del mon-do, dall'Inghilterra sino all'esotica Indonesia! Non passa giorno che mi giungono attestati di stima, di affetto, e com-plimenti per la trasmissione, che certamente vanno oltre i miei veri meriti. Fatemeli accomunare in un fraterno ab-braccio : i milanisti Marra e Di Diano,Nicaso ed Inverso, Beghetto e De Rosa,Viscardi e Moscuzza, Gravina e Bordignon, Martelli e Vata; gli juventini Giallonardo e Fazio, Giunta e Lo Franco,Albi e Fasano, Bonavota e Car-lucci,Costa e Stecher,Conti e Flammia,Racco e Sparano, Di Giovanni e Mancini,Bucaro e Marra; i romanisti Nicoletti e Riondino, Caressa e Merante, Paola e Principato e i due Di Giovanni; i napoletani Battaglia e Papa,Iannone e Ran-nella,Consiglio e Raso,Lipardi sino al Console Guma;i Fiorentini Becci e Serafini, Vitali e Panetta, D'Ales-sandro,Tacconelli e Lombardo; gli interisti Cavalluzzo e Cipriani,Cerone e Bonofiglio,Milan e Miele,Lo Presti e Rubello, Cagnetta e Paris; Cangelosi e Tedesco; i laziali Tersigni e Ciolfi,Magliocchetti e Di Mascio; gli udinesi Bello e Ceschia, Pittis e Livotti,Bagnarol e Trolese senza scordarci i "singles" come il bolognese Manna, i catan-zaresi Cavallaro e Cirillo, i torinisti Stenta e Berardini,il catanese Galletta, il barese Cicchelli o il veronese Mar-colini. Ma so che la mente e' labile e la memoria ogni tanto e'….smemorata! Come per esempio non citare quelli che definisco i "tifosi storici" che hanno "di fatto-fatto" questa trasmissione sin dagli albori: Salvatore Servello e Vincenzo di Monteleone ed i "nostri opinionisti doc" come Roberto Iarusci o Carmine Marcantonio ? A tutti voi un abbraccio e l'annuncio di una grossa sorpresa in cantiere……
E veniamo alle cose "serie". Dal 10 al 14 marzo scorso (oggi quindi) prestigioso appuntamento per gli allenatori di oggi e di domani nel calcio canadese.In collaborazione con l'Associazione Italiana Allenatori Calcio e la Fede-ration de Soccer du Quebec e' stata organizzata la prima Conferenza canado-Italiana per allenatori di calcio;40 ore di lezione tra lunedì 10 e venerdì 14 marzo , sia lezioni teoriche che situazioni di campo effettive, guidate da spe-cialisti nei seguenti settori: formazione dei top team, formazione di squadre giovanili, formazione dei portieri, formazione di preparatori fisici. La conferenza e' stata guidata dal famoso Renzo Ulivieri presidente dell'AIAC, che era accompagnato anche da altri tre allenatori: Gian-carlo Camolese, Luca Perdomi e Vanni Sartini. Assicurata la presenza anche di Rino Gattuso, grande e pluridecorato ex-giocatore del Milan e della Nazionale Italiana, al Gala dell'evento che si terrà domenica prossima 16 marzo a cui dovrebbero partecipare anche gli ex calciatori della Roma Abel Balbo e Roberto Pruzzo.
Infine avrebbe dovuto ricevere un premio dall'arbitro di serie A Mazzoleni. Un premio simbolico al più giovane arbitro della provincia di La Spezia. Purtroppo Caterina Buila, 16 anni di Portovenere, non c'era! Caterina è scomparsa improvvisamente. E' spirata all'ospedale San Martino di Genova, dov'era stata trasportata d'urgenza mercoledì scorso. Quel pomeriggio stava passeggiando nel centro di Portovenere insieme alla sorella minore. Si trovavano nei pressi della chiesetta di San Pietro, quando, improvvisamente, è caduta a terra. Si è capito fin da subito che la situazione era gravissima..A ucciderla è stato con ogni probabilità un aneurisma, i neurochirurghi si sono trovati a dover fronteggiare un ematoma troppo vasto. La sedicenne nel dicembre scorso aveva passato l'esame da direttore di gara, il 16 febbraio scorso avrebbe dovuto arbitrare la sua prima partita: a Castelnuovo, campionato giovanissimi.«Quel giorno non riuscì a essere presente per via dell'influenza - ha raccontato il presidente degli arbitri spezzini Stefano Bassi - era una ragazzina molto deter-minata, era venuta da noi l'ottobre scorso. Mi aveva detto di voler diventare un arbitro, aveva seguito i corsi, si sedeva sempre in prima fila. Ha passato l'esame brillantemente. Mazzoleni le avrebbe donato una maglia, come premio, vista la giovane età».

7 marzo 2014

L'Inter che non riceve rigori da un anno protesta: e' congiura!
Il Torino penalizzato contro la Juve protesta: e' congiura !
La Fiorentina "odia" Gervasoni per l'espulsione di Borja Valero: e' congiura!
De Laurentis insinua complotti contro il suo Napoli: e' congiura!
La Roma non ci sta per le tre gionate di squalifica a De Rossi: e' congiura!
Se nel "social-politico" sarebbero i magistrati (dalla Boccassini a Gratteri) i grandi accusati, nel mondo del calcio sono i vari Tagliavento (ah Muntari e quel goal in Milan-Juventus!!!), Rizzoli (ah Pirlo e il rigore su Al Kaddouri!!!), Gervasoni (ah quella mano galeotta di Borja Valero!!!), Damato (ah quel goal in fuorigioco di Icardi!!!), e ancora, in ordine sparso, Rocchi,Bergonzi,De Marco, Valeri ecc.ecc.
Amici di Bar Sport: nella vita c'e' tutto ed il contrario di tutto, nel calcio tutto cambia e nulla cambia!. Non ci credete ? E allora leggete di seguito, quanto accaduto da cinquant'anni a questa parte…….

30 luglio 1966: Campionati mondiali in Inghilterra. Finale. Germania-Inghilterra. Supplementari. 11' Hurst stanga con violenza, il pallone sbatte contro la faccia inferiore della traversa e rimbalza a terra. Rete o no? Dienst,l'arbitro svizzero resta interdetto. Il guardalinee che segue l'azione, il sovietico Bakhramov resta immobile con la bandierina abbassata, segno che per lui la palla non e' entrata.Gli inglesi protestano e spingono l'arbitro verso l'assistente. Breve e misterioso conciliabolo e goal convalidato. L'Inghilterra e' campione del mondo grazie ad un goal fantasma!

22 gennaio 1967. Lazio-Juventus 0-0 . Al 7mo della ripresa De Paoli stanga di destro dal basso verso l'alto. Il pallone sibila sotto la traversa e si insacca ma la sfera rimbalza fuori causa la rete molto tesa. Gol "pulito" per tutti i 60mila tranne che per l'arbitro De Marchi di Pordenone.

12 marzo 1972.Sampdoria-Torino 2-1 a Genova. A 7' dalla fine cross di Claudio Sala, Agroppi corregge di testa.La palla ha gia' abbondantemente varcato la linea quando Lippi la ricaccia fuori. Sarebbe il goal del 2-2.L'arbitro Barbaresco di Cormons non vede il goal. Lo scudetto andra' alla Juve con un punto sul Torino.

12 gennaio 1975. Ascoli-Bologna 1-3. Forse in assoluto il caso piu' curioso.Un raccattapalle ascolano, Gino Citeroni di 17 anni, "toglie" a Beppe Savoldi il terzo goal per-sonale.Un tiro del centravanti a pochi secondi dal termine viene respinto con un piede dal raccattapalle fermo dietro la porta. Palla che finisce in angolo e l'arbitro non se ne accorge.

Questi solo per citare alcuni dei casi piu' clamorosi ma ricordiamo anche Brasile-Spagna dei mondiali messicani nell'86 a Guadalajara con gol del pareggio spagnolo non visto da un arbitro australiano; la gara di Coppa Uefa Otelul Galati-Juventus con gol non visto di Mauro da parte dell'arbitro turco Namoglu ed eliminazione bianconera nell'88; Stella Rossa-Milan di Coppa Campioni vinta dal Milan ai rigori con l'arbitro tedesco Pauly a non vedere un autogol jugoslavo e costringere quindi le squadre ai tempi supplementari e poi ai calci di rigore; o ancora il derby di Milano dell'89 con l'arbitro Magni di Bergamo a non vedere un goal di Ancellotti e la gara finire in pareggio 0-0.
Cari amici, vi assicuro…..se Dio ci fara' la grazia nel 2034 saremo ancora qui a stigmatizzare l'operato dei direttori di gara ed a parlare di complotti e congiure!!!!!

Due righe infine per mamma Concina, madre di Enzo. Se ne e' andata in silenzio, con la dignita' tipica delle vecchie madri friulane. All'amico e simbolo del calcio italo-canadese Enzo, le nostre piu' sentite condoglianze!

28 febbraio 2014

Guardo Bologna-Roma, anticipo di questo campionato sempre piu' "spez-zatino", e penso al "grande" Bologna di Fulvio Bernardini.
Inter-Bologna 0-0 a San Siro,nell'anno dello scudetto felsineo, fu la mia prima partita di serie A vista lontano del "Moretti" di Udine.
Ricordo il portierone Carburo Negri parare un rigore all'esordiente Gori; ricordo Sandrino Mazzola e ricordo che non c'era il mio compaesano Ezio Pascutti sostituito addirittura da un anonimo terzino veneto, tale Furlanis, con la maglia numero undici.
Penso anche a questo Bologna che rischia sempre di piu' la retrocessione in serie B.
La salvera' il "nostro" Carlo Baldassarra, il 74enne magnate ciociaro che da Veroli e' sbarcato a Toronto ed ha creato quel colosso che risponde al nome di "Greenpark"?
Nel "suo" ritrovo del Western Point di Credistone Road in Woodbridge, Carlo me lo conferma, seppur indiret-tamente: "una trattiva c'e' e il prezzo per la squadra di calcio e' anche quello giusto - mi conferma Bal-dassarra - ma la trattativa e' legata all'acquisizione di alcuni terreni non lontani dallo stadio e ci sono troppi intermediari che fanno lievitare il prezzo oltre ogni logica".
Da Bologna confermano e specificano: i terreni sono a Gra-narolo ed il conten-zioso tocca questioni legali come ha spiegato lo stesso presidente rossoblue Guaraldi, sempre piu' contestato dalla tifoseria.
Carlo Baldassarra e' "sharp business-man" e sapra' farsi valere. Come non cadde nel "tranello Lazio" nel 2002: 300 milioni di dollari per salvare il club biancoceleste ed un eventuale socio che avrebbe anche potuto essere Al-Saadi Gheddafi,figlio dell'ex leader libico !
Ed e' proprio nelle stanze del Western Point Club che la passione per il calcio ed il tifo per la Lazio trova alimento quasi quotidiano per Carlo Baldassarra.
Sotto la "regia" mai troppo invadente di un altro cio-ciaro-doc come Amerigo Mazzoli (peccato sia ti-fosissimo della Juventus…), si ritrovano uomini d'affari, sportivi e comunque "grandi amici" per una partitina a carte, un'aperitivo o pantagrueliche mangiate di solito ben organizzate dal duo Adriano La Viola e Tony di Eddystone Meat. C'e' "l'amico di Maradona" Pasquale Fioccola, il "penalista" Cosmo Galluzzo, il dottor Mag-gisano, l'assicuratore Umberto Andreis, e personaggi che per certi versi hanno fatto la storia della nostra intera comunita' come Goffredo Vitullo, GianCarlo Pera, Fernando Fiorini,Jessie Pagliaroli, Paolo Ferretti,Frank Caiozzo,Mike Giampaolo, Frank Di Girolamo,Ralph Acquino,Norberto Marrocco, Leo Agozzino,Pino Leo, Carmine Molinaro,Vincenzo Sciammarella,Dominic De Palma,Sam Allegranza, Mauro Mattei, Danny Rizzo ed Angelo Baldassarra, fratello di Don Carlos…..

Altre amenita' calcistiche in liberta': la squadra del-l'Ascoli, ora in serie C, e' stata ufficialmente acquistata dal dott. Francesco Bellini di Montreal che ha vinto l'asta con un'offerta di 860mila euro.Bellini controllera' il 70% della societa' marchigiana.66enne, appassionato di vini, Bellini lega le sue fortune alla scoperta di un farmaco antivirale ancor oggi impiegato per combattere l'Aids.
Il nuovo portiere (di riserva) del Napoli dovrebbe essere il canadese Milan Borjan, un canadese di origini serbe, svincolato dai turchi del Sivasspor. Seppur non ancora ufficilizzato l'acquisto del portiere, che e' il titolare della nazionale canadese, e' gia' stato inserito in Wikipedia !!!! Ed un portiere italiano, scuola Inter, approda invece a Vancouver nella MSL. Si tratta di Paolo Tornaghi (foto) che ha scelto i Whitecaps anziche' l'Europa ed i suoi tornei minori. Tornaghi ha 26 anni ed aveva militate anche con il Como ed il Rimini.
Infine,calato il sipario sui Giochi Invernali di Sochi una curiosita' che ci giunge nientepopodimeno che da Cal-gary. Nove giornalisti canadesi dell'Alberta, in partenza per la Russia per seguire le Olimpiadi, sono finiti per sbaglio a SOCI, ridente paesino del Casentino, in Toscana, anziche' a SOCHI in Russia!!!! Biglietti da stracciare ed alberghi da cercare per una notte ma anche una bella ed imprevista visita turistica in Italia!!!!
Mandi !

21 febbraio 2914

50 anni sono tanti, sopratutto se si parla di nozze……Padre Piero Reginato ha festeggiato domenica scorsa quelle d'oro, con la Chiesa ma sopratutto con quel suo Dio tutto particolare che e' anche il vero Signore di noi emigranti italiani sparsi nel mondo.Fatto di semplicita', di buon esempio, modestia e partecipazione.
Trevisano doc ha speso oltre trent'anni qui a Toronto: prima nella parrocchia Santa Caterina da Siena a Scarborough e poi ad Holy Angels in Etobicoke. Ora vive in Italia, a Roma, ma non ha saputo resistere al richiamo dei suoi parrocchiani che lo hanno voluto festeggiare, anche a base di buona grappa e buon amarone!
Complimenti a Joe Grande, Lucio Cammisa e Joe Falcone che con l'ausilio di molti amici delle due par-rocchie tra cui l'immarcescibile Ralph Chiodo e Signora Rosa, hanno "inventato" un pomeriggio di sana allegria e gioioso "ritorno al passato". Anch'io non ho potuto non salutare il "vecjo Piero", anche perche' con lui ho con-diviso molte domeniche pomeriggio a parlare di Juventus, Roma e del campionato italiano di calcio.
Alla fine degli anni '60 Piero era a Roma ed era una specie di padre spirituale della Roma: la Roma di He-lenio Herrera, di Jair, di Colausig (un ragazzo unico…..mi dice), ma sopratutto di quel portiere che ri-sponde al nome di Pier Luigi Pizzaballa (ex Atalanta, Verona e Milan): 27 presenze in A ed una in nazionale
(contro l'Austria) diventato ancor piu' famoso grazie alle figurine Panini\; la sua era la piu' ricercata e pra-ticamente introvabile…. "ha ormai 75 anni anche lui come me - mi dice Padre Reginato - ma lo sai che ci sentiamo ancor'oggi, nonostante siano passati oltre 40 anni…Il calcio, che vuoi fare, - aggiunge - e' sempre stata la mia grande passione". Peccato, lo apostrofa subito qualche vecchio parrocchiano, sia juventino fino al midollo !!!

Sette giorni fa vi avevo promesso di raccontarvi quanto sta accadendo al Western Point Club di Credistone Road e delle eterne sfide tra juventini e laziali o per meglio dire tra Adriano La Viola e Carlo Baldassarre sotto la sapiente regia di Tony di Eddystone Meat, lui milanista …boh!!!!, ma ho deciso di posporre il tutto alla settimana prossima in quanto potrebbero esserci interessanti sviluppi da Bologna…..Non vi dico di piu' e… vi lascio con la suspance del mistero….

Vi parlo invece del nuovo Club Ferrari di Toronto che il mese prossimo debuttera' in societa'.Finalmente un sogno si avvera e l'impegno e l'entusiasmo che alcuni sportivi italo-canadesi , in primis il presidentissimo Tony Folino, ci hanno messo per arrivare a questo giorno verra' premiato! Si tratta del primo club riconosciuto ufficialmente dalla Casa di Maranello della nostra citta'. La "Scuderia Ferrari Club" di Toronto verra' inaugurato il 22 Marzo prossimo con una festa al Madison Event Centre di Vinyl Court in Woodbridge.Durante la serata sarà' consegnata la "tessera ufficiale" ai soci. Il direttivo del club e' composto da Antonio Folino (Presidente), Mario Claudio Simonato (V.P.), Patrizio Novembre (segretario), Carlo Altobelli (vice segr.), Domenico La Neve (tesoriere), Vince Capobianco (vice tes.), Domenico Colussi e Diego Alejandro Samaniego (revisori conti). Nel direttivo anche Nino Mazza, Rocky Dipietroantonio, Tony Lanzo, Carlo Mirabelli, Vince Luca , Tony Triumbari e Nick Raso

Chiudo. Anche San Valentino e' passato. La festa dell'amore. Potro' sembrarvi "out-of-date" o comunque immancabile nostalgico, ma vi lascio con questo: "ragiona meno e segui il cuore, non arrabbiarti ma sorridi, non restare fermo ma agisci, apprezza le piccole cose, non avere paura, AMA".
Mandi

14 febbraio 2014

Vi scrivo oggi 10 di febbraio: il Giorno del Ricordo. Ho fatto violenza al mio programma "Soccer City" dedicando la prima parte a questa giornata cosi' importante, a discapito del calcio, perche' sono "incazzato nero". Incazzato dopo aver ascoltato un programma della RAI nel corso della quale è stato intervistato uno dei vicepresidenti dell'Anpi al posto di un rappresentante delle associazioni degli esuli e sono stati dati numeri errati sulle foibe e sull'esodo giuliano-dalmata. Incazzato perche' il nostro Presidente Napolitano ha pensato bene di non spendere una-parola-una relegando al Presidente del Senato Grasso le solite parole di circostanza. Incazzato perche' a Montecitorio se ne sono addirittura dimenticati impegnati com'erano a....Boldrineggiare ! Eh no: la tragedia indescrivibile di migliaia di nostri connazionali barbaramente trucidati solo perché italiani non può essere nuovamente rimossa dalle coscienze di questa Italia, che non si è mai scusata abbastanza per come furono trattati i 350 mila profughi giuliano-dalmati, costretti dalla furia etnico-ideologica del regime titino a fuggire dalle proprie terre ed abbandonare le proprie case. Questi fatti, queste "dimenticanze", assumono un significato ancora più grave alla luce degli episodi di intolleranza e sfregio perpetrati negli ultimi giorni nei confronti dello spettacolo teatrale di Simone Cristicchi "Magazzino 18" che ho invece proposto al pubblico di "Mandi Mandi" venerdi' scorso e ai danni di una stele commemorativa a Roma, accompagnata da volantini deliranti.Mi chiedo se i figli e i nipoti di quegli italiani meritino ancora umiliazioni; mi chiedo per quanto si continuerà a tenere all'oscuro i giovani italiani di un tassello tanto importante quanto doloroso della nostra storia nazionale; mi chiedo quando sarà finalmente consentito loro di indignarsi e commuoversi di fronte alla foiba di Basovizza e mi chiedo se sia finito il tempo in cui la definizione di "foiba" in prestigiosi vocabolari ed enciclopedie italiane veniva sbrigativamente e vergognosamente liquidata con l'analisi geologica di "dolina carsica". Tutti noi abbiamo il dovere di contribuire alla costruzione di una Italia giusta che faccia della condivisione della memoria un valore indiscutibile. E chiudo pensando ai miei eroi sportivi come Nino Benvenuti o Mario Andreetti ( i primi nomi che mi vengono in mente) o ai grandi maestri di casa nostra come il buon Gianni Grohovaz e Tino Baxa. Tutti "esuli" a cui e' stata tolta ogni identita', ma certamente piu' "italiani" di noi!
E veniamo allo sport di casa nostra. In questi giorni a Toronto Julio Cesar, ex grande portiere dell'Inter e della nazionale brasiliana. Speriamo accetti l'offerta dei Toronto FC e ci possa deliziare qualche mese prima dei mondiali carioca. Ancora non riesco a capacitarmi come un portiere del suo calibro trovi difficolta' a giocare nel QPR o comunque in qualche squadra europea.
A Soccer City straordinaria performance di Pino Wilson, ultima bandiera della grande Lazio scudettata dopo la scomparsa di Giorgione Chinaglia. Per un'ora intera ha risposto alle domande degli sportivi di Toronto riuscendo a zittire addirittura Vito Caressa, "core de' Roma"!!!! Squisito nella sua grande disponibilita'! Scopeta anche l'esistenza di un club di tifosi laziali, "messi insieme" da un giovane collega: Micheal Di Mascio, "traffic reporter" di Radio CFRB. Sono tutti giovani, poco piu' di una ventina, e si riuniscono presso il Club di Supino, al 140 di Regina Road, nella zona di MartinGrove & Hwy 7,in Woodbridge. Se siete interessati ad unirvi contattateli.
Ed a proposito di Lazio,la settimana prossima vi raccontero' quanto accade al Western Point Social Club di Credistone Road, covo della quintessenza del tifo biancazzurro-laziale: Carlo Baldassarra. Sopratutto quando mega riunioni a base di buon cibo vengono organizzate dal duo Adrriano La Viola e Tony Totera di Eddystone Meat ! Vi anticipo solo che c'e' stata la "rivincita" tra laziali e juventini dopo la gara del girone di andata. E' finite in parita' e quindi si andra' alla "bella"……..Visti tra gli altri volti nuovi come quello dell'avocato Cosmo Galluzzo, del realtor Paul Filice e il dottor Maggisano…..La Viola…suonava inni juventini, Tony di Eddystone affettava culatelli rosso-neri…..immaginate un po'!
Mandi Mandi


Wilson, De Mascio, Rubello

7 febbraio 2014

Domenica. 15 centimetri abbondanti di neve. Paesaggio affascinante dalle finestre di casa tua, un po' meno se devi camminare…..La RAI propone Atalanta-Napoli e nel pomeriggio la "classica" Juventus-Inter.Ma sara' la serata ad offrire il clou dei clou con il Superbowl. Il Super Bowl è la summa dello sport, per ambiente, coreografia, emozioni, adrenalina.Se aggiungiamo la location di quest'anno, le condizioni meteo perfette le squadre in campo... beh, anche se non ci capiamo nulla, o poco, di football americano, bisogna guardare la partita, e' impossibile pentirsene!
La mattina si mette di buon umore leggendo una notizia che arriva dai campi di calcio d'Inghilterra anche se nulla ha a che fare con il gioco del pallone. "Iniziera' domani un processo sui generis a carico di Paul Lovell, 61 enne ex operaio, accusato di aver abusato sessualmente di mucche e pecore.Colto in flagrante con le braghe calate e fotografato da una coppia che faceva un picnic a 250 metri dall'uomo nel campo sportivo del Tottenham Hotspur (a nord di Londra). Pare fosse intento a lasciarsi leccare i genitali da una mucca e che, non pago, abbia tentato approcci sessuali anche con alcune pecore presenti. L'imputato, accusato di "oltraggio alla pubblica decenza" nega di aver ricevuto la fellatio dalla mucca…….
Poi c'e' Atalanta-Napoli che non e' meno divertente, almeno per i tifosi bergamaschi. 3-0 inatteso e difesa partenopea da oratorio…..Il commentatore di Tele-Napoli - di parte quindi - usa nell'ordine questi termini: incredibile, da vergognarsi, indecente…..
Dopo il pranzo Juve-Inter. E anche qui non c'e' pra-ticamente partita. Inter inesistente tanto che, subito dopo, su facebook spopolavano le foto del noto presentatore di fede nerazzurra Paolo Bonolis, conduttore del programma "Avanti un altro!" con chiari riferimenti all'allenatore Mazzarri. Vista l'Inter oggi, anche noi abbiamo un suggerimento per il neo-presidente indonesiano Tohir . Risparmierebbe molto schierando questa formazione: in porta l'anchorman Dino Cavalluzzo, libero l'enologo e gran battitore Alberto Milan con il palazzinaro Rocco Cerone come stopper. Sulle fasce il fioraio Eligio Paris ed il costruttore Franco Imeneo mentre a centrocampo l'illuminata regia di Pietro Felicetti, il dinamismo dello "scalatore" Ciccio Bonofiglio e la gioventu' dell'agente immobiliare Orazio Cangelosi.Infine in attacco l'esperienza del "nostro" Tino Baxa ben supportato all'esterno dai cross dello chef-giornalista Mario Cagnetta e il "pensionato d'oro" Mario Rubello. Sicuramente al di la' dei risultati almeno le risate saranno garantite!!! Ah scordavo: in panchina potrebbe sedere quel Giovanni Badalamenti ora g.m. del Madison Event Center dell'amico Jimmy Raso! Ed a proposito di quest'ultimo sentite un po' cosa e' successo nel suo paese d'origine: Lamezia Terme (anche se lui e' della frazione di Gabella). Dalla bara in cui è deposto il cadavere di A. C. di 37 anni, mentre ha luogo la funzione religiosa, provengono sospetti ticchettii, come se qualcuno stesse bussando dall'interno. Tra lo stupore generale, la bara si apre all'improvviso: l'uomo è vivo e vegeto. Scene di gioia e tripudio generale, ma allo stesso tempo di pianto liberatorio per aver ritrovato il proprio caro. Insomma robe da…..matti!
Possibile che nessuno si sia accorto che quell'uomo non fosse morto? Sembra che questo rientri tra i rarissimi casi di morte apparente, ovvero uno stato simile alla morte reale in quanto caratterizzato da perdita della coscienza e della sensibilità, impossibilità di percepire il battito cardiaco e i movimenti respiratori, assenza dei riflessi, flaccidità muscolare e rilasciamento degli sfinteri. E la temperatura del corpo si abbassa, di solito fino a 24 °C. Il risveglio avviene entro le 24 ore.Tornando all'episodio specifico, curiosa la richiesta effettuata ai presenti dall'uomo "tornato in vita": un panino con la salsiccia!
Evidentemente il sonno prolungato gli ha procurato tanta fame….Questo in attesa dei "Calabruzi" il 29 marzo prossimo ! Intanto ….Mandi Mandi

24 gennaio 2014
Lin Yutang e' uno scrittore cinese. Ha scritto tra le altre cose anche "Importanza di vivere". E' perentorio nella sua descrizione della vita: "Il nostro corpo e' una macchina meravigliosa che si nutre da sola; e' congegnata dalla nascita e per la durata di tre quarti di secolo, quanto un buon orologio a pendolo…….nell'eta' media sopravviene un leggero abbassamento di tensione, una dolcezza del carattere,simile al maturarsi di un frutto o all'addolcirsi di un buon vino….poi, al tramonto, le ghiandole endocrine diminuiscono d'attivita' e, se abbiamo una vera filosofia della vecchiaia, comincia per noi l'eta' della pace, della sicurezza, dell'ozio, dell'appagamento; finalmente la vita si spegne e scendiamo nel sonno eterno per non risvegliarci mai piu…"
Eh si'….nonostante mi fossi ripromesso di non parlarvi piu' di addii devo oggi salutare un grande amico, una persona "importante" della mia vita: Umberto Taddeo da Cervinara.Ha perso la sua battaglia, feroce sino all'inverosimile, durata quasi due anni, contro il diavolo del secolo. Severino Manni, "suo compagno di College Street", Angelo Matera "meccanico di fiducia e corregionale", Tonino Esposito "del club paesano" i primi a condividere la sofferenza del suo addio….ma Umberto ha lasciato centinaia di amici in ogni angolo del mondo se solo penso che mi ha scritto "uomo Bianco", suo dentista in Honduras !!!! e Claudio Mauriello, suo avvocato a Napoli !!!
Era la fine di febbraio, tempo di elezioni politiche in Italia. Condividevamo una stanza d'albergo a Monterotondo (Roma). Dopo una spaghettata, al rientro, nel chinarsi per raccogliere qualcosa dalla valigia, cadde in terra. Aveva perso gia' buona parte del peso e della sua forza. Mi guardo' e disse: "Paolo sono arrivato al capolinea !". Quello sguardo e quelle parole me le porto ancora dentro. Struggenti !
Addio caro amico e che lassu' qualcuno ti aiuti a rialzarti !

Non sono un vero e proprio patito dell'hockey su ghiaccio, anche se mi piace molto. Qualche partita dei nostri Maple Leafs, dei Montreal Canadians (vecchi ricordi nostalgici) ed i playoffs della NHL Ma non ho potuto non leggere e vedere la sintesi di Vancouver Canucks e Calgary Flames, la partita piu' chiacchierata della settimana.Doveva esserci qualche leggera ruggine tra le squadre perché la partita praticamente non è neanche cominciata che era già rissa. Pochi secondi prima di cominciare, già dalle formazioni che erano state schierate, c'era il sospetto che sarebbe stata una serata difficile con Tom Sestito, dei Canucks che riferiva che il suo coach, John Tortorella, avrebbe detto qualcosa tipo "Cominciano con tutti i loro idioti". Del resto dall'alto della sua correttezza poteva permetterselo ! Sestito è leader di penalità di tutta la NHL: 167 minuti in 47 partite.Comunque, l'arbitro ha buttato il puck e quelli non l'han neanche guardato. E' stato subito tutti contro tutti. 10 espulsioni e 142 minuti di penalità. E molte risse sarebbero sfuggite alle telecamere, tipo quelle nei corridoi degli spogliatoi.
Il dibattito sulle risse nell' hockey ritorna periodicamente e nel corso del tempo è diventato uno dei misteri più grandi dello sport: quando l'hockey ha iniziato a tollerare i combattimenti? Più che di risse, infatti, gli scontri fisici tra i giocatori sono combattimenti semi-organizzati, regolati da un codice d'onore informale e con giocatori (gli enforcer) che hanno tra i loro ruoli quello di iniziarli e portarli avanti. Gopnik, giornalista e grande appassionato di hockey, ha presentato una sua ricostruzione storica proprio recentemente all'Università di Toronto.A sua detta i combattimenti avrebbero origine "etnica" tra francofoni ed anglofoni.,
I primi incontri organizzati di hockey si giocarono a Montreal nel 1875, da canadesi di origini britanniche con i canadesi di origine francese (solitamente cattolici, e la maggioranza a Montreal) che cominciarono a partecipare allo sport solo negli anni Novanta dell'Ottocento, dopo che la chiesa cattolica del Quebec allentò la sua resistenza nei confronti degli sport. La violenza sembra essere diventata più diffusa e intensa nei primi anni del Novecento quando,nel 1905, Alcide Laurin rimase ucciso sul colpo dopo essere stato colpito da un pugno e da un bastone durante una partita tra squadre dell'area di Ottawa da Allen Loney che era della squadra "inglese", mentre Laurin apparteneva a una squadra "francese".
Alla prossima !!!! mandi

17 gennaio 2014

Natale, Capo d’anno, la Befana......e’ finalmente finito il tempo delle grandi scorpacciate. Diversi i danni sotto forma di chili in piu’. E per correre ai ripari diete a piu’ non posso. Dario Del Rizzo, il mio medico di famiglia e’ perentorio: o “svanghi” o non venire a trovarmi piu’. Sono con le spalle al muro anche a causa di una gamba che fa le bizze ed ha deciso di tormentarmi ad oltranza. Non invitatemi quindi piu’ neppure per un caffe’! Ma prima di lanciarmi verso....la “morte di fame” fatemi condividere alcune considerazioni che l’amico GianLuigi Ferretti mi manda via e-mail. Simpatiche ed interessanti !
“Se camminare facesse davvero tanto bene, il portalettere non dovrebbe essere immortale ?
La balena nuota tutto il giorno, mangia solo pesce, beve solo acqua ed e’....grassa !
Il coniglio corre e salta e vive solo 15 anni e la tartaruga non corre e non fa nulla e vive invece 450 anni !” Gianluigi conclude con un perentorio “Affanculo la dieta e l’esercizio fisico” ma io non ho l’ardire di tanto.....
Nel covo di Rustic Bakery mi imbatto in un vecchio gentleman, quelle persone distinte, colte, sempre aplomb....persone .che non le fanno piu’ di questi giorni: Adelmo Colussi ex presidente del club di Zoppola (Friuli). Con garbo sottolinea l’assenza de Lo Specchio subito dopo le feste: "mi e’ mancato il giornale e la tua colonna. Al di la dello sport mi fa piacere leggere I tuoi commenti sui fatti di vita quotidiana: mi divertono e fanno riflettere. Sopratutto quando arrivano o parlano del “nostro” Friuli".
Per te Adelmo questa chicca che arriva proprio dal paese del mio povero papa’: Cervignano del Friuli.
Maria Stafuzza, la nonna più anziana di Cervignano, l’ultima “austriaca” del capoluogo della Bassa, l’ultima cervignanese doc, ha compiuto 107 anni. Ultima di dodici fratelli, tutti ultraottantenni, la signora Maria, stimata e conosciuta, è nata l’11 gennaio 1907, a Cervignano, in una delle case più antiche di borgo Salomon: l’ultima cittadina nata durante la Cervignano austriaca.Una memoria storica in quanto ha visto costruire l’ex scuola di via Roma, il simbolo della cittadina ed ha frequentato tre classi elementari sotto la sovranità austriaca. Quando Cervignano fu annessa all’Italia, Maria era ancora una bambina. A 8 anni, cambiò la sua nazionalità, e, da quel momento, non ha mai lasciato Cervignano. Per questo e’ considerata l’ultima cervignanese doc


Infine il calcio. Oggi ho imparato una nuova parola. “Sassuolata” per sottolineare l’inattesa vittoria della matricola Sassuolo sul “grande Milan” per 4-3
Bella la storia di questa squadra di una citta’ di soli 39mila abitanti della provincia modenese. Quest’anno è entrata nel gruppo di squadre di calcio italiane non appartenenti a città capiluogo di provincia — che comprende anche il Lecco, Empoli, Cesena, Legnano, Pro Patria (Busto Arsizio), Casale Monferrato e il Savoia di Torre Annunziata. Sassuolo piu' che per il calcio e' nota come la capitale mondiale delle piastrelle di ceramica, ma il Sassuolo-calcio e’ famoso anche per il suo inno composto e cantato addirittura dal famoso cantautore Nek. Ma non solo: lo scorso anno Don Backy fu vittima di uno scherzo ad opera di Jacopo Morini andato in onda nel programma “Le Jene”. Lo scherzo è consistito nel telefonare al cantautore barese spacciandosi per Carlo Rossi, presidente del Sassuolo, chiedendogli di cantare una rivisitazione del famoso successo “L’Immensita’” come nuovo inno, durante la 26ª giornata di Serie B, Sassuolo-Ascoli; Don Backy compose veramente l'inno, ma trattandosi di una burla il giorno della gara resto’ chiuso fuori dallo stadio. Il presidente Rossi in persona, saputo dello scherzo, invito’ poi Don Backy a interpretare questo nuovo inno in una gara ufficiale. Un'altra "chicca" da una terra bella, ricca, grassa ed estroversa: la terra dei Peppone e Don Camillo, di Brescello e del Po......Ah, quanta nostalgia.
Sorbole ragazzi....vi salute ! Mandi Mandi e ancora buon anno a tutti.

Questa edizione "sportiva" de Lo Specchio sara' nelle edicole martedi'31 dicembre, ultimo giorno dell'anno 2013. Molto probabilmente molti lettori lo sfoglieranno con piu' attenzioneil giorno dopo, mercoledi' 1mo gennaio del nuovo anno, 2014. Giorno di "riposo" dopo le fatiche del veglione di San Silvestro dove il pigiama diventa l'abito piu' usato e le pantofole…il mezzo di trasporto domestico.
Sergio Tagliavini mi invita agli auguri ed a "buttar giu'" alcune considerazioni di fine anno e di speranze per quello nuovo. Ma mi trova refrattario nel pensare alla tradizionale rassegna degli "avvenimenti piu' importanti" o "personaggi che hanno lasciato il segno"; so gia' che lo faranno tutti, quotidiani, riviste, siti web, radio e televisioni. Io allora mi proietto nel futuro perche' questo anno che sta per decollare e' parti-colarmente importante per il calcio tutto: ci sono infatti i mondiali di Brasile, la manifestazione piu' importante in assoluto.
Vado a ritroso nel tempo e "ricordo" il trionfo azzurro dell'82 in Spagna, un trionfo che ando' ben al di la dell'avvenimento agonistico e come vero e proprio tsunami celebro' l'Italianita' nel mondo: St.Clair Avenue ed il suo milione di sportivi "tricolori" docet !
Fu l'esaltazione di tutto cio' che era ed e' italiano: "numero uno" fece sparire il piu' sofisticato ed "in" "number one"! Noi figli di quest'Italia bistrattata divenimmo simbolo di una nuova era.
Spero che il 2014 possa regalarci non solo le emozioni dell'82 ma un nuovo riscatto nazionale (italiano) in un momento storico cosi'drammatico per la nostra madrepatria.
Mi auguro che il nuovo anno che sta per iniziare possa - a noi sportivi - ridare quei magici feelings che Santone Zoff a 40 anni suonati ci dono' salvando sulla linea di porta la conclusione di Falcao al 90mo nella drammatica sfida con il Brasile; che il libico Gentile-Gheddafi esalto' nella sfida a suon di brandelli di magliette con i mitici Maradona e Zico; che Bruno Conti, l'anguilla di Nettuno, imprendibile e quasi spiritato regalo' ad ogni tenzone; che Pablito Rossi esalto' a suon di goals; Gaetano Scirea grazie alla sua eleganza e sapienza; il bell'Antonio Cabrini con le sue sgroppate irrefrenabili; Marco Tardelli con quell'urlo che rieccheggia tutt'oggi dal Nou Camp di Barcellona e il "furlan-tosto" Bearzot addirittura con schiaffi e successi mai piu' ripetuti….
Se cosi' sara' torneremo tutti piu' giovani di 30 e passa anni….e che augurio migliore???
Buon anno e mandi a duc !

31 dicembre 2013

Forse non tutti sanno che nella mia ses-santenne esistenza terrena vi e' un angolo - breve, sette giorni - dedicato ai "focola-rini": un movimento religioso fondato da Chiara Lubich, una santa di origini trentine, che nel 1964 fondo' la cittadella di Lop-piano, nelle colline del Valdarno, presso Firenze. Il Movimento dei focolari, che ha ramificazioni anche qui a Toronto, ha come obbiettivo l'unita' tra i popoli e la fraternita' universale.
Era il '68 ed avevo suppergiu' 15 anni. Andai a Campogiallo (Loppiano) e trascorsi sette giorni meravigliosi: erano i giorni dell'amore (rigorosamente platonico all'epoca…) con un coetanea "la canarina", che "vide la luce mistica" nelle natie Canarie, della musica del "Gen Rosso" - i primi complesssi musicali rigorosamente rivolti ai giovani "normali". Vi ritornai a Natale con don Bruno Roselli, uno dei sacerdoti del mio paesello friulano. Fu una "scappata e fuga": Udine-Firenze in furgone che mi sembrava un'in-terminabile Roma-Toronto-Roma via Alitalia, dei giorni nostri ! Ricordo la Chiara Lubich spiegarci cos'era il Natale: "Natale è la festa della famiglia.
Ma dov'è nata la più straordinaria famiglia se non nella grotta di Betlemme? E' lì, con la nascita del Bambino, che essa ha avuto origine. E' lì che si è sprigionato per la prima volta nel cuore di Maria e di Giuseppe l'amore per un terzo membro: il Dio fatto bambino.
La famiglia: ecco una parola che contiene un immenso significato, ricco, profondo, sublime e semplice, so-prattutto reale.
La famiglia o c'è o non c'è.
Atmosfera di famiglia è atmosfera di comprensione, di distensione serena; atmosfera di sicurezza, di unità, di amore reciproco, di pace..
Una famiglia i cui fratelli non hanno un cuore di pietra ma di carne, come Gesù, come Maria, come Giuseppe.
Vi sono fra essi coloro che soffrono per prove spirituali? Occorre comprenderli come e più di una madre. Illuminarli con la parola o con l'esempio. Non lasciar mancare, anzi accrescere attorno a loro il calore della famiglia.
Vi sono tra essi coloro che soffrono fisicamente? Siano i fratelli prediletti. Bisogna patire con loro. Cercare di comprendere fino in fondo i loro dolori.
Vi sono coloro che muoiono? Immaginate di essere al loro posto e fate quanto desiderereste fosse fatto a voi fino al-l'ultimo istante.
C'è qualcuno che gode per una conquista o per un qualsiasi motivo? Godete con lui, perché la sua consolazione non sia contristata e l'animo non si chiuda, ma la gioia sia di tutti.
C'è qualcuno che parte? Non lasciarlo andare senza avergli riempito il cuore di una sola eredità: il senso della famiglia, perché lo porti con sé.
E dove si va per portare l'Ideale di Cristo, nulla si potrà fare di meglio che cercare di creare con discrezione, con pru-denza, ma con decisione, lo spirito di famiglia.
Esso è uno spirito umile, vuole il bene degli altri, non si gonfia….è la carità vera, completa.
Insomma, se io dovessi partire da voi, lascerei che Gesù in me vi ripetesse: "Amatevi a vicenda... affinché tutti siano uno".
Questi pensieri li dedico a tutti voi in questa vigilia di Natale. Sopratutto a chi, come noi italo-canadesi - ci portiamo dentro ancora "valori veri" seppur contaminati da un mondo sempre piu' corrotto ed in famiglie sempre piu' sgangherate !
Mi accorgo di aver riempito quasi per intero lo spazio concessomi senza aver parlato di sport. Ma tant e' ! E' Natale……Gio' e Sergio- gli editori - non me lo vorranno….
Ma rubo ancora due righe per abbracciare Alfonso Ciasca. "Tutto il calcio minuto per minuto", i suoi dibattiti calcistici a radio CHIN, il "toto 9", i servizi speciali….checche' se ne dica ha fatto "la storia" della comunita' sportiva….. Rosa, l'amata compagna, non c'e' piu'. Goethe diceva: "per sua fortuna l'uomo puo' arrivare a capire l'infelicita' solo fino a un certo grado. Per non impazzire. Al di la' di questo o e' annichilito o e' indifferente"…..ti sono vicino Alfonso! Mandi

6 dicembre 2013

Che settimana di mer*a!!!! Eh si', ci sta proprio!
Prima il ghiaccio traditore che esalta la tua "salamita'"! ovvero quell'essere salame a tal punto che a 60 anni suonati e con un quintale abbondante di ciccia addosso vuoi emulare la Nadia Comaneci (ginnasta ru-mena pluricampionessa mondiale ed olim-pionica…per chi non ricordasse…) e provi un'impossibile spaccata che ti spacca di brutto i muscoli; poi un'ispezione ministeriale al Patronato (ma qui in Canada ciechi che guidino l'automobile o invalidi che giochino a tennis non ne ho ancora visti…); il tutto tra un trasloco con annessi e connessi e la brutta notizia settimanale del cugino che, non vedevi da una vita ma sempre cugino e' , che decide di passare a miglior vita in quattro e quattr'otto!
E "mer*a" la sento a piu' riprese domenica pomeriggio mentre mi "godo" in diretta Juventus-Udinese. Eh si', la Juve e' la miglior società d'Italia.Miglior società nel trasformare una squalifica in un evento pubblcitariamente planetario, con i bimbi che soavi e innocenti si appropriano delle curve svuotate dall'inciviltà. O, per loro, dal solito complotto dei nerazzurri di Guido Rossi.
Lasciamo perdere che altre squadre, forse anche tutte (tranne la loro) fanno lo stesso ogni maledetta domenica, ma ci siamo fatti persuasi che non debbano più essere esclusi dai rispettivi settori i tifosi di casa; già, perché la causa deve per forza risiedere nei settori stessi. A-ri-prova ne sia che i bimbi, coro di voci bianche tutte volte al cielo dei locali, soavemente e dolcemente gridavano "mer*a" ad ogni rinvio del portiere dell'Udinese.Siccome gli juventini sono infallibili, siccome a causa del sistema conquistano solo pochi scudetti e siccome altrettanto infallibili sono i loro tifosi, dei quali infallibile sarà il sistema educativo, di certo tutti noi avremo sentito male. Lodi alla Juventus ed all'innovativa iniziativa di invitare bambini allo stadio. Oooooohh... Mer*a. Bravo Fabio Capello ,il c.t. della Russia inserito in settimana nella Hall of Fame della FIFA, nel dire: "Se anche dei bambini si mettono ad insultare gli avversari della propria squadra vuol dire che problemi grossi in termini di etica e sportivita' sono evidenti in questo paese. Fossi stato allo 'Juventus stadium' avrei chiesto allo speaker di intervenire per far cessare certi cori".
E veniamo ai fatti di casa nostra.
Un abbraccio affettuoso al "maestro" Tino Baxa per la perdita della compagna di vita.
Un augurio di pronta guarigione a Joe (Giuseppe) Bonavota, detto "Combin", tifoso storico e membro dello Juventus Club di Toronto. Combin e' di Sant'Onofrio, centro del Vibonese che con i comuni confinanti di Maierato , Filogaso e Soriano rappresenta un comprensorio ad alta emigrazione nella GTA.
La notizia che sto per proporvi non e' recentissima (tre settimane fa) ma sono certo che interessera' molti dei nostri lettori che provengono dalla zona, l'Angiolino Trimellitti da Filogaso in testa. La partita tra Filogaso e Soriano, attesissimo derby del campionato di Promozione calabrese, è stata infatti interrotta a causa della rissa che si è scatenata sugli spalti. Erano almeno 500 le persone accorse per assistere a una sfida che, finché si è giocato, ha offerto spunti di emozione sportiva. Poi, però, alla mezz'ora del secondo tempo, il parapiglia, i disordini che hanno provocato una lunga sospensione del match (quasi un'ora) prima che l'arbitro Sportelli di Lamezia Terme, fischiasse la fine.
La cronaca racconta di una fase del match nervosa ma gli animi si sarebbero scaldati quando i tifosi del Soriano si sono avvicinati alla rete di protezione per protestare. La tensione è schizzata alta, Mazza,capitano del Filogaso ha dialogato con il suo corrispetivo Nesci chiedendo di far calmare i tifosi sorianesi.
Tutto però esplodeva dopo l'intervento del vicepresidente del Filogaso, nonché sindaco del comune, Antonio Barba, il quale invitava i tifosi del Soriano a non rovinare la rete di protezione.
Da lì nasceva una rissa gigantesca, con un petardo scoppiato e con l'arbitro a sospendere il match chiedendo l'arrivo dei carabinieri, mai….pervenuti.
Ma vi volete dare una calmata ????
Mandi

29 novembre 2013

Antonio Rossetti lo incontro mentre la prima neve decide di imbiancare Toronto: sabato scorso. E' un fiume in piena: nel sottoscritto vede evidentemente lo sfogo naturale al bisogno di "esternare calcio" con qualcuno che lo assecondi.
Mi racconta del suo passato calcistico ad Azzano Decimo, centro del pordenonese, negli anni "poveri" dal 1952 al '54. Mi parla delle "occasioni perdute": potevo finire al Brescia in Serie B invece vi ando' il mio compaesano Azzini ! Mi parla del suo arrivo a Toronto e dei campionati disputati con il "Mount Carmel": c'erano i Guerra, i Bertolin e l'allenatore ,quel mai troppo com-pianto, Nino Codeluppi. Ma c'era tanta poverta': il calcio non mi ha mai dato un dollaro che e' uno, ma forse eravamo piu' felici dei ragazzi di oggi !
Sacrosanta verita'. Ne conviene anche Gianna Martinelli, amica che non vedevo da tempo e che - mentre trasmetto in esterna da Lady York - mi saluta chiamandomi addirittura "Fazio" !...si proprio quello di "Che tempo che fa". Si riferiva alla neve ed al clima rigido o alla mia bravura ???? Le stringo la mano pensando che si riferisse veramente alla seconda……
Intanto Pino Di Diano, il titolare de "La Piazza Punto d'Incontro" fa centro ancora una volta con il "Premio Telesio" che vuole inneggiare a calabresi ed italo-canado-calabresi che hanno dato lustro alla comunita'.Io vorrei limitarmi a spiegare ai nostri lettori chi era questo Telesio. Amo farlo perche' la Calabria - e non e' retorica la mia - non e' solo N'Drangheta e malaffare e non si pubblicizza solo con i libri di Antonio Nicaso e del giudice Nicola Gratteri (appena uscito "Acquasantissima" e l'amico Antonio su e giu' per la penisola a reclamizzarlo ed il Vescovo di Reggio Calabria Giuseppe Fiorini Morosini ad incazzarsi non poco…).
Bernardino Telesio nacque e mori' a Cosenza (1509-1588) ed e' stato uno dei piu' grandi Filosofi e Naturalisti italiani e fu iniziatore della nuova filosofia della natura rina-scimentale. Dalla sua dottrina trassero ispirazione anche Giordano Bruno e Rene' Descartes. Dopo la morte della moglie il Papa di allora, Paolo IV, gli offri' anche la nomina di arcivescovo di Cosenza ma lui rifiuto'. Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Cosenza lavorando alla locale accademia che da lui prendera' poi il nome di Accademia Telesiana.
Chiudiamo con il calcio. Ho appena finito di leggere "Gioco sporco", libro scritto da Nello Governato e regalatomi (???) - o piu' semplicemente prestatomi - da Giacomo Stecher. Bello e semplice che si legge tutto d'un sorso. Parla di procuratori, di calcio mercato, dei tanti soldi che ivi vi girano. Nulla di nuovo....Governato e' stato buon centrocampista di Como,Lazio, Inter e Vicenza. Era detto "professore" per l'intelligenza tattica in campo. Chiusa la carriera agonistica e' diventato dirigente sportivo e poi giornalista e scrittore di buona levatura. Grazie Jack!
Infine le polemice legate al Pallone d'oro.
La sua attribuzione sarebbe il risultato di un "meccanismo truccato" : lo ha detto Fernando Gomes, presidente della Federcalcio del Portogallo. "Il processo non sembra trasparente - ha spiegato il numero uno della federazione lusitana. Questo dopo le polemiche che hanno investito Cristiano Ronaldo e la riapertura dei termini per il voto. La votazione per designare il Pallone d'Oro era stata fermata il 15 novembre scorso e chi aveva gia' votato puo' ora cambiare giudizio. Un portavoce della FFA aveva spiegato che la decisione era stata presa in seguito alle richieste arrivate da un "piccolo numero di allenatori e capitani di squadre e rappresentanti dei media nazionali". Si capisce che a questo punto a beneficiare delle nuove regole dovrebbe essere sopratutto l'asso portoghese, gia premiato nel 2008, dopo i quattro goals rifilati dal Portogallo alla Svezia nei playoffs per accedere ai mondiali brasiliani.
Insomma come dire Ronaldo batte Messi in....overtime!!!!
W il balon ! Mandi mandi !.

22 novembre 2013

Mi scrive l'amico Emilio Buonamico (che coincidenza!!!). Mi manda anche una favoletta; erano secoli che i miei occhi e le mie orecchie non leggevano o ascoltavano queste composizioni che di solito hanno per protagonisti gli animali ma sopratutto sono fornite di una "morale". Ve la giro perche' la trovo particolarmente indicata di questi tempi dove la moralita' sembra sia solo un' "optional"!
"C'era una volta una gara … di ranocchi
L'obiettivo era arrivare in cima ad una grande torre. Si ra-dunò molta gente per vedere e fare il tifo per loro. Co-minciò la gara.In realtà, la gente probabilmente non cre-deva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo:"Che pena !!!Non ce la faranno mai!" I ranocchi cominciarono a de-sistere, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere la cima. La gente continuava : "… Che pena !!! Non ce la faranno mai!…"
E i ranocchi si stavano dando per vinti tranne il solito ra-nocchio testardo che continuava ad insistere.Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine la cima. Gli altri volevano sapere come avesse fatto. Uno degli altri ranocchi si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere la prova. E sco-prirono che… ..era sordo!…Non ascoltare le persone con la pessima abitudine di essere negative… derubano le mi-gliori speranze del tuo cuore!
Riassumendo :Sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni".
Ecco, la dedico ai mille e mille ragazzi che hanno lasciato - disperati - l'Italia e sono in Canada alla ricerca di un futuro e di una speranza. Sono qui come turisti o studenti, con il permesso di lavoro o di studio-vacanza. Comun deno-minatore la speranza che il Canada possa offrire loro una nuova vita ed anche una "morale" per cui vivere. A Federica da Sanremo o Patrizio dell'Aquila, a Paolo da Termini Ime-rese a Daniele di Mestre, da Ambra di Conegliano a Mas-similiano di Udine, per citare soltanto gli ultimi incontrati in ordine di tempo….Preoccupatevi di essere sempre positivi!
Ed ora il calcio. Tempo di nazionale. Germania e Nigeria per gli uomini di Cesare Prandelli ma anche tempo per ri-flessioni - piu' modeste - sulle "nostre" nazionali, quelle di un tempo e quelle di Toronto e dintorni, quando i cam-pionati della National Soccer League, Canadian Soccer League e Canadian Professional Soccer League erano delle perenni sfide "internazionali" : italiani e portoghesi, croati e uruguaiani, serbi e greci, macedoni e argentini.
Erano i tempi di "grandi presidenti", che hanno scritto la storia del calcio "made in Canada": dai mai troppo com-pianti Gino Ventresca a Tony Iammatteo di Montreal (bello il suo ricordo di Cane', lunedi' scorso a Soccer City), da Al-do Principe a Gaetano de Francesco. Erano i tempi di Fio-rigi Pagliuso e Carlo del Monte per citare i tecnici piu' po-polari. E anche quello del "rosso volante" Paolo Cimpiel e "o'Lione" Jose' Altafini, gli "import" italiani.
Mi intrattengo con Severino Manni, Remo Michelini, Ro-berto Driussi, Lido Venir e i ricordi sgorgano come le acque del Niagara.
" e i rigori di Cimpiel ?...era proprio matto…..te lo ricordi Carmelo Barbieri…non sapeva giocare ma la palla la butta-va dentro….Frank Lo Franco, un talento naturale, come quel Cosimo Commisso….. e l'Adriano Cremonese ? quel-lo che adesso e' alla Chin? …ma no dai, il migliore era sem-pre Bobo Jarusci o Paul Peschisolido che poi e' finito in Inghilterra ed ha sposato una miliardaria…." ricordi di un tempo passato. Cosi' come il tornar ragazzini e snocciolare la "nostra" nazionale ideale!
Guarda - dico io - i punti fermi sono quattro o cinque: Ja-rusci in difesa, il Carmine Marcantonio in cabina di regia, Paul Peschisolido ed Eddy Berdusco in attacco.
Perche' l'Enzo Concina dietro lo puoi lasciar fuori ? - mi fa il Lido che aggiunge il "giovin" (ma per lui solo !!!) Paolo Ceccarelli a guardia dei pali.
E siamo a sei undicesimi. In difesa si aggiunge lo Schiraldi (Gino o Joe ???); il centrocampo lo si rimpolpa con Lucio Ianero e Pasquale De Luca a cui aggiungiamo a furor di po-polo l'avvocato (ora) Tony Lecce, primo italo-canadese a vestire la maglia della nazionale Canucks e quel Sgro' degli ultimi anni gloriosi della Toronto Italia.
E perche' no i tanti altri che scorrono sulla pellicola della memoria: Carmelo Barbieri centravanti poi finito in Italia in serie C, Cosimo Commisso centrocampista elegante, D'Agostino terzino pugnace, Gino Di Florio trequartista, Pat (Pasquale) Ercoli ala sin troppo…educata, cosi' come il ciociaro Aldo De Simone, Carmine Isacco portierone di belle speranze, l'Andrea Lombardo che la Serie A la ha an-che assaggiata con l'Atalanta, Julian Uccello goleador prolifico ma mai fortunato,e tanti altri scomparsi nelle nebbie dell'……eta'!
VVVVViaaaaaa i ricordi…..vado a vedermi Italia-Nigeria. Mandi!

15 novembre 2013

Doveva essere un fine settimana di "gran calcio" e come spesso accade quando c'e' il "gran calcio" anche di grande aggre-gazione, di rinnovo di voti di amicizia, di sfotto' ed allegria. Cosi' non e' stato. O almeno non lo e' stato in Italia dove si e' scritta una delle pagine piu' tristi della storia del nostro football.
Salernitana-Nocerina, derby campano di Serie C: uno di quei derby che una volta - non importa dove si giocavano, al nord o al sud, - non ti facevano dormire per una settimana.
Invece Salernitana-Nocerina si è trasformata in una farsa nella quale a farla da padrone sono state le minacce e la paura. La partita era in programma a Salerno ma, almeno inizialmente, i giocatori della Nocerina avevano deciso di non scendere in campo. Decisione figlia delle minacce ricevute da un gruppo di 'tifosi' che - costretti a non poter seguire la partita a causa di un divieto di accesso allo stadio imposto dal questore - durante un incontro svol-tosi nella mattinata avevano intimato alla propria squa-dra di non giocare. La Nocerina, dopo esser stata rassicurata da Questore di Salerno, aveva pero' accettato di scendere in campo, L'inizio di partita è stato però del tutto anomalo con il tecnico Fontana che già dopo 50" di gioco ha effettuato tre sostituzioni. Chiaro l'intento di portare il match ad una rapida conclusione. Dopo i tre cambi, in 21' cinque giocatori della Nocerina hanno lasciato il campo per infortunio e quindi l'arbitro, rispettando il regolamento, ha dovuto sospendere la gara visto che gli ospiti erano rimasti in sei. Alcuni giocatori sono anche venuti alle mani al fischio finale anticipato, il tutto mentre si concludeva una delle partite più assurde della storia del calcio italiano. Insomma, è stata scritta una nuova pagina nera per il calcio italiano, festeggiata come una vittoria sul campo dagli stessi tifosi 'molossi' con un invito diffuso sui social ("Tutti in piazza a festeggiare... ha vinto il popolo nocerino") raccolto da un centinaio di ultrà, radunatisi in piazza Diaz, a Nocera Inferiore, sventolando bandiere e cantando cori. Come avviene negli stadi e in un paese normale. Povera Italia!!!!
Juve-Napoli invece, il match- clou settimanale , me lo vedo al Western Point Social Club invitato dagli amici-nemici (in chiave calcistica beninteso!!!) Anthony Totera (quello di Eddystone Meats tanto per inten-derci……ma quanti Totera ci sono in comunita???) e Adriano La Viola. Bellissimo pomeriggio guidato da Carlo ed Angelo Baldassarra che lasciano la guida del club ad un nuovo direttivo. Ritrovo dopo una vita l'Amerigo Mazzoli che-non-cambia-mai; strappo una confidenza a Don Carlo (si'….la trattativa per l'acquisto del Bologna c'e'…e io mi propongo sfacciatamente per diventare il nuovo G.M…….ma va la'….direbbe qualcuno!!!); riabbraccio don Franco DiGirolamo con il classicheggiante sigaro in bocca, Goffredo Vitullo (eh si caro molisano-verace….stiamo invecchiando…) e Norberto Marocco dinoccolato come sempre con l'aria da assente-presente!.
Manca Fernando Fiorini del vecchio direttivo che lascia il posto al nuovo che, colgo questa occasione ,per presentare ai nostri lettori: Presidente Sam Allegranza, Vice-Presidenti Mauro Mattei e Danny Rizzo, Tesoriere Roberto Teti, Segretario Silvio Deluca ed Addetto alle Relazioni Pubbliche Fred Vallozzi.
La prima sensazione e' che lo "spirito Laziale" tanto amato dai Baldassarre stia lasciando spazio agli ju-ventini….Lo diceva anche l'avvocato Cosmo Galluzzo che ad ogni rete bianconera sfotteva il napoletanissimo Pasquale Fioccola dicendogli : "mi auguro che finisca in pareggio per 3-0….." Cosa purtroppo - per Pasquale - avvenuta!
Intanto c'e' la sfida-minaccia lanciata da Carlo ed Angelo: ci rivedremo qui il prossimo 26 gennaio per Lazio-Juventus. Magari regoleremo i conti con un collegamento alla "giostra dei Goals" della RAI !!!.
Dulcis in fundo un saluto: agli amici di Grace Textile da dove ho trasmesso i programmi della CHIN Radio sabato scorso. E' sempre un piacere visitare que-st'emporio unico nel suo genere, di Joe Mendolia, squisito padrone di casa, gentile e cortese come si addice ai vecchi siciliani, nobili di un tempo!!!! Ed un affettuoso abbraccio a donna Letizia, manager di Grace, che scopro tifosa juventina ed avida lettrice de Lo Specchio!!!! Mandi a duc!!!!

8 novembre 2013

Solo soletto, telefonino spento,luci sof-fuse: mi sono visto cosi' Juventus-Real Madrid.
Ho fatto il tifo come era anni che non mi capitava: ho esultato,imprecato, battuto i pugni sul tavolo, scalciato l'aria a piu' non posso.
Non e' andata come speravo: solo un pareggio! Adesso le speranze si affievoliscono ancor di piu'. Giocarsi tutto in una partita a Instabul, contro il Galatasaray, in uno stadio bollente, non è il massimo della comodità. Ma è anche il bello della Champions League, e anzi all'ultima partita potrebbe pure bastare un pareggio.
E' stata una partita da batticuore. Stava per fare l'impresa la Juventus, poi il Real si è ricordato di essere il Real e ha cambiato la partita. Alla fine la Juventus è rimasta sola all'ultimo posto del girone con i suoi tre punticini. Uno strappato al Real Madrid (che visto a freddo è pur sempre un risultato positivo) e gli altri due presi ab-bastanza modestamente al Copenhagen e al Galatasaray. Che adesso gli sono davanti in classifica.
L'urlo feroce di Conte al rigore messo dentro da Vidal ci aveva detto quanta rabbia e quanta forza avesse messo la Juventus in questa partita.
Lo stadio stracolmo, la gente che ti spinge e ti fa volare. Era un appunta-mento straordinario, la partita in cui giocarsi tutto, soprattutto un pezzo di futuro. Ma le partite della Juventus hanno spesso un interruttore che accende e spegne la luce, e non solo quella. Caceres ha fatto un errore inspiegabile, come capita purtroppo quest'an-no nella difesa della Ju-ventus, dando lui stesso a Ronaldo la palla dell'1-1 manco fosse Modric o Ben-zema.
La Juventus si è spenta all'improvviso, è andata in bam-bola. Ha pagato, come le è capitato a Firenze una man-ciata di minuti di confusione (ne sono passati 8 per la precisione tra i due gol del Real). Khedira ha fatto tre-mare la traversa della porta di Buffon, Bale che fino a quel momento aveva fatto la partita di uno che vale 2 milioni e non 100, ha messo dentro il gol del vantaggio bevendosi lo sfasatissimo Asamoah. E' stato lo spilun-gone Llorente a riaccendere l'interruttore della Juventus. 2-2 e si va alla prossima, si naviga a vista.
A tratti mi è sembrata una bella Juventus, veramente. Decisa a fare risultato e a tenere la partita in mano. Ha fatto due gol al Real Madrid, che non è poco. A conti fatti però , come detto, la Juventus paga un paio di brutti errori difensivi. Soprattutto sull'organizzazione difen-siva la Juventus aveva costruito i suoi recenti successi, mi sembra che adesso la difesa stia facendo pagare un prezzo alto a tutta la squadra.
Forse anche Buffon - dopo Giladino e Quagliarella (forse....) dovrebbe iniziare a pensare ai Toronto FC o alla MSL.
Dulcis in fundo un plauso a Sergio Tagliavini e Gio-vanna Tozzi per l'edizione - diciamo cosi' - "sportiva" de Lo Specchio al martedi'.
E' gratificante alzarsi al mattino presto e sorseggiare il primo caffe' della giornata leggendo il giornale. Anche se ha poche settimane di vita e' diventata un'abitudine ormai: primo caffe' a Rustic Bakery in compagnia di Franco Imeneo e Mario (entrambi interisti sfegatati), secondo al circolo degli anziani di College Street con Decio, Joe, Maurizio e Gaetano che mi racconta come guidava i carroarmati quando faceva la naja in Friuli. Ah,la nostalgia….. mandi mandi

1 novembre 2013

Incontro Pietro Felicetti, grande ex tecnico dei North York Rockets e Toronto Italia e profondo conoscitore dell'arte footbollistica e dopo una lunga chiacchierata sul campionato italiano, su Balotelli e l'Inter, si accomiata con: " ah che bei tempi quando la televisione italiana parlava con gli sportivi..Ancor oggi incontro gente che si ricorda del Processo del Martedi', di Stecher e Novelli, delle trasmissioni di Telelatino legate ai mondiali con la Zerbini e Sigali, con Vincenzino D'Amico e tanti ospiti….".
Poi parlo con Angelo Persichilli, ora giudice della citta-dinanza, e si sfoga cosi: " Ah che peccato che la stampa televisiva italo-canadese non abbia capito proprio nulla. Una volta si' che la comunita' era coinvolta e partecipava: io con le interviste politiche tu con i dibattiti sociali. Ricordi? Ho inter-vistato Chretien e Mulroney, Bob Rae,Fini e Berlusconi….ci ascoltavano e ci….temevano. Eravamo talmente impor-tanti,come comunita', che chiedevano a noi consigli su chi candidare per le elezioni….E tu con i dibattiti sulla droga, sui problemi della scuola, del razzismo, delle infiltrazioni ma-fiose. Adesso e' tutto finito e hanno distrutto tutto…."
Mi soffermo con Vince Papa, pubblicitario a tempo pieno e mi fa: " sai Paolo, ancor oggi la gente mi ferma in strada e mi chiede :ma perche' la televisione italiana non parla piu' della comunita'? Come se non esistessimo. Solo ricette e pro-grammi di "food", peraltro la maggior parte molto scadenti. Perche' non riesumate trasmissioni come "A Voi la parola" che ogni settimana , discutevano e svisceravano i nostri problemi e "creavano" una coscienza collettiva?"
Corrado Paina di-rettore della Ca-mera di Commercio e Alberto Di Gio-vanni ora impe-gnato nella pubbli-cazione di un libro proprio sulla nostra comunita' si sinto-nizzano sulla stessa lunghezza d'onda: " ma che integra-zione,crisi lingui-stiche e put-tanate del genere; il fatto e' che vige sempre di piu' la legge dell' "istant money" - fare cioe' soldi subito e a discapito del-l'interesse della nostra gente!".
Me lo conferma Lenny Lombardi il presidentissimo di Radio CHIN con cui si parla della funzione dei mass media in co-munita' e di quella che definisce "crisi irreversibile del pro-dotto italo-canadese", almeno cosi' come e' concepito attual-mente. Ma anche in lui c'e' una vena nostalgica negli occhi tanto che mi fa dono di un poster( qui riprodotto) , tirato fuori da chissa' dove, che ritrae i grandi protagonisti di quello che una volta era il Canale 47, la voce, al pari di Radio Chin - della comunita' italiana. C'e' il Valli con il Cavalluzzo, il Persichilli con il Canciani ma anche volti ormai dimenticati come Robertino Steiner o Barbara Tamburino.
Incasso e mi viene il magone: fra poco tornera' Natale e - penso - sicuramente quella che era diventata la "nostra" emittente nazionale ci riproporra' per la tremilasettecento-cinquantesima volta il "Godfather" o "Rocky IV".
Non ci sto: e' anche e sopratutto questione di cultura e di rispetto per chi paga e chi guarda, per noi tutti.
Ai pomodorai i pomodori pelati, ai pastai la pasta-al-dente, ai salumai i prosciutti & affini, ai broadcaster la televisione……
Mandi Mandi!!
Vado a vedermi Fiorentina-Napoli.
mandi

25 ottobre 2013

Vincenzo Antidormi era un "abruzzese verace", di Cerchio (L'Aquila). Dopo aver militato nelle giovanili dell'Avezzano emigro' in Canada e continuo' la sua carriera di cal-ciatore: Silana, Toronto Italia e poi gli Az-zurri. Se ne e' andato in silenzio, nel giugno scorso, proprio quando le scuole stanno per finire ed e' tempo di vacanze e riposo.
Domenica scorsa un nutrito gruppo di amici, di ex colleghi dei campi verdi, di corregionali, ha voluto ricordarlo con una simpatica cerimonia a cui hanno assistito anche i figli ed i nipotini.
Tutti ospiti di Carlo Baldassarre, rigorosamente in maglia azzurra della "sua Lazio", alla Winfarm su Weston Road e King Vaughan Road. Santa Messa celebrata nella cappella da Padre Celestino Canzio di Villa Colombo, poi momento del ricordo con consegna al figlio Roberto di un collage composto da una maglietta dell'Avezzano(sua prima squadra in Italia), degli Azzurri (sua ultima squadra in Canada), due foto d'epoca e articoli del Corriere a firma di Nicola Sparano. Mentre Adriano La Viola dell'Infinity Group e Tony Totera di Ed-dystone Meat garantivano cibo e b-b-que a volonta', gran parte dei convenuti si e' sfidata a singolar tenzone in una gara tra vecchie glorie.
Un momento di grande aggregazione in nome dello sport, del calcio e sopratutto della comunita' italiana; e allora i ricordi e le considerazioni si accavallano: "anche a novanta, anche a cent'anni, la vita sembra brevissima. Ma non e' vero. In realta'e' lunghissima, fatta di milioni di minuti, di migliaia di gesti insignificanti, di inutili attese, di azioni ripetute per abitudine, di abbandoni inerti. Sembra cosi' breve la vita perche' la memoria non trattiene i tempi morti e cancella gli interminabili dolori. A galla restano solo le ore felici; un soffio, un sogno".
Ed in questo film per l'anima di Vincenzo Antidormi, sfilano le immagini dei "mitici" Roberto Iarusci (nella foto) e Carmine Marcantonio; di "baffo" Divo Del Becchi; del "Furino dei poveri" Pasquale Pietrantonio,degli "avvoccati" Ken Cancellara, Ralph Cicia e Tony Lecce; ma anche di Tony Cipriani,Nino Spizzirri, del giovin Antonio Sarracini, di Carlo Del Monte, Adam Lecce,Palmerino Stella,Mike Barone,Paolo Lippi,Luca Tomanelli, Joe Pascali, Franco Tropea,Aldo Cosentino e dello "stopperone" Joe Pellegrino. Per gli altri che non nomino solo un volto, un azione, uno scandire , perche' la memoria sta, purtroppo, cancellando….
E "chapeau" per Adriano la Viola e Tony "di Eddystone Meat", per Fortunato "Lucky" Raso e "Paron" Baldassarra per averci regalato una domenica di ricordi…
Ed a proposito di Carlo Baldassarre - mi travesto da spia - per raccontarvi di un viaggio che sta intraprendendo mentre state leggendo queste righe, per incontrare "anche" Gianni Mo-randi, si' il famoso cantante bolognese. Morandi gli avrebbe proposto di acquistare proprio il Bologna, di cui e' presidente onorario…..Chissa'…..
Volevo concludere parlando di Roma-Napoli e Fiorentina-Juventus ma squilla improvvisamente il telefono: e' Padre Vitaliano Papais, il parroco di Saint Patrick in Bolton. Con un "groppo" alla gola mi comunica che Vittorino Nonis, altro grande amico, se ne e' andato a vita migliore. Nonis, originario di Chions(Pordenone) era il titolare di Lido Wall System, grande patrocinatore di "Mandi Mandi" ma sopratutto "tifoso-da-curva" del Milan. Amava andare in crociera. Prima di ogni partenza si raccomandava: "Paolo, ogni volta a che segna il Milan mandami un messaggino con il cellulare…lo tengo aperto proprio per questo…!".
Non mi vergogno di confessare che sto piangendo.
Di Vittorino mi colpi' la sua grande umilta' "…e l'umilta' non e', come si crede,una debolezza, ma una forza.
L'uomo umile infatti, essendo preoccupato di migliorarsi, progredisce. E' il presuntuoso che, credendosi perfetto, non migliorera;' mai…"
Mandi mio grande amico! Prega per me…..

18 ottobre 2013

Per fortuna che i Leafs vanno bene !
Tra la nazionale fermata sul pari a Napoli dall'Armenia di…..Charles Aznavour (ma si fa per dire…e' l'unico armeno "impor-tante" che conosco!!!), l'Inter venduta agli indonesiani e che rischia di cambiare nome in "Inder" o "Intel" (non me ne vogliano Rocco Cerone o l'altro marketillano di fede neraz-zurra Tony Cataldi) e gli ormai quotidiani "scempi" che la RAI propina - vedi Ballaro' o Che tempo che Fa - c'e' poco da….scialare!
E allora oggi mi do al baseball, disciplina sportiva che ad onor del vero conosco molto poco, ma che - grazie ai quotidiani di lingua inglese - propone questa settimana una storia unica. Ieri, lunedi 14 ottobre, ricorreva il 10mo anniversario della "storia di Steve Bartman e della sua pallina". Sopratutto a Chicago non se l'è dimenticata pro-prio nessuno.
14 ottobre del 2003, Stadio Wrigley Field di Chicago. Se-zione 4, fila 8, posto 113. Seggiolino da quel giorno entrato nella storia.
La partita era Chicago Cubs-Florida Marlins, sfida decisiva dei playoff Mlb. I Cubs durante la stagione avevano vinto la loro divisione e vincendo quella partita sarebbero volati alle World Series. Una squadra quella dei Cubs che non giocava (e non gioca tutt'ora) una finale dal 1945 e che non vince le World Series dal 1908.
Una maledizione che dura quindi da 105 anni. Quel giorno però i presupposti per afferrare le finali c'erano tutti.
All'ottavo inning infatti i Cubs erano avanti 3 a 0, quando però accadde l'imponderabile. Una battuta dei Marlins stava uscendo dalla zona valida del campo diretta verso le tribune, proprio nel settore dove sedeva il tifosissimo Bartman. L'uomo si sporse, insieme ad altri, per tentare di prendere la pallina senza accorgersi però che Moises Alou, esterno dei Cubs, si stava lanciando per prenderla pure lui. Se il giocatore ci fosse riuscito i padroni di casa avrebbero eliminato il battitore avversario e quindi vinto la partita. Ma il disastro incombeva. Il guantone di Alou e la mano di Bartman si scontrarono facendo disastrosamente cadere la pallina sugli spalti. Il giocatore si arrabbiò con Bartman e tutto lo stadio cominciò ad insultare il tifoso che fu costretto a lasciare l'impianto scortato. Cominciò da quel momento un sortilegio e i Marlins in quello stesso maledetto inning recuperarono miracolosamente la partita vincendo 8-3. La squadra della Florida arrivò quindi in finale e si laureò poi campione battendo gli Yankees.
Per i Cubs la maledizione proseguì con la più atroce delle beffe.ll tifoso, innamorato dei Cubs, entrò nell'incubo più brutto. Dopo quella fatale partita la sua vita cambiò. Nei giorni successivi sei macchine della polizia dovettero sorvegliare giorno e notte la sua casa e per lui fu addirittura avviato l'accesso al programma di protezione testimoni. Bartman nel frattempo sparì dalla circolazione non presentandosi più allo stadio e declinando offerte economiche anche importanti per apparizioni televisive ed interviste esclusive. Questo col passare del tempo consentì che l'attenzione sulla vicenda calò. Ma si racconta addirittura che una volta rifiutò 25 mila dollari per autografare una foto del misfatto e che donò in be-neficenza tutti i regali che i tifosi dei Marlins gli fecero recapitare a casa.
Nel 2003 questo romanzo trovò il suo ultimo capitolo. La pallina venne messa all'asta dall'uomo che poi nella confusione la raccolse e fu venduta per la modica cifra di 113 mila dollari. Ad aggiudicarsela fu la catena di ristoranti Harry Caray che con una trovata pubblicitaria senza precedenti decise di far detonare quella pallina per chiudere la storia. I pezzi della pallina esplosa vennero poi raccolti e sciolti in una salsa per condire gli spaghetti che andò a ruba nei loro ristoranti.
Ma ve l'immaginate in Italia gli spaghetti o le tagliatelle alla….Balotelli????
Chiudo con un abbraccio ad Antonio Sardella di Riva Tours, Frank Cordi' e famiglia di Cordoba Coffee ma sopratutto al duo Tagliavini-Tozzi de Lo Specchio, nuovi sponsors di "Soccer City". Onoratissimo! Mandi

11 ottobre 2013

Mentre si consuma la tragedia al largo di Lampedusa e mentre Berlusconi viene "annientato"politicamente, il campionato continua e le polemiche crescono….anche qui in comunita'.
Ma prima di addentrarmi nel mondo del pallone e delle sue chiacchiere, fatemi togliere un sassolino dalla scarpa.Tra i tanti che hanno votato la "decadenza " di Silvio Berlusconi da Senatore, anche il senatore nuorese Luigi Cucca, inquisito per peculato (Indagato per aver utilizzato soldi pubblici per fini personali). Come può un inquisito decidere delle sorti di un altro Senatore? Il Sen. Cucca avrebbe fatto bene a dimettersi dalla giunta almeno per dignità ma è evidente che nel Pd certe cose valgono solo per gli avversari politici.Se l'inchiesta dovesse concludersi con una condanna il Sen. Cucca avrà lo stesso trattamento di Silvio Berlusconi? Questa vicenda evidenzia ancora una volta che la scelta del Pd di votare la decadenza del leader del centrodestra è una presa di posizione ideologica che non ha niente a che fare con il rispetto della costituzione e delle leggi. Come sempre in casa Pd vale il detto: giustizia si ma non a casa mia!
La Roma e' sempre piu' in fuga ma il successo, netto e perentorio di San Siro contro l'Inter, viene messo un po' in discussione da "tifosi" un pochino "poco" sportivi: il rigore del 2 a 0 non c'era e i giallorossi vengono favoriti dagli arbitri! Apriti cielo ! Vito Caressa, il presidente di "Magica Roma", il club che riunisce i tifosi giallorossi a Toronto, non la manda a dire e su Facebook scrive: "E no, ora non ci sto. Ci avete chiamato piagnoni quando, per anni, Milan, Juve ed Inter hanno usufruito di vantaggi arbitrali. Sappiamo come e' finita con calciopoli (Juve e Milan) e sappiamo quello che hanno nascosto dell'Inter. Ora per un rigore dato alla Roma vi scatenate con le vostre stronzate. E no, non ci sto e vi mando affanculo, calcisticamente parlando. Siete tifosi di tre squadre che hanno arraffato di tutto ed ora vi attaccate ad un rigore concesso alla Roma. Spero che di questi rigori, ed anche meno evidenti, ce ne diano ogni giorno, cosi anche voi capirete cosa significa dover vedere altre squadre vincere grazie ad "errori" arbitrali. E per favore non mi parlate di errori quando lo stesso guardalinee, in 2 anni, ha favorito la Juve per ben 4 volte. Questa e' malafede. Od il guardalinee e' juventino. E per chiudere vi dico.... a piagnoniiiiiiiiiii. Spero sia il primo di una lunga serie". Vi risparmio le risposte…..
Per una volta devo dare ragione al buon Vito e in margine fornisco anche una spiegazione tecnica.
- In presa diretta nessuno può affermare che il fallo fosse avvenuto al di là della linea di demarcazione dell'area di rigore. Tutti (io compreso) mi sono reso conto dell'erronea concessione del rigore al quarto replay e con fermo immagine. Dal campo, per un arbitro, è sempre rigore per dinamica e per velocità. Il contatto inizia fuori dall'area e le conseguenze sono percepite da tutti come un fallo da rigore. Non è un caso che anche le immagini, per chiarire il contesto, abbiamo dovuto vederle più volte e che il punto esatto sia stato individuato solo con un fermo immagine. Un arbitro di porta, per quanto vicino, vede l'episodio una ed una sola volta, in velocità e senza possibilità di scattare fotografie, se non virtuali nella sua testa. I giocatori dell'Inter, inoltre, non protestano minimamente perchè ANCHE per loro il fallo è avvenuto in area. Il motivo è esattamente lo stesso: non hanno replay e vivono l'azione solo ed esclusivamente in diretta.Una piccola curiosità sulla tempistica di assegnazione del rigore. Per quanto, come detto, si tratti di una decisione errata (ma,ribadisco: si tratta di un NON errore in termini arbitrali), Tagliavento, in un primo tempo, non assegna il rigore ma corre deciso verso il limite dell'area per assegnare il calcio di punizione dal limite. Il motivo per cui ho questa certezza è presto detto. In quella particolare circostanza un arbitro che ha deciso per il calcio di rigore ferma la sua corsa ed indica il dischetto con il braccio destro. In questa circostanza, al contrario, Paolo scatta verso il limite dell'area e, dopo un secondo, indica il dischetto con il braccio sinistro. Ciò perchè Guida comunica a Tagliavento che lui ha visto il fallo all'interno e non fuori.
Mi chiederete: perchè, se Tagliavento aveva deciso per il fallo al limite dell'area, cambia idea per il sol fatto che Guida gli fornisce un'indicazione differente? Molto semplice: sono una squadra, Guida è a meno di due metri dall'episodio e Tagliavento (al contrario) si trova a 20 metri dal contatto. Ovvio che la convinzione che si forma immediatamente è che l'addizionale abbia visto meglio di lui.

4 ottobre 2013

Gli errori arbitrali a favore di Juventus e Milan hanno scatenato la guerra anche in comunita'; guerra fomentata anche dagli interventi alla trasmissione calcistica del lunedi' sera "Soccer City".
Pur non citando nomi, il primo affondo giunge dall' "interista di Palermo" Gio-vanni Badalamenti che , senza mezzi termini, accusa un noto bar di Woodbridge ( 90mo Minuto….) di essere un covo di juventini e di non poter esprimere il suo pensiero "anti-bianconero".
La replica al titolare Tony Albi che in camera caritatis (ma si fa per dire…) preannuncia "ritorsioni verbali" lunedi' prossimo e specifica: "opinioni qui da me sono sempre benvenute e ben accette ma non possiamo tollerare insulti personali. Dire "gli juventini sono tutti ladri" mi tocca personalmente cosi' come tanti miei clienti di fede bianconera….qui di ladri non ce ne nessuno….'.
Nick Gileno romanista, Mario Rubello e Joe Manganaro interisti ridono intanto sotto i baffi……S'incazzano invece, e di brutto, provocati ad arte dal "granata-torinista" Beppe Berardini, lo juventino doc Davide Flammia che interviene in diretta assieme a Salvatore Servello; Domenico Cataldi (contitolare "juventino" degli omonimi supermercati) privatamente per via tele-fonica assieme al giovin Domenico Costa e Peppino Fazio che "messaggia" il suo disappunto addirittura da Montreal.
Si prevede che lunedi' prossimo, anche alla luce di Milan-Juventus e Inter-Roma, la polemica possa salir ancor di piu' di tono…..e agli juventini (gia' prenotati lo stesso Albi e Adriano La Viola) potrebbero unirsi i milanisti (rigore contro l'Ajax docet !) alla Filippo Di Diano o Luca Viscardi.
Per il calcio giocato invece il collega Anthony Totera (nulla a che fare con le macellerie…) mi as-sicura della volonta' dell'in-guardabile Toronto FC di italianizzarsi (era ora….) . Mi da per certo che contatti sarebbero stati presi addirittura con tre grandi calciatori azzurri: Alberto Gilar-dino in forza al Genoa e con la nazionale azzurra; Fant'Antonio Cassano in forza al Parma ed ex di tutte le grandi e Fabrizio Miccoli ex juventino e Palermo.
Totera mi chiede un'opinione e io dico subito che l'unica vera strada percorribile sarebbe proprio quella di Mic-coli, attualmente al Lecce (campionato di Lega Pro), emarginato dal gran calcio dopo l'accostamento a Toto' Riina e Cosa Nostra che lo ha di fatto escluso dal calcio che conta.
Gilardino, pupillo di Prandelli, sara' con l'Italia ai Mondiali brasiliani e solo questa presenza gli garantisce almeno altri due anni a grandi livelli, mentre Cassano costa troppo non solo per il Toronto FC ma per i parametri della MSL. Ed inoltre, a livello di immagine, non credo che Cassano possa proprio competere con Beckham per cui si era fatto uno strappo alla regola….
Infine due righe per ricordare che in settimana e' stato presentato all'auditorium di Fondi (Latina) il film canadese "Fondi '91?. E' la storia di Anil, giovane che fa parte di una squadra di calcio di un scuola canadese, che arriva a Fondi per un gemellaggio di due settimane tra la sua squadra e quella della cittadina laziale. Durante il soggiorno in una terra per lui straniera ha modo di confrontarsi con la frivolezza giovanile e la perdita della propria innocenza: rivalità, segreti personali e un drammatico amore lo traghetteranno in poco tempo verso l'età adulta.
La regia e' di Dev Khenna e nel cast anche il famoso Remo Girone e la pontina Serena Iansiti.
Mandi mandi

27 settembre 2013

Allora l'Italia e' in svendita: la Telecom diventera' "spagnola", l'Alitalia "fran-cese", senza ricordare marchi famosi come Buitoni, Galbani, o i piu' recenti Valentino e Lamborghini.
L'Italia del calcio non e' da meno: dopo gli amerikani a Roma ecco i "thailandesi" per l'Inter senza soffermarci sul calcio minore che proprio questa settimana ha visto un italo-canadese acquistare addirittura la squadra siciliana del Licata (dilettanti).

Ma se per gli "affari" tutto potrebbe "anche" essere giustificato, per il calcio faccio molta fatica a digerirlo. Il calcio, la partita, il pathos che essa genera, le emo-zioni, le passioni, sono sempre, tutte e 'solo" ricon-ducibile al "campanile", inteso come "appartenenza": la citta' , il borgo, il gruppo di amici ecc.ecc.
Mi dite voi uno di Milano che identita' o appartenenza potrebbe cercare in una squadra come l'Inter la cui proprieta' e' thailandese, i giocatori sono quasi tutti stranieri ? E lo stesso discorso vale per la mia Udinese che ier l'altro in amichevole contro una squadra slovena ha schierato undici+sei giocatori tutti, dico tutti, stranieri: dalla Colombia, alla Svezia, dalla Germania al Brasile, dall'SArgentina al Ghana.
I tempi stanno decisamente cambiando ed il "recupero" del campanile, cioe' degli affetti e quindi passione ed amore e quindi-ancora, "tifo" con la T maiuscola, po-trebbe avvenire solo con l'istituzione di un campionato Europeo. Con le squadre di Torino,Milano e Roma a rappresentare l'Italia e quindi almeno una nuova identita' anche se piu' geografica che ….naturale!
Faccio queste riflessioni mentre si sta giocando il turno infra-settimanale di serie A. Un turno che giunge dopo molte polemiche legate al 'solito" Balotelli ed anche all'arbitraggio del Signor Banti da Livorno in Milan-Napoli. Dico subito che per me il fischietto toscano ha diretto brillantemente. Ma certo non e' un Agnolin o il "mitico" Concetto Lo Bello da Siracusa. Lo Bello non e' stato un grande arbitro, e' stato sempli-cemente "l'arbitro"!
Fatemelo ricordare quest'oggi.
Arruolatosi a vent'anni si fece crescere un bel paio di baffi affinche' i giocatori - tutti piu' anziani - non dicessero "oggi ci arbitra un ragazzino".
A trent'anni esordi' in Serie A , internazionale a trentaquattro, fu cosi' inossidabile che per ben due volte, raggiunta l'eta' del pensionamento,gli fu concessa la deroga che gli permise di fischiare per l'ultima volta il giorno prima di compiere cinqant'anni! Il coraggio, la religiosa conoscenza delle regole e la loro intransigente applicazione sono stati i punti cardinali della bussola con cui ha sempre governato la sua rotta. Giornalisti ad osannarlo ed incenerirlo ogni domenica fino all'irresistibile ritratto che usci' dalla vena arguta di Indro Montanelli che dopo un Fiorentina-Cagliari del '69 conio' per lui il termine "Du-ce! Du-ce!".
Fu proprio quella partita a scatenare una polemica senza fine che, ci sembra, continui ai nostri giorni sul ruolo dell'arbitraggio. La "Gazzetta dello Sport" a firma Gualtiero Zanetti scrisse "L'arbitro che piace soltanto quando annulla i goals degli altri - Lo Bello, il coraggio che in molti vorrebbero avere".Rispose il "Corriere della Sera" a firma di Gino Palumbo con "Gli atteggiamenti di Lo Bello rappresentano un pericolo per il calcio tutto". Magnifico e vituperato, integerrimo e malato di protagonismo, sensibile e tiranno, tranquillo all'uscir di casa e scortato dai carabinieri per rientrarvi….
Ripenso al povero Banti da Livorno e leggo il Mattino di Napoli che giudica "ottima la direzione di gara" e poi la Gazzetta di Milano che scrive " incerto e confusionario il direttore di gara"……
Il gioco delle tre carte…..mandi mandi

20 settembre 2013

Si gioca il primo turno della Champions League mentre a Washington si spara, a Roma vogliono imbalsamare una volta per tutte Berlusconi ed all' Isola del Giglio si raddrizza la Concordia. Sopratutto su quest'operazione si son spese "litrate" di inchiostro e fiumi di parole a commento, con RAI News e CNN a scandire attimo per attimo i momenti salienti. E le battute si sono sprecate: dal....bisognerebbe piuttosto raddrizzare l' Italia ! a...salvata la Concordia tocca ora all' Italia!.....Ma la battuta piu' bella, in assoluto (uno spaccato della mentalita nordamericana: business overall!!!) me la regala l' amico Filippo Fortini di fronte ad una tazza di caffe bollente a Rustic Bakery : Schettino e' un eroe - mi dice. Pensa a quanto lavoro ha creato tra salvataggio, raddrizzamento e ora per la scrapyard, cioe la demolizione!!!! Anche un azienda di Waterloo (Ontario) ci ha azzuppato il pane.......
Digerito Schettino e la Concordia, commentato il pari della Juventus a Copenaghen, augurato buon com-pleanno al pugliese Franco Dangillo (73 o 74 ? ) sfoglio il Corriere dello Sport appena consegnato. E leggo: Totti a Parma campione in campo e fuori. Grande gesto di solidarieta' del capitano della Roma allo stadio Tardini.Una bimba che si chiama Chantal , come la figlia, ha bisogno di raccogliere fondi per curarsi da una rara malattia con un difficile intervento a Boston. Il capitano ha ascoltato l 'annuncio dello speaker nel prepartita ed e intervenuto con un assegno.
Sicuramente un bel gesto di cui il mondo del calcio ma non solo, la societa' in generale, ha tanto bisogno.
Questa lettura mi riporta a pensare ad una delle nostre tragedie comunitarie; quella legata al nome del mai troppo compianto Stephen Tacconelli da Woodbridge. Padre Andrea D 'Ascanio, sacerdote a Saint Margaret Mary, scrisse addirittura un libro con la sua storia:
"L ultimo goal di Stephen". In copertina campeggia la foto di Stefano all' eta' di dieci anni, nell' ultima partita di calcio giocata il 30 settembre del 1990. Segno ' tre goals ed il giorno dopo venne ricoverato per un secondo intervento chirurgico.Stephen si spense a soli tredici anni per un tumore, dopo anni di sofferenze. Giocava da mediano, aveva un tiro al fulmicotone.
Figlio dell' amico Giustino originario di Chieti e di Rosanna, ha scritto una delle pagini indelebili della nostra storia comunitaria per le sue grandi doti e virtu' che qualcuno ha definito addirittura soprannaturali.
Il calcio e lo sport in generale hanno bisogno di questi momenti e di queste storie . Come quella legata al neo-milanista Kaka che ha deciso di rinunciare al faraonico stipendio che I rossoneri gli passano sino a quando non si riprendera' dall'infortunio.
Ed a proposito di Kaka, a detta di "Tuttosport", sarebbe addirittura in uscita, almeno parzialmente, in favore del nipponico Honda. E' questa la sostituzione che il Milan vorrebbe operare nel mercato di gennaio. I 70 minuti scarsi che hanno visto protagonista il brasiliano in campo contro il Torino, e il conseguente infortunio, sarebbero bastati per convincere la dirigenza rossonera ad accelerare la trattativa con il CSKA di Mosca. Addirittura si parla di accordo quadriennale già raggiunto e di contratto già firmato. Per Kaka si prospetta dunque un futuro alla Beckham….."piu' imagine che sostanza"…..
Dulcis in fundo un saluto. Da alcune settimane a questa parte a Soccer City del lunedi' sera sentite la voce di Patrizio Serafini, giovane giornalista abbruzzese di Villa Collelongo. Uno dei "mille" nostri connazionali che avrebbe scelto il Canada come nuova terra promessa….E' un'enciclopedia calcistica, statistico (ma si dice poi cosi'???) come pochi: un'altra utile aggiunta al nostro team. Auguri Pat !
Mandi a duc…..

13 settembre 2013

Oggi paro e basta !
Mi spiego: ho deciso di scrivere questa colonna prima di Italia-Repubblica Ceka, gara di qualificazione a Brasile 2004. Credo che per i nostri azzurri sara' una pu-ra formalita' staccare il passaporto per la fase finale dei mondiali. E allora questa settimana ho solo "un ricordo visivo" le-gato al calcio: le straordinarie parate di Gigi Buffon a Pa-lermo nella precedente uscita azzurra contro la Bulgaria. Strepitoso!!!! Molto probabilmente sono state quelle "tre-parate-tre" a portarci a Rio e poco altro.

E mi domando, alla stregua di "e' nato prima l'uovo o la gallina": conta piu' un portiere o un bomber ? Erano e sono piu' determinanti i goals di Giggirriva o le parate di Giggibuffon? In fondo tutti, da bambini, abbiamo so-gnato il gol decisivo o la parata su un rigore al 90mo…..
Alla fine opto per il ruolo di estremo difensore e vado a ritroso nel tempo per stilare la classifica ideale dei piu' grandi di tutti i tempi…..
Il mio idolo in assoluto, (e quindi anche sul podio piu' alto), era il russo Lev Yashin, detto "il ragno nero". L'unico portiere della storia a conquistare un Pallone d'oro.
«Guardai Yashin e mi parve di avere di fronte una figura ingigantita dal colore nero della maglia, una sorta di mostro che invece di mani e piedi protendeva tentacoli. Un senso di soggezione, come un lampo di passaggio, poi il fischio dell'arbitro e il tiro, mentre scorgevo Yashin gettarsi a chiudere la porta sulladestra, proprio là dove avevo indirizzato la palla... Là dove luì aveva "voluto " che io tirassi il rigore. Aveva rimpicciolito la porta, mi aveva stregato»: così disse di lui Sandro Mazzola dopo aver fallito il penalty il 10 novembre 1963, all'Olimpico contro l'Urss. Io avevo tredici anni nel lontano 1966 quando mio zio, buonanima, mi regalo' un'Italia-URSS a San Siro. Era novembre e faceva freddo. Guarneri segno' l'unico gol dell' 1-0 per gli azzurri ma Yashin, da solo, salvo' la rete sovietica innumerevoli volte risultando il migliore in campo.
Subito dopo Yashin i "due nostri": Gigi Buffon appunto ma sopratutto Dino Zoff, il mio corregionale. A dire il vero non e' che tra i pali Sior Dino mi entusiasmasse piu' di tanto (ricordo solo quella paratona sulle linea di porta che salvo' l'Italia al mondiale di Spagna contro il Brasile di Falcao) ; niente voli angelici e spettacolari, niente uscite a sfracellarsi su un emozione, ma soltanto lo stretto indispensabile . La normalità la portava raccontata in volto da un solco di riserbo, sempre in bilico tra la ma-linconia e un sorso di fatica.
Mentre è normale ricordare i suoi primati. Dal 1972 al ritiro, 332 presenze consecutive in A. Per 21 anni restarono primato assoluto anche i 903 minuti di imbattibilità, dal 3 dicembre 1972 al 18 febbraio 1973, un titolo di Campione del Mondo e uno di Campione d'Europa con la nazionale, 6 scudetti, una Coppa Uefa e 2 Coppe Italia con la Juventus. La sua immagine anche su un francobollo delle poste italiane e sulla copertina del Times.
Poi gli altri…dall'inglese Gordon Banks che ebbe un ruolo importante nella conquista del primo ed unico titolo di campione del mondo da parte dell'Inghilterra (1966), il "mitico" Zamora del Barcellona votato il mi-glior giocatore del XX secolo da World Soccer e che de-tenne il primato di presenze con la sua nazionale per ben 38 anni!; il belga Pfaff, inserito dal grande Pele' all'interno di FIFA 100, la speciale lista che includeva i 100 calciatori piu' forti di tutti i tempi; il tedesco Sepp Majer; il leggendario brasiliano Neves Dos Santos detto Gilmar, l'unico estremo difensore ad aver vinto due titoli mondiali proprio con il grande Pele'. E poi, sbiaditi nel tempo….il ceko Beara, il portiere ballerina, il "polaco" dell'Uruguay Mazurkiewicz, l'altro belga Prud'homme e l'altro polacco - questa volta "vero" Toma-sewsky…..senza scordarci i leggendari Combi, Baci-galupo o Sentimenti IV.
Niente da fare….quello del portiere e' il ruolo piu' folle, piu' romantico e letterario del calcio……Mandi Mandi

6 settembre 2013

Sono a Woodbridge: ho un appun-tamento. Giro e rigiro con l'automobile alla ricerca dell'indirizzo indicato-mi....non lo trovo....Improvvisamente sbuco - per errore - su "Cristina Ciccolini Road"....Sono in ritardo e non ho piu' tempo.....Impreco.....Poi rifletto....ah il tempo!!!! Mi vengono in mente le riflessioni di Vittorio Buttafava, direttore del settimanale Oggi, nella sua rubrica "Il Taccuino". Ah....il tempo !!! Il tempo, si dice, e' un grande medico che guarisce e consola.E' vero, certo, ma non sempre, non per ogni cosa. Puo' guarire una delusione, cancellare un ricordo, sbloccare la memoria da un pensiero molesto, da un incubo, da un'amarezza. Ma ci sono dolori che non hanno tempo: immobili, enormi, mille volte piu' forti delle nostre capacita' di soffrire, restano li', inesorabili, come pugnali nel cuore.In due o tre secondi, chissa, svanirebbero. Ma una vita non basta, e' troppo breve, anche cinquant'anni, anche sessanta, sono niente, meno di un giorno. Provate a chiederlo a una madre o a un padre che abbia perduto un figlio.
E penso a Cristina Ciccolini a cui e' dedicata la strada che sto percorrendo. E penso all'amico Sam che dovro' incontrare fra qualche giorno..... Sam Ciccolini e' figura unica: "sempre ed ovunque"; Maestro do Cerimonie o Membro di un Consiglio di Amministrazione, assicu-ratore o comunque brillante uomo d'affari, stratega po-litico o leader comunitario….Ma Sam Ciccolini credo sia sopratutto un filantropo a cui la nostra comunita' - e per comunita' intendo non solo quella italo-canadese - deve tantissimo. "Amato" o "tollerato" resta figura nobile; basti pensare che a differenza di tanti "mamma-santissima" il numero del suo cellulare lo han tutti …..Sam, a differenza di molti personaggi affermati, credo abbia pero' un'anima in piu': proprio quella della 'sua" Cristina. Aveva solo 10 anni Cristina, quasi come la mia bimba, quando nel 1985 un angioletto decise di ri-portarla in cielo: leucemia, proprio come la mia mamma che non conobbi mai! E' lei sicuramente l'anima di Sam Ciccolini….e penso ad una frase notissima di Wallace, un po' troppo immaginosa se volete,ma tenera e dolce: "La mano che fa dondolare la culla e' la mano che regge il mondo". Altro che Obama o Wall Street, talebani o free-trade, media o F-35 !!!!
Questi pensieri allontanano la mia incazzatura contro il tempo e mi portano ad un'ultima considerazione: be-nedetto Harper vuoi finalmente sostituire I Rizzuto o Bosa che se ne sono andati o Con Di Nino pensionato con qualcuno che "vale"????

Soccer City Show ha debuttato su Radio Chin lunedi' scorso. Lo attendono altre 40 puntate che culmineranno con i mondiali in Brasile. Ringrazio I tanti amici sportivi che in vario modo ci sono vicini. Le sorprese comunque sono alla finestra: presto allo staff si aggiungera' Adriano Bacconi, il "tecnico" della Domenica Sportiva della RAI. E per questo voglio pubblicamente ringraziare Dome-nico De Fina suo amico personale e Sara Graniero che tanto si stanno adoperando in questo senso. Laureato in Scienze dello Sport a Digione in Francia, Bacconi e' stato preparatore atletico del Pisa e del Brescia con cui ha fatto anche l'allenatore. Insieme ad un pool di tecnici come Arrigo Sacchi,Marcello Lippi, Zdenek Zeman e Carlo Ancellotti ha definito una terminologia calcistica adottata dal 1994 dal Settore Tecnico della Federcalcio., Nel 2000 ha conseguito il Diploma di allenatore pro-fessionista a Coverciano insieme a Roberto Mancini e Walter Zenga. Dal 2010 è consulente del Settore Tecnico della FIGC e collabora a stretto contatto col Presidente Roberto Baggio su un importante progetto che prevede la riforma del sistema di formazione nelle Scuole Calcio italiane.
Insomma un altro "pezzo da 90". E chissa' che tramite lui non si riesca a regalare agli sportivi di Toronto anche una visita del "mitico" Roberto Baggio !!!! -- Mandi

30 AGOSTO 2013

Pelle scura e chili in piu': questo il regalo dell'estate italiana ormai in archivio.
Nemmeno il tempo di digerire il jet-lag ed e' subito campionato e….lavoro!
Dal mare della Calabria - sempre splen-dido ed azzurro che piu' azzurro non si puo' - una cartolina che mi ritrae con tanti amici di Toronto e lettori de Lo Specchio incontrati sulle spiagge di Tropea e Pizzo, alle feste di San Rocco e di Maria Assunta o ancora alle sagre del tonno, dei "pipi e patati", dei "pruppi" o ancora della "suriaca" (fagioli), della "nduja" (salame piccante) o della "Fileja" (pasta simile agli strozzapreti).
A Maierato (Vibo Valentia) il presidente del club to-rontino Basilio Marrella, l'ex Pino Di Diano, Nino Costa, Raffaele Lagrotteria con mogli e figli rigorosamente al seguito; a Filogaso l'immarcescibile Angiolino Trim-mellitti; a San Nicola da Crissa l'ingegner Paolo Galati e Franco Imeneo e a Sant'Onofrio il ristoratore Onofrio Lopreiato ed il "cantore" Biagio Virdo'.
Insomma mezzo Woodbridge….e sempre al tavolo a degustare i piatti tipici della cucina locale: dai fileja con pomodoro e basilico, a quelli con la "fagiola", i peperoni arrostiti, i fagioli,le melanzane, salsiccia , cipolla rossa ,nduja e dolci a non finire….Come dimagrire???
Poi la speranza - vi e' gia' in atto una trattativa tra il presidente del club locale Marrella assistito dal consigliere Lagrotteria e l'assessore comunale di Maierato Antonino Scolieri per portare a Toronto in occasione della festa di San Rocco dell'anno prossimo i famosi "Giganti (o Pupi) di Maierato".
In nessuna festa tradizionale o religiosa che si rispetti, in Calabria, possono mancare i giganti, che allietano e impauriscono con i loro movimenti e i balli, al suono tradizionale della grancassa e del tamburo, grandi e piccini. Molti paesi, soprattutto nel vibonese (Maierato, Sant'Onofrio, Joppolo, San Costantino, Zungri, Nicotera, Vena) hanno i loro giganti.Vederli, soprattutto la prima volta è davvero emozionante, si corteggiano con balli sinuosi, si baciano avvicinando le loro facce, di solito sono due: Grifone e Mata, con le loro facce paffute e guance rosse fatte in cartapesta, abiti molto appariscenti, con al loro interno i portatori che, quasi si trasformassero essi stessi in giganti li fanno apparire come persone in carne e ossa.
E' calabrese anche Cosmo Mannella (di Serra San Bruno), vice presidente della L.I.U.N.A. che assieme a Carmen Principato ,business-manager della "local 506" e agli amici ( Marcello Di Giovanni su tutti ma anche il "portogues" Jack Oliveira, business manager anch'egli) della '183" diventano grandi sponsors di "Soccer City" che debuttera' lunedi' prossimo dalla CHIN FM 100.7 a partire dalle 17.
Colgo l'occasione per ringraziarli ed aspettarli al…..varco. Sopratutto il 'romanista" Carmen Principato che non sa se piangere o ridere dopo le notizie dell'ultima ora sul mercato dei giallorossi.
E' di oggi infatti l'ufficializzazione che Erik Lamela e' un giocatore del Tottenham in cambio di 30 milioni di euro ed un eventuale ulteriore riconoscimento per la societa' capitolina di un corrispettivo variabile sino ad un massimo di 4 milioni a seconda del rendimento e risultati ottenuti dal giocatore.

In compenso arriva Adam Luljic dalla Fiorentina in cambio di 11 milioni ed altri eventuali 4 a seconda del rendimento.
Da buon "Business Manager" Carmen, capirai che "business e' business", sempre e dovunque.
L'amore per Totti e compagni (ma sei riuscito a cenare insieme a lui???) e' cosa d'altri tempi o per….vecchi nostalgici.
Vi aspetto lunedi' sera….giorno di "Labour Day" …..Mandi Mandi……

19 luglio 2013

 

E' il penultimo appuntamento prima delle vacanze. Il calcio langue e allora rifletto con voi sui fatti di questi ultimi giorni legati al doping: riflesso di una societa' condizionata sempre di piu' dall' "instant and easy money".
Nella "mia" Lignano Sabbiadoro (prov. di Udine) si trovano "positivi" a sostanze do-panti atleti come Tyson Gay e Asafa Powell; in Francia, al Tour, colpisce sopratutto l'impresa di Chris Froome sul Mont Ventoux che desta piu' dubbi che entusiasmo. Il ciclista inglese dice: " …ma io non sono come Lance Armstrong…" e questo aumenta dubbi ed illazioni. L'amico Luca Marelli scrive su facebook : "Nel 2007 passa professionista con una squadretta sudafricana, vincendo la sesta tappa del prestigiosissimo Tour of Japan.
Nel 2008 non combina un accidente.
Nel 2009 vince la seconda tappa del Giro del CapoNel 2010 non combina un accidente.
Nel 2011 passa al Team Sky e vince una tappa alla Vuelta.
Nel 2013 scala il Mont Ventaux come se fosse un falsopiano in mezzo alle colline comasche.
Nel 2018 rilascerà un'intervista esclusiva a Oprah Winfrey?". I dubbi ci sono eccome…..
Immagino le stilettate al cuore di tanti "grandi-puri", an-che della nostra comunita' italiana, come Eligio Paris o i mai troppo compianti Ed Polesel, Joe Gardin per citare i primi che mi vengono in mente….
Se Ed e Joe probabilmente si stanno ancora girando nella tomba per lo scandalo-Armstrong, mi farebbe piacere sentire proprio il buon Eligio: ma e' ancora sport il ciclismo di oggi? E l'atletica leggera? Penso a Ben Johnson, "povero" Ben, stritolato da Astaphan, il dottore-mago e Charlie Francis il suo allenatore.
Ma poi, oggi come allora (ricordate Lewis, il pluri-decorato Lewis?), finirà tutto in una bolla di sapone. Scopriranno che lo stimolante proibito era presente in un farmaco non vietato o in un integratore sporco.
Lo scandalo dei giamaicani durerà poco. Tutti dimen-ticheranno in fretta, senza porsi una semplice domanda: ma quale stimolante fa crescere i muscoli in modo così spaventoso? E qualcuno tirerà un sospiro di sollievo: non c'è di mezzo Usain Bolt, il velocista-mito, l'unico che risulta sempre pulito. Sarebbe davvero bello che almeno su di lui non ci fossero sospetti. Basterebbe che spiegasse come mai nel suo staff c'è tale Angel Heredia, tecnico farmaceutico che lavorava alla Balco, la fabbrica del doping scoperta qualche anno fa. Già, i soliti sospetti che il mondo dello sport respingerà sdegnato: ci vo-gliono le prove. Giusto, ma non si può difendere ad ogni costo chi è indifendibile. Com'è successo con Lance Armstrong, che alla fine ha confessato. Eppure la verità sul suo conto si sapeva da una decina d'anni, e solo le inchieste della magistratura ordinaria l'hanno scoperta. Così come la magistratura ordinaria sta svelando la vera storia di Alex Schwazer: connivenze e omertà a livello nazionale e internazionale. Con nomi storici, come quelli del professor Conconi e del dottor Ferrari, tornati improvvisamente in copertina. Eppure in molti sapevano che Schwazer, negli anni, s'era affidato a loro.
Penso…. e mi ripeto: povero Ben Johnson ! La sua positività fu considerata un fatto isolato, lui fu trattato come un solitario truffatore. Un'inchiesta governativa appurò invece che l'intera squadra canadese si dopava da sempre. Corsi e ricorsi storici.
Chiudo con l'hockey su ghiaccio: ma quello in versione italiana. Leggo su Panorama che la squadra del Bolzano, la Juventus dell'hockey tanto per intenderci con i suoi 19 scudetti, si e' iscritta al campionato austriaco e non gio-chera' quindi piu' in Italia. Con il beneplacito della stessa Federazione Italiana. E che presto anche la squadra del Pontebba potrebbe seguirla.
Non ho parole….E dico: e se la mia Udinese si iscrivesse alla MSL Americana? Potrebbe forse puntare anche allo scudetto a stelle e strisce? In fondo giocare a New York o Los Angeles credo sia anche piu' stimolante che scen-dere a Catania o affrontare il Chievo !
Boh….va a capire questo mondo ! Mandi

12 luglio 2013

Tra la notizia di un aereo che si schianta all'aereoporto di San Francisco ed un treno merci carico di petrolio che distrugge una piccola cittadina del Quebec, la bella - bellissima - notizia che anche la squadra di calcio di Toronto, l'FC, finalmente "si da" un grande campione: Diego Forlan, capitano della nazionale dell'Uruguay ed ex Inter.
Molto probabilmente quando leggerete questa mia colonna, venerdi' o sabato, tutto sara' concluso e la 'settimana di passione' del biondo sudamericano sara' solo un ricordo.
Forlan e' reduce dal quarto posto (e un paio di rigori sbagliati) nella Confederations Cup e dal matrimonio con la 23enne Paz Cardoso, Raggiunge Toronto di-rettamente dal Brasile (attualmente gioca con l'In-ternacional di Porto Alegre) per dar linfa e vigore ad una prima linea, quella torontina, particolarmente asfittica (solo 17 goals in altrettante partite di campionato) .
A dare la notizia della trat-tativa ormai agli sgoccioli e' stato il quotidiano Globe and Mail che ha annunciato anche la data del possible esordio dell'ex interista nella Major League; sabato prossimo contro il Kansas City. Sono particolarmente felice per questo acquisto in quanto credo sia un gio-catore che rientra nella categoria dei "campioni", ancora integro, "univer-sale", adattissimo per prendere per mano una squadra che non ha capo ne coda.
Forlan è figlio e nipote d'arte: il padre Pablo era un terzino del Penarol e poi del San Paolo e giocò anche con la Nazionale uruguaiana ai Mondiali '74, mentre il nonno era una colonna dell'Indipendiente negli anni Trenta.Interessante sapere anche che Forlan e' un grande appassionato di lingue; ha studiato alla scuola francese, inglese e italiana del Barrio Carrasco di Montevideo per poi diplomarsi all'eta di 18 anni e parla quindi ben quattro lingue.È soprannominato Rubio e Cacha per la somiglianza con Cachavacha, celebre strega dei cartoni animati del suo paese.I
ntanto ieri esordio non amaro ma amarissimo per la nazionale canadese alla Golden Cup. I nostri ragazzi sono stati battuti addirittura anche dalla naizonale della Martinica (non sapevo nemmeno esistesse!) per 1-0. Giovedi' si giochera' la seconda gara contro il Messico e tutto lascia prevedere che sancira' il definitvo addio ad ogni sogno di gloria
Questo in attesa dell'arrivo del nuovo coach Florio dalla Spagna. In Italia invece e' tempo oltre che di calciomercato anche dei primi raduni in vista della prossima stagione. Nel Milan, inserito in prima squadra con la maglia n.34, un italo-canadese: il 18enne Bryan Cristante.
Bryan pur essendo nato a San Vito al Tagliamento e cresciuto in Friuli e' canadese a tutti gli effetti in quanto il papa' (originario di San Giovanni di Casarsa) ha vissuto una vita intera qui a Toronto. E Bryan sfoggia sempre con orgoglio il suo passaporto canadese! "Sono qui, è un giorno molto importante, voglio mettermi al lavoro e spero di ritagliarmi qualche spezzone in campo - ha detto nel suo primo giormo di ritiro a Milanello.
Le difficoltà aumenteranno, il calcio adesso inizia a contare e a farsi più complicato. Sono un giocatore abbastanza tecnico e se devo scegliere un giocatore rossonero a cui assomiglio di più è Riccardo Montolivo».

5 luglio 2013

Mattina di Canada Day.
Tempo di digerire l'abbuffata della Confederation Cup.
Da ex cronista sportivo, senza secondi fini, un 'consiglio" ad Antonio Giorgi e Lorenzo Petiziol, le voci di Telelatino, e - lo sottolineo a scanso di equivoci - cari amici. Televisione non e' radio e grazie a Dio riusciamo a "vedere" cosa succede sui campi di gioco: Giorgi mi e' sembrato sin troppo logorroico senza un attimo di respiro, Petiziol ligio al cliché' che lo ha reso famoso, decisamente troppo "drammatico" e un tantinello fuori posto con i suoi, per lo piu' inappropriati e quindi forzati "godete-italiani-godete".
Ma sono opinioni personalissime….in un momento di "grande magra" a Telelatino deve andare solo il nostro grazie !
Per il gioco e il valore espresso, netta la sensazione di un'inflessione generale: nessuna squadra mi ha par-ticolarmente impressionato. Al punto che il ricordo piu' vivido di queste partite riguarda proprio Giappone-Italia e piu' che la vittoria azzurra la rocambolesca sconfitta nipponica.
Per quanto riguarda la nostra nazionale offro alcuni "pizzini" al C.T. Prandelli (certo comunque che ne sia a conoscenza piu' e meglio di me!): difesa precaria con Barzagli ormai al capolinea, Buffon lontano parente del portierone di un tempo e gli altri, da Bonucci ad Astori semplici gregari. Se viene meno la generosita' di Chiel-lini mi sembra notte fonda.
Urge una mezza rivoluzione.
A centrocampo eccezion fatta per l'immenso Pirlo (ma ormai sono 34…..) e l'esperienza di De Rossi (lento ma presente) il resto,anche qui, e' semplice gregariato. Davanti sparito il faraone e' restato "Balotelli-povero-Cristo" con sempre tre-uomini-tre attorno. Quando per ragioni di forza maggiore Prandelli ha "scoperto" Candreva e Diamanti a sostegno, lui aveva gia' fatto le valigie. Ma non recriminiamo piu' di tanto….forse quello visto in Brasile e' proprio il meglio che l'Italia calcistica stia riuscendo a partorire in questo momento! Un'Italia decisamente in crisi con i suoi giovani, e non solo, che disperatamente stanno cercando di riciclarsi in altri paesi (un po' come abbiamo fatto noi in illore tempo…). Io ormai non rispondo piu' alle e-mails e ai messaggi in arrivo con richieste di aiuto: amici,parenti, figli di amici e di parenti ecc.ecc. La media settimanale sta raggiungendo livelli di guardia…ma se io non rispondo e per mancanza di tempo e per il numero elevato di richieste, qualcun altro lo fa perche' si e' rotto le scatole ! Jack Zorzi abita a Brighton, in Inghilterra, e ci spiega perché si è rotto le scatole di aiutare altri italiani che vogliono andare a vivere all'estero.
Per fortuna non tutti ma in tanti a volte fanno passar la voglia. L'esempio fornito da Jack è quello di compagni di scuola delle superiori che fino a cinque anni fa non lo cagavano proprio e adesso compaiono dal nulla chiedendo aiuto per trasferirsi in Inghilterra.L'aiuto è stato quello di trovare scuola di inglese, alloggio e altre cose. Una volta sistemati questi nuovi emigranti non si fanno sentire di nuovo, neanche salutando Jack quando lo incontrano per strada.Peggio, quando Jack-Giacomo ha trovato loro sistemazione presso contatti, spesso se ne sono andati prima della conclusione del contratto, non pagando, facendo cosi' fare a Jack-Giacomo una bella figura di ……Ovviamente non tutti ci comportiamo così però l'esperienza di Giacomo è stata talmente negativa che adesso ha detto basta alle richieste di aiuto da parte di italiani in Italia. Meditate gente, meditate…
Quando qualcuno vi aiuta, almeno un grazie……E un grazie in conclusione va anche all'ennesimo amico che se ne e' andato: in silenzio,in punta di piedi, schivo come il suo carattere, umile come il suo essere.
Tommaso Sozio, detto Tommasino, vice presidente del Napoli Canadian Club ed assieme al presidente e suo amico fraterno Tonino Esposito grande fautore del-l'ap-puntamento annuale con la festa a ricordo della Ma-donna di Montevegine. Aveva 61 anni appena compiuti. Addio Tommasino !
Mandi mandi

28 Giugno 2013

Tocca alla Roma degli "amerikani" rap-presentare l'Italia nel calcio estivo canadese.
I giallorossi giocheranno il 7 agosto pros-simo al BMO contro il Toronto FC nel-l'ambito di una tournee che li vedra' impegnati anche il 31 luglio a Kansas City contro una all-stars della MLS e tre giorni dopo a Baltimora contro gli inglesi del Chelsea.
L'annuncio ufficiale mercoledi' scorso proprio nei locali di RADIO CHIN che da qualche mese a questa parte e' diventata vera e propria portavoce nella comunita' italiana per i nostri "FC". …..e per la felicita' di Massimo Nicoletti, l'annunciatore dj che non hai mai celato non solo la sua fede per i giallorossi capitolini ma la passione sfrenata da "curvarolo" traste-verino…..
Si mormora che "in origine" l'idea era di organizzare nientepopo-dimenoche uno "strepitoso" Roma-Barcellona ma che le date proposte e lo stadio, lo Skydome in questo caso,non coincidessero, anzi cozzassero proprio con gli impegni dei Blue Jays…. Peccato!
Ed a proposito di Roma, - fatemi divagare un attimino -, il "Roma Hospitaly Centre" di Brampton, ha ospitato in fine settimana il matrimonio di Annamaria Di Diano, giovane virgulta di papa' Filippo, il supertifoso milanista quotidiano protagonista di "azzuffate calcistiche" al 90mo e non solo…..basta iscriversi al sito "Soccer City" di Facebook per poter leggere, quotidianamente, le sue dotte disquisizioni pallonare…
Bella festa, doppiamente stimolante anche per ospiti come il sottoscritto, che tra una portata e l'altra, ha potuto confrontarsi goliardicamente su temi calcistici di attualita' in quanto buona parte degli invitati erano proprio "discepoli" del "guru" rossonero. Foltissima la rappresentanza milanista con Giorgio Damiani e Salvatore Marra in prima fila, poi quella romanista con i coniugi Merante e Vito Caressa , quella interista con Mario Rubello sino a quella viola con Luca Vitale. Ma rivisti anche vecchi amici di un tempo dai coniugi Ferragine da Acquadauzono, piccolissimo centro non lontano da Lamezia Terme che ebbi occasione di visitare qualche estate fa alla famiglia Vescio.
Per Annamaria Di Diano, la festaggiata, un pensiero affettuoso ma sopratutto una riflessione, del grande Friedrich Nietzsche: "Ciò che il padre ha taciuto, prende parola nel figlio… spesso i figli altro non sono se non il segreto denudato del proprio padre". Auguri Annamaria e Filippo !
Infine notiziole sparse qua e la in questa settimana di caldo torrido.
A Toronto in vacanza Lorenzo Petiziol, mitica voce di Sky TV, subito "sequestrato" da Telelatino che lo ha af-fiancato al buon Giorgi nel commento delle partite della nostra nazionale azzurra impegnata nella Confederation Cup.
A Toronto a trovar mamma anche Enzo Concina, indimenticabile stopper della Toronto Italia che ha fatto una brillante carriera in Italia ed era uno dei "tecnici" di Walter Mazzarri a Napoli. Mi confida che seguira' l'allenatore livornese anche all'Inter dove svolgera' le funzioni di talent-scout.
Infine da Montreal la notizia di un'offertona da ben 11 milioni e mezzo di Euro da parte dell'azienda "Millennia Hope Inc." - settore farmaceutico - per acquistare il Bari,messo in vendita da Matarrese e soci.
Non e' la prima volta che un'azienda farmaceutica canadese di Montreal tenta l'avventura calcistica nel bel paese - lo scorso anno si era mormorato di un passaggio del pacchetto di maggioranza delle azioni di un'altra squadra di serie B, l'Ascoli, a "fantomatici" imprenditori canucks. Poi si scopri' che dietro alla trattativa c'era il nostro connazionale (origini marchigiane) Francesco Bellini. Fosse che fosse la volta buona???
Mandi !


14 GIUGNO 2013

 

MANDI MANDI

Prende sempre piu' consistenza la voce che Toronto possa ospitare la Super Coppa italiana tra Juventus e Lazio il 10 agosto prossimo. Come gli sportivi sapranno la trasferta in Cina - figlia di un accordo sottoscritto nel 2010, nell'ottica di un'internazionalizzazione del calcio italiano - e' tramontata in quanto la Juventus aveva fatto sapere che in quella data non era disponibile, visto il precedente impegno per una tournée proprio in Nord America. Lotito, il patron laziale aveva attaccato Agnelli dicendo "La Lega ha assunto un impegno internazionale, è una questione di immagine.
Non ci sono motivi oggettivi per non andare in Cina.
Tu pensi al tuo orticello, ti sei organizzato la tua tournée ma pure io potevo andare in Sud America, mi offrivano 2 milioni, però ho rinunciato.
Cosa succede se in futuro altri club rifiuteranno la Cina? Pagheresti tu i danni agli organizzatori?".
Agnelli, contratto in mano, ha replicato: "Non c'è nessun obbligo a giocare la Supercoppa in Cina quest'anno.
La scelta è della Lega, a suo insindacabile giudizio, ed è possibile estendere la scadenza del contratto (che prevede 3 edizioni, di cui 2 già disputate, tra il 2010 e il 2014) fino al 2016, tanto più che dal prossimo anno si libera la finestra Fifa di Ferragosto".
Tramontata l'idea Dubai a dicembre, resta in piedi l'alternativa Nord America con New York e la nostra Toronto a contendersela.I bianconeri, consapevoli del danno biancoceleste (i 3,3 milioni dei cinesi, 1,5 a testa ai club, non li assicura nessun altro), hanno fatto importanti aperture: se in questi giorni arriverà un'of-ferta appetibile per Toronto, rinuncerebbero anche a qualche centinaia di migliaia di euro a favore della Lazio.
Credo che in settimana ci sara' la decisione finale: speriamo bene !

Intanto in NordAmerica sono sbarcate 19 ragazze italiane che comporranno la squadra di calcio del Seattle che il 9 giugno scorso ha debuttato nel campionato WPSL - la serie B Americana tanto per intenderci, contro lo Spokane Shine.
E' una bella storia che val la pena raccontare. Presidente italo-americano, Giuseppe Pezzano. Team manager italiano, Fabio Cimmino (che lavora attualmente al Brescia Calcio femminile). Allenatore italiano: Antonio Cincotta (ex Fiammamonza). Sponsor quasi italiano: Pure Health America, società americana, con Matteo Sala, italiano, a capo.
Da dove potevano arrivare le giocatrici dell'AC Seattle PH-America, se non dal Belpaese?
Così, tramite un lavoro di scouting, lo staff si e' messo all'opera, il budget gli imponeva di ingaggiare top players e altre giocatrici della A-2 italiana. In totale sono arrivate 19 con altre 9 reclutate direttamente negli States.
Le ragazze sono arrivate con la formula del prestito e…. con la speranza di restare. La migliore delle 19 italiane è tale Viviana Schiavi, presentata sul sito ufficiale del club, come la Nesta del calcio femminile. La Wspl (Women Soccer Professional League) è una vetrina importante per il calcio professionistico e tutte si giocano la propria chance in due mesi: il campionato parte a giugno e finisce ad agosto, con finali quasi certamente a New York.
Idea un po' bizzarra ma chissa' che qualcuno non possa ricopiarla e proporla anche in Canada?

Dulcis in fundo un saluto a Sergio e Jo (Giovanna)….
30 anni sono passati…me ne ero scordato….poi leg-gendovi, sette giorni fa,come un fiume in piena, sono rimbalzate ondate di ricordi….i ricordi della vita di una comunita' che pero'……ho la sensazione…..si stia spegnendo lentamente…ditemi di no….
Un'idea: raccogliamo i "momenti salienti" di questi trent'anni in un volume?
Potrebbe diventare la nostra "memoria storica" da tramandare ai pro,pro,pro,pro nipoti…….
Mandi

31 maggio 2013

La settimana inizia come meglio non poteva….ma si fa per dire.
Vito Caressa mi chiama dalla Florida dove sta villeggiando (beato lui !) per comunicarmi l'improvvisa scomparsa di Roy Belluomini, 51 anni, amico di tante giornate "sportive" (grande tifoso della Roma) e di tante partite tra amici scanzonati. Roy era figlio di Fausto Belluomini, ex producer dei programmi sportivi della CBC. Era lui, che negli anni pionieristici del calcio in TV, si faceva onere, di fronte ai mammasantissima della televisione di stato, della bonta' del prodotto "calcio" anche in Canada. Un raffreddore prima di Natale e' diventato un cancro mortale in meno di cinque mesi. A 51 anni. E impallidisco. E non ho parole. E tutti i valori della mia vita vanno in tilt. E allora…vaffanculo tutto! Con rabbia…tanta rabbia….Ho la morte nel cuore e ripeto…"non e' possibile"….
E allora sbiadisce nella nebbia anche la bella serata del sabato precedente alla Famee Furlane dove, nel corso del tradizionale banchetto dei soci che coincideva con l'81mo anniversario del club, gli amici del patronato "Enasco- 50& piu'" danno vita alla premiazione dei Maestri del Commercio. Matthew Melchior, il presidente della Famee, riceve il premio Gold Age. Joe Zamparo, Flavio Battiston,Elizabeth Bottos, Rosanna Cannella ed il Giudice Lucia Favret vengono insignite dell' "Aquila d'Argento", mentre quella d'oro e' as-segnata a Ralph Chiodo, Italo Di Bonaventura, Gianfranco Piccin, Doreen Vanini, Iles Pol Bodetto e Tiberio Mascarin. Tiberio non c'e', l' ultimo "grande gentiluomo" della comunita' friulana batte il tempo anche lui: ha preferito, immagino, la compagnia di Yvette,la sua sposa da sempre (53 anni !).
L'uomo dagli occhi d'acciaio ma dal cuore grande e dal comportamento da gentiluomo come nessuno: l'uomo del "Village Masonry", del "Colio Wines" di "Siena Foods" ma anche della "Famee Furlane", del "Terremo-to del '76", del "Circolo Azzanese" (e'infatti originario di Azzano Decimo), di "Pier 21" e di mille altre ini-ziative socio-culturali della nostra comunita'.
Sono seduto al tavolo con il Console Generale d'Italia a Toronto, il Ministro Tullio Guma e si parla dell'uomo e del suo grande valore sociale. Del suo grande attacca-mento al Friuli, terra da cui proviene la nostra "first lady" comunitaria, la consorte del Console, Signora Dana Perin di Cordenons (Pordenone)….
Ah…vecchi ricordi che rimbalzano dall'entroterra della mente…come la "Canadian Italian Historical Society" che proprio Tiberio fondo' assieme al mai troppo com-pianto Sen. Peter Bosa ed all'immarcescibile Primo Di Luca nel lontano luglio dell'89 e che fu primo vero seme dei centri-musei-archivi dei nostri giorni….
Con i "ritrovati" Arrigo Rossi, Alberto De Rosa, Renzo Trolese non si puo' non parlare anche di calcio, dalla nostra "grande" Udinese al derby romano Lazio-Roma appena conclusasi e che cala il definitivo sipario sulla stagione 2012-13.
Con Vito Caressa oltre che di Roy si parla proprio di que-sta stagione fallimentare dei "suoi" giallorossi.
Per la Roma oltre alla sconfitta (0-1) che di per se e' un'umiliazione cittadina difficile da digerire c'e' lo sco-modissimo risveglio firmato Osvaldo.
Lasciato in panchina dal mister giallorosso Aurelio Andreazzoli, l'italo-argentino e' apparso a dir poco inviperito ed ha affidato a Twitter uno sfogo che la dice lunga sul clima che si vive in casa capitolina: "Facevi più bella figura se ammettevi di essere un incapace.. Vai a festeggiare con quelli della Lazio va...".
Tra l'altro, a fine gara Osvaldo e Andreazzoli hanno battibeccato, e l'allenatore (sul piede di partenza) lo ha rimproverato a caldo davanti ai microfoni dei giornalisti: "Non è nuovo a queste scene sotto le telecamere, poi magari nel privato ha comportamenti un po' pia-gnucolosi. E' un problema suo, non mio".
E il problema, in effetti, è tutto di Osvaldo, che ora rischia la convo-cazione con l'Italia all'imminente Confederations Cup. Le regole di condotta imposte dal ct Cesare Prandelli sono ferree, anche se per ora il mister azzurro glissa: "Punire Osvaldo? Voglio prendermi tempo per riflettere e capire cos'è successo. Voglio confrontarmi con i dirigenti della Roma".
Ma dico io: possible che tutti gli attaccanti azzurri fac-ciano parlare piu' per le polemiche che per i goals ? Balotelli docet…..
Sperim ben va…..Mandi mandi

24 maggio 2013

Turano-Nissoli-La Marca: questi i tre magnifici eletti nella Circoscrizione per il Centro e Nord America alle recenti elezioni italiane .
Fin'ora si erano visti piu' in trasmissioni comiche tipo "Le jene" che per la loro attivita' parlamentare.
Ora sembrano alzare timidamente la testa con la to-rontina La Marca a perorare la causa del Corriere (dimenticando pero’ il “resto del mondo” della carta stampata all’estero -Lo Specchio compreso) e ribadire gli interventi di Bucchino in materia previdenziale e la Nissoli protagonista del doppio balletto Scelta Civica - MAE - Scelta Civica.
Ora pero' la 'nostra" Fucsia se ne e' uscita con un vero e proprio lampo di genio che credo qualifichi senza nessun commento l'intera classe eletta qui da noi.
Sentite, sentite !
Ha presentato un'interrogazione parlamentare su Miss Italia dopo quella dei giorni scorsi della sen. Silvana Amati (Pd), dopo i messaggi del Cardinale Gianfranco Ravasi, di Mons. Libero Andreatta e di Tara Gandhi. Nell'interrogazione, l'on. Fucsia Nissoli, (Scelta Civica) chiede al ministro dello Sviluppo Economico "quali siano le ragioni che hanno spinto la Rai a non inserire Miss Italia nel palinsesto e se non ritenga di fornire ogni chiarimento in merito alla nuova linea editoriale di Rai1, anche al fine di rendere più trasparente e comprensibile l'intera vicenda". La parlamentare, che fa riferimento anche al concorso Miss Italia nel Mondo, cancellato un anno fa dai programmi, "nonostante gli ampi consensi ottenuti tra i nostri emigrati e gli ascolti rilevanti rea-lizzati nell'edizione precedente", si rivolge al ministro per sapere "se non sia opportuno richiedere alla Rai di riesaminare la decisione presa alla luce di molteplici motivi, tra i quali, in primo luogo, la perdita di lavoro di migliaia di persone interessate alla manifestazione, la cui conclusione su Rai1 risulta fondamentale al buon andamento di essa".
L'on. Nissoli ha anche spiegato che, in considerazione di analoga iniziativa intrapresa dalla Senatrice Amati nell'altro ramo del Parlamento, "si attiverà nei luoghi e nelle forme opportune per promuovere la cultura e i valori sottesi a Miss Italia e a Miss Italia nel Mondo."
E brava la nostra Fucsia che ha certamente "capito" quali le esigenze impellenti del nostro elettorato e quello italiano d'Italia.
Che c'entra per esempio l'IMU sulla casa dei poveri emigrati, il riacquisto della doppia cittadinanza, leggi improvvide come l'usucapione, costi dei pacchetti turistici, le attivita' di ICE ed ENIT (ma esistono ancora?) ecc.ecc.?????
Ma per favore…..agli italiani di Canada e Stati Uniti interessa solo Miss Italia nel Mondo e ormai da due anni non dormono piu' per la sua cancellazione!!!!
Sembra che anche il numero dei suicidi sia notevolmente lievitato: in Italia ci si ammazza perche' non si ha lavoro qui perche' non c'e' Miss Italia !
Ma la "nostra", in fatto di dabennaggine, credo sia stata superata da un grande esponente della Chiesa Cattolica Italian ache sino a qualche mese fa era addirittura citato tra i possibili papabili.
Il Cardinal Gianfranco Ravasi che se ne e' uscito con "In una società in cui bellezza è sinonimo di apparenza, è necessario riproporla (Miss Italia) in tutta la sua forza perché è attraverso di essa che si può giungere ad orizzonti più alti».
Dio lo benedica: che parole illuminanti!!! Speriamo che il buon Francesco gli tolga immediatamente lo zucchetto ed il cordone rosso-nero.

Campionato di serie A finito si parla gia' di cal-ciomercato.
Leggendo I vari quotidiani italiani scopro che l'egente dell'argentino Tevez nel mirino della Juventus e' addirittura canadese.
Leggo su "La Stampa" di Torino: " prendere Tevez è roba da acrobati, per busta paga, sugli 8 milioni di euro abbondanti a stagione, e per il costo dell'operazione, visto l'agente, Kiavash «Kia» Joorabchian.
Più che un procuratore, un agente segreto: iraniano di origine, due passaporti, inglese e canadese, e due date di nascita. E un solo hobby: guadagnare, e con Tevez di più, avendo sostanzialmente un pezzo del giocatore.
Quest'anno s'è messo in testa di farlo vendere, e quindi comprare ovviamente: a 29 anni, e con il contratto in scadenza nel giugno 2014, s'annuncia l'ultima grande chance di guadagno.
Il negozio è aperto". Nel frattempo mi consolo con il "mio" Toto' Di Natale ! mandi...mandi

17 maggio 2013

 

Simone Cristicchi e' un cantautore che mi piace: scrive di disagio sociale, ricorda tragedie come le "nostre" foibe, dimenticate da tutti; parla del dolore e del mondo sconosciuto dell'infermita' mentale. La sua canzone piu' famosa dice cosi'…
"La prima volta che sono morto non me ne sono nemmeno accorto . Mi ero distratto solo un secondo; l'attimo dopo ero già sepolto. Mi sentivo abbastanza tranquillo ma dopo tre giorni non sono risorto . E' successo così all'improvviso lo scorso sabato mattina...il mio cuore ha cessato di battere mentre giocavo la schedina. Sono atterrato sul pavimento come da un platano cadon le foglie, non ho nemmeno avuto il tempo di dare un ultimo bacio a mia moglie. E' cosi' che sono finito in quello che chiamano "sonno eterno" . Non è vero che c'è il paradiso, il purgatorio e nemmeno l'inferno : sembra più una scuola serale, tipo un corso di aggiornamento dove si impara ad amare la vita in ogni singolo momento . Il pomeriggio passato con Chaplin, poi gioco a briscola con Pertini . Ieri per caso ho incontrato mio nonno che un tempo ha fatto il partigiano .Mi ha chiesto: "L'avete cambiato il mondo?" Nonno, dai, lascia stare... ti offro un gelato... "
Questo e' parte del testo della canzone "La prima volta che sono morto" e la dedico ad un carissimo amico che mi ha lasciato per sempre qualche giorno fa…..e della cui dipartita non riesco proprio a capacitarmene: Michael (Mike) Spensieri. Il giorno prima avevamo parlato a lungo dell'Italia, di Fratelli d'Italia e di Giorgia Meloni con cui era in contatto, de Lo Specchio ora sfogliabile su internet, della sua Wolfe University, di Soccer City, di amici in comune come Vivian Risi e ci avevamo dato appuntamento "per un panino" alla Famee Furlane.
Come Cristicchi anche Mike era "matto" …..in senso affettuoso e buono…..Si', soffriva di bipolarismo (e non ne faceva mistero),ma era sicu-ramente una delle menti piu' brillanti ed acute in assoluto della nostra comunita'.Aveva 64 anni ed arrivo' in Canada dalla "sua Vinchiaturo" (Molise) a 13 anni. Vinchiaturo a cui dedico' anche un sito-web era forse l'ultimo paracarro della sua vita tormentata. Si laureo' avvocato nel '72 e pratico' sino all'89. Nell'81 venne eletto al parlamento provinciale con i liberali e "soffri'" molto questo ruolo (indimenticabili le polemiche con l'NDP). Poi i problemi di salute e l'uscita mesta di scena con un bagaglio di polemiche infinite……
Era buono come pochi ma sopratutto ha pagato la sua "troppa" intelligenza: era decisamente di un altro mondo! RIP Mike !

Intanto il campionato si avvia a conclusione e per questo fine settimana l'attenzione sara' solo su due gare: Inter-Udinese e Cagliari-Lazio che dovranno decidere l'ultima partecipazione italiana alle coppe europee. E allora si e' scatenato il toto-allenatori con Mazzarri, Allegri, Conte, Guidolin, Montella e lo stesso Mourinho sulla bocca di tutti. Ma io quest'oggi vorrei ricordare un tecnico bravo ma spesso sottovalutato o comunque ignorato: il "soldatino" Zola ! Ma lo ricordate questo "mezzo pezzo di cacio sardo" che fece impazzire la Sardegna dopo il mitico Giggirriva, per dirla alla Brera, ed anche la nazionale azzurra? Oggi Zola allena in Inghilterra, il Watford, la squadra di Patron Pozzo, il presidente dell'Udinese. Il fine settimana scorso si e' reso protagonista di un fatto unico nel suo genere che lo ha fatto letteralmente impazzire.
Nella semifinale di ritorno del playoff di Championship (serie B inglese), a 3 minuti dalla fine e sul punteggio di 2-1 per il Watford, risultato che poneva le squadre in parita' ma avrebbe visto l'eliminazione dello stesso Watford per la regola delle reti segnate in trasferta, l'arbitro concede al Leicester un rigore che puo' valere la finale. Almunia, portiere del Watford, riesce ad ipnotizzare Knockaerts ed a respingere ben due volte la conclusione.Ma il bello però non è ancora arrivato: sugli sviluppi del contropiede, il Watford segna con Deeney e si aggiudica l'accesso alla finale! Chi ha visto il filmato su youtube vedra' una gioia incontenibile di Zola e dei tifosi del Watford: il nostro sembrava un vero e proprio tarantolato!!!! E chissa' che questo incredibile successo non le apra le porte di una panchina italiana; magari quella dell'Udinese stesso liberando cosi' Guidolin per il Napoli !
Lo sapremo presto, molto presto…..
Mandi Mandi

10 maggio 2013

Corriere Canadese ? Una pagina tri-stissima…
Juventus campione? Storia vecchia che non incanta piu'…..
22.000 euro il primo stipendio dei parla-mentari italiani? Beati loro….
50 dollari il costo di un parcheggio per vedere i Leafs nei playoffs? Lo scempio continua…..
Totti mi regala la maglia autografata della Roma? Me la tengo e non la regalo a nessuno!!!! Chiaro?
Andreotti ci ha lasciato? Amen….
Ma che devo scrivere oggi in questo "Bar Sport"?
Tagliavini sollecita ma il cervello non risponde……le idée scivolano via in scioltezza: non c'e' asperita' o ostacolo che tenga….Sono decisamente di umore "cagaca..o style"! - e mi perdonino puristi e perbenisti!
E allora non trovo di meglio che condividere con voi il contenuto di una letterina giuntami in settimana alla CHIN. Semplice,semplice - simpatica quanto basta per strapparvi un sorriso - senza pretese ;qualcuno - i gran saccenti - , la definira' puerile, retorica,infantile,sciocca….ma tant e'. Eccovela:
" In principio Dio creo' l'asino e gli disse: "sarai asino, lavorerai instancabilmente dall'alba al tramonto, portando pesi sulla groppa. Mangerai, non avrai l'intelligenza e vivrai fino a 50 anni. Sarai ASINO".
L'asino rispose: "Saro' asino, pero' vivere fino a 50 anni e' troppo. Dammi appena 20 anni".
Il Signore glielo concesse.
Poi Dio creo' il cane e gli disse:"Difenderai la casa del-l'uomo, sarai il suo migliore amico,mangerai quello che ti daranno e vivrai 25 anni. Sarai CANE".
Il cane disse: "Signore, vivere 25 anni per me e' troppo. Dammi 10 anni".
Il Signore lo accontento'.
Quindi Dio creo' la scimmia e le disse:"Sarai scimmia, salterai di ramo in ramo,farai pagliacciate, ti divertirai e vivrai 20 anni. Sarai SCIMMIA".
La scimmia rispose: "Signore, vivere 20 anni e' troppo. Dammi 10 anni solamente".
Il Signore glielo concesse.
Finalmente il Signore creo' l'uomo e gli disse:" sarai uomo, l'unico essere razionale sulla faccia della terra. Userai la tua intelligenza per sottomettere gli animali. Dominerai il mondo e vivrai 20 anni. Sarai UOMO".
Gli rispose l'uomo: "Signore, saro' uomo, pero' vivere 20 anni e' molto poco. Dammi i 30 anni che l'asino ha rifiutato, i 15 che il cane non ha voluto e i 10 che la scimmia ha re-spinto".
E il Signore lo accontento'.
Da allora l'uomo vive 20 anni da uomo, si sposa e passa 30 anni da asino lavorando e portando tutto il peso sulle sue spalle. Poi, quando i figli se ne vanno, vive 15 anni da cane, badando alla casa e mangiando cio' che gli viene dato per poi arrivare ad essere vecchio, andare in pensione e vivere 10 anni da scimmia, saltando da casa in casa, da figlio in figlio, facendo pagliacciate per far divertire i nipotini.
Decisamente…"pillole di saggezza"……
Come l'aforisma "chi di spada ferisce di spada perisce!" applicabile a Roma-Chievo appena conclusasi all'Olimpico con la vittoria dei veneti a tempo scaduto (0-1). Proprio come due domeniche fa a Firenze in Fiorentina-Roma 0-1.
Trippa per le discussioni da bar. Che, come mi dice il collega Ricky Filosa " Il bar e' il luogo dove la gente si crea una vera opinione su tutto cio' che succede nel mondo. Ma quali sono gli argomenti piu' discussi? Complice l'attualita' degli ultimi mesi, politica e spread (49%) sono piu' chiac-chierati rispetto a calcio (46%) e gossip (38%). Seguono argomenti piu' importanti come lavoro (37%) e piu' leggeri come il meteo (32%), cinema (26%) e shopping (23%). Ognuno con le proprie abitudine e manie, i quali per-mettono di dividere gli italiani clienti in vere e proprie "tribu'" all'interno del bar. Su tutti i piu' influenti sono gli "Aperitivologhi" (45%): sono loro a parlare degli argo-menti piu' svariati, "decidere" quale sara' il nome del figlio di William e Kate (45%), sapere come uscire dalla crisi (42%), dove andra' a giocare Ibrahimovic la prossima sta-gione (38%), quale sara' la prossima compagna di Mario Balotelli (32%) o quanto durera' la relazione tra Belen e Stefano De Martino (26%)". Mandi Mandi

3 maggio 2013

E' a Toronto Ivan Iurlo, direttore del Di-partimento di Bioetica e Diritti Umani della Lubelska Szkola Wysza di Riky (Universita' in Polonia). E' in citta' nelle vesti di delegato canadese del "Centro Sociologico Italiano", un centro di studi esoterici frequentato da molti nostri connazionali "eletti", almeno….spiritual-mente!!!
La sua presenza e' occasione per un tuffo nel passato, un viaggio a ritroso nel tempo per riabbracciare vecchi amici comunque legati al mondo del calcio e dello sport in generale. Ivan e' infatti parente di Enrico Mazzone che alcuni anni fa ebbe la brillante idea di istituire a Woodbridge la scuola calcio del Milan con i noti Daniele Massaro e Giovanni Lorini istruttori; amico fraterno di Rocco Cerone, attuale presidente dell' Inter Club Pep-pino Prisco della nostra citta'; di Pino Correale ex maratoneta che rappresento' il Canada addirittura a Roma; di Vincenzo Luca ex promessa del calcio giovanile calabrese ed Aurelio De Biase , lettoman-noppellese (ma si dice cosi'?) famoso per le acque depurate.
Ivan mi spiega di un convegno internazionale in cui e' stato relatore, dal titolo "Metamorphoseon"e mi dice: " L'aver riconosciuto che il divenire del mondo rap-presenta l'estrema minaccia in quanto in esso abitano le metamorfosi, le nascite e le morti, l'uscire dal Nulla e il rientrare nel Nulla, ha portato di necessita' l'Occidente a percorrere la strada dell'episteme,della scienza che tende a costruire una conoscenza incontrovertibile, ossia un sapere che "sta fermo" (episteme) nella verita'". Mi pia-cerebbe sapere l'opinione di Micheal Spensieri, l'av-vocato-ex onorevole che per me resta una delle menti piu' sagaci della nostra comunita' ed ormai mio - quasi quotidiano - compagno di facebook!
Il suo sito dedicato ai Vinchiaturesi nel mondo vale la pena seguirlo….e se ve lo dice un friulano come me !
Ma si parla anche e sopratutto di calcio ed ecco apparire all'orizzonte l'iniziativa del prof. Mike Meleca che sigla un gemellaggio tra la sua societa' giovanile "Pro Calcio Canada" e la Roma e mi promette per lunedi' prossimo - ospite di Soccer City Show - nientepopodimeno che l'ex allenatore(trice) della nazionale canadese femminile, Carolina Morace! La Morace fungera' da supervisore dei "camps" che dovrebbero portare alla scoperta di giovani talenti italo-canadesi, allenamenti che saranno guidati da due tecnici delle giovanili della squadra capitolina : Marco Arcese e Mirko Manfre'. Sara' parte del team tecnico anche Betty Bavagnoli, l'assistente della stessa Morace nella sua avventura canadese. E per Soccer City una bella doppietta dopo l'intervento dell'ex campione del Mondo GianCarlo Antognoni lunedi' scorso.
Infine una notizia che ci giunge dall'Ungheria. Su Youtube spopola un video che ritrae Davide Lanzafame, ex promessa juventina, espulso per aver litigato con un….compagno di squadra! Ma andiamo per ordine. L'Honved domenica scorsa ha vinto 3-0 con il Pecsi Mecsek, continuando nella sua marcia verso l'Europa League. Una vittoria normale se non fosse che sull'uno a zero Davide Lanzafame e Leandro Martinez - ex Parma e AlbinoLeffe - si sono contesi il rigore del raddoppio. Una scena che ha portato all'ammonizione di entrambi per perdita di tempo, ma Lanzafame, essendo già ammonito, ha dovuto abbandonare la propria squadra lasciandola in dieci. Lanzafame si e' giustificato cosi: ""Avevo già segnato il primo gol, è stato fischiato un rigore per noi e io dovevo tirarlo. Invece si e' messo di mezzo Martinez ed io ho preso la seconda ammonizione - con conseguente espulsione - perché non voleva darmi la palla". Il motivo? "Mi ha detto che non aveva contratto e che gli serviva tirarlo per procurarselo".
Ah, cosa non si fa per trovar lavoro di questi tempi!!!

Mandi Mandi

26 aprile 2013

Maurizio Zavaglia e' un giornalista cala-brese ed amico come pochi. Vive a Gioiosa Jonica, in provincia di Reggio Calabria. Animatore di comunita', esperto di sviluppo locale, presidente del consorzio tra coope-rative sociali La Fenice ,dal 2007 si occupa principalmente di temi legati all'emigra-zione e conduce insieme al "nostro" Rocco Logozzo in collegamento da Toronto, la trasmissione radiofonica "Calabria nel Mondo", trasmessa in streaming audio da Radio Gamma Gioiosa e seguita in tutti i cinque continenti.
La settimana scorsa su "Il Quotidiano", foglio di Calabria, ha parlato della nostra comunita'. Vi regalo parte del suo pezzo proprio perche' mi da lo spunto per aggiungervi altre peculiarita' della vasta comunita' calabrese che vive nella nostra citta'. "E ' notorio che le comunità calabresi all'estero usano celebrare feste religiose e civili in onore dei santi patroni dei paesi d'origine. Per le collettività, che sentono forte il bisogno di ritrovarsi insieme, rappresentano anche momenti d'unione e di continuità degli usi e costumi che ricordano il paese natio. Nello scenario collettivo delle numerose celebrazioni, un posto particolare occupano quelle in onore di San Francesco di Paola, sentito ancora più vicino per la medesima condizione d'emigrante vissuta dal Santo in Francia, dove morì, lontano dalla sua terra d'origine.
Nel 2007, tra le tante iniziative per la ricorrenza del quinto centenario della morte (avvenuta il 2 aprile 1507), vi è da segnalare la costituzione, promossa dalla collega gior-nalista Assunta Orlando e dall'artista Antonio Caruso, della Fondazione "San Francesco da Paola nel Mondo", con sede a Toronto..Proprio da questa città dell'Ontario ci viene segnalato dall'amico Tony Serravalle che il Social Club "Valle del Savuto" ha organizzato un'importante serata alla quale ha presenziato il sindaco di Paterno Calabro, Car-melo Caputo. In questo Comune San Francesco visse ed operò per oltre venti anni. E' proprio da qui che partì alla volta della Francia, chiamato dal monarca Luigi XI, ca-gionevole di salute, che aveva saputo da mercanti na-poletani dell'esistenza di un eremita miracoloso chiamato Francesco. Ci volle l'intermediazione di Papa Sisto IV a convincere il perplesso Francesco a lasciare la Calabria, dove non avrebbe più fatto ritorno".
Aggiungiamo noi: i festeggiamenti per San Francesco da Paola non si sono pero' limitati agli amici della Valle del Savuto, perche' qualche giorno piu' tardi sono stati i par-rocchiani di San Bernardo (Jane & Lawrence) a ritrovarsi per ricordare il Santo.Particolarmente devoto Benny Maz-zulla, il presidente dell'associazione che si dice miracolato proprio dal santo a cui e' devoto. E con lui tutti i membri del direttivo: Angelo Santelli, Domenico Santucci, Franco Conforti, Michele Leone, Pietro Felice, Pino Giordano e Domenico Barbieri.A loro va il mio piu' sentito ringra-ziamento per la squisita ospitalita'.
E concludo con il calcio: sara' sicuramente protetta dallo stesso San Francesco di Paola, Alyssia Anna Lagonia,la nuova 'star" del calcio professionistico italiano. Alyssia ventitre anni e' una canadese di Kitchner, con genitori proprio calabresi ! Ha iniziato a tirare i primi calci al pallone all'età di 4 anni e da allora ha collezionato molti successi. Nel 2009 ha preso parte al mondiale under 20 e successivamente ha disputato quattro gare con la nazionale maggiore. Adesso ha firmato un contratto con il Verona ed all'esordio in serie A ha fatto due centri. Prima di approdare al Verona la forte centrocampista giocava in Inghilterra nella FA Women's Super League con la maglia del Doncaster Rovers Belles, mentre in passato ha indossato le casacche dell' Ottawa Fury e Toronto Lady Lynx.
Sabato la neo-gialloblù ha siglato una doppietta in meno di cinque minuti chiudendo definitivamente la gara contro la Lazio. "Ovviamente mi mancano la mia famiglia e i miei amici ma adoro Verona. Amo la bellezza e la storia della città. È un piacere per me vivere in una città ed in un paese così affascinante come l'Italia !". La sentisse Bersani !
Mandi Mandi

19 aprile 2013

Juventini in gran spolvero mercoledi' sera ! E....senza giocare.
Dopo la delusione dell'eliminazione dalla Champions ed il parziale riscatto dell'Olimpico contro la Lazio, mercoledi' l'Inter ha fatto, per l'ennesima volta, tor-nare il sorriso sul volto dei fans bianconeri. Grazie alla sconfitta interna contro la Roma nel retour match di Coppa Italia. Davide Flammia meglio di ogni altro dipinge lo stato d'animo con questa battuta su facebook : "E cosi' tu interista sorridevi perche' la Juve e' stata eliminata dal Bayern.Ora ti prego amico interista, fammi vedere il tuo sorriso dal lato DESTRO !" (ndr: Destro sta per l'attaccante giallorosso autore di una doppietta...).Ora la finale di Coppa sara' un'altro derby infuocato: Roma-Lazio.
Intanto colgo questa occasione per fare un breve passo a ritroso nel tempo.
Alcune settimane fa commentando proprio Juventus-Bayern di Champions mi sono lasciato andare ad un commento non troppo lusinghiero sull' allenatore dei bianconeri Conte. Dissi che era andato contro i suoi proclami della vigilia affrontando l'avversario in modo troppo attendistico e difensivo.Corroborai questo mio convincimento sottolineando l' impiego di un difensore in piu': il terzino Peluso. E per dar enfasi al tutto con-clusi scomodando la memoria di un omonimo del gio-catore bianconero, un ex caro amico di Toronto, che a differenza del difensore juventino era ed e' una garanzia anche se in tutt'altro settore: Tony Peluso, re delle cravatte e fondatore della Century Neckwear, un azienda leader nella produzione di accessori di abbigliamento, ora guidata dalla figlia Diana.
Tony e’ ormai una decade che ci ha lasciato ma negli sportivi italo-canadesi resta un’icona grazie anche all'amicizia che lo ha legato al collega Alfonso Ciasca ai tempi d oro di "Tutto il calcio Minuto per Minuto" a Radio Chin. Le sue cravatte ed il suo nome erano si-nonimo di buon gusto e.....bel calcio!
Qualcuno ha mal interpretato il mio intervento e forse involontariamente ho ed ha contribuito a riaprire dolorose ferite nel cuore e nell'anima della vedova Signora Maria .Mi dispiace Signora Peluso di essere entrato a 'gamba tesa' nel suo paradiso; il ricordo infatti – diceva Papa Giovanni Paolo II - e l'unico 'paradiso' dal quale non possiamo essere cacciati!
Sara' sicuramente contento anche il buon Tony che ci guarda da lassu' nel sapere poi che un torneo calcistico a livello internazionale sta per essere ufficialmente presentato negli Stati Uniti e forse anche qui da noi in Canada. Torneo ad otto con tre squadre che hanno gia' dato la loro disponibilita': Il Real Madrid di Ronaldo, la Juventus stessa e i Los Angeles Galaxy (l'ex squadra di Beckham). Si chiamera' "International Champions Cup", avra' scadenza annuale, si giochera' in diverse citta' e la finale si disputera' a Miami al Sun Life Stadium. Due gironi da quattro squadre e diritti televisivi gia' acquistati dall'ESPN FC e copertura in ben 151 nazioni.
Data d'inizio il 27 luglio con partite programmate in Europa e nelle citta' americane di Phoenix,San Francisco e Indianapolis. Semifinali a New York e Los Angeles.Ma Toronto e Montreal hanno ancora chances di "rientrare" nel deal come citta' ospitanti di qualche gara.
Insomma una bell'estate, almeno cosi' sembra.....
Mandi Mandi!

12 aprile 2013

E' la settimana dei "goals-capolavoro": aveva iniziato Toto' Di Natale in Udinese-Chievo , ha chiuso Didier Drogba in Galatasaray-Real Madrid di Champions. Le loro realizzazioni sono subito state paragonate a quelle di Totti, di Maradona o di Bettega in un Juventus-Milan che passo' alla storia proprio per il "tacco" vincente di Penna Bianca.
E giu', come e' giusto che sia, discussioni a non finire su questi grandi atleti: campioni, fuoriclasse o fenomeni ? Ecco il busillis…..
Per me il Campione è quello che è dotato di grandi capacità, è un grandissimo giocatore, mentre il fuoriclasse ha quelle capacità fuori dal comune che gli permettono di fare la differenza e risolvere le partite.
Il Campione e' un giocatore che ha delle caratteristiche talmente incisive da rappresentare un modello a cui ispirarsi , un esemplare da seguire; un calciatore che ha raggiunto dei livelli di efficienza straordinari, delle vere e proprie vette di rendimento.
Il Fuoriclasse invece e' il giocatore con la straordinarieta' del talento naturale, che si differenzia perchè le innate doti gli consentono di fare cose che per gli altri sono irrealizzabili.
Dunque, mentre si può essere Campioni per le capacità tattiche, per la perfezione tecnica, per lo spirito agonistico, per il carisma ...il Fuoriclasse è più prettamente colui che nasce naturalmente dotato di abilità balistica e che riesce, tramite fantasia e controllo di palla ad arrivare a fare ciò che per compagni ed avversari è difficile anche immaginare.
In sostanza una squadra di calcio composta di Campioni è una squadra fortissima, mentre la presenza di Fuoriclasse non è detto che sia sempre un vantaggio per la squadra, a meno che tali Fuoriclasse non sappiano essere , per quegli aspetti già elencati prima, anche Campioni ed allora nasce il fenomeno !
Anche nel nostro "rifugio sportivo quotidiano", cioe' 90mo Minuto, ci sono campioni e fuoriclasse. Che ne dite di queste due squadre contrapposte ?
Tra i campioni sicuramente (1) Filippo Di Diano (mi sembra Baresi o Scirea per come dirige le discussioni), il suo omonimo (2) Gravina, degna spalla del Pirlo dei Poveri, cioe' (3) Rocco Lo Franco, (4) l'Annibale Merante, "abbondante" Romanista di Pentone, (5) Joe Bonavota detto Combin, a cui possiamo aggiungere il "finisseur' (6)Domenico Panetta (fiorentino, biondo all'Antognoni ma calabrese pure lui), e il partenopeo (7) Pasquale Di Stefano che ad ogni giocata di Cavani e soci impreca "mannaggia a chi t'e' stramuorto"!
A completare l'undici titolare sicuramente il dotto (8) Salvatore Marra "amico dei potenti" e milanista-moderato ed il (9) Marra II, Mario, accusato di non saper ancora scegliere tra amanti nobili come la Juve o Rosy Bindi! In porta non posso esimermi dal metterci (10) Fortunato Zappone, "mitico" guardiano dell'avamposto (bar) meta di ogni cliente-attaccante e a completare l'organico il docile (11) Mario Rubello, azzittito sempre piu' dalle nefandezze interiste.
Tra i Fuoriclasse brillano invece le stelle (1) Giacomo Stecher ,Lumbard-austriaco, passato in serie A (quella vera!) ed unico calciatore inserito nel Guinness dei Primati per i lauti stipendi percepiti in quel di Castellammare di Stabia (qualcuno mormora di conti occulti alle isole Cayman...) e (2) Vito Caressa, Romano de Spinazzola, anch'egli nel libro dei record per aver costretto un arbitro in lacrime (sara' mica stato Tagliavento ?) ad implorare la sua sostituzione (o io o lui!!!!). In quest'ipotetica squadra, sulle ali saranno schierati il "titolare per antonomasia" (3) Tony Albi, fisico tipico dell'ala sornione che quando si sveglia azzanna! Talmente sornione che spesso guarda la televisione anche se spenta ! e il buon (4) Alberto Cesario da San Fili, anti-Berlusca, dal ragionamento intelligente e pratico e la Belmont perennemente tra le labbra.A centrocampo "macinatori" di soldi e vendite e procacciatori di affari come (5) l'Angiolino Trimmellitti, (6) Nino Spizzirri e (7) Pat-Pasquale Freda. Ovverossia, rispettivamente "l'ovu cacatu vali 'nu ducatu" - proverbio di Filogaso (VV), "megghiu pani nigru ca fami sicura" - proverbio del real estate e Mr. "sto partendo" per una delle mille destinazioni in cui opera: dal Peru' a Montreal. Riman-gono fuoriclasse "puri" da centellinare con cura: (8) Giustino Tacconelli, teatino solido, un metro e mezzo di scienza-calcistica, (9) Gino Conti, Mr Satellite, grande juventino e dotto oratore e (10) Romanello, una via di mezzo tra l'uccellino Hamrin (ricordate?) e - dato che e' interista sino al midollo - la "trivela" Quaresima (ah,ah,ah,). Infine , come in ogni squadra che si rispetti, ci vuole il "poeta": e allora ben venga (11) Biagio Virdo' che gioca a tressette o scala quaranta pensando a Laura (Petrarca) e Beatrice (Dante).
Ne ho tralasciati altri cento......mi rifaro'..... Mandi mandi

5 aprile 2013

Ho atteso Bayern-Juventus prima di mettermi al computer…..tempo perso !
Una sola considerazione al volo: ma Conte non aveva proclamato "andiamo in Germania a gio-carcela, cercheremo di imporre il gioco e la mentalita' che ci hanno reso vin-centi"….boh….Alla lettura delle formazioni ho capito invece che cosi' non sarebbe stato: a sinistra Peluso….ma suvvia….fosse stato almeno quello delle cravatte!!! Intanto nel lunedi' di Pasquetta, a Soccer City, bella discussione con Massimo Nicoletti , Maurizio Becci ed Alberto Milan su Inter-Juve ma sopratutto sul fallaccio di Cambiasso su Giovinco. Tutti sorpresi per la sola,striminzita, giornata di squalifica inflitta all'argentino. Chi ne voleva cinque, chi tre (la maggioranza), chi due. E allora spiego, con l'ausilio del Corriere della Sera (non voglio essere accusato di plagio !), una buona dose di lavoro di "forbici" - oggi si direbbe copy and paste - e alcune consi-derazioni personali.
Il regalo nell'uovo di Pasqua Esteban Cambiasso lo ha trovato e grosso. Il regalo glielo ha fatto l'arbitro, Nicola Rizzoli. II Giudice sportivo non ha potuto che prendere atto di quanto era scritto nel referto arbitrale della partita e di fatto si è limitato a scartare la sorpresa contenuta nell'uovo di Pasqua. Troppo spesso ci si attende dal Giudice sportivo una presa di posizione, sentenze dure, sanzioni esemplari, ma nessuno ricorda che le regole del calcio sono chiarissime: il Giudice sportivo assume le sue decisioni sulla base dei referti. Cambiasso ha preso una giornata di squalifica "per essersi reso responsabile di un fallo grave di giuoco", recita il comunicato ufficiale del Giudice sportivo perché Rizzoli è stato a suo modo chiarissimo nello spiegare l'espulsione del nerazzurro: " colpiva con I tacchetti la caviglia del giocatore avversario". Nulla è scritto nel referto di Rizzoli quanto alla violenza del gesto, nè sul fatto che ormai Giovinco si era disfatto del pallone: un aggettivo in più, uno per tutti il termine "violento", poteva certamente costare al centrocampista nerazzurro tre giornate di squalifica. Per Rizzoli, invece, Cambiasso è responsabile soltanto di un fallo grave, ma di gioco e su questo il comma 4 dell'articolo 19 del Codice di giustizia sportiva è chiaro: non si può applicare la lettera b (squalifica per tre giornate in caso di condotta violenta) perché questa non è stata segnalata nel referto. La sola giornata di squalifica per il rosso diretto, diventa quindi praticamente automatica. E' lecito ritenere che Rizzoli abbia tenuto conto, nello stilare il referto arbitrale, delle scuse che Cambiasso ha immediatamente porto sia a Giovinco che allo stesso arbitro, del suo recarsi subito dopo la partita nello spogliatoio della Juventus per sincerarsi delle condizioni dell'attaccante bian-conero, e forse anche di una carriera certo esemplare.Rizzoli, in conclusione, ha utilizzato la celebre regola non scritta del "buonsenso". Cambiasso lo ringrazi, perché quell'entrata, a stretto termine di regolamento, di giornate di squalifica ne valeva sicuramentre tre.
Ma Pasqua e' anche momento, oltreche' religioso, anche di bonta', tenerezze, esempi di vita. Approffito delle battute che rimangono per passarvi una nota che due illustri professori di casa nostra mi hanno passato. Ricordate Emanuela Geri, prof della York…credo…ora insegnante a Bologna e Donato San-teramo guida del dipartimento di italiano alla Queen's Uni-versity di Kingston ?
Osservando la provenienza del racconto penso sia frutto del sacco di quest'ultimo, lucano doc! E' la storia di Antonio La Cava da Ferrandina in provincia di Matera.
Antonio, per 42 anni maestro delle elementari, ha comprato un'Ape usata, l'ha modificata, l'ha riempita di libri e l'ha chiamata Biblio moto carro. Tutte le settimane gira i paesini della Basilicata e si fa annunciare dal suono di un organetto. Nelle piazze lo aspettano i bambini. "Prendono in prestito i libri - ci ha detto Antonio - e si siedono su un gradino a sfogliarli. Si crea un'atmosfera magica". Prima di ripartire apre il suo libro bianco: i bambini ci scrivono tutto quello che vogliono, storie o racconti personali. "Quando me lo restituiscono, il libro finisce nelle mani di altri bambini che continuano la storia o ne scrivono altre. E sono sempre storie meravigliose". Ogni mese Antonio percorre circa 500 chilometri e trasmette ai più piccoli la passione per la lettura.
Bravo Antonio, maestro a domicilio!
Sono certo che ne sara' molto contento anche il "nostro" Filippo Gravina, materano ed insegnante….come pochi!
Mandi mandi

29 marzo 2013

Notte di vigilia della "domenica delle palme".....notte scura, notte senza la sera, notte impotente,notte guerriera....direbbe il mai troppo compianto cantautore Pier-angelo Bertoli. Sono reduce dal Tula di Luca Viscardi dove un centinaio di amici ha festeggiato il compleanno di "Daga Daga" Gino(Luigi) Russignan detto Barzula. Attendo le 4 per il Gran Premio di Formula Uno della Malesia - con grande fatica - e poi tutto si risolve in meno di due giri: Alonso tocca Vettel, piega l'ala anteriore che poi si stac-ca e la Ferrari finisce sulla sabbia.
Sono costretto ad accontentarmi di un bel duello senza esclusioni di colpi tra Vettel e Webber con vittoria te-desca e lite furibonda tra i due con Webber ad accusare la scuderia di aver indirettamente agevolato il campione del mondo....Massa, a titolo di pura cronaca, finisce quinto.
Passato il sonno si va in bianco sino alle "prima messa" di Padre Mose' Gasparin a San Fidelis e allora sfilano i ricordi della serata al Tula appena archiviata.
Tra Dom Perignon e Amarone d'annata rivedo tanti pro-tagonisti della politica liberale di un tempo: gli ex mini-stri Joe Volpe, Albina Guarnieri e Judy Sgro'.....e l'allora "attivista" - passatemi l'aggettivo - Rocco Lo Franco.
Siedo accanto a Tony Cataldi degli omonimi super-mercati e metto a confronto due generazioni: decisa-mente faccio parte della seconda, quelli degli....anta (un pacco di caffe' in palio a chi mi sa dire l'eta' del buon Gino Barzula!!!). Eh si', e' tempo di Justin Trudeau mi dicono all'unisono...tempo dei giovani.....
C'e' Sam Ciccolini e rivedo un'altra icona di un tempo: Nick D'Elia e penso al tiro al piattello e alle sfide mon-diali D'Elia-Bonotto.....bei tempi!!!!
Assieme a Filippo Gravina ed allo stesso Viscardi ogni tanto sgattaiolo fuori per la sigaretta-digestiva e si parla di Milan: "Allegri deve andarsene - dice convinto Luca Viscardi - per colpa sua se ne e' andato Ibrahimovic, abbiamo perduto il campionato e quest'anno stentiamo tantissimo e siamo fuori dalla Champions!". Gravina annuisce....LoFranco-juventino gongola dei dispiaceri rossoneri!
Si parla di politica, di economia e anche dei due Maro' italiani rispediti in India. E allora esprimo i miei feelings..... La mia solidarietà di essere umano - che penso voglia dire qualcosa di più dell'essere soltanto italiano - va senz'altro alle famiglie dei due nostri marò, perché questo per loro non è certamente un momento fa-cile, ma non può non andare oggi ANCHE alle famiglie di Celestine Valentine e Ajesh Binki. Erano indiani, fa-cevano i pescatori per vivere, sono morti. Nessuno li ri-corda mai.
Il mio sincero disprezzo, invece, va a un governo italiano per il quale non trovo altre parole se non "cialtrone e pe-racottaro" anche se, anche se….l'altalenante-alternarsi è nelle cose di un popolo che si è sempre distinto nella sua storia per simili voltafaccia, che non fanno altro che con-fermare quanto recita una delle strofe del nostro inno "noi siamo da secoli calpesti e derisi perché non siam popolo, perché siam divisi". Avanti così! Verso sempre migliori traguardi!
Sabato, vigilia di Pasqua, si ritorna con il campionato di serie A. C'e' Inter-Juventus, una classica. Proprio da Torino, nella gara di andata, inizio' il declino dei ne-razzurri. Spero che per il bene del nostro torneo,la gara di ritorno possa essere l'inizio del riscatto per il team di Moratti. E che gli juventini non me ne vogliano……Ma se no che finale di campionato sarebbe?
Buine pasche a duc…..mandi di cur….

22 marzo 2013

Sette giorni fa ho dedicato quasi inte-ramente la mia colonna a Lionel Messi, il fuoriclasse del Barca, pluridecorato ovunque, matador anche del nostro Milan in Champions.
Oggi non posso fare a meno di aprire con Francesco Totti che domenica scorsa ha staccato il mitico Nordhal dopo averlo raggiunto in precedenza.
E partiamo proprio da domenica scorsa: pomeriggio passato tra sbadigli ed occhi che fanno "pau pau", digestione lenta e sole che filtra tra riflessi e tende ad accarezzarti. Scorrono le immagini di Roma-Parma: partita da riempitivo piu' che altro….
I giallorossi stanno vincendo per uno a zero ma il Parma in-calza e li mette sotto: dieci minuti abbon-danti di sofferenza con una traversa e due buone occasioni man-cate per poco. Poi ecco il campione.
Riceve palla da Burdisso. E' nel centro di centrocampo tallonato da un avversario, il sudamericano Valdez. Fa uno scatto di quasi cinquanta metri e lo semina al punto da costringerlo ad un fallo al limite dell'area di rigore. Tira la punizione e segna il goal del 2-0 che poi risultera' decisivo. Totti la "lepre" ha 37 anni suonati, Valdez il "cacciatore" non arriva a 23 ! Ecco il campione: no, il furoiclasse!!!!
Totti è sicuramente uno dei tre più grandi numeri 10 del calcio italiano, di quello moderno naturalmente, insieme a Baggio e Mancini, che considero sullo stesso piano, tecnicamente parlando, di Del Piero.
Trovo che in particolare tra Francesco e Mancio le analogie si sprechino: la stessa visione di gioco, la stessa varietà di colpi, la stessa ricerca della giocata semplice ma raffinata e efficace, la stessa capacità di essere al tempo stesso centrocampista e attaccante, costruttore di gioco e finalizzatore. Anche fisicamente i due sono simili. E anche caratterialmente!
Domenica Totti è arrivato a 226 gol, staccando Nordahl, eroe Anni 50, e adesso punta Piola - storico leader della classifica dei cannonieri - ultima tappa prima del ritiro.
Molti, soprattutto negli ultimi anni, si sono chiesti che cosa sarebbe potuto diventare Totti se non si fosse legato indissolubilmente alla Roma: se avesse scelto il Real, quale fu molto vicino, avrebbe vinto di più e conquistato la platea mondiale al pari di Baggio e Alex.
Lui un mondiale l'ha comunque vinto: ma è e resterà sempre il re di Roma, la più straordinaria delle esclusive. Un fuoriclasse al quale abbiamo perdonato qualche eccesso ma che con questo meraviglioso e infinito finale s'è guadagnato quello che prima non gli era riconosciuto: il rispetto.
E concludiamo con un saluto ad un campioncino di casa nostra.Ha fatto rientro a Woodbridge, a casa sua, Nick Di Sanza il giovane lucano che nei mesi invernali ha dato una mano alla squadra del campionato di eccellenza della Basilicata, l'Aurora di Tursi, Di Sanza ha trascorso un paio di mesi in Italia giocando cinque partite( tre vittorie e due pareggi), permettendo al Tursi di uscire dalle sabbie mobili della retrocessione e segnando anche goals decisivi. Ora inizia per lui un nuovo campionato, quello della Canadian Soccer League nelle fila degli Shooters di York.
E un arrivederci a Carolina Kostner che in settimana ha conquistato la medaglia d'argento di Mondiali di pattinaggio di figura sul ghiaccio che si sono svolti qui in Canada, a London. Peccato ! L'oro e' andato ad una coreana.
Mandi Mandi


15 marzo 2013

Stavo riflettendo: scrivo questo "Bar Sport" prima o dopo Barcellona-Milan di Champions?
Sono in cucina con il computer portatile ed il televisore di fronte a me che irradia le immagini del Nou Camp.
Da poco ho lasciato il "fumo nero" dai co-mignoli del Vaticano e mi sono sintonizzato con la Spagna.
Opto per il "dopo" . ma e' un 'dopo" che dura meno di cinque minuti, il tempo per Lionel Messi di segnare un goal da antologia e portare in vantaggio il suo "Barca". Che storia meravigliosa la sua! Una vita al Barcellona per vincere tutto e infrangere ogni tipo di record.
Lionel Messi è stato programmato per questo ormai 26 anni fa, e si può tranquillamente dire che la sua missione sta andando alla grande. Gioca nel club più forte ed invidiato del mondo, l'isola felice del calcio. E' già una leggenda e ad affiancarlo a miti come Pelè e Maradona non si rischia di passare per visionari.
Ma la sua avventura in Europa è destinata a finire.Non a breve, non preoccupiamoci troppo. Possiamo ancora godere da "vicino" delle sue serpentine, ma almeno adesso sappiamo che prima o poi l'incantesimo si spez-zerà e Leo se ne tornerà da dove è venuto in punta di piedi, affetto da una forma di nanismo puntualmente curata dal Barcellona.
Rosario nel cuore, sem-pre e comunque, e non appenderà nel cuore finchè non sarà ritornato a giocare per la squadra che lo ha visto na-scere.Promessa di se-conde nozze per il Newell's Old Boys, club di Rosario .
Messi, tra una promessa e l'altra di passaggio ai quarti di finale di Cham-pions, afferma al "Mundo Deportivo": "Non so quando succederà, ma è quello che voglio. Devo giocare nel calcio argentino per capire cosa signi-fica". Diamogli minimo altri 8 anni qua da noi, in Europa, poi tirerà le somme.
Barcellona-Milan finisce 4-0 e….buonanotte ross-oneri…..
Era effetto da "nanismo", non avrebbe potuto e dovuto giocare a calcio, a 18 anni era alto un metro e mezzo. Oggi, secondo quanto riporta, proprio oggi, un tabloid inglese, e' il secondo calciatore piu' ricco al mondo con un patrimonio di circa 140 milioni di euro. Solo Beckham ne ha piu' di lui: 210 ! Terzo il portoghese del Real Cristiano Ronaldo con 135. Mi fa impallidire la "pochezza" dell'italiano piu' ricco: Alex Del Piero, 28mo nella classifica mondiale con i suoi 25 milioni di euro.
Chiudiamo ancora con le elezioni nella circoscrizione di casa nostra. La soddisfazione di esser risultato il candidato piu' votato nella Repubblica Dominicana con 93 preferenze. Da oggi in poi vacanze obbligate a Punta Cana!!!
A Toronto ho chiuso al secondo posto dietro la giovin LaMarca, 3058 contro 2251 voti del sottoscritto. Nemmeno il tempo di riposarsi che gia' bussano alla porta: questa volta son quelli dei "Fratelli d'Italia". Dicono di essere i veri eredi del mai troppo compianto Almirante, del MSI, di Alleanza Nazionale e quindi anche dei vari Fini, Tremaglia,Menia e Zacchera e, a casa nostra, degli Arcobelli, Solimeo, Consiglio, Misuraca ecc.ecc.
Ma e' decisamente presto…..attendo i grillini !!!!

Mandi mandi

8 marzo 2013


Castelnuovo di Porto, sede della pro-tezione Civile, 40' da Roma, vicino a Monterotondo.
E' li' che si sono svolti gli scrutini per la Circoscrizione estero: due giorni di baillame tra schede di mille colori, polizia,carabinieri e guardia di finanza, urla e qualche scappellotto, operatori di "Striscia la Notizia" certi di….imbrogli a prescidendere, deputati e candidati e chi piu' ne ha piu' ne metta !
Cinque complessi lunghissimi, ben allineati, tutti nu-merati per alimentare speranze ed illusioni….e dieci e piu' "mila" persone tra scrutinatori, presidenti di seggio, osservatori, delegati di partito e delegati di candidati.
C'ero anch'io in questa Babilonia dove la disor-ganizzazione ha regnato sovrana, dove "sicuramente" si sono perpetrati imbrogli ed imbroglietti dove e' accaduto tutto ed il contrario di tutto.
Ma da questa colonna non mi sentirete 'denunciare" alcunche': in fondo ho perso, il partito (anche se il sot-toscritto era molto defilato - quasi un indipendente!) idem e non mi sembra giusto accampare giustificazioni o gridare ad ingiustizie.
Volevo solo fare una riflessione che mi viene anche dettata dal fatto che ho trascorso buona parte di questa "vacanza romana" assieme a Fucsia Nissoli, caschetto biondo, candidata con Monti, ragazza simpatica ed al-legra del New England(USA) che - senza saperlo - al pari di Francesca La Marca di Toronto - ha fatto "bingo" ed ora gestira' - o almeno "dovrebbe" - le NOSTRE sorti da Mantecitorio!
Io credo, e Fucsia e Francesca non me ne vogliano - che i risultati di queste elezioni nordamericane, hanno san-cito la sconfitta delle comunita' italiane a favore di gio-chi partitici, interessi e alleanze astruse con la vita comunitaria.
Non voglio puntare il dito contro ex deputati, contro "osceni lavori illegali" di patronati vari , spese folli al-trettanto illegali e non controllate di onorevoli uscenti: dico soltanto che elementi come Giovanni Rapana' di Montreal o Galletto di New York per il PD (il partito vincente), Arcobelli o lo stesso Porretta senza scordarci Sorriso della lista Monti, avrebbero potuto offrire di piu', forti di un bagaglio di esperienze che garantirebbe meglio le nostre comunita' italiane sparse in America del Nord.
E' evidente che non siamo ancora maturi per discorsi del genere!
Per il resto Castelnuovo di Porto mi ha confermato un altro "spaccato" di Italia dei giorni nostri: sempre piu' povera e disperata!
Migliaia e migliaia di ragazzi, per lo piu' studenti o disoccupati, attratti da 50 - dico cinquanta! -Euro al giorno, per fare lo scrutinatore….ragazzi provenienti da Napoli, Pescara,Caserta o L'Aquila….questo vuol dire che siamo alla frutta…anzi no, alla….poverta'!!!
Chiudo con un pensiero triste letto da qualche parte.
Se avessi un figlio di quindici anni, in Italia, ansioso di buttarsi nella vita gli darei questo consiglio: "Evita con tutte le forze di coltivare grandi ambizioni:ti guasteresti il fegato per realizzarle ed alla fine raccoglieresti sopratutto amarezze! Stai alla larga da qualsiasi posto di comando.Oggi e' impossibile comandare mentre e' facile ubbidire, anzi,non si ubbidisce per niente….Non lasciarti prendere dagli ingranaggi della politica: sono affascinanti ma possono stritolarti come un grissino.
Ah dimenticavo….se fossi un padre in gamba dovrei consigliarti di fare il ladro.e' il mestiere piu' facile,piu' sicuro e redditizio.Lo fanno in tanti e se la passano benissimo, con la polizia che non li acchiappa e la legge che li difende. Invece no, ti prego, non diventare ladro. Mi vergognerei. Non ci posso far niente, sono un uomo all'antica, scusami".
Mandi mandi

15 febbraio 2013

Tagliavini/Tozzi, non mi chiedete questa settimana di parlare di sport ,nonostante sia appena terminata un Celtic-Juventus da 0-3 !.

E’ tutta “politica” la mia vita da qualche setti-mana a questa parte….anche divertente a tratti, perche’ nel baillame generale e nelle “porche-rie quotidiane” regalateci sopratutto da candi-dati “amerikani”, ci si imbatte in spaccati di vita quotidiana che ti riconciliano con la vita stessa…

E allora fatemi metaforicamente abbracciare gli amici Benito Della Sciucca e Giustino De Biasi, ex cuoco ed ex costruttore edile, che mi hanno accolto nella loro casa di Brampton a suon di “spaghetti dei poveri” (e sarai contento nel sapere caro Ta-gliavini, che leggevano Lo Specchio e dal tuo giornale ave-vano conservato lo specchietto con le dichiarazioni di tutti i candidati, a mo’ di guida/vademecum), e Vito Cirillo, cala-brese di Torre de’ Ruggeri (Catanzaro) che ha due “credi” soltanto: la Madonna del suo paese di origine e la squadra di calcio del Catanzaro (ma quella gloriosa degli anni ’80 di Massimo Palanca!)
I tre sopracitati, che ho preso ad esempio, cosi’ come tanti altri amici lasciati nell’anonimato, hanno deciso di votarmi ! Li ringrazio di cuore cosi’ come ringrazio tanti altri amici che si sono accollati gli oneri di una campagna elettorale impari …..vorrei vincere solo per loro……I miracoli nella vita qual-che volta accadono…quindi se leggete questa colonna e non avete ancora votato…..si’, datemi una mano!!!!!

Intanto l’Italia continua ad andare avanti come di consueto.

In settimana ennesima esternazione del grande scrittore Ro-berto Saviano che, secondo me, entra di diritto , tra le “top 3” puttanate dell’anno. Sentite cosa scrive sulla sua pagina di Fa-cebook in merito alle dimissioni del Papa: “ mi dispiacerebbe se queste dimissioni , rese pubbliche ora e non dopo la forma-zione di un governo , fossero strategiche per la campagna elettorale: mostrare la fragilita’ della Chiesa per chiedere com-pattezza al voto cattolico. Sarebbe terribile se fosse cosi’ “.
Ma vi pare possible? Compattare il voto cattolico? Mostrare strategicamente la fragilita’ della Chiesa?
Secondo me’ e’ le prop matt….

Con questo fine settimana come detto, si chiude di fatto la campagna elettorale anche qui da noi. Credo che lunedi 18 sia veramente il giorno ultimo per poter spedire il vostro voto che deve arrivare entro le 4 del pomeriggio del 21.

C’era un vecchio adagio che faceva da spot in apertura e chiusura della vecchia e famosa trasmissione radiofonica Tutto il Calcio Minuto per Minuto: “se la squadra del vostro cuore ha vinto festeggiate con Stock 84, se ha perso con-solatevi con Stock 84”. Io probabilmente lo faro’ con un buon prosecchino di Alberto Milan che ha contribuito genero-samente a …mantenermi a galla in questi giorni difficili. Salute e prosit !

e….sempre meglio della Coca Cola…..che – ho scoperto sfo-gliando acuni giornali – sarebbe stata un “fattore sostanziale” nella morte di una 30enne neozelandese . La donna beveva oltre 10 litri della bibita gassata ogni giorno. In questo modo, quotidianamente assumeva un chilogrammo di zucchero e 970 mg di caffeina: si tratta del doppio del valore limite rac-comandato di caffeina e oltre 11 volte la quantita' limite di zucchero consigliata.
Il verdetto del coroner ha trovato tuttavia contraria la Coca Cola, secondo cui non si puo' provare che la bibita abbia contribuito alla morte della donna. Madre di otto figli di Invercagill, era malata da anni. La sua famiglia ha dichiarato che aveva sviluppato una dipendenza da Coca Cola e soffriva anche di sintomi tipici da crisi di astinenza quando ne era privata.

Mandi mandi

8 febbraio 2013

Domenica mattina. Dormon tutti, gorgoglia il caffe' nella cucuma, fra qualche minuti la RAI trasmettera' Chievo-Juventus.
L'accapatoio di spugna, o qualcosa del genere, diffonde sensazioni di calore su tutto il corpo esaltate dal cumulo di gelo esterno da cui mi divide la vetrata della cucina.
Sensazioni piacevoli, decisamente !
Apro il computer e… biip… c'e' il messaggio di Guido Mattioni: giornalista e scrittore mio corregionale. Era a Savannah, in Georgia, negli Stati Uniti, ma ha fatto rientro a Milano. Mi scrive: " Berlusconi? Monti? Bersani? Grillo? No, oggi è domenica e preferisco dedicarmi alle cose serie: costine di agnello agli aromi di Provenza (ho anche il sale aromatizzato alla lavanda, sì lo ammetto, perverso fino in fondo!) e cipolline in agrodolce (con aceto di framboise, ca va san dire!). Ciao canadese!" Guardo l'ora….fra poco si mettera' a tavola.
Altre sensazioni piacevoli…..

Io ho beccato un'influenza/bronchite micidiale ! per due giorni e mezzo ero uno zombie…..ho anche "decisamente" pensato che qualcuno mi abbia fatto il malocchio?????
Ma nessuna paura.....tra un brodino ed un antibiotico mi son letto "Davide e Golia".
« Appena il Filisteo (Golia) si mosse avvicinandosi in-contro a Davide, questi corse prontamente al luogo del combattimento incontro al Filisteo. Davide cacciò la mano nella bisaccia, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e ...colpì il Filisteo in fronte. La pietra s'infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a terra. Così Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo con la fionda e con la pietra e lo colpì e uccise, benché Davide non avesse spada. Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con quella gli tagliò la testa. » .
Indovinate un po' chi e' il Filisteo?
Questo mio pensiero l'ho "postato" su facebook ed ha sca-tenato non poche reazioni: tutti alla caccia del Filisteo ! Cosa comprensibile essendo in atto la campagna elettorale!
Scrive anche Cesare Sassi da Miami, candidato al Senato per la lista Insieme ed azzecca subito il destinatario….e mi fermo qua…..
Ma la campagna elettorale regala anche piacevoli sorprese: amici sbiaditi che ritornano ed offrono atti d'altruismo inat-tesi e non sollecitati: fatemi saluatare affettuosamente e rin-graziare Ignazio Gatto che mercoledi' sera sento alla radio durante il programma regionale siciliano invitare i suoi cor-regionali a votare per me; Joe Camasta , manager della Sco-tia Bank ed anche lui siciliano doc e lo "stoico" Alberto Milan da Conejian. Scrivo "stoico" perche' se rinuncia alle bocce alla Famee ed al baccala' al Veneto, vuol dire che sta male per davvero ! Pia illusione la tua di poter essere ancora utile all'Inter!!!!

Chiudo parlando di calcio. Con un domanda indirizzata sopratutto ai tifosi della Roma ma anche agli sportivi in generale. Vi pare giusto che la nuova Roma degli Ame-rikani dopo averci propinato per un'intera stagione Luis Henrique lo scorso anno, abbiano deciso di licenziare il po-vero Zdenek Zeman ? A meta' stagione da poco superata, senza valide alternative immediate, rischiando di gettare al vento quel poco di buono che era riuscito a creare?
Non possono essere certo degli ingenui Sabatini e Baldini e allora…..De Rossi e' il vero "comandante in capo"????
Mandi Mandi

18 GENNAIO 2013

Scrivo al buio, e mi spiego.
Forse da qualche altra parte del giornale potrebbe comparire una notizia che mi riguarda direttamente ma in antitesi con quanto scrivo.
Butto giu' queste righe martedi' 15 gennaio e presumo leggiate queste righe soltanto venerdi' o sabato mattina. Nei due-tre giorni che ci dividono dalla stesura del testo alla vostra lettura potrebbe accadere di tutto ed il contrario di tutto !
Sto parlando delle prossime elezioni italiane e di una mia eventuale candidatura per la circoscrizione Centro e Nord America. Centro-destra e non poteva essere diversamente.
Ho gia' vissuto un'esperienza abbastanza traumatica sette anni fa…..non vorrei ripeterla. L'adrenalina che pervade ogni candidato ed i suoi accoliti diventa "irrefrenabile" nei giorni che precedono il voto; ed ecco che a ritmi quasi giornalieri si sparano annunci e…cazzate! I grandi "guru" locali dopo questue a tratti patetiche e calcioni in faccia vendono i loro insuccessi come trionfi !!! Appelli via e-mails,facebook,twitters ed…incontri segreti, spuntano come funghi anche da candidati che in meno di 24 ore fanno il giro dei quattro cantoni partitici confondendo ancora di piu' un elettorato allo stremo delle forze e della pazienza!
Conferenze stampa in pompa magna vengono indette per la presentazione di candidati che ignari sono li' solo per…disperazione dopo cento-rifiuti-cento!
E allora ti sorge il dubbio: ma tu sei come loro o - perdonate l'immodestia - un po' piu' intelligente ? Piu' serio?
Poi pensi a quanto di concreto han fatto prima i Fer-rigno,Bucchino e Turano eletti nel 2006 e poi lo stesso Bucchino con Berardi e Giordano premiati nel 2008. E….svieni ! Per la pochezza e l'insipidezza !
Lo so,la colpa non e' loro: sono tutte brave persone e anche buoni amici,ma sono stati stritolati proprio dalle regole politiche italiane e dai giochi romani.
Povero "piccolo-grande" Tremaglia che sognava non solo il voto per gli italiani all'estero ma ANCHE E SOPRATUTTO una rappresentanza vera, frutto proprio dalla forza che scaturisce dall'unione !!!! Utopia …..
Allora ai miei "sponsors italiani" ho detto: corro e concorro ad una condizione. Se - e sottolineo il "se" - vero' eletto, governo od opposizione, mi "garantite" che mi FARETE PARLARE e che qualcuno poi MI ASCOLTI pure?
Questo sara' il mio programma: parlare per gli italiani che - come me - vivono la realta' dell'emigrazione. Null'altro !
Attendo una risposta convincente da persone che contano - i quaquaraqua non mi interessano piu' !
Se arrivera' per venerdi' mattina allora saro' il "vostro" candidato ed umilmente vi chiedero' di aiutarmi ed eleggermi.
Come scritto sopra probabilmente in altra parte del giornale saprete gia' la risposta!
Intanto continuo a lavorare insieme a Tony Cipriani, Adriano la Viola, Carlo Del Monte, Giancarlo Belli, Mario Barone per l'organizzazione della festa del 27 gennaio prossimo a "La Terrace Banquet Hall" per il Golden Gala del calcio italo-canadese.
Saremo sicuramente in tanti per una domenica di ricordi e premi. Roberto Bettega dall'Italia, il nazionale canadese Paul Stalteri ed il nuovo presidente della Canadian Soccer Association hanno assicurato la loro presenza. Ma nel calcio, cosi' come nella politica, quel che in fondo conta di piu' e' lo spirito e la passione e la partecipazione…e allora protagonisti degli anni d'oro, di squadre che hanno scritto la storia come la Toronto Italia e la Roma, gli Ital.o-Canadians di Hamilton, l'Intercontinental ed il Varese Shoes, il San Fili e gli Azzurri,la Silana e Westwood, Abruzzi e Friuli, Sora e Monteleone, Delia e Ciociaro,Metros-Croatia e Hamilton Steelers,Fossacesia e Lucania,Scarboro Azzurri e Downsview, North York Rockets e del Centro Scuola, Oshawa Italia e Termi-tana,soltanto per citarne alcune - le prime che mi vengono in mente - siate dei nostril ! Non ve ne pentirete!

Mandi Mandi

9 novembre 2012

Sara' stato un sabato sicuramente "tur-bolento" in "casa Cataldi", si' proprio quelli dei supermercati omonimi ! Si giocava la superpartita Juventus-Inter e i due fratelli Tony e Domenico sono su fronti opposti in fatto di simpatie calcistiche: Tony interista convinto (fa addirittura parte del direttivo dell'Inter Club Peppino Prisco di Toronto), Domenico ju-ventino sino al midollo come papa' Franco.
Dopo la vittoria per 3 a 1 dell'Inter trilla il telefonino per un messaggio in arrivo. E' Tony che scrive: " We are the best ! My brother and my father had a brodino di gallina mentre io mi sono fatto una bella T-bone steak….". Eh si, la bellezza del tifo famigliare…ma attento Tony, la Juve resta ancora prima in classifica e Domenico continua a guardarti "dall'alto in basso"!
Ed a proposito di Juventus-Inter , poche polemiche arbitrali grazie al successo perentorio ed inequivocabile dei ne-razzurri (vero Tino Baxa?). Ma fatti contestati ce ne sono stati a josa. Un arbitro italiano,mio amico, che chiameremo "Blue Lord" perche' non puo' certo rivelare la sua vera identita' ci spiega quanto accaduto: "Provo a spiegare a mio parere il perché dell'errore di Preti ( il guardalinee tanto per intenderci...).Secondo me dopo 15 secondi è stato colpito a freddo dalla velocità dell'azione in un episodio che era però di facile lettura.
Sono certo che il caso di Catania e di Maggiani fosse più difficile per dinamica. Qui il campo era sgombro, il calciatore era nettamente avanti e c'era pure ampio spazio (quasi un metro circa) tra lui e la linea dei difensori. Non so quanto possa essere vero: a SKY durante la partita è stato riportato (sarebbe stato sentito da alcuni calciatori) che dopo il gol (dunque solo dopo la segnatura) Preti avrebbe urlato nell'auricolare a Tagliavento (fuorigioco, fuorigioco) ma poi non sarebbe accaduto più nulla . Ebbene, io stento a credere a questa versione e ho i miei dubbi. Semplicemente un errore di concentrazione a partita appena iniziata su una situazione facile. Puó succedere. La sfiga vuole che su quell'errore Asamoah cerca di tirare in porta e ciabatta trasformando la conclusione in assist per Vidal. Ed il tutto, come al solito, a favore della Juve. Qui non è questione di Moggi o simili, ma di CU.O grande come una casa. E nel calcio ci vuole anche questo.
Sull'altro episodio importante, la mancata seconda ammo-nizione a Lichsteiner, non ho capito perché Tagliavento sia rimasto molto lontano una volta fischiato il fallo, a circa 30 metri, senza andare lì nei pressi. Orsato o lo stesso Preti gli avrebbero potuto segnalare la necessità di un cartellino. Credo che nell'ottica della gara sarebbe stata un'espulsione per somma di ammonizioni molto importante ma...
La gestione dei cartellini non mi è piaciuta. Sono mancati cartellini (lichtsteiner, jesus), e forse ne sono arrivati un paio che non ci dovevano essere - secondo me, proprio come il primo su Lichsteiner. In generale, non ho visto Tagliavento tranquillo e forse il secondo giallo non e' uscito perche' si era reso conto che il primo era stato troppo frettoloso.
Da notare infine anche (per una volta) l'utilità dell'addizionale Orsato. Senza di lui il rigore (netto) su Milito sarebbe impossibile da vedere per qualunque arbitro. Ed infatti il ritardo del fischio di Tagliavento dimostra che lui non solo non l'ha visto, ma non ne ha avuto neppure la sensazione/percezione che potesse esserci stato un fallo".
Chiudo con un saluto al "mitico" Fiorigi Pagliuso mio ospite lunedi' scorso a Soccer City. Tra le altre cose mi raccontava di una recente visita in Calabria di un altro "mitico" del calcio di un tempo: Tony Fontana.
Vedete che il calcio non e' solo polemica ?
Spesso e' tramite di amicizie che il tempo non riuscira' mai a corrodere!
Mandi Mandi

26 OTTOBRE

Sara' contento il mio amico e collega del lunedi' sera Maurizio Becci nel sapere che la 'sua" Fiorentina, priva di Coppe Europee, si consolera' giocando 'comunque" una gara internazionale: contro il Montreal Impact della MSL. Gara in programma il prossimo 15 Novembre allo Stadio Artemio Franchi.
I canadesi,nelle cui file militano Alessandro Nesta, Marco Di Vaio, Matteo Ferrari e Bernardo Corradi, saranno in Italia per una tournèe che li vedrà impegnati anche l'8 Novembre in un'altra amichevole contro il Bologna.
"Conosciamo la famiglia Saputo, proprietaria del Montreal Impact, ormai da qualche anno" ha commentato l'Am-ministratore Delegato dei viola Sandro Mencucci "E' un rapporto che si è consolidato nel tempo. Qualche anno fa siamo stati a giocare da loro in Canada ed è con molta gioia che questa volta ospiteremo qui a Firenze questa società con la quale già oggi intratteniamo dei rapporti di amicizia, ma che in futuro, chissà, potrebbero trasformarsi anche in rapporti di natura tecnica. "Guardo con molto interesse e curiosità a questa nuova realtà del calcio mondiale" ha invece dichiarato l'allenatore Vincenzo Montella. "La Major League Soccer è un progetto sicuramente in-teressante e il fatto che diversi calciatori europei abbiano deciso di trasferirsi lì non può che aiutarlo a crescere".
Intanto un altro 'viola-doc" ci scrive dopo la tormentata trasmissione di lunedi' scorso, e ci scrive in merito alla polemica che ha fatto seguito al servizio della RAI su Juventus-Napoli nel corso del quale il giornalista si e' lasciato andare in una battuta sicuramente infelice: I napoletani puzzano!
Luca Vitali scrive: IO PUZZO...di lava, di tufo, di ortobotanico, di golfo e di isole, di mare e pure di cozze, di ragu' e di dolci fatti in casa, di pizza, di almeno tre castelli, di solfatara, di canzoni cantate a squarcia gola nel traffico, di frutta e verdura non geneticamente modificata, di serate buttate in una piazza, di sporcizia e di disordine logico, di genuinita', di caffe', di una tradizione musicale, di sole, di scogli e pure di frittura, di bambini che giocano a pallone in mezzo alla strada, di ingiustizie, di precarieta', di generosita', di fiducia nel prossimo e di ingenuita',di salite e discese, di vicoli, di chiese,di "a Maronn' T'accumpagn'", di una citta'sotterranea, di panieri calati dai balconi, di pane quotidiano, di inventiva ed adattamento, della domenica, di allegria, di panni stesi ad asciugare fuori e non dentro una stanza...di bidet e di identita', eppure e' tutta questa puzza, e non solo, che da profumo alla mia vita!
FIERI DI PUZZARE DI NAPOLI! ?

Chiudo con due note di colore: Festa degli Alpini di North York. Grazie ad un "piccolo-grande alpino" : Adolfo D'Intino, abruzzese di origini ma tarvisiano di servizio. Ha guidato come un orologio svizzero una serata famigliare ma di grandi contenuti e valori.
Un saluto ad altri amici di altri corpi che con la loro presenza non danno solo dignita' ad una festa ed una riunione ma alla nostra intera comunita': Tonino Gial-lonardo dei Caramba in congedo, Ernesto Romano & gang dei bersaglieri di corsa nonostante le ginocchia arruginite dal tempo, e ancora Teodoro Spinosa dei Finanzieri, Manfredo Antonucci della Polizia e Franco Padula ,Sostenitori ed Amici della Polizia e le altre piume al vento come Gino Vatri,il Gran Capo, Danilo Cal,Carmine Stornelli e Roberto Buttazzoni.
Non so se e' alpino - dal fisico sembrerebbe di piu' un corrazziere, l'amico Claudio Zanon che si merita un allegorica medaglia al valore "per aver stoicamente bloccato la marcia di uno strettocarro su College Street, che voleva affettare il fante Lido Venier,emulo del miglior Zoff, gettatosi carponi sulla ferrovia…." Il perche' del gesto e' ancora tutto da appurare…..
Mandi, mandi

19 OTTOBRE

Scrivo prima di Italia-Danimarca, prima di Honduras-Canada e sopratutto prima di Juventus-Napoli: tre partite importanti che culmineranno proprio domani (per chi legge) con la sfida di Torino che po-trebbe confermarci "quasi ufficialmente" come i bianconeri di Pirlo siano indiscu-tibilmente la squadra "numero uno" quest'anno in Italia. Ma sono anche tre partite accomunate da un filo sottile che interessa direttamente tutti noi che viviamo qui in Canada.
Se e' vero quanto affermato a "Soccer City" da Anthony Totera di NSSRadioTV (sito web dedicato al calcio), se il Canada superera' il turno di qualificazione mondiale ed il Napoli perdera' a Torino ridimensionando quindi le sue aspirazioni di scudetto, il "nostro" Enzo Concina, attuale assistente del coach partenopeo Mazzarri, po-trebbe prendere in considerazione un eventuale rientro in Canada per guidare proprio la nazionale Canucks!
Per chi ancora non lo sapesse Enzo e' un torontino doc anche se ha giocato per diversi anni in Italia con Ravenna, Cesena, Pavia, Piacenza, Monza, Nola e Forli'. Con il Montreal ha vinto il campionato nordamericano nel '94 a fine carriera ed ha giocato anche quattro partite con la nazionale canadese esordendo con goal contro la Polonia nel luglio dell'88.
Intanto a "Soccer City" ha fatto il debutto un toscano doc! Luca Vitali (nulla a che fare con il pastaio!), can-tante, titolare di "Casa Toscana' a Grimsby, ma so-pratutto toscano verace che non le manda a dire al "nostro" Sergio Marchionne, l'AD della Fiat, che avreb-be (ma io non ne sono proprio certo….) mandato a quel paese il sindaco della citta' viola Matteo Renzi detto il rottamatore ed insultato Firenze ed i fiorentini tutti….A Luca dico soltanto "non te la prendere….in fondo e' un vezzo tutto italiano sparlare e dissacrare tutto e tut-ti…..Guarda cosa disse Paolo Villaggio di noi friulani !
Io a questo proposito sono contento . Per il Friuli e per Paolo Villaggio. Per il Friuli perchè un giudice ha spie-gato che certi luoghi comuni sono talmente stupidi da non essere degni di essere presi in considerazione. Per Paolo Villaggio perchè finalmente qualcuno, un giudice, ha scritto che la sua comicità -almeno in questo caso- è talmente greve, superficiale e così poco comica da essere trascurabile.
Villaggio, se ricordate, si era prodotto in un libro nel quale ironizzava, fra l'altro, sui friulani popolo di ubriaconi col fiato pesante e una lingua arcaica (fossile, è l'espressione), più o meno. Ecco, facciamola finita. Smettiamo di dire che i friulani: bevono troppo, sono riservati, si spaccano la schiena, non si sanno valorizzare. Sono tutte stupidaggini. In Alto Adige si beve più che in Friuli, i valdostani sono riservati almeno tanto quanto i friulani, i veneti lavorano almeno come i friulani, anche i trentini si lamentano fra loro di non essere in grado di valorizzarsi come dovrebbero.
Si tratta di chiacchiere salottiere. Smettiamo di offenderci per queste che restano pur sempre delle calunnie ma reagiamo con una alzata di spalle. Luca tu fa lo stesso !
Chiudo con Sant'Antonio (Cassano) da Bari che ha nuo-vamente esternato da Fazio: "Ho rifiutato tre volte la Juventus. La' volevano solo soldatini…". La risposta all'ennesima cassanata in questo dialogo a tre tra Filippo Di Diano, Vito Caressa e Salvatore Marra. :
FILIPPO: " alla fine la juve e' stata fortunata a non prendere questa merdaccia ingrata,la roma ha investiti 50 miliardi ,capello lo ha portato al real ,garrone lo ha rimesso nel calcio ,il milan lo ha ridato alla nazionale , andandosene ha mancato di rispetto a tutti, cassano anche buffon che ti ha sempre difeso adesso e' diventato un soldatino , CASSANO , il tuo talento calcistico scompare d'avanti a cosi' tanta imbecillita
VITO: " mercenaRio Cassano? ed Ibrahimovic? Ma lasciamo perdere. Filippo rosica perche' ha mollato un Milan in caduta libera. E' vero ha poco "cervello", ma arrivare a dire che "il talento calcistico scompare d'avanti a cosi' tanta imbecillita'" mi sembra eccessivo. Che dire di Balotelli allora?
SALVATORE: " Ve l'ho detto sempre e ripeto: bisogna saper distinguere tra il talento puramente calcistico ed il carattere ( per non dire un'altra cosa) individuale. Capello recentemente ha affermato che cio` che ha visto fare a Cassano in allenamento non l'ha visto da nessun altro. E Capello ne ha allenati di campioni!
Ibra e` sicuramente un mercenario, ma lo riprenderei domani !Cassano no"
Ad majora fratelli di calcio…mandi mandi.

5 ottobre 2012

Cosa c'e' di piu' bello nel ritrovarsi con un sacco di amici, tutti "rigorosamente" sportivi, in un'ambiente che fa del calcio il "pane quotidiano" ? E allora inizio questo mio scritto settimanale per salutare gli amici di "90mo Minuto" il bar dello sport per antonomasia, che domenica scorsa ha battezzato ufficialmente la nuova sede su Pine Valley.C'erano tutti, proprio tutti: dal-l'avvocato Tom Stenta in gran spolvero per il trionfo del Torino contro l'Atalanta, ai 'due Filippi' di fede milanista Di Diano e Gravina. Rivisto per l'occasione anche Rocco Lo Franco ( sta decisamente meglio e questo ci riempie di gioia!) che sfotteva - ed a giusta ragione - imbronciati tifosi della Roma come Annibale Merante , Jack De Marco (una vita a tosar cranii….anche juventini!) e Nick Gileno. E mentre Gino Conti finiva gli allacciamenti per gli ultimi impianti satellitari ( al 90mo Minuto si vedono infatti tutte le partite possibili immaginabili, coppe Europee comprese…) ecco che bianconeri come An-giolino Trimmellitti, Pasquale Freda ed Alberto Cesario gongolavano per la "doppia festa" salutata con la tra-dizionale porchetta omaggio di Totera Fine Foods. Cosi' come hanno alzato calici di evviva 'amici storici" del nostro bar: Alberto Novelli, Giacomo Stecher,Pasquale Di Stefano, Gerardo De Simone, Jerry Reale, Tony Bian-cucci, Rocco Muia, Joe Reda,Luigi Femia e Franco Danesi,Joe Bonavota e mille altri….
90mo Minuto e' nato nel 2000 da un'idea di Tony Albi, calabresuzzo di Malito in provincia di Cosenza da dove emigro' nel '56. Discreto giocatore di calcio,Tony in Canada ha militato con la San Joseph e la Superga di Hamilton anche se i successi piu' importanti li ha colti proprio con l'Inter (lui che e' juventino sfegatato !!!) del mai troppo compianto allenatore Aladino Flacco. L'Inter fu la prima squadra italo-canadese a conquistare per due anni consecutivi il titolo della East e West Division: erano gli anni d'oro 1961-62. Con lui a "gestire" (ma si fa per dire…) quest'accozzaglia di tifosi/sportivi il cognato Fortunato Zappone: serieta', laboriosita', tran-quillita' e dedizione al lavoro come nessun altro….
Ed a proposito di bar e locali di divertimento, una notizia che mi ha fatto sorridere non poco questa settimana. Arriva da Montreal dove tutti sono superimpegnati a fare le pulci alla…..mafia/cosanostra/crimine organiz-zato/n'drangheta ecc.ecc. L'elegante sushi bar 'Fukyu' della metropoli francofona dovra' cambiare nome! Appena scoperta l'insegna, i vicini e il proprietario del palazzo hanno protestato per l'assonanza con il poco elegante 'Fuck you' ed hanno costretto il ristorante a ripensare al nome del suo locale. ''Si', abbiamo cambiato nome, ora si chiama Kabuki'', ha ammesso un di-pendente. Va detto, a titolo di informazione, che 'Fukyu', in giapponese, non ha nulla a che vedere con il si-gnificato del termine inglese, ma e' una parola che indica una mossa delle arti marziali.
Infine una nota per un "lucchese" di casa nostra, proprio di Woodbridge, premiato in settimana a Lucca in To-scana, dalla locale Camera di Commecio, per aver tenuto alto l'onore di Lucca e provincia nel mondo: Carlo Bartolini,classe 1958, originario di Bagni di Lucca da dove emigrarono i genitori. Da piccolo aiuto' il padre nella sua attività di figurinaio. Si e' diplomato all'istituto tecnico, dove apprese competenze in ambito elettronico e meccanico specializzandosi in motori aerei. Nel 1973, assieme al padre, apri' un'attività di noleggio macchinari per costruzioni, la Vaughan Oak Rent all Inc. Nel corso degli anni assunse la gestione dell'azienda e grazie alle sue capacità in ambito meccanico realizzo' attrezzature in proprio: macchine per il movimento terra, nastri tra-sportatori, spaccalegna e questo importando gran parte della componentistica dall'Italia. Complimenti di cuore! Mandi mandi

28 settembre 2012

Sto per accingermi a guardare Fiorentina-Juventus; l'anticipo del turno infrasettimanale di Serie A . Non so se devo attendere l'esito finale della gara per scrivere questa mia colonna….poi penso che i colleghi Baxa e Ciolfi avranno piu' spazio e tempo per sbizzarrirsi in commenti ed allora anticipo i tempi di questo mio scritto.
Ieri sera in Soccer City ha parlato Giovanni Lorini, il responsabile della scuola calcio del Milan. Ha parlato della crisi del suo Milan e dell'allenatore Allegri, ma cio' che piu' mi ha colpito la dichiarazione che sta seguendo un calciatore in erba di Toronto , "un vero e proprio fenomeno" - a sua detta - , classe 2003 !!!
Ma vi rendete conto cosa significa "classe 2003" ??? Sono solo 9 (nove) anni !!!!
Guardo la mia bimba che di anni ne ha 8 e non mi ci raccapezzo piu'. Capisco virgulti come Gasparotto o Scioscia che di anni ne hanno 17 e 16 rispettivamente, sorrido pensando a Mike Matic che di anni ne ha 14, ma addirittura nove mi sembra decisamente esagerato! Per rispetto della "privacy" non diciamo il nome del "piccolo", ma mi sembra comunque cosi' tutto assurdo.
Cosi' come e' tutto assurdo quello che sta accadendo in Italia, dai casini politici alle ruberie nei consigli regionali , siano esse nel Lazio(povera Polverini!) o in Lombardia , in Puglia o a Firenze e giu' giu' a Napoli e Reggio Calabria anche se qui le motivazioni potrebbero essere diverse. Penso ai vari Lusi o Fiorito ma ci aggiungerei anche Fini e Berlusconi, D'alema e Di Pietro, insomma tutti o….quasi.
Maurizio Zavaglia, giornalista del foglio calabrese "Il Quotidiano", anche lui gradito ospite di Soccer City lunedi' scorso, ci mette il carico da novanta mandandomi un sms da Cosenza che mi fa esclamare per l'ennesima volta "dio mio….non c'e' proprio piu' religione!..." I valori fondamentali della vita sono ormai tutti svaniti nel nulla…
Leggo: "Se ne andavano in giro con la macchina del Comune per effettuare commissioni personali nell'orario di lavoro. Al loro posto un altro dipendente complice timbrava il cartellino delle presenze. Undici impiegati del comune di Pedace, in provincia di Cosenza, durante l'orario di lavoro si dedicavano a tutt'altro che a far funzionare la macchina amministrativa, per questo sono stati arrestati dai carabineri . Per due mesi i dipendenti sono stati filmati e pedinati.
C'è chi durante l'orario di lavoro è stato sorpreso addirittura a Rende mentre andava a comprare la macchina del figlio. O chi andava a portare prima i figli a scuola o poi si recava a fare la spesa. Altri sempli-cemente passeggiavano per il paese o si recavano al bar. A tutto svantaggio dei cittadini che andavano in Comune senza poter usufruire dei servizi amministrativi e burocratici e che spesso trovavano al posto del dipendente il cartello "torno subito".
Dulcis in fundo una nota di….atletica leggera ! Me la manda un carissimo amico calabrese, Enrico Costa in margine agli auguri per il mio compleanno. "Il presente del verbo correre: io corro…tu corri…egli corre…noi fuimu…t'acchiappamu…e ti stroppiamu !"
Mandi mandi


21 settembre 2012

E' un giovane "figlio della Ciociaria" l'ultimo virgulto italo-canadese a cercar fortuna nel calcio italiano. Figlio di papa' e mamma dentisti, Justin Scioscia, a 16 anni appena compiuti (e' nato infatti il 28 marzo 1996) parte alla volta di Assisi per un camp di un anno, tempo necessario per convincere i dirigenti dell'Empoli, squadra di serie B e fucina di talenti (vedi Di Natale) a tesserarlo. Difensore centrale di Richmond Hill gioca attualmente con gli Shooters della York Region, alto 6 piedi e 2 (che per un adolescente e' una bell'altezza!) per 175 libbre di peso. E' stato uno scouts portoghese a segnalarlo al club toscano dopo essere stato inserito nella rappresentativa provinciale dell'Ontario.ed aver vinto il titolo provinciale nella categoria under 15.

Maurizio Sartori, amico friulano con parenti a Mississauga,mi telefona da Mariano del Friuli, piccolo centro in provincia di Gorizia , per darmi la notizia dell'apertura di un nuovo museo dedicato niente-popodimenoche a Dino Zoff, il mitico portiere campione del mondo nell'82. Mariano del Friuli, solo 1500 abitanti, si aggiunge quindi a Mantova dove c'è il museo dedicato al grande asso dell'automobilismo Tazio Nuvolari, a Sequals la casa-museo di Primo Carnera dove e' raccontata la storia di un mito del pugilato, Novi Ligure dove l'epopea ciclistica di Costante Girardengo e di Fausto Coppi rivive attraverso la mostra dei campionissimi e Maranello dove il museo Enzo Ferrari rende onore al fondatore dell'omonima Casa auto-mobilistica.
Sartori mi dice che ci sono in esposizione migliaia di fotografie che scandiscano la carriera di Zoff con le squadre del Mariano, dell'Udinese, del Mantova, del Napoli, della Juventus e della Nazionale. Ci sono le maglie con cui Zoff ha giocato e vinto le finali del Cam-pionato europeo del 1968 a Roma contro la Jugoslavia e quella del "Mun-dial 82" a Ma-drid contro la Germa-nia; poi articoli della Gazzetta dello sport, Tuttosport e Guerin sportivo, cartoline, ga-gliardetti, cimeli, tute sportive, la maglia verde e nera del por-tiere tedesco Josef "Sepp" Maier, meda-glie, il pallone con le firme originali dei 22 azzurri campioni del mondo.Tra le chicche anche la lettera del presidente della Repubblica, Sandro Pertini, scrittagli quando Zoff ha abbandonato il calcio nel 1983. Nella lettera viene svelato il retroscena della storica partita a scopone giocata in aereo al ritorno in Italia dopo la vittoria in Spagna: la coppia Causio-Bearzot contro quella formata da Zoff e Pertini.
Il capo dello stato nella lettera ammetteva il proprio errore che era costata la partita a carte. «Io sapevo già sull'aereo che il presidente aveva sbagliato - ha ricordato Zoff - ma non potevo dirglielo subito». Di quei mondiali resta famosa la partita con il Brasile vinta per 3-2 con la parata di Zoff sulla linea all'ultimo minuto. «La palla - ricorda l'ex portiere dopo trent'anni - non era entrata, ma i brasiliani stavano esultando. Sono stati attimi di paura perché io non vedevo dove fosse l'arbitro e temevo che potesse assegnare la rete».
Dulcis in fundo un saluto all'amico Paolo Lionetti, figlio di Felice, titolare di San Antonio Fish Market. Un saluto ed un plauso perche' anche quest'anno sta organizzando le due tradizionali "cene a base di pesce" il cui ricavato va ad aiutare due famiglie bisognose della nostra comunita' per le cure dei loro figlioli.. Si terranno al "Riviera Banquet Centre" di Danny Boni il 3 ed il 24 novembre prossimo.
I due 'piccoli" che noi tutti dobbiamo aiutare sono Noah Facecchia, di 6 anni, figlio di Tony e Sonia che frequenta la prima elementare St.Mary of the Angels e Luca Borreca, anche lui di 6 anni affetto da leucemia. A Paolo (Paul),la moglie Carm,papa' Felice e tutta la famiglia Lionetti un affettuoso abbraccio e gran stima.

Mandi mandi

 

14 settembre 2012

Non c'era la serie A causa la nazionale (maluccio contro la Bulgaria e chissa' come finira' contro Malta) ed allora mi sono dedicato al sociale: 50mo anniver-sario di matrimonio per due friulani doc: Nereo ed Adele Pascolo ed inaugurazione ufficiale della nuova sede del Club di Maierato che, ironia della sorte, sorge proprio su "Friuli Court" !!!! Maierato per chi non lo sapesse e' un ridente paesello in provincia di Vibo Valentia in Calabria. "Catering" di Gianni Ceschia per la prima festa dove spiccava la presenza di "mammasantissima" della comunita' "furlana" come Eddy Del Medico (il presi-dente della Famee all'epoca del terremoto del '76), Lu-ciano Drigo e Liviana Fantino consorte del nostro Ministro Federale.
Marea di gente per l'altra festa che indirettamente corona anche la nuova era presidenziale di Vasili Marrella che subentra a Domenico Costa. Auguri per tutti!!!!
Prima pero' il Gran Premio di Formula Uno a Monza.
Solo terzo il ferrarista Alonso ma classifica ancora mi-gliorata.
Vedo i bolidi sfrecciare e la mia mente non puo' andare che a uno dei miei idoli di un tempo: Gilles Villeneuve. Motoslitte e Go-Kart canadesi prima dei trionfi sui principali circuiti del mondo. E allora spero che in lontananza il "mito Villeneuve" possa ripetersi.
Lo spero sopratutto per un ragazzo di Toronto che ha appena compiuto i 17 anni, un italo-canadese che e' nato il 29 giugno del 1995, Nicholas Latifi che sta spopo-lando nella Formula Tre nelle European Series.
Sul tracciato internazione di Imola, teatro del terz'ultimo appuntamento stagionale, Nicholas Latifi ha conquistato uno strepitoso secondo posto nella gara sprint, centrando così il primo podio in carriera nella stagione che ha se-gnato il suo esordio assoluto nel mondo delle mo-noposto.
Leggo con pia-cere che in questi mesi Ni-cholas Latifi è stato in grado di progredire con grande costanza dopo ogni ap-puntamento sca-lando veloce-mente la griglia di partenza e arrivando a lot-tare con i piloti che oggi si con-tendono la co-rona finale..
Per due anni e mezzo Nicholas ha spopolato in Canada e negli USA nel Karting ed e' stato ingaggiato dalla BVM Target dopo il successo nel Florida Winter Tour DD2 conquistato sul tracciato di Orlando.

Intanto qui da noi si attende freneticamente di sapere se la stagione di hockey decollera' o meno. Mentre noi sfogliamo la margherita giunge la notizia che i Montreal Canadiens hanno la piu' bella divisa dello sport pro-fessionistico nord-americano. La franchigia canadese, una delle squadre storiche della National Hockey Lea-gue, e' infatti al top del ranking che il network americano ESPN ha stilato prendendo in considerazione anche i team della Nfl, della Mlb e della Nba. In totale, 122 squadre tra Stati Uniti e Canada. I Canadiens precedono i Chicago Bears, che portano il football al secondo posto, e i St. Louis Cardinals, campioni in carica della Major League Baseball.

Dulcis in fundo una nota per ricordare a tutti che lo sport "piu' importante" resta la solidarieta' e la nostra co-munita' e' chiamata a gareggiare il prossimo 20 set-tembre proprio a Woodbridge, alla "The Jewels Banquet Hall" . Ci saranno le famose "zdore" emiliane che tire-ranno al mattarello e faranno per noi tagliatelle e tor-tellini. E mi dicono che non manchera' anche "Miss Tagliatella" ! direttamente dall'Emilia-Romagna. Va da se che questa gara di solidarieta' vedra' i fondi andare a favore delle popolazioni terremotate di questa nostra re-gione italiana. Ringrazio lo chef Gabriele Paganelli dell'omonima risotteria ed il collega Giampietro Nagliati che non vedevo da una vita e che sono a capo dell'or-ganizzazione, che mi hanno voluto con loro a presentare la serata. Vi aspetto tutti !!!! Mandi mandi

7 settembre 2012

Dopo la lunga vacanza ci si rituffa nella realta'.
E allora salutiamo il "Partito Separatista del Quebec" che trionfa nella provincia francofona facendo salire la bile al vecchio amico, avvocato ed ex deputato Micheal Spensieri. "Non ti preoccupare Micheal - diciamo subito - e' governo di minoranza e il "nuovo muro di Berlino a …Cornwall" dovra' ancora aspettare per essere eretto!".
La cosa destabilizzante invece la sparatoria con relativo morto al momento del discorso del nuovo leader Madame Marois. Chi e' stato? Cosa significa?
Oggi e' anche il primo giorno di scuola per la piccola Azzurra e alle 8 del mattino la casa va in fibrillazione! Per fortuna o solidarieta'-di-massa, non e' un problema solo di casa Canciani,ma di mezzo mondo!
Vado su facebook e faccio mia la frustrazione di un altro amico: Filippo Pucci.
Fa dell'ironia Filippo e riesce a farmi anche sorridere e quindi vi passo quanto scrive: "…discutere con una donna e' come venire arrestati: ogni parola che dici potrebbe essere usata contro di te. La differenza e' che nessuno ti legge i tuoi diritti, non puoi chiamare un avvocato per difenderti e, a quanto pare, non hai neanche il diritto a rimanere in silenzio, tanto la tua situazione si aggravera'….per principio!!!".
A Woodbridge intanto si tornera' a mangiare della buona pizza: il vecchio amico Franco Loccisano che se ne era tornato nella sua bella Calabria ed aveva aperto il famoso "Ontario Place" di Gioiosa Marina(Reggio Calabria) torna da noi a sfornare pizze e non solo alla nuova Trattoria Da Vinci, su Weston Road proprio a fianco del Montecassino Place. Auguri Francuzzo!!!! Verremo sicuramente a trovarti!
Ma ,durante la mia assenza, a Woodbridge e' purtroppo venuto a mancare un "grande" del mio mondo; quello della comunicazione.
Il 30 luglio scorso si e' infatti spento Vito Barbera.Era "il cameraman" per antonomasia della "nostra televisione". Ha girato il mondo al servizio dei vari Ontario Sarracini, Emilio Mascia sino al sottoscritto con Telelatino.
Ha portato sugli schermi le immagini dei nostri paesi, dei nostri pic-nic, processioni,della nostra vita quotidiana insomma.
La televisione etnica muoveva i primi passi e lui ne era il capofila. Siciliano doc non e' mai venuto meno ad un impegno ed ha immortalato "tutta" la nostra comunita'. Sempre semplice,schivo,preferiva le retrovie alle prime pagine.
Adesso Vito se ne e' andato e con lui un pezzo della nostra storia! Ma a Vito la comunita' dovrebbe almeno un monumento, e non sto scherzando!
Tra le altre cose Vito Barbera ha girato centinaia e centinaia di metri di pellicola dedicati al calcio,dalla Toronto Italia ai Metros, dalla Roma ai Rockets. E allora cari Tony Cipriani, Adriano La Viola, Angelo Delfino, Alberto De Rosa, Tino Baxa, Franco Fullone, ma anche Bertolin e Iarusci, Marcantonio e Schiraldi, Lecce e Policaro, soltanto per citare i primi nomi che mi vengono in mente perche' non creare un bel torneo giovanile di calcio ed intitolarlo alla sua memoria?
Ed a proposito di dipartite fatemi ricordare, in conclusione, quella di Lamberto Mazza, ex presidente dell'Udinese di Zico. Guido' il club friulano dal 1981 all'86 e se il sottoscritto si e' riinnamorato dei bianconeri lo deve proprio a lui.
Lo conobbi e, a modo mio, lo aiutai anche, proprio in occasione della firma del contratto del "Galinho" che, amo ricordarlo, avvenne proprio nella nostra citta' , alla vecchia ed indimenticabile "La Sem" di un altro vecchio ed immortale amico del calcio e della nostra comunita' Nick Ventola. Ah quanti ricordi…..

13uglio 2012

Sinceramente non so che scrivere! Finito il campionato, calato il sipario sugli Europei, e' come se fossi andato improvvisamente in letargo. Letargo di idee, di appunti, di spunti polemici…..Ma tant e' , e' proprio tempo di vacanze, di voli transoceanici, di riposo. Ed e' piu' che meritato dopo una maratona durata undici mesi senza sosta.
E allora che fare ?
In occasione di Canada Day, Peter Mallett della Major Soccer League ha voluto proporre il suo undici ideale della storia del calcio canadese. Ed ha snocciolato: Craig Forrest in porta; Bob Lenarduzzi, Randy Samuel, Bruce Wilson e Paul James in difesa ; Mike Sweeney, Julian De Guzman e Dwayne De Rosario a meta' campo ed Alex Bunbury, Branko Segota e Dale Mitchell in attacco.
Non sono d'accordo per cinque undicesimi !
Snocciola poi anche la squadra di riserva e mette Tino Lettieri a guardia dei pali; Bob Jarusci,Colin Miller,Randy Ragan e Wes McLeod in difesa; Lyndon Hooper, Mike Stojanovic, Gerry Gray a centrocampo e Paul Peschisolido, Paul Stalteri e John Catliff in attacco.
E qui non sono d'accordo per quattro undicesimi.
Per me il miglior portiere in assoluto, anche se e' stato una meteora, era Jack Brand. In difesa non si puo' proprio prescindere dal duo italo-canadese Bob jarusci ed Enzo Concina cosi' come un posto da titolare fisso lo darei al bel Marcantonio Carmine, al veloce Tomas Radzinsky, ed anche a Nick Dasovic ed alla giovane promessa mai esplosa e che ora ci guarda dal cielo Dominic Mobilio. Ma anche giocatori come Carlo Corazzin, Igor Vrablic, Carl Fletcher, Ian Bridge e Pat Onstad meriterebbero qualche considerazione.
E allora io concludo questo divagare di fine stagione con la mia nazionale italo-canadese ! Che ne dite ?
In porta Tino Lettieri, in difesa Bob Lenarduzzi, Enzo Concina, Robert Jarusci e Joe Schiraldi (lo ricordate no? con la gloriosa Toronto Italia?) o il montrealese Nevio Pizzolito. A centrocampo il "nostro Pirlo" ovverossia Carmine Marcantonio sostenuto da Paul Stalteri e a turno da Gino Di Florio o Pasquale De Luca con Paul Peschisolido finisseur dietro a Dominic Mobilio ed Eddy Berdusco,altra grande incompiuta del nostro soccer.
Ma quanti altri meriterebbero la nostra menzione: dall'avvocato Tony Lecce (forse il primo italo-canadese ad approdare alla nazionale Canucks), agli stessi Corazzin, Lucio Ianero, e….in ordine alfabetico per non far torto a nessuno: Robert Aristodemo, Carmelo Barbieri, Mauro Biello, Frank Ciaccia, Cosimo Commisso, Nick De Santis,Pat Ercoli, Sandro Grande, Peter Greco, Sam Lenarduzzi, Tony Pignatiello, Rocco Piacentino, Marco Reda, Marco Rizi, Guido Tittoto, Sergio Zanatta e GianLuca Zavarise. Ma due righe in particolare fatemele spendere in conclusione per Domenico Mobilio da Vancouver.
Era nato il 14 gennaio del '69 e - quando ancora le societa' italiane di Serie A di stranieri ne potevano tesserare uno o due - a 20 anni o poco piu' - era sul taccuino dell'amico Franco Dal Cin, direttore sportivo dell'Inter che a piu' riprese mi telefono' chiedendomi "cassette per vi-sionarlo" !!!! E credetemi, 25 anni fa, trovare una cas-setta del campionato canadese di calcio era come vincere al 6/49 !
Io stravedevo per lui: alto, elegante, forte ma gentile. Tento' la fortuna in Scozia con il Dundee, poi in Olanda ma rifiuto’ l'ingaggio da parte del Vitesse per ragioni economiche.
Non lascio' mai la sua Vancouver ed I Whitecaps e gli 86ers. Segno' 167 goals in 280 partite, secondo solo a Giorgio Chinaglia in NordAmerica!
Sei volte selezionato nella "all stars" della Canadian Soccer League e nell'American Professional e' stato capocannoniere e MVP nel '90. Nel 2006 venne "indotto" nella Canadian Soccer Hall of Fame. Ci ha lasciati a soli 35 anni. Stava rientrando da casa di amici dopo una partitella amatoriale. Il destino decise cosi'….. Ma la sua memoria resta con noi grazie ai tanti amici e parenti, anche di Woodbridge (vero Loris Bagnarol?), che stabilirono a suo nome una fondazione per aiutare le varie associazioni calcistiche del nostro paese ad inserire nei loro programmi bambini con handicap o meno privilegiati ma che come Dominic amavano ed amano il Soccer! Mandi mandi

22 giugno 2012

Non c'e due senza tre dice un vecchio adagio: dopo i Raptors ed i Leafs il fondo lo toccano ora anche i Toronto FC della MSL. Un ruolino di marcia che piu' imbarazzante non si puo' ed ora anche il baratro della stupidita' con tre giocatori della squadra canadese arrestati per ubriachezza molesta all'esterno di una discoteca di Houston.
Miguel Aceval, Luis Silva e Nick Soolsma si trovavano in Texas dopo aver giocato la partita contro il Kansas City, persa per 2-0. Il tecnico di Toronto, Paul Mariner, ha spiegato che i tre non giocheranno il prossimo match contro la Dynamo. Mariner ha inoltre precisato che il club sta collaborando con la Major League Soccer per chiarire quanto accaduto. Che figuraccia !!!!
Intanto - ligi al "nulla dirigenziale" ecco che dopo aver sbandierato ipotesi legate al nome altisonante di Alex Del Piero per rinforzare la squadra, arriva a Toronto - e in prova - tale Alberto Giuliatto, un 29enne terzino della Nocerina che grazie alla nazionalita' della madre, possiede il passaporto canadese che gli permetterebbe di giocare addirittura con la nazionale Canucks.
Giuliatto e' in scadenza di contratto con la societa' campana e quindi libero di accasarsi dove vuole.
Intanto dall'Italia continua non solo la fuga di cervelli in America ma anche quella di "piedi" buoni.
In questo caso parliamo di Alessandra Nencioni una studentessa di ingegneria biomedica a Pavia: una fuga che coniuga entrambe le cose.
Dopo i recenti addii all'Italia del pallone di Matteo Ferrari e Bernardo Corradi, raggiunti nei giorni scorsi a Montreal, in Canada, da Marco Di Vaio, è ora la volta della 23enne calciatrice della Fiammamonza 1970, che ha preso l'aereo per Seattle, negli Stati Uniti.
Ad attenderla i dirigenti dell'Issaquah, squadra del-l'omonima cittadina che disputa la Women's Premier Soccer League, una delle due leghe di secondo livello nordamericane.
Le sue imprese da trequartista con la maglia biancorossa in Serie A2 (17 gol nel carniere) sono arrivate Oltre-atlantico - pensate un po' - grazie a YouTube e così alla Fiammamonza è giunta la richiesta per un suo tra-sferimento temporaneo negli States.
"Spero di divertirmi, di imparare qualcosa di nuovo e di mettermi in mostra per il futuro. Mi dispiace perdere la sessione estiva di esami all'università ma questa è un'occasione da non perdere. Quando ho saputo della proposta ho telefonato ai miei genitori a Firenze e ho detto loro che volevo accettare. Siccome una volta laureata mi piacerebbe andare a vivere all'estero, chissà che non ritorni un giorno negli States…" - ha detto.
Domenica prossima intanto, dalle 2.45 p.m. sino alle 4.30 e forse anche le 5.30 (supplementari e rigori….) Toronto e la GTA si blocchera' per Italia-Inghilterra di Euro 2012. BBQ pantagruelici sono in via di or-ganizzazione in molte case di italo-canadesi, bar "tra-dizionali" come 90mo Minuto sono messi a lucido ed i frigoriferi pieni di Moretti ed affini . Bandiere di ogni tipo e grandezza ormai in via di…estinzione ed anche forze di polizia in stato d'allerta.
Potrebbe ripetersi - anche se e' ancora presto per dirlo - l'indimenticabile luglio dell'82 !!!
I ricorsi storici e la cabala ci strizzano l'occhio.
Negli scontri diretti il vantaggio e' degli azzurri. Sono infatti 22 i confronti tra le due squadre e 9 quelli vinti dall'Italia con gli ultimi due disputati parecchi anni fa' vinti proprio dall'Italia. Non sono recenti gli scontri tra le due nazionali e quindi non si può fare un paragone, l'ultimo incontro risale a all'Europeo del 1980 quando Italia e Inghilterra si trovarono una contro l'altra a Torino. questo per quanto riguarda gli Europei mentre per i Mondiali l'ultimo scontro risale a Italia 90 quando l'Italia a Bari sconfisse l'Inghilterra per 2-1 con gli stupendi goal di Baggio e di Schillaci.
Incrocio le dita e dico Balotelli e Di Natale. E che Dio ce la mandi buona !

15 giugno 2012

E via si parte ! Italia-Spagna 1-1. Non scrivo del resto, cioe' di Italia-Croatia, perche' i tempi di uscita del giornale me lo....impediscono.
Ma non mi si impedisce di dare anch'io i voti: i piu' ed i meno di questo esordio europeo.
Benissimo Buffon e De Rossi. 9 al romano e romanista: è difensore, è centrocampista, è consigliere spirituale dell'intera difesa. Enorme. 8 allo juventino.Due grandi parate all'inizio del secondo tempo e salva su Torres nel finale.
Bene Di Natale e Marchisio. 7 ad entrambi. Lo juventino fa spettacolo all'88' quando si fa l'intero campo ed entra in area ma poi crolla sfinito a terra. L'udinese segna e merita certo piu' di Balotelli la maglia di titolare.
Male Balotelli e Thiago Motta a cui va un sonoro 4. E' sempre più difficile convincersi che in giro per i quartieri d'Italia non esista un italiano vero un po' più veloce di questo fabbricato all'anagrafe. Balotelli gioca 55' ma riesce comunque a farsi ammonire. Due minuti prima di uscire, si divora l'occasione più bella, addormentandosi davanti a Casillas. Non solo per questo, ma anche per questo, Prandelli lo richiama in panchina..
Malissimo Napolitano, il Presidente: 2 ! ci siamo giocati anche l'Alta Carica Morale del Paese. Basta un Europeo di calcio perchè persino Napolitano, il sobrio e severo Napolitano, si lasci andare al più svaccato populismo da bar: "Vincere fa bene ai Paesi in crisi", annuncia a reti unificate. E noi che si pensava facessero meglio uno spread basso, un debito sforbiciato, una politica sana, qualche casa antisismica in più. Evidentemente Napolitano, esaurite le paternali, si gioca tutto con l'antica briscola del tifo nazionalpopolare. Così, si accomoda in tribuna e pertineggia a trent'anni di distanza. Ma non è la stessa cosa. Niente a che vedere con l'originale. Esonerato.
Ah scordavo ! L'arbitro Kassai 10 ! ci raccontiamo che gli arbitri italiani sono i migliori al mondo. Basta un ungherese per ridicolizzarli
E veniamo al calcio di casa nostra. Le porte del Toronto FC sono sempre piu' "revolving"!!!! E siamo a quota 7. Licenziato l'olandese (ex Lazio ed Inter) Aaron Winter sostituito da Paul Mariner attuale team manager e direttore del settore che va sotto il nome di "player development". Altro che Zamparini o Preziosi, la dirigenza torontina non scherza ! Winter ammaina bandiera bianca dopo un inizio stagione a dir poco disastroso con nove sconfitte in altrettanti matches e un palmares che la dice lunga sulla validita' del parco giocatori messo a disposizione dai dirigenti locali: sette vittorie in 44 partite!
Infine una curiosita': e per il direttore Sergio Tagliavini e per i tanti tifosi della Fiorentina qui a Toronto (li cito in ordine sparso.....Dominic Panetta, Maurizio Beccio, Clemente D'alessandro, Tony Lombardo, Gino Bucchino). Lunedi' scorso in "Soccer City Show" su Radio CHIN e' intervenuto il "decano" (si proprio cosi' carissimo....) dei giornalisti sportivi della nostra comunita' e titolare delle pagine sportive de Lo Specchio: Tino Baxa. Un maestro ed anche - se pemettete ed in tutta sincerita' - il "mio" Bearzot della penna! Prima di andare in onda ho digitato il suo nome su Google ed ho scoperto un sito "Firenze 1926 - protagonisti,emozioni e vicende della Fiorentina" curato da tale Massimo Cecchi per conto della societa' viola. Nel sito vi e' un po' tutta la storia della societa' gigliata con aneddoti, storie, curiosita' che difficilmente si trovano su giornali...normali. Una pagina e' dedicata alla partita Fiorentina-Tottenham giocatasi al Varsity Stadium di Toronto il 28 maggio del 1969. Leggo: "All'edizione 1969 della Toronto Cup, parteciparono, oltre la Fiorentina, i Rangers di Glasgow ed i britannici del Tottenham di Londra. I viola, appena laureati Campioni d'Italia, esordiscono contro gli inglesi con una partita strepitosa, stracciandoli per tre reti a zero grazie ad una doppietta di Amarildo ed alla relizzazione di Cencetti. Il programma, formato da dodici pagine più la copertina, contiene, oltre ad un articolo sui promotori del torneo, un breve profilo sui Clubs partecipanti ed una foto di ogni formazione. L'articolo dedicato alla Fiorentina è a firma di Tino Baxa. Come tutti i programmi che riguardano formazioni britanniche, è molto ricercato ed assai difficile da reperire".
Ale' Tino, sei sempre grande !
Mandi….per dirla alla Springsteen !!!!

18 maggio 2012

Se permettete oggi faccio festa anch'io: mi spoglio dalle vesti di cronista o giornalista sportivo e divento "tifoso" della mia Udinese. E ne magnifico le gesta !
L'Udinese ha conquistato la sua "terza stella": nessuna squadra italiana con una città di 100 mila anime si è mai qualificata tre volte alla massima competizione europea. Se aggiun-giamo che nel '98 con Zaccheroni arrivò terza - ma allora in Champions ci andavano le prime due (fu l'ultimo anno), e che l'anno dopo con Guidolin per un solo punto si mancò la qualificazione - ci accorgiamo che questi anni faranno entrare i bianconeri nel firmamento della storia. Il mercato a volte non piacerà, a volte è andato storto l'anno, a volte non è emerso qualcuno, ma quando la cabala è girata lo ha fatto per bene. Altro che Juve o Inter: questi sono titoli! Se si pensa a quanto abbia speso Pozzo e quanto gli Agnelli o i Moratti, e comparando quanto fatto negli ultimi 10 anni ci accorgiamo che la terza stella è bianconera, sì, ma 'furlana'.
A proposito: se mai qualche genio del calcio italiano autorizzerà la Juve a porre sulla maglia la terza stellina, facendola generale, allora l'Udinese deve diventare gra-duata vera riconoscendole il primo scudetto. E se la Juve chiede la revisione di calciopoli, allora anche l'Udinese può chiedere la revisione delle ingiuste penalizzazioni del '55 e dell '86. Insomma se c'è una giustizia calcistica allora tutti vanno tutelati.
Pia speranza, lo sappiamo.
Ma quello scudetto non assegnato più di un secolo fa sta ancora sul gozzo, e sentire l'arroganza dell'agnellino fa un po' girare gli zebedei a chi li ha. E' nostro: il calcio in Italia, in fondo, l'ha inventato il Genoa assieme all'Udinese e quel tricolore ne è la prova. Non riconoscerlo, mentre si cerca una soluzione per la Juve, è il solito sintomo di arroganza e servilismo tipico italiano verso il potente di turno.
Ecco che l'Udinese non sia potente è un dato di fatto, ma negli ultimi anni ha lavorato molto nell'ombra della Lega, riuscendo a mettervi radici. Chi pensa a complotti con l'arbitro De Marco (polemiche precedenti Catania-Udinese) ha una mentalità italica che non fa bene, è simile ai "pia-gnistei" juventini e milanisti. Se l'Udinese ha conquistato la sua terza stella e'per merito. Come se non ce l'avesse fatta sarebbe stato per altro. Punto.
Piuttosto ancora una volta anche qui i cervelloni del calcio non hanno perso l'occasione di poter evitare polemiche. Sembra che se le cerchino: Nicchi e Braschi, i capi degli arbitri,la regola numero 18, quella del buon senso, proprio non la riescono a comprendere!
C'e poi chi sostiene che la classifica verrà stravolta dalla seconda parte di indagini per "scommessopoli", che ad-dirittura in Europa ci andranno squadre da mezza classifica. Certo c'è quell'Udinese-Bari e quel Chievo-Udinese che sono saltati fuori, ma di prove non c'è nulla, ci pare per fare terrorismo. Ovvio che sarebbe una beffa pari a quella dello scudetto mancato, togliere la terza stella solo perché qual-cuno ha deciso di iscrivere l'Udinese nel registro indagati. Purtroppo la paura può starci, perché il regolamento Uefa parla chiaro: se al momento dell'iscrizione alle coppe (inizi luglio), qualche club è coinvolto in indagini (esatto, non colpevole, coinvolto), allora viene automaticamente escluso.
La terza stella è nostra, dopo un cammino lineare e con solo qualche periodo buio. Ma è meritata e pulita, mica come quella che l'agnellino aggressivo vorrebbe per sé o la Te-lecom ha regalato a qualcun altro.
Chiudo salutando chi in settimana ha festeggiato questa stella a Toronto: Gianni Ceschia e Mattia Bello, Claudio Zanon e Lido Venir, Arrigo Rossi e Renzo Rigutto, Alberto De Rosa ed Ennio Del Gallo, Roberto Driussi e Andrea Pittis, Renzo Trolese e Loris Bagnarol. E ai mille altri che non conosco o che ho dimenticato !
Fuarce Udin !

 

Juve campione d' Italia ? No, e' stato detto e scritto tutto….Che altro potrei aggiun-gere ? Ibrahimovic incazzato ? Idem….Udinese in Champions ? …speriamo !!! Preferisco soffermarmi sulle elezioni amministrative in Italia, quelle presidenziali in mezza Europa. Ho la sensazione che inizi una nuova era ed i nomi che sntiremo piu' spesso non saranno quelli di Berlusconi o Casini bensi' di Beppe Grillo o tal Tosi da Verona.E chissa' se il tutto non si riflettera' anche qui ed ai vari Bucchino, Giordano, Berardi ed in sottordine Coco, Di Giovanni, Consiglio, Lizzola, Marra non ne subentreranno altri….Intanto credo che a livello di leadership comunitaria si stia rafforzando la "stella" Tibollo, il presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (interessante la "Serata al Merito"…) e la "stella" Gaudio, CEO dell'IC Savings (bel colpo con la donazione da un milione di dollari per il nuovo ospedale di Keele e Wilson) e resta sempre in auge il "nostro" (geograficamente parlando…) Maurizio Bevilacqua. Potrebbero essere loro gli eredi naturali dei leaders storici di un tempo….dei Johnny Lombardi, dei Con Di Nino, dei Marchi o dei Bosa.
Piu' caotica invece la situazione in Europa: dall'Italia in ginocchio alla stessa Germania che da segnali di….scricchiolamento, dalla Grecia in stato di coma profondo, Spagna,Portogallo per finire con l'Ukraina ora a rischio organizzazione dei mondiali di calcio (caso Timoshenko). Della Francia tutti sappiamo tutto con il defenestramento di Sarkozy (Berlusconi direbbe: chi la fa deve aspettarsela !) ma permettetemi una riflessione ironica che leggo sul sito web di Dagospia, ripreso dal "Fatto quotidiano" a firma di Pino Corrias e che voglio condividere con voi: "Considerando che Nicholas Sarkozy è 20 centimetri più basso di lei; che ha un ciuffo inguardabile; che ha il naso troppo grosso e gli occhi troppo piccoli; che non ha più l'eccitante titolarità sulla bomba atomica; che non sa giocare a Polo, né a bridge; che è una pippa a golf; che si veste senza stile; che non ha charme neanche paragonato alla signora Merkel; che non capisce nulla di certe cantautrici che miagolano con la chitarrina dei sospiri; che non ha il fisico e che fa il bullo, protetto dalla scorta, vantandosi dei bicipiti altrui; considerando poi che non sa stare a tavola, non sa mai dove mettere i gomiti; che imperdonabilmente suda; che scrocca vacanze sugli yacht degli amici nababbi come un qualunque Formigoni; che non è poi tanto ricco anche se si è aumentato di due terzi lo stipendio, mentre la Nazione sprofondava nei debiti; considerando infine che i presidenti si svelano il giorno prima della vittoria, mentre le regine solo il giorno dopo la sconfitta, eccoci alla questione che ci sta più a cuore: quanti mesi e quanti avvocati impiegherà la gelida Carlà, con la chitarrina dei sospiri, a sbattere fuori dalla sua vita vincente, la triste parabola di un petit perdente?".
Ah la politica ! Quanti danni fa…..
Infine due parole sul calcio "prodotto di consumo"….L'amico Gino Conti, il superesperto di cose televisive e satellite mi infoma che dalla stagione 2012-13 la Serie A non sara' piu' sull'emittente Fox Soccer. Al Jazeera ha infatti comprato tutti i diritti televisivi per gli Stati Uniti lanciando un nuovo canale televisivo: l' "beIN Sports USA". Pensate un po' che sti arabi hanno gia' acquisito anche i diritti della Liga spagnola, e della Ligue 1 francese. Per quanto riguarda il Canada, Fox Sports World Canada ha chiuso i battenti il 30 aprile scorso.
Domanda: e noi? Italo-canadesi di Toronto e dintoni? Un sesto senso mi dice che tutto rimarra' come prima con la nostra "Giostra del goal" ! In caso contrario "rivoluzione sara' !!!!"
Mandi mandi

27 aprile 2012


Mentre scrivo questa mia colonna,la rappresentativa nazionale canadese under 17 e' impegnata nella mia terra d'origine, il Friuli, nell'importante torneo inter-nazionale dedicato a quel grande al-lenatore che fu Nereo Rocco. Partecipa infatti al "Torneo delle Nazioni" che si svolge su diversi campi del Friuli, campi che molto probabilmente ho calcato anch'io in…..illo tempore!
La nazionale canadese e' stata sorteggiata nel rag-gruppamento che vede anche Israele, Slovenia ed Italia stessa.
E' volato in Italia per assistere al torneo anche Nick Caccavella, dirigente dei "nostri" Woodbridge SC che presentano la stella, di origini colombiane, Matteo Restrepo. "E' un '97 - mi dice Caccavella - e sara' seguito da un sacco di osservatori italiani a cominciare da Giovanni Lorini e Marco Ottolini e sono certo che verra' ingaggiato da qualche squadra europea".
A dire il vero nella rosa canadese c'e' gia' un giovane ingaggiato dal Brescia; Billy Bitihene in possesso di passaporto italiano.
Tra i giovani italo-canadesi della comitiva anche tale Marco Carducci di Calgary ma tesserato con i Vancouver Whitecaps.
Ai nostri ragazzi un gran "in bocca al lupo"…..

E veniamo al calcio "italiano d'Italia".
Fine settimana con diverse sorprese a cominciare dal pari interno del Milan col Bologna. Campanello d'allarme in casa rossonera, troppo Ibrahimovic-dipendente e che dopo la sconfitta patita contro la Fiorentina da la sensazione di "essere in riserva". Ma il fatto piu' sorprendente e' accaduto a Genova con i tifosi dei rossoblu locali, superincazzati con i loro giocatori, addirittura "ostaggio" in mezzo al campo, dopo la brutta figura contro il Siena.
Subito dopo i fattacci, come al solito, si sono levate altis-sime le proteste delle….autorita': "ostaggi di 100 banditi!" - "non si puo' continuare cosi', bisogna punirli !" - "altra pagina nera del calcio italiano per causa di un gruppo di facinorosi maleducati !".
Io oggi - se me lo permettete - vado un po' controcorrente e difendo gli ultras del grifone genoano : hanno ragione a chiedere che i giocatori liguri si spoglino delle gloriose casacche rossoblue che non sono degni di indossare ! va be'…forse lo hanno fatto in modo un po' troppo vistoso, ma la sostanza non cambia e mi sembra giusta la motivazione.
Quello che invece in questo calcio che ha salutato per l'ultima volta Pier Mario Morosini (il giovane centro-camisa del Livorno morto sul camo del escara), mi ha particolarmente colpito questa settimana e' la vicenda relative all'ex centrocampista del Cosenza Denis Bergamini.
Trapelano nuove verita' sulla sua morte: non fu suicidio ma delitto a sfondo sessuale. Il Bergamini in realta' fu evirato e mori' dissanguato! E' questa la tesi che emerge , secondo il giornale "Il Quotidiano della Calabria", dalla perizia redatta nel 1990 dal medico legale e che, sempre secondo il giornale, venne ignorata dai magistrate che all'epoca svolsero l'inchiesta sulla sua morte.
Il calciatore del Cosenza venne travolto da un camion lungo la statale jonica e, secondo la testimonianza della fidanzata, si suicido' facendosi investire dall'automezzo. Una tesi che adesso sta trovando una serie di smentite dale risultanze della nuova inchiesta volute dalla Procura di Castrovillari.
Il fatto che il calciatore sarebbe stato eviratoe che sarebbe morto per questo potrebbe far ipotizzare un movente legato ad una vendetta per questioni legate a fatti sessuali e ad una relazione sentimentale che Bergamini avrebbe pagato con la morte.
Amen

20 aprile 2012

Non vi parlo di Morosini, del giovane cen-trocampista dell'Udinese in prestito al Livorno deceduto durante la partita Pescara-Livorno.
Televisioni,radio e giornali sono letteral-mente "impazziti" e della triste storia del ragazzo bergamasco tutti san ormai tutto.
Voglio solo ritornare sull'intervista con-cessaci dalla ricercatrice-medico-oncologo Monica De Paoli lunedi' scorso in diretta a Soccer City Show.
E' interessante sottolineare come questo medico sia a meta' canadese e italiana: nata ad Hamilton da genitori friulani emigrati nella citta' dell'acciaio ha studiato laureandosi in Italia ma da sempre ha coltivato l'amore per il suo paese natale. "Mi considero canadese - dice con orgoglio.La mia lingua resta l'inglese e spero presto di poter lavorare a Toronto al Princess Margareth Hospital che in fatto di ricerche oncologiche e' all'avanguardia nel mondo".
Mi ha particolarmente colpito del suo intervento la durezza nel sottolineare il fattaccio dell'ambulanza bloccata da un auto dei vigili urbani che ostruiva l'entrata allo stadio.
"Al di la' dell'importanza o meno del pronto intervento dell'ambulanza - ha detto la dott.sa De Paoli - resta il sim-bolo di un paese ormai vicino alla piu' assoluta incivilta'! In paesi "civili" come il Canada, questo non sarebbe sicura-mente successo !".
A malincuore ma devo convenire con questo pensiero. E ne aggiungo altri relativi alla situazione politica del nostro bel Paese. E dei suoi massimi rappresentanti.
Penso all'ex Premier Berlusconi, al Presidente della Camera Gianfranco Fini ed allo scandalo della casa di Montecarlo, a Rutelli ed al suo amministratore Lusi con 13 o forse 20 milioni di Euro che spariscono nel nulla…..penso a Niky Vendola ed ai casini della sanita' in Puglia, a Formigoni ed alla giunta lombarda che perde pezzi ogni giorno, a Scajola che non si ricorda chi gli paga il mutuo, al recente "ministro-tecnico" Melanconico che non si ricorda chi gli pagava hotels e ferie da mille e una notte .Destra, Centro e Sinistra tutti insieme appassionatamente…..
L'ultimo scandalo in ordine di tempo riguarda la Lega e il Senateur Bossi…..con il "trota" e tutto il resto, diamanti e lingotti d'oro compresi. Ma proprio mentre mi accingo a scrivere questo pezzo ecco cosa scopro.Una dichiarazione del "solito" Mario Borghezio che rida' luce al carroccio con l'ultima delle sue "perle di saggezza".
"La mafia in Sicilia e la camorra in Campania sono sal-damente radicate nel territorio, nonostante i numerosissimi siciliani e campani onesti non c'è speranza. Fossi al posto del premier Monti - spiega - venderei la Sicilia agli Usa o a qualche pool di miliardari russi o americani. E se per esempio, come sembrava che si potesse fare nell'immediato dopo guerra, gli Stati Uniti volessero aggiungere una stellina alla loro bandiera, allora mollo volentieri la Sicilia, ma prima ancora la Campania, perché siamo di fronte a zone completamente improduttive. Sarebbe un po' alleg-gerita quella palla al piede che finché siamo tutti insieme appesantisce il nord".
Secondo l'eccentrico leghista la cessione della Sicilia potrebbe anche avere effetti positivi sui conti dello stato italiano. Che affare! Ma attenzione: la N'Drangheta non si sentirebbe "tagliata fuori?"
Chiudo con il calcio. Calciomercato. Con il "quiz" Del Piero.
E' sempre piu' probabile che sia lo stesso Del Piero che intenda chiudere la propria esperienza a Torino da mito, vincendo magari il suo ennesimo scudetto. Alessandro ha ancora tanta voglia di giocare ma a Vinovo sono attesi almeno un paio di innesti in attacco di cui uno da capogiro (il famoso top player); di conseguenza per Del Piero si ridurrebbe ulteriormente lo spazio vitale, soprattutto con un anno in più sulle spalle. C'è poi la posizione della società di corso Galileo Ferraris che rimane sempre la stessa. Pochi mesi fa il presidente Andrea Agnelli disse «E' l'ultimo anno di Del Piero giocatore qui da noi», e da allora non è mai arrivata un'apertura che spingesse nella direzione opposta da parte del presidente stesso o di Marotta.
L'ipotesi maggiormente accreditata sembrerebbe essere quella della Major League Soccer, il campionato di calcio a stelle e strisce. Alessandro Del Piero è considerato un vero e proprio idolo in America e in un paese in cui il basket, il baseball e il football americano la fanno da padrona sono pochi i calciatori che fanno perdere la testa, e Alex è uno di questi. Los Angeles la prima scelta, poi i New York Red Bulls e infine il Montreal. Ma qualcuno, questa settimana, ci ha sussurrato all'orecchio……"ci sono anche i Toronto FC "…….Ma ve lo immaginate?

13 aprile 2012

Questo Bar Sport mi sta un po' stretto: ho duemila cose da fare e sabato la mia piccola fara' la comunione. Sacerdoti e scuola sono piuttosto esigenti e ti tolgono letteralmente il respiro tra prove, controprove, celebrazioni e preparazioni varie. Aggiungeteci abbigliamenti vari con veli e veletti, pranzi con inviti e bomboniere, ed il piatto e' servito! Mi sembra quasi un matrimonio dove il "sacramento" diventa un accessorio e non la parte fondamentale della funzione.
Ma non voglio essere polemico: e' soltanto per dirvi che tempo ne ho proprio poco per pensare al calcio che - tra l'altro - questa settimana ti piazza nel bel mezzo un bel turno infrasettimanale che rischia di farti dire cose che potrebbero venire facilmente smentite subito dopo.
E allora mi limito solo ad alcune considerazioni sulla mia squadra del cuore, l'Udinese, e sul perche', nonostante tutto, non credo riuscira' a conquistare l'ambito terzo posto che apre le porte alla Champions League .
Avrete sicuramente presente la scena del film di Fantozzi, in cui il mitico ragioniere e l'inseparable Filini sono invitati a una cena di gala, tra tutti quei ricchi che sapevano come stare in società. Rapportate la piccola Udinese a Fantozzi, provate a immaginare quando cerca di mangiare le quaglie Novara e Siena che guizzano via, e capirete che, forse, non è proprio sbagliato parlare di miracolo pensando a dove si è.
Lazio, Napoli, Udinese, Roma, Inter: cinque invitati a tavola per un solo posto che conta, quello per il terzo posto che vale la Champions e tanti milioni. Con delle differenze non da poco. Seppur indebitate con un fairplay (finanziario) degno di Pasquale Bruno, la Lazio con 500 mila spettatori complessivi annui ottiene 7 milioni di incasso. Il Napoli con 780 mila persone al San Paolo raccimola 12 milioni. L'Inter ha un milione di spettatori a stagione, che le fanno guadagnare 8 milioni. La Roma 650 mila tifosi e sempre 8 milioni. L'Udinese 300 mila spettatori e 2 milioni.
Sottolineiamo che gli incassi dagli stadi sono solo il 10% degli introiti generali. Perché il grosso arriva dagli sponsor: all'Inter portano 90 milioni, al Napoli 80, alla Lazio nulla dalle maglie, ma 35 da varie società che hanno legato il loro nome al club, 25 milioni alla Roma e 15 milioni all'Udinese. Dai diritti tv l'Inter ricava 70 milioni, La Roma 58, il Napoli 52, la Lazio 46, i bianconeri 34.
Il divario è evidente: la cena dei ricchi salva l'Udinese solo per le plusvalenze: nessun club come quello friulano riesce a ottenere un attivo di 58 milioni.
Le concorrenti per l'Europa, salvo Napoli (+15 milioni) e Lazio (+12), sono un disastro, tanto che se passa la normativa di Platini non potrebbero nemmeno iscriversi alle coppe: ma ci riusciranno, non temete.
L'Udinese con i suoi 75 milioni complessivi di introiti può poco, al massimo vestire un frac stretto e gustarsi le quaglie. Poi, se arriva a essere ospitata in Europa League, è già un successo. Se fosse Champions siamo certi che le quaglie andrebbero indigeste a molti.
Chiudo invitandovi come sempre a sintonizzarvi su radio CHIN al lunedi' sera per il mio "Soccer City Show". Lunedi' scorso abbiam ospitato il 14enne talento locale Mikey Matic, papa' serbo e mamma abruzzese, che ci ha raccontato la sua esperienza europea.
Ha voluto parlarci in italiano "cosi' i nonni saranno contenti" - ci ha detto. Inutile aggiungere che , nonostante la Pasqua il giovin calciatore del Sigma Academy- ha fatto un bel regalo di Natale agli ottuagenari genitori di mamma.
L'intervista puo' essere riascoltata su Facebook a Soccer City Show. Mandi Mandi

6 APRILE 2012

L'editore mi chiede di anticipare i tempi per la Pasqua e cosi' eccomi qui, in una piovosa domenica mattina, domenica delle Palme, in cucina con il portatile davanti alla tv che trasmette un inutile Roma-Novara.
Il computer e la tecnologia moderna ti pemettono di dividere lo schermo del computer in due parti cosi' che mi ritrovo a scrivere questo pezzo sulla sinistra ed a leggere i commenti degli amici di facebook sulla destra. Aggiungete poi che la televisione davanti a me trasmette la partita di cui sopra e mi sto bevendo la prima tazza di caffe' quotidiana: insomma sto facendo quattro cose allo stesso tempo!!!! E mi piacciono tutte: scrivere, leggere, il calcio ed il caffe'! Ed anche la pioggerella che ticchettia sul tavolo del patio dietro casa….
E mi divertono sopratutto i commenti degli amici sportivi che piovono su facebook!
Mi diverte leggere Vito Caressa: "Devo riconoscere che Kjaer e' proprio na sega. Come puo' giocare in serie A...." oppure Filippo Di Diano che fa riferimento a Ca-tania-Milan di ieri,sabato : "bastaaaaaaaaaaaaa-aaaaaaaaaaa se vogliono aiutare la Juve a mantenere la speranza di poter competere col Milan ai vertici della classifica non permettano a un Marotta qualsiasi di fare delle affermazioni bislacche secondo cui i calci di rigore non dati ai bianconeri sono un residuo di calciopoli. Il pattegiamento li ha salvati dalla radiazione . Ora da imbroglioni vogliono passare per vittime, aveva ragione Moratti , avete condizionato il calcio italiano con gli imbrogli all'erta questi vorrebbero ricominciare a fare quello che sanno fare meglio , imbrogliare".
Ma pronta arriva la risposta di Peppino Fazio :" stia tranquillo signor Filippo, non é possibile che solo i tifosi juventini debbano essere dei perdenti e ``faziosi`` come dice lei.Galliani e Moratti hanno in mano quel mestolo che sanno come girare nel pentolone. Siamo stanchi di passare per perdenti, ladri, gente che si lamenta con gli arbitri quando lo fanno tutti. La verità gliela dico io. Tornando la Juve ,vi é tornata la paura, quella maledetta paura di vedere la Juve vincere.Su Bhea ,starei attento a dare delle definizioni banali, veda che quel signor ne sa di cose, ecco perché non lo invitano mai nei vari pro-grammi ,della Rai ,Mediaset, controllate dal ``padrone``. Domani probabilmente che la Juve non vinca,ci può stare con una signora squadra come il Napoli. La saluto e buona Domenica delle Palme!!".
Ed e' anche l'augurio che faccio a tutti voi che mi leggete: pace e serenita'!
Fra un paio d'ore andro' a messa e Padre Mose' Gasparini parroco a San Fidelis mi donera' il ramoscello d'ulivo. Penso alla storia e mi sento particolarmente….buono.
In questo giorno la Chiesa ricorda il trionfale ingresso di Gesu' a Gerusalemme in sella ad un asino, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma.
La folla, radunata dalle voci del suo arrivo , stese a terra i mantelli mentre altri tagliavano rami dagli alberi di ulivo e agitandoli festosamente gli rendevano onore.
Vi immaginate la scena "trasportata" ai nostri giorni ???
Oggigiorno per essere "osannati" bisogna capire quanti dollari uno abbia in tasca o sia riuscito a ….fregare!!!
Eh va be'…..cambiamo argomento altrimenti la predi-sposizione d'animo mattutina va a farsi benedire!
Ieri sera il Canada,la nazionale di calcio, non ce l'ha fatta ed e' stata battuta dal Messico e quindi deve dare l'addio alla fase finale dei prossimi mondiali. Peccato !
1-3 ma ha giocato per diverso tempo con un uomo in meno.
Sono passati ben 26 anni dall'ultima apparizione della nostra nazionale ad una fase finale: era il 1986 e si era proprio in Messico.
Lavoravo allora per il Canale 47 e con il collega della RAI Mario Mattioli trasmettemmo tutte le gare di quel mondiale. A lui la telecronaca delle partite piu' im-portanti, al sottoscritto quelle meno significative e dunque tutte e tre quelle giocate dal Canada: con la Francia (0-1) a Leon, con l'Ungheria (0-2) a Irapuato e con l'URSS (0-2) sempre ad Irapuato.In questa gara segnarono Oleg Blockhin,poi pallone d'oro, e Zavarov che approdo' alla Juventus. Nel Canada c'erano il ter-zinone friulano di Vancouver Lenarduzzi, il portiere Lettieri di Montreal ed il "panchinaro" De Luca.
Ieri non ce n'era nessuno !!!
Buona Pasqua a tutti !

 

23 marzo 2012

Dopo anni di silenzio e lontananza, grazie a Carlo Del Monte, l'ex allenatore della Toronto Italia nella National Soccer League ma sopratutto degli Hamilton Steelers dell'allora Canadian Soccer League, ritrovo Mario Di Bartolomeo, vulcanico ex presidente proprio degli Steelers e noto uomo d'affari della citta' dell'acciaio. Lo ospito ai microfoni di radio CHIN perche' solo due settimane fa e' stato "indotto" (ma che verbo e'?....tanto cacofonico…) nella Soccer Hall of Fame locale. E' il primo italo-canadese della storia ad assurgere a tale ruolo e credo,onestamente, se lo meriti veramente. Son pochi quelli che come lui han dato tutto per il calcio !
Accanto ai tanti successi, alle esaltanti vittorie, alle tournee' indimenticabili di squadre italiane (buon ultima la "mia" Udinese), di Mario Di Bartolomeo ho fisso nella mente un ricordo che risale ad una domenica di luglio del 1991. Lo stadio e' il Centennial di Etobicoke e si affrontano proprio gli Steelers ed i Toronto Blizzards.
Nelle file della squadra torontina gioca Justin Fashanu, atleta di colore acquistato proprio dagli Steelers. Sugli spalti anche Mario Di Bartolomeo in qualita' di presidente dei gialloneri di Hamilton. Ad un certo punto l'arbitro espelle Fashanu e dagli spalti si levano, udibilissimi a tutti, pesanti insulti razziali nei suoi confronti, al punto che il giocatore anziche' imboccare gli spogliatoi cerca di salire in tribuna per farsi giustizia. Fashanu viene fermato dai dirigenti dei Blizzard mentre il "protagonista" delle invettive e' proprio Mario Di Bartolomeo. Sono insulti a sfondo razziale, ma non per il colore della pelle del calciatore, bensi' per le sue tendenze sessuali. Justin Fashanu era dichiaratamente omosessuale !
La mattina del 3 maggio del 1998, sette anni piu' tardi, il corpo di Fashanu venne trovato , impiccato, in un garage della natia Londra in Inghilterra. Questo fatto e la storia di questo atleta mi impressionarono molto allora e questi ricordi albergano ancora, indelebili, nei meandri della mia anima.
La storia di Fashanu ha per molti versi un fascino del tutto particolare.
Fece il suo debutto nel calcio professionistico con il Norwich nel '79, e successivamente divenne il primo giocatore di colore britannico da un milione di sterline, quando venne trasferito al Nottingham Forrest del famoso allenatore Brian Clough. Ad un certo punto pero' la sua carriera si fermò bruscamente .Clough, a quanto pare, era disturbato dalle voci delle visite a "bar e locali notturni per gay" tanto che lo chiamò "un fottuto finocchio". Nel 1990, mentre era agli Steelers di Hamilton Fashanu divenne il primo giocatore professionista a dichiararsi pubblicamente gay. La decisione fu accolta con ostilità da tutti. Le reazioni omofobiche ebbero un effetto devastante su Fashanu, che confessò di sentirsi "solo e disperato".Nel 1998 un diciassettenne del Maryland dichiarò alla polizia che si era svegliato nel letto di Justin Fashanu, dopo una serata passata a bere alcolici e fumare marijuana assieme, accusandolo di averlo narcotizzato per poterlo violentare mentre era incosciente.Il ragazzo ammise però anche di essere andato di sua spontanea volontà a casa di Fashanu.
Infine, la mattina del 3 maggio '98 la tragica fine.
Nel suo biglietto d'addio affermò che sentiva che sarebbe stato ingiustamente giudicato colpevole per le accuse di aver abusato del ragazzo, aggiungendo: « Sperò che il Gesù che amo mi accolga: troverò la pace, infine. »
Desidero dichiarare che non ho mai e poi mai stuprato quel giovane. Sì, abbiamo avuto un rapporto basato sul consenso reciproco, dopodiché la mattina lui mi ha chiesto denaro. Quando io ho risposto "no", mi ha detto: "Aspetta e vedrai". »Non è comunque dato sapere la verità sull'accaduto, sia perché gli esami tossicologici indispensabili per verificare o confutare l'accusa di avere narcotizzato il giovane,non furono mai eseguiti dagli inquirenti, sia perché la morte dell'imputato ha posto fine al processo contro di lui. A quanto risultò da un'inchiesta inglese del 1998, la polizia del Maryland aveva lasciato cadere le accuse per mancanza di prove.
Peraltro, nel 1998 nel Maryland era ancora in vigore una legge "anti- sodomia" (successivamente dichiarata incostituzionale) che dichiarava punibile col carcere anche il rapporto orale, non solo fra persone dello stesso sesso, ma perfino tra marito e moglie, ed anche in assenza di stupro..

16 marzo 2012

Ormai sono vecchio. No,non sono i soliti dolori alla schiena che ti svegliano al mattino o lo scricchiolio ai ginocchi che compaiono in serata ma la "quotidianita" della vita che conduci. Me ne accorgo subito, sin dal mattino, quando alle 5.45 faccio il primo stop giornaliero per il "caffe' e sigaretta" a Rustic Bakery, 500 metri da casa. E gia' trovo i primi "compagni di viaggio" in permanente stato di servizio: Tony "the big kid", Billy "il somalo di Torino", Vittorio "gentleman laziale" e mille altri che con il passare delle ore si "trasformano" nei vari Rico Assogna "Pescara nel mio cuore!" (a proposito….buon compleanno!!!), Claudio Zanon "il gigante buono", Filippo da Caserta "la montagna umana", Joe Abramo "The King" e via dicendo….Per tutti il sorriso - ma si fa per dire -e sopratutto il buon caffe' di Sammy Celebre, uno "dei tre dell'Ave Maria" ( gli altri due sono il fratello Danny e la sorella Mirella che gestiscono il locale).
Mi accorgo che sto invecchiando perche' sempre piu' spesso agli abituali commenti sul tempo, sul prezzo della benzina o sulla vittoria della Juventus si sostituiscono i commenti sui necrologi del giorno. Stamattina compare quello dedicato a Tony Silipo ( della cui dipartite sicuramente Sergio e Giovanna, gli editori, ne parleranno ampiamente in altra parte del giornale). Cristo - dico - ma come si fa a morire a soli 54 anni? Ma poi penso che solo la settimana scorsa se ne era andato Gary Zentil che di anni ne aveva altrettanti. E prima di lui, cosi' alla rinfusa, l'agente dell'OPP Zorzitta che ne aveva 51 e tanti altri come il 20enne freddato tragicamente durante una battuta di caccia e di cui non menziono il nome per il grande affetto e compassione che mi lega alla famiglia. Di fronte a queste tragedie quotidiane io - e noi tutti - come reagiamo? Continuando a parlare di Beckham e del Milan, del peso di Ford o della Costa Concordia, dello sciopero dei dipendenti dell'Air Canada o della nuova Fiat 500.
Ma rimane nel cuore di ogni uomo l'ultimo interrogative: "Questa morte finale e' il grande imbroglio, una fregatura della natura o l'ultimo passaggio verso una rinascita definitive?"
Fra qualche settimana sara' Pasqua, fra qualche settimana la mia bimba ricevera' la prima comunione. Fatemi "credere" che la morte sia il passaggio verso una vita eterna in cui l'amore di sè e degli altri sarà pieno !
Ed ora SPORT come si conviene ad un "buon" Bar Sport.
Ma la morte, purtroppo, e' ancora li'.
Accendo la TV e vedo in diretta quella del giovane torontino, figlio di emigrati croati, Nick Zoricic, campioncino di sci che durante una prova della Coppa del Mondo di Freestyle in Svizzera,a soli 29 anni, cade dopo l'ultimo salto, finendo contro le reti di protezione. Inutili i tentativi di rianimazione: e la morte sopravviene a causa di un grave trauma cranico.
Ma forse, mi dico, questa fine si sarebbe potuto evitarla, cacciarla, spostarla, rinviarla.
Ad uccidere Zoricic, come prima era accaduto anche a Simoncelli, siamo noi tutti che non sappiamo dire basta all'esasperazione dello sport-spettacolo applicata da quelli che ci mangiano: sponsors, procuratori, maneggioni di ogni sorta.
Come dentro a un Colosseo, vogliamo sempre di più, vogliamo il sangue per poi accorgerci che quando il sangue scorre davvero fa orrore. Non ci fossimo noi "utenti" che paghiamo stadi e televisioni, noi che cantiamo gesta, non ci fossimo noi gli avvoltoi non avrebbero cibo.
E' la spettacolarizzazione della vita con limiti sempre più alti. L'importante è correre più veloci degli altri, più veloci di se stessi. Sfruttati e indeboliti dalla stanchezza, ogni tanto gli Zoricic o i Simoncelli del mondo, crollano. Li piangiamo per qualche giorno, promettiamo di non dimenticarli mai e dopo un po' torniamo a pretendere spettacolo. Gli sfruttatori, quelli che cacciano il grano, aspettano nell'ombra che l'emozione passi e poi tornano a imbonire le folle e a cavalcare l'onda. E noi appassionati abbocchiamo sempre, flebilmente convinti che un tributo di morte sia inevitabile. Un pensiero di comodo, invece, orribile nel suo tentativo di assoluzione.
La morte nello sport è angosciosa, ed è ora di capire che in molti casi si sarebbe potuta evitare, altro che fatalità.
Mandi,mandi…e' primavera, tempo di resurrezione !

9 marzo 2012

Dominic Caputo, titolare della rivendita di dischi (e affini…) Melodia Records, sbotta: "per vent'anni avro' venduto si e no tre-quattro CD di Lucio Dalla all'anno; dopo la sua morte le scorte sono andate esaurite in tre giorni ! Ma fino a ieri dov'erano tutti questi fans?". Eh si, caro Domenico, e' il solito refrain della vita che ti rivaluta quando non ci sei piu' !
Penso ai tanti tifosi di Juventus, Inter e Barcellona: cosa pensano adesso di un ex idolo, mercenario quanto si voglia, denigrato nei giorni dell'addio ma che continua a rivalutarsi giorno dopo giorno?
Sto parlando di Zlatan Ibrahimovic dopo averlo visto segnare tre reti al Palermo al suo rientro dopo le tre giornate di squalifica per i suoi comportamenti poco ortodossi con compagni di gioco.
Allegri, suo allenatore al Milan, invoca per lui il "Pallone d'oro" e mi trova in perfetta sintonia di pensiero. Col Palermo ha centrato la sua seconda tripletta italiana. La precedente era datata 17 aprile 2005, Juventus-Lecce 5-2.
Per lo svedese, che vince - " ininterrottamente " lo scudetto sul campo dalla stagione 2003/04 (quando vestiva la maglia dell'Ajax), è la dodicesima rete personale al Palermo, di gran lunga squadra più battuta da quando gioca in Italia.
Sono straordinarie le sue medie-gol: in serie A: bra è salito a 112 gol in 207 gare, con 16.677 minuti in campo, alla media di una rete ogni 148'. Con club italiani in gare ufficiali si colloca a 138 gol in 278 partite per un totale di 22.351 minuti in campo, alla media di un gol ogni 161'. Mostruose sono le medie da quando gioca nel Milan: 46 reti in 69 partite, 5.772 minuti in campo con media di un gol ogni 125'. Nella stagione 2011/12 Ibra ha fatto addirittura 25 gol in 28 partite, restando in campo 2380' e segnando alla media di una rete ogni 95'.
Credo, e mi perdonino i tanti tifosi juventini, che sia destinato a far suo anche questo scudetto 2011/2012.
Ed a proposito di rimpianti, ne ha lasciato piu' di qualcuno, al di la degli affetti famigliari, Antonio Iannetta, uno degli ultimi superstiti della strage di Marcinelle, spentosi recentemente qui a Toronto.
Iannetta era probabilmente l'unico che sapeva davvero com'era andata quella mattina del tragico 8 agosto 1956.
Nato a Bojano 88 anni fa, come tanti molisani Iannetta aveva cercato fortuna in Belgio. Gli fu affidato un compito delicato: occuparsi dell'ingabbiamento del carbone negli ascensori della miniera.
L'8 agosto '56 scampò fortunosamente alla tragedia. Con lui, si salvarono solo altri dodici minatori, mentre gli altri 262 morirono.
Scese alle 7 nella cache insieme al collega Gaston Vaussort, belga. Dopo mezz'ora, un carrello rimase incastrato ma l'ascensore partì, tranciando le condutture dell'olio, i tubi dell'aria compressa e i cavi dell'alta tensione.
Nella fuga, Iannetta fu più scaltro e fortunato del collega, imboccando l'uscita giusta. Risalito in superficie, diede l'allarme.
Appena tre mesi dopo Iannetta se ne venne qui in Canada, portando con sè i segreti di quella giornata. Nei vari processi, chiamato a testimoniare, cambiò più versioni del racconto. Una di queste fece scalpore: quando raccontò al figlio di una delle vittime che gli era stato chiesto da un ingegnere di provocare un piccolo incidente, in modo da convincere l'amministrazione a chiudere la miniera. Purtroppo non fu un piccolo incidente, ma molto di più.
In seguito si sono accavallate voci sulla sua "fuga in Canada": una, insistente, lo voleva beneficiario di una casa in regalo ed anche di un buon assegno mensile, oltre che favorito da un intervento diplomatico nella sua richiesta di scappare via.
Negli ultimi anni della sua vita, l'Alzheimer gli aveva definitivamente annebbiato i ricordi. Mestamente "Mandi a duc.!"

2 marzo 2012

Sono amareggiato. Scrivo subito dopo "Soccer City" Show a Radio Chin. E' lunedi' sera ed ho appena finito la trasmissione imperniata sul derby d'Italia Milan-Juventus e sopratutto sulle violente polemiche legate all'arbitraggio di Tagliavento.
Il tempo del tragitto dalla stazione radio a casa - poco piu' di 12 chilometri - e ricevo tre-telefonate-tre di amici carissimi, Filippo Di Diano, Ezio Colle e Sammy Fiorini che all'unisono mi accusano di aver fatto una trasmissione faziosa anti-Milan. Qualcuno, il buon Filippo, va oltre accusandomi di juventinita' malcelata e "moggite cronica".
Mi difendo. L'intenzione era di mandare un doppio mes-saggio che avrebbe dovuto rispecchiare la mia opinione: 1) la buona fede dell'arbitro anche negli errori e 2) nessun complotto ma tanta incivilta' in quel costume tutto italiano di lamentarsi, distorcere le verita' pro-domo propria, creare tensioni. Il tutto condito sempre da vol-garita' che, purtroppo, mi sembrano il marchio "doc" dell'Italia contemporanea (Festival di Sanremo docet !).
Per questo avevo invitato : 1) un ex arbitro come Luca Marelli da Como (super partes), 2) l'ex stella della NASL Carmine Marcantonio che da sempre mi e' sembrato opinionista pacato e convinto ,3) un collega a supporto come Maurizio Becci di fede fiorentina.
La RAI mi aveva offerto contributi neutrali (commento alla gara in cui si sottolineava principalmente l'errore dell'arbitro e degli assistenti) o di parte e nella fattispecie Berlusconi (Milan), Buffon (Juventus) e Nicchi (presidente degli arbitri).
Per dare "colore" alla trasmissione e stigmatizzare la volgarita' italiana e del calcio italiana ho poi preso lo spezzone di Sky in cui battibeccavano Boban (ex stella rossonera ed ora opinionista tv) e Conte (allenatore della Juventus) e sopratutto - grazie a youtube, la telecronaca "demenziale" di Carlo Pellegatti, cronista Mediaset Premium da sempre legato ai colori rossoneri e non a caso voce "scelta" per la "telecronaca tifosa" del Milan. Una tendenza questa (le telecronache tifose….) che in Italia va molto di moda perche' e' praticamente di tutte le squadre, dalla Serie A ai dilettanti.
L'unico rammarico non esser riuscito a dare il giusto spazio ai tifosi al telefono ed aver optato per il solo Peppino Fazio, tifoso juventino, che era in linea da Montreal…
Ai tifosi che hanno invano atteso in linea vanno le mie scuse piu' sentite (cerchero' di apportare cambiamenti nelle prossime puntate) , per il resto ribadisco il "Canciani-pensiero" : " Il calcio scatena passioni roventi ma non sono abbastanza per giustificare l'attenzione mediatica e le reazioni dei media italiani. Il calcio in Inghilterra, per esempio, e' sempre stato ben piu' rovente. Ma la partita dura 90 minuti e non 5 e piu' giorni.Ci si misura sul campo e basta, non prima ne' dopo attraverso i media.La partita e' stata falsata per tutte e due le squadre, forse piu' per il Milan che per la Juve, ma in un contesto globale - tutto il campionato - non vi e' assolutamente parte lesa.Ed e' inutile parlare di calciopoli, moggiopoli e simili.Si dovrebbe solo dire che c'e' stato un Milan che ha tenuto sotto scacco la Juventus per 70 minuti ma che non e' stata capace di tenere il risultato fino alla fine e che Conte ha fondamentalmente sbagliato non solo la formazione iniziale ma tutto l'approccio alla gara. E - dulcis in fundo - dopo lo scontro di bande per 90 minuti, la "tentata" rissa tra Chiellini e Ambrosini, gli insulti tra Conte e Galliani, prima e dopo, tra Boban e lo stesso Conte via tv, e gli insulti del "giornalista" Pellegatti a Conte, conta poco essere iI primi e secondi della classe, in quanto a etica sportiva e sociale entrambe le societa' dovrebbero ripassare a scuola".
Fossi la lega o la FIGC toglierei un punto a testa…..ma so che e' solo utopia…..

24 febbraio 2012

La piu' "simpatica" della settimana nasce da un colloquio amichevole che precede Soccer City del lunedi' sera a radio Chin con il "mitico" Pietro Felicetti.
Ma la tua Inter che deve fare per rialzarsi ? Ranieri dovete buttarlo a mare ?
"L'Inter deve fare una nuova manovra - mi dice Felicetti. E allora prendete il coman-dante Schettino ! - concludo io ."
Certo e' che peggio di cosi' i nerazzurri non possono proprio andare.
La crisi dell'Inter è palese. Il presidente Massimo Moratti lo sa e l'altra sera - sul finire del primo tempo con la sua squadra in svantaggio per due reti a zero nella sfida contro il Bologna - ha lasciato lo stadio avvilito e arrabbiato, sottraendosi a telecamere e occhi indiscreti. Moratti resta in silenzio consapevole che gli sbocchi sono pochi e le alternative a Ranieri quasi nulle: per "sfangare" bisogna stringere i denti e ritrovare uno straccio di orgoglio. L'Inter, per superare l'onda anomala che la sta investendo, deve ricompattarsi e scendere nelle trincee per respingere il fuoco nemico e contenere i danni. Fuori dalla coppa Italia, un punto in cinque partite, una difesa che fa acqua da tutte le parti, la Champions a meta' settimana. Mentre scrivo non so come finira' a Marsiglia, so solo che l'Inter non può e non deve scivolare in malo modo: ma, se la bandiera nerazzurra dovesse essere ammainata in terra fran-cese, Moratti potrebbe decidere di giocare la carta della soluzione interna con Figo e Baresi. Oppure tamponare con Zenga, tanto caro alla tifoseria.

Belle notizie questa setti-mana giungono invece da Montreal dove Matteo Ferrari, ex difensore di Inter,Parma, Roma e della nazionale azzurra, ha deciso di intraprendere l'av-ventura della Major Soccer League con la squadra di Joey Saputo, il Montreal Impact.. Scaduto il contratto con i turchi del Besiktas - formazione nella quale ha militato dal 2009 allo scorso giugno - , il difensore si allenava da qualche mese col Monza, ma nelle ultime ore ha sciolto le riserve su dove proseguire la propria carriera agonistica ed ha deciso di accettare l'offerta proveniente dal Montreal Impact.Qui fara' coppia con un altro ex interista: Nelson Rivas.

Cambio argomento. Sanremo e' finalmente finito. In tutto avro' visto si e no un paio d'ore ma molti servizi video da internet. E letto tonnellate di articoli. Il piu' sensato un'intervista a Franco Califano che rispecchia anche il mio pensiero. Vi propongo le sue considerazioni - sintetizzando - perche' quelle che piu' si avvicinano al mio pensiero: " Sanremo e' finito ma poi ricomincera' perche' questa porcheria e' senza tempo. Il nulla assoluto. Senza arte ne parte. Sa da cosa nascono le famose pause di Celentano? Dall'auricolare. Recita parole scritte da altri e quindi e' costretto a fermarsi, ascoltare I suggerimenti della regia e poi a ripartire. Lunga pausa e lungo discorso. Morandi a 70 anni e' patetico e I giovani gli ridono dietro".
Dulcis in fundo un saluto particolare ad un amico incredibile: c'e' sempre quando ho bisogno di lui. Anzi due. Claudio Zanon da Morsano al Tagliamento e Bob "The Sponge" canado-americano con la passione del rodeo. Sono coetanei. Dalla risata fragorosa e comunicativa il primo, taciturno ed innamorato del Jack Daniels il secondo.Sanno fare tutto - o almeno sanno fare esattamente quello che io non so proprio fare: dal cambiare le ruote, ad aggiustare le cinghie di un garage, dal perforarmi un mobile "impossibile" allo sciegliere il playwood (ma si dice cosi?) giusto….
Cosa farei senza di voi, amici delle mie serate vuote a Rustic bakery?
Mandi a duc !

17 febbraio 2012

E' martedi' 14 febbraio: San Valentino ! La festa degli innamorati. Apro la "posta elettronica" e sono inondato da messaggi e messaggini : per gli innamorati, per chi vi vuol bene, per chi e' solo, per chi e' stato lasciato, per chi spera, ecc.ecc. Rose, baci, peluche, tramonti, abbracci a…piu' non posso!!! Poi ne trovo uno che mi pare il piu' sincero e che fotografa - duramente - la realta' della …nostra vita quotidiana. O almeno quella di noi ultracin…????? (lascio a voi l'eta'…). Permettete che ve lo propongo (anche se potrebbe apparire un po' volgare?) perche' son certo che -in fondo al cuore -rispecchia il pensiero della maggioranza…..
" Al limite, scopiamo ! Se non hai fantasia che per quello, puo' anche andar bene. E' un classico, d'accordo, ma almeno siamo sicuri di non sbagliare regalo. Ma ti prego, se non vuoi che questo sia l'ultimo San Valentino passato insieme, non comprare NULLA in un centro commerciale. Non cioccolatini rossi a forma di cuore, ne' baci ne' orsetti, ne' ciondoli. Nulla che sia passato tra le mani di un Ufficio Marketing. Nulla che abbia l'etichetta del prezzo gia' pronta da staccare, altrimenti sara' la tua testa che stacchero'. Se non sai scrivermi un biglietto di testa tua, cantarmi una canzone, farmi un disegno con i pastelli a cera, al limite…scopiamo. Ma se mi dedichi "I'll always love you" su youtube, ti lascio prima che finisca il video. Se scarichi da internet una foto col tramonto, scarico io te, prima che il sole cali. Dammi frasi grondanti di sangue, ma non presentarmi parole usate, colanti di miele. Oppure, se null'altro ti riesce, a San Valentino un po' di silenzio va bene. E al limite, scopiamo…"
E per rimanere in tema o quasi vi passo quanto pubblica il giornale Il Mattino di Napoli proprio questa mattina: "Nella periferia di Napoli arriva il Love Parking, un parcheggio dove le coppiette potranno appartarsi con tranquillità nella privacy di appositi box. L'iniziativa parte dalla Municipalità Barra, San Giovanni, Ponticelli, dove è stata approvata la proposta di Patrizio Gragnano, consigliere Sel. Le linee guida del progetto, affidano alla Napoli Park la gestione di un parcheggio su un'area di suolo pubblico all'interno della sesta municipalità, probabilmente zone di recupero urbano da allestire con costi minimi e impatto zero per l'ambiente. La privacy sarà garantita da box, probabilmente dotati di pannelli divisori ed il parcheggio funzionerà come un qualsiasi altro parking con il ticket e la guardinia nelle fasce orarie di aperture".
Chiudo con il calcio, altrimenti che Bar Sport sarebbe? Massimo Moratti,il presidente dell'Inter, ha gridato "pezzo di m…." all'arbitro Russo di Nola durante Inter-Novara 0-1. Tutte le televisioni lo hanno ripreso e ci hanno spiegato nei minimi dettagli il ….labiale….
Per Moratti il campionato e' proprio una via crucis e la sconfitta di domenica scorsa apre ufficialmente la crisi e forse un altro capitolo dei rapporti tra tecnico, società e tifosi. Per i nerazzurri è il terzo ko in quattro partite. Emiliano Mondonico, il tecnico del Novara rinato let-teralmente a nuova vita dopo aver debellato un tumore, ha detto: «Abbiamo vinto il festival di Sanremo. Difesa e contropiede, il più debole ha vinto col più forte. Solo nel calcio accade questo. Anche a me da tecnico piace vedere il Barcellona che attacca sempre, ma il Novara dal punto di vista tattico è stato incredibile, non parlate di catenaccio.
Quindi ha rivelato: «Il Novara mi ha fatto un grande regalo nel chiamarmi non mi ha chiesto: lei come sta? Ma mi ha detto: abbiamo pensato a lei riportandomi in panchina in A».
In margine alcune considerazioni finali di ….casa nostra. Buon per il Club Peppino Prisco che ha tenuto la festa di San Valentino in anticipo (sabato scorso…) alla Riviera Park di Danni Boni ; altrimenti pensa che facce tristi ed imbronciate !!! Auguri al supertifoso nerazzurro, l'avv. Ken Cancellara che alle delusioni interiste deve aggiungerci le gioie della gentil consorte, supertifosa juventina!!!
Ed un sursum corda finale per Frank Imeneo, altro dirigente del Club nerazzurro, sperando che le case che costruisce questo prodotto emergente della comunita' Sannicolese (San Nicola da Crissa - Calabria), non siano come quella costruita da Moratti & co.
Ma dai, felici, e' San Valentino !!!! Mandi mandi

10 febbraio 2012


Sabato scorso ho cenato a Woodbridge: era tanto tempo che non "assaggiavo" i ristoranti di casa nostra ! Vado a trovare Luca Tedesco, ex giocatore di Reggio, interista come pochi e comunque fino conoscitore di calcio. Un giovane che mi e' sempre piaciuto per la sua pacatezza nel chiacchierare, anche e sopratutto del pallone e del calcio, materie che invece "implicano" passione, partecipazionee quindi gestualita', cambi di tonalita' di voce ed espressioni da…mimi provetti.
Lavora presso "That's Italian Ristorante" su Tall Grass, a Pine Valley e la 7 tanto per intenderci : conduzione familiare (papa' Mario Lombardo, figlio Joe, cuoco Saverio Persichilli ed il "rientrante" Franco Luccisano dopo le esperienze calabresi - vedi Ontario Place a Gioiosa e poi in Emilia a Porretta Terme - ), cibo semplice ma buono,prezzi ragionevoli (e di questi tempi non e' cosa da poco…), ma sopratutto una pizza che, chissa' perche', ricorda la famosa Regina Pizzeria di College Street di tempi non troppo lontani….Bravi !!!
Come di consueto dopo una bel piatto di linguine alla pescatora finisco per parlare di calcio e dell'Inter ma, sorpresa delle sorprese lo faccio solo di sfuggita con Luca e molto piu' approfonditamente con Tony Da Silva, "general contractor" portoghese, supertifoso del Porto ma anche "malato" di calcio italiano. "Non perdo una partita che e' una - mi dice - ed ho fatto anch'io l'abbonamento a Rai International proprio per questo!". Come fiume in piena mi spiega per filo e per segno perche' l'Inter andra' in Champions nonostante l'inizio difficile: " I nerazzurri hanno fatto un grande acquisto con Fredy Guarin del Porto.(foto)
E' veramente un grande; un grande centrocampista.Nelle squadre in cui ha giocato ha vinto sempre - aggiunge Tony- ,prima nel Boca, ma so-prattutto nel Porto, dove nel giro di tre anni e mezzo ha portato a casa ben nove trofei tra titoli nazionali e Coppe. Guarin - continua Tony - e' giocatore di una certa forza, un guerriero del campo, uno che lotta fino in fondo. La sua grande qualità è l'istinto di non mollare mai e lottare sempre. Poi cerca anche di fare giocate tecniche che possano servire alla squadra. Non vi deludera'!".
Il giorno dopo l'Inter ne becca quattro a Roma….Ah i misteri del football!!!!
Chiudo parlando di allenatori. Non per esaltare nomi nuovi ma soltanto per riflettere su due nocchieri non certo di primo pelo che stanno attraversando momenti comunque importanti della loro carriera.
Il vero top del 2011 e di questo avvio di 2012 è il boemo Zdenek Zeman, contro ogni previsione e contro ogni scommessa. Mai avremmo creduto in un Pescara così bello, ambizioso e vincente. Con i giovani Zeman si esalta; questa volta, sistemando anche la fase difensiva, sta riscattando in un solo colpo tutte le delusioni rimediate negli ultimi anni tra Serie A, serie B, Lega Pro ed estero. Immobile ed Insigne non sono sue scoperte, ma due sue creature. Per come gioca, il Pescara merita la serie A. Sarebbe bello rivedere tra i grandi anche il boemo che, per chi lo conosce, è anche molto più simpatico di quanto vorrebbe far credere. Insomma, giù la maschera ed avanti con il progetto.
L'altro,- ma in questo caso c'è poco di positive da dire - e'. Claudio Ranieri, uomo derby, che ha smarrito la sua squadra nella notte più bella per l'Inter: quella di San Siro contro il Milan. Sarebbe dovuta essere la vittoria del rilancio, invece, è stata la notte degli addii: allo scudetto, sicuramente, ed alla Champions, se continua di questo passo. 1 punto nelle ultime 3 partite, 9 gol al passivo ed una squadra spenta. Ranieri sta perdendo il gruppo, a conferma che questa è una squadra da rifondare, anche se l'operazione inverno non è stata delle più produttive. L'aveva capito anche il "modesto" Motta non quello dei famosi panettoni milanesi ma semplicemente Thiago che al capoluogo lombardo ha preferito la piu' fascinosa Parigi.
Mandi Mandi

3 febbraio 2012

Carissima Direttrice Giovanna Tozzi permetti che "Bar Sport" parli oggi sopratutto con te.
No, non ti preoccupare, lascio ad altri i commenti sugli emolumenti ai vari Bobo Vieri o Adriano Celentano che, in questi tempi di crisi, sono come un uppercut ad un pugile gia' suonato (…ma fammi togliere egualmente un sassolino dalla scarpa….
Lo sai cosa diceva il compianto cabarettista triestino Luciano Bronzi prima di iniziare i suoi spettacoli ? "questa sera il ricavato della vendita delle mie musicassette andra' totalmente devoluto in beneficenza ad una famiglia bisognosa: la mia !").
Oggi parlo con te Giovanna,per sottolineare come la tua regione di origine, la Campania, abbia un rapporto par-ticolare e preferenziale con il calcio di casa nostra, quello italo-canadese.
Dopo le esperienze di Carmelo Barbieri,ingaggiato dall'Avellino e con alcuni stagioni di serie C ad Ariano Irpino e quelle di Enzo Concina che tra le altre squadre gioco' anche con il Nola ed ora e' il secondo di Mazzarri a Napoli ecco che e' di gennaio la notizia che un altro nostro giovane virgulto tenta la carta del gran calcio partendo questa volta dal Benevento in C/1.
Si tratta di Jeremy Aldo Caranci, da poco compiuti i 19 anni (e' nato infatti il 1mo gennaio del 1993) , a London dove sino a pochi mesi fa ha militato nella Canadian Soccer League. Caranci e' attaccante e nei primi 60 giorni "italiani" ha messo in mostra indubbie doti che gli hanno permesso di esordire gia' in prima squadra ed entusiasmare l'allenatore Carmelo Imbriani. Se son rose fioriranno ma se il buon giorno si vede dal mattino…..
Intanto in margine al calciomercato di riparazione due novita' per i ragazzi italo-canadesi : il portiere di Mississauga Robert Bruno Stillo che era in forza alle giovanili del Genoa e' stato ceduto alla Paganese (altra squadra della Campania !) ed il Crotone ha rescisso il contratto con l'attaccante di Woodbridge Julian Paolo Uccello . Il suo manager Marco Ottolini sta attualmente trattando sia con i Toronto FC che con il Montreal il suo rientro a casa.
E dal calcio passiamo all'hockey per raccontare la storia - vecchia di quasi 60 anni - di un allora "giovane" virgulto italo-canadese che come i vari Uccello, Lotti, Concina, Barbieri & company, fece lo stesso viaggio a ritroso sui passi di genitori e nonni..
Rinaldo Sartor, classe 1931, canadese di Sault St.Marie originario di Azzano Decimo(Pordenone).
"Venire in Italia per giocare ad hockey nel paese di mio padre è stata una delle più grandi esperienze della mia vita. Ci vollero sette giorni di viaggio da Sault Ste Marie a Milano. Era pratica comune in quegli anni che la federazione portasse nel bel paese giovani giocatori oriundi per poi dividerli tra le varie formazioni partecipanti al campionato italiano Io fui scelto per fare il centro nei Diavoli Rossoneri di Milano: giocammo dodici incontri vincendoli tutti. Io risultai essere il miglior marcatore della squadra. E'il campionato 1952-53, conclusosi con la finale scudetto contro l'Hockey Club Milano. Eravamo nel nostro spogliatoio quando un giocatore del Milano aprì la porta dicendo di volermi parlare. Uscimmo in corridoio e mi disse che, il suo allenatore, avrebbe dato 10.000 lire a ogni giocatore che ci avesse realizzato un gol. Mi chiese di lasciarlo andare qualora avesse avuto il disco così da poter segnare e guadagnarsi quei soldi. Nel '53 il cambio lira dollaro corrispondeva a circa 630 lire per un dollaro, 10.000 lire erano quindi circa 16 dollari. Fu una cosa che mi fece arrabbiare molto e per questo raccontai tutto alla squadra. Entrammo sul ghiaccio per giocare il terzo periodo: noi pattinammo più forte e veloce e questo ci consentì di vincere il campionato.".
Aggiunge:"la paga per giocare ad hockey era buona e la federazione italiana fu sempre disponibile. Ma la cosa più importante fu incontrare i miei nonni ad Azzano Decimo. Rimasi li quattro giorni .Mi offrirono di tornare a giocare a Milano, di andare in Svizzera o in Francia . Io ho ancora qualche rimpianto ma avevo un buon lavoro per cui decisi di rimanere in Canada" Mandi vecjo "campeon" !

27 gennaio 2012

E' martedi' pomeriggio: sono al computer in attesa del quarto di finale di Coppa Italia tra Juventus e Roma. Nell'attesa sfoglio il mio "Facebook" e mi commuovo!
L'amico Mario Lorenzutti da London (Ontario) posta una fotografia che e' tutto un programma. E' datata "stagione 1954-55" (avevo un anno si e no) e ritrae la squa-dra di calcio dell'Isola d'Istria di cui Mario era grande protagonista. Maglia azzurra come quella della nazionale italiana vi giocavano - e mi piace riportarvi i loro nomi - Libero Giorgesi, Edy Tognon, Roberto e Lucio Vittori, Eliseo Vascotto, Nevio De Grassi, Lucio Marchesan, Vinicio Gruber e Nevio Dudine oltre logicamente il Lorenzutti. Accanto alla foto un pensiero: "…salve, questa xe l'ultima squadra dei fioi isolani prima del Esodo….mi son quell in alto coi cavei sui oci….ricordi…ricordi".
Un tuffo al cuore, volti che sfrecciano davanti ai miei occhi: Superina (il dottore ed il padre), Russignan (Caffe' Barzula), Andreetti (Campione di automobilismo) , Chirissi (una mia segretaria), Eisenbichler (il professore), Braini (il presidente del club), Gobbo (agente viaggi), Varglien (calciatore), soltanto per citarne alcuni.
Una foto che mi fa pensare a , subito dopo la seconda guerra mondiale, quanti italiani furono soppressi dai partigiani titini. E la fuga della gran maggioranza degli Italiani autoctoni. Penso a tale Maria Pasquinelli che uccise il comandante della guarnigione britannica di Pola il 10 febbraio 1947 - giorno della firma del Trattato di Parigi - per protesta (secondo i suoi scritti diffusi allora dalla stampa mondiale) contro la cessione dell'Istria e della Dalmazia alla Jugoslavia. Era stato eliminato il "problema italiano"; era stata fatta "pulizia etnica".Le nuove autorità slave provvidero a cancellare anche la memoria della presenza italiana in Istria: i monumenti furono abbattuti, le tombe divelte dai cimiteri, la toponomastica cambiata. Le proprietà italiane vennero interamente confiscate ed assegnate agli slavi.
Sara' forse l'eta', ma un fremito mi coglie: grazie Mario Lorenzutti "…un italiano, canadese e istriano ma - per sempre - Isolano".
Intanto e' finita Juve-Roma. 3-0 per i bianconeri e giallorossi eliminati. C'era Di Benedetto in tribuna a Torino. E allora "occhio" tifosi capitolini; ecco quanto riporta sempre oggi il foglio trasteverino "La Gazzetta Gial-lorossa".
"La Roma e la sconfitta in questa stagione sembrano avere un denominatore comune: la presenza allo stadio del neo presidente Thomas Di Benedetto. Il magnate italo-americano sta legando la sua presenza allo stadio durante le gare della Roma ad un record per nulla invidiabile. Come l'albero addobbato a Natale o la gita fuori porta a pasquetta quando la Roma subisce una sconfitta si registra la presenza del neo presidente. Nell'annata calcistica in corso la squadra di Luis Enrique ha perso per ben sei volte in campionato, una volta nei preliminari di Europa League ed una in Coppa Italia. L'esordio stagionale di Tom DiBenedetto coincide proprio con l'esordio stagionale della rinnovata Roma di Enrique: in Slovacchia contro lo Slovan. Era il 18 Agosto 2011. e la Roma va sotto.. E purtroppo i proverbi non sbagliano mai…… se il buon giorno si vede dal mattino! Non passa neanche un mese, l'11 Settembre 2011, e la Roma esordisce in campionato davanti al suo pubblico af-frontando il modesto Cagliari.
Risultato finale? A sorpresa si impongono i sardi per 2-1.
In questa occasione l'italo-americano non è presente allo stadio (ha seguito la gara in tv da Boston). La seconda sconfitta dei giallorossi si registra il 16 Ottobre contro la Lazio e anche in questa occasione sugli spalti è presente Thomas DiBenedetto. Mercoledi 26 Ottobre arriva la quarta sconfitta stagionale sotto il diluvio di Genova. La Roma perde nei minuti finali per 3-2 e sugli spalti di Marassi è presente Tom DiBenedetto. Tre giorni dopo, sabato 29 Ottobre, la Roma perde di nuovo.
All'Olimpico contro il Milan finisce 2-3 con DiBenedetto di nuovo presente allo stadio. Domenica 4 Dicembre la Roma conosce la sua più sonora sconfitta. Al Franchi di Firenze la gara termina con un secco 3-0 in favore dei viola. E' la sesta sconfitta in campionato, settima stagionale, ed al seguito della squadra c'era il presidente DiBenedetto. Arriviamo ora all'ultima sconfitta datata 24 Gennaio 2012 patita a Torino contro la Juventus coincisa con il ritorno allo stadio del neo presidente DiBenedetto".
Tifosi romanisti toccatevi !!!!
mandi

20 gennaio 2012

Un po' arruginiti…
Natale con le sue vacanze…. sospensione dei campionati italiani di calcio…. Caraibi per riprendersi…. insomma mi si sono anchilosate anche le dita delle mani…..
Mentre TV e radio ci "bombardano" con l'affondamento della "Costa-qualcosa" e con la "simpatica" conversazione tra il comandante Schettino e la Capitaneria di Porto, penso al nostro "piccolo mondo" calcistico ed alle sue stelle.
Mentre nonno Gasparotto si e' pappato per dieci giorni il "nipote-prodigio" Luca che in Scozia, con i Glasgow Rangers sta facendo faville, spunta il nome di un altro enfant-prodige in odore di Serie A italiana: Phil Di Bennardo, classe 1997 (beato lui !), di ruolo portiere ed in attesa…del solito passaporto che fa impazzire i nostri giovani ed i loro genitori. Onorevoli Gino Bucchino, Amato Berardi e Basilio Giordano ma non potete darvi una mossa per far riaprire nuovamente "la cittadinanza" ???? Da quanti anni lo state promettendo?
Ah, capisco, adesso c'e' il "governo tecnico" e sino all'altro giorno il sottosegretario agli esteri con delega per gli italiani nel mondo era l'On. Melanconico, quello che si era "dimenticato" di pagare il conto dell'albergo ( non poche centinaia di dollari ma la bellezza di 19mila Euro…) e gli altri tecnici sono impegnati giustificare conflitti di interesse, case "regalate-o-quasi" con vista Colosseo, ecc.ecc.
Ah, se Monti fosse Berlusconi, ci sarebbe stata gia' la rivoluzione forcaiola!!!!
Mannaggia linguaggia mia !
Torno al calcio per dirvi anche che - sembra - il Milan, attraverso Giovanni Lorini, sia tornato alla carica per Michelino Matic jr, il 14enne figlio di Micheal Milos, gran capo della 13ma divisione della Polizia di Toronto, serbo-canadese da sempre ma anche felicemente sposato con un abruzzese fiera delle sue origini.
E per dirvi anche che la prima pagina dei giornali, proprio sotto Natale, l'ha ottenuta un altro calciatore canadese, ma questa volta non per le sue gesta agonistiche: Tam Nsaliwa, questo il suo nome, difensore dei greci dell'AEK Atene, è stato fotografato in "perizoma" durante la concitazione di un'azione sul campo. Il suo, dopo quello di Andriy Shevchenko, è il secondo caso in cui uno sportivo indossa biancheria intima femminile sul campo da calcio !!!
Gusti son gusti…..ma ve lo immaginate un Di Natale in reggiseno o Totti in gonnella?
I giorni di riposo e vacanza hanno visto i clubs comunitari sempre pieni: interminabili partite a scala quaranta o a tresette, infinite discussioni sul calcio corrotto, una fetta di panettone ed un bicchierino qua e la. La storia che sto per raccontarvi non e' successa a Toronto o Woodbridge ma - di questi tempi - penso potrebbe adattarsi facilmente alla nostra realta'.
La riporta il Gazzettino, quotidiano del Triveneto:
"Poté più l'indifferenza che la paura. È la regola che ha imparato a proprie spese uno sprovveduto rapinatore che stasera ha tentato una rapina nella sede di una società bocciofila di Padova, a Chiesanuova, frequentata da anziani.
Quando l'uomo, pistola in pugno e travisato con una sciarpa, ha urlato il classico "fermi tutti, questa è una rapina", i nonnetti non hanno battuto ciglio ed hanno continuato a giocare a carte, come la cosa non li riguardasse.
Visto che non gli credevano, l'improvvisato bandito ha esploso un colpo in aria con la pistola, probabilmente una scacciacani, ma senza sortire migliori risultati. A quel punto il gestore del bar si è avvicinato allo sbalordito rapinatore e gli ha spiegato che lì non c'era nulla, o quasi, da rubare. Lo sconosciuto, secondo quanto raccontato dai vecchietti alla polizia intervenuta pochi minuti dopo il colpo fallito, se ne è andato non prima di essersi scusato con i presenti per il disturbo".
Chiudo con un saluto affettuoso agli amici di…questi giorni: Enzo Monte per l'aiuto a Mandi Mandi, Jerry Guerra per il drywall ( si dice cosi' no?) che un ignorante come me aveva difficolta' a trovare….Umberto Taddeo per il suo grande entusiasmo cosi' contagioso, la dott. Cristiana Compagno (rettore dell'Universita' di Udine) che continua a pensare che io sia un "ragazzo sprecato in Canada", Claudio Zanon a cui auguro altri mille anni di risate, e a tutti voi che "miracolosamente" continuate a leggermi!
Mandi.

archivio 2011

2 dicembre 2011

Mentre scrivo - e sono in partenza per l'Italia per motivi famigliari - non so ancora cosa succedera' a Roma con la programmazione sportiva della RAI e nel mondo con quella diffusa da Rai International.
Francesca Calligaro, la conduttrice de "La Giostra dei Gol" e il Senatore Basilio Giordano, ospiti, lunedi' scorso.di Soccer City a Radio Chin si sono detti moderatamente ottimisti mentre il Cav. Tony Di Piazza direttamente da New York (Presidente dell'Inter Club locale) invitava alla sommossa generale proprio per questa sera con una riunione generale degli italiani d'America!
Penso che "90mo minuto" il programma cult che ha fatto la storia del pallone e degli italiani potrebbe essere arrivato alla definitiva sigla finale., "90° Minuto", che va in onda dal 27 settembre 1970 e potrebbe oscurarsi per sempre.
90mo Minuto che ha fatto la storia del calcio italiano anche qui da noi in Canada: erano i tempi di Emilio Mascia, dei primi vagiti di Telelatino !
Un colpo troppo duro, per noi amanti del pallone vintage e dei siparietti di Paolo Valenti, della voce tremula di Tonino Carino da Ascoli, delle giacche senza spalle a quadrettoni di Cesare Castellotti da Torino (che una volta si tagliò i baffi tra un collegamento e l'altro!), delle gag di Luigi Necco da Napoli con Gianni Vasino da Milano, della parlata di Marcello Giannini da Firenze e - pensate un po' - pure del mega-super-riporto di Franco Strippoli da Lecce. Indimenticabili quegli anni e quei pomeriggi, le schedine del totocalcio lette a singhiozzo da Valenti e gli inevitabili problemi audio e tecnici. . Ricordo quella volta che, in mancanza delle immagini di Udinese-Bari, il conduttore raccontò la partita commentando i disegni dei quattro gol. Ma all'ultima rete, anziché l'illustrazione della segnatura di De Trizio, apparvero le previsioni del tempo ("Beh, questo come vedete non c'entra proprio niente, è scattato il tempo che era un po' vario in Italia..."). .
Ma i tempi sono cambiati: oggi e' tutto "tecnologico". E mi vien da ridere quando vado al 90mo Minuto di Woodbridge (il bar di Tony Albi e Fortunato Zappone) e chiedo : " ma dove si vedra' oggi Napoli-Juventus?" Le risposte mi sem-brano un estrazione della vecchia tombola o dell'americano Bingo. ! ….le risposte non si limitano a Rai International o Telelatino, Fox o TSN ma spaziano da numeri "astrologici": prova il 456 o il 784, forse sul 57 o magari anche sul 616…..
Ragazzi dobbiamo adeguarci ! Non ci credete che i tempi siano cambiati ? E allora leggete il resto…..
Va bene coinvolgere maggiormente i tifosi nella vita del club, ma forse l'azionista canadese del Coventry, Leonard Brody, è andato un tantino oltre al lodevole intento di partenza con la sua bislacca idea di proporre ai fan di votare via sms le sostituzioni durante le partite casalinghe della sua squadra. Insomma un "X-factor" applicato al calcio per fare più soldi (i costi dei messaggini si annunciano piuttosto salati e, ovviamente, il ricavato finirà nelle casse societarie) visto anche che i diritti televisivi fanno incassare davvero poca roba a certi livelli, ma che rischia di mettere in ridicolo "la squadra più progressista della nazione", come l'ha definita lo stesso Brody sul Mirror Sports ricordando lo stretto legame fra la dirigenza del Coventry e i propri tifosi, con un rappresentante di questi ultimi nel consiglio.
"Vogliamo che i nostri fan abbiano un impatto importante sulla partita - ha spiegato "il canadese", che si è dimesso da dirigente ma possiede ancora le quote di due società legate al club di Championship che a marzo scorso ha sfiorato l'amministrazione controllata - e quale modo migliore potrebbe esserci se non quello di coinvolgerli direttamente nella vita della squadra, così che non si limitino a guardare la partita e basta, ricavandone al tempo stesso degli utili? ". Resta ora da vedere se e come accoglieranno la proposta di Brody i tifosi del Coventry. In fondo, siamo tutti un po' allenatori.
Ma questo mi sa tanto di FANTACALCIO !!!!
Mandi Mandi

25 novembre 2011

Invidio i 27-tifosi-27 che da Toronto, Woodbridge, Brampton, Hamilton, St.Catherines e Niagara sono andati in Italia a vedersi il "calcio che conta"! con il gruppo organizzato da Antonio Sardella (Riva Tours) e Vittorio La Fratta (Marlee Travel). Hanno assistito ad uno spettacolare Napoli-Manchester City che ha sancito l'eli-minazione della squadra di Roberto Mancini e sopratutto Super Mario Balotelli e poi Milan-Barcellona che ha regalato si' la vittoria alla squadra di Guardiola ma anche cinque goals e tante emozioni come e' raro vedersi di questi giorni. E domani - sabato - saranno all'Olimpico di Roma per la sfida al vertice tra Lazio e Juventus. Insomma 3.000 dollari sicuramente ben spesi !
Ma andiamo per ordine: partiamo da Napoli, una Napoli impazzita di felicita'. Bisognerebbe scomodare come minimo Peppino De Filippo o Di Costanzo per dipingere lo stato d'animo della tifoseria piu' calda ed appassionata d'Italia. Il Corriere dello Sport tenta di farlo cosi': "La notte della stella è la notte della storia e il capolavoro d'una giornata che resta impressa nella memoria, timbrata a fuoco, è lo spartiacque tra le felicità più sfrenata d'una città in preda al delirio e la normalità d'una Napoli ormai stufa di rimanere infilata nella mischia….. La testa, il piede ma soprattutto il cuore che batte forte, come se fosse impazzito: il Cavani-show è perfidia allo stato puro o leggerezza indiscutibile, è senso tattico, è cinismo, è dolcezza, è un volto radioso.
La notte è un'orgia in cui le lacrime della folla inondando le vie e ci sono giovani, vecchi e bambini sperduti nella loro dimensione onirica: è la notte del matador, pure questa, ed è un'onda travolgente di passione, è l'euforia che tracima…. E' impossibile rimuovere quella patina d'ebrezza da dosso ed è anche ingiusto, perché intorno Napoli è ubriaca, divora le tenebre con gli occhi spalancati su un 22 novembre 2011 da ricordare per l'eternità: quando venne battuto il Manchester City degli sceicchi, quando sul passaporto per gli ottavi di Champions sembra essere stato apposto un visto dipinto d'azzurro, quando ci si può rituffare in quel campionato che chiama, e lo scudetto che resta scolpito nell'allegria: ma un Cavani così, un Napoli ed una Napoli così, sono un poster per il futuro: dal girone della morte all'impresa della vita. Napoli è mille colori…."
Proseguiamo con Milano. E questa volta scomodiamo il sito web Goal City. "Che spettacolo al Meazza! I catalani blindano il primo posto passando 3-2 a San Siro: Ibra segna e si prende una piccola rivincita su Guardiola, ma non basta: rossoneri matematicamente secondi. Milan-Barcellona e' uno spot per la Champions League. Al di la' del risultato, la sfida del Meazza ha regalato 90' abbondanti di spettacolo a tutti gli amanti del calcio. L'hanno spuntata i catalani, meritatamente, ma e' un risultato che lascia l'onore delle armi ai rossoneri di Allegri, in partita fino alla fine contro la squadra piu' forte del pianeta terra. Poco importa per un Meazza che si stropiccia gli occhi ed appplaude a scena aperta. Applausi che merita un Barcellona stellare, ma il Milan e' stato quantomeno all'altezza della squadra piu' forte che ci sia".

Mi accorgo che son giunto quasi alla fine ed ho parlato solo di calcio: pareggio quindi il conto con sette giorni fa quando mi feci trasportare dalla passione socio-politica.
Ma due righe le 'devo" spendere per un amico , Domenico Barbieri da Simbario (Vibo Valentia), che mercoledi' scorso e' stato insignito della "Stella al Merito" della Repubblica Italiana. A consegnarglela, in una cerimonia intima e riservata a soli amici e famigliari, il Console Generale d'Italia a Toronto dott. Gianni Bardini.
Sono doppiamente contento: Domenico se lo merita tutto questo riconoscimento e, secondo me, ha doppio valore in quanto e' personaggio schivo, refrattario ad ogni tipo di pubblicita', lontano anni luce dai "generali di una volta" che occupavano sempre le prime pagine dei giornali.
Ad majora buon Domenico…..e mandi mandi !

18 novembre 2011

Mi arriva questo messaggio da un amico italo-venezuelano: "Sneocdo uno sdtiuo dlel'Untisveria di Cadmbrige , non irmptoa come snoo sctrite le plaroe, tutte le letrete posnsoo esesre al pstoo sbgalaito , e' ipmtortane sloo che la prmia e l'umltia letrtea saino al ptoso gtsiuo . Il rteso non ctona. Il cerlvelo e' comquune semrpe in gdrao di decraifre tttuo qtueso coas , pchere' non lgege ongi silngoa ltetrea ,ma lgege la palroa nle suo insmiee…vstio?"

Decisamente impressionante il nostro cervello; e dire che lo usiamo si e no al 24% delle nostre capacita'!
In Italia, alla luce del caos-dimissioni di Berlusconi pensate che gli italiani lo abbiano usato? Direi di no leggendo un'altra missiva giuntami via face-book e che vi passo a mo' di riflessione:
" Questo colpo di Stato finanziario in Europa sta vomitando orrori su orrori man mano che gli si scava all'interno. Il mio lavoro è di scoprire e rendere pubblico ciò che scopro, ma per chi? Chi ha la determinazione di agire? Non voi, non i politici, non i sindacati, non la Chiesa. Chi allora? Chi?

I greci sono spacciati, non possiamo far più nulla.
Dobbiamo lasciarli andare e vederli morire, come fossimo i pochi che sono riusciti a salire sull'ultima scialuppa rimasta e che devono rassegnarsi ad abbandonare gli altri naufraghi ai pescecani che li stanno già dilaniando. Lo so, è orrendo allontanarsi mentre quelli urlano da non poter sopportare. Non abbiamo scelta. I criminali dall'Unione Europea, leggi i financialnazisti tedeschi e i financialVichy francesi, hanno firmato la condanna a morte dei greci nel summit europeo del 26 ottobre, dove all'insaputa della stampa e delle televisioni la seguente clausola è stata imposta di forza ad Atene:
La giurisdizione legale sui titoli di Stato greci ancora in circolazione (cioè non ripagati) passa dalla sovranità greca a quella inglese.
Traduco: la Grecia non è più padrona del proprio debito, che da ora è gestito legalmente dalla Corona britannica sotto leggi britanniche.
Conseguenze: Primo, la Grecia può essere ora trascinata in tribunale dai suoi creditori senza poter esercitare uno straccio di difesa sovrana con le proprie leggi. Parlamento e giustizia greci valgono ormai meno di nulla. Secondo, la Grecia in questo modo non potrà più rinegoziare il proprio debito per salvare la nazione. Non lo potrà fare né in Euro, né in Dracme (cioè proporre ai creditori di accontentarsi di rimborsi inferiori in Euro o di rimborsi in Dracme). Infatti non è più legalmente proprietaria del suo debito, e verrebbe massacrata dai creditori che per farlo userebbero le leggi di un altro Paese (notoriamente e sfacciatamente pro-business). Ma questo significa soprattutto che NON PUO' PIU' ABBANDONARE L'EUROZONA, perché la condizione essenziale del default sovrano è di poter poi dire al mondo intero: "Rinegozio il MIO debito alle MIE condizioni e con la MIA moneta". L'hanno chiusa dentro a chiave, hanno buttato la chiave, e lì deve morire. Fermi: parliamo di sofferenze vere, gente vera, oggi, e destini troncati. Crimini contro l'umanità.
La cosa che fa urlare di furia è anche che fra l'altro questa condanna a morte gli è stata imposta in cambio di un pacchetto di aiuti che sono proprio ciò che ne torturerà l'economia lentamente fino al decesso, perché sono le… famose misure di austerità che sono oggi piombate anche qui da noi. I greci sono perduti.
Mi rimane solo una magrissima speranza: che il sadismo franco-tedesco, dopo aver macellato milioni di famiglie greche, irlandesi, portoghesi e italiane, inizi a divorare se stesso, collassando anche la scialuppa dove troneggiano Francia e Germania, che forse comincinano già ora a rendersene conto.
E rimaniamo noi. Cioè voi, perché io la mia parte la faccio. Lavoro gratis per queste battaglie, rischio il vilipendio del Capo dello Stato un giorno sì e uno no, rischio le querele che mi portano via la casa, rischio i manganelli quando vado a urlare a Prodi "delinquente" in pubblico, rischio un bossolo in una busta di carta nella buca delle lettere, certo, perché questi non scherzano, e poi ho perso reddito, fama, e ciò che amavo fare nella vita, cioè le inchieste in giro per il mondo. Ma voi. Voi su quella scialuppa, ancora interi, adulti vaccinati, che messi di fronte alla fine dei vostri figli in un'Italia kosovizzata state lì inermi, laureati, diplomati, occupati, macchinati, Ipaddati, bravi a tirare scapaccioni ai vostri bambini, ma lì imbelli di fronte al Potere e solo capaci di scrivere "ma cosa possiamo fare?".
La lettera e' firmata da Paolo Barnard: giornalista scomodo. Se volete saperne di piu' andate su Wikipedia.
…..mi accorgo che ho abbondantemente superato le 600 parole: la lunghezza massima del mio pezzo. E non ho parlato di sport e di calcio….
Ma con la crisi che c'e' !
Mandi mandi

11 novembre 2011


Quasi da libro Cuore l'ultima puntata, in ordine di tempo, di "Soccer City Show" su Radio Chin. Ospite direttamente dall'Italia il "nostro" Enzo Concina, l' unico calciatore torontino ad aver fatto una "sostanziosa" carriera nel calcio italiano (tanta serie B e C con Piacenza, Pavia, Monza e Nola) ed ora uno degli assistenti dell'allenatore del Napoli Mazzarri.
Hanno chiamato in tanti per salutarlo: da mamma Maria trepidante al telefono, sopratutto quando il figliolo le ha detto che sia a Napoli dove lavora che a Piacenza dove vive, il tempo era bruttissimo al suo grande mentore e primo allenatore Aldo Lista ( fu lui a introdurmi alla "tattica" ed alla sua applicazione sui campi di gioco - ha detto Concina. Scoprii la "lavagna" e gli schemi tattici con lui….); da Franco Fullone a Gus Mandarino, artefici del suo trasferimento in Italia grazie ai buoni auspici di Francesco Scorsa, calabrese di Soverato ma all'epoca interessante 'libero" dell'Ascoli di Adelio Moro e poi Pietruzzo Anastasi. Molti altri avrebbero voluto essere dei nostri ma il tempo, si sa, e' sempre tiranno…. Sara' per la prossima volta Carletto Del Monte o Giustino Tacconelli, Adriano Cremonese o Gianni Ceschia. E grazie a Salvatore Verri, Mister Molson di una volta, sempre grande amico e sempre super disponibile ad ogni nostra richiesta: la sua grande amicizia con Aldo Lista, il "birraiolo di Port Credit", ha permesso ad un sogno di realizzarsi.
Enzo Concina si aggiunge quindi a Fiorigi Pagliuso, nostro ospite alcune settimane or sono, e sicuramente saranno le 'stars" della grande rimpatriata delle Vecchie Glorie della Toronto Italia ( di cui si parla in altra parte del giornale) che Adriano La Viola, Angelo Delfino, Tony Cipriani , Alberto De Rosa e company stanno cercando di organizzare per l'estate prossima.
Ogni qual volta ci si incontra il pensiero va a ritroso nel tempo, al Vecchio Brandon o ai campi di St.Clair o allo York Stadium di Rogers e Old Weston Road: quante ore passate insieme ! Questo si' che e' "Priceless" altro che la pubblicita' della Master Card !. E quest'oggi lasciatemi ricordare anche personaggi un po' sbiaditi nel tempo e che il tempo ci ha portato via: Gaetano (Guy) De Francesco, Joe Mallozzi, Gaetano Lettieri, Carlos Salguero, Joe Piccininni, Aldo Principe sino al leggendario Gino Ventresca.

Mentre in Italia si sfoglia la margherita "cadra' o non cadra' il Governo di Berlusconi ?", l'ex Ministro dei beni Culturali Vittorio Sgarbi si dice ben disposto a tornare a Toronto il 19 novembre prossimo per celebrare il 40mo annivesario di Fondazione dell'A.T.E.M., l'Associazione dei Trapanesi emigrati nel mondo, guidata da Alessio Gucciardi sotto l'occhio vigile di Pietro Pumo, altra figura storica della nostra comunita' di St.Clair degli anni passati. Con Sgarbi, attuale sindaco di Salemi (l'ex "capitale d'Italia" direbbe l'avvocato Anthony Maniaci!), anche i primi cittadini di Vita Antonio Accardo e di Gibellina Rosario Fontana e l'aciprete dello stesso centro trapanese andato quasi completamente distrutto nel terribile terremoto del Belice nel lontano 1968, Msg. Rino Randazzo..Un appuntamento insomma da non mancare.

Oggi - quando uscira' il giornale, e cioe' venerdi', gioca la nazionale di Cesare Prandelli. Tutto giusto ed accettabile quanto detto e scritto. Un'unica domanda:
se in nazionale dovrebbero, a rigor di logica, giocare sempre i migliori, come e' possibile che non vi compare mai il nome di Toto' Di Natale?

Mandi Mandi

21 ottobre 2011

Non solo Roma. Da Bruxelles ad Hong Kong, da Londra a Madrid, da Belgrado a Zurigo, gli indignados sono scesi in piazza: 950 città in 80 Paesi. Per il 99% dei casi, si è trattato di proteste pacifiche. Tranne in Italia........................
Sono da poco passate le tre di pomeriggio. Il primo assalto dei black bloc ha già fatto saltare in aria tre automobili, le vetrine delle banche sono state sfondate e i supermercati sono stati saccheggiati. Ed è proprio tra i manifestanti "in nero", quei black bloc che hanno organizzato e messo in atto la guerriglia, la telecamera inquadra un bambino. Non ha più di dieci anni, accanto a lui il padre che ghigna in faccia alle forze dell'ordine. Anche il bambino ha il volto travisato. Una kefiah ne nasconde i lineamenti. E' solo l'inizio di una protesta che un'ora dopo degenererà in scontro a fuoco, negozi devastati, sassaiole e bombe carta. Eppure la guerriglia era già stata prevista. L'intelligence italiana aveva fatto sapere, nei giorni, scorsi che ci sarebbero state alte possibilità di scontri. E alla fine i black bloc si sono infiltrati nella manifestazione e l'hanno monopolizzata
Fatemi partire questo mio settimanale appuntamento cosi'; con tanta tristezza nel cuore.
Ma riuscira' mai a sollevarsi quest'Italia che "moralmente" credo abbia ormai irrimediabilmente perduto valori,ideali, ma anche certezze e,credo, speranze?

A proposito di pugni,calci e botte fatemi parlare invece di un figlio di Woodbridge che sta stupendo il mondo dello sport: Alex Ricci. Compete ad alto livello nella Kick-Boxing nazionale ed in fine settimana ha letteralmente strapazzato, in quel di Hamilton, Tim Smith, avversario forte e quotato. Per il "nostro" Alex addirttura una ola ed un coro osannante di "Alex ! Alex ! Alex!". Per il giovane nostro connazionale quarto successo consecutivo ed ora prospettive di titolo nazionale. " Io mi preparo ogni giorno con dedizione ed ogni combattimento e' solo un trampolino di lancio per migliorarmi". Dove potro' arrivare? "Per adesso mi basta sapere che sono un role-model per i tanti ragazzi che alleno, perche' questa disciplina sportiva - checche' se ne dica - non e' solo calci e pugni ma lezione di vita quotidiana!".

Alberto De Rosa, Carlo Fallavolita , Angelo Delfino, Emilio Doddato, Ennio Del Gallo, Fiorigi Pagliuso, Frank Soppelsa, Tony Lecce, sono soltanto alcuni dei 120 nomi di ex calciatori della gloriosa Italia B degli anni 1957-'68 che si riuniranno, sotto la sapiente regia di Tony Cipriani , giovedi' 3 novembre prossimo al West River Centre per la tradizionale rimpatriata: ricordi, scommesse, amicizie sbiadite faranno come sempre capolino….Quelli si' che eran "bei tempi…!!!". Ci saro' anch'io, anche se appartengo alla generazione successive! Un saluto particolare a chi non vedo da anni,l'avvocato Anthony "Tony" Lecce, che per chi non lo sapesse era difensore alla Cannavro, totalizzo' nove presenze con la nazionale canadese e fu uno dei primi italo-canadesi in assoluto, ad approdare a si' tale onore. Nove gare di qualificazione ai mondiali, quattro per il '68 e cinque per il '72, dopo aver militato anche con i Toronto Falcons ed i Toronto Metros. Da un anno a questa parte, credo ritiri anche la pensione, essendo nato nel '45….beato lui !
Ragazzi, mandi a tutti ,ed un cin cin ai bei tempi passati !

13 ottobre 2011

xParto ringraziando Carmine Marcantonio per la bella ed elegante disanima sulla nostra nazionale di calcio. Era da tempo che non lo sentivo ed ho avuto anche la sensazione che il suo italiano, a differenza del mio, con il passare del tempo sia migliorato anziche' regredire. E brillanti anche gli spunti offerti da Filippo Di Diano e Gianni Ceschia che sono intervenuti in trasmissione . Trasmissione che ha salutato "quasi in tempo reale" la vittoria e la conquista del titolo nazionale canadese per gli under 18 di Ajax, gli Strikers, allenati da quel grande appassionato di calcio che risponde al nome di Dario Gasparotto che per il secondo anno consecutivo, a Fredericton nel New Brunswick, si sono laureati campioni nazionali battendo in finale i quebecchesi del St.Hubert.
E per lunedi' prossimo in Soccer City il derbissimo "de' Roma" che probabilmente si giochera' anche sulle onde di Radio Chin: Vito Caressa, Francesco Riondino, Alberto Novelli, Annibale Merante da una parte, Vince Tersigni, Renato Ciolfi, il prof. Bruno Magliocchetti dall'altra…e solo per citare i primi nomi di amici di fede giallorossa e biancazzurra che mi vengono in mente !
Intanto dall'Italia mi scrive un collega che stimo moltissimo: Lello Orso. E' tifoso dell'Inter e vive momenti di….."alta drammaticita'" per la pochezza della squadra del cuore e per lo stato in cui versa l'Italia in generale. Questo suo "statement" la dice lunga sul suo stato d'animo: "10 years ago we had Steve Job, Bob Hope and Johnny Cash. Now we have no jobs, no hope and no cash !!!"
Chi invece, vicino di casa, sta volando per il successo che sta ottenendo con le sue aziende e' Joe Zamparo jr, presidente di Rexdale Brick,Century Brick e Jazbrick (soltanto per citare alcune delle aziende di proprieta' della famiglia) che di tanto in tanto sento telefonicamente o vedo a qualche festa paesana. Mi fa sempre piacere conversare con lui per tanti motivi: il suo italiano corretto nonostante sia canadese al 100%, la sua squisita gentilezza e disponibilita' ad aiutare gli altri. Joe e' uomo sensibile e sfogliando proprio internet ieri sera sono capitato su alcune pagine della sua azienda ed ho letto alcuni suoi interventi. In ognuno di essi ricorda le origini umili, il duro lavoro dei genitori e l'intrinseca forza d'animo dell'emigrante friulano :"A great understanding and passion of the masonry industry stems from family roots. My father, Joe Zamparo Senior began a career as a stone and brick mason. His expertise, knowledge, constant input and fostering of employee ideas are the very foundation of ours companies.Turn of the century craftsmanship, technology of today and a dedicated team - a perfect blend of history, tradition and family!". Ed e' proprio del papa' Joe (Giuseppe) senior che vorrei spendere due righe. Un uomo che nonostante i suoi 82 anni e' ancora tutto di un pezzo. Zamparo Sr. e' nato a San Vito al Tagliamento nel '29 ed e' sposato con Gioconda Pellegrin nata a San Quirino Era l'11 febbraio 1950, aveva vent'anni quando emigro' a Toronto..E qui, Giuseppe Zamparo, ha sempre lavorato come muratore. In due anni è diventato un caposquadra. Nel marzo del 1957, ha avviato, con i suoi fratelli Angelo e Remigio, un'impresa di costruzione edile: "Zamparo Brothers Construction". Nel dicembre 1960, il fratello Angelo ritornò in Italia lasciando l'attività mentre Remigio andò in pensione nel 1997, ed in quello stesso anno il figlio Joe Anthony Zamparo acquistò due fabbriche di mattoni, una a Toronto e l'altra ad Hamilton. Oggi sono azienda leaders del settore.
Ma la cosa che amo sottolineare e' lo spirito filantropico dei Zamparo, padre e figlio: Il "vecio" fondo' nel 1957 il club ricreativo San Quirinese ricoprendo nei 54 anni di esistenza del club varie cariche: da presidente a vicepresidente, da segretario a tesoriere. Nella tradizione di assistenza e supporto della nostra comunita' la famiglia Zamparo ha donato anche i mattoni per la costruzione della Chiesa di Santa Clare di Assisi a Woodbrige e del Centro Villa Leonardo Gambin sempre a Woodbridge.
Mandi Joe "First" and Joe "The Second" !!!! …and thank you.

7 ottobre 2011

Lo ammetto: di rugby so poco o niente. Ma ultimamente con i mondiali in pieno svolgimento ho appreso che esiste Tonga, che Tonga ha battuto la nazionale di Francia e che i transalpini nel ranking mondiale sono passati dal quinto all'ottavo posto. mentre Tonga stessa balza dalla tredicesima alla nona piazza, una prima nella Top 10 mondiale per gli isolani (il massimo eguagliato per un'Isola del Pacifico). Di conseguenza, l'Italia, sconfitta malamente dall'Irlanda si vede catapultata giù di un'altra posizione. Ora gli azzurri sono 12mi, appena davanti al Canada ed alla Georgia.
Ma perche' vi racconto tutto questo? Perche' voglio parlarvi di un importante congresso che si terra' a fine mese qui a Toronto ed e' stato organizzato e sara' guidato da un ex nazionale di rugby italiano: Elio De Anna.
Si tratta del Convegno dei giovani friulani del Nordamerica: "il Friuli Venezia Giulia: una regione nel mondo". Dal 21 al 23 ottobre con tre tavoli di lavoro e relatori eccellenti come l'ex Ministro Federale Sergio Marchi, il giovane avvocato John Da Re, la prof. della York University Gabriella Colussi e, se permettete, anche il sottoscritto.
Dall'Italia a parlarci sono stati invitati il rettore dell'Universita' di Udine,la dott.sa Compagno; il prof. Salimbeni, docente di storia contemporanea; il famoso oncologo De Paoli del Centro di Ricerca Oncologica di Aviano, gemellato al nostro Princess Margareth Hospital ed altri illustri ospiti.
Ma il tutto si deve all'assessore regionale Elio De Anna, a questo ex nazionale azzurro di rugby, che tanto si sta dando da fare per i suoi corregionali nel mondo.
Di professione medico chirurgo svolge tutt'ora la professione nel piccolo centro di Cordenons, in provincia di Pordenone..
Un passato sportivo nella pallacanestro, nell'atletica leggera e poi nel rugby in serie B ed in serie A con 13 campionati, 2 scudetti e 28 presenze in nazionale. Dopo l'attività agonistica si è impegnato nell'associazionismo sportivo ed è stato, tra l'altro, Consigliere nazionale della Federazione Italiana d'Atletica Leggera.
Presidente della Provincia di Pordenone dal 1999 al 2008, e' stato eletto Consigliere regionale nel 2008 e dal luglio 2009 all'ottobre 2010 è stato Assessore regionale all'ambiente e lavori pubblici, delegato alle attività ricreative e sportive ed ora e' Assessore regionale alla cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie.

Per il calcio gran bell'intervento di Luca Marelli, ex arbitro di Serie A e di professione avvocato, ospite di Soccer City lunedi' scorso.Tra l'altro Marelli e' amico personale del "famigerato" Rocchi, criticatissimo dopo la direzione di Inter-Napoli.
Marelli ha ammesso gli errori del collega e fatto sue le parole del designatore Braschi, che con molta onesta' ha detto:"Rocchi è uno degli arbitri migliori e più importanti d'Europa, stimato da me e non solo.. Da un anno e mezzo fornisce prestazioni di straordinario livello: siamo di fronte a un arbitro che come un atleta può avere una prestazione meno buona. Il sabato di Rocchi è stato sottotono, è normale per tutti per gli arbitri no? "Rocchi - ha insistito Braschi - non ha fatto una buona gara, ma è un arbitro che il mondo ci invidia. Può capitare a tutti. Le parole di Ranieri? Sono le dichiarazioni di un galantuomo. E comunque dopo cinque giornate di campionato l'unico problema che abbiamo avuto è stato questo di Inter-Napoli. C'è una squadra e ci sono delle regole, e un pò di responsabilità è anche mia. Può darsi che anche io ho sbagliato qualcosa: ma non esiste un tabellino per fermare un arbitro, c'è la gestione delle persone".
Personalmente trovo "piacevoli" le parole di Braschi e dello stesso Marelli. Da un lato non si sono nascosti dietro una difesa che avrebbe saputo di corporativismo senza senso, dall'altro hanno messo in risalto le qualita' di Rocchi che resta un ottimo arbitro che ha sbagliato una partita e non e' stato nemmeno troppo fortunato.

30 settembre

E cosi' gli amici di Windsor ce l'hanno fatta: hanno realizzato la polenta piu' grande del mondo e sono entrati nel Guiness dei primati. Kudos per il presidente del Fogolar Furlan Cesare Pecile e i suoi collaboratori che non avrebbero potuto festeggiare me-glio i 50 anni della nascita del club: 6.150 pounds come ha testimoniato Johanna Hessling, aggiudicatrice per conto dell'ente preposto alla verifica.E' stata festa grande con quasi 3mila persone che sono intervenute da un po' ogni dove, Toronto compresa.
Ma la notizia piu' sensazionale la trovo su "Blogosfere", un blog dedicato al Canada, in lingua italiana e curato da quel bravo giornalista friulan-lombardo che risponde al nome di Massimiliano Bordignon, penna del Corriere Canadese ed ex Datasport.. Oddio la notizia non e' certo recente essendo datata quasi un mese fa, ma e' tanto divertente che mi piace proporvela.
Bordignon scrive: "Stavolta vi farò leggere una delle notizie più "stronze" che la vostra mente abbia mai osato immaginare. Intendo per "stronza" una notizia asso-lutamente priva di senso compiuto, che non ha logica, che non ha motivo riportare, di cui non frega una cippa a nessuno....."
La notizia e' riportata da "Il Giornale" in data 29 agosto.
Titolo: "Martusciello in Canada a parlare del Milan".
Svolgimento: "Antonio Martusciello, attuale presidente Agcom ed ex deputato del Pdl, con la moglie Valeria Licastro, public relation Mondadori, sono in vacanza in Canada. In una beauty farm. La coppia racconta che da quelle parti l'argomento più popolare sta diventando sempre più il calcio. In particolare dicono si parli molto del Milan campione del mondo e del suo presidente Silvio Berlusconi".
Bene. Complimenti.
Punto primo: chissenefrega.
Punto secondo: notare come chi scrive sottolinei benissimo il ruolo dei due "protagonisti" (Martusciello e signora), cosa fanno e per chi lo fanno, ci viene detto perfino che sono in una beauty farm (minchia...), ma non si sa dove... (della serie, me lo hanno appena dettato...).
"La coppia racconta"... A chi? "Che da quelle parti"... Da quelle parti DOVE? Ma lo sapete quanto è grande il Canada? DOVE si parla di Berlusconi e del Milan? Nella beauty farm, nel paese dove sta 'sto posto? E qual è 'sto paese? ... Il tocco finale è il riferimento a Silvio Berlusconi: mi chiedo rispetto a che cosa questi argomenti siano "sempre più popolari". Rispetto alla crisi mondiale? A Obama? All'11 settembre? No, dico, vi rendete conto perché non possa che definire STRONZA questa notizia? Non solo trattasi di POMPA clamorosa verso i signori Martusciello, l'Agcom e Silvio Berlusconi, ma è pure fatta con il C....

Infine calciopoli o moggiopoli. A Napoli e' in pieno svolgi-mento l'inchiesta giu-diziaria (non quella sportiva che sembra sia in.... prescri-zione!!!).
Moggi presenta quella che e' definita la "telefonata-killer" in cui si sente il designatore Paolo Bergamo parlare con l'arbitro di Inter-Juventus Pasquale Rodomonti ed invitarlo ad essere " piu' buono" con l'Inter che con la Juventus.
A "Soccer City" la mia trasmissione del lunedi' sera su Radio Chin, intervengono da Toronto il tesoriere del club bianconero Vince Carlucci ed il consigliere Joe (Combin) Bonavota. Parlano anche il giornalista di Tuttosport Alvaro Moretti ed e' trasmissione "intensa".
Peccato che il poco tempo a disposizone non permetta molti interventi tele-fonici dagli sportivi locali,sopratutto dagli interi-sti.....chiedo venia....ma i miracoli "alla Moggi" io non so ancora farli !
Mandi Mandi

23 settembre 2011

Si e' giocato domenica scorsa, si e' rigiocato mercoledi': il campionato italiano di calcio accelera.
Noi oggi,in questa nostra rubrica, non tratteremo degli aspetti che scaturiscono da queste prime tre giornate di campionato, anche se gli elementi di discussione sa-rebbero tantissimi a cominciare dal fatto che, mentre sto scrivendo (ed e' lunedi' sera), tra Napoli e Juventus battistrada e le presunte "grandi" di Milano (Inter & Milan) e Roma (Lazio & Roma) vi e' un baratro di ben cinque punti di differenza, ma rivolgiamo la nostra attenzione su due personaggi che per diversi motivi hanno e stanno scrivendo ancora importanti pagine di sport e comunita'.
Luciano Moggi e' tornato alla ribalta presentando quella che ha definito l'intercettazione "madre":. L'intercettazione, inedita, tra un dirigente arbitrale e un fischietto alla vigilia di una sfida della Juve, e che nelle riflessioni di Luciano Moggi "sconvolgerà il processo su Calciopoli" in corso presso il tribunale di Napoli e vedrebbe coinvolti l'ex designatore Paolo Bergamo e l'ex arbitro Pasquale Rodomonti.
Questa la ricostruzione dei fatti. Due giorni prima di Inter-Juve del 2004, gara finita 2 a 2, in un colloquio fra l'allora presidente della Federcalcio Franco Carraro e Bergamo, il designatore spiega che sarà Rodomonti a dirigere a San Siro. "Mi raccomando, che non aiuti la Juventus per carità di Dio eh? Che è una partita delicatissima, in un momento delicatissimo, della Lega, eccetera...Per carità di Dio che non aiuti la Juventus. E faccia la partita onesta, per carità, ma che non faccia errori a favore della Juventus, per carita...", così Carraro al telefono, sottolineando a più riprese il contesto politico generale in cui si sarebbe svolta la partita.
Bergamo rassicura il presidente federale: "...Stia tranquillo che ci parlo domani. E' mia preoccupazione parlarci...". Il giorno prima di Inter-Juve, Bergamo, dunque, avrebbe chiamato Rodomonti, un colloquio di cui i legali di Moggi chiederanno l'ascolto in aula durante la loro arringa difensiva del prossimo 27 settembre. La conversazione, secondo lo stesso Moggi, aprirebbe profonde crepe nella tesi del presunto condizionamento del mondo arbitrale da parte dell'ex dirigente juventino.
Per l'aspetto comunitario la dipartita di un altro grande personaggio, collega, forse relativamente poco conosciuto qui a Toronto,ma che indubbiamente ha scritto importanti pagine di storia italo-canadese: Il 2 settembre scorso è deceduto a Montreal Giovanni Gargiulo. Ha lasciato la moglie Maria Panetta, con la quale era sposato da 51 anni e quattro figli. I funerali si sono svolti il 7 settembre nella chiesa Madonna della Difesa - quella del ritratto di Mussolini tanto per intenderci....Era nato il 1° gennaio del 1935 a Mammola (Reggio Calabria) e arrivò in Canada nel '60. Giovanni era un personaggio molto conosciuto dalla comunità italiana. Iniziò a lavorare per l'agenzia di viaggi Italian Express di Alfredo Gagliardi, con il quale poi cominciò, nel 1964, l'avventura di Teledomenica, la prima e più popolare trasmissione televisiva in italiano prodotta a Montreal, che andava in onda tutte le domeniche. Un appuntamento imperdibile per tutta la comunità italiana. Giovanni era "l'anima" della trasmissione per la quale faceva le interviste e redigeva il notiziario comunitario.
Infine e' uscito "Veneti in Canada" un libro che parla anche della comunita' veneta di Toronto, curato dal prof. Gianpaolo Romanato.
Il libro verra' presentato, molto presumibilmente al Veneto Centre di Kipling, a fine ottobre in concomitanza con la riunione della Consulta Veneta che quest'anno si terra' proprio nella nostra citta. Nel libro le firme anche dei professori Angelo Principe(il fascismo e gli italo-canadesi),Joseph Pivato,Liana Bellon (la partenza, l'arrivo,la nostalgia,il Molo 21), Marcel Danesi (il veneto parlato in Canada),Allegra Marchesin (Media italiani a Toronto e nella GTA) e del sottoscritto assieme a Giorgio Beghetto per un profilo sui veneti che hanno scritto la storia dell'Ontario. Mandi mandi

16 settembre 2011

Milan,Inter e Napoli in Champions; Udinese e Lazio in Europa League: ce ne sarebbe di materiale per riempire non solo una colonna ma un giornale intero ma lascio a piu' illustri colleghi il compito.
Saluto invece un personaggio "unico" , ospite di Soccer City su Radio Chin lunedi' scorso: Dario Canovi ,il decano dei prcuratori sportivi italiani.
Nonostante l'ora "impossibile" - mezzanotte e mezza in Italia - non solo ha accettato di intervenire in trasmissione ma ha risposto a molte domande dei nostri radioascoltatori e ci ha fatto compagnia sin quasi alla fine.
Classe 1939,nato a Trieste ma da papa' Milanese, avvocato, ha passaporto canadese avendo vissuto per molti anni a Montreal ed Ottawa ottenendo anche una laurea alla McGill University.
Rientrato in Italia e' entrato nel mondo del calcio quasi per caso nel lontano 1974.
Vi racconto la storia:
Juan Carlos Morrone, attaccante argentino con un passato alla Lazio, si rompe il tendine durante la preparazione estiva, senza aver rinnovato il contratto. "Perche' allora i contratti si firmavano di anno in anno" - ci racconta Canovi. E Morrone si affida proprio all'avvocato italo-canadese per portare avanti una vertenza nei confronti della societa'. Da allora dal calcio non e' piu' uscito: ha assistito azzurri campioni del mondo come Collovati e Dossena. E, in tempi piu' recenti , Di Biagio e Nesta. Ora, tra i "protetti" un altro nazionale: Thiago Motta dell'Inter.
Ricco di aneddoti, di anticipazioni, di analisi ha riempito la trasmissione con il suo infinito "sapere-calcistico".
Un grazie di cuore a Salvatore Marra, determinante nel convincerlo a partecipare al programma.

Onofrio Lopreiato e' invece un imprenditore italo-canadese di Woodbridge, originario di Sant'Onofrio (Vibo Valentia) che, seppur indirettamente, attraverso lo sport, ha fatto fortuna ma...nella ristorazione. Non c'e' angolo nella GTA che l'occhio non cada su ristoranti-bar sportivi all'ultimo grido: sono quelli appartenenti alla catena "Shoeless Joe" di cui Onofrio Lopreiato ne' e' non solo il presidente ma anche ideatore e fondatore.
Ma chi era in effetti "Giuseppe (Joe) senza scarpe" ? si domanderanno in molti. Famosissimo giocatore di baseball americano, Joe Jackson,mori' nel 1951 e passo' alla leggenda non solo per le sue gesta sportive ma per la sua storia strappacuori. Ora uno scrittore canadese, William Patrick Kinsella ha scritto un libro a lui dedicato ed intitolato proprio "Shoeless Joe". La vicenda in sé è già famosa grazie alla riduzione cinematografica del 1989 con Kevin Costner, dal titolo "L'uomo dei sogni". Protagonista è il baseball. Ray sente una voce che lo invita a costruire un campo da baseball tra le sue piante di granturco. Se lo farà, "lui verrà". Lui è appunto il grande campione Shoeless Joe Jackson. Un libro che raccomando a tutti di leggere, ora anche nell'edizione in lingua italiana. Cosi' come raccomando una bella cena con amici sportivi nei ristoranti di Onofrio.Ma attenzione, sono d'obbligo chicken wings e chicken fingers!!!!! Di Sant'Onofrio Onofrio si e' dimenticato anche il peperoncino e la salsiccia.
Ma d'altro canto siamo in Canada e per aver successo, quel successo che Onofrio ha raggiunto alla grande, bisogna sempre ricordare il vecchio proverbio che dice: " si nunn ti gratti chu ri manu toi, u chiuritu un ti passa mmai".

Mandi Mandi

9 settembre 2011

Togliamoci subito i….sassolini dalle scarpe dopo la lunga parentesi estiva; sono tutti "sassolini" di affetto e saluto.
Michele Squadrilla ed il figlio Florio del Ristorante Fiamma in Etobicoke: il primo super tifoso interista il secondo fan dei rossoneri del Milan. Si preannuncia un bel derby in famiglia ! Complimenti comunque per il ristorante: superbo !
Sergio Marassi, mantovano doc, titolare della salumeria Il tagliere di Caledon che ospita il centauro friulano Riccardo Aldegheri che a bordo di una moto girera' tutte le americhe partendo proprio l'11 settembre prossimo da Ground zero in New York per raggiungere la "Terra del Fuego". Come dire…"se no 'xe matti non li volemo"!!!
Angelo Persichilli per la prestigiosa nomina a "braccio destro" di Harper. Alla faccia dei qubecchesi che lo vedono come fumo negli occhi! Conoscendo la determinazione dell'uomo di Castellino del Biferno(Campobasso), so che ce la fara'!
Luca Gasparotto, il talentuoso calciatore di Ajax, cercato dal Milan,Atalanta e Chievo, che preferisce i Glasgow rangers: tre anni di contratto e tante speranze di poter sfondare.Papa' Dario e nonno son gia' in un brodo di giuggiole!
Mike Matic, figlio di mamma abruzzese e papa' serbo, vice comandante della stazione di Polizia n. 13 (Eglinton ed Allen road). che a soli 14 anni vola in Spagna nella scuola calcio del Maiorca. E' nato il nuovo Messi ?
Dulcis in fundo ai vari Salvatore Marra, Giacomo Stetcher, Alberto Milan, Filippo Di Diano, Lupo (non ricordo il cognome!!) e Gesualdo Mastruzzo che hanno allietato le prime due puntate di "Soccer City" su Radio Chin al lunedi' sera. Grande ospite della prima puntata il presidente della Reggina Lillo Foti che ha ricordato la tournee' canadese del suo club alcuni anni fa e salutato le migliaia e migliaia di calabresi che vivono oltreoceano. Con l'augurio che la sua squadra possa tornare subito in serie A.
Ed a proposito di serie A in questo fine settimana scatta il nuovo campionato dopo lo "sciopero dei miliardari" come e' stata definita l'astensione dal….lavoro della prima gior-nata.
Ai nostri amici de Lo Specchio una notizia in esclusiva: sappiamo gia' chi vincera' il campionato. Come, direte voi ? Ecco qua la spiegazione.
Uno studio svolto dall'Osservatorio del calcio del CIES ha assegnato gli scudetti per la stagione 2011/2012 nei principali campionati europei.Secondo questa indagine, svolta dalla società di analisi statistica legata al mondo dello sport e che analizza le rose delle squadre partecipanti alle massime serie dei cinque campionati più importanti d'Europa, le vincitrici dei rispettivi titoli nazionali saranno le seguenti: Inter in Serie A, Barcellona nella Liga, Chelsea in Premier League, Bayern Monaco in Bundesliga e Paris St.Germain in Ligue 1.
I tifosi, tanto dei vincitori quanto dei perdenti designati, sono autorizzati a fare gli scongiuri.
Infine una notizia che mi lascia basito: "Felix Magath fa onore alla sua fama di allenatore duro ed inflessibile. Il tecnico ha multato due giocatori del Wolfsburg per non aver corso abbastanza in una partita. Secondo i media tedeschi 'Bild' e 'Kicker', Patrick Helmes e Mario Mandzukic hanno dovuto pagare 10mila euro a testa, per la loro prestazione nella sconfitta per 4-1 contro il Borussia , nella terza giornata del campionato tedesco."
Una sanzione per "correre poco", è una novità assoluta nel mondo del calcio!

22 luglio 2011

Mi accingo a scrivere l'ultimo "Bar Sport" prima delle vacanze estive che mi porteranno in Italia.
Lo faccio in questo fine settimana che ha visto gareggiare Toronto con l'Italia in materia di gradi e temperature: caldo pesante, afa , e tanta voglia di…far niente.
E cosa di piu' bello e refrigerante che l'aria condizionata di casa, un comodo divano, la megatv ed una serie infinita di partite di calcio direttamente dall'Argentina ( ah, a proposito,che pena vedere alcuni giocatori con i guanti alle mani per ripararsi dal freddo !!!) e dalla Germania dove si gioca la "Copa America" e si e' giocato il mondiale al femminile ?
Le sorprese non sono mancate a cominciare dall'eliminazione delle due grandi favorite: Argentina e Brasile.
I rigori hanno fatto sorridere il Paraguay e precipitare nella disperazione il popolo brasiliano. L'Albirroja si e' qualificata alle semifinali dopo una storica resistenza durata per oltre 120 minuti. Il Brasile le ha provate tutte e con tutti, da Pato, Neymar e Robinho, a Maicon, André Santos e perfino Lucio, ma la porta albirroja si e' rivelata un fortino inespugnabile, soprattutto per merito della grande serata del portiere Villar. La Seleçao dice dunque addio al sogno di conquistare la terza Coppa America sbagliando tutti i rigori calciati con Elano, Thiago Silva (parata di Villar), André Santos e Fred.
Un errore di Carlos Tevez nella sequenza dei rigori dopo l'1-1 al 120' ha invece condannato l'Argentina e proiettato l'Uruguay in semifinale contro il Perù. Si e' risolto così il Clasico del Rio de la Plata che la nazionale di Montevideo aveva vinto una volta sola negli ultimi vent'anni. Ma la colpa più che di Carlito - per ironia della sorte imbarcato fra gli ultimi da Batista - è di un c.t. che ha piazzato il giocatore più forte del mondo, Messi, a 40 metri dalla porta avversaria, non e' riuscita ad approfittare della superiorità numerica per oltre un tempo e ha tenuto in campo inutilmente Aguero per 85' e Zanetti per 120'. Errori che per il futuro di Batista alla guida dell'Albiceleste rischiano di essere fatali, anche con le qualificazioni mondiali alle porte.
In Germania invece, nel mondiale in gonnella,ha vinto il Giappone. 5-3 ai rigori con le orientali che hanno rimontato per due volte le americane e poi le hanno castigate dal dischetto, dove hanno deciso i tre errori su quattro tiri della squadra che alla vigilia era favorita. Nemmeno la "mia" Hope Solo e' riuscita nel miracolo! E il Giappone e' Campione del Mondo per la prima volta nella storia!
Per il calcio di casa nostra le belle notizie vengono invece da Mississauga. Si chiama Ricardo Jose' Araujio Ferreira,. E' nato il 25 novembre del '92 proprio a Mississauga, ed e' stato ingaggiato dal Milan per un posto da titolare addirittura nella primavera allenata da Dolcetti. Ricardo è cresciuto nella scuola calcio del Brampton, disputando anche tornei con la selezione Under 16 dell'Ontario. All'età di 15 anni venne adocchiato dagli osservatori del Porto, che intravidero in lui grandi doti fisiche e grandi margini di miglioramento. Venne inserito nella formazione under 17 dei Dragoes e raggiunse subito la nazionale under 17 portoghese. Il cammino di Ricardo è lineare: percorre tutta la trafila delle varie selezioni giovanili arrivando ad indossare sia la maglia del Portogallo under 18 che quella dell'under 19. Quest'anno ha vinto il campionato Juniores con il Porto.Il famoso allenatore Villas Boas lo ha inserito anche nella lista B dell'Europa League senza però farlo mai debuttare in prima squadra.
La sua fortuna? Avere un doppio passaporto: canadese e portoghese !

15 luglio 2011


Amici carissimi ho deciso: voglio diventare Americano !
Questo dopo un fine settimana in cui dall'Italia sono rimbalzate - come al solito - notizie di furbate, furti, e puttanate politico-economico (Lodo Mondadori, Milanese, rating che precipita, camorra e rifiuti ecc.ecc.) mentre dalla Germania, dove sono in svolgimento i campionati del mondo di calcio femminili, si assiste ad un qualcosa che ti colpisce al di la' dell'aspetto puramente tecnico e ti fa capire come lo spirito nazionalistico, il senso del dovere, l' "uno per tutti tutti per uno", sono simbolo di un popolo vero !
Per questo dico vorrei diventare Americano !!
Gli Stati Uniti fanno fuori il Brasile con l'orgoglio e la determinazione di una squadra che non molla mai: le statunitensi si impogono ai calci di rigore, dopo che la partita era terminata 1-1 al 90' e 2-2 dopo I supplementari, grazie a un gol nel recupero. Partita pazza quella del Rudolf Harbig Stadion di Dresda, con le ragazze a stelle e strisce subito avanti dopo 2',.Ma la partita rischia di decidersi al minuto 65: fallo su Marta in area (toltalmente inventato!) e cartellino rosso a Buehler (come sopra!). Cristiane si fa parare il calcio da Solo, ma l'arbitro fa ripetere; questa volta Marta non sbaglia, per l'1-1. Parità al 90', si va ai supplementari: Marta segna subito, sulla disattenzione di Boxx, ma da questo momento le americane, pur con una calciatrice in meno, tirano fuori tutti quegli attributi che noi itaiani purtroppo da anni non abbiamo piu'! Assalto a Fort Apache e al 122', in pieno recupero Wambach ringrazia Andreia, uscita a vuoto, e fa 2-2. Ai rigori Solo para il rigore di Daiane, ancora lei, e Wambach manda gli Stati Uniti in Paradiso e in semifinale. E' la vittoria della grinta, della determinazione, della volonta'!
E di "Hope Solo", il portiere americano dal nome suggestivo: Speranza e Solitudine. Chissa' se ha anche sangue italico nelle vene? Bello il quadretto finale quando va sotto le gradinate e abbraccia il figlioletto: sicuramente interessante anche la sua storia al di la delle vittorie calcistiche. I suoi genitori divorziarono quando aveva solo sei anni; ha vissuto con la madre ma adorava il padre, un "homeless" che per sbarcare il lunario si arruolo' nella Guerra del Vietnam. "Da lui ho imparato la voglia di combattere" - dice a tutti. Che e' poi quella che ti fa vincere e trionfare !
In Italia invece i, "quadretti" che ci giungono sono alquanto deprimenti: ha ragione l'amico Alberto Cesario quando afferma che ormai destra o sinistra vanno a braccetto…..
Per un Berlusconi che si arrichisce a dismisura fregando Di Benedetti c'e' un Di Pietro , laureato in giurisprudenza che insegna al Cepu, e il Cepu e' indagato per furto e estorsione, e Di Pietro ha fatto il suo partito li, vuole che gli immigrati abbiano piu diritti degli italiani,(questo si che ama l'italia e gli italiani ! ). Per un Milanese che si fa regalare Ferrari e Bentley ci sono Veltroni e D'Alema chequesto tizio, che e' dietro la lotta canagliesca contro Mediaset e che il suo news outlet ( SKY TG...in Italiano) non fa altro che buttar fango su Berlusconi.Ora , anche lui, e' alle prese...

8 luglio 2011

Ieri era il Canada Day, ossia la festa nazionale del Canada.. E da buon "canadese" mi sono gustato in serata I tradizionali fuochi pirotecnici con la mia bimba .
La stampa locale considera il 1° luglio come il compleanno della nazione, anche se la piena indipendenza dal Regno Unito è arrivata solo nel 1982, con l'approvazione dell'attuale Costituzione, che ancora prevede la Regina d'Inghilterra quale Capo dello Stato. E infatti, la coppia reale formata da Willliam e Kate è in visita da queste parti, in segno di rispetto e saluto verso un territorio che, formalmente, fa parte dei loro possedimenti, così come anche l'Australia e la Nuova Zelanda.
I giornali sono pieni di articoli che parlano della visita reale. Ma si trovano anche articoli più leggeri e divertenti, come quello di Judith Timson sul "Globe and Mail", che elenca i dieci migliori modi per individuare un canadese.
1) Sei un canadese se, dopo aver speso 3 giorni in uno dei migliori ospedali della città per un'operazione al cuore, lasci la struttura camminando davvero "a cuor leggero", dal momento che l'intera operazione è stata pagata dalla Sanità pubblica canadese,

2) Sei un canadese se ti piace l'aceto sulle patatine fritte ma sei pronto ad aggiungere sciroppo d'acero perfino sul salmone ai ferri .

3) Sei un canadese se hai detto "I'm sorry!") almeno una volta nell'ultima settimana quando qualcuno sulla metro ha pestato il tuo piede..

4) Sei un canadese se pensi che un primo ministro con un debole per il controllo è definito nei bar come "un dittatore"..

5) Sei un canadese se ti lamenti per il caldo nei due brevi mesi d'estate che ti ritrovi, e se prendi la prima nevicata in inverno come un affronto personale..

6) Sei un canadese se durante l'ultimo incontro del G20, concluso per una volta senza morti e feriti fra gli immancabili protestatari in strada, a distanza di un anno accusi ancora la polizia del loro eccessivo pugno di ferroo e del loro terribile abuso di potere..
7) Sei un canadese se proprio non te la senti di ringraziare il tuo Dio in pubblico per ogni cosa; chi preghi è ancora un fatto esclusivamente privato, grazie mille. .
8) Sei un canadese se le note di Gordon Lightfoot che canta Ribbon of Darkness ti portano alle lacrime, quanto Justin Bieber che intona Baby, ma per ragioni molto diverse. E sei anche un canadese se pensi che il minimo comun denominatore di star mondialii come Celine Dion, Michael Bublé e Christopher Plummer è che sono canadesi, proprio come te!
9) Sei un canadese se rifai completamente la denuncia dei redditi per correggere un trascurabile errore da parte tua, se rispetti il rosso del semaforo anche quando non c'è nessuno che venga dall'altra parte nemmeno nel mezzo della notte, e ti rivolgi a una maleducata guardia di frontiera statunitese con un rispettosissimo "Sir" anche dopo che ti ha minacciato di non farti mai più entrare nella sua nazione solo perché c'è una minuscola dimenticanza nei tuoi documenti doganali.

10) Sei un canadese se, mentre visiti Parigi o Roma vestito come un qualunque americano, in modo così casual che, secondo David Sedaris "sembri uno pronto a tagliare l'erba del giardino di un vicino", un francese o un italiano ti si fa incontro e ti chiede "Da che parte degli Stati Uniti viene?" e a quel punto dichiari orgogliosamente la tua nazionalità!

Infine una nota in margine a Bar Sport di 7 giorni fa. Ricevo e felicemente giro a voi....Il mittente Ken Can-cellara,l'avvocato-interista-scrittore amante come pochi del calcio.
"Ciao Paolo.
Since I am not a resident of Woodbridge, regrettably, I don't regularly read Lo Specchio.
Nevertheless, your article of July 1 was brought to my attention. As a result, I need to correct a misstatement. I have not been responsible for the promotion of the Juve game on July 23rd.
While I was made aware of this possibility some time back, I did not follow up on it because there were too many uncertainties, including the uncertainty as to which teams would show up for the Toronto game.
As a result, I chose not to pursue it.
Of course, I am delighted for all my numerous juve friends who will once again see their "beniamini" here in our City. I am also happy that all fans of Serie A within our wonderful community will once again witness one of the "greats" of Italian soccer.
Allora, tutti uniti il 23 luglio al BMO field e gridiamo insieme: "Forza Vecchia Signora"!!

1 luglio 2011


Ricordate l'avvocato Ken Cancellara ? Ha fatto un altro colpo dopo l'Inter a Toronto della scorsa estate. Quest'anno tocchera' alla Juventus !
Il "colpo" nell'ambito di un'iniziativa che ha sicuramente del sensazionale per noi qui in Nordamerica.A luglio infatti , buona parte dei più grandi club del mondo e alcuni della Major League Soccer ) si affronteranno in Nordamerica nel quadro del World Football Challenge, la più grande serie di eventi calcistici mai organizzata nell'area.
La MLS e gli organizzatori della CAA Sports hanno presentato il quadro completo degli sponsor dell'Her-balife World Football Challenge, che annovererà brand famosi quali At&T, Adidas,American Airlines, Bridge-stone, Coors, Pepsi e Wolkswagen, con l'Herbalife come sponsor principale.
Sino ad oggi hanno aderito a questo torneo il Barcellona, Manchester City, Manchester United, Juventus FC, Real Madrid, e le messicane CD Guadalajara e Club América, mentre dalla MLS ci saranno Chicago Fire, LA Galaxy, New England Revolution, Philadelphia Union e Van-couver Whitecaps FC.
La serie di amichevoli si giocherà a partire dal 13 luglio sino al 6 agosto in una dozzina di città tra Stati uniti e Canada, dando ampio spazio alle attività di marketing degli sponsor dentro e fuori dallo stadio.
La sola italiana coinvolta al momento è la Juventus, che giocherà tre partite, la prima sabato 23 luglio, proprio qui da noi a Toronto , contro lo Sporting Lisbona. La sfida con i portoghesi verrà disputata sul terreno del BMO Field. Quello con lo Sporting, precederà di tre giorni l'impegno già fissato per martedì 26 luglio al City Field di Flushing a New York contro il Club America.
Durante il soggiorno americano, la squadra avrà come base la città Philadelphia e si sposterà per disputare le amichevoli che, da programma, saranno tre..
Si vocifera anche di una possibile partecipazione della AS Roma, ma - secondo indiscrezioni di stampa - ci sarebbero delle perplessità da parte del prossimo presidente Thomas R. DiBenedetto in relazione a tempi e modi dell'eventuale tournée.
Intanto in In Messico si sta giocando il Mondiale Under 17 di calcio.
Ma la cosa più bella è stata martedì scorso durante Canada-Inghilterra. All'85', sul 2-1 per gli inglesi, è successo qualcosa di storico e molto strano.
a) Il Canada, pareggiando, ha messo fine a un striscia di 13 sconfitte di fila in questa competizione a cui ha partecipato per la prima volta nel 1987.
b) Il Canada ha guadagnato il primo punto in questa competizione, in cui fino a martedì aveva segnato 3 gol e ne aveva subiti 45.
c) Per il Canada ha segnato Quillan Roberts. Il portiere. Non su rigore come Higuita, né su punizione come Chilavert. Non di testa come Zoff nella fantasia di Paolo Villaggio e poi Taibi e Rampulla nella realtà. No, molto meglio. Tirando da poco oltre la sua area di rigore e cogliendo impreparati difensori e portiere avversario ! Roba da cineteca !
Dulcis in fundo due parole per ricordare manuela Della Nora che si e' spenta la settimana scorsa.Era il direttore esecutivo di Vita Community Living Services/Mens Sana Family for Mental Health.Era giovane (cin-quantenne), amica, friulana, mamma e donna semplice e vivace.Una vita difficile l'aveva portata ad amare particolarmente le persone disabili. «Sotto la direzione di Manuela siamo riusciti a fare di Vita/Mens Sana una organizzazione guida - ha detto Paul Mior, presidente di Vita/Mens Sana -".
Ma non e' giusto!

24 giugno 2011

Quel ciondolar di testa e la mite rassegnazione di frasi ripetute "faccio un salto ad Ajax a trovar mamma" non sono purtroppo state fuorviere di belle notizie. Si e' infatti spenta donna Yolanda Ma-gliocchetti, mamma del prof. Bruno, docente universitario di italianistica e supertifoso laziale. Nonche' mio, quasi-quotidiano, compagno di viaggio serale . All'amico Bruno un abbraccio affettuoso ed una stretta di mano virile: la vita continua !
All'amico milanista ed anch'egli insegnante, Filippo Gravina, le mie scuse pubbliche per non aver partecipato alla festa dell'addio al celibato del futuro genero.
Sbadatamente avevo dimenticato…mia figlia ed il suo party scolastico di fine anno a base di hot-dogs e mais (corn) organizzato dalla scuola St.Fidelis.

Chiuso il capitolo "personale" veniamo al calcio. Quello dei nostri giorni che ha perso il fascino di un tempo fatto di "bandiere", "idoli" ed "eroismi" sacrificato sempre di piu' all'altare del dio dollaro.

Ci e' caduto dentro anche Leonardo, si' quell'allenatore prima del Milan e poi dell'Inter ,dalla faccia pulita, dal "buon" italiano, tanto educato e compito che sembrava uscito da un ritratto di Renoir.

Leonardo e' volato a Parigi per fare il direttore generale del PSG, lì dove ha giocato nel 1996-97. Una decisione presa in piena libertà, come in piena libertà aveva deciso di andare all'Inter dopo 13 anni al Milan.
Dopo la notizia del suo viaggio a Doha, in Qatar, per parlare con il fondo d'investimento proprietario del 70 per cento del PSG, Leonardo ha conquistato pure i titoli dei maggiori quotidiani transalpinI come il «Parigi in pieno sogno» de L'Equipe, che ha parlato del salto di qualità del club parigino per l'arrivo (ritorno) del brasiliano.

L'offerta è stata davvero allettante perché cinque milioni di euro a stagione per cinque anni sono davvero tanti. Poi, ci sono anch le ambizioni personali, come ha sottolineato Massimo Moratti..
Robin Leproux, presidente del PSG, ha ricevuto dai nuovi proprietari della squadra (controllata per il 70 per cento dalla Qatar Sports Investments, fondata dallo sceicco Tamim Bin Hamad Al Thani, erede al trono) la certezza assoluta riguardo all'arrivo del brasiliano dopo alcuni giorni di tentennamenti.E' finita così dopo cinque mesi esatti l'avventura di Leonardo alla Pinetina: il brasiliano era arrivato il 29 dicembre per giocare poi l'ultimo match il 29 maggio all'Olimpico, nella finalissima di Coppa Italia contro il Palermo. Un trofeo che a lungo potrebbe essere l'unico vinto nella sua carriera da allenatore. Una scelta coraggiosa quella di passare dal Milan, lui che in via Turati ha vissuto per 13 anni come calciatore, dirigente e allenatore, all'Inter.

Presa molto male dai tifosi rossoneri, mentre quelli nerazzurri già pregustavano la vendetta di strappare ai rivali lo scudetto. Ed emblematico è stato il derby tricolore del 2 aprile, quando Leonardo è stato sommerso dai fischi e dagli insulti dei sostenitori rossoneri. Non solo perché l'accoglienza a San Siro, lo stadio in cui ha lanciato il Milan alla vittoria dello scudetto del 1998-99 con Alberto Zaccheroni, non è stato dei migliori. Una coreografia che ha colpito nell'orgoglio il brasiliano: «Dai fondatori all'allenatore, 30 denari e amore a prima vista, Giuda interista». Tutto accompagnato dall'immagine dell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci raffigurante gli apostoli con la maglia del Milan, tranne Giuda che indossava quella dell'Inter. Non solo, perché nella festa scudetto a Roma erano arrivati gli insulti di Gattuso e Abate. Insulti che Leonardo aveva ricevuto da un tifoso a un semaforo (e non era stato l'unico episodio). Una situazione non felice e forse è anche per questo che il tecnico brasiliano ha deciso di lasciare Milano e l'Inter. Cinque mesi dopo aver sostituito Benitez. Con destinazione Parigi, lì dove ha già vissuto nel 1996-97.
E per 30 denari (5 milioni di euro) che comunque, di questi tempi, non guastano di certo!

Bes,bes,bes…..mandi,mandi,mandi….

17 giugno 11

Il "mondo nerazzurro" dei fans dell'Inter non si esaurisce con il Club Peppino Prisco di Woodbridge; come sempre succede c'e' una "maggioranza" silenziosa che non "parte-cipa" ma non per questo e' "meno" tifosa degli iscritti: ricordo il mai troppo com-pianto Elio DaRe con la sua immancabile Gazzetta dello Sport sottobraccio, il "featino-romagnolo" Giuliano Giuliani o anche i vari Pietro Felicetti o l'agente immobiliare Agazio(Orazio) Cangelosi, figlio dell'indimenticabile Pino, ex proprietario del Si-dewalk Restaurant di Dufferin e Saint Clair dove "vive-vamo" in simbiosi con juventini come Pino Spaziani o milanisti come Beppe Boeri e via dicendo.
Con Cangelosi jr. (ora "figlioccio" di Ralph Nardi !) ci sor-biamo un bel caffe' ed andiamo a ritroso nel tempo. Tanto e' estate e di "calcio vero" non troviamo nemmeno l'ombra tra calciomercato e calcioscommesse che impazzano.
Tra un Kaka' (verra' o non verra') ed un Mourinho da rimpiangere ad oltranza ricordiamo Helenio Herrera e la grande Inter di Sarti,Burgnich e Facchetti. Si ricordano le imprese storiche, gli scudetti e le coppe inter-conti-nentali,ma anche le pagine buie, quelle che vanno - chissa' perche' - subito nel dimenticatoio. E si parla dei fratelli Sandrino e Ferruccio Mazzola e le diverse carriere dei due. E ci si domanda: ma che fine ha fatto Ferruccio?
La risposta, come al solito,la trovo su internet ed e' datata aprile 2011,pochi mesi fa dunque.
"Correva l'anno 2004, data in cui la casa editrice Bra-dipolibri pubblicò un libro a cura di Fabrizio Calzia dal titolo "Il terzo incomodo. Le pesanti verità di Ferruccio Mazzola". In tale scritto si narra delle accuse lanciate senza peli sulla lingua da parte del Mazzola citato nel titolo; accuse verso la sua società (Inter) e il suo tecnico (Helenio Herrera) all'epoca dei fatti. Ferruccio Mazzola sosteneva che all'Inter, in quegli anni (anni '60), ci fosse un "uso disinvolto del doping per potenziare al massimo le prestazioni della squadra e per conseguire i gloriosi risultati poi effettivamente raggiunti". L'Inter, ovviamente, non la prese bene, e l'anno dopo, per opera di Giacinto Facchetti, citò per diffamazione sia la Bradipolibri che Ferruccio Mazzola, richiedendo un risarcimento di un milione e mezzo di euro per danni morali.
Si cala in questo contesto ciò che è avvenuto qualche mese fa a S.Siro, cioè il pignoramento dell'incasso di una partita del'Inter per poter pagare le spese processuali a chi avevano citato.Il giudice unico Rosaria Ricciardi aveva sentenziato: "(...) il libro è costituito prevalentemente da una serie di racconti che hanno visto come protagonista il Mazzola nel corso della sua carriera, nonché da una serie di testimonianze di molti ex calciatori. Attraverso un racconto chiaro e completo, scevro da espressioni malevole o offensive, gli autori delineano un quadro generale e storico del calcio dell'epoca".
Così si è espresso invece l'avvocato Alberto Foggia, difensore della casa editrice e di Ferruccio durante il processo: "Una volta incaricato dai miei assistiti, è iniziata la mia opera di raccolta di documenti e testimonianza per difenderli. Nel novembre del 2008 il caso è arrivato davanti al giudice del tribunale di Roma che ha respinto la richiesta di danni avanzata dall'Inter. Dopo la sentenza, le spese che ci avrebbero dovuto pagare, per quasi un anno non sono state liquidate né a me né al mio collega romano. A quel punto, nell'ottobre 2009, ho fatto scattare l'istanza di pignoramento dell'incasso di San Siro per ottenere la cifra dovuta. Una volta notificato l'atto all'Inter, la società milanese si è immediatamente messa in contatto per pagare prima che scattasse il termine del pignoramento".
Episodio non proprio gratificante per la società di Massimo Moratti, non solo per il disguido sul pagamento ritardato in maniera esagerata, ma soprattutto per la macchia su uno dei periodi più belli dell'intera storia nerazzurra".
Insomma, quanto raccontato nel libro a seconda dei giudici viene valutato semplicemente come un racconto di quanto vissuto da Ferruccio Mazzola quando giocava nell'Inter. Detto questo non voglio assoultamente accusare l'Inter dato che negli anni 60 non c'erano controlli e l'uso di anfetamine e di "robe" varie era comune, ho riportato questa notizia perché stranamente i media l'hanno ignorata se non per un paio di trafiletti su quotidiani come "il Messaggero" o "l'Espresso".
E penso: ma in fondo in fondo, il calcio di cinquant'anni fa e' poi cosi' "diverso" da quello attuale?
A voi l'ardua sentenza.......Mandi Mandi

10 giugno 11

Per gli amici Celestino De Juliis ed Angelo Principe, "very opinioned" sulla leadership di Berlusconi ed impazienti di disfarsene. Me la manda Tony Marzilli da Bojano.
" DIO MIO SE QUESTO E' IL MODO DI FAR POLITICA IN ITALIA...GRAZIE A DIO ME NE SONO ANDATO VIA! "
A seguire un video preso da youtube dove si vedono bambini cantare insulti contro il premier italiano. Il titolo del video e' "EDUCAZIONE DI SINISTRA" ed e' stato girato dal produttore Gianni Tirelli.
L'amico Tony non le manda a dire : "É il colmo della "munnezza" politica quando gli anti berlusconiani usano bambini (tipo jihad suicide bombers) per offendere e diffamare. Tirelli...sei la MERDA non solo dell' Italia, ma del MONDO. “
Mi spiace per gli amici Celestino ed Angelo ma mi trovo perfettamente d'accordo con quest'ultima affermazione di Tony.
Certo e' che e' un'Italia sempre piu' difficile da capire: prendi il calcioscommesse di questi giorni. Checche' se ne dica non credo che le societa' siano direttamente coinvolte (eccezion fatta per qualche "minore" indebitatasi a dismisura ) e quindi il vecchio concetto della "responsabilita' oggettiva" lascia il tempo che trova . Ma come si fa a debellare il "malcostume" - che e' universale o quasi - che in nome del dollaro tutto e' lecito? Dove sono finiti valori morali, ideali, etica deontologica? Al di la di calciopoli il "sistema Italia" credo stia implodendo .Dalla politica vecchia e corrotta ai problemi quotidiani della gente di cui nulla importa a nessuno. La questione morale, il ciclismo fatto solo che di droghe, il calcio inquinato da presidenti banditi che non pagano le tasse, mafia e n'drangheta a cui tutto e' concesso! Prima o poi credo che la gente si rivolterà contro questo sistema fatto sempre di piu' di delinquenti , papponi e furbi !

Roberto Beccantini e' un famoso giornalista sportivo italiano: tanti anni alla Gazzetta dello Sport ed ora opinionista de La Stampa di Torino. Lo chiamo per invitarlo come ospite di "Soccer City" quando riprendera' la sue fatiche a fine agosto in concomitanza con l'inizio del campionato. Si ricorda ancora benissimo di Toronto e di quando "copri'" l'esordio di Bettega nel campionato della NASL con i Toronto Blizzard. Io e Roberto siamo uniti dalla....carta di identita': vicino ai 58 ed in odore di pensione. "Ma io continuo a combattere - mi dice celiando - e adesso ti mando quello che ho appena scritto sul mio blog del giornale per il mio addio".
Lo trovo particolarmente interessante e ve lo passo per un vostro commento e considerazioni.
"Quando un Ospedale chiude, oscillo sempre fra sentimenti disordinati: 1) che bellezza, non ci sono più pazienti da curare; 2) che tristezza, adesso dove andranno a curarsi i (miei) pazienti? 3) che disastro, doveva proprio essere scarso, il Primario, per far chiudere il nosocomio.
Vi lascio dopo quattro anni, gli anni di Calciopoli, e dopo quarant'anni di professione in giro per il mondo. Molti di voi faranno la ola, com'è giusto che sia. Ci siamo annusati a distanza e beccati per mail. Non ci siamo risparmiati colpi sotto la cintura, abbiamo scomodato santi e morti. Non ho voluto filtri, perché agli indulti ho sempre preferito gli insulti. L'importante, per me, è stato e rimane il confronto. Non il consenso. Provvedo subito:
1) Su Calciopoli resto dell'idea che l'avvocato Zaccone abbia salvato la Juventus dalla serie C, e che Milan, Fiorentina, Lazio e Reggina avrebbero meritato la B.
2) In base alle nuove intercettazioni, anche l'Inter dovrebbe essere retrocessa in serie B.
3) Lo scudetto a tavolino del 2006 andrebbe revocato seduta stante.
4) Mi auguro che Massimo Moratti rinunci alla prescrizione sportiva per dimostrare la differenza tra il sistema Moggi e il sistema Inter.
E adesso, per favore, insultatemi. Cominci lei, signor Paolo. Grazie.".
Mandi a tutti....quanto materiale per discutere nel nostro Bar Sport !

3 giugno 2011

E' stata la settimana di Messi e del Barca ma anche dell'Inter e di E'too.
Ma lascio alla redazione sportiva il commento tecnico e mi limito ai commenti del nostro "Bar Sport".
Botta e risposta a distanza su "facebook" tra l'interista Franco Formaggio ed il romanista Vito Caressa dopo Inter-Palermo finale di Coppa Italia.
FRANCO FORMAGGIO: "FORZA INTER!!!! E sono ancora tre! Intendo le vittorie di questa stagione! Qualche rosicone pensa, avendo vinto un SOLO "titulo" di essere il campione di tutto, si sbaglia senza contare che nel prossimo anno calcistico saremo ancora li a dannarvi l'anima. Dopo lo spettacolo di ieri sera, Bellissimo il Palermo, chi ci ferma piu' con quell' E'to? Meditate gente meditate!"
VITO CARESSA: "Ringrazia E'too, perche' per il resto il Palermo vi ha messo sotto. I campioni fanno la differenza. 4 tiri in porta, 3 gol una traversa... anzi 5, la parata sul tiro di Snejder!".
E questo dopo le ire del presidente furlano del Palermo Zamparini: «L'Inter è la banda bassotti, sanno solo rubare. Moratti? Si definisce da solo, se non si vergogna lui...»
E intanto ha spento 70 candeline con tanto di festa nerazzurra Eligio Paris, il segretario-tuttofare dell'Inter Club Peppino Prisco.Nelle piu' liigee tradizioni biscionesche spumante Milan nella sede di Marketlane!
Gli anni li ha compiuti anche un'altra icona-in-pensione del calcio di casa nostra: Franco Limongelli da Woodbridge. Dino Cavalluzzo,di Omni Tv, ricordando le sue origini calabresi, gli manda anche un messaggio che e' tutto un programma: La figlia dice al padre Calabrese: "Papà il mio ragazzo mi ha detto che ho due belle sospensioni e una fantastica carrozzeria... Cosa vuol dire???... il padre: "e tu ci dici ca si prova ad azari u cofanu ci tagghiu a marmitta!"...
E' bella la storia di Franco che ha giocato assieme a Salvatore Garritano. E' triste invece la storia di quest'ultimo, che da anni sta combattendo contro la leucemia. Cresciuto nella Morrone (la seconda squadra di Cosenza e del "nostro" Peter Felicetti) Garritano fece il suo ingresso nel calcio professionistico militando nella Ternana con la quale esordì in Serie A nel 1974. In quello stesso anno entrò anche nel giro della nazionale under 23 dimostrandosi un giovane con buone prospettive e appetibile dai grandi club. Se lo aggiudicò il Torino con l'intento di disporre di un valido rincalzo per il duo d'attacco Graziani-Pulici. Garritano riusci' a contribuire con 5 presenze e 1 gol contro il Milan allo storico scudetto granata del 1976. Passo' poi all'Atalanta ma un grave infortunio alla caviglia lo costrinse a restare fermo per un anno. Guarito dall'infortunio riprese a giocare con più assiduità senza comunque raggiungere i livelli di rendimento che lo avevano portato ad indossare la maglia azzurra, come confermarono le successive esperienze con Bologna e Sampdoria.Lascio' definitivamente il calcio professionistico e passo' nei dilettanti militando, all'età di 41 anni, nelle file dell' Alcamo. Oggi come detto sta cercando di combattere la leucemia che lo ha colpito tre anni fa. Ma la dinastia dei Garritano sembra poter continuare con il nipota Luca, un 17enne che milita con buon successo nelle giovanili dell'Inter.
Cambio argomento e vado a concludere. Una targa di marmo con 446 nomi incisi a caratteri d'oro. E' questo l'omaggio della Scozia alle vittime italiane della tragedia dell'Arandora star, la nave con a bordo 800 prigionieri italiani e tedeschi diretta verso un campo di prigionia in Canada, che il 2 luglio 1940 fu affondata, a largo delle coste scozzesi, da un sommergibile tedesco. L'"Italian Closter Garden" e' ora parte integrante della cattedrale di St Andrews a Glasgow. Si tratta di un giardino monumentale realizzato grazie al contributo delle istituzioni governative e della comunita' italiana, per tenere vivo il ricordo di centinaia di emigrati la cui unica colpa era quella di vivere e lavorare in una nazione che era in guerra con l'Italia. Sulla targa di marmo incisa una lirica di Giovanni Pascoli: "lo so che e' l'ora, lo so che e' tardi, ma un poco ancora lascia che guardi".

27 maggio 2011

E adesso ci si mettono anche le badanti filippine ! Lunedi' scorso in "Soccer City" l'ospite d'onore doveva essere Pieino Prati conosciuto anche come "Pierino la Peste" per le sue doti di fromboliere con il Milan pluridecorato in Europa. Per meglio presentalo avevamo addirittura scovato negli archivi l'indimenticabile Milan-Ajax,finale di Champions nel maggio del '69 nel mitico Santiago Bernabeu di Madrid,in cui si supero' siglando tre delle quattro reti con le quali i rossoneri superarono gli "orange" di Johannes Crujiff.Orbene al momento del collegamento telefonico una badante/cameriera/nannies filippina non ha voluto sentir ragioni e non ci ha passato all'ex stella della nazionale azzurra vice campione del mondo a Messico '70. A nulla sono valse attese, ripetute telefonate, sinanco minacce ! Prati non doveva essere disturbato ! Ah, il bello della diretta ! ma ci riscatteremo fra sette giorni quando - o almeno lo speriamo - avremo con noi Roberto Bettega.
Intanto continua il bel momento per la tifoseria udinese con le zebrette friulane a conquistare un posto in Champions league. Ma attenzione ! L'idolo Sanchez (el nino de oro…) sta per partire.ll presidente del Manchester City, Khaldoon al-Mubarak, ha detto ieri che il "club di Abu Dhabi" ha sempre creduto sia giusto investire ancora di più. A riferirlo è The Guardian, uno dei più prestigiosi quotidiani inglesi, solitamente molto informato sulle vicende sportive.Il City, secondo il Guardian, si è già incontrato con gli agenti del giocatore e con l'Udinese che ha sparato 30 milioni di sterline per Alexis Sanchez: il giocatore è voluto fortemente da Roberto Mancini che deve affrontare una sfida con Mubarak suggerendo solo "uno o due" acquisti necessari, mentre il manager vuole di più.I 30 milioni di sterline che l'Udinese di Giampaolo Pozzo vuole per Sanchez mostra la furbizia del patròn friulano, che ha capito che gli arabi sono pronti a trattare, ma occorre prima sparare alto. Pozzo ha capito che in genere gli arabi investono vari milioni di sterline in giocatori promettenti e giovani.Per questo Mancini è fiducioso. E l'affare diverrebbe una sfida netta allo United, cosa che stuzzica parecchio gli arabi.
A Montreal invece la settimana scorsa e' passato Roberto Rosetti, attuale designatore degli arbitri di serie B e fischietto italiano numero uno siano allo scorso anno. E' stato invitato dalla Federcalcio del Quebec che sta festeggiando alla grande i suoi 100 anni di vita. Con il "nostro" anche il guardalinee o assistente - come si dice adesso - il canadese di origine cilena Hector Vergara. Il messaggio che i due celebri invitati hanno rivolto ai numerosi presenti è stato di grande interesse sul piano tecnico che di visione del calcio a livello mondiale. In quanto al calcio canadese il parere degli ospiti e di Rosetti in particolare,è stato chiaro: il Canada deve assolutamente provare a qualificarsi per la Coppa del mondo se vuole uscire dal limbo in cui si trova; ai dirigenti canadesi saranno fischiate le orecchie, ma è la dura e cruda realtà.
Infine la Roma di Thomas DiBenedetto, come riportato dal sito della MLS Soccer, sta lavorando duramente nel calciomercato nordamericano attraverso la figura di Walter Sabatini. Sarebbero - a detta della fonte americana - nel mirino giallorosso addirittura calciatori del calibro di London Donovan, Bradley, De Rosario e Sasà Zizzo. Questi ultimi due meritano la nostra attenzione. Salvatore Zizzo detto Sal e' nato a San Diego il 3 aprile 1987 ed è un centrocampista del Portland Timbers.Figlio di emigrati italiani possiede anche la cittadinanza italiana.
Dwayne Anthony De Rosario invece e' di Scarborough dove e' nato il 15 maggio 1978 (e' un po' vecchiotto quindi…) e gioca da trequartista nei New York Red Bulls.Iniziò la sua carriera nel 1997 proprio con i Toronto Lynx. Giocò 7 partite mettendo a segno 3 reti. Nel 2001, arrivò nella Major League Soccer, dove giocò per i San Jose Earthquakes per poi passare ai Toronto FC fino a quest'anno. Nel 2005 vinse, bissando la vittoria dell'anno precedente, il premio della MLS Goal of the Year

Mandi Mandi!

20 maggio 2011

Non c'e' pace tra gli sportivi italo-canadesi, neppure nel giorno dei trionfi e dei successi.
Questa volta sono i tifosi del diavolo rossonero a litigare su….come meglio brindare al 18mo scudetto !
Riceviamo da Filippo Di Diano e, volentieri, pubblichiamo: "Quando si vince ognuno festeggia come cavolo gli pare e' non deve chiedere il permesso a Filippo Gravina dove farlo; Paolo la gioia dello scudetto e' stata funestata nei locali di 90mo Minuto, dall'attegiamento di uno dei tanti sostenitori rossoneri , che saputo della festicciola organizzata nel locale di un amico milanista (Il Thula di Luca Viscardi ndr.) il venerdi prima della celebrazione al suo Milan Club( essere milanisti ,non significa essere membri del Milan Club) ha cominciato a sbraitare dan-do del traditore a chi vi avrebbe partecipato.Caro gravina te lo dico pubblicamente, essere tifosi della stessa squadra non im-plica una facilita' di rapporti e un'ammirazione a livello per-sonale . Ho visto gente fare comunella e legarsi affettivamente a persone in funzione della loro fede politica o sportiva. La mia filosofia di vita e' che se uno e' imbecille lo e' a prescindere se e' milanista o interista, comunista o di destra. Comunque dopo questa "cazziata" riconosco al Professor Gravina le sue doti umane perche' e' sicuramente una persona rispettabilissima e onesta. Per chiudere fammi ringraziare alcuni membri dell'Inter Club per la telefonata di congratulazioni e tra le tre che si contendono i preliminari di Champion io faccio il tifo per la tua Udinese".
Io invece voglio pubblicamente ringraziare Fulvio Collovati, indimenticabile stopper della nazionale italiana campione del mondo nell'82, ma anche pilastro proprio del Milan e dell'Inter, ospite lunedi' scorso di "Soccer City",la trasmissione dedicata al calcio italiano che conduco da Radio Chin al lunedi' sera. E' restato con noi per quasi un'ora ed ha risposto con squisita gentilezza alle tante domande dei tifosi torontini. Fulvio Collovati,per chi non lo sapesse, e' molto legato a Toronto ed al Canada in quanto una zia, scomparsa da qualche anno, sorella di suo papa', emigro' con il marito proprio nella nostra citta'. A papa' Picente ed al figlio Flavio, noto produttore televisivo, i miei piu' cordiali saluti.
Ed a proposito di "Soccer City", sta diventando anche palestra per rinnovo e consolidamento di amicizie. Mi ha scritto in settimana l'ex arbitro di serie A Mario Facchin che e' stato ospite della trasmissione qualche settimana fa, ed ha voluto condividere con me un caso umano, relativo proprio ad una giacchetta nera, che sta sconvolgendo il mondo arbitrale italiano e potrebbe creare interessanti precedenti.
Ve la passo:
"162 presenze in tre stagioni, il premio come miglior arbitro della sezione di Torino e una carriera in ascesa. Poi arriva la malattia, così brutta da mettere paura già nel nome: osteosarcoma teleangectasico al femore destro dedifferenziato a grandi cellule anaplastiche riccamente vascolarizzato.Per Edoardo Vanotti, giovane e promettente giacchetta nera, inizia un calvario caratterizzato da quindici cicli di chemioterapia e cinque interventi chirurgici che non riescono ad evitare che il cancro si espanda fino a rendere necessaria l'operazione di amputazione della gamba destra. Poi però prevale la forza di volontà e la voglia di riprendersi la propria vita. L'ausilio di una protesi e il ritorno a fare ciò che si è sempre amato fare. Dal 2005 è un apprezzato doppiatore, recita a teatro da quando aveva otto anni e nel tempo libero come tanti suoi coetanei si diverte ad uscire con gli amici o a fare escursioni in handbike. L'ultimo tassello per ricomporre il mosaico è rappresentato dal ritorno in campo, ma ecco la doccia fredda.
"Alla mia richiesta di riprendere l'attività - spiega lo stesso Vanotti - l'AIA (Associazione Italiana Arbitri) ha risposto negativamente invitandomi a svolgere un incarico d'ufficio. Mi è stato chiesto come mi sarei comportato da arbitro di fronte ad un giocatore irrimediabilmente infortunato. Ma io non sono in queste condizioni". Ovviamente dopo aver superato i test atletici di rito che tuttavia finora non sono stati concessi.Una situazione che potrebbe creare un pericoloso precedente sfiorando l'onta della discriminazione. Una storia in cui però è ancora possibile scrivere il lieto fine ritornando sui propri passi e non spezzando il sogno di un ragazzo che non chiede altro che tornare in campo per chiudere un cerchio e lanciare un messaggio di forza a chi ha vissuto la stessa esperienza. In fondo l'equità dovrebbe essere il primo requisito nel mondo arbitrale…

13 maggio 2011

Lo leggerete sicuramente in altre pagine di questo nostro settimanale, ma in apertura tengo a sottolineare la riuscita serata organizzata dal Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, Distretto di Toronto, per la consegna dell' "Ordine al Merito" per il 2011.Lo Youth Achivment Award e' andato a Sheila Colla, ricercatrice, scienziata, insegnante e candidata PhD al Dipartimento di biologia della York University. Conosco il papa' Daniele ed ho gioito con lui. Animo sensibile, musicista,compositore, direttore del Coro San Marco, insegnante. Ama le cose belle e semplici. Vive in simbiosi con la timidezza tipica degli artisti, cammina in punta di piedi per …non disturbare. Ah ce ne fossero come lui in comunita' ! Aveva gli occhi lucidi Daniele: ti ho invidiato amico ! Ma di quell'invidia "buona" che porta solo bene e gratitudine! Be proud my friend!
L'Ordine al Merito e' stato invece appannaggio di Lenny Lombardi presidente e CEO di Radio Chin. Per certi versi il mio datore di lavoro e quasi mio coetaneo. Stesso sguardo, lineamenti simili, movenze identiche: goccia dello stesso cristallo di papa' Johnny, "il leggendario". Mentre parlava pensavo a quanto difficile deve essere, "essere il figlio di cotanto personaggio"! Cortese ma un po' introverso, gentile ma sempre superponderato, 'defilato' ma allo stesso tempo presente. Attendevo il "solito discorso" e' invece mi ha sorpreso con una "rivisitazione" della sua famiglia e dell'importanza del ruolo di mamma Lena, moglie Graziella,figlia Alessandra e sorella Teresa. Come tempesta in mare mi son passati davanti agli occhi le immagini della "nostra emigrazione": la valigia di cartone, le serate umide nei bar dell'angolo, le partite alla radio, le chiese e la messa di mezzanotte a Natale, il negozio-supermercato-pizziccheria di College,il pic-nic all'isola. Ma solo "la famiglia" a giocare il ruolo determinante della crescita e al contempo della stabilita' e integrazione. E anche il ricordo del primo telegramma di condoglianze dopo la morte di mio padre a firma di Johnny Lombardi a cui avevo detto di no preferendo altri lidi….. Lenny - amici carissimi - e' la continuazione di una dinastia partita dalle "rughe e dal toscano" di nonno Leonardo Barbalinardo sino ai nostri giorni; ma con le "sue" caratteristiche e la sua peculiarita'. E la "sua" famiglia: rifugio sicuro dalle angherie che comunque la societa' moderna riserva anche a chi, come potrebbe dire piu' di qualcuno, e' "nato ricco"!
Ed a proposito di famiglia,il 16 maggio prossimo ricorrera' il 26mo anniversario della morte di Padre Ermanno Bulfon, il sacerdote friulano a cui si deve la creazione di "mille cose" che hanno fatto famiglia, comunita', piazza, luogo d'incontro, bastioni della nostra identita' e del nostro retaggio culturale di friulani e di italiani.
Era nato a San Martino di Codroipo il 5 luglio del '42 e si spense qui a Toronto il 16 maggio del 1985. Fu lui il creatore della chiesa e della parrocchia di Saint Peter in Woodbridge e fu lui che uni' sotto un unico ombrello le Famee Furlane sparse per il Canada. Ordinate nel 1967 emigro' in Canada dove gia' viveva il padre muratore. Fu sacerdote esemplare ma anche e sopratutto animatore instancabile al Fogolar di Toronto. "Bepo Frangel" era anche "muratore", "capellone", "di sinistra", "idealista" e sopra ogni cosa "friulano doc.". In collaborazione con il "postin" Rino Pellegrina, ora ritiratosi nella ridente Rigolato (provincia di Udine), pubblico' il periodico dei friulani del Canada "La Cisilute", tutt'ora in vita, e - come detto - creo' la Federazione dei Fogolars friulani del Canada. Ha lasciato in eredita' anche un libro che consiglio a tutti di leggere come "tisana defaticante" a fine giornata: "Un Friul vivut in Canada", un libro di versi che sono una costante riflessione sulla vita.
Mi accorgo di essere arrivato alla fine senza aver parlato di sport. Ma non fa niente: meglio Lenny Lombardi o il ricordo di Pre' Ermanno che "l'uomo di mer…" di Rino Ringhio Gattuso!

6 maggio 2011

In Italia il campionato continua, "incre-dibilmente" ad essere interessante anche se lo scudetto e' stato ormai vinto dal Milan, 3 delle 4 squadre che approderanno in Cham-pions si conoscono gia', una e' gia' retrocessa ed una e' tenuta in vita con il respiratore…. E' incredibilmente interes-sante perche' legato al quarto posto che vuol dire Champions league , ovvero tanti, ma tanti, soldi in piu'. Tutti ne parlano ma non molti sono a conoscenza dell'effettivo "valore" di un posto in Europa,quella che conta. E allora ve lo diciamo noi.
Secondo il sistema di distribuzione degli introiti in vigore per la stagione 2010/11, una squadra che ha partecipato alla fase a gironi di UEFA Champions League è destinata a ricevere una quota minima di 7,1 milioni di euro (quuasi 10 milioni di dollari canadesi). Ci sono poi i dividendi per la fase a gironi
Ognuna delle 32 squadre partecipanti alla fase a gironi riceverà un bonus di partecipazione di 3,8 milioni di euro più un premio partita di 550.000 euro per gara disputata. Inoltre, nella fase a gironi è previsto un incentivo di 800.000 euro per ogni vittoria e di 400.000 euro per ogni pareggio.Si potrebbero quindi aggiungere in caso di qualificazioni con 3 vittorie e tre pareggi altri 3.6 milioni di Euro. Poi si va ai premi per la fase a eliminazione diretta
Le 16 squadre che raggiungeranno gli ottavi incasseranno 3 milioni di euro, le partecipanti ai quarti di finale 3,3 milioni di euro e le quattro semifinaliste 4 milioni di euro ciascuna. Ai vincitori della finale del 22 maggio a Madrid andranno 9 milioni di euro, mentre alla seconda classificata spetteranno 5,2 milioni. Dunque, se una squadra vince tutte e sei le partite della fase a gironi, incassa 11,9 milioni di euro, cifra che salirebbe immediatamente a 14,9 milioni di euro grazie al premio di qualificazione agli ottavi. Al Barca o al Manchester, dipende da chi trionfera', andranno alla fine qualcosa come 31 milioni di Euro e forse qualcosina in piu' (42-43 milioni di dollari canadesi !!!). Insomma come ricevere gratis un giocatore alla Sanchez…..e scusate se e' poco !
Da questo piccolo calcolo matematico si capiscono anche gli "sfoghi" continui dei presidenti di Udinese e Lazio che sembrerebbero essere vittime predestinate del….sistema che vorrebbe la Roma all'ultimo posto disponibile per approdare in Europa.
Ed a proposito della Roma un'altra riflessione.
I minuti di recupero sono i più importanti di una partita, perchè una rete in quei momenti è difficilmente recuperabile e risulta quasi sempre decisiva. Ci sono calciatori che capiscono la situazione e sfruttano la stanchezza e il rilassamento degli avversari. L'ultimo turno di campionato ci ha mostrato parecchi esempi in tal senso, con una classifica totalmente stravolta rispetto allo scoccare del 90°. Hanno gioito Inter, Sampdoria e sopratutto Roma, si sono disperate Cesena, Brescia e Bari. Il Cesena al 90° aveva un piede nella prossima Serie A , poi Pazzini ha deciso di rovinare la festa ai bianconeri, la Roma stava perdendo tutte le speranze di raggiungere il quarto posto dopo il rigore fallito da Totti, ma Rosi ha trovato al 95' un gol fondamentale per scaricare sulla Lazio,battuta poi "quasi allo scadere" dalla Juventus, una pressione incredibile. E proprio la Roma è la squadra che più di tutte ha sfruttato i minuti finali per andare a rete. Ben 8 gol dei giallorossi sul totale dei 55 realizzati, sono arrivati dopo il 90°, fruttando 8 punti in più in classifica.
Vediamo il dettaglio delle reti della Roma nei minuti di recupero:
- 5ª: Roma-Inter 1-0 (Vucinic al 91') gol decisivo
- 14ª: Palermo-Roma 3-1 (Totti al 92')
- 18ª: Roma-Catania 3-1 (Totti al 92')
- 21ª: Roma-Cagliari 3-0 (Menez al 92')
- 29ª: Roma-Lazio 2-0 (Totti al 93')
- 32ª: Udinese-Roma 1-2 (Totti al 94') gol decisivo
- 33ª: Roma-Palermo 2-3 (Vucinic al 92')
- 35ª: Bari-Roma 2-3 (Rosi al 95') gol decisivo

29 aprile 2011

Dopo la settimana di…pausa per la Santa Pasqua, riprendo da dove avevo lasciato: un quiz che avevo proposto lunedi' nel corso della trasmissione "Soccer City" e che il poco tempo a disposizione aveva lasciato senza risposta. Si tratta di un caso particolarissimo verificatosi nel corso della partita della MLS tra il Vancouver ed il New England Revolution.
Il capitano dei Whitecaps segna su calcio di rigore. E' gia' ammonito. Si toglie la maglia ma…sotto ne ha un'altra identica! Puo' essere lo stesso ammonito con il secondo cartellino giallo e l'espulsione, come l'arbitro fa? Qualcuno dice che viene meno il presupposto, perche' comunque non rimane senza, cosi' come prevede ed in questo caso punisce, il regolamento. A voi la risposta.
Lunedi' si gioca una partita importantissima: le elezioni federali. In settimana partecipo al "fund-raising" per Julian Fantino, il candidato di Vaughan. Ritrovo vecchi amici che colgo l'occasione per salutare: Joe Fotia da…Plati' e Ben Soave, ex compagni di viaggio del nostro "supercop",ma anche Mr.Faema, ovvero Mike Di Donato che sfida Gesualdo Mastruzzo a dirci qual e' il caffe' migliore: il "suo" Faema o "l'altro" Mauro? La bellissima Cinzia Zanchettin - e mai adagio,come "piu' il vino invecchia piu' buono e'" fu piu' preciso! E ancora l'artista Anthony Pullano, Dominic Lecce,l'avvocato Anthony Maniaci, "u' sicilianuzzo beddu !!!" Ignazio Gatto e tanti altri. Grande festa a cui partecipa anche il "fu rivale" Tony Genco passato ora sull'altra sponda. Mi lancio in un pronostico simil-sportivo: Fantino-Ferri 2-0 e palla al centro che si ri-comincia.
Fatemi infine parlare della Roma. Leggo e riporto quanto pubblicato da "Forzaroma", un sito interamente dedicato alla squadra giallorossa. E' emblematico dell'aria che si respira nella capitale.
«Roma è una città invivibile», parola di Jeremy Menez. Il francese ha deciso, se ne andrà.Come Mexés, che ha subìto il furto della macchina con dentro la figlia, oltre a un furto in casa, e come Vucinic, anche lui amareggiato per un'aggressione verbale in strada. Menez è ancora scosso dall'aggressione subita una settimana fa, mentre tornava a casa dopo la partita con l'Inter di Coppa Italia.
Il francese, come noto, è stato inseguito da un gruppo di teppisti in scooter e uno di loro ha lanciato un mattone mandando in frantumi il parabrezza della sua Smart: «E' una città di pazzi, non posso vivere qui», dice ora il francese che di disavventure a Roma ne ha vissute diverse. Pochi mesi fa aveva già subito un furto in casa, a Casal Palocco, e due anni fa era stato aggredito insieme con Mexes al-l'esterno di una discoteca nel centro della città. Menez farà le valigie insieme all'amico e connazionale Phillippe (che ha già trovato casa a Milano con il Milan) e si imbarcherà in direzione Premier League dove ad attenderlo c'è l'Arsenal di Wenger.
Anche Mirko Vucinic non ha digerito l'aggressione (anche se solo verbale) subita due settimane fa, mentre era in com-pagnia di moglie e figlio. «Torna da dove sei venuto, zingaro di m...», gli hanno urlato due presunti tifosi fuori da un supermercato. Il giocatore, spaventato, ha portato il fi-glioletto (di neanche un anno) all'interno della propria vettura e si è allontanato senza rispondere.
I fischi, gli insulti di fronte alla sua famiglia e il mancato adeguamento contrattuale (Vucinic guadagna 2,5 milioni a stagione, meno di Borriello e Adriano) non rappresentano il premio che l'attaccante si aspettava dopo il bel finale di sta-gione dello scorso anno. Vucinic sembra destinato al Tot-tenham, che già a gennaio era stato sul punto di acquistarlo. Menez e Vucinic in fuga da Roma, quindi. Nel frattempo a loro due sono affidate le ultime speranze della Roma di acciuffare un posto in Champions.
Domenica contro il Bari i due scontenti giocheranno alle spalle di Totti, ma se non è l'ultima volta poco ci manca.

15 aprile 2011

Reduce dalla due giorni di Montreal per il Congresso Nazionale degli italo-canadesi che saluta l'avvocato Mike Tibollo (barese doc !) nuovo presidente. Al sottoscritto la carica di Vice-Presidente (meno o piu' lavoro?). E' occasione per rivedere molti amici. Da Toronto l'avv. Dominic Cam-pione (e con lui il pres. della Confedera-zione dei Siciliani del NordAmerica Anthony Avola ospite d'onore della festa dei Messinesi di Montreal), l'ex pre-sidente del Congresso stesso Vince Luca, Dominic Barbieri, Carlo Filippazzo, il prof. Spezzano,Tony Folino, Fred Capra, Walter Simone, Melina Zeppieri e Carlo Milessa. C'e' anche il Comm. Alberto Di Giovanni con la gentil con-sorte mentre io faccio "comunella" con i simpaticissimi co-niugi Leone ed in modo particolare Sam, titolare della D & S Enterprises( tutto quello che avete bisogno per la vostra automobile…) che scopro provetto fotografo.
A Montreal riabbraccio i "quebecchesi" Tony Sciascia, Nick Colavecchia, il "guru" della finanza Joe Di Battista, Licia Cianton, l'ex presidente Stante mentre in comitiva da Ottawa ecco lo scrittore Zaza e l'avvocatessa del governo
( ne sa piu' lei di Harper…) Josephine Palumbo. Si lavora, si elegge, ma si crea anche quello spirito che speriamo possa accompagnare nei prossimi due anni il lavoro di tutti per il bene della comunita' italiana del Canada.
Appena rientro a Toronto sono letteralmente assalito dei tifosi delle zebrette friulane che mi raccontano con dovizia di particolari il furto perpetrato dalla Roma nei confronti dell'Udinese. Me ne parlano nell'ordine Gianni Ceschia, Peppi Ciano (tra l'altro tifoso napoletano), Lido Venir, Enzo Trolese, Enzo Colle, Roberto Driussi, Mattia Bello e molti altri. Soccer City al lunedi' sera e' uno scoppiettio di "pesanti-opinioni-divergenti" a cui contribuisce non poco il giornalista della Gazzetta dello Sport Stefano Martorano dando ragione agli udinesi.
E domenica - tra l'altro - c'e' quel Napoli-Udinese che as-surge a gara-scudetto,sopratutto per i partenopei. Chissa' se l'ultimo interlocutore "napoletano" - riscoperto attraverso facebook dopo anni di lontananza, l'amico Nino Cioppa, si fara' sentire…..
Chi sentiremo sicuramente e' il giovane Riccardo Lo Mo-naco, laureando in storia presso la McMasters University di Hamilton . Sta preparando una tesi molto interessante su come gli italiani del Canada siano riusciti a creare un loro "habitat" in questa nazione e che ruolo il gioco del calcio abbia giocato negli anni a cavallo tra il 1966 ed il 1982, l'anno dei mondiali azzurri di Enzo Bearzot.
E concludo con una nota di musica mista al calcio.
Justin Drew Bieber e' una giovane star della musica pop canadese. E' di Strat-ford, qui in Ontario. In settimana ha tenuto a Milano per il suo primo concerto in assoluto in Italia. Ma Justin Bieber ha fatto di piu': ha sorpreso anche i tecnici del Barcellona quando, qualche giorno fa, si è presentato al mitico Nou Camp per allenarsi un po' con i grandi campioni del Barcellona. Un sogno per ogni tifoso di calcio, specialmente per un giovane che nonostante in Canada il calcio non sia certo uno sport popolare, ha dimostrato invece grande talento e conoscenza. Justin ha giocato e ha impressionato: i tecnici che seguono gli alle-namenti dei blaugrana sono rimasti impressionati per la buona tecnica e l'ottimo tiro col sinistro. Nel video filmato durante questi allenamenti, lo si vede tirare rigori, punizioni, addirittura impegnarsi in rovesciate: il talento c'è davvero. Chissà che per lui possa aprirsi una nuova carriera, quella del calciatore. In fondo ha ancora solo 16 anni.

8 aprile 2011

Chi ha problemi di iperglicemia è avvisato: dopo un super-pasto a base di cibi grassi meglio evitare il caffè, anche a distanza di diverse ore dal momento che ci si è alzati da tavola. A dirlo uno studio dell'Università di Guelph, qui in Canada, che punta il dito contro il caffè, reo di far "rimbalzare" gli zuccheri nel sangue e sconsigliandone il consumo ai diabetici. "I nostri risultati ci suggeriscono che i grassi saturi interferiscono con la capacità dell'organismo di neutralizzare gli zuccheri nel sangue, e se questo si combina con la caffeina, l'impatto può essere anche peggiore", ha spiegato Marie-Soleil Beaudoin, autrice della ricerca. Gli studiosi hanno rilevato che l'assunzione di caffeina anche 5 ore dopo un pranzo ricco di grassi fa innalzare gli zuccheri nel sangue del 65%.
Perche' vi racconto questo ? A parte l'interesse personale di un "semi-diabetico", perche' penso che Antonio Cassano da Bari beva troppi caffe'. Me ne sono convinto dopo averlo visto entrare sul finire del derby di Milano: un brevilineo come lui, piccolo e abile di gambe, se non supportato da, non solo una condizione fisica ottimale, ma anche da un fisico asciutto, perde oltre il 50% di potenzialita'. E Cassano anche se non piu' "barilotto" come ai tempi del Real, non e' riuscito a smaltire tutti i grassi in eccesso e per questo e' tornato un giocatore normale. Con in piu' il vizietto delle Cassanate che pero' sabato hanno tolto le castagne dal fuoco al povero Allegri, che lo aveva bocciato gia' inesorabilmente: pur privo di Ibrahimovic l'attacco ha visto in campo Pato e Robinho il che sta a significare che nella scala dei valori delle punte rossonere Cassano e' soltanto quarto, cioe' destinato alla tribuna !
Domenica mattina invece mi sono incazzato di brutto con l'arbitro Banti che ha regalato tre punti al Napoli. Ma si puo' arbitrare cosi' ? Ha ragione Lotito quando dice: "Una rete non vista. Ma dai'.... Si vede molto bene, non era al di là di cinque centimetri, era la di là in modo evidente, tale da non poter essere considerato non gol. Prendo atto di quello che è accaduto oggi, la Lazio, se riterrà che le cose debbano continuare con queste logiche, significa che a questo punto possiamo già da oggi stabilire di chi deve occupare certe posizioni. Oggi siamo venuti con tanto spirito di lealtà sportiva, di rispetto delle regole, con una squadra penalizzata, abbiamo avuto tre defezioni per squalifica su prove televisive e quanto altro. Vincere a qualsiasi costo, con qualsiasi mezzo e in qualsiasi maniera, non è nel nostro stile, Ne prendiamo atto e mi auguro che qualcuno capisca l'importanza di quello che è accaduto oggi perché, altrimenti, viene depauperato tutto un lavoro basato sul merito. Non faccio critiche alla classe arbitrale, perché non rientra nel mio stile e perché rappresento l'istituzione calcistica, le valutazioni le devono fare le persone preposte. Speriamo, da qui alle sette partite che mancano, che non si ripetano certe situazioni perché, poi, alla fine ne trarremo le conclusioni".Quanto sarebbe bello se lo stesso Banti o il designatore Braschi andassero in televisione e dicessero: ragazzi ci siamo sbagliati e di brutto !
Chiudo con le belle storie di un prete, uno dei nostri, ora volato pero' ad altri lidi ben piu' importanti: Gianfranco Tedesco, per oltre 12 anni qui a Toronto ed ora Vescovo di Melfi-Rapolla e Venosa. E' stato in Tanzania dove la missione delle Sorelle Misericordiose ha aperto un ostello che ospita ben 196 ragazze provenienti da diversi villaggi limitrofi. La Tanzania, lo ricordiamo, è uno dei Paesi più poveri del mondo. Il reddito annuo pro capite è di circa 220 dollari. Il 60% della popolazione è privo dell'elettricità e il 40% dell'acqua potabile. Il 60% della popolazione sopravvive con meno di 2 dollari al giorno.Buon lavoro Gianfranco ! Che Dio ti benedica !

1 aprile 2011

E' lunedi' mattina. Mi sveglio ed apro il computer. Mi scrive Roberto Menia: ex Ministro, ex MSI,ex Alleanza Nazionale,ex PDL. Ora quinta colonna del nuovo "partito" del dissidente (???) Fini. Triestino di…Belluno, ex arbitro di hockey su ghiaccio(pensate un po'!). Lo conobbi tramite I coniugi Gino e Gigliola Russignan, quelli del Caffe' Barzula (daga,daga,daga…). Mi piaceva e mi piace tutt'ora seppure le nostre strade si sono inesorabilmente…..divise (se mai avessero corso paralellamente…)! Da quando ha lasciato il Berlusca ci becchiamo quasi settimanalmente via facebook e non ci risparmiamo critiche!
Mi invita a seguire una nuova rubrica che mette on-line ogni sabato mattina per ricordare I 150 anni dell'Unita' d'Italia. Scrive molto bene (anche se dubito sia lui…) ma anche in questo excursus social-politico-geografico, mi pare, ondivago. E' partito dalla Sicilia, e non poteva essere diversamente dopo lo sbarco dei mille garibaldini, e questa settimana ha "illustrato" la Calabria. Vi propongo questo suo scritto,certo che scatenera' la reazione di molti - approfittando anche della pausa campionato per l'impegno della nazionale azzurra.
"Caos e Civiltà, ordine e disordine, l'appollineo e il dionisiaco, sono le anime della Calabria, queste le anime di questa terra selvaggia, periferica, dove al momento dell'unità mancavano persino le strade e dove gli unici tutori dell'igene erano i maiali. Le sue leggende numerose, le sue voci varie e il suo orgoglio biascicato con inganno, tutto in lei mente ed inganna, la miseria, vestita di cattivo gusto, aleggia unica signora al di sopra delle ombre d'antiche rovine. Eppure il questa terra ingenerosa, che senza posa a fecondato il mondo e prodotto alcuni suoi ori, noi dobbiamo, da viaggiatori e da italiani posare l'occhio. Una terra tanto isolata dal mondo che in vaste aree è giunto fino a noi un dialetto greco. Qui, con questo accenno a una rimembranza, alla sopravvivenza di questa lingua, forse portata dai bizantini dagli occhi pinti o forse da Pitagora, che si arriva al secondo nodo di questa terra, se infatti il primo è l'andamento selvaggio, il bucolico abbandono di una società feroce e arcaica sotto il penetrante sole del mezzogiorno, dall'altro si staglia, come il gioco di riflessi tra Reggio e Messina, estremo confine tra due terre, il mondo greco. Megas Ellas, assieme alla Puglia così era chiamata la Calabria, così definite le potenti Reggio e Locri. Qui venne calcolato l'estremo ordine, qui visse la comunità che più di ogni altra si fece perfetta, fondendosi con la contemplazione geometrica e l'eco che di nota in nota, e di sfera in sfera, rieccheggia armonico con la musica; qui fiorì e si sviluppò la comunità pitagorica.Qui si spara. Spesso, continuamente. Qui si spara per proteggere, paradosso mafioso.Qui si ammazza, senza criterio, brutalmente. BUM. Saltano, qui, anche i palazzi e se non saltano i palazzi c'è l'incendio che crepita, divora le case, i bambini e i loro giochi. senza criterio brutalmente. Nella Locri tanto devota agli antichi Dei, carica di sapienziali misteri, nella Locri che lasciava tra le falangi oplitiche un posto per Ercole, suo protettore, ora si muore come le mosche appena si dice che forse l'Andrangheta esiste. Muto devi stare se vuoi campare. Qui il mare è pieno di rifiuti tossici, quel bellissimo mare cristallino, che ti spinge a immaginare quelle trireme che cariche di coloni si avvicinavano placide, è saturato da rifiuti tossici di fabbriche lontane, tedesche o lombarde.Qui il treno arrivò davvero 120 anni dopo l'Unità d'Italia.Qui i bambini muoiono perchè i dottori non sanno operare. Qui la politica onesta è portata avanti da pochi, pochissimi, che devono essere scortati. Le linee dei corpi dei bronzi di Riace, le spiagge immacolate e lasciate intatte dai passi dell'uomo, la gentilezza calorosa di molti abitanti. Contraddizzione, contraddizzione di una regione che è parte di una Grande Patria, l'Italia, anch'essa sempre contraddetta e sempre sospesa. Qui la bellezza sembra non riuscire a disgiungersi da una inesorabile, ringhiante, ferocia e nulla possiamo fare se non denunciare la seconda, brutalmente, e cogliere la prima, portandola in seno alle nostre speranze".
Lo spazio e'…purtroppo…finito. Gli sportive mi perdoneranno ! W la Reggina ! Mandi mandi

25 marzo 2011

Un improvviso e violento attacco febbrile m mette kappao per tutto il fine settimana e mi costringe davanti al....televisore ad oltranza !
Mentre le giunture scricchiolano, i muscoli latitano e le ossa piangono, mi faccio una scorpacciata di calcio: Palermo-Milan,Fiorentina-Roma, Udinese-Catania, Inter-Lecce,Lazio-Cesena,Napoli-Cagliari e la "Domenica Sportiva".
Non entro nel merito della giornata calcistica anche se gli spunti offerti sono moltissimi ma mi limito ad una considerazione: Juve e Roma di questi tempi sono veramente poca cosa: sicuramente peggio la prima della seconda ma nella pochezza desolante del quasi.....nulla. Eccezion fatta per le loro due bandiere: Francesco Totti ed Alex Del Piero. Da soli tengono "ancora in piedi" due carrozzoni totalmente allo sbando. Totti vince il derby (punizione e rigore decisivi) e pareggia in riva all'Arno (altra doppietta), Alex Del Piero confeziona per Matri le palle goal del pareggio di Cesena e inventa la vittoria interna contro le rondinelle bresciane.
E dire che molti ,da molto tempo, consideravano questi giocatori cotti, bolliti, finiti. Totti a Firenze ha segnato il 201mo goal in Serie A, Del Piero che in carriera ne ha segnati piu' del Pupone romano (282) e' a quota 182.
Pensate che nella storia del calcio, in tutta la storia del calcio ita-liano,soltanto cinque giocatori sono stati capaci di andare oltre il muro dei 200 goals: si tratta di gente come Silvio Piola, come "Bisonte" Nordhal, come Meazza, Jose' Altafini e come il mitico Roberto Baggio: soltanto citando questi nomi si capisce la dimensione della grandezza di Totti e Del Piero...
Febbre e letto mi hanno costretto davanti al televisore anche per le manifestazioni per onorare l'Unita' d'Italia ed i suoi 150 anni.
Ho visto con piacere "Centocinquanta" sulla RAI, il mega programma condotto da Pippo Baudo e Bruno Vespa (terribile accoppiata, mai in sintonia, culturalmente diversa e perennemente a disagio): bella rivisitazione dei nostri 150 anni ed immagini anche struggenti. Poi lunedi' leggo un'interessante commento di Aldo Grasso sul Corriere della Sera e capisco come ormai sono "in pianta stabile" entrato tra i "vecchi" del mondo ! Aldo Grasso, esperto di televisione, parla degli indici di ascolto del programma, in Italia naturalmente, e dall'analisi dei numeri si capisce come la societa' sia cambiata: ...." Senz'altro un buon risultato, con 5.401.000 spettatori medi, per uno share del 24,1%. Ma l'analisi della composizione del pubblico colpisce perché s'è persa ogni trasversalità. Un ottimo programma per l'ammiraglia Rai e per il suo pubblico certo un po' nostalgico, desideroso di ricordi e consolazioni: ma dei quasi 5 milioni e mezzo, oltre 2 milioni e 600 mila sono ultra65enni, oltre un milione ha più di 55 anni. Gli adolescenti? 139.000. Sconsolante. Forse si deve fare di più.". Insomma come dire che ai giovani la nostra storia interessa poco o niente!
Concludo con un saluto affettuoso a Zi' Nicola (Fera), da San Nicola da Crissa, altro compagno di mille serate vuote a Rustic bakery. Prendo spunto dalle immagini della guerra in Libia che scorrono davanti ai miei occhi. Zi' Nicola mi racconta del servizio militare, dei suoi compagni d'arma a cui i tenenti di allora davanti due sassi da tenere o nella mano destra o in quella sinistra, nel pugno chiuso e questo per ricordar loro qual'era la direzione giusta.....molti non conoscevano infatti il significato di destra e sinistra......
Due pensierini: come sarebbe bello se i nostri signorotti politici italici di adesso fossero ignoranti come allora e non conoscessero destra o sinistra e ci governassero super-partes e.....in fondo in fondo e' sempre stata una Povera Italia ! Mandi Mandi

18 marzo 2011

Manc'pa'cap; O' fridd n cuoll'; Fratè stamm chin chin; Ma ch cazz' stai ricenn; Nun sacc' nient'; Caggià fa; Quann c'vò c'vò; è semp' iss'; o' sparagn' nun è mai guaragn'..........
che lingua e'? - si domandera' qualcuno!
Napoletano amici miei, di quello bello tosto e schietto: un vocabolario di cui ho fatto indigestione sabato scorso con "napoletani veraci" come Paolo Foglia da Visciano, imprenditore edile e futuro "re della mattonella", Vince Papa da Vico Equense, pubblicitario ed artista della pubblicita' "nostrana", dove per nostrana si intende italo-canadese, e poi "Don" Pasquale Fioc-cola da Marigliano che in serata festeggiava il compleanno.
Centinaia di amici, ospiti dall'Italia, champagne a fiotti per il....mo(tralasciamo volutamente il numero!) compleanno non solo del fondatore di "Milford Auto Collision"(azienda di fa-miglia creata nel '78 ed ora guidata dal figlio Louie) ma anche per uno dei presidenti leggendari della Toronto Italia che do-minava il campionato della National Soccer League e poi della Canadian Soccer League. Fu anche "presidente dell'anno" nel '96; erano i tempi del mai troppo compianto Joe Mallozzi e nasceva la stella di Peter Pinizzotto.
Ma Pasquale Fioccola fu anche colui che riusci' a portare qui a Toronto l'immenso Diego Maradona. Era il 1997 e Diego Ar-mando Maradona (allora 37enne) gioco' una partita esibizione indossando la maglia azzurra numero 10,"Diego venne a To-ronto perché nella mia Italia giocava suoi fratello Lalo - ci dice. Lalo e un bel malloppo di ingaggio convinsero l'immenso Pibe de Oro a deliziarci con gli ultimi scampoli della sua immensa classe. Scommetto che tutti coloro che erano al Birchmount Stadium, pieno zeppo fino a scoppiare, ancora ricordano come Diego segnò direttamente dalla bandierina del corner con una parabola dia-bolica".
Ora nell'era della "dolce pensione", manca l'ultimo "blitz": portare in Canada il nuovo Napoli di De Laurentis e Mazzarri. Non lo dice piu' Pasquale, sembra aver riposto nel cassetto questo suo ultimo sogno, ma io so che se l'occasione si pre-sentera' ci donera' un ultimo grande regalo! Poco piu' di un anno fa diceva a Nicola Sparano "Il contatto per arrivare al presidente De Laurentiis ce l'ho e Maradona garantirebbe per me". Intanto, nell'attesa della realizzazione di questo sogno azzurro, prosit per "il nostro presidente !".
(Nella foto di Tony Pavia l’omaggio dei politici a Pasquale Fioccola)
E a proposito di Maradona sentite questa che riguarda la nazionale italiana under 21 di Ciro Ferrara,altro napoletano doc. "La cosa magari urterà lo spiccato spirito nazionalistico tedesco, ma la voglia di Italia dei figli di nostri emigranti nati in Germania e diventati calciatori, è un fenomeno sempre più diffuso. E se la scelta viene compiuta a livello di Under 16, fino anche all'Un-er 20, non fa scalpore come con chi ha messo insieme più di 40 presenze con il Bayern e sedeva in panchina nell'ultima finale di Champions League della squadra di Van Gaal contro l'Inter di Mourinho. Parliamo di Diego Armando Contento, 21 anni il prossimo primo maggio,convocato con la nostra "nazionalina". La sua storia è nota: nato a Monaco di Baviera, origini partenopee con un nome che è tutto un pro-gramma in onore proprio di Maradona. Nella gara d'esordio, disputata il il 16 dicembre 2008 vinta dal suo Bayern con il risultato di 2-0 sul campo dei Kickers Emden ha messo a segno la sua prima rete in campionato, dopo soli 16 minuti di gioco. Durante la stagione d'esordio ha giocato altre 11 volte, mettendo a segno un'altra rete".
Anche qui in Canada abbiamo forse il nostro Contento: si chia-ma Luca Gasparotto, ha solo 16 anni, gioca con gli Strikers di Ajax, ora in Spagna con la rappresentativa provinciale del-l'Ontario,per un torneo internazionale. Lorini lo vuole al Mi-lan. Chissa'....se son rose fioriranno !!!! Mandi

11 marzo 2011

Tuffo nella friulanita' per salutare "definitiva-mente" altri due amici che se ne vanno: Isidoro Gobbo da Fiume Veneto e Guerrino Bosa da Camino al Tagliamento, il primo al Friuli Terrace il secondo in quel di Hamilton. Amici e compagni di viaggio per tante stagioni.
Continuo a credere che ci guarderanno da lassu'.
Qui giu' seconda puntata di "Soccer City": anche il saluto del mitico Sandrino Mazzola tra un intervento di Salvatore Marra, tifoso del Milan ma amico di Bettega che ci racconta come Penna Bianca voleva Benitez alla guida dei bianconeri e Annibale Merante, romanista doc sempre piu' in ambasce. Dall'altrettanto mitico "90mo Minuto" botta e risposta tra il rossonero Filippo Gravina ed il zebrato Tony Albi. E lunedi' prossimo - immaginiamo - sfida capitolina,alla luce del derby di domenica tra Roma e Lazio. Un invito a nozze per i vari Vito Caressa (se sopravvisuto dopo l'ennesimo mortificante rovescio di Coppa Campioni), il prof. Bruno Magliocchetti, verolano di fede laziale che piu' non si puo' e lo stesso……Renato Ciolfi dalla….redazione de Lo Specchio.
Io da "tifoso" udinese guardo con distacco e mi godo questi " tanti grandi momenti" per dirla come una volta, nella pubblicita' dei Biscotti Milano.
E mi trastullo con il "Nino meravilla" Sanchez che - darei volentieri alla Juve - ma solo in cambio di Amau-ri,Giovinco,Marchisio e un bel gruzzolo di miliardi……sto scherzando suvvia!
Intanto vi regalo l'intervista concessa dal paron Pozzo al sito web bianconero-friulano:
Il Paron dell'Udinese Pozzo ha fatto il punto della situazione su Sanchez, il gioiello della corona bianconera : "Ormai non possiamo più nasconderci, abbiamo la possibilità di rag-giungere risultati importanti. Stiamo facendo un ottimo campionato, e il raggiungimento della qualificazione in Cham-pions League ci aprirebbe altri scenari economici".Con i soldi della Champions potremmo infatti offrire proposte a giocatori importanti, ma soprattutto trattenere i gioielli e continuare il nostro progetto. Sanchez? Per me vale Messi, ha le stesse potenzialità. Farò di tutto per trattenerlo". E su Di Natale scomoda Zico: "Per capacità tecniche è allo stesso livello di Zico, ma è più decisivo".
Poi continua: "Tra Champions ed Europa League c'è una bella differenza, anche sotto il profilo economico: arrivare in Champions ci permetterebbe di fare delle proposte a certi giocatori che hanno tante richieste".
Pozzo, inizia a sognare in grande: la sua squadra ha oramai tutte le carte in regola per ambire alla competizione europea più importante e lui ne spiega i benefici. "Diremmo a questi giocatori che anche che qui c'è un progetto. Se si dà una prospettiva economica importante e la soddisfazione di poter giocare a certi livelli, potremmo negoziare con più chance. Se si lotta per la salvezza, è difficile trattenere i giocatori che sono esplosi. Guidolin è un ottimo allenatore. Anche Spalletti e Zaccheroni hanno fatto la storia dell'Udinese ma ora lui è diventato il numero uno".
11 risultati utili, un record.Il prossimo luglio Pozzo compirà 25 anni di gestione dell'Udinese.
Anni fa voleva Delneri.... "Lo conosco benissimo, è stato anche un giocatore dell'Udinese. E' una persona che stimo molto, un bravissimo allenatore che, come successo a Guidolin non si può giudicare solo dagli ultimi risultati sportivi, quando ha un curriculum importante. Io lo terrei alla Juve, avrei pazienza perchè la causa non è l'allenatore" Sul gioiello Sanchez: "Sanchez? Adesso cerchiamo di raggiungere gli obbiettivi. Io non ho detto Champions, ma mi piacerebbe anche vincere lo scudetto, ma la concorrenza è forte e qua-lificata e abituata a vincere e togliere un posto a loro è durissima, ma abbiamo la possibilità di farcela. Noi non ab-biamo nessuna pressione economica, non abbiamo la necessità di vendere nulla, ma è chiaro che è il giocatore che ha l'ultima parola e decide il suo destino. Noi faremo di tutto per trattenerlo anche io ho l'ambizione di vincere qualcosa".
E anche noi !!!! Mandi mandi

4 marzo 2011


E' stato bello lunedi' scorso, nella prima puntata di "Soccer City" parlare, telefonando addirttura in Cipro, con un , anzi "una", figlia della comunita' italiana che sta avendo successo nel mondo: Carmelina Moscato, italo-canadese di origini siciliane di Missis-sauga,centrocampista della nazionale canadese di calcio che sfidera' presto "il mondo" ai mondiali di Germania. Dalla sua voce abbiamo capito che l'entusiasmo e' alle stelle e la fiducia in Carolina Morace, l'allenatore della nazionale Canucks,.....infinito !
In Canada ci sono 350mila tesserate, ma , come sap-piamo, non esiste un campionato nazionale di calcio femminile. Così Carolina Morace ha dovuto fare le acrobazie tra i calendari sfalsati dei tornei regionali per le convocazioni della sua nazionale. L'ex fuoriclasse, ex ct dell'Italia e commentatrice tv è ormai da quasi due anni con noi in Canada come coach della selezione canadese ed e' molto orgogliosa dei risultati sin qui ottenuti:«Il mio staff ha portato una concezione diversa del calcio, meno imperniata sul fisico e più sulla tecnica e l'intelligenza, per creare il giusto connubio.Il calcio più che altro è furbizia: non vince chi è più potente; serve forza controllata». Nello staff ci sono l'ex nazionale Betty Bavagnoli, un preparatore dei portieri e un fisioterapista: tutti italiani. Oltre alla canadese diplomata a Coverciano Andrea Neill. L'ex medico della Roma Ernesto Alicicco fa il consulente.
L'approccio di Morace piace alle sue giocatrici. «Il tecnico che c'era prima puntava tutto sul fisico, sulla corsa», ha detto il capitano ad interim Diana Matheson, «Così invece è molto più divertente, specie per me che sono centrocampista e gioco molto la palla». La "nostra" Carmelina Moscato,a dispetto dei suoi 26 anni aveva già smesso per fare l'allenatore, ma quando ha saputo che il Canada aveva chiamato Carolina Morace è tornata in nazionale. Lo scorso anno ha giocato nell'Upc Tavagnacco, in Friuli. «Guardavo Carolina quando ero bambina e lei giocava», ha raccontato. «Averla come coach è un sogno». E intanto ci si prepara in vista del mondiale e in questi giorni si gioca a Cipro un importante torneo internazionale:probante test prima della corsa verso l'iride.
++++++
E veniamo al supermatch Milan-Napoli del campionato italiano. Indipendentemente dalla pochezza della squadra di Mazzarri, determinante a mio avviso, il calcio di rigore realizzato da Ibra. La partita infatti e' stata sbloccata dal rigore concesso al Milan per fallo di mano di Aronica in area di rigore.A mio avviso la decisione dell'arbitro Rocchi e' stata perfetta!
Qualche dubbio piuttosto su un presunto fallo di Ibra su Cannavaro che cerca di colpire il pallone di testa e Ibra forse spinge e alza la gamba verso il pallone. Ma si tratta di una situazione molto al limite.
Sulla concessione del penalty non vi leggo a proposito il regolamento a cui devono attenersi i direttori di gara, bensi' la "guida pratica" e la "casistica" che sono altrettanto importanti.
La GUIDA PRATICA alla domanda : "A quali criteri deve attenersi l'arbitro per stabilire l'esistenza o meno dell'intenzionalita' nei falli di mano?" dice: Deve valutare se il contatto tra il pallone, la mano o il braccio è volontario o se il calciatore allarga o alza le mani o le braccia con l'intenzione di costituire un maggior ostacolo alla traiettoria del pallone.Qualora nell'effettuazione di un calcio di punizione i calciatori della squadra difendente formino la barriera coprendo un maggiore spazio con le braccia distaccate dai fianchi, l'eventuale contatto conseguente al tiro deve essere considerato intenzionale.
Secondo me questo rigore ha una "lettura" abbastanza complicata anche perche' ho si' la sensazione che Aronica non vada li' per colpire la palla con la mano e dunque potrebbe essere anche catalogato "involontario", pero' mi e' parso che l'arbitro Rocchi - giustamente - sanzionato il "danno procurato" (con la mano ha tolto il pallone dalla disponibilita' della testa di Pato. La volontarieta' non puo' essere assolutamente l'unica discriminante, perche' se cosi' fosse,non sarebbe quasi mai fallo. Alla fine tutti i tocchi di mano, nella stragrande maggioranza, non sono certo premeditati (a parte i casi eclatanti come per esempio le parate sulla linea di porta), ma incide la posizione scompopsta delle braccia che fa si che esse tocchino il pallone.
Ho detto ! Mandi Mandi

25 febbraio 2011

"Soccercity"
...questo il nome del nuovo programma radio dedicato al calcio italiano (ma non solo) che debuttera' ufficialmente lunedi' prossimo dalle onde di Radio Chin sulla frequenza 100.7 f.m.
Sostituisce proprio "Bar Sport" subito dopo il notiziario delle ore 18 e ci accompagnera' sino alle 19. Se avete sentito il "promo" gia' in onda proprio su Radio Chin, sara' un contenitore dove dibattiti ed opinioni, interviste con i protagonisti, botta e risposta sugli argomenti del giorno, ci riporteranno un po' indietro agli anni gloriosi del "Processo del lunedi'" del famoso Aldo Biscardi, o a quello nostrano "del martedi'" che conducevo dagli studi di Telelatino.
A condurre il gioco sara' proprio il sottoscritto ma sara' una trasmissione della comunita' intera e voglio sin d'ora ringraziare quanti si son detti disposti a darmi una mano: colleghi di rango come l'interista Dino Cavalluzzo di Omni TV o lo juventino Nicola Sparano del Corriere, figure che definir "storiche" del mondo della pedata nostrana e' poco, come il milanista Salvatore Marra, l'altro bianconero Giacomo Stecher, il sempregiovane Salvatore Verri, il furlan Gianni Ceschia, solo per citarne alcuni. La parte "creativa" della trasmissione sara' curata dallo scugnizzo napoletano Vincenzo Papa mentre in redazione a darmi una mano l'udinese Mattia Bello.Insomma un cast da prim'ordine che verra' di volta in volta irrobustito da presenze "pesanti" nell'economia dell'opinione-che-conta: Robert Jarusci, Carmine Marcantonio, Pietro Felicetti, Alberto De Rosa,Vito Caressa, Rocco Lo Franco, Fausto Di Berardino e dall'Italia stelle come Roberto Bettega, Giuseppe Giannini "Il Principe", Luigi De Agostini, Walter Zenga, Gigi Maifredi; giornalisti come Sandro Piccinini di Mediaset, Stefano Martorano della Gazzetta dello Sport, il telecronista Sandro Petiziol di Sky Tv sino a procuratori di calciatori come Mauro Bernabei, Dario Canovi o il mitico Claudio Pasqualin.
Ma la parte del leone la faranno i radioascoltatori che avranno accesso alle nostre linee per il momento da buona parte del Canada, ma in un prossimo futuro anche dagli Stati Uniti dove la trasmissione sara' ripetuta o comunque offerta a varie stazioni radiofoniche che presentano programmazione in lingua italiana. Avremo anche il nostro sito web ed il nostro blog in modo da poterci presentare al via, nella stagione 2011-2012 ( partenza a fine agosto), come una vera e propria "grande novita'" sul mercato italo-nordamericano.
Concludo ringraziando il Presidente di Radio Chin Lenny Lombardi, a cui la prossima onorificenza di "uomo dell'anno" della nostra comunita' italo-canadese spetta di diritto e anche e sopratutto l'avv. John Da Re, titolare della "Red Can Production" che e' stato l'ideatore di questo progetto che sono certo rinverdira' i……bei tempi passati!
Ed accanto a loro il primo grande sponsor: MorEnergy (www.morenergy.ca). Un'ondata di energia-vitale per ….sprintare al massimo !
Sintonizzatevi dunque lunedi' prossimo su Radio Chin 100.7 F.M. a partire dalle 18.10.
Buon ascolto e Mandi Mandi

18 febbraio 2011

Monica Valendino scri-ve per il sito web "Udinese Club". Mi permette di girarvi una sua intervista in esclusiva con il grande "Giggirriva" - come lo chiamava un altro grande, Gianni Brera, incentrata sul nuovo "Gigi Riva di Udine" : Toto' Di Natale.
La trova interessante perche' accosta la stella bianconera proprio al grande Rombo-di-tuono che scelse Cagliari preferendolo alla Juventus. Di Natale ha detto no ai bianconeri piemontesi preferendo quelli friulani: una scelta di vita !
Oggi Di Natale continua a stupire, un eterno ragazzo con la voglia di migliorarsi sempre. A Cesena l'ultima prova di forza. "Rombo di Tuono",non ha dubbi: "Se li merita gli elogi questo ragazzo. Ha sfondato forse troppo tardi. Non ho mai capito come mai non si sia interessato nessuno a lui: parlo di Inter, Milan e Juve. Mi scuso con i tifosi friulani, mi fa piacere che sia a Udine, ma è una domanda spontanea che ci si pone da di fuori. La città evidentemente è adatta e lui l'ha scelta apposta. E' un giocatore determinate e tutto questo per la tecnica che lo contraddistingue".
I paragoni nel calcio non sono mai belli. Ma questo 10 a chi potrebbe somigliare? "Di Natale potrebbe somigliare a dei numeri 10 che ricordano Zico, ricordano Maradona, giocatori di alta classe. Se si fosse chiamato Di Natalis forse avrebbe avuto un destino diverso e un pallone d'oro l'avrebbe messo in bacheca, ne sono certo".
Si parla con Riva e vengono in mente le parole di Giampiero Pinzi che ha criticato la scelta di affidarsi agli oriundi: "Gli oriundi sono un guadagno: il ragazzo però deve sentirsi italiano com'è stato per Camoranesi che ha dato il cuore non sbagliando una partita. L'impegno è stato entusiasmante. Se può entrare nel gruppo, anche se oriundo, perché no. I francesi, i tedeschi lo fanno già".
Ma in chiave azzurra l'Udinese può tornare a dire la sua? "Non mi faccia fare il ct! Totò sa che l'apprezzo sempre e gli dico bravo davvero. E' una bella soddisfazione vederlo così".
Sul campionato Riva ha una sua opinione: "sarà la primavera a decidere: chi ha una condizione migliore avrà la meglio. Chi ha una rosa capace di sostenere tre gare a settimana allora poi dirà la sua".
L'Udinese è da Champions? "La Champions l'ha già fatta, non scordiamolo. Sta lavorando bene, la società è straordinaria nel creare giocatori. Quando una squadra risponde con giocatori come Di Natale, ma non solo, non è proibitivo pensare così in grande".
Lunedi' 28 febbraio, salvo sorprese dell'ultima ora, a Radio CHIN debuttera' una nuova trasmissione sportiva dedicata al calcio ed al campionato italiano: commenti, interviste e le vostre opinioni e commenti. Si chiamera' "Soccer City" ed interagira' non solo con gli sportivi di Toronto ma con il mondo intero grazie alle nuove tecnologie del web. Ai comandi il sottoscritto, in corriera tutti voi…..-10 …a presto ! Fra sette giorni vi daro' tutti i dettagli.
Mandi Mandi

11 febbraio 2011

Il non poter piu' fumare nei locali mi sta re-galando, ogni giorno di piu', momenti di riflessione sulla vita!
Non c'e' giorno che non mi fermo a guardare la folla che passa, sia al mattino di fronte agli uffici di Radio Chin su College Street o al pomeriggio di fronte agli uffici del Patronato su Rustic Road. Uomini e donne che vanno al lavoro, che si affrettano verso casa, che salgono in autobus, che sfrecciano in automobile, che macinano in testa i pensieri, le preoccupazioni, le mille piccole faccende della vita quotidiana.
Non sono persone ricche e famose,iI loro nomi non compaiono sui giornali; al di fuori della famiglia e dei pochi amici, non hanno nessuno che le conosca.
Eppure, cosi' grigie ed anonime, sono proprio loro a tirare avanti l'enorme baracca del mondo. Minuto per minuto, con una fatica silenziosa, senza smanie e capricci, questa folle umile di giovani e di vecchi, di mamme e ragazzi, di fanciulle e di padri, coltiva quell'angolino di terra che il destino ha riservato a ciascuno di noi.
Questa settimana il "mio mondo" si e' illuminato di tre nuovi amici che conoscevo appena ma hanno dimostrato tutta la loro signorilita', generosita' e comprensione: qualita' che al giorno d'oggi sono veramente merce rara !
Ve li presento e vi racconto la mia e loro storia.
Un amico mi presenta tal Mike Matic: e' un serbo-canadese che allena una squadra di calcio giovanile di Woodbridge ed ha un figlio 13enne vero talento. Il Milan voleva ingaggiarlo ma la provenienza canadese rendeva ogni cosa piu' difficile. Ora e' un club della Liga Spagnola a richiederlo ma vogliono il "passaporto europeo".
"Come si fa per ottenerlo ? -mi chiede. Non sarei a posto con la mia coscienza se privassi mio figlio di questa chance!".
Chiamo Fabio Campagna, funzionario del nostro Consolato, conosciuto per caso alla Sez. torontina dell'Associazione dei Carabinieri in Congedo. Squisita gentilezza e disponibilita' assoluta "anche da un tifoso romanista !" - mi dice celiando.
E a sua volta 'convoca' Lucia Gerometta, altro fun-zionario del nostro Consolato che - coincidenza vuole - mi dice essere "furlana di la' dell'aghe", cioe' della prov. di Pordenone. Conversando scopro che proviene da Vito d'Asio, 863 abitanti, con un Castello da mille e una notte e che soltanto tre mesi fa mi ha visto suo ospite: il Castello Ceconi.
La disponibilita' e' totale ed il probema ,anche grazie alle origini italiane della consorte di Mike Matic e' gia' bel che risolto !
Che dire: quante cose ho imparato, quante cose ho appreso,quanti momenti ho condiviso e amici trovato.
Fabio Campagna istruttore di armi,piu' precisamente "spade" da combattimento, sassofonista di valore, giramondo, poliglotta, papa' innamoratissimo dei figli e della moglie,sostenitore delle forze dell'ordine,tifoso della Roma,ma sopratutto "persona semplice, comune mortale e, amico disinteressato". Mi regala una sua incisione di "My Way" dei grandi Sinatra e Paul Anka. Ve la presentero' a Mandi Mandi.
Mike Matic "staff sergent" della Polizia di Toronto distaccato alla 13ma divisione,ex calciatore, estimatore del "paesano" Krasic,uomo di grandi "valori' e principi. "Quando il mio collega Bryan Russell e' morto cosi' tragicamente ho saputo solo stringere al petto iI miei due figli e dir loro quanto li amo" : come dire i veri valori della vita che fanno di un 47enne un uomo vero.
Lucia Gerometta simbolo di un'istituzione spesso criticata, sicuramente vilipesa, ma che con onesta', correttezza e laboriosita', permette a quest'Italia sgangherata di essere sempre amata e rispettata in ogni angolo del mondo!
"Principe" Bardini, che la sua toscanita' verace che spesso lo porta inconsapevolmente sopra le righe nelle relazioni comunitarie, sappia apprezzare l'efficacia derivante dalla semplicita' del…cuore !

4 febbraio 2011

L'innata pigrizia mi ha impedito sin'ora di riporre gli addobbi luminosi di Natale. Cosi' questa notte, mentre sulla citta' cadra' abbondante la neve, ho deciso di riaccendere tutte le luci colorate sugli alberelli davanti a casa: torna lo spirito delle feste !!!! Mi manca solo il ritmo di un "jngle bells" musicale e poi via con i….sogni !
Ma si puo' sognare anche se non e' Natale? Anche se non si e' piu' bambini?
La realta' purtroppo e' un'altra e gia' domattina ( mercoledi' scorso per chi legge) ci sara' il problema dello spalare la neve per uscire di casa e recarci a radio CHIN per i notiziari del mattino.
Ve l'immaginate un notiziario che dica piu' o meno cosi': " A Casa Canciani stan tutti bene, in 4-5 si divideranno il jackpot della lotteria da dieci milioni, il figlio ha trovato finalmente lavoro, i nipotini premiati come i migliori della classe, un'eredita' inattesa regala loro la Villa di Berlusconi a Portofino e gli amici del cuore si sono rimessi tutti dai travagli fisici, economici, sentimentali!". Ah Natale il 2 febbraio !
Credo che "sognare" sia legittimo, senza perdere pero' mai il senso della realta'.
Il calciomercato di riparazione credo faccia sognare un po' tutte le squadre di tutte le categorie.Prendiamo la Juve: tutti sognano che tal Matri di Cagliari possa risolvere i problemi di un attacco anemico come non mai e che magari, come dice Gene Gnocchi (famoso comico italiano) Amauri,ceduto al Parma, superi finalmente le visite mediche. Si dice infatti che la visita oculistica sia durata oltre tre ore in quanto non riusciva proprio a vedere la porta !
O a Napoli che l'arrivo di Mascara, famoso centravanti ex Catania, possa emulare le gesta del bel Cavani. Questo senza pensare al dramma delle tifose femminili della squadra etnea che non sanno piu' come "truccarsi" senza l'amato Mascara !
A Milano Berlusconi non riesce invece a "godersi" Cassano,Van Bommel,Emanuelson e si preoccupa dell'arrivo dello juventino LeGrottaglie. "Cribbio, questo non scopa da tre anni…." - avrebbe detto al fidato Galliani. Chi gliela trovera' una nuova Ruby ?
Scherzi a parte la domanda che nasce spontanea dopo la chiusura del calciomercato invernale è sempre la stessa: chi è stata la squadra regina del mercato? Oggi ci sentiamo di dire senza alcun dubbio che il Milan è il re del mercato di gennaio.La squadra rossonera già in estate aveva presenziato su quel trono che da anni non la vedeva protagonista sul mercato. Con gli arrivi di Ibrahimovic, Robinho, Boateng, Amelia, Yepes, i rossoneri avevano messo in chiaro che la stagione 2010-2011 sarebbero stati protagonisti.Con l'arrivo del mercato invernale, il Milan ha messo a segno tanti colpi, 5 in entrata e 1 in uscita. Il primo grande colpo è stato Antonio Cassano, costato zero in pratica, poichè la Sampdoria ha pagato la clausola che vedeva la penale di 5 milioni di euro al Real. In contemporanea è stato ceduto Ronaldinho al Flamengo per 3,5 milioni, un affare se consideriamo l'età di 31 anni e la scadenza a giugno del contratto.Sono quindi arrivati Van Bommel ed Emanuelson, esperienza e potenza fisica, costati il primo zero ed il secondo appena 1 milione di euro.Stessa identica formula per Didac Vilà, difensore di 21 anni costato appena 2 milioni. Infine Legrottaglie preso dalla Juventus a costo zero per "sopperire" agli infortuni del grande Nesta. Facendo i conti quindi il Milan ha acquistato 5 giocatori a gennaio investendo i soldi presi dalla cessione di Ronaldinho.

Un'operazione di mercato a dir poco brillante portata a termine dalla dirigenza rossonera, che dopo il titolo di squadra regina del mercato estivo, senza dubbio può fregiarsi anche del titolo di Re del calciomercato di gennaio.
E poi dicono che Berlusconi non e' un grande imprenditore. E adesso se il Milan riuscira' a cucirsi sul petto il tricolore chi gli togliera' i voti dei milioni e milioni di tifosi rossoneri?

28 GENNAIO 2011

La notizia sportiva della settimana, al di la dei risultati di campionato e Coppa Italia, giunge da Montreal ! "SONO a disposizione". Con queste poche parole lo scienziato farmaceutico Francesco Bellini ,marchigiano doc di Montreal,ha aperto un nuovo orizzonte alle speranze dell'Ascoli di rimanere in serie B. Di lui si è parlato molto in questi ultimi anni, quale possibile salvatore di una squadra che ormai è sull'orlo del fallimento, ma mai si era andati così vicino ad averlo davvero come presidente dell'Ascoli .Rintracciato telefonicamente lo scienziato canadese ha ammesso. "Posso solo dire che sono disposto a fare la mia parte nel caso in cui ci sarà una riorganizzazione societaria con un piano finanziario ben preciso sottoscritto anche da altri imprenditori. Solo a questo punto entrerò con una quota".Il Cavaliere della Repubblica Francesco Bellini , partito per Montreal a 21 anni per raggiungere i genitori emigrati in Canada, è rimasto molto legato alla sua terra tanto che solo qualche mese fa ha inaugurato la sede dell'azienda vitivinicola 'Domodimonti' a Montefiore dell'Aso..Non solo. I genitori, entrambi ultraottantenni, vivono ad Ascoli e lui appena può torna a trovarli. Un imprenditore da serie A, che non dimentichiamo, è anche detentore di circa venti brevetti e co-brevetti farmaceutici. E non è un caso che tra le sue aziende ci sia la Picchio International, la propria societa' di portafoglio privato, e la Picchio Pharma, di cui la famiglia dell'industriale è azionista al 50% con Power Corporation, il piu' grande gruppo finanziario canadese. Non solo. Francesco Bellini viaggia con il suo aereo privato che ha stampato sulla fusoliera lo stemma della Ascoli Calcio e ha un cane che ha chiamato Picchio.

L'amico Domenico Scalamogna da Maierato (VV) non passa giorno che non mi mandi "qualcosa contro Berlusconi" via-facebook. In un'occasione e' riuscito anche a farmi "affettuosamente' litigare con Padre Gianni Carparelli, altro anti-berlusconiano doc !
Oggi pero' ha superato ogni limite mandandomi un filmato del premier, montato e rimontato in studio (chissa' quanto tempo ci ha perduto !) in cui si riesce a fargli dire esattamente tutto il contrario di quello che in effetti ha detto.
E allora uso le righe di questa mia colonna per alcune considerazioni a voce alta !!!
Nel paese del gossip, del grande fratello,dei preti pedofili, della cronaca rosa, l'unica cosa che fa scandalo e tanta invidia e' il Cavaliere Silvio. Mamma mia che peccati? E per quanti "atti di dolore" dovra' dire, neanche il Papa riuscira' a redimerli tutti.
Comunque il Cavaliere ha lanciato una speranza, anzi piu' di una speranza a tutti gli uomini: si puo' fare sesso, tanto sesso (circa ogni 5 minuti a detta dalla escort Macri'), anche oltre i 70 anni. Chissa' se lo fa solo lui.
In questo senso,vista la facilita' di entrare nella vita private degli italiani,la Procura di Milano potrebbe avviare un'altra indagine da noi altamente caldeggiata: basta cambiare "cavalla" o il Cavaliere ha un elisir particolare ?
E per fortuna che si parla solo blandamente di droga. Non vorrei che tra non molto diventasse il "magnaccia" di tutte e presto fatto Santo (in fondo l'amico Massimiliano Galassi proprio domenica scorsa all'Immacolata mi ha regalato un santino di San Silvio!); il Santo protettore delle escort !

21 gennaio 2011--

Leopardi scriveva: " E' curioso vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto hanno le maniere semplici, e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore".
Oggi il nostro "Bar Sport" piange un uomo di grande valore ma dalle maniere semplici; se ne e' andato in silenzio, improvvisamente, senza clamore o fanfare, ma lasciando un'eredita' che pochi avrebbero saputo costruire.
Mike, Michele Di Lillo; mezzo litro all'apparenza ma condottiero come pochi. Mike da Vinchiaturo ha vestito "tutte" le squadre di calcio, hockey ed ogni altro sport, della nostra comunita': dal bugigattolo di Ingram Dr. ai nuovi locali della 401, non c'e' stato sportivo che non lo abbia incrociato ed…amato !
Molisano verace dalla tempra inossidabile, e' stato per diversi anni cliente, amico, compagno di viaggio, supporter e…..fratello.
"Domenica in Diretta", la prima trasmissione-contenitore di lingua italiana che a distanza di alcune decadi detiene ancora primati di audience, venne vestita da lui ! "Io credo in te Paolo - mi disse allora - e sono felice di far parte di questa grande famiglia!".
Era a Puerto Plata,la sua terza casa dopo Vinchiaturo e Toronto, quando il Signore lo ha voluto accanto a se.
Senza presunzione io SO perche' il Grande Architetto dell'Universo lo ha voluto accanto a se: Mike aveva coronato il sogno di creare una fondazione per aiutare i bimbi abbandonati e gli orfani della Repubblica Dominicana. E il Governo, qualche giorno prima, aveva finalmente riconosciuto la fondazione creata assieme alla moglie, a tutti gli effetti.
"The timing of it all only confirms that this the way it is meant to be: no flowers but a donation to the Canadian Dominican Ray of Hope" - mi scrivono Giovanna e Cosmo, i due figli di Mike. E cosi' sara'…..
Ieri, giovedi', le sue ceneri sono state sparse sulle acque della Laguna di Costambar, e poi gli amici lo hanno ricordato brindando nella sua casa di Las Roccas.
Giovedi' e venerdi' prossimi, per gli amici di Toronto, la salma verra' esposta alla Consolata e poi sabato il funerale nella Chiesa di St.Andrews.
Addio Mike, addio vecchio amico di un tempo….quanto mi mancherai !
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Domenica prossima credo che sara' levataccia: alle 6.30 ora di Toronto, Udinese-Inter.Tifero' Udinese logicamente anche se gioisco per il "ritorno" nerazzurro e sopratutto per Leonardo.Ma non capiisco…..
Se da una parte ce un calciatore che ha sempre giocato da fenomeno, prima, durante e dopo e con 23 gol in 26 partite, e il rendimento di Samuel Eto'o è stato lo stesso dall'inizio della stagione fino alla partita contro il Bologna, per tutti gli altri si sono viste finora due versioni dello stesso giocatore: c'è Stankovic di Benitez e Stankovic di Leonardo, c'è Maicon di Benitez e Maicon di Leonardo, e così via.
L'Inter dei fantasmi infatti non c'è più. E la squadra capace di ramazzare 5 punti in 6 partite giocate in un mese (dal pareggio contro il Brescie alla sconfitta contro la Lazio) ha cambiato faccia. O meglio, le facce sono sempre le stesse, la voglia, la grinta e la forma no. E da una situazione di classifica vissuta con Benitez ai margini della zona Champions, a dieci punti dalla vetta occupata dal Milan, le tre vittorie ottenute da Leonardo hanno fatto cambiare prospettiva a tutto l'ambiente e la rimonta è diventata tutt'altro che un'idea utopica.
"È molto merito di Leonardo - ha detto Moratti - anzi direi che la maggior parte del merito è sua. È stato bravissimo sia psicologicamente, sia lavorando poi in una certo modo. Bravo, veramente bravo".
Ma allora chi diceva che gli allenatori non contano?

14 GENNAIO 2011

Quattro battute per rifarci la bocca dopo questi lunghi giorni di assenza e di feste…..vittima la Juventus ed il suo allenatore Del Neri,in crisi profonda di risultati:
1) Del Neri in conferenza stampa dopo lo 0-3 di Napoli: "Sono arrivato alla Juve per battere tutti i record.Per prima cosa ho fatto peggio di Ferrara".
2) Del Neri spiega la mancata convocazione di Buffon: "Non volevamo che sforzasse troppo la schiena a furia di raccogliere palloni nel sacco".
3) Calciomercato: la Juventus sull'ex Siena Mario Frick. Il nuovo tandem d'attacco sara' FRICK & TONY
4) Accordo strategico tra Roma e Juve per fermare il Milan: vogliono cedere alla capolista Juan e Felipe Melo
Battute a parte, il sorriso in queste settimane di festa me lo hanno fatto tornare alcune persone che…avevo quasi dimenticato !
Mentre scrivo questa colonna fuori nevica a dirotto, c'e' una specie di bufera ! , e la mente vola ad una ventina di anni fa, ad un viaggio indimenticabile, in auto e ad Ottawa per partecipare al party natalizio dell'allora premier Jean Chretien. Al ritorno, in piena notte, l'ira di Dio: vento, neve altissima, tourbillon che abbatteva la visibilita' a zero. L'OPP all'altezza di Belleville ci comunica che la 401 diventa impraticabile e dobbiamo trovare rifugio in un hotel; cosa che facciamo immediatamente. Cena a base di filet mignon e sopratutto di un "rosso favoloso"; un Chateauneuf du Pape stagionato al punto giusto e con un bouquet ancor oggi indimenticabile! Tra gli altri sono con me l'ex arbitro internazionale, di Sora e di Woodbridge, Tony Evangelista e l'immobiliarista Victor Grossi,fondatore di Intercity Realty. Questi da allora diventa come un secondo padre per me: sempre prodigo di consigli, sempre attento ai miei bisogni…pubblicitari, sempre presente nel momento del bisogno. Poi il tempo va….si cresce e si invecchia….cambia il modo di vivere e di essere…ci si allontana e qualche volta ci si perde nelle nebbie della nostra quotidianita'.
Poi un giorno il regalo di Natale! Una telefonata: "ma dove cacchio sei sparito ?" e tutto torna come prima ! Abbracci, auguri, ricordi, un caffe'…E lunedi' scorso, ad un seggio elettorale per la raccolta voti per le elezioni di trustee cattolico a cui partecipa anche mia figlia, un' ombra nella sera: "sono venuto a fare il mio dovere di….amico !". Che Dio ti benedica Victor, sempre elegante nella tua semplicita', sempre "grande dentro" ! Come pochi ! Ed io, caro Victor , sono onorato di essere tuo amico e a te dedico questo pensiero di Wlliam Shakespeare: "Quegli amici che hai e la cui amicizia hai messo alla prova, aggrappali alla tua anima con uncini d'acciaio!" Ciao vecchio baffone !!!! Che Dio ti benedica !
Chiudo ancora con il calcio: ricordate Julian Uccello, il giovin virgulto di Woodbridhe ormai da anni in Italia ? La sua avventura tra i professionisti con la maglia del Crotone in serie B purtroppo termina qui e dopo meno di una decina di apparenze nel torneo cadetto torna tra i semipro. Viene infatti ceduto al Casale dove nel 2009 conobbe sicuramente la sua miglior stagione italiana: 35 presenze e la bellezza di 24 reti. Julian ha appena compiuto 24 anni e questa retrocessione non e' una bocciatura; siamo certi che sara' invece l'ideale trampolino di lancio per un immediato ritorno tra i grandi del calcio.

24 dicembre 2010

Domani e' Natale. Un bimbo ed una grotta, una stella ed un angelo, ci renderanno piu' buoni.… sara', come sempre, solo un at-timo….
Sara' l'attimo degli auguri, sinceri, di "cuore" come si dice…
Fatemeli fare anche a me….

Alla "signora dello stop", anziana ed arzilla friulana, che mattina e sera, sole o pioggia, freddo o neve, all'angolo di strada di casa mia, dirige il traffico di migliaia di studenti che vanno a scuola. A tutti regala un sorriso ed una battuta schietta….come farei senza di lei Silvia?
Alla "Giostra del goal" che ogni domenica mattina mi regala due ore della "mia Italia", quella del calcio, quella - forse l'unica - ancora un po' "pulita" e sana….che domeniche sarebbero senza la partita di pallone?
Alla mia bimba Azzurra, a quel pacchetto di bonta', che mi guarda come fossi un Dio. E che Dio mi dia la forza di non deluderla e che l'angelo custode possa proteggerla dal mondo che tutti noi, io compreso, abbiamo contribuito a rovinare cosi' stupidamente.
Agli amici di "90mo Minuto", bar dello sport di Woodbridge ricco di umanita', di storie umane irripetibili, di volti spesso consunti ma di cuori grandi, grondanti di sudore per le fatiche quotidiane ma anche colmo di generosita' schietta, paesana….a te Tony, a te Fortunato,a voi Filippo I e II, Giacomo, Tom, Joe, Frank, Roc-co,Giorgio, Alberto,e tutti gli altri….
A Tony il pizzaiolo, Gaetano l'architetto, Joe meccanico della TTC ed Umberto l'impresario, miei compagni di viag-gio,ogni mattino all'alba, su College Street, per il primo caffe' della giornata. Come farei senza di voi ?
Chi mi regalerebbe il primo buongiorno "vero e sincero" ,come faceva mamma un tempo?
Alla mia Udinese ed al "mio compagno di tifo bianconero" Gianni The Chef. Che possa salvarsi e magari conquistare un posto in Coppa, senza trepidazioni e …sofferenze. Che possa continuare a regalarmi le chilometriche conversazioni telefoniche pre e post partita come fossi dotto conoscitore dell'arte pedatoria! Minuti di parentesi fuori….dal mondo !!!
A Claudio, spilungone di Morsano al Tagliamento, dalla mano tremante e dal cuore "artificiale" ma emblema vivente e quotidiano del "miracolo natalizio"; ad Aldo, "bimbo pensionato", dall'eta' ve-neranda ma dall'aspetto giovanile e Bob "the spunge", taciturno figlio di Albione, ma dal "know-how" pratico, imbattibile. Gelato d'estate e caffe' d'inverno, ogni sera - come il calar del sole- per il bacio della buonanotte a Rustic Bakery.
A tutti voi indistintamente, che da anni mi leggete con pazienza,sappiate che un angelo,seduto su una nuvola, mi ha chiesto che cosa desidero come regalo di Natale.
Gli ho detto: prenditi cura di chi leggera' questo messaggio!!!!

17 dicembre 2010


C'era quasi tutto lo "stato mag-giore" della Famee Furlane sa-bato mattina per i tradizionali auguri in video-conferenza tra i Fogolars sparsi nel mondo: Toronto, New York, Buenos Aires, Pechino,Johannesburg: dal neo eletto deputato federale Julian Fantino, al presidente in pectore Mario Bomben, dal vice-presidente Ivana Pontisso al Chairman di Villa Leonardo Gambin Matthew Melchior a quello di Friuli Terrace Armand Scaini nonche' i consiglieri Rodaro, Visentin, De Rosa.Quest'anno pero' il momento clou e' stato il collegamento con i "nostri" alpini della Julia im-pegnati in Afganistan. "La Julia rappresenta qui, in Afghanistan, una piccola 'scheggia' di Friuli. Gli alpini di questa Brigata, anche quelli che vengono da altre regioni d'Italia, interpretano al meglio i valori e le capacita' che i friulani hanno sempre saputo mettere a frutto, anche nei momenti piu' difficili della loro storia". Lo ha detto il portavoce della Brigata Alpina Julia, maggiore Igor Piani, parlando da Herat, dove la Brigata si trova in missione dallo scorso ottobre,
E veniamo al calcio.
A Natale, amici, ci si sente tutti piu' buoni, si fanno cose incredibili ed atti di altruismo che di solito nemmeno ci sognamo! L'ultimo, quasi stratosferico, l'ha fatto domenica scorsa il portiere della Lazio Muslera al 94', mettendo in rete un diabolico traversone di Krasic dando cosi' la vittoria alla Juventus sulla Lazio. Vittoria meritata - sgombriamo subito il campo da possibili equivoci, ma ottenuta in modo rocambolesco. Nella supersfida tra i tecnici friulani Gigi Del Neri ed Edi Reja ha prevalso il primo ma grande onore va anche al secondo che sta facendo un campionato a dir poco eccezionale. Troppo sottovalutati questi due tecnici che secondo me sono dei "gran vincenti" nonostante non conoscano l'arte del "sapersi vendere". Reja, da Lucinico, in provincia di Gorizia ha ottenuto ben quattro promozioni in serie A: la prima con il Brescia nel 1997, la seconda con il Vicenza nel 2000,la terza alla guida del Cagliari nel 2004 e la quarta con il Napoli nel 2007.Nella stagione 1991-92 ha poi sfiorato con il Cosenza la promozione nella massima serie, svanita solo nell'ultima giornata di campionato a Lecce; infatti, Reja ha ottenuto i primi successi proprio con la formazione calabrese, con la quale ha conquistato la permanenza in Serie B nello spareggio vinto contro la Salernitana e nella stagione successiva ha mancato la promozione in Serie A per un solo punto in classifica.Poi la cavalcata con il Napoli che lo ha portato dalla serie C alla serie A fino in Europa. Il grande Maurinho sarebbe stato in grado di fare lo stesso ?
E che dire di Gigi Del Neri da Aquilejia,con il suo Chievo dei miracoli (anche in questo caso dalla serie C alla serie A e all'Europa).Prima aveva vinto i campionati di serie C con Ravenna e Nocerina ottenendo altrettante promozioni, poi ancora con la Ternana dalla B alla A.
Ma Benitez sarebbe stato in grado di fare altrettanto ?
Chiudo con una nota di particolare interesse per I nostril giovani calciatori in erba:
Ernesto Salvini, responsabile del settore giovanile del Frosinone è qui in Canada, dove resterà fino al 21 Dicembre. Un viaggio di dieci giorni alla scoperta dei giovani talenti del calcio locale. Toronto, Ottawa, Montreal e Quebec: queste le tappe del tour che il responsabile del settore giovanile del Frosinone Calcio sosterrà in questi giorni. Un'opportunità che i calciatori in erba canadesi non sono intenzionati a lasciarsi sfuggire. Tutti faranno carte false pur di mostrarsi al top della forma e dar vita a prestazioni da primi della classe. E chissà se, qui a casa nostra, Salvini troverà qualche giovane promessa a cui sarà possibile aprire le porte di una società importante come il Frosinone .

 

10 DICEMBRE 2010

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Per Dio ! Al nord e’ proprio difficile vivere ! I soldi mi sembra ce ne siano, anche pa-recchi, ma friulani e veneti diventano ogni giorno piu’ “territorialisti”. E non rie-scono a “vivere bene”, checche’ ne dicano ! E la Lega avanza…..Due fatti questa settimana, legati al mondo dello sport, che propongo alla vostra attenzione. Uno da Padova ed uno da Udine.
“Niente soldi alla maratona perché vincono sempre i neri”. La proposta di un consigliere leghista di Padova è di quelle che viene dal fondo dell’anima. Perché è difficile, se non si provano certi sentimenti, fare affer-mazioni da brividi come questa.Quindi se Pietro Giovannoni, questo il nome del consigliere, crede davvero a quello che ha detto, dia un senso compiuto alla sua esternazione. Proponga una nuova figura di contributo pubblico: il “finanziamento condizionato”. Soldi alla maratona ma solo se vince un bianco ! Chissà cosa ne penserebbe Sant’Antonio da Padova, a cui la maratona in questione è dedicata.
Rischiano invece fino a sette anni di carcere gli ultrà dell’Udinese che hanno aggredito zio e nipotino tifosi del Napoli prima della partita tra bianconeri e partenopei di due domeniche fa.
Stadio vietato anche a due tifosi che hanno esposto in curva Nord una maglietta con la scritta “Vesuvio bruciali tutti”. In totale gli ultrà denunciati sono sette. E non è escluso che la lista possa ulteriormente allungarsi nei prossimi giorni. Le indagini, infatti, non sono concluse e la polizia sta continuando ad analizzare i filmati delle telecamere e anche ad ascoltare possibili testimoni per individuare tutti i responsabili dell’aggressione.
Penso all’amico ed ex Ministro Sergio Marchi, mio compagno di viaggio alla Conferenza delle Eccellenze Friulane tenutasi recentemente in Friuli. Concluse un suo intervento, al Consiglio Regionale a Trieste, con una domanda che, li per li, sbalordi’ un po’ tutti: “…..qui si parla di Friuli che cambia, di difficolta’ con i “nuovi friulani”….ma vi chiedo, siete pronti ad accettare – per esempio – come accadde a me in Canada – un nuovo Assessore Regionale di pelle nera e di origine, per esempio, marocchina?”
Io credo che l’Italia tutta debba ancora farne di strada per….vedere la luce o abbracciare il concetto del multi-culturalismo!
Qui da noi invece vediamo un po’ come andra’ l’avventura ad Ottawa di Fantino. C’e’ molta amarezza negli ambienti liberali: Fantino come Fini ? Per alcuni dopo aver accettato la guida dell’OPP offertagli dal Governo McGuinty e prima ancora quella della Protezione Civile , avrebbe “tradito” per passare al….nemico !!!!
Avrebbe fatto invece benissimo per un gruppo di siciliani-doc guidati da Anthony Avola: “ si progredisce soltanto se si e’ al potere e Julian ha tutte le carte in regola per farcela” ! Il tutto durante un allegro convivio a base di…..lumache al ristorante dell’amico De Lio, “Antipasto”, vicino di porta di Baroness Flower,con illustri ospiti come Tony Graziano titolare di Concord Food Market e l’icona siciliana Charlie Alaimo. Rivisto con grandissimo piacere anche Angelo Barone, il titolare appunto di Baroness Flowers. Si e’ ripreso alla grande il buon Angelo e che Dio ce lo conservi a lungo! Anche con l’immancabile DuMaurier, “nostra compagna” – purtroppo – di viaggio.
Non ce l’ha fatta invece mamma Evelina Cugini, mamma dell’ex collega ad Omni e poi a Telelatino ed ora Commissioner della CRTC Rita Cugini.
Aveva 86 anni e si e’ spenta a Villa Colombo. “Ma sono felice – mi dice Rita – perche’ so che se ne e’ andata da questa valle di lacrime con grande serenita’”.
Ah le donne di una volta! Adesso non le fanno piu’ cosi’!!!!
Condoglianze Rita e mandi mandi….


Sono particolarmente conten-to per Julian Fantino. Ce l'ha fatta e va ad Ottawa. Adesso per lui un superministero che dovrebbe sovraintendere alla sicurezza nazionale del paese.Insomma piu' "cop" di cosi' si muore…
E' stato bello lunedi' sera alla Famee ritrovarsi tra tanti amici: conservatori e liberali !
E' stato interessante rivedere l'ex presidente del nostro club Primo Di Luca che senza mezzi termini ha detto al Ministro delle Finanze Flaherty: "caro Jim sappi che questa sera ha vinto l'uomo e non certo il tuo partito! Chiunque che non fosse stato il nostro Julian avrebbe preso una scoppola di quelle…." ! Onore al merito a Tony Genco, questo giovanottone di Vita (Trapani) che si e' difeso come un leone ed ha perso con onore.
Per noi "furlans" Babbo Di Natale e' arrivato con antici-po: oltre alla vittoria di Fantino anche quella dell'Udine-se sul Napoli grazie alla tripletta di "Babbo Di Natale".
Ed a proposito di calcio e del campionato italiano quando leggerete queste righe - secondo il mio "know-how" del popolo italico, - il miracolo si sara' avverato e il campionato "piu' bello del mondo" (ma dove???) continuera' regolarmente la sua tenzone. Ma oggi, mercoledi', quando scrivo queste righe, lo sciopero dei calciatori e' ufficialmente dichiarato . E allora mi permetto alcune considerazioni.
Va bene che è diritto di tutti, in tempi così difficili, protestare e scioperare contro un sistema che sta mettendo in ginocchio l'Italia operaia e imprenditoriale. Ma sentire che i calciatori proclamano uno sciopero per fare rispettare alcune clausole del loro contratto, non solo ci fa sorridere, ma ci procura un lieve disgusto, oltre che stupore.
L'AIC contro Lega Calcio: è scontro aperto, e l'11/12 di dicembre gli atleti non scenderanno in campo. Sotto accusa diverse clausole del loro contratto, alcune delle quali ci lasciano francamente un po' perplessi.
Per esempio la Lega vuole che gli atleti (parliamo ovviamente di quelli che appartengono alla serie A) facciano solo questo, di lavoro, e che fuori dal campo tengano comunque un atteggiamento etico e morale irreprensibile. Secondo l'AIC invece, è giusto che i calciatori svolgano anche altre attività (forse ne hanno bisogno per arrotondare lo stipendio), e che finita la partita possano comportarsi come meglio credono (e via con sesso-droga-rock and roll, e al diavolo la concezione che un atleta "arrivato" debba dare il buon esempio alle giovani generazioni che s'identificano con il proprio mito).
Tra contratti più flessibili e cure mediche che vorrebbero essere scelte dall'atleta (cui faremmo provare volentieri l'ebbrezza della lungaggine di un'ecografia richiesta presso una struttura sanitaria statale), il vero pomo della discordia è la questione legata ai trasferimenti: l'AIC non vuole che il calciatore venga venduto senza la sua autorizzazione, e questo nonostante la Lega assicuri la cessione a club di pari lignaggio e ovviamente a pari stipendio.
Ora, è chiaro che la protesta è lecita, perché i diritti sono diritti. Sia tu un povero cristo che un miliardario. Però, tra i centinaia di operai che scioperano perché rischiano di essere licenziati, e se non lo sono magari sono in cassa integrazione, e se sono fortunati prendono ottocento euro al mese e con questi ci devono mantenere pure la famiglia; in un'Italia di lavoratori sempre più disperati, sempre più disoccupati, sempre più poveri, i cui contratti spesso vengono utilizzati e interpretati dalle aziende - anch'esse disperate - a proprio uso e consumo; per rispetto di un'Italia di uomini e donne che lavorano dieci ore al giorno e temono di non riuscire a dare da mangiare ai propri figli….. Ai signori calciatori - ricordiamo che il più sfortunato o incapace che sia, in serie A prende uno stipendio annuo di almeno un milione di euro - qualcuno dovrebbe dire di evitare di lamentarsi, soprattutto in questo momento topico, di essere maggiormente rispettosi e discreti, un po' più umili, e di fare l'unica cosa che sanno fare, e per cui vengono pagati: prendere a calci un pallone! Prima che la gente comune, esasperata in un paese esasperato, non decida di prendere a calci loro.

3 dicembre 2010


...non ci sto piu' ! Mi sono rotto ed ho deciso di usare questo "Bar Sport" per sfogarmi: non calcio o sport in generale ma politica e per di piu' quella italiana ! Non li reggo piu' Santoro e Floris, Saviano e Fazio e tutti gli altri…..Non li reggo piu' Fini e Casini cosi' come mi infatidiscono anche Bondi o Bocchino !
Stiamo vivendo un momento difficile, non per la de-mocrazia che da tempo non esiste più, ma per quello che questa politica oramai demenziale, incurante delle reali necessità del paese, delle scelte che il popolo ha fatto a suo tempo scegliendo chi doveva governare, padrona assoluta di tutto e di tutti, dove ogni politicante è pa-drone assoluto di ribaltare le scelte fatte dal popolo, di fare e disfare un movimento o un partito in un qualsiasi momento, dove persino anche il "mestiere" che stanno facendo viene tramandato di padre in figlio in maniera arrogante e spudorata.
Si, la nostra politica altro non è che una dittatura , molto anomala ma una dittatura, altro non saprei come chiamare un sistema dove alcuni, troppi, maggiori referenti politici attuali sono entrati da ragazzini e a 90 anni ancora non ne stanno fuori, passando attraverso tutto l'arco costituzionale politico, da destra a sinistra e ritorno con estrema faccia tosta convinti di avere con loro il popolo, mentre ne sono lontani e non sanno più ascoltarlo.
Una volta avevamo i partiti Dc, Pci, Psi, ecc. dove all'interno c'erano dei referenti noti, certo, ma che facevano capo ad un movimento, ad una idea… era la gente che con il voto alla fine eleggeva il suo capopopolo attraverso il voto al partito. Oggi i partiti, i movimenti sono "Nominativi" si chiamano Di Pietro, Casini, Bersani, Berlusconi, Bossi, Fini. Impossibile elencarli tutti, dove è il "capopopolo" che sta affannosamente cercando un popolo che lo legittimi, e lo fa attraverso le azioni più vigliacche, c'è chi usa la stampa, chi le "escort", chi una certa magistratura, tutti contro tutti, con il solo scopo ultimo di salvare il proprio "posto di lavoro".
Personalmente sono preoccupato, sono preoccupato per la presenza di un Di Pietro, ex magistrato ma oramai chiara figura carismatica del magistrato politicizzato, che fa disonore a mio modo di vedere a tutta quella magistratura, che è la maggioranza credo, e che fa il proprio dovere e rischia la vita, non solo la poltrona, cane sciolto di "Mani Pulite" che con la sua entrata in politica ha messo in evidenza la vera natura politica della operazione "Mani Pulite" , tentativo di colpo di stato di una certa sinistra (ladri , fanfaroni e corrotti erano solo di destra…) e di poteri economici legati ad essa, a suon di manette, neutralizzato grazie a Dio dalla entrata in politica di Berlusconi. Sono preoccupato per personaggi come Fini, che ha il coraggio di rinnegare gli accordi, ritirare i "suoi" ministri dal governo, ma non pensa minimamente a rimettere la sua carica istituzionale e fonda un nuovo partito, e cosi tanti altri che non serve elencare.
Mi scopro ogni giorno di piu' leghista ! ma sono fran-camente confuso, quello che mi manca e non è retorica o polemica, è una opposizione bella chiara, sincera, una sinistra vera, delle persone come Bertinotti per citarne uno, dove pur avendo idee, ideali diversi alla base, c'era comunque e sempre un rispetto delle funzioni e dei ruoli, anche nei confronti a volte molto duri, confronti politici sulla politica, non come oggi dove in assenza di politica vera assistiamo solo a confronti, scontri e guerre.
Voi che ne pensate ?
Passo e chiudo con quest'argomento…anzi no…. ag-giungo una chicca che se fosse in Italia occuperebbe sicuramente la prima pagina di Repubblica o sarebbe tema di discussione a Ballaro'.
Julian Fantino, candidato conservatore per Vaughan e' milanista !!!!!
Leggete quanto mi scrive Filippo Di Diano che ringrazio per lo spunto……
"Ma Fantino e' milanista? da qualche giorno girava per i locali di 9O MINUTO un figuro, tale Filippo Gravina con attaccata al bavero della giacca una targhetta con l'effige di Fantino, di uno tra i personaggi piu' positivi che la nostra comunita' abbia mai prodotto. L'ex capo della polizia Julian Fantino che augurabilmente dovrebbe essere eletto al parlamento di Ottawa alle prossime elezioni!. Adesso capiamo perche' il "figuro" altri non e' che il personaggio piu' influente del Milan Club, il professore Filippo Gravina ( titolare di due lauree ) che per "qualificare" ancora di piu' il nostro Fantino lo ha incoronato ,TIFOSO MILANISTA.
Bravo Filippo: ottimo lavoro !"
Mandi a duc !

26 novembre 2010

Non ho proprio voglia di scrivere di sport e di calcio: Juve-Roma, il derby della Madunina, la Ferrari battuta….si' ci sono tanti argomenti,anche "pesanti", ma la testa proprio non c'e'…..
Maledetto novembre, il mese dei morti, dei ricordi, delle rimembranze!!!
Luigi Gambin il presidente della Famee Furlane; la tragedia di Sergina la sua compagna di vita; Elio Da Re, quello della Perugina; il "Trice" un mio ex compagno di scuola e di giochi in Friuli, per non citare il papa' di Matthew Melchior, di Sandro Fiorini e la cugina di Alberto De Rosa. Tutti amici, compagni di vita quotidiana…
Gigi Gambin se ne e' andato dopo una lunga malattia che vigliaccamente lo ha colpito mentre si accingeva a raccogliere il frutto di sacrifici e sofferenze,materiali e morali; Elio della Perugina, sara' partito per l'ultimo viaggio con la Gazzetta dello Sport aperta sulla pagina della sua Inter dopo che il Signore gli aveva tolto "tutto"; il Trice si e' spento solo come un cane in un giorno di pioggia, grigio, da venerdi' santo; Sergina di "crepacuore".
Chissa' perche' quando penso alla vita, mi si affaccia alla mente l'immagine di un gigantesco sacco di noci. Il sacco si rovescia sul mondo e le noci, cioe' gli uomini, rotolano via. Alcune si rompono subito, altre si scontrano, si superano nella corsa, proseguono a spinte e urtoni. Tutte, presto o tardi,si fermano. E' sciocco, lo so, anche un po' infantile,ma mi piace immaginarmi come una piccola noce che rotola a casaccio, senza sapere perche', ne incontra alter e subito le lascia, pare sul punto di fermarsi e riceve una spinta improvvisa. Una piccola noce uscita da un sacco nero ed enorme, e illusa di poter correre chissa' fino a quando. Magari per sempre. Invece no. Qualche metro ancora, qualche piccolo scatto, un altro scontro, e poi basta.

Ancora poche righe,questa volta di calcio femminile, e scritte in precedenza, per esaltare il lavoro di Carolina Morace, il c.t. della nazionale canadese che dopo 12 anni ha fatto suo il titolo della CONCACAF e conquistato un posto per il girone finale della Coppa del Mondo che si terra' l'anno prossimo in Germania.
Se Carolina Morace e' alla guida del "disastrato" calcio di casa nostra lo si deve principalmente a Joe Parolini, questo "scugnizzo napoletano" che ha dedicato la sua vita al soccer.
Joe lo abbiamo rivisto con piacere in settimana dallo "scugnizzo palermitano" Pippo Ferrante, dell'omonimo caseificio di Woodbridge. E' in via di guarigione ed a lui auguriamo tutto il bene possible: solo con individui "positivi" come lui il nostro soccer potra',prima o poi, decollare.
Tutto questo mentre nei "nostri bar" si continua a….sparlare….sembra quasi di essere in Italia dove le regole sono sempre di piu' un illusione e vince sempre il piu' furbo. Vero Totti ? Senza nessuna "verve polemica", c'e' qualcuno che mi puo' spiegare come un "capitano" espulso dal campo, per fallo di reazione,che insegue l'avversario per menarlo e mezza squadra lo deve trattenere, che e' recidivo (basti pensare a Balotelli o Poulsen), viene punito con un turno di squalifica e Krasic per una simulazione di fallo tra l'altro non rilevata dall'arbitro, se ne becca due ?????
Mandi Mandi

19 novembre 2010

Torno dopo due settimane di assenza: prima la conferenza "italiana" e poi la mini-tournee' canadese del cantautore friulano Dario Zampa.
Dall'Italia vi porto i saluti dell'ex Ministro Federale Sergio Marchi che ormai a Woodbridge ha preferito Ginevra ( e sfido io !!!); da Windsor, prima tappa del viaggio "canoro" di Zampa, quelli di una comunita' friulana ricca e prosperosa nonostante i tempi difficili dell'industria automobilistica: "ma Sergio Marchionne ci salvera'! " - ci dice il presidente del Fogolar Furlan locale Danilo Pecile; da Hamilton quelli di Ezio Colle supertifoso milanista "quest'anno checchesenedica vinceremo noi lo scudetto! ; infine Toronto dove attorno al "nostro" si riuniscono non solo friulani ma anche "amici veri" che ,se permettete, vorrei menzionare con gratitudine: Pippo Ferrante (siciliano), Filippo Di Diano e Onofrio Lopreiato (calabresi), Micheal Di Biase (molisano),Giorgio Da-miani(piemontese) Mirella Monte (trentina),che con Giovanna Tozzi (campana) e Sergio Tagliavini (Ligur-lombardo) mi fanno pensare che in effetti era "tutta l'Italia" presente.
E in ogni dove indistintamente tutti a chiedermi " e chist an ce fasimo con l'Udines?" (e quest'anno che facciamo con l'Udinese?). O ancora "a mi plas Sanchez, somee a Zico !" (mi piace Sanchez, rassomiglia a Zico!).
E giu' lunghe chiacchierate sui grandi giocatori, sui "famosi n.10", sui fantasisti che accendono appunto la fantasia e ti ridanno la gioia del bel calcio.
Pelè, Zico, Maradona, Di Stefano, Robson, Platini, Rivera, Mazzola, Baggio, Mancini, Giannini: facile trovare nel "dieci" il minimo comune denominatore di questi giocatori che sono stati il calcio. Dieci come trequartista, o fantasista, come si diceva un tempo.
Best, Causio, Conti, McManaman, Beardsley, Shevchenko, Pato, Lavezzi, Figo, Beckham, Cantona, C. Ronaldo, Raul, Ribéry, Villa, e il "nostro" Alexis Sanchez: più difficile qui trovare il minimo comune denominatore. Tutti ruoli diversi, più adatti alle regole del calcio moderno. Sette è la risposta, come la maglia che hanno indossato, sinonimo di fantasia anch'essa, ma diversa in modo siderale da quella del trequartista.
Oggi si vuole cercare di mischiare le carte, con un po' di nostalgia forse per un calcio che non c'è più, e la ricerca di nuove soluzioni che diano movimento ad un calcio sempre più muscolare e fisico.
Il problema è qui: Guidolin ,allenatore dell'Udinese, commentando le prestazioni di Sanchez, ammetteva che lo vede meglio come fantasista, come numero 10 per intenderci. Colui che, nell'immaginario, per essere un campione del livello dei giocatori suddetti dovrebbe agire a testa alta come Rivera, avere gli occhi dietro la testa di Zico, il piede sinistro di Maradona, la saggezza di Di Stefano, la grinta di Robson, la fantasia di Platini, il senso tattico di Mazzola, le invenzioni di Baggio e il carisma di Mancini.
Un mix che nasce una volta ogni 50 anni, forse. E che oggi quando i bambini vengono subito inquadrati in schemi e tattiche difficilmente nascerà.
Il punto è che queste qualità in maniera singola non servono. Avere un buon dribbling e basta nel trequartista di oggi serve a poco.
Nel calcio d'oggi è luogo comune credere che molte volte conquistando falli si creano episodi. Più episodi più pro-babilità di andare in gol. Sarà vero, ma noi pensiamo ancora che il calcio si risolve sulle fasce laterali, con numeri 7 (sulla destra, 11 eventualmente sulla sinistra), capaci di saltare l'uomo e cercare il fondo per crossare.
C'è chi sostiene che l'Italia del 1982 abbia vinto il Mondiale grazie alla classe di Scirea e ai gol di Rossi. Abbiamo la presunzione di dire che Conti, numero 7, fece la differenza. Altro calcio e altri tempi?
Mandi a duc !
12 novembre 2010

Woodbridge di questi giorni:
"Ciao Franco che fai ?" - "Sto facendo canvassing!!!".
"Ciao Joe che fai ?" - "Door-to-door",
"Tu Filippo dove vai?" - "all'head-quarter".
La politica municipale,cari amici, ha decisamente soppiantato il bar e lo sport: ed e' giusto che sia cosi' ! La nostra comunita' partecipa attivamente e questo gli fa onore.
Non basta pero' a far lievitare gli entusiasmi a "90mo minuto" che riceve nientepopodimeno che la visita del direttore di RAI International Renzoni e del Senatore Basilio Giordano in "missione" a Toronto.
"Un caffe' delizioso - mi dice quest'ultimo che vi ritorna anche il giorno dopo. E poi ho trovato un quasi compaesano ag-giunge,riferendosi al proprietario Tony Albi. Giordano che e' originario di Frassineto gongola. Albi , di contro, ha quasi un orgasmo quando la domenica mattina nella trasmissione "La Giostra del Goal" ascolta il buon Vito Caressa dialogare con Francesca Calligaro e magnificare il suo locale, praticamente in "mondo visione"! Bel colpo Tony ! Giordano saluta Giorgio Damiani, Fortunato Zappone (sempre imbronciato!!!!), Giacomo Stecher (che si professa leghista !), Filippo Gravina che si lamenta per essersi perso "Milan-Chievo" causa il ritardo nell'incontro Renzoni-Comites-Comunita', alla Riviera di Danny Boni il giorno precedente e tanti altri connazionali. Si rivede anche Vittorio Garisto, ormai "organizzatore-po-litico" a tempo pieno e "sempre piu' fascista in quest'Italia sempre piu' a rotoli !", tiene a sottolineare. Insomma un bel "spaccato" di vita comunitaria quotidiana in questo ridente ottobre colorato.
Ed a proposito di voti e di elezioni ecco che il vecchio adagio "tutto il mondo e' paese" torna prepotentemente alla ribalta. Leggo dall'ANSA; "Vendesi voti per i Mondiali del 2018. Un'inchiesta del Sunday Times ha trovato due membri dell'esecutivo della Fifa pronti a ricevere denaro in cambio del loro sostegno alla candidatura di Paese ospite della coppa iridata. La Fifa ora ha aperto un'indagine sui due. I giornalisti del domenicale hanno contattato il nigeriano Amos Adamu, presidente della federazione calcistica dell'Africa Occidentale, fingendosi uomini d'affari statunitensi interessati a portare i Mondiali in America tra otto anni. Il consigliere della federcalcio internazionale e' stato filmato di nascosto mentre promette ai giornalisti il proprio voto in cambio di 800.000 dollari, che avrebbe utilizzato per costruire quattro campi artificiali in Nigeria.
Riferendosi al 'finanziamento', Adamu dice: ''Ovviamente avra' un effetto. Certo che lo avra'. Perche' se volete investire in questo (nella costruzione dei campi, ndr), significa che volete anche il voto''. L'altro membro della Fifa 'incriminato' e' Reynald Temarii, presidente della confederazione calcistica dell'Oceania, che avrebbe chiesto anche lui denaro in cambio del suo voto, in questo caso per finanziare la costruzione di un'accademia sportiva. La Fifa ora ha chiesto al domenicale tutte le informazioni e i documenti relativi al caso per esaminarli. ''La Fifa analizzera' immediatamente il materiale disponibile e solo quando quest'analisi si sara' conclusa potra' decidere i passi successivi'', ha affermato la Fifa in un comunicato.
Domanda del 'solito ingenuo" : e' se al posto del dirigente nigeriano o dell'Oceania fosse stato uno del PDL?
Ciao Ciao o Mandi mandi

22 ottobre 2010


Casa Canciani diventa albergo a cinque stelle - sopratutto in "funzione culinaria" - in concomitanza con lo sbarco di amici e parenti dall'Italia.I refoli di "tempo libero" volano via risucchiati dalle esigenze degli ospiti e sopratutto dalla ben nota disponibilita' ad…oltranza che noi, che viviamo all'estero, esibiamo sempre in simili circostanze (ma poi perche' ???). Cosi' il tempo per scrivere "Bar Sport" si dimezza e la creativita' che cerca di accompagnarlo, si spegne quasi del tutto !
Per questo settimana non me ne vogliate !

Tra le tante notizie che mi scorrono davanti agli occhi e di cui ne parlo anche con gli ospiti italiani e' quella che riporta che Il Presidente della FIFA Sepp Blatter ha annunciato che proporrà all'International Board, in vista della riunione plenaria di febbraio, la proposta di sperimentare la tecnologia in occasione dei Mondiali Under 20, in programma dal 29 luglio 2011 in Colombia.
Blatter ha precisato che l'unica situazione in cui ci potrà essere aiuto tecnologico sarà sul gol-non-gol, e probabilmente (sono diverse le soluzioni allo studio) non verrà riproposto il chip nel pallone, ma ci sarà un quinto arbitro che avrà la possibilità di vedere la moviola.
Si ricorda che il chip nel pallone venne già sperimentato in occasione dei Mondiali Under 17 del 2007 in Perù, con pochi risultati confortanti.

Con gli amici italiani si va a ritroso nel tempo,ben al di la' del goal non-visto da Larrionda all'ultimo mondiale in occasione di Germania-Inghilterra.
E vengono fuori una serie di episodic he ricordo anche "con piacere" in quanto mi e ci riportano indietro negli anni….anni della gioventu' o quasi….
Erano proprio i mondiali del '66 e giocavano proprio Inghilterra e Germania.
Primo tempo supplementare. E' l'11mo minuto. Dalla destra Ball serve Hurst che stanga con violenza.Il Pallone sbatte contro la faccia inferiore della traversa, rimbalza a terra e torna in campo.Rete o no ? Dienst,l'arbitro svizzero, resta interdetto.Il guardalinee che ha seguito l'azione - Bakhramov, sovietico - e' immobile, con la bandierina abbassata: segno che per lui non e' gol.Gli inglesi protestano e spingono Dienst dall'assistente. Breve e misterioso pissi-pissi, dopodiche' l'arbitro si dirige verso centrocampo: e' gol ! L'Inghilterra va cosi' sul 3 a 2 e poi vincera' !

Ne campionato italiano due casi su tutti restano nell'immaginario collettivo.
Lazio-Juventus 0-0 (siamo nel 1967). Punizione a favore della Juventus: batte Menichelli, il portiere laziale Cei non interviene,De Paoli stanga di destro dal basso verso l'alto. Il Pallone sibila sotto la traversa e torna in campo. Gol "pulito per tutti", tranne che per l'arbitro De Marchi di Pordenone.A respingere il Pallone la struttura interna della rete, tra l'altro non molto tesa.

Nel '75 invece forse il caso piu' curioso in assoluto.Si gioca Ascoli-Bologna. Un raccattapalle ascolano di tredici anni, Gino Citeroni, "toglie" a Beppe Savoldi il terzo gol personale e quarto del Bologna. Succede ad una manciata di secondi dalla fine. Tira Savoldi a colpo sicuro,ma dietro la porta c'e' il Citeroni che con la punta del piede rimanda la palla in campo. E Castoldi, un difensore dell'Ascoli, come se niente fosse accaduto,la spedisce in corner.L'arbitro Barbaresco di Cormons non fa una piega e indica la….bandierina del calcio d'angolo !
Insomma cari amici non e' cambiato proprio niente !!!!
Adesso chiudo (e' gia' notte fonda). Vi saluto tutti e vi invito - un po' di pubblicita' supplementare non fa mai male - alla Famee Furlane domenica 7 novembre per una giornata di sano divertimento con il cantante folk friulano Dario Zampa. Buffet delizioso (c'e' anche polenta e baccala' !!!!), concerto e poi ballo per tutti con Vin ed I Ragazzi Italiani !!!!! E le canzoni "anche" in italiano !!!!!
Mandi mandi….

15 ottobre 2010

Un paio di "critiche amichevoli" degli amici del Bar Sport mi fanno riflettere: "ma non pensi di divagare un po' troppo nei tuoi pezzi su Lo Specchio? Non dovrebbe essere, fonda-mentalmente, una colonna che parla di sport?".
E vabbe' - dico io - forse mi son fatto prendere un po' la mano ultimamente, ma tra elezioni e politica, feste e convegni, di carne al fuoco c'e' ne stata a josa !
Questa settimana provvedo subito e parto immediatamente con il calcio relegando a pie' di colonna due "considerazioni" social-comunitarie.
Il calcio ed il campionato italiano non sono solo dramma e pa-thos: anche divertimento e risate. Basta visitare il sito web "Il rompipallone di Gene Gnocchi" per capirlo.
Tre-battute-tre per rifocillarci di buon umore !!
"Totti vuole il terzo figlio e cerca una casa piu' grande. Ranieri gliel'ha trovata: e' una casa di riposo !".
"La Lega Nord attacca ancora sugli oriundi in nazionale. Basta con i giocatori nati all'estero come Cassano e Sirigu!"
"Cento anni fa nasceva Giuseppe Meazza. Se fosse ancora vivo giocherebbe nel Milan!".
Satira ed ironia che trovo brillante, senza volgarita' gratuite, con molta fantasia…..
La Juve non ha perso con l'Inter anzi, ha dimostrato che se la può giocare alla pari anche in casa dell'Inter, e molti giornalisti sportivi cominciano ad avere l'orticaria. Orticaria acuita dalla lettera di Andrea Agnelli ai tifosi, in cui il Presidente della Juventus ha ribadito che la sua società si è conquistata sempre le vittorie sul campo, e che verranno fatti tutti i passi necessari, nelle sedi opportune, per tutelare le sue vittorie.
Apriti cielo. Alcuni, dalle parti di via Solferino a Milano, hanno suggerito ad Agnelli di tacere, altri hanno tuonato per la mancanza di rispetto dei sei (?) gradi della giustizia sportiva. Un famoso giornalista RAI si erge a censore delle parole di Andrea Agnelli, affermando che "quello che dice Agnelli è un'offesa nei confronti del giudice che ha emesso una sentenza. Dire che la Juve ha vinto tutto sul campo è solo un modo per farsi buoni i tifosi".
I giornalisti sportivi soffrono di una particolarissima sindrome, la sindrome della superiorità del calcio su tutto e tutti. Quindi credono seriamente che un organo di autorego-lamentazione interno al mondo del calcio (la cosiddetta giustizia sportiva) possa sostituirsi alla giustizia ordinaria, quella che per ricercare la verità celebra processi nella aule dei tribunali previsti dalla Costituzione.
Questa si' che e' un'offesa alla Costituzione!
A questi giornalisti consigliamo di andarsi a leggere quanto detto dal professor Caianiello, presidente emerito della Corte Costituzionale, in merito ai rapporti tra la giustizia ordinaria e quella sportiva in riferimento al caso del passaporto falso di Recoba. E magari di rileggersi pure il parere di Corrado De Biase, ex capo dell'ufficio indagini, che definì un "aborto giuridico" il procedimento sportivo su Calciopoli.
Noi, semplici tifosi da bar, la differenza tra "giustizia" sportiva e giustizia ordinaria l'abbiamo invece compresa da un pezzo !!!
In conclusione le due note social-comunitarie.
Bella la festa alla Famee Furlane per l'Oak Leaf Gala in supporto a Villa Leonardo Gambin. Complimenti sinceri al vero factotum del club Clara Astolfo: una grande !
La IC Savings ha invece compiuto dieci anni: da "piccola" Cassa di Risparmio della nostra Comunita' oggi e' diventata una delle maggiori del settore con quattro sedi e due dietro l'angolo !
Un "grazie" di cuore a Fausto Gaudio, il CEO ma anche a chi, dieci e piu' anni fa , ebbe questa grande visione come Alex de Juliis o Frank Petti, per citarne i primi che mi vengono in mente. Eh si', c'ero anch'io !!!!

- 8 ottobre 2010

La politica ne annovera "molti" e anche "buoni" : dai navigati Joe Volpe ed Albina Guarnieri alle new entry come Laura Albanese. L'imprenditoria ed industria pure, da Joe Vitale (Italpasta) alla giovane Franca Cuzzolino (Christina Taralli), per non citare Vito Violante (Excelsior Food) ed il mai troppo compianto Nick Ventola (Pasticcerie La Sem). Il mondo delle comunicazioni annovera Dino Cavalluzzo, quello dello spettacolo la famiglia di due "grandi" passati a lidi migliori come Pino Cea e Domenic Troiano. C'e' la "cultura" con il prof. Rocco Capozzi e vi e' anche un "Cavaliere" come il buon Tony Pavia. Insomma i "pugliesi del Canada" hanno anch'essi le loro 'stelle" vengano essi da Bitritto o da Modugno, da Monteleone o Roseto Valfortore.
Incontro il neo presidente della Federazione dei Pugliesi dell'Ontario Grazia Piccolo assieme al giornalista Gianvito Magista' , "Editor-in-Chief" di Sud Italia News, al termine della trasmissione che conducono su Radio Chin "Finestra sulla Puglia" il martedi' mattino. Ben fatta, "curata" ( e Dio non me ne voglia ma se tutti si impegnassero…..a buon intenditore poche parole !!!), piacevole da ascoltarsi anche per un "furlan" come me. Si parla della recente "Puglia in festa" tenutasi il 26 settembre scorso, dei progetti futuri e delle difficolta' presenti. E dei personaggi di questa regione.
Mi viene spontaneo domandarmi: ma i canado-pugliesi hanno prodotto campioni nello sport? Chiedo conforto allo stesso Dino Cavalluzzo, ma brancoliamo nel buio…..dobbiamo ripiegare sul buon amico Stefano Rezza, "ventenne stagionato", arbitro per diletto dopo una buona carriera dilettantistica, e voce dello 'sport locale"…se leggesse l'italiano come fischia !!!! Lo usa invece come clava preistorica sulla testa di un neonato !!!!! Stefano resta comunque un "icona" della nostra comunita' cosi' come le sue "vecchie glorie"!
A Grazie Piccolo, all'ex presidente della Federazione Romita, un invito invece in vista del prossimo anno: c'e' un omino piccolo-piccolo, originario di Lecce, modesto e semplice, che a molti nostri connazionali piacerebbe ricordare. Severino Manni, il "creatore" dell'originale bar de "Il Gatto Nero" su College Street. Non ha fatto grandi cose, non ha scalato l'Himalaya ne' vinto alle Olimpiadi, non e' ricco come Berlusconi o famoso come Dean Martin ma ha dato la vita per centinaia e centinaia di emigrati italiani che negli anni 60 arrivavano a carrettate nella nostra citta'.Ha curato depressioni, cancellato momenti di nostalgia dirompente, salvato sicuramente anche delle vite. Come? Semplicemente offrendo un caffe' in una gelida mattinata di febbraio, offrendo ristoro in una squallida serata buia, regalando un sorriso ad un volto sgomento. Lui si' che meriterebbe "cavalierati" e patacche varie: lui si che ha "dato tanto" alla comunita' e non solo per potersi "giustificare" con Revenue Canada !!!!!
Linguaccia mia statte zitta!
Chiudo con il benedetto Pallone.Oggi - 29 settembre - e' morto Bruno Giorgi. Calciatore modesto di Reggiana e Palermo lo conobbi a Cosenza quando allenava l'undici calabrese (era il 1988) che sfioro' la storica promozione in serie A persa solo per la classifica avulsa. Un signore che rinuncio' poi subito dopo ad una luminosa carriera come tecnico per amore della famiglia e della figlia.
Tra i tanti meriti di questo terzino vecchia maniera quello di avere scoperto il "Divin Codino" Roberto Baggio che lancio' in prima squadra a soli 17 anni. Oggi, sul sito wen del Roby nazionale, sotto ad una vecchia foto,in bianco e nero ed un po' ingiallita,Baggio ricorda il "vecchio maestro" definendolo "l'unico uomo vero del calico".
E di questi tempi non e' certo poco……
---1 ottobre 2010

Questa settimana voglio iniziare regalandovi una storia bellis-sima; me ne fa dono la collega Anna Maria Zampieri da Van-couver.
Mi scrive: " ripenso alla splendida commovente esemplare storia dei fratelli Marten, di mamma Viola che con amore e dedizione ha cresciuto ambedue i figli, sordi e ciechi, della loro affermazione come atleti a livello mondiale....la Hall of Fame della ICCS e' andata ieri sera a Piergiorgio Morten (Pier), nativo di Cles (Trento), in Canada dal 1960, i cui messaggi sono "I just wish people would realize that anything is possible, if you try" e "I don't need to look to see, I don't need to hear to listen, I just sens it". MERAVIGLIOSO!!!!!!"
E' possibile per un uomo che è sordo-cieco essere anche uno sportivo? Bene, la risposta è SI e la prova sono proprio Piergiorgio ed Eddy Morten.
Pier Giorgio e' campione di wrestling (lotta) e judo ed ha rappresentato il Canada in sette edizioni dei Giochi Paraolimpici.Ha vinto tre medaglie d'argento nella lotta e tre di bronzo nello judo. E' nato a Cles nel '59 daViola Marchesi e Gino Morten ed emigrato in Canada l'anno dopo.E' anche il primo atleta completamente sordo e cieco,in tutto il mondo, ad aver ottenuto la cintura nera nello judo.Nell'86 e' stato anche campione canadese di sollevamento pesi.Nel '99 venne indotto nella "Terry Fox Hall of Fame" per il grande contributo dato allo sport canadese.Ai giochi Olimpici di Sidney in Australia venne nominato portabandiera della nazionale canadese per la cerimonia di chiusura dei Giochi.
Eddy invece e' il secondogenito di Viola e Gino ed ha tre anni meno del fratello.Nato sordo comincio' a perdere la vista ad otto anni causa il morbo di Usher. Nel '77 partecipo' ai Campionati Canadesi per disabili a Edmonton e vinse la medaglia d'oro nella corsa podistica.Nell'80 vinse l'oro anche ai Giochi paraolimpici di Arnhem in Olanda.Quattro anni dopo conquisto' l'oro nella lotta ai giochi Olimpici a New York.
Dio mio ragazzi, che lezione di vita !

Se ne e' andato Bruno Milan. Per sempre. Anche lui occupava stabil-mente un posto in questo nostro Bar Sport comunitario.
Un "povero Cristo !" direbbero affet-tuosamente gli amici del tavolo, ed anche lui ha avuto il suo Calvario.
"Ha sofferto terribilmente - mi dice il fratello Alberto - e nelle ultime settimane ho pregato Dio che venisse subito not-te".Come dipingerlo ? Smargiasso, impulsivo, casinista, ma anche generoso, intraprendente, in fondo in fondo "buono" ! Ma forse l'attributo piu' giusto e' quello piu' semplice: Bruno era "matto", nel senso affettuoso e dolce che ha questa parola tra gli amici di un bar ! Amo ricordarlo con i suoi "sogni" di grandeur legati al breve periodo della presidenza e proprieta' della "Dinamo-Latino". Era il tempo della National Soccer League, di Joe Piccininni e Vaccaro, della Toronto Italia, la Croatia e la First Portoguese e lo York Stadium. Mi convoco' nella sua azienda e da giovin cronista mi presentai con tanto di blocco-notes. "Caro Canciani - mi disse trionfante - oggi nasce il "vero calcio". La Dinamo sara' come il mio Milan! Intanto ti comunico che ho gia' preso accordi con il Bologna per una sorta di gemellaggio !".
Anche in questa colorata incongruenza c'era il Bruno Milan-tuttofare- tuttodire. Ciao amico, ciao per sempre !
24 sette,bre 2010

 


Aruopole: in dialetto napoletano e "cilentano" la citta' di Agropoli. 22mila abitanti circa,in provincia di Salerno.E' la citta' natale della 'nostra" Giovanna Tozzi, il "managing editor" de Lo Specchio e, per certi versi, mia "sorella di carriera"….ma si fa per dire…..Da qualche giorno ad Aruopole mi lega una nuova amicizia: Silvio Baratta, arbitro di calcio, neo promosso in Serie B e gia' in odor di Serie A. L'amicizia nasce grazie a Facebook e si materializza praticamente "ogni notte" verso le quattro,quando "navigo" in cerca delle notizie della notte per i radiogiornali della CHIN del mattino, e lui e' la, nella 'chat"…..ha gia' imparato l'arte del…compromesso. Alla voce "Political Views" risponde con " Parti Congolais du Travail" !!!! L'importante e'….non schierarsi: rischiare di venire definito "arbitro di sinistra" da Berlusconi significherebbe chiudere qui la carriera!
Intanto i calciatori hanno proclamato lo sciopero: discussioni a non finire ed "esperti" a discettare. Il commento piu’' "sensato" dal comico Gene Gnocchi. Ve lo passo: "I calciatori nell'annunciare lo sciopero hanno detto "con i nostri stipendi non riusciamo ad arrivare alla fine del secolo!!!!".
E a proposito di facebook ho ritrovato un caro-vecchio amico di un tempo: Micheal Spensieri.Non ha perso la brillantezza che lo aveva fatto arguto avvocato e politico di belle speranze. Scrive: "Mi hanno avvertito che ci sono delle persone che fanno il "phishing" sul Facebook: letteralmente vanno a pesca di informazioni e poi si creano una identita' basata sulla tua. Con tutte le multiple personalita' che il Padreterno mi ha dato, che se ne prendano quante ne vogliono. Basta che si accollino anche le cambiali in protesto".
E veniamo al calcio,il nostro pane quotidiano. Nick Dasovic e' il nuovo coach dei Toronto FC. Sostituira' Preki licenziato assieme al d.t. Mo Johnstone dopo l'ennesima stagione fallimentare. Di buono sicuramente l'ondata di simpatia che questo ragazzotto slavo portera'; lo ricordate con la Toronto Italia ? ma certamente non bastera'.
In Italia invece non ci si raccapezza piu'. La Roma: 10 milioni fissati per il riscatto (obbligatorio) di Borriello, risultato: sconfitta per 5-1 a Cagliari. Il Milan, 18 milioni per Robinho e prestito con diritto di riscatto (obbligatorio) fissato a 24 milioni per Ibrahimovic, risultato: sconfitta per 2 -0 in casa del neopromosso Cesena. Juve, 56 milioni investiti per rinforzare la rosa e renderla immediatamente competitiva a livello nazionale e continentale, risultato: un punto in due partite. L'Inter? Poche spese e stelle cadenti tipo Milito. E allora ecco spuntare il Chievo, che ha speso in sede di calciomercato molto meno di quanto percepiscono Ibrahimovic e company nell'arco di una stagione. Risultato: punteggio pieno dopo due partite e primo posto in classifica. I primi 180 minuti di campionato hanno detto: Borriello zero reti, Robinho zero reti, Ibrahimovic idem con palo. Juve ferma a un punto a causa di una difesa colabrodo ancora in fase d'assemblaggio. E' la serie A di Antenucci, Caracciolo, Giaccherini e Moscardelli. E le stelle? Per ora stanno a guardare.
In comunita' invece ce l'ha fatta il baby Luca Gasparotto: e' arrivato l'okay dal Milan.
L'attaccante degli Ajax Strikers '94 partira' assieme a papa' e allenatore Dario per la grande avventura all'ombra della Madunina. L'impressione che ha destato a Pinzolo durante il mese di prova e' stata ottima. Ora manca un ultimo, piccolissimo dettaglio: il passaporto italiano. Il Console Bardini e' stato gia' "investito" del compito dopo un colloquio preliminare con Gianni Ceschia ed Alberto De Rosa, che da buoni "compaesani" ed amanti del football, si son messi a disposizione. Sperim ben ! Mandi Luca !

17 settembre 2010


Intanto un saluto a tutti i "con-gressisti friulani" che hanno partecipato in fine settimana al Congresso di Windsor per il 36mo anniversario della Federazione dei Fogolars Furlans del Canada.Ve n'erano da ogni dove: Calgary ed Ottawa, Vancouver e Sudbury, Montreal e Saul St.Ma-rie.C'era il Ministro Sandra Pupatello che per l'occasione ha usato il cognome "friulano" da signorina, Pizzolito; c'era Julian Fantino con la Signora Liviana , il costruttore di Ground Zero Collavino e i "pezzi grossi" dal Friuli con il Presidente della provincia di Udine Fontanini, l'Assessore regionale Molinaro ed il neo eletto Presidente dell'Ente Friuli nel Mondo "Pieri" Pittaro.Che i tempi cambino lo si e' dedotto dalle pic-colo cose: hanno viaggiato in "classe normale", cioe' eco-nomica e sono atterrati a Detroit per risparmiare….. Lo stesso presidente Pittaro ha rinunciato all'albergo per andare a casa del cugino Luciano Sovran !!!!
Che Dio vi benedica ! - se solo penso a qualche anno addietro quando un funzionario dell'Ente ebbe il coraggio di chiedermi la "ricevuta per le sigarette che acquistai" giustificandola con un adamantino …" sai, e' per il rimborso spese…". E Pan-talone pagava !!!!
Un saluto anche a tutti i "woodbriggini" e torontini presenti: dagli immancabili Luciano Drigo e Gianni Rinaldi, ai vice-presidenti del Fogolar di Steeles ed Islington Ivana Pontisso e Mario Bomben, ad Armand Scaini ed Oretta Avoledo,da Cloc-chiatti a Rigutto,da Alberto De Rosa a George Rodaro.
In settimana un'altra "furlana doc" Annamarie Gobbo (ora Carrero) mi invia un'interessante e-mail che mi fa riflettere e vorrei condividere con voi.
Un "rifugiato politico" riceve oggi dal Governo Federale una pensione mensile di $ 1,890.00 piu' un "aiuto sociale" di $ 580.00 (sempre al mese) per un totale di $ 2,470.00 che molt-iplicato per dodici mesi fa $ 28,920.00 all'anno. Di contro la pensione dell' "Old Age" per i nostri anziani che hanno con-tribuito con 40 o 50 anni di lavoro ammonta a $ 1,012.00 al mese o $ 12,144.00 all'anno.Una differenza quindi di ben $ 16,776.00.
E adesso si vuol far passare in seconda lettura il Bill C-428 che vorrebbe far ottenere ai nuovi immigrati la Pensione dell'Old Age dopo solo 3 anni anziche' i canonici 10. Il firmatario della proposta di legge il Deputato di Brampton Ruby Dhalla as-secondato - pensate un po' - da Bob Rae ! Dei soldi -(dove trovarli) - del rispetto per chi ha creato questa nazione a fonte di inanerrabili sacrifici - manco l'ombra. L'importante e' otte-nere voti da queste nuove comunita' in cambio di…..soldi…… Dio mio, tutto il mondo e' paese !!!!
Mi accorgo ora di essere giunto quasi alla fine di questa colonna e di non aver parlato di Sport - anche se il "Bar Sport" non e' solo calcio ma convivio sociale con argomenti a 360 gradi.
Un augurio a Nick Caccavella ed alla sua nuova attivita' di Real Estate. Nick e' un appassionato di calcio giovanile ed e' parte importante dell'organizzazione dei Woodbridge Strikers. Allena la squadra Under 13 dei ragazzi del club che proprio in settimana ha vinto le semifinali dell'Ontario Cup. Il 18 set-tembre prossimo li attende la finale ! Auguri ! Cosi' come gli auguri vanno al "milanista" Filippo Di Diano che esaltato dalle gesta del "Presidentissimo" Berlusconi che ai rossoneri ha regalato Ibrahimovic e Robinho, ha pensato bene di far subito gol centrando in auto un camioncino davanti a lui ! I medici sociali hanno sentenziato che l'infortunio e' "di poco conto" e potra' presto tornare in campo, cioe' al "90mo minuto" !!!!

GO STRIKERS GO !!!!!!!!!

10 settembre 2010


"Calcio-spezzatino" lo chiama-no…questo campionato che ca-lendarizza partite al venerdi', al sabato, domenica e lunedi'; al mattino, a mezzogiorno e nel pomeriggio. Martedi', mercoledi' e giovedi' son poi dedicate alle coppe: come dire ogni giorno una o piu' partite in tv: c'e' la RAI e Score Tv, Telelatino e Fox TV, Setanta e TSN, GOL TV e …internet ! Dio mio non ci si raccapezza piu' !!!! E la moglie e i figli ? e la spesa e il lavoro ? le visite e i funerali ? Come accomodare tutto e tutti ? Tempo di scelte amici…come ho fatto io: si' ad Atletico Madrid-Inter giovedi', niente al venerdi', okay per Udinese-Genoa sabato con Roma-Cesena sacrificata, spazio per Bari-Juve domenica ma assolutamente no per Fiorentina-Napoli (che ho comunque registrato e vedro' stanotte con il "forwarding" in mano !) e solo la prima mezz'ora della Domenica Sportiva perche' poi il telecomando passa di mano….di piu' non si puo'….o almeno dai Canciani !
Atl.Madrid-Inter la seguo al "90mo Minuto" e faccio da spalla all'amico Filippo Di Diano che ai due goal spagnoli esulta: "ben gli sta all'Inter " - esclama convinto e l'ipocrisia del "politically correct" va finalmente a farsi benedire. Sembra contento anche il Vito Caressa e c'e' da aspettarselo da un romanista sfegatato. Felice del pomeriggio mi concedo il bis al "90 minuto" il sabato per Udinese-Genoa, apertura della nuova stagione. Prima fila con Tony Albi che gufa contro (ce l'ha perche' da buon juventino non puo' tollerare che un Di Natale qualunque rifiuti Madama Juventus!), Giorgio Da-miani raggiante per la notizia che Berlusconi ha sostituito Fini con il ben piu' bravo Ibrahimovic, Salvatore Marra sempre piu' in simbiosi con il suo Ipod 4 che spiattella notizie-su-notizie, Giacomo Stecher, l'interista Giovanni (non ricordo il cognome !!!) e lo stesso Filippo Di Diano. Schermo gigante sintonizzato su RAI International (ma perche' gli han cambiato il nome?). E qui la prima sorpresa: immagini inguardabili. Buio pesto, ri-prese simili alle gare dalle isole Azzorre degli anni '60, com-menti monotoni. E le imprecazioni salgono al punto che dopo una decina di minuti, l'Albi esasperato "swiccia" su Score TV: immagini chiare, limpide….insomma sembra di essere al Friuli. Non ci si stacca piu'.
Cristiano De Florentis ti supplichiamo, fai qualcosa….di chi la colpa? Rogers o RAI ? Inutile aggiungere che il goal decisivo di Mesto mi rovina il sabato !
La domenica opto per il silenzio della camera da letto: Bari-Juve e ancora RAI e non ci sono alternative se non il com-puter. E per la seconda volta m'incazzo: immagini migliori del sabato ma ancora povere.Ma quel che fa impazzire e' la te-lecronaca: il suono e' sfalsato di un paio di secondi, il tele-cronista, tale Bitto, di una pesantezza che ci vorrebbero et-tolitri di Alka-Seltzer, con un "esperto" (tale Ruggeri) da pati-bolo! Discetta su numeri e non ne azzecca uno che e' uno, ha l'ardire di "spiegare" la lingua italiana perche' - se-condo lui - la RAI e' come la DANTE ALIGHIERI nel mondo: ha la missione di "insegnare". Mai sentite tante fesserie in 90minuti. A un certo punto per disperazione CHIUDO l'audio.
Bene invece la Giostra dei Goal con la Francesca Calligaro "tutta nuova", ancora un po' imbranata, ma - se si pensa all'Ilaria D'Amico dei primi anni - decisamente meglio ! Favo-losa nella presentazione di Tiziana Alla (telecronista in studio) e Naldini il moviolista, dotati di due nasi a proboscide : "met-tetevi di profilo": - dice - e la telecamera zuma di lato mettendo in risalto le proturberanze dei due…"ecco sembrate tutto Ibrahimovic !!!".
Chiudo qui….speriamo meglio fra sette giorni !
Lunedi' c'e' Bologna-Inter. I cronisti della RAI si superano: ammettano senza pudore di non sapere il nome dell'allenatore del Bologna che siede in panchina dopo il licenziamento di Colomba. Il secondo tempo lo vedo sul 53 in inglese: i commentatori "albionici" esaltano a piu' non posso il "giovane allenatore della squadra Primavera del Bologna Magnani che fa il suo esordio in serie A !!!!
Chiudo qui….speriamo meglio fra sette giorni !

3 settembre 2010


E si ritorna ! Vanno in archivio le vacanze, i pic-nic, birre e bar-be-que. Fra pochi giorni torneranno a riempirsi anche tutti i bar sport cittadini e sicuramente riprenderanno vigore polemiche e sfotto'.
Si chiude quindi una stagione ed inizia l ' " anno vero" dello sportivo, quello che va appunto da settembre a maggio-giugno in concomitanza con i campionati e le coppe Europee.
Noi quest'oggi riprendiamo la nostra rubrica settimanale stilando le "pagelle estive".
Medaglia d'oro dell'estate e' sicuramente l'avvocato Ken Cancellara a cui si deve la venuta dell'Inter a Toronto e che sicuramente fara' parlare ancora molto di se ( si parla gia' di una nuova franchise MLS in Ontario !!!). Di Acerenza in Lucania, oltre che ottimo legale e' uomo di grande spessore sociale; ha scritto un libro che raccomando a tutti di leggere "Finding Marco", una storia(novella) che parla di un giovane italiano (Mark Gentile) che percorre tutta la scala sociale in Canada sino ad esplodere a vette di successo inimmaginabili per un "figlio di emigrati" e diventare CEO di un'importante azienda automobilistica nord-americana…… fa pensare a un Lee Jacocca o , in senso inverso, all'attualissimo Sergio Marchionne.
Per Ken Cancellara un meritato "10+".
Di contro medaglia di cartone e' sicuramente Aldo Di Felice, CEO di Telelatino, l'emittente televisiva nazionale "italo-canadese" che riesce nella non facile impresa di perdere i diritti televisivi del campionato di Serie A che vanno quest'anno a Score TV. Niente piu' quindi le partite del sabato e della domenica su TLN che dopo aver perduto i diritti RAI e le partite internazionali che veramente contano dovra' rassegnarsi alla …modesta Coppa Europa !
In compenso - diamo a Cesare quel che e' di Cesare - ci regala il nuovo canale di Mediaset (per ora distribuito solo da Rogers Cable) il che non e' poco…..
Per Aldo Di Felice un "5 tondo" e dietro alla lavagna !
Tra i promossi alla grande un altro figlio della comunita', quell' Enzo Concina (nato a Prato Carnico in Friuli) emigrato a Toronto all'eta' di 4 anni con la famiglia ed unico "giocatore canadese" ad aver militate stabilmente nei campionati professionistici italiani: inizia l'avventura come assistente allenatore di Mazzarri sulla panchina del Napoli. Enzo due volte perse l'autobus della Serie A - nell' 87'-'88 lo voleva Chinaglia alla Lazio ma il Ravenna chiedeva troppo e subito dopo il grande Nils Liedholm .allora tecnico della Roma, venne a visionarlo a Piacenza ma il destino era in agguato e in un contrasto di gioco gli saltò il crociato del ginocchio destro ed il treno per la capitale passo' - ; speriamo che questa sia la volta buona!
Chiudo salutando un amico di tante serate estive e tanti sfotto' - lui tifoso della Lazio ed io dell'Udinese : il prof. Bruno Magliocchetti docente dell'Universita'di Toronto - ciociaro verace (o Romano?) e fine conoscitore dello scibile umano. Ci si da forza dopo le delusioni mondiali della nazionale azzurra e la si compara alla nostra comunita' ed alla sua lingua l ' "italiese"……"stanno scomparendo entrambe" - mi dice, "ed e' un peccato in questo meraviglioso mondo dove si parlano dalle 6,000 alle 7,000 lingue diverse !". Coraggio Bruno: anche qui in Canada ed a Toronto sta nascendo una nuova "lingua internazionale", una specie di Esperanto ! Ed e' il calcio !!!!

27 agosto 2010


Siamo in estate e il calcio giocato riposa....ma qualcuno si diverte alle spalle dei "grandi protagonisti".

Letta sul Corriere della Sera:
"Il servizio è riservato ai maggiorenni, ma il costo accessibile ha già rilanciato l'inno su molti telefoni cellulari italiani. Il testo, a metà tra la goliardia e i cori da stadio, recita nella prima strofa: «Con quello li che allena/gli azzurri han fatto pena/tu hai scelto dei bidoni/scartando dei campioni. Hai tolto Balotelli/hai tolto anche Cassano/adesso vai a nasconderti/ma ricaccia prima il grano. Vergogna, vergogna ci hai fatto umiliare/ e privi di grinta ci hai fatti giocare». I temi - come si vede - sono sempre gli stessi: gli errori nelle scelte, dai «bidoni» selezionati agli esclusi Balotelli e Cassano. La critica continua ad essere feroce e il bersaglio preferito è sempre lui, Marcello Lippi. Dopo stampa, tifosi e addetti ai lavori, ora ci si mette anche la telefonia e i toni sono molto duri. Da due settimane, infatti, un noto sistema di abbonamento a suonerie pubblicizza sulle reti private italiane la canzone "vergogna" un concentrato di improperi contro giocatori e allenatore dell'ultima spedizione in Sudafrica".

Letta su La Stampa:
I ristoranti sono posti a rischio per gli sportivi famosi. Nel '99 Boris Becker, complice una acrobatica prestazione della modella Angela Ermakova, nel bar del Nobu Hotel di Londra concepì una figlia, Ann, che pochi mesi più tardi fu costretto a riconoscere. Più o meno la stessa cosa, ha rivelato il "Sunday Mirror", è capitata la scorsa estate a Cristiano Ronaldo, il meglio fico del bigoncio calcistico che durante l'ultimo Mondiale ha annunciato via Facebook di essere diventato un ragazzo-padre. I fatti: «CR9» si trovava a Los Angeles, e fra una serata e l'altra in compagnia con Paris Hilton riuscì a rimorchiare anche una preda decisamente meno glamour, una avvenente ma squattrinata cameriera di un ristorante di LA. Prima un approccio un filo troppo diretto («Me, you, f..k, f..k»), poi, causa espressione interrogativa della ragazza, il ripiego romantico sul cuoricino disegnato sopra un vetro appannato e sull'eufemismo degno di un Verdone in vacanza all'est: «Me, you, kiss kiss?». Un po' imbranato con l'inglese, okay, ma bello, giovane, ricco e famoso: la sventurata, ovviamente, rispose. Le conseguenze non sono finite «lost in translation». Ronaldo, playboy nato, che peraltro nel 2005 si trovò anche a fronteggiare un'accusa di stupro, la love-story ancillare l'avrebbe volentieri chiusa lì, convinto forse di aver elargito una mancia in natura più che sufficiente nel dopo cena. Qualche settimana dopo la bollente notte californiana, però, la cameriera ha scoperto di essere rimasta incinta, e ha contattato il manager di Ronaldo, Jorge Mendes, facendo presente il problema. Ronnie, che è sì un Narciso, ma anche un bravo figlio cresciuto in una famiglia povera e decisamente matriarcale, a quel punto ha confessato tutto alla cattolicissima mamma Dolores e alle sorelle Elma e Catia. Ha controllato che la paternità fosse autentica con il test del DNA, poi ha firmato con invidiabile aplomb un assegno di circa 12 milioni di euro alla madre e ha trasferito il baby in Algarve, affidandolo alla famiglia.
Ascoltato in diversi bar della comunita': Per Inter-Panathinaikos al Rogers Centre i tifosi torontini dell'Inter si sono divisi in due categorie: quelli che non vogliono comprare il biglietto per la partita perche' c'e' di mezzo Rocco Lo Franco che e' uno "juventino-doc" e…quelli che non vogliono comprare il biglietto per fare un dispetto ai dirigenti del club "Peppino Prisco" .

W l'Italia e gli italiani……

23 luglio 2010


E allora e' ufficiale: Roberto Bettega sparisce dalla dicitura del Club Juventus doc di Toronto. La conferma in un comunicato consegnatomi a casa dal buon Vince Carlucci piu' che mai impegnato in prima persona nel rilancio del club dell'era post-Di Berardino.
"A pari passo con la Juventus - mi dice Carlucci - anche il Club Juventus Doc e' in via di ristrutturazione. Nuovo presidente, Tiziana Pace, nuovo Vice , Domenic Cataldi, nuovi membri Angelo Cofini e Dino Di Gennaro,nuovo direttore marketing Gina Pace. Parte la campagna "Juve Connect" per l'organizzazione di eventi riservati ai soci, il sistema "Club Aperto" per offrire la massima trasparenza.
Cambia anche il costo del tesseramento che scende dagli attuali 80 dollari a 60 per gli adulti".
Gli fanno eco Tiziana e Gina Pace che nel presentare il tradizionale pic-nic che si terra' il 1mo agosto al Doctors McLean District Park (8100 Islington in Woodbridge) sottolineano come sia "molto importante che i membri si rendano conto che,quando si parla di cambiamento,bisogna dimostrarlo con i fatti e noi cercheremo di correggere gli sbagli del passato e guardare verso un futuro pieno di cose meravigliose!".
Una, aggiungo io, invitare il nuovo allenatore, Mr. Gigi Del Neri a Toronto: oltre agli juventini fareste felici anche i friulani essendo di Aquileja!
E a proposito di "furlans" ecco rimbalzare, grazie all'amico Nicola Sparano, la notizia che il "nostro" Enzo Concina va in serie A a far da assistente di Roberto Mazzarri,allenatore del Napoli. Enzo Concina è nato a Prato Carnico (Udine) il 21 giugno del 1962. Trasferitosi a Toronto da bambino ha cominciato a giocare sui campi di Mississauga. Difensore centrale, alto 1,86, si mise in luce nell'Italia di Toronto, allora partecipante al campionato locale NSL. Nel 1982 il grande balzo nel calcio italiano. Ingaggiato dal Ravenna (Serie C) passò successivamente a Cesena, Pavia, Piacenza, Monza, Nola e Forlì, prima di chiudere la carriera agonistica a Montreal, nel 1994. - I suoi rapporti con Toronto e il Canada restano sempre forti ? - gli ha chiesto don Nicolino. «A Toronto sono cresciuto calcisticamente. A Toronto vivono ancora i miei. A Montreal, nell'Impact, ho concluso la mia carriera, nel 1994. Con Joey Saputo ci sentiamo spesso. Già mi ha detto che vorrebbe portare il Napoli in Canada. Io riferirò a chi di dovere» - ha risposto Enzo. Auguri !!!!.

16 Luglio 2010


Scrivo mentre sul televisore davanti a me scorrono le immagini di Spagna-Germania,seconda semifinale di Coppa del Mondo.
Ieri l'Olanda aveva matato l'Uruguay (orfano pero' di tre titolari di rango…). In attesa di conoscere il nome della seconda finalista penso a questi mondiali sudafricani. Ho appena rivisto su youtube il video del tricheco della pubblicità Vigorsol che schiaffeggia Lippi, mentre i tifosi azzurri esultano. "Dedicato a Marcello…" ha già fatto centinaia di migliaia di contatti.Perfetto per dipingere lo stato d'animo di ogni italiano in ogni angolo del mondo. Penso a Donadoni che dopo Italia-Slovacchia disse: "Ho sperato fino all'ultimo che l'Italia facesse il 3-3". Per poi,il giorno dopo, aggiungere: "Mi è dispiaciuto solo per i ragazzi. Quando li allenavo io, l'Italia era tra il quinto e l'ottavo posto nel ranking mondiale, quando era messa male. Ora non so dove sia…". La vendetta va servita fredda, in effetti.
Penso a Maradona che in sei giorni passa dall'altare alla…polvere ed al commento del giornalista Fabio Corti : "Come fai a resistere al fascino farabuttesco di Maradona? Guardalo lì, vestito come il paggetto d'un battesimo di 'ndranghetisti".
Questo e' il "Mondial" in effetti…..fiume di parole e pensieri. Tante parole inutili e pensieri insulsi. Ma avete visto qualche spezzone di "Notti Mondiali", la supertrasmissione della RAI per questi campionati ? A "Notti Mondiali" si e' parlato di tutto tranne che di calcio. Una sera era ospite il professor Iannini, sessuologo. Costanzo lo ha bombardato di domande. "Col viagra gli arbitri rischiano di perdere il controllo? Maradona che bacia i suoi giocatori ha qualcosa di omosessuale? Per gli allenatori vale il detto "meglio comandare che fottere"?"
E poi gli arbitri e Blatter: il disastro di Larrionda in Inghilterra-Germania, di Rosetti in Argentina-Messico, ma anche ieri di Irmatov in Olanda-Uruguay: come dire e - riconfermare - che chi decide e' si' il fato ma anche il "quarto potere".
Intanto ha segnato la Spagna…siamo al 74mo….Puyol,gran bel centrale difensivo…..seguiamo quest'ultimo quarto d'ora…..e in attesa del triplice fischio finale fatemi rivolgere un dolce pensiero d'addio per una "nobildonna", non nel blsone familiare ma sicuramente nell'animo, che se ne e' andata in settimana: Luisa Marchi, mamma dell'ex Ministro Sergio e del caro amico Giorgio e sposa di Ottavio. Domanins, piccolo centro del pordenonese, poi l'Argentina, infine il Canada….penso all'errare infinito degli italiani di un tempo. Mi voleva bene mamma Luisa, mi mancherai. Un abbraccio ed un saluto non solo a Giorgio e Sergio ma anche a Nora e Laureen ed ai nipotini Natasha,Paolo,Adriana e Alexander.
Un saluto anche al Chief Julian Fantino che a fine mese lascia il commando dell'OPP, all'attore italo-canadese Enrico Colantoni che mi dicono candidato all'induzione della "Italian Hall of Fame" e fratello minore di un altro "top-cop", Hector, rientrato a Toronto dopo un lungo sabatico nella natia Abruzzo; a Fausto Di Berardino sempre amareggiato per la conclusione della "telenovela" legata al Club Juventus doc ed all'avvocato Ken Cancellara gran sponsor e patron di Inter-Panathinaikos in programma al Rogers Centre il 3 agosto prossimo. Ma non vi sembra un po' strano che le cose "interiste" in Canada vengano sempre affidate a juventini doc ? Mi riferisco a Rocco Lo Franco a cui auguro un buon lavoro.
Siamo intanto arrivati al 90mo. La finale di questo Mondiale 2010 sara' Olanda-Spagna ! Una puntatina sugli iberici io la farei !

9 luglio 2010


Aspetto Italia-Paraguay di lunedi' pomeriggio per scrivere questa colonna o "ignoro" completamente que-sti mondiali di calcio e mi dedico ad altri avveni-menti????
Opto per la seconda soluzione, convinto che il buon Tino Baxa e Ciolfi "copriranno" in modo certosino il torneo iridato.
E parlo di…ciclismo per esaltare le gesta di un nostro "figlio di Woodbridge" che senza ombre di dubbio puo' essere additato come "figlio esemplare" ed "esempio per tutti".
Domenico Valela, papa' calabrese di Simbario-Vibo Valentia (Vincenzo, costruttore) e mamma friulana erede diretta del mitico Elio Muzzo da Cimpello-Pordenone (Susie).
Ex studente alla Ryerson, Dominic in bicicletta vola, tanto da correre ormai a livello semiprofessionistico in Europa: "tra Italia e Belgio - mi dice - e, se continuero' cosi' proba-bilmente fra un paio d'anni passero' tra i pro, cioe' potro' competere con i "mitici" Ivan Basso, Cancellara, Evans, lo stesso Armstrong…."
Per adesso continua gli studi universitari e si sta preparando per il "terzo Sears Annual Kids Cancer ride", una gara ciclistica con lo scopo di raccogliere fondi per la lotta contro il cancro infantile. "Si partira' da Vancouver il 9 settembre prossimo - aggiunge, e si pedalera' per 15 giorni sino a raggiungere Halifax il 23 dello stesso mese. Oltre 7mila chilometri con 43 corridori provenienti da tutto il mondo e tutto senza guadagnarci una lira anzi contribuendo ad una si' nobile causa….". Bravo Domenico……chi vuole aiutarti vada sul sito web: www.searsnationalkidscancerride.com .
Sembra una finale di Coppa del Mondo invece, la gara per assicurarsi i due posti da consultore e due da esperto che la regione Calabria rinnovera' probabilmente gia' in settimana.Una bella gatta da pelare per il neo presidente Scoppellitti che sembra comunque intenzionato a dare il benservito sia all'On. Mario Sergio che ad Italo Luci. Le domande, mi dicono, hanno oltrepassato quota 25 con il Prof. Miccoli dell'Universita' di Waterloo e tale Franco Cavallaro, insegnante alla St. Jean d'Arc di Maple, ultimi "applicanti" in ordine di tempo… "E' il solito circo alla….calabrese - mi dice l'amico Filippo Di Diano, calabrese di Maierato. Nulla muta a casa nostra - aggiunge - da 50 anni a questa parte….".
Ed a proposito di Calabria molte comunita' locali e non solo, sono in fermento per i tradizionali festeggiamenti di San Rocco che si tengono in agosto.
San Rocco,nobiluomo francese del 13mo secolo che dedico' la sua vita per salvare migliaia di contadini italiani e francesi dalla piaga della peste e' senza dubbio il santo piu' amato di Calabria e mezzo sud-Italia.
Io segnalo una festa un po' anomala, organizzata proprio dagli emigranti di Simbario residenti pero' a Chicago. La segnalo perche' e' fatta in congiunzione con la comunita' cinese della citta' Americana. E' stata fondata ed e' tutt'ora organizzata dalla Societa' di San Rocco della Chiesa di S.Teresa che sorge e serve la comunita' cinese. Fondata da Bruno Roti, patriarca della nota famiglia Roti di Chicago e dal cognato Bruno Bertucci, ha la particolarita' di essere riservata a soli uomini e tutti discendenti da famiglie di Simbario. Oltre alla statua del famoso santo sfilano pagode e dragoni in un cruogiolo di razze che comunque inneggiano al Santo Patrono ! Cinesi e Simbariani sono "neighbours" da sempre a Chicago !
Dulcis in fundo giovedi' prossimo - ieri per chi legge il giornale - importante ed ennesima novita' in casa del Club Juventus doc di Toronto.
Tutto dovrebbe venire confermato come vi avevamo preannunciato la settimana scorsa. Anche se…..come mi informa l'anonimo uccellino, la lettera di Fausto Di Berardino pubblicata un po' da tutti, noi compresi, e' soltanto una forma diplomatica di saluto in quanto sarebbe stata preceduta da un'altra di tutt'altro tenore ! Destinatari i membri del consiglio direttivo……
Auguri Tiziana Pace….e forza Juve !!!!

18 giugno 2010

E' stata settimana all'insegna della Juventus e dell'On. Vittorio Sgarbi, il "matto" critico d'arte, woman…izer ma sopratutto che "non le manda mai a dire"….
Ci si mette anche mia moglie che - come per incanto - esce dal letargo quotidiano e si scopre "innamorata" di Del Piero e del sindaco di Salemi(Trapani).
Juve-Fiorentina al Rogers Centre si gioca in concomitanza con un ricevimento privato per Sgarbi (residenza dell'av-vocato Anthony Maniaci) reduce dai festeggiamenti del locale club di Salemi che vedono in prima fila anche l'arciprete del paese siciliano, Msg. Cipri.
Siamo circa 20mila allo Skydome, il cui tetto resta "rigorosamente" blindato nonostante i 30 e passa gradi e il tasso di umidita' che regala migliaia di "chiazze di sudore" anche sulle sgargianti camicette delle signorine…..
I fans di Del Piero & co. sono reduci da un'allucinante serata alla Terrace che fa gridare piu' di qualcuno alle scandalo: $ 250 dollari a cranio (biglietto d'ingresso allo stadio incluso) per una comparsata dei campioni bianconeri talmente veloce che nessuno riesce a strappare un autografo o una stretta di mano. Scomodate anche un nugolo di "guardie-del-corpo-buttafuori-agenti-di-sicurezza" che nulla c'entravano con la festa….. Sam Ciccolini, maestro di cerimonia,quasi collassa mentre il "povero" Lucky Raso di Astra Sport si strappa i pochi capelli rimastigli…..
Sono certo che un giorno qualcuno ci spieghera'……
Vince la Fiorentina 1-0 con goal di Jovetic davanti a circa 20mila aficionados,ma non e' partita vera: troppi ragazzini in campo, troppe assenze qualificate e sopratutto il terreno sintetico che impedisce azioni in velocita', contrasti seri e produce solo una serie di infortuni anche gravi come quello capitato al portoghese Britos che la Juve aveva preso in prestito dal Livorno.
Anche in questo caso qualcuno ci spieghera' come per Juve-Fiorentina ci sia il sintetico mentre per Manchester-Celtic, spunti l'erba…..
Comunque e' serata spassosa: finisco nel "covo" juventino con il buon Nicola Sparano che pero' deve sorbirsi per 90minuti buoni il vocio festoso di Giustino Tacconelli tutto bardato di viola…..Onore ai vincitori !!!!!


A notte fatta volo a Woodbridge per incontrare Sgarbi: penso che ha appena finito di ospitare il presidente Napolitano per le celebrazioni per l'Unita' d'Italia e lo sbarco dei 1000 di Giuseppe Garibaldi. Penso anche al "suo" Museo della Mafia" ed a questo "miracolo-Salemi" di cui e' sicuramente il grande ideatore e fautore. Ammiro molto questo Sgarbi ( a parte certe cadute - secondo me comunque cercate e volute- di stile… televisivo !), questo personaggio paracadutatosi in Sicilia dalla Regione Rossa Emilia-Romagna in fase terminale, questo simbolo di Salemi e di una Nuova Sicilia possibile e - perche' no? - anche di una Nuova Italia del XXI secolo, con la forza della Bellezza e l'antipartito della Ragione!
Penso che mentre era sull'aereo per Toronto gli veniva re-capitata una lettera (l'ennesima), spedita da Venezia: "…ci auguriamo che lei muoia presto….la tua fine e' vicina…" e mi domando: 'cosa pensera' di noi?", dei suoi concittadini che vivono un'altra realta', a 6mila km di distanza ?
Casa Maniaci trasuda arte e bellezza da ogni poro: c'e' una riproduzione di Picasso e un'opera di Cusimano, una gi-gantografia di San Francesco di Paola e le statue bronzee di Silvio Mastrodascio. Ma sopratutto c'e' un ambiente sereno, "cozy" - come si dice qui - e fraterno. Mi accolgono guantiere di dolci, da quelli "industriali' della nuova pasticceria "Al Gusto" di Francesco Commisso a quelli "fatti amorevolmente a mano" dalle signore degli invitati: cannoli siciliani firmati da Antonina Marsala, consorte di Castrense re del vino, quello forte, come la gente di Trinacria prodotto dalla sua Cantina Sociale o i bigne' con crema prelibata di Lina, consorte di Pino Correale, a sua volta il re delle…forbici ! I fiori, zagare fuori tempo, non possono che essere omaggio di Antoniette ed Ignazio Gatto, a sua volta il "re di fiori !".
Fanno compagnia a Sgarbi anche Sandro Sordi , collega d'arte di Maniaci, con signora Anna; Silvana e Domenico Renda gran capo dell'ATEM, l'associazione dei trapanesi emigrati nel mondo che gia' preannuncia - orgoglioso - un probabile ritorno in Canada del "nostro" a novembre ! E poi i compaesani John Ferro con consorte Nina ed Andrea e Vita Candela.
Grande anfitrione logicamente Anthony Maniaci con donna Francesca e l'amico comune (di Anthony e di Sgarbi) Silvio Mastrodascio a cui l'Onorevole dedichera' la prefazione nel libro-raccolta delle sua prossime opera.
Insomma una bella serata che mi fa ancora pensare, pen-sare,pensare….e scusate se il calcio non riesco a dimenticarlo neppure per un istante: per Sgarbi, Salemi e la Sicilia non sono in fondo un'altra grande sfida come lo e' stata l'Inter per Mourinho ? E allora sfida e competizione sia !!!!
Mandi a duc ! da un padano del sud !

28 Maggio 2010

Il Cav. Tony Di Piazza da New York, originario di San Giuseppe Jato, Chairman dell'Associazione Culturale Italiana di New York,vice presidente del Comites locale e Presidente della Italo-American Federal Credit Union (l'equivalente della nostra IC Savings) e figura prominente della comunita' italo-americana, ha deciso che mi vuole "convertire" alla fede nerazzurra ! In pochisssimi giorni mi ha invitato ad iscrivermi all'Inter Club Moratti della grande mela e se non bastasse anche di aderire al gruppo di facebook, da lui creato, che vorrebbe "Mourinho santo subito!". Non c'e' limite alla gioia del "secundo titulo" consecutivo in attesa del terzo e piu' prestigioso: la Champions League!
Per questi tifosi "ad oltranza" - come per esempio il buon Franco "Cheese" Formaggio, presente domenica scorsa a Siena, i complimenti piu' sinceri per un successo, credo, meritatissimo. E per loro, ma anche per i "locali" Alberto Milan, Franco Imeneo, Rocco Cerone, Joe Iannello, Eligio Paris, Ciccio Bonofiglio e via dicendo, una chicca che son certo fara' batter loro il cuore a mille all'ora……
Se l'inter vincera' a Madrid, la Supercoppa Europea contro l'Atletico Madrid potrebbe giocarsi qui a Toronto, al Rogers Centre, dopo i mondiali sudafricani ed a inizio nuova stagione. Non e' una boutade; trattative sono in corso e le possibilita' di realizzazione molto alte. Per correttezza non dico di piu'…vi posso solo dare alcuni indizi che portano a un "gran tifoso della Lazio", un "noto costruttore italo-canadese di origini laziali", il "titolare di un paio di soccer-centres". Vi bastano come indizi ???
Intanto Fortunato "Lucky" Raso dell'Astra Sport Centre mi fa sapere che sono in dirittura d'arrivo le trattative per portare a Toronto il Catania di Maxi Lopez e Mister Mihailovic . Dovrebbe sfidare gli argentini dei Newell Old Boys.
Insomma grande fermento in citta' per un calcio che da la sensazione stia finalmente per esplodere.
Non cosi' in Italia che - secondo me - non ha nessuna possibilita' di venire prescelta quale nazione organizzatrice degli Europei del 1016.
Non illudiamoci: il governo italiano in un anno non e' riuscito a far approvare la legge sugli stadi e si e' impegnato molto meno rispetto a quello francese e turco,grandi rivali in questa corsa.
L'Uefa poi non ci vede di buon occhio: il nostro sistema-calcio, pieno zeppo di problemi , non convince. Nel report tecnico ci sono stati tanti pretesti per metterci in cattiva luce. Anche pretesti stupidi come il fatto che in Italia si sciopera troppo (ma in Francia molto di piu'), che ci sono le Alpi che impedirebbero una fluidità di trasporti (c'è passato Annibale con gli elefanti...) e che la Sicilia e la Sardegna sono due isole difficilmente raggiungibili in treno (bella scoperta). Ormai si è capito che c'è la volontà di fare fuori l'Italia in modo da portare in finale Francia e Turchia. Facendo poi vincere la Francia.
Infine una parentesi calabrese. Mentre qui da noi si e' aperto il "toto-consultore" che verra' nominato dal nuovo governo Scopellitti (in pole position il Sen. Basilio Giordano a Montreal e Pino Di Diano con il deputato provinciale Mario Sergio qui a Toronto), continua il momento no delle squadre della regione : ora sembra che anche il Catanzaro (C/2), sia sull'orlo del fallimento ! Ma proprio qui dal Canada arriva la prima ciambella di salvataggio.
Tony Mazza da Winnipeg scrive sul sito della societa' : «Io sono un italo-canadese. Mia madre era originaria di Lamezia Terme, mio padre di Platania. Tifiamo Catanzaro da sempre. Il più bel ricordo che ho dei giallorossi è inchiodato agli anni '70, quando vidi il Catanzaro giocare contro la Reggina un derby fantastico».
Tony Mazza è l'allenatore di una squadra di calcio indoor , il Winnipeg Alliance SC. «Anche il Presidente del mio club Tony Pesce ha origini calabresi. Così abbiamo deciso di giocare un amichevole qui in Canada, tra due squadre di questo Paese, per aiutare il Catanzaro. Vogliamo devolvere l'intero incasso all'Fc. Non sappiamo quanto importante possa essere la somma, ma speriamo comunque di aiutare la nostra bella squadra. Non possiamo pensare alla Calabria senza il Catanzaro». A due o tre mondi di distanza, c'è dunque qual-cuno che pensa al Catanzaro e a come risolvere la sua crisi !
O foco meo ! Mandi mandi !

21 maggio 2010

Da qualche tempo mi sono iscritto a facebook. Sin'ora una bella esperienza per-che' ritrovi amici perduti, chatti continuamente, ti trovi in bacheca ogni sorta di idee e novita'. Quelle relative allo sport ed al calcio ,al pari di quelle di politica italiana, dominano gli interessi di tutti.....L'Inter non mi sembra sia troppo amata....Io comunque tifero' per i nerazzurri sopratutto a Madrid dove avrei comunque voluto vedere una dele-gazione dell'Inter Club Peppino Prisco ma cosi' non sara'.....il tifo di casa nostra - mi dicono - verra' affidato all'estemporaneita' di Joe Iannello e al solito gruppo-viaggio organizzato dal...."milanista" Salvatore Marra. Marra che con Giacomo Stecher ha intervistato Giorgione Chinaglia che compare tra gli organizzatori di Fiorentina-Juventus al Rogers Centre.
Sara' sicuramente una Juventus orfana di molte stelle: da Buffon a Camoranesi, da Cannavaro a Chiellini, da Diego a Grosso e Jaquinta per citarne solo alcuni. E ancora non si sa chi siedera' sulla panchina bianconera. Va a vedere che ci sara' proprio il "fiorentino" Cesare Prandelli - dico io !
Dall'Inghilterra rimbalzano voci di un interessamento del Liverpool per Prandelli (il che rafforzerebbe la scelta Benitez alla Juve), ma i costi altissimi e le smentite dell'agente del tecnico spagnolo fanno storcere il naso. Altre voci asseriscono che la societa' torinese starebbe sondando il terreno russo ed avrebbe chiesto allo Zenit di San Pietroburgo la disponibilita' a liberare Luciano Spalletti. Per la verita' solo questione di giorni...
A Udine intanto, alla mia Udinese, e' ballottaggio Giampaolo-Guidolin... Io tifo per il secondo!
Ed a proposito di Udinese e friulanita' alcuni amici calabresi, vocianti come sempre, mi chiedono: " ma perche' - voi friulani - bestemmiate come turchi ?"
Vi saluto con questa risposta che spero vi fara' per lo meno sorridere un po'......
" Noi friulani diciamo "porco"....porco di qua e porco di la', porco di su e porco di giu'....ma la parola "porco"....in Friulano non puo' essere considerata una bestemmia perche' ha un significato diverso da quello a cui comunemente siamo portati a pensare..... c'e' per esempio il...
1. Porco... esortativo.
Viene posto all'inizio di una frase imperativa come rafforzativo di un esortazione a compiere un determinato gesto o azione.
Il muratore friulano dira' al giovane aiutante che non collabora attivamente:
-Porco...! Dami chel marcjel! Trad.: -Forza! Dammi quel martello
2. Porco... incazzativo.
A differenza del precedente viene posto alla fine della frase e perdendo la funzione sintattica assume unicamente una funzione semantica indicante collera e insoddisfazione.
Sempre il muratore al giovane aiutante apprendista
- Dami chel marcjel, porco...! Trad.:- Dammi quel martello, accipicchia!
.3. Porco... come attributo.
Prerogativa del friulano e' l' uso del "porco..." per indicare "persona per la quale non si nutre eccessiva simpatia".
Un tale si lamenta perche' il vicino di casa non Taglia da diverso tempo la siepe alta ormai piu' di 6 metri:
- Chel porco... mi lasse cresi la siepe (CISCJE ndr) e tal ort...
.4. Il porco... come "eccetera".
Un'altra peculiarita' del Friulano e' l'uso del "porco..." invece di eccetera. In questo caso e' piu' frequente la variante "porco..." perche' conferisce alla frase maggiore ritmicita'.
Un tale si lamenta perche' dopo tante analisi cliniche il suo medico non ha ancora capito l'origine
5. Il porco... come nulla.
- No soj rivat a fa' un porco... Trad.: non sono riuscito a combinare nulla
6. Il porco... per intercalare come insomma, quindi, ma,...
Piu' raro, usato comunemente dai bestemmiatori incalliti. Difficile da rendere per iscritto. Mandi Mandi …..

7 maggio 2010

Inter-Barcellona mi sfugge come un'anguilla….un'ospite dal Friuli, un incontro di lavoro dalla parte opposta della citta', il pranzo,sempre di lavoro, con amici e clienti e infine una puntata fuori citta', a Georgetown, la cittadina dove, si dice, i "neri" non vi abitano, la polizia fa poco o nulla perche' "4 vecchi amici KKK" si fanno rispettare come pochi……e garantiscono ordine e giustizia…..sempre e comunque….
Ma internet, il videoregistratore, le tonnellate di articoli mi regalano un replay infinito.
L'Inter ha vinto e sono molto contento: odio per principio chi gufa contro ! E traggo queste conclusioni che spero chi mi legge approvera': "Una spanna sopra tutti Zanetti J. che a 36 anni dovrebbe essere un esempio per ogni atleta. Thiago Motta in marcatura a uomo asfissiante su Messi, è riuscito pure a sradicare due palloni e avviare il secondo e terzo gol. Ma pure Lucio, Milito, Sneijder e Samuel, Pandev finchè aveva birra. Vittoria meritata. Il Barca ha alzato la testa quando ha visto Balotelli: non marcava, non copriva, non rientrava. Misteri..".
Non a tutti ha fatto piacere la vittoria dei nerazzurri anche perche' arriva nel bel mezzo di "calciopoli 2". E allora vi giro questa e-mail inviatami,logicamente, da un tifoso anti-interista: "I.N.T.E.R = Impresa Nazionale Truffe E Rapine"

Ma in Italia, si sa, tutto e' permesso; basta guardare Totti (perche' non lo hanno squalificato???), ascoltare Travaglio, o l'ultima registrazione di calciopoli 2 che si riferisce alla conversazione tra l'assistente Ayroldi e Pairetto in cui ammette di non aver ammonito lo stesso Totti che aveva insultato l'arbitro Trefoloni " anche perche' la domenica successiva c'era Roma-Juventus".
Questa ,cari amici e' l'Italia di oggi e allora faccio mio un articolo scritto alcuni mesi fa da Filippo Facci:
"Tutti offendono tutti, ma nessuno si offende più. Nazista, fascista, razzista, antisemita, mafioso, hitler, videla, scemo: ormai le parole svolazzano iperleggere, sradicate, intercambiabili, svuotate di peso culturale e storico, voci qualsiasi in un parolaio senza chiaroscuri.

Alla magistratura ormai abbiamo delegato persino di decidere che cosa sia lesivo della nostra dignità: non si dice più «mi hai offeso», si dice «è un reato». A far la differenza dovrebbe esser rimasto solo il pulpito, il chi sia a dire che cosa.

Chi se ne frega, dunque, se una qualsiasi comiziante di Piazza Farnese ieri ha additato «i delinquenti che oggi occupano le istituzioni italiane»: è solo una ragazzetta.
Ma ieri un capo-partito, Antonio di Pietro, ha definito «mafioso» un conportamento della prima carica dello Stato.
Mentre Franco Frattini, un ministro, il giorno prima aveva definito «antisemita» (non anti-sionista, non anti-israeliano, non insopportabilmente fazioso) Annozero di Santoro, applaudito da un'altra parlamentare che in passato aveva definito fascista e antisemita anche il vignettista Vauro e persino me. Intanto, inosservato, il capogruppo dell'Italia dei Valori Pierfelice Zazzera ieri ha definito «nazista» Pietrangelo Buttafuoco, proposto come componente dell'Istituto nazionale per il dramma antico.
Buttafuoco ha risposto: Zazzera è un cretino.

Dopo un giro di consultazioni, la nostra serena analisi: HANNO LA FACCIA COME IL CULO".

Per l'amico Vince Tersigli, supertifoso laziale: "Ma dopo aver visto il derby Lazio-Roma, non ti e' venuto il dubbio che Lotito & company si siano "venduti la partita?".
Ai posteri l'ardua sentenza……Mandi mandi

23 aprile 2010

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Maledetto computer !!! Per tre giorni ha deciso di "am-malarsi" lasciandomi in panne….scrivo quindi al volo, all'ultimo momento, la-sciando poco spazio alla fan-tasia ed ai racconti di "casa nostra".
Faccio piu' cronaca che altro riportando e prendendo spunto dai tre fatti che mi sono sembrati piu' importanti ed accaduti in settimana.
Prima pero' sempre al volo, un saluto al "grande" Tony Nardi , l'attore, regista, scrittore di Montreal ma ormai trapiantato a Toronto, che non le manda a dire esprimendo "opinioni forti" sulla campagna anti-tagli-all'editoria- del Corriere Canadese; all'interista figlio dell'indimenticabile Pino Cangelosi, Orazio (Agazio) ritrovato nel nuovo ruolo di "real estate" dopo tanti anni (era spesso, competente ospite dei miei processi calcistici televisivi) ed a Fabrice Pittana, torinese di Morsano al Tagliamento (il paese delle oche di cui vi avevo gia' parlato….) in fugace visita ai suoi amici "furlans" di Toronto che, a dire il vero, mi sembrano sempre piu' spenti ! E' vero Fabrizio ?
Punto primo: Colpo di scena a Cagliari dove il presidente della società, Massimo Cellino, ha sollevato dall'incarico Mas-similiano Allegri, il tecnico considerato inamovibile fino a qualche mese fa. Consueti e circostanziali auguri di buon proseguimento della carriera per Allegri da parte della dirigenza rossoblu. . Con questa, le panchine saltate nella Serie A 2009/10 salgono a 16: è costata cara la sconfitta per 1-0 contro la Juventus ad Allegri, che ora è dunque svincolato per il mercato estivo. E chissà che proprio la Juventus…..Non capisco ma credo che possa essersi ripetuto un caso simile a quello Udinese-Spalletti-Roma
Secondo punto: Si è conclusa l'udienza di Calciopoli2. Il presidente Casoria ha accettato la trascrizione delle inedite 75 telefonate presentata dalla difesa di Moggi e che verrà discussa il prossimo 20 aprile. Tanti i momenti importanti del dibattimento, dove emerge una telefonata tra Facchetti e Bergamo del 2004: in un colloquio con l'ex designatore l'allora presidente nerazzurro ha dichiarato di "avere qualche problema con Bertini" e di volere Collina..
Terzo punto: Sono giorni avvelenati. In generale e in particolar modo per l'Inter che - suo malgrado - si è trovata tirata per la giacca in Calciopoli 2. Così, sono bastati un paio di passaggi di Massimo Moratti, in un lunghissimo discorso condotto tutto sul filo dell'emozione e dell'amarcord per ricordare la figura di papà Angelo, per creare l'ennesimo cortocircuito.
Parlando dei motivi che hanno spinto il padre della Grande Inter a vendere la società nel 1968, Moratti ha sfoderato la parabola dell'intossicazione per illustrare quanto può essere difficile convivere con la pressione della stampa e della critica, ma il discorso - e una sua interpretazione alquanto sibillina - hanno scatenato scenari apocalittici, con un Moratti pronto a vendere perché stufo del clima ( intossicato, appunto) che si respira intorno alla sua creatura. Nasce immediatamente la teoria secondo cui Moratti, qualora gli venisse tolto lo scudetto assegnato all'Inter a tavolino sull'ondata emotiva della prima Calciopoli, potrebbe decidere di farsi da parte perché verrebbe privato di quel titolo, da lui ritenuto " un fiore all'occhiello", per dimostrare ( come più volte sottolineato in questi anni) la differenza tra l'Inter e chi gestiva il malaffare. Alla prossima, mandi ! 16 aprile 2010
Il tavolo e' ben assortito: c'e' un polemico Gerardo Reali e la sua vittima di turno, il prof. Filippo Gravina, il moderato Ottavio Parise ed il gaudente interista Mario Ribello, c'e' il santone Nick Gileno in arte Mr. Montini ed il filosofo "de' Roma" Alberto Novelli.
La discussione spazia : dalle promesse pseudo-elettorali del Gravina da Matera che ricorda tanto il comico Onorevole Concetto La Quaglia ( se verra' eletto alle municipali di Vaughan posti assicurati per tutti….) ai feroci attacchi del Reali che, emulo San Tommaso, non crede se non vede e tocca: "Macche' professore e professore, macche' diplomi e lauree, macche' tutto….". Per lui, in caso di vittoria, solo tanta….potatura di alberi! Don Ottavio appoggia l'interista doc con tanto di ca-nottiera "firmata-Inter" Mario Ribello che ride di gusto, e a supporto dell' arte del "non complotto', sposata logicamente tout-court, sfila un foglio su cui ha copiato addirittura le dichiarazioni di Mr. Idrolitina, ovvero l'ex presidente del Bo-logna Gazzoni-Frascara che dice, riferendosi ai presidenti delle squadra italiane : "cosi' fan tutti…".
Io, se un commento mi e' concesso, non ne sono del tutto convinto.
Stefano Palazzi, superprocuratore Figc, è un magistrato (militare) vecchia maniera, di quelli che parlano coi fatti più che con le parole. Martedì, passate le vacanze di Pasqua, ha riunito i suoi collaboratori più stretti e presto deciderà cosa fare: Bobo Vieri che chiede di cancellare lo scudetto 2006 all'Inter, gli avvocati di Luciano Moggi che chiedono di riaprire il processo sportivo alla luce delle nuove intercettazioni che stanno ve-nendo a galla e che coinvolgono (almeno nelle chiacchiere, per gli eventuali reati si vedrà) anche l'Inter e di nuovo il Milan con Meani. Palazzi deciderà cosa fare: probabile l'apertura di nuovi fascicoli, aspettando però di avere materiale dalla procura di Napoli, con la quale collabora da anni, e di capire se per certi (eventuali) reati c'è la prescrizione. Le nuove intercettazioni hanno riaperto il fronte di Calciopoli: si scopre che Moratti par-lava con Bergamo (cosa che in passato era stata smentita dagli investigatori), si scopre che delle 150.000 intercettazioni (co-state 12 euro l'una?) moltissime sono state tenute nascoste e chissà perché ("irrilevanti", secondo il pm Beatrice), si scopre che a Cellino non è simpatico per niente Collina (almeno quando arbitrava, adesso chissà...), che Bergamo si raccomanda a Gal-liani perché si sente "molto solo", che Facchetti telefonava so-vente al designatore ("più di altri"), che Miani minacciava (scherzosamente) di "tagliare la testa" al povero Trefoloni che si è salvato da Calciopoli, che Del Piero rivuole i due scudetti tolti alla Juve, eccetera eccetera. Ci sono altri fronti aperti, come detto: Vieri ha chiesto di revocare lo scudetto 2006 assegnato (da Guido Rossi) all'Inter, lo stesso Vieri chiede milioni di danni alla Telecom/Pirelli per essere stato spiato e la stessa cosa faranno l'ex arbitro De Santis (ricordate il Dossier Ladroni?), Bergamo, Moggi e altri ancora. Si scopre che i veleni del 2005 sono quelli del 2010, se non peggio, e chissà mai quando (e se) finiranno. Il 13 aprile intanto appuntamento a Napoli, ancora con Auricchio, gli avvocati e le intercettazioni nuove, che escono a rate . Certamente questi veleni stanno guastando un finale di stagione storico, con tre squadre che lottano per lo scudetto. Un calcio mai in pace con se stesso. Ma certo, in quegli anni, quanto parlavano e quanto brigavano...
Filippo Di Diano, sponda milanista, e' draconiano nell'esprimere questa opinione: "Ci siamo;; quello che tutti 'speravano' e si auguravano finalmente si e' avverato ! Massimo (Moratti) par-lava con gli arbitri , il compianto Facchetti (grande campione dentro e fuori dal campo) anche .La societa' Inter aveva un com-portamento come Milan, Fiorentina, Lazio, Juve nel rapporto con gli arbitri e Bergamo dirigeva il teatrino delle designazioni con sapiente equita' per non scontentare nessuno. Peccato che Luciamone 'nun ce' voluto sta' - come dicono a Roma' - a fare il capo espiatorio di un atteggiamento truffaldino che apparteneva sia a lui sia a Galliani o Della Valle (ricordate mi sono com-portato cosi’ per salvare la Fiorentina!!) . Qualcuno ha di-menticato che la vicenda dei passaporti falsi non apparteneva solo all'inter ma ne sono stati coinvolti anche Roma Milan , Lazio e Udinese, "Cosi' fan tutti" era un modo di fare all'italiana che aveva ed ha come prerogativa l'avvantaggiarsi laddove non ci si puo' arrivare per vie normali.La domanda ora e': rifacciamo calciopoli o per amor di patria azzeriamo gli scudetti assegnati all'Inter e togliamo una ventina di punti alla societa' nerazzurra e senza nessun altro strascico ricominciamo daccapo?
La mia risposta e' questa, caro Filippo. Sfoglia gli almanacchi del calcio europeo. Nel Cracovia - squadra di Polonia - il portiere si chiami Merda, che in polacco non significa nulla ma che in italiano ha una sua valenza non da poco , specialmente di questi tempi….. 9 aprile '10

Domenica delle palme. Ho assistito alla celebrazione di don. Mose' Gasperini a Saint Fidelis. Ho rivisto Joe Carraro,dirigeva il coro…era tanto tempo che non lo ve-devo e sentivo…sempre un Signore…. All'uscita dalla chiesa,tra un ramuscello d'uli-vo ed una palma (afri-cana….) i soliti commenti sul campionato: sulla sconfitta dell'Inter e sulla tragedia Udinese…..
Rosario Fava, catanzarese doc., Cavaliere come pochi, non ha mezzi termini:"Da oggi non sono piu' Interista! E non lo saro' finche' l'attuale allenatore restera' alla guida della squadra. Ieri con quel sorrisetto stupido e beffardo, ostentando una su-periorita' che non ha, ha mostrato i suoi limiti, mentre la squadra subiva una pesante e significativa sconfitta. Altro che "special one". Viva la Roma e Ranieri!".
Mi associo al dispiacere degli interisti in cui mi sono imbattuto in settimana: da Alberto Milan (grandiosi i tuoi "Vinorsi" su Radio Chin….a quando la pubblicazione in un libro?), a Joe Iannello, da Eligio Paris a Cesare Rizzuto da Oshawa,da Peppino Luciani a Franco (Ciccio) Bonofiglio a cui vanno le mie piu' sentite condoglianze per il grave lutto che lo ha colpito.
Fatalismo invece in casa Milan con i supertifosi locali come Filippo Di Diano ,Giorgio Damiani o Salvatore Marra probabilmente a ribadire quanto affermano - anche un po' per scaramanzia, da tempo immemorabile - che…questo e' il Milan di oggi!
Per gli abbonati di Sky TV nel postpartita di Milan-Lazio 1-1, si è visto un simpatico siparietto tra Reja e Foggia, nelle prime battute dell'intervista del tecnico. Reja: "Per gli occhiali rotti pagherà Foggia, mi ha preso a cazzotti la giacca per festeggiare il pareggio, anche se non sapeva che erano all'interno". Foggia: "Non li pagherò!". Reja: "E invece sì. Li ho comprati a Napoli, ci sono affezionato".
E' la settimana santa….. Sono settimane e giorni di grande riflessione: anche e sopratutto sul valore della vita. Un'amica friulana, Paola Carpin, mi manda questa e-mail. Ve la giro cosi' come mi e' giunta: ".Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite. Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa e finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice:\"Il ragazzo che ha provocato l\'incidente era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando,con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono:\"Questa ragazza non ce la farà". Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocita. Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire... Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel
ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La mia respirazione si fa sempre piu debole e incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti,e mi sento così disperata...Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo... Ti voglio bene e.... addio".
Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva...scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza in Italia.
Buona Pasqua di cur…..

2 Aprile 2010

Come ai vecchi tempi !
Domenica mattina, gruppo di amici, caffe' a volonta' e via con il calcio….adesso c'e' la "Giostra dei goal", una volta - al mio arrivo in Canada - 30 e passa anni fa, c'erano un transistor, le onde corte, "Tutto il calcio minuto per minuto" e le inconfondibili voci di Sandro Ciotti ed Enrico Ameri.
Cambiano i tempi, ci invecchiamo, ma lo spirito resta uguale.
Domenica scorsa c'era il Fullone, Franco, sarto sopraffino da San Fili, "tombouer de fammes" (o almeno cosi' si mormorava), ora in congedo permanente come agente di viaggio da Bonavista Travel. C'era il Vinci, non il "famoso" Bob bensi' l'umile Angelo da Serra San Bruno, aria dinoccolata, miopia crescente e "posto sicuro" nel baraccone della Workers Compensation, quel-l'istituzione che spesso cambia nome ma da sempre svolge le stesse funzioni che il mitico Tino Baxa dal Canale 11 di Hamilton tanto bene decantava per decenni: "tu ce l'hai - usalo!". Il buon senso !
C'era Giorgio Benedetti,businessman brindisino, supertifoso nerazzurro,con affari in Irlanda e in mezzo mondo. Se la 'sua" Inter andra' in finale in Champions sara' sicuramente anche lui parte della festa. Fa un tifo sfrenato per lo scugnizzo partenopeo ma non per ragioni di appartenenza geografica ma per tor-naconto di…classifica !
E c'era il padrone di casa Sal (Salvatore) Verri da Montalto Uffugo. Adesso fa le tasse, dopo una vita ad elargir denaro per conto della Molson, a sponsorizzare eventi, anche calcistici. Indimenticabile la tournee' della vecchia Signora a Toronto, indimenticabile il suo discorso al Montecassino con Boniperti, presidentissimo bianconero addirittura in lacrime.Non c'e' viagra che tenga: Salvatore e' arzillo piu' che mai: migliaia di pratiche da evadere, un pizzico di madame Batterfly qui e la', linguaggio sciolto e sopraffino da vero gentleman.
C'e' Milan-Napoli in tv ma la compagnia e' cosi' ben affiatata che Quagliarella e compagni passano in secondo piano: sono i ricordi ed i racconti a farla da padrona !
Come quelli che mi riportano ad altre domeniche mattino, a casa del mai troppo rimpianto Bruno Buso da Dosson (trevisano doc….), "inventore" della Milano Biscuits, quella del trenino e dei "tanti dolci momenti", sicuramente i trenta secondi di pubblicita' piu' belli visti sui nostri teleschermi ! A casa di Bruno, grande tifoso juventino, al caffe' si aggiungevano sempre burro e marmellata, poi patate e formaggio e salame e prosciutto e fagioli e del buon vinello! Era un calcio al breakfast che finiva a pranzo inoltrato. E a casa di Bruno c'erano l'odioso-amato interista Tino Baxa dall'aplomb albionico, Sergio Taddei ispettore del Liquor Board e come me collezionista di trenini e Renato Rossi,anch' egli juventino ma dal cuore votato all'hockey su ghiaccio. Renato che ho rivisto con piacere proprio in settimana e' infatti tutt'ora il presidente della squadra italiana di serie A dell'Alleghe! Accanto a noi i pargoli di Bruno, l'Anthony che oggi e' presidente dell'azienda che produce i biscotti piu' famosi della nostra comunita', Brunetto junior e Lauretta. E mamma Bonnie di origine marchigiana.Ogni tanto facevano capolino anche mio papa' Elio in trasferta da Montreal o il "mitico" Roberto Bottega con consorte "Mamu" Emanuela…..
Ricordi di altri tempi che non torneranno piu!.....purtroppo…..
Come quelli della Juventus sempre piu' giu'….Emblematico quanto accaduto domenica in Sampdoria-Juve e l'infortunio del terzo portiere Chimenti. Frattura a una mano, gesso e stagione finita per il quasi 40enne estremo difensore. Particolare in più, Chimenti non si è infortunato in uno scontro di gioco ma si è procurato la frattura da solo, a partita finita, tirando un pugno sul tavolo per la rabbia dopo aver incassato un gol-beffa da Cassano.
«È stato furbo a calciare in porta da lontano - racconta Chimenti - sono rimasto un po' sorpreso e indietreggiando ho perso il passo, ho provato a smanacciarla, ma ormai ero già dentro la porta.». E la frustrazione l'ha sfogata con un gesto istintivo al rientro negli spogliatoi, che gli è costato la frattura della mano destra: «Ero molto nervoso, sono rientrato per primo nello spogliatoio e ho sfogato la rabbia con un pugno su un tavolino. Purtroppo mi sono fratturato la mano».

C hiudo con una nota particolare per Filippo Gravina da Matera. Non parlo del "suo" Milan bensi' del suo nobile impegno verso i ragazzi diversamente abili. Insegna infatti ad alcuni bambini autistici e down.Una farfallina mi dice che forse sta pensando ad impegni amministrativi nella sua Vaughan. Evvai docente !

26 MARZO 2010


E mentre l'Inter arranca in attesa della trasferta europea di Chelsea, il Milan ritrova speranze perdute e la Roma spreca l'impossibile, al "90mo Minuto" di Woodbridge vanno di scena ricordi nostalgici della grande nazionale di Enzo Bearzot, sia quella sfortunata del '78 in Argentina che quella iridata di Spagna '82.
Innesca la miccia Rocco lo Franco che apostrofa di incompetenti chi asserisce che "Schizzo" Tardelli non aveva fatto parte della spedizione mondiale nella pampa Argentina. Intervengono il "ciociaro" Amerigo Lombardo, lo "juventino" Giacomino Stecher sino a Tony Albi che dopo "telefonate e riscontri" nascosti sentenzia " Rocco Lo Franco ha ragione !".E noi lo confermiamo quest'oggi.
Giocatore universale Tardelli e' stato "agonista" insuperabile, tenace, ricco di temperamento. Si avventava sull'avversario, ne stroncava l'azione per partire poi di scatto schizzando (donde il soprannome di "Schizzo") verso l'area avversaria sovente concludendo in assolo come fece proprio ai mondiali di Spagna nell'82.
Nato nel 1954 ha vinto 5 scudetti,2 Coppe Italia,1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle coppe, 1 coppa Uefa ed una supercoppa oltre al titolo mondiale.
Ai mondiali del 1978 in Argentina gioco' sei delle sette partite disputate saltando solo la finale per il terzo posto poi persa contro il Brasile per 2 a 1.
Bearzot all'epoca schierava di solito questo undici: Zoff; Gentile Cabrini; Benetti Bellugi Scirea; Causio Tardelli Rossi Antognoni Bottega. Vennero utilizzati anche Zaccarelli,Graziani,Claudio Sala,Cuccureddu e nella "finalina" anche Patrizio Sala e Maldera.
E' stato un fine settimana "triste" anche per i tifosi dello scugnizzo partenopeo, il Napoli sconfitto in casa dalla Fiorentina. Io che non sono di certo un mangiarbitri dico che buona parte della sconfitta e' pero' imputabile al direttore di gara, il sig. Banti di Livorno che non ha visto un netto rigore su Lavezzi. Si era sull'uno a zero per il Napoli e la partita sarebbe sicuramente cambiata. Coraggio amici Ciolfi, Saggese, Foglia, Papa, Antonio quotidiano frequentatore di Rustic Bakery, verranno tempi migliori…..intanto consoliamoci con una buona….pastiera…Pasqua in fondo e' alle porte ! E noi sappiamo che la Pastiera napoletana e' il dolce tipico delle festivita' pasquali…."Currite, giuvinò! Ce stà 'a pastiera!" E' nu sciore ca sboccia a primmavera,e con inimitabile fragranza soddisfa primm 'o naso,e dopp'a panza. Pasqua senza pastiera niente vale: è 'a Vigilia senz'albero 'e Natale, è comm 'o Ferragosto senza sole.Guagliò,chest'è 'a pastiera.Chi ne vuole? Ll' ingrediente so' buone e genuine:ova,ricotta,zucchero e farina" .
Io vi dico che la vera pastiera napoletana l'ho finalmente trovata a 'Al Gusto" , un ristorante-pizzeria-pasticceria-bakery e caffe', dell'amico Francesco Commisso. Aperto 24ore nel cuore di Woodbridge e' situato all' 8099 di Weston Road e ve lo consiglio caldamente !

Chiudo. Domani sabato c'e' Roma-Udinese. Credo che possa scapparci la sorpresa….Non me ne vogliano Massimo Nicoletti e Vito Caressa….dopo tanta sfortuna in casa friulana tre punti fuori casa non ci starebbero male…..in fondo Roma e Udinese da sempre sono societa' amiche…..
Mandi Mandi.

- 19 marzo 2010-
Non e' una domenica qua-lunque: sono infatti ospite di Vince Tersigni, broker ed agente immobiliare di origi-ni ciociare, per Toronto Raptors- Filadelfia 76ers, all'Air Canada Centre. Nella "box" ritrovo tanti amici: dall'avvocato John da Re, all'industriale Vince Mariani al pubblicitario Vincenzo Papa.
Marco Belinelli è l'unica nota positiva della serata dei Toronto Raptors, che cedono 101-114. Questa volta coach Triano gli dà spazio già in chiusura di primo quarto e Beli si presenta alla grande con un canestro, uno sfondamento subito e due liberi. Resta in campo anche in apertura di secondo periodo e quando va a sedersi ha totalizzato 6 punti in 7 minuti di utilizzo. La seconda apparizione avviene nella ripresa, quando i Raptors già imbarcano acqua da tutte le parti: assist per Bargnani, schiacciata dopo un bel taglio back door e tripla sono segnali per Triano, che forse dovrebbe evitare di far marcire in panchina la guardia azzurra, il cui tabellino recita alla fine 11 punti in 18 minuti con 3/4 da due, 1/2 da tre, 2/2 ai liberi e 3 assist.
Al di la' della gara scopro un "nuovo amico" in Vince Ma-riani, titolare della "Marian Metal Fabricators", ma so-prattutto ex seminarista e gran sostenitore del progetto Teopoli di Padre Claudio Piccinini. Chiacchierando tra un tiro ed una schiacciata viaggio con la mente a ricordare Suor Carmelina Tarantino. Era nata a Liveri, in prov. Di Napoli nel '37. Serva di Dio, Suor Carmelina della Croce, apparte-neva alla comunità delle Suore Passioniste di San Paolo della Croce. Si spense il 21 marzo di otto anni fa. Ora e' in corso il processo per la sua canonizzazione. Penso a Società Unita , una missione composta da famiglie, sacerdoti e religiosi che collaborano per creare una società più pietosa e armoniosa. Fu fondata nel 1969 da Padre Claudio Piccinini, Nel 1972 la Missione acquistò 200 acri di terreno a Gra-venhurst, circa 170 km. a nord di Toronto, e chiamò questo luogo "TEOPOLI", da due parole greche, "Theos" e "Polis" che messe insieme significano "La Città di Dio", realizzando cosi' proprio la volonta' di Suor Carmelina
Dalla sua fondazione, TEOPOLI ha organizzato ritiri spirituali di gruppo, pellegrinaggi e "l' Esperienza Estiva Teopoli" per bambini e giovani nel corso dei mesi estivi. Teopoli ha aiutato molte persone a raggiungere una profonda pace personale, a scoprire il significato della vita, a trovare il coraggio di vivere una vita utile e lieta.
Sui due piedi decido di accettare l'invito di Mariani: saro' presto anch'io parte inegrante di questo progetto.
Ed a proposito di chiesa e religione sentite quest'anteprima scovata su "La Stampa": il terzo concistoro di Papa Rat-zinger avra' luogo a fine novembre ed in quell'occasione il Sommo Pontefice nominera' 24 nuovi cardinali in sostitu-zione degli "over" 80 che sono andati o andranno in "pen-sione'.
Le lotte interne sono gia' iniziate: il 27 gennaio scorso il "nostro" Ambrozic ha computo gli 80 anni fatidici e quindi il collegio cardinalizio risulta attualmente composto da 182 porporati di cui 111 elettori. Da qui a novembre spariranno altri dieci cardinali tra i quali l'ex palermitano De Giorgi, grande amico di Padre Gianni Carparelli rendendo quindi vacanti 24 posizioni. Tra i "sicuri" l'attuale Vescovo di Pa-lermo Romeo, grande amico del Cav. Angelo Balsamo ed ex Nunzio ad Ottawa. Tra i "possibili" anche Thomas Collins, l'attuale vescovo della nostra Diocesi di Toronto. Anche noi qui in Canada facciamo il "tifo" per loro.

Dulcis in fundo uno sfogo ed una riflessione che rivalutano "personaggi sportivi" da copertina: " La lite tra Buffon e Amauri a causa mia? Nulla di vero, zero assoluto. Hanno voluto farmi passare per "zoccola". Come altro potrebbe definirsi una che, con un figlio di pochi mesi, va con un altro?" Alena Seredova -

( 12 marzo 2010)
Oggi e' domenica. Anzi domenica sera. Il Canada ha battuto in overtime gli Stati Uniti aggiudicandosi l'ennesima medaglia d'oro in questa olimpiade molto ricca per i Canucks e molto amara per gli azzurri.
Ho controllato i numeri della lotteria e, come al solito, mi e' andata male…ho visto Udinese-Inter e anche qui,come al solito, e' andata male…Sono riuscito a litigare con mia moglie, a mandare a quel paese un paio di amici, mangiare male, incazzarmi per un niente…insomma giornata da buttare…. Mi dico " ma chi me lo fa fare ?" Prego il mio angelo custode di sorreggermi in questo momento di sconforto e come per incanto su internet mi si materializza questa notizia che di colpo ridimensiona il mio avvilimento.
Vorrebbe poter sposare la sua amata prima che la malattia la uccida. Una storia d'amore disperato quella che arriva da Bordighera, nell'imperiese. Antonio Abrevayas, 59 anni, è un cittadino italiano che da 6 anni lotta contro la burocrazia del Canada per poter riabbracciare la fidanzata, Carol Nellis, 57 anni, cittadina canadese e gravemente malata di sclerosi multipla.
L'uomo ha lavorato per anni in Canada senza avere i documenti necessari a restare nel Paese nord americano e quando è stato scoperto è stato arrestato e imprigionato ed infine espulso.
Da allora l'uomo non ha più rivisto la sua fidanzata morente e non è potuto rientrare in Canada neppure quando è deceduto suo padre, sepolto in un luogo rimasto a lui sconosciuto.
Antonio Abrevayas vorrebbe poter tornare regolarmente in Canada e sposare la donna che ama prima che questa muoia per la malattia che la sta consumando.
Al momento, però, lo Stato italiano ha fatto poco per aiutarlo.
Amore disperato, male incurabile, neppur la gioia di un fiore su una tomba….e poi mi lamento io ?
Ma qualcuno, e penso a quel gran signore che e' il nostro Console Gianni Bardini, rivisto con piacere venerdi' sera alla Famee Furlane per la tradizionale "Festa in Piazza" , puo' dare una mano - per pieta' e compassione - a questo nostro connazionale ? Per un minuto non si puo' mandare al diavolo leggi e leggine, cavilli tecnici e burocrazia ? Sicuramente le autorita' preposte nel negare il visto d'ingresso al signor Abrevayas avranno tutte le ragioni plausibili…ma qualche volta non si puo' prediligere le ragioni del cuore?
Divago troppo. Venerdi' serata riuscitissima ed un bravo di cuore a Fausto Gaudio il vero motore trainante non solo della nostra banca italo-canadese ma della Fondazione che aiuta tutti, all'avvocato John Da Re improvvisatosi cerimoniere e da qualche mese membro del direttivo del nostro istituto finanziario e Vince Papa per la coreografia da mille e una notte. Rivisto con grande piacere Gigi Gambin,il presidente della Famee Furlane che a 66 anni viene chiamato alla sfida della vita piu' dura e difficile, il chief Julian Fantino in versione Enrico Toti…mancavano solo le stampelle !!!!, Ralph Chiodo poliedrico rappresentante di una "business society" che passa con nonchalance da un dinner con Sergio Marchionne ad una bevuta con l'ultimo dei camerieri, Daniele Procacci l'enfant prodige degli acquerelli a base di vin santo e tanti altri personaggi da 18 e piu' karati. ……..pero' ste feste stanno diventando "una di piu'" !
Chiudo: Diego Armando Maradona fa dietro front e chiede di annullare la partita amichevole tra Argentina e Canada prevista per il prossimo 24 maggio a Buenos Aires. Il ct dei biancocelesti, parlando alla tv 'TyC Sports', ha spiegato: "Non voglio giocare con il Canada. I campionati terminano molto tardi e i giocatori arrivano con molte partite nelle gambe. Vorrei dare loro 4 o 5 giorni di riposo prima di mettere a punto la preparazione".
Domattina invece - lunedi' 1 marzo - il Senatore della Repubblica Italiana eletto in Germania Di Girolamo, dara' le dimissioni e si trasferira' da Palazzo Madama a Regina Coeli. Da qualche giorno nessuno lo conosce piu'…..mi vien da ridere !
5 marzo 2010
Colonna tecnica questa settimana: prendo spunto dalla commedia di Mourinho contro gli arbitri, rei - a sua detta - di avercela con l'Inter.
Premetto che dopo aver visto Inter-Sampdoria ritengo che l'operato del sig. Tagliavento (parrucchiere di Sangemini) abbia rasentato la perfezione, a norma di regolamento. Se poi invece si vuole usare la "bilancia tutta italiana" del compromesso ad oltranza, allora e' un altro paio di maniche……ma non mi interessa.
Aggiungo di essere contento delle decisioni del Giudice Sportivo, l'ex "prosecutor" Tosel, che ebbi la fortuna di incontrare diversi anni fa, quando al ruolo istituzionale di magistrato alternava quello, per hobby, di 007 della Federazione Calcio italiana. E' persona seria, preparata ed integerrima.
Detto questo e con ancora negli occhi i veri "misfatti" di 'arbitri internazionali" come il norvegese Ovrebo (Bayern Monaco-Fiorentina), parlo del mio "eroe" delle "giacchette nere", quello che indirettamente -grazie proprio alle sue gesta calcistiche - contribui' non poco alla mia carriera arbitrale che si interruppe dopo solo undici gare causa problemi di vista…….(all'epoca non esistevano ancora le lenti a contatto ed agli esami fisici se non possedevi 9/10 di diottrie eri …finito !) : Luigi Agnolin da Bassano del Grappa..
Inizio raccontandovi un aneddoto che la dice lunga sulla "moralita'" di Gigi Agnolin.
Sono a Udine in vacanza e vado a vedermi Udinese-Como. Le zebrette friulane devono vincere per salvarsi dalla retrocessione. Sono ospite di Mario Facchin,altro arbitro di serie A e di Udine, della moglie Laura, di Ariedo Braida (attuale direttore sportivo del Milan) all'epoca manager dell'Udinese e di un loro amico, sindaco di Povoletto, paese dell'hinterland udinese. L'Udinese vince 4 a 2. Al termine della gara Mario Facchin scende negli spogliatoi per salutare il collega e saputo che aveva raggiunto Udine dalla sua Breganze (Vicenza) in auto, lo invita a cena. Agnolin accetta. Noi quattro ci rechiamo nella residenza di Facchin e la moglie Laura si butta sui fornelli per cucinare una lauta cena.Alle 6 e 20 esatte, mentre in TV scorre la sigla del "famoso" 90mo minuto di Paolo Valenti, trilla il campanello d'ingresso. E' Agnolin con un fascio sgargiante di fiori per la signora Laura. Eravamo gia' tutti seduti a tavola in attesa dell'ospite. Agnolin consegna i fiori, ringrazia per l'invito , si scusa,fa dietrofront e se ne va dicendo: "cara Laura e caro Mario, scusatemi ma io il signor Canciani non lo conosco e comunque non potrei cenare senza autorizzazione o preavviso, con Braida in quanto tesserato dell'Udinese". A nulla valsero spiegazioni, suppliche, riassicurazioni da parte di noi tutti. Agnolin balzo' sull'auto e se ne torno' a casa !
Questo l'uomo Agnolin. L'arbitro Agnolin e' invece l'unica giacchetta nera italiana ad aver diretto in due mondiali: 1986 in Messico e '90 in Italia.Figlio d'arte ha diretto ben 207 partite in serie A. Ai mondiali messicani diresse URSS-Ungheria 6-0,la delicatissima Argentina-Uruguay 1-0 degli ottavi di finale e la semifinale Germania-Francia 2-0.
Ha diretto tre finali di Coppe Europee: nell'86/87 quella di Coppa delle Coppe tra l'Ajax ed il LokomotivLipsia, nell'87/88 quella di Coppa dei Campioni tra PSV Eindhoven e Benfica e poi la Supercoppa Europea tra Steaua Bucarest e Dynamo Kyev.
Ma di lui si ricordera' anche il carattere per nulla malleabile: ne sanno qualcosa Beckenbauer ed il Presidente della Federcalcio Tedesca Neuberger dopo un'amichevole Austria-Germania e ne sa qualcosa anche Roberto Bettega dopo un derby tra Torino e Juventus. "Ti faccio un c….cosi'" lo apostrofo' Agnolin che ammise la sua colpa e si prese sei mesi di sospensione. Per Bottega diverse giornate di squalifica.
Era il mio eroe vestito di nero…..
Chissa' cosa avrebbe detto a Mourinho se avesse arbitrato lui Inter-Sampdoria ! ----- 26 febbraio 2010
Il calcio e' bello perche' non si esaurisce nei 90 minuti di gioco: anzi…..sono i dibat-titi, le polemiche, gli sfotto' che seguono e precedono ogni sfida a tener desta l'attenzione, a far lievitare l'interesse e rendere ,so-prattutto il torneo italiano, cosi' ricco di interesse, di "pathos"…..ecco allora giustificati i chilometrici articoli che appaiono quotidianamente sui giornali specializzati, sui fogli di lingua italiana in ogni angolo dl mondo, le trasmissioni con moviole e movioloni sino alle piu' modeste, delle nostre radio locali: dal Bar Sport del lunedi' sera con Franco Valli o l'approfondimento domenicale su Radio Uno con Salvatore Marra e Giacomo Stecher. Ecco quindi l'assurgere a veri e propri templi del dibattito, lo-cali come "90mo Minuto", "Curva Nord", "Kappa Sport Bar" , ed ecco spuntare personaggi che per la loro fede e le opinioni espresse diventano vere e proprie "icone" come Vito Caressa della Roma, Joe "Combin" Bonavota della Juventus, Filippo Di Diano del Milan, Alberto Milan dell'Inter e tanti altri.
Oggi la nostra rubrica punta a Keele e la 401, esattamente a Rustic Road dove sorge la "Rustic Bakery" che non e' propriamente un Bar Sport bensi' una panetteria-pasticceria ma con annesso angolo bar dove un nugolo di sportivi si riunisce quotidianamente per discutere di calcio, farsi il tressette o la scaletta, Rustic Bakery e' luogo di incontro, di amicizia, di comunita' dove si passano ore in letizia e serenita'.
I personaggi che popolano questo microcosmo sportivo: "Il principe", Joe Abramo: bastone per sorreggersi, anelli e collane a non finire. Tagliente nei commenti, "amministratore" fine ed acuto dei…"si dice", ma anche tanta umanita',sensibilita' ed esperienza di vita…….
...poi il 'clan dei friulani" con Lido Venir, udinese doc, taciturno, a mezzo servizio con il Kappa Sport Bar, poche parole ma sempre giudizi tecnici seri ed opportuni specialmente nei confronti della sua Udinese; poi il lungagnone Claudio Zanon da Morsano, il paese delle oche. Fratello di "Foga" Zanon,uno dei bracci destri di Vic DeZen, perennemente pendolare tra Bolton e St.Kitts. Fine,educato,aria semi-intellettualoide e' invece Luigi Casolaro: non toglietegli la "scala quaranta serale', rischierebbe di non dormire….
...poi ci sono gli anti-juventini per antonomasia con l'argentino di Avellaneda Luigi detto il Siciliano,tifosissimo della Fiorentina al pari del "re della moda" Franco Lombardo: aplomb quasi inglese, elegante sempre ed ovunque, fine dicitore,ultimamente un po' in ambasce per la sua Reggina che rischia di finire in serie C. Poi il laziale di nascita ma giallorosso romanista di fede Gino Verdelli: piccolo, vivace, generosissimo…..sosia del grande Bruno Conti, indimenticabile ala della grande Roma di Falcao e Di Bartolomei e della nazionale azzurra campione del mondo '82. Dalla Ciociaria provengono anche Sebastiano Paniccia,serio lavoratore e frequentatore serale della nostra "bakery" ed il prof. Magliocchetti, docente universitario, di fede laziale, profondo conoscitore non solo della lingua italiana ma anche e soprattutto dello scibile umano….
Taglia gli alberi, gioca a "scratch and win" Frank Salomon trevisano purosangue":l'auto e' il suo ufficio, Rustic Bakery la sua casa dove pranza anche regolarmente e vive in simbiosi con il suo telefonino…Juventino-triste e' "Rocco il Barese" che invece "apre" il locale al mattino e dalle 5.30 piantona la via in attesa di Denny Geraci,uno dei gemelli titolari dell'esercizio e riconoscibile dal fratello solo per i baffetti spioventi. Il gemello - addetto al turno serale - e' invece Sam .
Non e' proprietario ma qualche volta e' come lo fosse Pietro Vidiri, un tuttofare che si alterna dietro al bancone del caffe' alle consegne di pizza e pasticcini: si' perche' "Rustic Bakery" e' anche servizio-catering .
Da Simbario, profonda Calabria, arriva invece Sam Pugliese, imparentato con la stella nascente di City Tv. Poche parole, difesa territoriale della sua terra ad oltranza e sfotto' a non finire con tutti e tutto. Resta il superinterista Bruno - e non poteva essere differentemente per un d-ipendente della"Imeneo Construction" di Franco Ime-neo,uno dei direttori e fondatori dell'Inter Club Peppino Prisco - matita all'orecchio, schedine dei "pro-Line" o "Pro-Pick" sotto braccio, solo l'Inter in bocca !; l'inossidabile Nicola Fera che sfida l'eta' e non salta una presenza che e' una cosi' come Enrico Assonia; altri due personaggi che stanno a Rustic Bakery ed al nostro Bar Sport come i Re Magi stanno al presepio di Natale. E poi i "valori aggiunti" : al tavolo del gioco delle carte Vin-cenzo Acquavita,sempre in forma e …"very opinioned"…..scrivi dell'ingiustizia del governo-Miller per noi torontini che al momento del rinnovo delle targhe dob-biamo pagare un'extra tassa, anziche' scrivere di noi !, mi dice - ; Mirella Loiero l'altra titolare dell'esercizio e ma-drina indiscussa: sempre un sorriso, sempre una cortesia, ma in cassa non salta un penny ! , Antonio "il rappre-sentante", dialetto e parlata napoletana inconfondibile, che trepida per lo scugnizzo partenopeo ogni domenica, Fausto De Marco, juventino al pari di Vince Carlucci,ma che preferisce la "vera attivita'" sportiva (allena una squadra di bambini), a quella del 'collega" che si limita a quella dialettica cosi' come Davide Flumia, in arte "Del Piero", sia per la somiglianza fisica che per l'abitudine di sfoggiare sgargianti maglie bianconere con il nome del campione preferito sulle spalle.
Questo il variopinto mondo sportivo di "Rustic Bakery" : Stefano Benni potrebbe trarre spunto per un nuovo "Bar Sport"che nulla avrebbe da invidiare al suo famoso libro ambientato nella Bologna degli anni '60
19 Febbraio 2010

Detto, sette giorni fa, del provino di Andrade, por-toghese ex-Juventus, con il Toronto FC, un'altra notizia trapela dal mondo della MSL: si sta trat-tando con la Sampdoria di Del Neri per una tournee' estiva americana con gara al BMO della nostra citta'. Me lo conferma "Lucky" Fortunato Raso, manager del complesso sportivo "Astra" , ospite sabato scorso del Club di Maierato che ha organizzato, largamente in anticipo, la festa di San Valentino. Bel nugolo di sportivi: dagli "juventini-tristi" Enzo Jonadi a Fortunato Febbraro; dall'avv. Ralph Ciccia, in ambascie per la sua Reggina che sta scivolando in serie C, all'inossidabile Carmine Marcantonio sempre piu' dedito al golf; da Robert Jarusci ai simpaticissimi fratelli Mario e Vasili Marrella. Quasi 350 persone per una festa allietata da l' "Italiano" Fortunato Gratta', veramente bravo sia come dj che come cantante-chitarrista, brillantemente organizzata dal Presidente Domenico Costa e dal suo comitato che, tra le altre cose, hanno voluto premiare anche il "nostro" Tony Pavia con la tessera di membro onorario del sodalizio.
Intanto la storia di David Beckham finisce a fumetti. Da Spice Boy a... Spice Comics il passo è breve per il centrocampista del Milan che vedrà raccontate le sue peripizie nel mondo del calcio e non solo grazie a una casa editrice canadese, la Bluewater, che ha programmato l'uscita dell'attesissimo albo in estate. Titolo già deciso: "Fame". C'è chi si attende inedite rivelazioni soprattutto sulle sue avventure senti-mentali. E concludiamo con il calcio giocato ed i ri-cordi…..devo "congratularmi' (e non e' uno scherzo e tanto meno uno sfoto') con l'amico Mario Cioffi da Cervinara, cuore napoletano come pochi. La "mia" Udinese e' tornata finalmente al successo contro il "suo" Napoli, ma gli scugnizzi partenopei di Mister Mazzarri sono veramente una bella squadra. Seppur in dieci uomini hanno tenuto testa alle zebrette senza patemi e se solo i……pali…..ma, questo e' il gioco del calcio, basti pensare a come e' finita Fiorentina-Roma !!! Peccato solo per gli incidenti, gravi, gravissimi, del pre-partita.
Sette feriti, tra i quali tre agenti di Polizia. Dieci tifosi napoletani fermati. Il gestore del bar 'Ai Rizzi' ferito al braccio, altri tre tifosi friulani hanno riportato ferite guaribili tra gli otto e i quindici giorni, per ferite da arma da taglio e da altri oggetti contundenti. In ospedale anche due poliziotti. Alcuni tifosi napoletani sono scesi da due pulmini e, armati di bastoni e spranghe, hanno aggredito la tifoseria friulana che stava entrando allo stadio.Un furgone con i tifosi a bordo ha poi preso l'autostrada per fare rientro a Napoli. E' stato inseguito e i componenti fermati dalla Polizia sull'autostrada. Il Questore di Udine,che coincidenza della vita e' proprio un napoletano, il dott. Giuseppe Padulano, ha commentato duramente l'episodio: "E' una vergogna perché si è trattato di un atto preordinato con tecniche da commando. Ma le videocamere hanno ripreso tutto, e la fuga degli aggressori è stata interrotta dall'intervento degli agenti". A questo punto sono a forte rischio le trasferte dei tifosi napoletani da qui al termine del campionato.
Peccato e, quel che da piu' fastidio, e' l'atto premeditato: una cosa che nulla ha ha che fare con il calcio, con la partita, con lo sport in generale. Era cento volte meglio l'incazzatura per l'arbitraggio-contro di una volta, l'invasione di campo da…frustrazione, che questi atti codardi. Ricordo ancora, avevo solo sedici anni, la fuga in…elicottero dell'arbitro Sardella dopo un Palermo-Napoli del 1969. Allora vinse il Napoli ed i tifosi siciliani inferociti invasero il campo ed assediarono l'arbitro negli spogliatoi. Soltanto l'in-tervento di un elicottero dei carabinieri, fatto giungere appositamente ed atterrato a centrocampo,porto' in salvo il direttore di gara. Il campo del Palermo venne poi squalificato per due giornate. Era dramma, spettacolarità, anche paura….oggi non piu', e' soltanto idiozia, volgarita', frustrazione sociale…..Peccato ! Chissa' che De Laurentis non tragga spunto per un nuovo film: dall' "oro de Napule" alle "strunzate dei Napuletani"….Amen

12 FEBBRAIO 2010


Potrebbero esserci anche i "Toronto FC" nella nuova iniziativa tele-visiva di cui vi abbiamo accennato sette giorni fa e che dovrebbe debuttare in comunita' entro la fine di aprile: una trasmis-sione a meta' strada tra l'indimenticabile "90° Minuto" della RAI, il Processo del martedi' che rilancio' Telelatino (era l'epoca di Bettega pendolare tra Torino e Toronto) e una rassegna del "calcio che conta" del fine settimana.
Diversi gli incontri ad alto livello delle ultime settimane ma ancora "top secret" sul nome del-l'emittente che offrira' spazio ai calciofili di casa nostra e sul presentatore. Di certo, o quasi, che il programma potrebbe diventare la vetrina comunitaria della squadra di Toronto che si sta preparando per la nuova stagione agonistica. Ed in quest'ottica la notizia che dall'8 febbraio prossimo sino al 18 del mese sara' in prova con il club torontino nientepodimeno che Jorge Andrade, il difensore portoghese che la Juventus acquisto' proprio per sostituire Cannavaro e che un brutto infortunio mise fuori causa un paio di anni fa. 9,5 milioni di Euro sborso' la Juventus al Deportivo la Coruna per assicurarsi le sue prestazioni ; prestazioni che durarono poche partite prima del crac al ginocchio. L'ex centrale del Porto che ha solo 31 anni, aveva sostenuto dei provini con il Nottingham Counts che non diedero pero' i frutti sperati.
"Sono molto eccitato - ha detto Andrade. A Toronto ritrovero' il mio vecchio compagno di squadra Julian De Guzman e se tutto andra' bene avro' anche l'opportunita' di giocare di fronte ad una grande comunita' portoghese! "

Il "provino" non e'andato invece come sperato per l'amico Ulderico Sorichetti, in arte Rick Sonata, che Gigliola Cinguetti ha portato in Italia per partecipare alla sida canora "I raccomandati" presentata da Pupo. Il 53enne figlio di marchigiani (di CivitanovaMarche) e' stato infatti eliminato al primo turno , sfavorito anche - secondo il nostro modesto parere - dal televoto, riservato al pubblico italiano che a parte "New York - New York" non conosceva le altre canzoni di Frank Sinatra presentate dal nostro. Peccato ! Resta comunque un'esperienza indimenticabile per il bravo e modesto interprete del grande Sinatra.

Chiudo cambiando argomento e parlando delle mie terre e dei prodotti tipici di Veneto e Friuli.
Per dirvi che Australia e Stati Uniti adorano il "Parmesan perfect italiano" con bandiera tricolore sull'etichetta, ma non si tratta di Parmigiano Reggiano nè tantomeno di Grana Padano. Sudamerica, il Canada e Giappone venerano il Grana Padano, ma ne storpiano il nome in "Grana Pardano", "Grana Padana" o addirittura "Grania Padona". La California celebra l'"Asiago cheese", la Germania trasforma il prosecco in "Mosecco" e l'Amarone in "Amaretto Venezia", la polenta cambia vocale in Montenegro e diventa palenta, il Merlot si modifica in Camerlot in Romania.
Il falso "made in Veneto e Friuli" cresce e si diffonde. Ci sono formaggi come Asiago, Montasio, Piave e, ovviamente, Grana Padano, ci sono i prosciutti dei Colli Euganei o il San Daniele , la soppressa vicentina, e poi il radicchio rosso di Treviso, di Verona, Chioggia e Castelfranco, i fagioli di Lamon, gli asparagi bianchi di Cimadolmo, il Vialone Nano veronese, la Ciliegia di Marostica, per non parlare dei vini :Prosecco, Recioto, Soave, Tocai, Valpolicella, Bardolino...).
Secondo la Coldiretti, il "danno da tarocco" si aggira su un quinto del valore, quindi sul miliardo di euro. I paesi più sedotti dall'"Italian sounding" alimentare sarebbero proprio gli Stati Uniti, l'Australia e il Canada, ma anche Cina, Giappone e Sudamerica cominciano ad unirsi al coro.
L'unico prodotto per nulla "taroccato", qui da noi, resta per il momento proprio il calcio ! Nel bene e nel male….. Chissa' mai…..


5 febbraio 2010

 

Si torna al lavoro dopo la sosta post-natalizia.
E si torna a parlare di calcio e del nostro cam-pionato.
Risultati, classifiche, commenti e dibattiti tecnico-sociali trovano sicuramente ampio e piu' qualificato spazio in altra parte del giornale; a me lasciate solo alcune considerazioni dopo l'ultimo turno di campionato che ha ri…sancito la supremazia dell'Inter di Mourinho.
1) Se ci saranno polemiche per l'arbitraggio di Rocchi si scoglieranno ben presto: l'arbitro fiorentino ha di-retto benissimo ! Ha visto giusto nel primo giallo a Lucio, ha punito giustamente uno "stupido" Snajder, ha dato un rigore sacrosanto al Milan. Unico, piccolissimo dubbio, il fallo su Maicon da cui e' scaturito il raddoppio nerazzurro.
2) Per vincere gli allenatori contano eccome. In Italia ce ne sono di alcuni veramente bravi: Rossi, Del Neri, Mazzarri, Di Carlo. E bravi sono anche Capello, Lippi, Spalletti e Ancellotti. Tutti gli altri, a cominciare da Prandelli per proseguire con Marino, Roberto Mancini, Gasperini, Ballardini e Zenga, lo devono ancora di-mostrare. Ferrara e' un mediocre
3) Il razzismo negli stadi e' una Bufala e basta ! Mi sembra, per esempio, che Muntari, centrocampista dell'Inter, sia "piu' nero" di Balotelli eppure nessun tifoso juventino lo ha fischiato. Forse non lo avevano visto ?
4) La Juve e' allo sbando piu' totale perche' ha una difesa colabrodo con Cannavaro,Legrottaglie,Grosso e Zebina che sono finiti come calciatori e gli altri sono di categoria. Punto e basta.
5) E Cannavaro,Legrottaglie e Grosso sono i perni della nazionale azzurra che sta per andare in Sudafrica per il mondiale. Povero Lippi che annovera anche Zambrotta che ormai la prima squadra a Milano non la vede piu' ed e' stato scavalcato anche dall'anonimo Antonini.
6) Il Milan non puo' prescindere da Nesta cosi' come la nostra nazionale !
Sei considerazioni che da sole,credo, dipingano i risultati e le classifiche che abbiamo sotto mano. Io soffro molto anche per la "mia" Udinese: se domenica prossima perdera' a Catania sara' terzultima, sola-soletta. Che tristezza!

L'amico Franco Formaggio dalla Florida mi scrive: "Ma dov'e' questa crisi? (riferita a canzone anni trenta e non certamente alla "BENEAMATA")Meditate gente meditate e sappiate che......"Chi per la Patria muor vissuto e' assai, ma chi per l'Inter vive non muore mai"
Ovvero "Ofelee fa el to mestee" (nel senso che solo per chi sa giocare a calcio l'e' el so mestee)

Dal calcio italiano a quello comunitario con la bella notizia del giovane Paolo Rogato, di cui vi avevamo parlato poco prima di Natale, che viene convocato con la prima squadra del Vicenza nella gara di serie B contro l'Albinoleffe. Rogato , giovin di Brampton, non va neppure in panchina ma la convocazione significa che e' stimato e seguito. Auguri !

Il solito "uccellino" mi assicura che qualcosa di grosso stia bollendo in pentola per quanto riguarda i pro-grammi sportivi nella televisione italo-canadese. Dove non si sa: Telelatino, Omni Tv, City Tv(Lombardi). Staremo a vedere anche se i diritti del mondiale in Sudafrica sono stati conquistati da TLN e questo fa propendere per la novita' proprio in casa della stazione di Shaw Cable-Corus. D'altra parte sono ormai diverse stagioni che l'emittente non spende tanto per il famigerato "Canadian Content" !

Con il contratto collettivo dei giocatori (CBA) della Major League Soccer ormai prossimo alla scadenza (31 gennaio), la possibilitïa' di uno sciopero o di una serrata (lockout) da parte dei proprietari si avvicina sempre piu', col conseguente rischio di spazzar via la stagione 2010 della MLS.
Nelle ultime due settimane, sia la lega che la MLS Players Association hanno finora parlato poco, almeno pubblicamente, delle negoziazioni in corso, ma uno dei dirigenti top della MLS ha riacceso le speranze per una chiusura favorevole per entrambi.
" Vi posso dire che lega e MLS Players Union stanno negoziando alacremente, e che speriamo tutti in una soluzione che possa essere di mutuo beneficio" ha dichiarato in una e-mail Dan Courtemanche, senior vice-president della MLS.
"Non vogliamo uno sciopero, ma siamo l'unica lega al mondo in cui i contratti dei calciatori non sono ga-rantiti" ha dichiarato il difensore del Toronto FC Nick Garcia. Speriamo bene ! - 29 gennaio 2009

 

Si sa ma non si dice…si ammicca, un sorrisetto complice, una mezza frase sospesa…
Il "bar sport" e' anche questo: amici che si vedono quotidiana-mente, rigorosamente divisi in fazioni, spor-tive e politiche, religiose o sociali, pronti ad azzuffarsi verbalmente a pie' sospinto. Poi, come nell'hockey dopo la scazzottata di turno, tutti amici come prima: una birra, una "scaletta" e un caffe' fanno sempre il miracolo! Altro che Kissinger od Obama, Andreotti o Papa Montini: l'arte della mediazione si esalta in locali come 90mo Minuto.
Vien tanto da pensare che se anziche' a Copenaghen i grandi della terra si fossero riuniti da Tony Albi i risultati sarebbero stati migliori.
Quest'ultimo, grande anfitrione, tiene a bada con sapiente maestria tutti: un "colpo mortale" ai clienti affiliati al club Juventus/Bettega, poi il "liscio" della grande fede bianconera al di sopra di ogni sospetto; un "busso" per Filippo Di Diano seguito dal-l'immediato ed accattivante ammiccamento per l'altro Filippo "il docente" Gravina o l'occhiata complice per Alberto Novelli.
Ma a modo loro sono tutti protagonisti i personaggi di questo teatrino del Benni (Bar sport) in versione torontina : dall' "avvocato" Tom Stenta che nel ra-mino "contro" Giacomo Stecher (juventino doc) non cela l'affetto che lega torinesi-granata ai torinesi-bianconeri, dal reggino-antiinterista Joe Manganaro al "cazzaro de' rrrRoma" Vito Caressa, ai "moderati" agenti immobiliari Peter Quinto o Nino Spizzirri (ma Mr. Juventus Trimmellitti che fine ha fatto ???)
Senza scordare il paziente "bar-tender" Fortunato Zappone che in mezzo a tal marasma sembra, per parafrasare Dino Zoff allora tecnico della Lazio,a chi gli chiedeva come si sente un friulano come lui a Roma, rispondeva come un "mormone a New York" o Salvatore Marra, dotto conoscitore non solo di viaggi ma anche e soprattutto di affari milanesi. Poi ci sono anche "gli impegnati" come Alberto Cesario che come farfalla dotta svolazza dalla politica italiana,alla crisi di valori mondiale, dalla Juventus alla storia, anche quella legata allo sterminio degli ebrei. E qui mi soffermo un attimo perche' una con-versazione legata al furto dell'insegna che compare all'entrata del campo di sterminio di Auchswitz lo porta a farmi leggere un libro di Shlomo Venezia: Sanderkommando. Lo leggo tutto d'un fiato e lo ringrazio per il pensiero. Un lampo di luce ogni tanto fa bene anche in un cielo plumbeo…. Shlomo Ve-nezia e' un deportato sopravvissuto all'internamento di Auschswitz-Birkenau. Durante la prigionia fu obbligato a lavorare nei Sonderkommando («unità speciali»), squadre composte da internati e destinate alle operazioni di smaltimento e cremazione dei corpi dei deportati uccisi mediante gas.. Tali squadre venivano periodicamente uccise per mantenere il segreto circa lo svolgimento della "soluzione finale della questione ebraica". Venezia è uno dei pochi sopravvissuti di queste speciali squadre e ha raccolto le sue memorie in questo libro.
E allora Buon Natale, Happy Hanukkah, e adesso anche Buon Anno a tutti del mio "bar Sport" La mia strenna vi regala queste due notiziole che forse ci riconciliano con il "calcio vero":
Un video esilarante arriva da un campo di calcio spagnolo: lo speaker dello stadio annuncia che la polizia sta spostando un'auto e che il proprietario dell'Audi A4 è pregato di contattare i poliziotti. A sorpresa l'arbitro udito l'annuncio fischia la so-spensione della gara e si precipita a bordo campo. L'auto è la sua! Tra le risate dei tifosi e dei giocatori in campo, l'auto viene spostata e, a quanto pare, la multa scongiurata (questo video si puo' trovare su You Tube)
Ai portieri piace farla... in campo. Dopo Jens Lehmann che aveva abbandonato la propria porta durante Stoccarda-Unirea Urziceni di Champions League stavolta è il turno di Paul Gothard, estremo difensore dell'Auckland City che nella sfida contro il Mazembe, finale per il quinto posto dell'ultimo mondiale per club, ha deciso di dare sfogo alla sua vescica sul terreno di gioco.
A differenza del collega tedesco il portiere dei neozelandesi non ha abbandonato la porta esple-tando, attraverso una posizione abbastanza curiosa, i suoi bisogni "sul posto di lavoro"
(anche in questo caso guardate You Tube).
- 31 dicembre 2009

 


 

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